Nel 2024, un rivoluzionario standard per la connessione senza fili, Wi-Fi 7, sta per fare il suo debutto, promettendo di trasmettere dati su tre diverse frequenze simultaneamente, con una sorprendente velocità di 30 Gigabit al secondo.
Introduzione al Wi-Fi7
Dopo quattro anni dall’introduzione dello standard Wi-Fi 6, che ha aumentato la velocità massima teorica delle connessioni a 10 Gigabit al secondo, la crescente domanda di prestazioni superiori e di connessioni Internet più affidabili ha spinto gli esperti dell’IEEE (Institute of Electrical and Electronic Engineers) e i produttori della Wi-Fi Alliance a sviluppare il nuovo Wi-Fi 7.
I Miglioramenti del Wi-Fi7
Anche se ogni volta che un nuovo standard viene presentato, si parla di rivoluzione, sembra che questa volta i miglioramenti siano effettivamente rilevanti. Il Wi-Fi 7 promette di offrire velocità fino a quattro volte superiori rispetto al Wi-Fi 6 e addirittura 13 volte superiori al Wi-Fi 5. Inoltre, si propone di ridurre significativamente la latenza, cioè il ritardo nella trasmissione dei dati, migliorando così la reattività complessiva dei dispositivi connessi.
Velocità Eccezionali
La vera innovazione riguarda l’accesso simultaneo a più bande: attualmente, i router wireless scelgono una singola banda tra quelle disponibili a 2,4, 5 e 6 GHz per gestire la connessione. Grazie alla nuova tecnologia Multi-Link Operation (MLO), i dispositivi compatibili con il protocollo Wi-Fi 7 saranno in grado di connettersi simultaneamente su più bande, ottimizzando l’affidabilità della connessione e riducendo ulteriormente i tempi di latenza.
Tecnologia Multi Resource Unit
Anche la gestione dei canali risulterà migliorata con connessioni più efficienti nel passaggio da un canale a un altro. Negli attuali dispositivi, il cambio dei canali può determinare, a volte, una breve disconnessione, ma con il Wi-Fi 7 questo non dovrebbe più verificarsi grazie alla nuova tecnologia Multi Resource Unit (Multi-RU) che gestirà il cambio di canale senza interruzioni
Meno Interferenze
Le connessioni Wi-Fi, a causa della loro trasmissione attraverso il mezzo etereo, sono notevolmente più soggette a interferenze rispetto alle reti cablate. Tali interferenze possono originare dalla nostra stessa rete, da quelle dei vicini o persino da dispositivi wireless non basati su Wi-Fi, come videocamere di sicurezza, forni a microonde e sistemi radar. In particolare, la banda a 2,4 GHz è generalmente più suscettibile alle interferenze e alla congestione. Di conseguenza, l’utilizzo delle bande a 5 GHz e, ancor di più, a 6 GHz, nel corso del tempo ha notevolmente contribuito a migliorare la qualità della connessione, riducendo le interferenze.
Tuttavia, con l’introduzione del nuovo standard Wi-Fi 7, emerge una novità importante: la tecnologia chiamata Preamble Puncturing, che consente di bloccare le interferenze su frequenze specifiche, isolando parti di un canale e liberando spazio utilizzabile. Questo aspetto si rivelerà di particolare importanza per le applicazioni di realtà aumentata, le quali sono estremamente sensibili al ritardo (latenza) al punto da non funzionare correttamente se non si raggiungono valori di latenza estremamente bassi.
L’effettiva differenza
Sappiamo perfettamente che la velocità massima teorica consentita dalla tecnologia è solo un parametro che deve essere valutato in base alle reali condizioni di rete. Tuttavia, è innegabile che, soprattutto nel contesto aziendale, lunghe attese per l’accesso, riunioni virtuali non sincronizzate e congestioni nelle connessioni Internet rappresentino alcuni dei principali ostacoli alla produttività delle aziende.
Per i professionisti e le aziende
La connettività offerta dal Wi-Fi 7 svolgerà un ruolo fondamentale nell’assicurare esperienze di rete più fluide e affidabili. Sarà possibile organizzare riunioni puntuali con partner e colleghi in qualsiasi parte del mondo, riducendo al minimo le incomprensioni e le perdite di tempo. Inoltre, lavorare da casa sarà sinonimo di massima rapidità ed efficienza.
Per i Gamer e l’Intrattenimento a casa
Ma le potenzialità del Wi-Fi 7 non si limitano al contesto aziendale. Con questa connettività, sarà possibile divertirsi con giochi online ad alta intensità di banda, immergersi in esperienze di realtà aumentata/virtuale coinvolgenti e godere di video 4K/8K fluidi, ovunque e in qualsiasi momento.
Aspetto gradevole e grandi benefici: l’Ergo K860 di Logitech è un modello ergonomico wireless con impostazione split che soddisfa le esigenze di chi è costretto a digitare a lungo.
Quella delle tastiere ergonomiche è una nicchia di mercato che sopravvive da decenni. Chi si trova a dover scrivere a lungo, infatti, si accorge spesso di come l’impostazione tradizionale delle tastiere offra vantaggi da molti punti di vista. Ma certamente non è ideale se si analizza l’ergonomia generale e, più nello specifico, la postura delle mani, dei polsi e degli avambracci.
Gli angoli a cui si è costretti, infatti, sono innaturali e causano un affaticamento delle articolazioni, che ha ricadute negative più ampie sulla salute. Naturalmente, l’impatto di questi difetti dipende dall’intensità dell’uso della tastiera. Chi scrive a lungo, per molte ore ogni giorno, beneficerà sicuramente di una periferica di tipo ergonomico, mentre chi utilizza la tastiera soltanto saltuariamente non avrà bisogno di uno strumento di input così evoluto (e in proporzione così costoso).
Grande protagonista del settore è sempre stata Microsoft. Con la sua lunga genealogia di tastiere Natural, ha contribuito a definire l’aspetto e le caratteristiche di questa tipologia di tastiere. Quasi sempre, infatti, le tastiere realmente ergonomiche sono spezzate, ossia dividono i tasti in due blocchi distinti, orientati verso l’esterno e sollevati verso il centro. Questo consente alle due mani di mantenere una posizione più naturale, con un angolo meno accentuato sia tra il polso e l’avambraccio, sia tra il palmo e il piano orizzontale.
Dopo molti anni di presidio quasi esclusivo di questo segmento, Microsoft sembra aver perso interesse nello sviluppo di nuove tastiere ergonomiche. Gli ultimi modelli presentati dall’azienda di Redmond sono la Surface Ergonomic Keyboard, un’ottima tastiera Bluetooth che risale ormai al 2016 e non è mai stata distribuita nel nostro Paese (non è quindi acquistabile con layout italiano). C’è poi più recente Microsoft Ergonomic Keyboard, del 2019, un modello cablato erede della tradizionale Natural 4000, anch’esso indisponibile per il mercato italiano.
Raccogliere l’eredità
Per fortuna, il disinteresse di Microsoft è stato compensato da Logitech. Dopo molti anni ha finalmente realizzato un modello ergonomico con caratteristiche di alto livello, che si abbina perfettamente con le altre periferiche di input ergonomiche (mouse e trackball) prodotte dall’azienda di origine svizzera. Il suo nome è ErgoK860 ed è l’oggetto di questa prova. Si tratta di una tastiera wireless di tipo esteso, che comprende quindi anche il tastierino numerico e segue la classica impostazione split resa famosa dalla serie Natural di Microsoft. Il corpo della periferica è costituito da un pezzo unico, e quindi l’angolo tra le due metà non è regolabile. La superficie della tastiera è curvata, con il punto più alto che si trova proprio nello spazio tra le due metà, dando alla periferica un aspetto molto gradevole e soprattutto garantendo un’ottima ergonomia.
Ergo K860: Poggia polsi da sogno
Nella parte anteriore della K860 si trova un ampio poggia polsi, realizzato con due strati di materiale morbido e una finitura in tessuto grigio mélange. Questo elemento è particolarmente ben riuscito. Il sostegno offerto ai polsi è buono ma la scelta di materiali morbidi aumenta il confort, mentre la finitura garantisce una traspirazione sufficiente anche nelle giornate più calde. Il risultato è migliore rispetto alla finitura in simil pelle o alcantara degli ultimi prodotti Microsoft, ma la costruzione lascia comunque qualche timore per il lungo periodo. La tastiera è realizzata in un unico pezzo, quindi, il poggia polsi non può essere sganciato e sostituito. Inoltre, la finitura non è del tutto impermeabile e potrebbe assorbire lo sporco con l’andare del tempo.
I tasti hanno una corsa ridotta e un profilo molto basso e questa scelta rende l’aspetto della tastiera più moderno, ma non ha ricadute negative sulla sensazione tattile durante la scrittura. Certo, il feeling non è paragonabile a quello garantito da una tastiera meccanica, ma i tasti rispondono comunque in modo piacevole e sono ben controllabili. Ottima è anche la rumorosità, che rimane contenuta entro livelli assolutamente tollerabili.
Logitech Ergo K860
Chi è abituato a una tastiera Natural di Microsoft avvertirà, inizialmente, un leggero disagio. Se l’impostazione è infatti analoga, la distribuzione dei tasti cambia abbastanza da non permettere di mettere subito a frutto la memoria muscolare. In ogni caso, basta in genere un paio di giorni per prendere le misure al nuovo layout. Anche se si proviene da una periferica di tipo tradizionale, l’impostazione “estrema” di questa tastiera non deve far paura. Sarà sicuramente necessario un periodo di adattamento, ma l’impostazione più rilassata delle articolazioni è avvertibile quasi subito e stimola a prendere confidenza con la nuova impostazione. Non solo: la suddivisione netta tra i tasti destinati alla mano sinistra e quelli raggiungibili dalla mano destra invoglia (o addirittura obbliga) a mantenere le mani sulla tastiera in modo appropriato, con la conseguenza di migliorare la velocità e la precisione della digitazione.
Autonomia di 2 anni
Come abbiamo già accennato, la Ergo K860 “costringe” l’utente ad assumere una posizione ergonomica, a causa della particolare conformazione e orientamento dei tasti. L’unica regolazione disponibile è quella dell’inclinazione complessiva della tastiera, tramite due piedini estraibili che si trovano nella faccia inferiore. Contrariamente a quanto ci si potrebbe attendere, questi piedini non sono però collocati verso il fondo della tastiera. Al contrario si trovano vicini al bordo anteriore: la loro azione è quindi quella di sollevare il fronte della tastiera (con due livelli di intervento), reclinandola ancor più rispetto alla posizione piatta. Questa scelta può sembrare controintuitiva, ma in realtà ha un impatto positivo sull’angolo tra i polsi e gli avambracci. Specialmente se il tavolo su cui è poggiata la tastiera non si trova all’altezza ideale per garantire una postura perfetta.
Nella parte inferiore della tastiera si trova anche uno sportellino dietro cui sono alloggiate le batterie: due pile AAA garantiscono un’autonomia che può raggiungere i due anni. Nello stesso vano trova posto anche il ricevitore Unifying, per il collegamento con computer e dispositivi che non supportano direttamente lo standard Bluetooth.
Layout e impostazioni Ergo K860
La Ergo K860 è una tastiera estesa, che include un tastierino numerico e comprende la sesta fila di tasti lungo il margine superiore. La loro funzione è duplice. Possono infatti essere utilizzati come tasti funzione (da F1 a F12), oppure inviare comandi evoluti, come per esempio il controllo della riproduzione multimediale, la variazione del volume o la modifica della luminosità dello schermo.
Per passare da una modalità all’altra bisogna premere un tasto di selezione dedicato, oppure sfruttare la combinazione con il tasto fn, che si trova in basso a destra tra Ctrl e Alt. In modo simile a quanto accade spesso nelle tastiere dei notebook. Per inviare il comando Mute, per esempio, bisogna premere la combinazione fn+F10, oppure cambiare la funzione principale della fila di tasti superiore alternando tra tasti multimediali e tasti F. È sicuramente degna di menzione la scelta di inserire la doppia serigrafia per Mac e Windows sui tasti Alt e Start. Un piccolo dettaglio, che però può evitare molti mal di testa a chi deve spostarsi spesso tra i sistemi operativi Apple e Microsoft.
La fila di tasti superiore si estende oltre la tastiera principale e supera quindi i tradizionali tasti funzione. Nella parte destra si trovano alcuni elementi molto interessanti, capaci di estendere le capacità di questa periferica. Così come alcuni dei più recenti mouse di Logitech, infatti, anche la ErgoK860 è in grado di gestire la connessione con tre diversi sistemi. Basta selezionare lo slot attivo tramite i pulsanti Easy Switch 1, 2 o 3 ed effettuare il pairing come di consueto. Una volta stabilita la connessione, per passare da un dispositivo all’altro basterà selezionare il device desiderato: dopo pochi istanti, la comunicazione sarà ripristinata automaticamente.
Switch rapido
La tastiera supporta sia la connessione Bluetooth Low Energy, sia i ricevitori Logitech Unifying. Può essere quindi utilizzata con un’ampia varietà di dispositivi: computer, certamente, ma anche tablet, smartphone e set top box. Proprio per questo motivo è preziosa la funzione di switch rapido. La tastiera può rimanere collegata in prevalenza con un computer, ma in caso di necessità basta premere un tasto per poterla utilizzare con un box Android, un server o un altro laptop.
Il supporto per i ricevitori Unifying estende la compatibilità anche dove non è disponibile la connessione Bluetooth. Basta utilizzare il ricevitore Unifying incluso nella confezione oppure acquistarne uno nuovo (costa 13,49 euro di listino, ma spesso si trova a prezzi più bassi sulle principali piattaforme di commercio elettronico) per collegare alla tastiera qualsiasi dispositivo con una porta Usb (a patto, naturalmente, che supporti l’input tramite tastiera).
Hardware e software
Alcuni tasti (i tre easy switch e il Blocco maiusc) sono corredati da minuscoli led bianchi, che rimangono attivi soltanto per il tempo strettamente necessario per segnalare il loro stato (al fine di preservare la batteria). Non è invece disponibile la retroilluminazione dei tasti, probabilmente l’unica reale limitazione di questa periferica. Un altro elemento interessante è il tasto di blocco, che si trova nell’angolo superiore destro della tastiera. Infatti basta premere questo tasto per bloccare il computer e mostrare la schermata di autenticazione, evitando che qualche malintenzionato possa interagire con il sistema mentre ci si trova lontano dal computer.
Si può ottenere lo stesso risultato anche con la scorciatoia da tastiera Windows+L, ma la presenza di un tasto dedicato (collocato tra l’altro in una posizione strategica) semplifica sicuramente l’accesso. La tastiera utilizza i protocolli standard Bluetooth oppure Usb, e non necessita quindi di un software di gestione specifico. Vale sicuramente la pena di installare l’utility Logitech Options almeno sul computer principale, perché l’integrazione tra hardware e software sblocca alcune possibilità interessanti. Innanzitutto, il tool invia un feedback visivo in seguito alla pressione di alcuni tasti (per esempio il Blocco maiusc); inoltre, consente di modificare diverse impostazioni.
Ergo K860: flessibilità senza limiti
Si possono, per esempio, disattivare alcuni tasti (come il Blocco maiuscolo, il Blocco scorrimento o il Blocco del tastierino numerico), ma soprattutto si possono personalizzare le azioni collegate all’intera fila dei tasti funzione. Questo può avvenire globalmente oppure per singola applicazione, offrendo agli utenti più evoluti un’eccellente flessibilità.
Conclusioni
La Ergo K860 è una delle tastiere ergonomiche migliori e più evolute tra quelle disponibili per il mercato italiano. L’ergonomia è ottima e la dotazione di funzioni è molto ricca: notevoli sono le opzioni di personalizzazione e il supporto di tre dispositivi con tasti di cambio rapido. Rimane qualche dubbio sulla durevolezza del poggia polsi e si sente l’assenza della retroilluminazione.
Attraverso due auricolari Bluetooth è possibile ascoltare la traduzione in simultanea in 40 lingue e 93 accenti. Traduttore simultaneo anche per le telefonate, al prezzo di una normale coppia di auricolari.
Al prezzo di una normale coppia di auricolari Bluetooth, TimeKettle mette a disposizione con M2 anche la traduzione simultanea da 40 lingue (e 93 accenti). Il meccanismo è semplice e si basa sui sistemi di traduzione simultanea che offre Google attraverso i suoi server sparsi in tutto il mondo.
Nella modalità standard, in cui vogliamo parlare con un’altra persona, ciascuno dovrà avere il suo auricolare e dovrà toccare il sensore quando inizierà a parlare. Nel giro di qualche secondo la traduzione verrà riprodotta direttamente nell’orecchio dell’altra persona.
È anche possibile, attraverso l’app Timekettle, mettere lo smartphone sul tavolo per catturare discorsi e ascoltare la traduzione dall’auricolare senza disturbare gli altri partecipanti. Un traduttore simultaneo a 360 gradi possiamo dire.
Nella modalità altoparlante solo una persona dovrà indossare l’auricolare mentre tutti gli altri potranno ascoltare la traduzione in tempo reale attraverso gli altoparlanti dello smartphone.
M2: non solo traduttore
Anche se non hanno la qualità audio dei migliori auricolari wireless, gli M2 possono essere usati oltre che come traduttore simultaneo, anche per ascoltare musica e podcast e per rispondere alle telefonate. La presenza della tecnologia Bluetooth 5.0 insieme al Qualcomm aptX Audio Codec Compression garantisce un audio chiaro, nitido e perfettamente sincronizzato. Ogni auricolare fornisce fino a 6 ore di ascolto e traduzione con una singola carica, la custodia poi permette la ricarica e offre in totale 30 ore di ascolto.
PRO: Sistema di traduzione efficace con la possibilità di usare l’app per gestire più persone. Auricolari utilizzabili anche per le telefonate. CONTRO: Necessario Internet.
Grazie alla tecnologia Powerfoyle integrata nell’archetto, le cuffie Los Angeles wireless targate Urbanista sono alimentate a energia solare.
Musica senza fili e ad energia solare. Il catalogo di prodotti audio targato Urbanista è stato sviluppato per il settore consumer e per soddisfare un pubblico giovane, dinamico e al passo con i tempi.
Le cuffie Los Angeles wireless con tecnologia Powerfoyle (ricarica ad energia solare) sintetizzano questa impostazione in un prodotto dal design semplice. Adatto a chi è in movimento, a chi sta all’ aperto e agli amanti della musica ricca di bassi.
Le Los Angeles sono cuffie wireless di tipo on-ear, con il padiglione che appoggia e copre l’intero orecchio senza però avvolgerlo in modo completo. La struttura delle cuffie esercita molta pressione a discapito della comodità; la sensazione di schiacciamento è compensata – solo in parte – dalla voluminosa imbottitura dei padiglioni stessi.
All’ interno di ciascuno di questi è presente un driver da 40 mm. Il collegamento con la sorgente audio è solo di tipo Bluetooth e queste cuffie implementano lo standard 5.0 con supporto ai codec SBC e AAC, ma non a quello AptX. Sul padiglione sinistro è presente un tasto multi funzione; la pressione ripetuta permette di navigare tra le modalità ANC con riduzione attiva del rumore, Ambiente o con entrambi questi profili disattivati. La pressione lunga serve invece per invocare l’assistente virtuale del proprio telefono. Il passaggio da una modalità all’altra è accompagnato da w1a conferma vocale. A fianco di questo tasto è presente una porta Usb-C per la ricarica della batteria in caso di necessità. Già perché la particolarità delle Urbanista Los Angeles è quella di integrare una cella per la ricarica solare sulla superficie esterna dell’ archetto delle cuffie.
La tecnologia impiegata e denominata Powerfoyle impiega una stratificazione di materiali fotosensibili in grado di generare corrente elettrica quando esposti alla luce, in modo similare a quanto avviene in un pannello solare. Il vantaggio del Powerfoyle sta nella flessibilità: il materiale si adatta così a forme curve e a oggetti flessibili. L’integrazione di questa tecnologia permette di avere una fonte di ricarica pressoché continua e inesauribile: nel corso delle prove l’autonomia residua delle cuffie non è mai scesa sotto al 70% del totale.
Urbanista stima in circa 80 ore totali l’autonomia complessiva della batteria nelle situazioni la fonte di luce non sia sufficiente alla ricarica. Maggiore è l’intensità della luce maggiore è la capacità di ricarica, ma il materiale Powerfoyle riesce a catturare anche la poca luce naturale che filtra da una finestra in un giorno nuvoloso o quella di una piccola lampadina.
A proposito di ricarica è interessante sottolineare l’inusuale design adottato per la custodia delle Los Angeles: la forma è quella di una borsetta aperta in cui inserire le cuffie.
L’apertura, che in altri casi avremmo criticato per la mancanza di protezione a una parte del prodotto e per l’esposizione ad agenti esterni, permette di avere il Powerfoyle sempre pronto a catturare il minimo raggio di luce per ricaricare la batteria.
La tecnologia ANC (Active Noise Cancellation) delle Los Angeles riduce piuttosto bene i rumori bassi e profondi ma non riesce a fare altrettanto con le frequenze medie e alte. Questo si nota in modo particolare anche nel confronto tra la modalità ANC e quella Ambiente. Infatti quest’ultima esalta le frequenze medie e alte per facilitare la comprensione del parlato.
L’ ANC ha un impatto evidente anche nella nitidezza delle frequenze medie e alte dell’impronta sonora generale. Sebbene l’ ANC non sia all’ altezza di prodotti indirizzati a un pubblico più esigente dal punto di vista musicale, le Los Angels fanno molto bene per il prezzo a cui sono offerte.
Le Los Angeles presentano un suono con bassi molto presenti e corposi, ovvero con un sound molto vicino ai gusti moderni. Questa spinta sui bassi, apprezzabile con alcuni brani o generi musicali, è smaccatamente eccessiva con altri, soprattutto quando a volume medio e alto. Purtroppo l’ app per lo smartphone fornisce solo informazione sullo stato di carica mentre non offre alcuna possibilità di intervenire sull’ equalizzazione.
È apprezzabile l’uso di tecnologie che sfruttano fonti di energia green. Per quanto riguarda il sound, lontano dall’essere perfetto ed equilibrato, vi consigliamo di valutare queste cuffie solo se vi piace una equalizzazione che enfatizza molto i bassi.
Le Urbanista Los Angeles sono cuffie molto diverse dallo standard di mercato. Il loro punto di forza è il sistema di ricarica solare che rende l’autonomia pressoché illimitata. Sul fronte audio potrebbe andare meglio: l’equalizzazione dal gusto molto giovanile eccede con i bassi; in alcuni casi i bassi sono così prevalenti da rendere indecifrabili le altre frequenze. Sono un ottimo punto di partenza per un prodotto davvero innovativo.
Tutto quello che c’è da sapere sul nuovo Wi-Fi 7, la nuova tecnologia per connessioni wireless che offrirà una maggiore velocità di connessione e minore latenza.
Tra i prossimi traguardi tecnologi c’è il Wi-Fi 7. Secondo il gruppo di lavoro IEEE, la nuova tecnologia renderà più performante la connessione a internet. Soprattutto se impiegata per la Realtà Virtuale (VR), la Realtà Aumentata (AR), i videogiochi e lo smart working.
Tra i principali benefici del Wi-Fi 7 vi è una maggiore velocità di connessione e una diminuzione della latenza. Ossia il tempo che intercorre fra input e output per portare a termine il trasferimento delle informazioni. Una serie di migliorie che, secondo alcuni esperti, renderebbe la connessione senza fili persino più performante rispetto a quella via cavo ethernet.
Per ottenere queste prestazioni, il Wi-Fi 7 ricorre alla tecnologia multi-link, che abbassa la latenza in ambienti sovraffollati. In altre parole, si avranno tre canali di supporto: uno dotato di banda bassa a 2,4 GHz, gli altri due dotati di bande alte a 5 e 6 GHz. I canali si alterneranno tra loro in base alla disponibilità, in questo modo si eviterà una congestione di dati e, di conseguenza, un aumento della latenza. Per quanto riguarda la velocità di connessione, il Wi-Fi 7 può contare su una banda larga a 320 MHz. Il doppio rispetto a quanto visto finora con il Wi-Fi 6, la cui diffusione è recente.
Per capire: la versione migliorata, detta Wi-Fi 6E, è supportata al momento da dispositivi come l’ultimo smartphone messo in commercio da Samsung, l’S22 Galaxy Ultra. Tra le altre peculiarità del WiFi 7 vi è il Preamble Puncturing, un processo automatico che amplia i canali, anche in presenza di interferenze. Questo succede perché la nuova connessione è in grado di unire due canali, anche a MHz differenti, per ottenerne uno di maggiore portata.
La pandemia ha dimostrato quanto sia centrale nella società attuale la connessione a internet. Nel pieno dell’era del metaverso, che porta con sé una progressiva diffusione di VR, AR, smart working, cloud gaming e così via, diventa fondamentale dotare l’utenza di una rete senza fili sempre più potente e veloce.
Comodità con Logitech Pebble con un design ultra slim. Semplicissimo eppure efficiente ai massimi livelli Non ne riuscirai a farne a meno.
Logitech Pebble: il mouse wireless
Se sei mancino non ti preoccupare è ambidestro. Non fa rumore, ogni click è silenzioso ai massimi livelli e lo utilizzi praticamente ovunque senza mai dare fastidio.
Grazie alla sua doppia connettività, lo puoi collegare a qualunque dispositivo sfruttando il micro ricevitore USB o il Bluetooth. Se nella scatola non lo trovi, non preoccuparti, ti basta sollevare la scocca superiore che è magnetica per trovare sia il ricevitore che la batteria.
Veloce, sensazionale, design stupendo. Ti mette a disposizione la rotellina di scorrimento, il tasto destro e quello sinistro.
Lo puoi utilizzare persino su sistemi Android e iOS così lo sfrutti ai massimi livelli.
Lo puoi trovare di diverse colorazioni:
nero
rosa
bianco
verde
azzurro
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Le stampanti multifunzione sono dispositivi pratici e comodi da usare per stampare, scannerizzare e fotocopiare in base alle proprie esigenze personali o aziendali; è importante verificare una serie di caratteristiche tecniche prima di scegliere il modello giusto.
Quale stampante multifunzione comprare?
Per la scelta di quale stampante acquistare con opzione multifunzione è necessario tenere conto di alcuni aspetti, a partire ovviamente dal prezzo. A meno di 150 euro sono disponibili dispositivi piuttosto efficienti, con un buon rapporto qualità-prezzo. Per prestazioni superiori, però, bisogna prestare attenzione alla qualità della stampa, alla velocità e ai formati supportati, ossia a multifunzione di fascia medio/alta con un costo al di sopra dei 150 euro. In questo articolo faremo una distinzione tra i modelli economici con un prezzo fino a 150 euro e modelli più evoluti con un costo superiore.
Nella scelta, bisogna considerare l’usoche ne faremo, se ad esempio aziendale o domestico e come verremo collegarla ai nostri computer ( connettività Wireless, con cavo Ethernet, Wi-Fi Direct o Bluetooth). La presenza di un display touchscreen e di apposite applicazioni per gestire la macchina dallo smartphone o dal tablet, inoltre, possono essere determinanti nella scelta del modello che fa per noi. Da non sottovalutare, infine, la presenza del sistema ADF, con il quale scannerizzare contenuti in modo automatico senza dover inserire i fogli singolarmente.
Le migliori stampanti multifunzione economiche
A meno di 150 euro si possono trovare modelli semplici ma funzionali, adatti a chi deve usare poco il dispositivo per stampare, scannerizzare e copiare dei fogli non troppo di frequente, tipico dell’utilizzo domestico. Ecco quali sono alcune delle migliori stampanti multifunzione economiche in commercio da acquistare.
HP DeskJet 2630
Stampante multifunzione entry level tra le meno costose sul mercato, la HP DeskJet 2630 è un dispositivo semplice da utilizzare, compatto per ottimizzare lo spazio e utile in diverse occasioni. Tra le funzionalità di questo modello, ci sono le opzioni di stampa, scanner e copia, con sistema a inchiostro istantaneo, collegamento tramite cavo USB e sistema Wi-Fi Direct. Al suo interno c’è una memoria da 512MB, con funzioni facili da gestire dal pratico pannello laterale, con sistema di installazione automatica plug&play e app HP Smart scaricabile da Google Play Store e App Store, attraverso la quale sincronizzare la stampante con i profili social, i servizi cloud e la fotocamera dello smartphone.
HP DeskJet 3760
Tra le migliori stampanti multifunzione economiche c’è la HP DeskJet 3760, progettata appositamente per garantire tutte le funzionalità principali ad un prezzo contenuto per un uso soprattutto domestico; è in grado di stampare e scannerizzare fronte/retro, si collega rapidamente e in modo automatico al PC grazie al sistema plug&play, inoltre attraverso l’app HP Smart è possibile condividere i file dai social network, dalla fotocamera del telefono e dai principali servizi di cloud storage. Questa stampante HP si collega al PC tramite cavo USB, dispone del modulo Wi-Fi e del sistema Wi-Fi Direct, è dotata della funzione per le fotocopie e include 2 mesi di abbonamento al servizio HP Instant Ink.
HP OfficeJet 6950
Economica ma valida è un ulteriore modello HP OfficeJet 6950, un dispositivo a getto d’inchiostro con funzionalità di scanner, stampa e fotocopiatrice, ideale per chi non vuole spendere troppo. Questo apparecchio è compatto e abbastanza leggero, si possono inviare fax e collegare la stampante a internet tramite Wi-Fi Direct, con uno schermo touchscreen per impostare le funzionalità e supporto per i fogli con formato A4. La HP OfficeJet 6950 ha una RAM da 1GB, può stampare fronte/retro con una risoluzione massima di 4800×1200 DPI e con HP Instant Ink è possibile risparmiare inchiostro e ricevere le cartucce a domicilio.
HP LaserJet Pro M28A
Un prodotto con un buon rapporto qualità-prezzo è senz’altro la HP LaserJet Pro M28A, una stampante multifunzione in bianco e nero ideale per chi ha bisogno di stampare foto a colori. Moderna, compatta e leggera, questa multifunzione HP copia, scannerizza e stampa con collegamento al PC tramite USB, con un caricatore da 150 fogli e una capacità fino a 8 mila pagine al mese. È presente un pratico pannello LED, una memoria da 32MB e la funzione di autospegnimento, è compatibile con Windows, macOS e Linux con supporto per i fogli A4, A5, A6 e le buste di formato DL e C5.
Xerox B215
Anche la Xerox B215 è una macchina da considerare per chi vuole comprare una stampante multifunzione a meno di 150 euro. Questo modello è compatibile con i fogli A4 con una velocità di 30 ppm, ha le funzioni di stampa, scanner, copia e fax, con un display touchscreen per gestire tutti i comandi principali e collegamento tramite USB con il PC. Ovviamente la stampante è anche Wireless, con opzione Wi-Fi Direct per la connessione immediata e la sincronizzazione anche da smartphone e tablet, mentre all’interno c’è un processore con 256MB di memoria e frequenza di 0.6 GHz, con supporto per Windows, Linux e macOS.
Le migliori stampanti multifunzione sopra 150 euro
Con un budget più elevato, al di sopra dei 150 euro, si possono trovare macchine più evolute e adatte anche a un utilizzo intensivo, ad esempio per piccole e medie imprese o quando si vogliono prestazioni di stampa superiori rispetto ai prodotti entry level. Queste sono alcune delle migliori stampanti multifunzione di fascia medio/alta disponibili sul mercato.
Brother 2710DW
Salendo di prezzo, una buona stampante multifunzione di fascia media è senza dubbio la Brother 2710DW, un modello perfetto per la casa e l’ufficio, le attività commerciali e i professionisti. Il dispositivo propone la funzionalità di stampa laser monocromatica in bianco e nero con opzione fronte/retro, può caricare fino a 250 fogli con sistema automatico ADF da 50 fogli e viene proposta con un toner in dotazione. La stampante è cablata e dispone del sistema Wi-Fi Direct per collegarla con device mobili usando la rete Wireless, è compatibile con Windows, Linux e macOS e offre una stampa di buona qualità con un funzionamento piuttosto silenzioso.
Canon Pixma TS8351
La Canon Pixma TS8351 è una stampante multifunzione versatile e adatta a diversi contesti, garantisce un buon rapporto qualità-prezzo e una serie di funzionalità indicate per qualsiasi attività di stampa, scannerizzazione e copia. Il funzionamento è tradizionale con sistema a getto d’inchiostro, il design è compatto e non manca un comodo display touchscreen per le impostazioni, con modulo Wi-Fi e app Canon Print per la connessione a distanza con smartphone e tablet. La Canon Pixma può stampare anche adesivi su supporti rigidi come DVD e CD, ha una risoluzione fino a 4800×1200 DPI e supporta vari tipi di inchiostro, è compatibile con Mac e PC Windows e dispone anche del Bluetooth per l’accoppiamento automatico.
HP OfficeJet Pro 7740
Una delle stampanti multifunzione migliori di fascia medio/alta è la HP OfficeJet Pro 7740, progettata appositamente per stampare a colori e supportare anche grandi formati. Si tratta di un modello a getto d’inchiostro compatibile anche con fogli A3 e A3+, in grado di scannerizzare e copiare, con un doppio caricatore per le pagine con una capacità fino a 250 fogli ciascuno, opzione di stampa fronte/retro e display touchscreen per i comandi. Il collegamento avviene tramite USB, altrimenti si può connettere alla rete in modo Wireless o con un cavo Ethernet, con installazione automatica per macOS e Windows.
HP OfficeJet Pro 9020
Tra le stampanti multifunzione migliori in commercio c’è il modello HP OfficeJet Pro 9020, un device affidabile per la casa o l’ufficio con tantissime funzionalità e opzioni diverse. Questo dispositivo a getto d’inchiostro stampa, scannerizza e fotocopia, si possono mandare fax e collegare la macchina direttamente alla connessione Wireless, con Wi-Fi Direct e cavo USB in dotazione. Non mancano due mesi di abbonamento al programma HP Instant Ink, per ricevere le cartucce in casa in base alle proprie esigenze. Il dispositivo supporta il formato A4, ha il display touchscreen e si può scaricare l’app HP Smart, con velocità di stampa di 24 pagine al minuto e memoria da 512MB.
Brother 2750DW
Un modello professionale per chi ha bisogno di un’ottima stampante multifunzione avanzata è la macchina Brother 2750DW, un dispositivo con sistema di stampa laser, scansione fronte/retro automatica, fotocopiatrice e opzione dedicata per i fax. Viene proposta con un toner in dotazione incluso, per stampare fino a 1.200 pagine senza utilizzare le proprie cartucce, con una velocità fino a 34 ppm e sistema di caricamento automatico dei fogli A4 fino a 50 pagine. La connettività è USB e Wireless, con funzione Wi-Fi Direct e tecnologia NFC per la stampa immediata da smartphone e tablet, con un pratico schermo touchscreen per i comandi digitali e una memoria di 256MB.
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