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Collegare una stampante wireless

La stampa wireless è ormai una funzionalità presente in qualsiasi stampante moderna ed è estremamente conveniente perché permette di tenerla lontana dal computer, magari un po’ nascosta o anche in un’altra stanza, senza dover stendere cavi antiestetici e scomodi per collegarla.

Inoltre sono dei dispositivi molto utilizzati non solo in ambito lavorativo ma anche a casa perché permettono di effettuare una stampa rapida e ottimale.

Per chi ha problemi con la stampante wireless o per chi non l’ha mai configurata e l’ha appena comprata, in questa guida vi mostreremo come collegare la stampante Wi-Fi delle principali marche, così da poter seguire la procedura adatta al dispositivo in nostro possesso.

Vi mostreremo anche una procedura molto rapida per poter aggiungere velocemente la stampante alla rete di casa e al PC, sia con Windows che MacOs.

Collegare una Stampante wifi

Prima di tentare la configurazione della nuova stampante Wi-Fi sarà fondamentale controllare il corretto funzionamento della rete Wi-Fi alla quale sia la stampante Wi-Fi che il Pc/Mac Book si appoggeranno per comunicare. Questo veloce controllo è fondamentale poiché spesso alla base degli errori e del malfunzionamento c’è proprio un’assenza di rete.

Connessione tramite WPS

Non tutti sanno che le stampanti Wi-Fi possono essere collegate anche in modo diverso.

Uno di questi è senza dubbio la configurazione mediante WPS che significa “Wi-Fi Protected Setup”. Si tratta sostanzialmente di una tecnologia che permette di far comunicare i router e i dispositivi wireless che sono in grado di supportarli.

Ciò avviene grazie a un semplice tasto oppure immettendo un pin composto da otto cifre. Se il tuo dispositivo supporta questa opzione ti basta cliccare sul tasto “WPS” che si trova sul router dopodiché, dopo aver atteso alcuni minuti, ripeti l’operazione questa volta cliccando sul tasto “WPS” della tua stampante Wi-Fi.

Pertanto non avrai bisogno di inserire alcuna password lunghissima né di fare qualche altra operazione poiché si tratta di un procedimento molto facile da eseguire.

Devi però tenere presente che tale metodo può avere anche dei grandi svantaggi, uno di questi riguarda senz’altro la sicurezza. Già in passato tale sistema ha mostrato alcune falle nel funzionamento. Potrebbe capitare infatti che alcuni malintenzionati riescano ad avere accesso alla tua rete Wi-Fi in modo abusivo proprio perché non c’è alcuna password di sicurezza.

Pertanto in questi casi è preferibile mettere al sicuro la propria rete e disattivare la tecnologia WPS.

Un’altra tecnologia molto usata ultimamente che consente di connettere la stampante Wi-Fi alla rete wireless è il Wi-Fi Direct. Tale tecnologia è molto utile dal momento che fa in modo che possano connettersi le stampanti e i dispositivi come tablet, smartphone e computer. Tale collegamento però avviene senza l’appoggio di questi ultimi alla rete del router.

Connessione manuale alla rete Wi-Fi

Se non vogliamo utilizzare il tasto “WPS” o esso non è presente, dovremo configurare manualmente la connessione Wi-Fi, così da rendere disponibile la stampante a tutti i dispositivi di rete. Per collegare la stampante alla rete accendiamola, premiamo il tasto “Menu” o “Setup”, portiamoci nel menu “Wi-Fi”, “Wireless” o “WLAN” e selezioniamo la modalità d’inserimento manuale della password.

Partirà una ricerca delle reti Wi-Fi disponibili nei paraggi. Al termine della scansione, selezioniamo la nostra rete wireless e utilizziamo i tasti presenti sulla stampante per inserire la password d’accesso. Al termine della configurazione premiamo su “OK” e accendiamo il Wi-Fi premendo sull’apposito tasto, così da realizzare la connessione.

stampante wifi

Se la stampante in vostro possesso non dispone di un display, possiamo anche realizzare la connessione con un metodo alternativo.

Teniamo premuto il tasto “Wi-Fi” per qualche secondo, installiamo l’app specifica (in base al produttore della stampante) sul nostro smartphone e colleghiamoci alla rete Wi-Fi provvisoria creata dalla stampante stessa (di solito riconoscibile perché non dispone di password d’accesso e presenta lo stesso nome della stampante); dopo aver effettuato il collegamento seguiamo i passaggi offerti dall’app per inserire la password d’accesso alla rete Wi-Fi.

Per approfondire il discorso su tutti i metodi di connessione presenti per ogni produttore di stampante, vi raccomandiamo di leggere i suggerimenti presenti nelle varie guide ufficiali.

Collegare stampante Wi-Fi a Windows

Una volta connessa la stampante alla rete Wi-Fi, dovremo configurare Windows per poterla gestire correttamente, installando il giusto driver e l’eventuale app o programma di gestione.

Il metodo più veloce per collegare la stampante Wi-Fi a Windows 10 prevede l’utilizzo degli strumenti integrati nel sistema operativo. Questi provvederanno a scaricare il giusto driver di stampa da Internet e a rendere disponibile la stampante a tutti i programmi.

Per utilizzare lo strumento integrato assicuriamoci che la stampante sia già accesa e connessa alla stessa rete Wi-Fi dove è presente il computer in uso, quindi apriamo il menu “Start“, apriamo l’app “Impostazioni”, portiamoci nel menu “Stampanti e scanner” e clicchiamo su “Aggiungi una stampante o uno scanner”.

Il sistema partirà alla ricerca di ogni eventuale stampante presente in rete; non appena la nuova stampante è visibile, selezioniamola e facciamo clic su “Aggiungi dispositivo”. Windows partirà alla ricerca di un driver compatibile, così da poter subito iniziare a stampare. Se la stampante è una multifunzione, verrà scaricato anche il driver per lo scanner.

Trasformare una stampante normale in stampante Wi-fi

Chi non avesse acquistato una stampante Wi-Fi ma vuole comunque sfruttare tale funzione può farlo in pochi e semplici passaggi.

Tale processo infatti permette di utilizzare una connessione wireless anche alle stampanti che non dispongono di questa possibilità. Quello che bisogna fare consiste nel collegare la stampante a un router, un access point oppure un computer che abbia un accesso a internet.

La stampante dunque dovrà essere configurata per fare in modo che possa essere collegata a tutti i dispositivi connessi alla rete wireless (se utilizzi un sistema di cloud printing puoi usare anche quelli connessi in remoto).

Chi ha un router con una o più porte USB può collegarlo alla stampante attraverso questo ingresso in modo tale da modificarla in una stampante di rete a cui si può avere accesso da tutti i dispositivi. Per attivare la condivisione della stampante però dovrai assicurarti che nel pannello di configurazione del router sia attivata tale funzione. Ci sono però anche dei comodi servizi di cloud printing che ti permettono di far diventare una stampante normale USB in una stampante di rete a cui si può avere accesso anche da remoto.

Collegare una stampante Wi-Fi al Mac

Per usare una stampante, devi aggiungerla all’elenco delle stampanti utilizzando le preferenze “Stampanti e Scanner”. Se sei passato da un computer Windows a un computer Mac, utilizza le preferenze “Stampanti e Scanner” nello stesso modo in cui avevi utilizzato il pannello di controllo Stampa di Windows.

Nella maggior parte dei casi, quando aggiungi una stampante, macOS utilizza AirPrint per collegarsi alla stampante o scarica automaticamente un software per la stampante (chiamato anche driver della stampante). Non installare il software fornito con la stampante o presente sul sito web del produttore; segui i passaggi inclusi nelle istruzioni riportate di seguito e macOS ti chiederà di scaricare il software più recente, se necessario.

e la stampante è abilitata per AirPrint, è compatibile con macOS. Se la stampante non è compatibile con AirPrint, puoi accertarti che sia compatibile con macOS consultando l’articolo del Supporto Apple Driver per stampanti e scanner per Mac.

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Installare Windows da USB, la guida completa

Devi reinstallare Windows su un computer sprovvisto di unità ottica o con il lettore DVD rotto e non sai come riuscirci? Niente paura. Puoi creare una pendrive avviabile con all’ interno tutti i file necessari per installare Windows, al posto del classico CD, per ripristinare il tuo sistema operativo.

Sembra un’operazione abbastanza complessa, invece niente di più facile.

Esistono dei tool gratuiti che permettono di creare delle chiavette USB con Windows in maniera davvero semplicissima.

Cosa serve? Nulla che tu non abbia già a portata di mano o che possa procurarti con facilità.

Per primo, una chiavetta USB sufficientemente capiente, una connessione a Internet e/o un’immagine ISO del disco d’installazione di Windows. I requisiti esatti variano a seconda della versione del sistema operativo da trattare.

Installare Windows da USB

Backup dei dati

Ci sono alcune operazioni preliminari che devi eseguire. Innanzitutto, devi preoccuparti di effettuare un backup dei dati presenti sul tuo PC per evitare che questi vadano persi con la nuova installazione dell’OS. Dopodiché devi scaricare il sistema operativo.

Effettua quindi un backup dei dati presenti sull’hard disk del computer su cui desideri installare il sistema operativo. In questo modo, ti assicurerai di potervi accedere nuovamente in un secondo momento.

Per riuscirci, ti basta usare un hard disk esterno o una pendrive USB e trasferire tutti i tuoi file personali su di esso.

hard disk esterno
pendrive

Scaricare Windows

Se hai il CD d’installazione di Windows e hai la possibilità di usufruire di un altro computer con un lettore CD/DVD funzionante, puoi servirtene per ricavare l’immagine ISO del sistema operativo. Per creare un ISO, cioè un file immagine che contiene la copia esatta del disco, puoi installare ImgBurn. Si tratta di un software di masterizzazione gratuito focalizzato sulla copia e la masterizzazione di file ISO. Per scaricare ImgBurn, devi collegarti al sito Internet del programma e cliccare prima sulla voce Mirror x – Provided by MajorGeeks che si trova al centro della pagina e poi sul link Download@MajorGeeks. A download completato apri, facendo doppio clic su di esso, il file appena scaricato (SetupImgBurn_xx.exe) e clicca prima su  e poi su Next.

Per impostazione predefinita, ImgBurn è in lingua inglese. Per tradurre il programma in italiano, chiudi il programma (se si è aperto) e scarica la traduzione in Italiano da qui.

Estrai quindi il file “italian.lng” contenuto nell’archivio appena scaricato nella cartella “C:\Program Files (x86)\ImgBurn\Languages” e avvia il programma.

Quando compare la finestra principale di ImgBurn, recati nel menu Tools > Settings, seleziona la voce “Italiano (Italia)” dal menu a tendina “Language” e clicca su “OK2 per salvare i cambiamenti.

Ora che ImgBurn è in Italiano, inserisci il CD/DVD da cui vuoi ottenere un’immagine ISO e clicca sulla voce “Crea l’immagine di un disco” presente nella schermata principale del programma.

creare iso

Nella finestra che si apre, assicurati che nel menu a tendina “Origine” ci sia selezionata l’unità del tuo masterizzatore CD/DVD. In seguito clicca sulla piccola “icona a forma di cartella” che si trova sotto la voce “Destinazione“, scegli la cartella in cui vuoi salvare l’immagine ISO del tuo dischetto e seleziona la voce “ISO files (*.iso)” dal menu a tendina “Salva come“.

A questo punto, pigia sul pulsante “Salva“. Poi fai clic sull’”icona” grande con il CD e il foglio che si trova in basso a sinistra e attendi il completamento della procedura di estrazione dell’immagine ISO.

ImgBurn

Se non hai il invece il CD a portata di mano, puoi scaricare Windows direttamente dal sito Internet di Microsoft. Per quel che concerne Windows 10, esiste un tool, denominato “Microsoft Media Creation Tool“, reperibile visitando questa pagina

Effettuiamo il download cliccando sul bottone “Scarica ora lo strumento“, il quale preleva da solo l’immagine ISO del sistema operativo e crea chiavette o DVD per l’installazione dello stesso.

Nel caso specifico del download diretto del file ISO di Windows 10 e di Windows 8.1, per procedere con lo scaricamento seleziona dal menu a tendina “Seleziona edizione” e scegli l’edizione dell’OS da scaricare e clicca sul bottone “Conferma“.

In secondo luogo seleziona “Italiano” dal menu a tendina “Seleziona la lingua del prodotto” e premi ancora sul bottone “Conferma“. Per concludere, scegli se scaricare Windows a 64 bit oppure a 32 bit cliccando sul pulsante corretto e attendi che il download termini.

Configurare il BIOS

Per installare Windows da una pendrive USB, devi modificare l’ordine di avvio del computer facendo in modo che venga avviata prima la pendrive con l’OS.

BIOS

Per compiere quest’operazione, devi andare ad agire sul BIOS, accedendo a quest’ultimo e cambiando l’ordine dei dispositivi d’avvio. Assicurati che la porta USB in cui andremo ad inserire la pendrive venga prima dell’hard disk del computer.

Sempre a proposito del BIOS, ti faccio notare che se è tua intenzione installare Windows 7 a 32 bit sui sistemi UEFI (ovvero la versione più evoluta e aggiornata del BIOS), devi avvalerti della funzione Legacy BIOS. Quest’ultima permette di emulare il vecchio BIOS, e devi provvedere a disattivare il Secure Boot, cioè quella funzione di sicurezza che impedisce l’esecuzione di sistemi operativi sprovvisti di apposita firma digitale.

Microsoft Media Creation Tool

Per installare Windows tramite USB, devi per prima cosa procurarti una pendrive da almeno 8 GB (vuota o senza file importanti all’interno, in quanto verrà formattata) e collegare quest’ultima al PC.

Successivamente, avvia il “file .exe” relativo al Microsoft Media Creation Tool che hai scaricato dal sito Internet di Microsoft seguendo le indicazioni di inizio post, fai clic sul pulsante “” nella finestra che ti viene mostrata su schermo e premi sul bottone “Accetta“.

In seguito, seleziona l’opzione “Crea supporti di installazione (unità flash USB, DVD o file ISO) per un altro PC” e premi sul bottone “Avanti“.

Se devi installare Windows 10 su un PC diverso da quello in uso, rimuovi poi la spunta dalla casella “Usa le opzioni consigliate per questo PC” e seleziona dai menu a tendina su schermo le impostazioni corrette relative a 2lingua“, “edizione” e “architettura” del sistema.

Successivamente, fai clic sul bottone “Avanti” e scegli di creare una chiavetta USB d’installazione selezionando l’opzione “Unità flash USB“. Attendi quindi che il tool scarichi i file da Internet, formatti la chiavetta USB e la imposti come unità di boot.

Successivamente, se vuoi installare Windows sul computer corrente, riavvia il PC lasciando collegata la pendrive, altrimenti scollega la chiavetta USB, collegala al computer su cui desideri andare ad agire e accendilo. Esegui quindi il boot dall’unità che contiene il setup dell’OS.

Aspetta che risulti visibile la schermata per avviare l’installazione dell’OS. In seguito scegli “lingua“, “formato ora e valuta” e “layout” della tastiera utilizzando gli appositi menu a tendina che ti vengono mostrati. In seguito, fai clic sul bottone “Avanti” e su quello “Installa“.

Fornisci ora il product key di Windows 10 in tuo possesso (oppure scegli di immetterlo successivamente, selezionando la voce “Non ho un codice Product Key“). Indica poi l’edizione di Windows 10 che vuoi installare (se richiesto) e clicca ancora sul bottone “Avanti“.

Accetta quindi le “condizioni d’uso” del software spuntando la casella apposita e premi nuovamente sul bottone “Avanti“.

Ora scegli, cliccando sulle voci apposite, se eseguire un “aggiornamento” della copia di Windows già presente sul computer oppure se effettuare un’”installazione personalizzata“.

Se opti per quest’ultima dovrai formattare l’hard disk scegliendo se installare l’OS su una partizione. Segui poi le indicazioni che ti vengono fornite per avviare la procedura e attendi che l’installazione di Windows 10 venga completata. In seguito, il computer verrà riavviato. Dopodiché dovrai attenerti alla semplice “procedura di configurazione iniziale” di Windows 10 durante la quale puoi regolare varie impostazioni del sistema operativo come meglio credi.

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Windows 10: raggiunti oltre un miliardo di dispositivi

Record di installazioni per Windows 10: raggiunti 1.3 miliardi di dispositivi. Il gruppo di Redmond ha celebrato il raggiungimento di un traguardo importante seppur con un ritardo significativo rispetto a quanto pronosticato inizialmente. Quello relativo al miliardo di dispositivi basati su Windows 10 presenti nel mondo.

Rispetto al passato, la strategia aggressiva di Microsoft per spingere i nuovi aggiornamenti sta evidentemente pagando i suoi frutti: i 4/5 degli utenti Windows dispongono dell’ultima versione del sistema operativo: ossia May 2020 (40,6%) o October 2020 (40,1%). Sul podio troviamo la versione 1909, che risale a novembre del 2019.

In questi giorni, insieme alla pubblicazione dei risultati finanziari raccolti con l’ultima trimestrale, la conferma di un ennesimo forte incremento: ora sono 1,3 miliardi i dispositivi attivi raggiunti su base mensile, che usano Windows 10. Un incremento di 300 milioni di nuovi utenti rispetto ai dati di Windows 10 annunciati lo scorso anno. Lo conferma il CEO Satya Nadella affermando che l’incremento è legato a doppio filo a quanto accaduto nel corso dell’ultimo anno a livello globale.

Lo Smart working, determinante ai fini dei numeri riguardanti l’incremento, ha giocato un ruolo fondamentale spingendo molti ad acquistare un nuovo dispositivo (e licenza Windows 10 connessa) per rimanere operativi e lavorare da casa.

Windows 10 raggiunti 1.3 miliardi di dispositivi, grazie anche allo smart working.

Il ruolo dello smart working

Tendenze legate a doppio filo alle dinamiche che sono andate innescandosi nel corso dell’ultimo anno, anzitutto in conseguenza della massiccia adozione su larga scala dello smart working. Anche la didattica a distanza ha fatto la sua parte.

Lo testimoniano le statistiche del mercato PC. In un tweet di Frank X. Shaw si legge inoltre del trend di crescita che ha interessato gli abbonamenti alle edizioni consumer della suite 365, per la prima volta oltre la soglia dei 50 milioni. A renderlo noto i vertici di Microsoft, in primis il CEO Satya Nadella nel suo intervento per commentare l’andamento positivo del business.

Nella relazione trimestrale relativa ai primi tre mesi dell’anno, Microsoft ha riportato un fatturato di 41,7 miliardi di Dollari contro i 41,04 miliardi stimati. L’utile netto è stato invece di 15,5 miliardi di Dollari, in crescita del 44% su base annua. In tema di frammentazione, stando al report di Ad Duplex, oltre l’80% dei circa 80.000 computer presi in considerazione esegue una versione 2020 della piattaforma.

  • Gli abbonamenti Microsoft 365 Consumer hanno superato la quota di 50 milioni.
  • Office 365 può contare su 300 milioni di utenti a pagamento.
  • Microsoft Teams annovera ben 145 milioni di utenti attivi al giorno.
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Sistemi

Le 8 app Windows da installare

Di seguito abbiamo compilato un elenco di app Windows che daranno al tuo PC maggiore sicurezza, privacy, prestazioni ed utilità. Alcune di queste app hanno anche versioni a pagamento, ma le versioni gratuite sono più che sufficienti per l’uso di base. Ecco 8 app Windows che vale la pena installare.

1. VLC Media Player

Se avessi un euro ogni volta che Windows Media Player mi delude, comprerei anche un nuovo PC. Se stai usando il tuo PC per eseguire file audio / video, ti consiglio di optare per VLC Media Player .

VLC Media Player

VLC supporta quasi tutti i tipi di formati in modo nativo e viene fornito con dozzine di plugin per personalizzarlo ulteriormente. Puoi scaricare video direttamente dal lettore e persino iniziare a guardarli mentre vengono scaricati. Puoi aumentare il volume fino al 200%, cambiare le skin del lettore multimediale, gestire le playlist, scaricare e gestire i sottotitoli e molto altro ancora.

Soprattutto, VLC Media Player è completamente gratuito da usare senza limitazioni o pubblicità. Sicuramente una delle 8 app Windows che devi installare.

2. IObit Driver Booster

I driver aggiornati sono la chiave per prestazioni stabili del tuo PC a lungo termine. Devi assicurarti che il tuo PC abbia i driver più recenti per goderti le funzionalità più recenti ed evitare problemi di prestazioni. IObit Driver Booster non solo può aggiornare i driver obsoleti del tuo PC, ma può anche installare nuovi driver quando diventano disponibili.

IObit Driver Booster

Devi solo eseguire una scansione e lo strumento rileverà ed elencherà automaticamente i driver obsoleti da aggiornare. Ha una versione gratuita e una versione Pro. La versione gratuita funziona bene per l’aggiornamento della maggior parte dei driver, ma la versione Pro è consigliata per l’accesso a driver rari e la priorità ai driver di potenziamento del gioco.

In alternativa, DriverFix è anche una buona opzione che ti consente di aggiornare tutti i driver con un solo clic.

3. Advanced SystemCare

Avrai sicuramente bisogno anche di uno strumento di ottimizzazione del PC, se vuoi evitare la diminuzione delle prestazioni nel tempo. Advanced SystemCare è il nostro strumento di pulizia preferito che mantiene il tuo PC privo di spazzatura e al massimo delle prestazioni. Non solo pulisce il tuo PC, ma personalizza anche le impostazioni per ottenere le migliori prestazioni.

Advanced SystemCare

Ha una modalità di gioco integrata che disabilita tutti i processi in background aggiuntivi per liberare tutte le risorse per i giochi. Inoltre, accelera anche la tua navigazione correggendo automaticamente le impostazioni del browser e rimuovendo i dati invasivi della privacy. Per una pulizia regolare, la versione gratuita è più che sufficiente. È possibile ottenere la versione Pro per ottenere una maggiore capacità di scansione e funzionalità relative al browser.

4. FixWin

Anche su un nuovo PC, di tanto in tanto dovrai affrontare i problemi del software. FixWin è uno degli strumenti più potenti per risolvere i problemi di Windows ed è completamente gratuito.

FixWin

FixWin ha correzioni per centinaia di problemi comuni di Windows classificati in 6 categorie, come Esplora file o Strumenti di sistema. Devi solo trovare il problema che stai affrontando e fare clic su Correggi per risolverlo automaticamente. Puoi anche saperne di più sulle cause e su come risolvere un problema specifico.

5. Greenshot

Creare immagini dello schermo, o screenshot, è una delle attività più comuni per qualsiasi utente, ma le opzioni di base di Windows sono molto limitate. Se vuoi acquisire screenshot in stili diversi e salvarli o condividerli facilmente, avrai bisogno di Greenshot . È uno strumento di screenshot gratuito e altamente personalizzabile che ti consente di acquisire screenshot in base a una finestra, regione, schermo intero e persino screenshot a scorrimento.

Greenshot

È possibile annotare gli screenshot acquisiti e salvarli automaticamente nella posizione desiderata sul PC. C’è anche un’opzione per caricare direttamente lo screenshot nell’archivio online. Ottima anche la sua interfaccia intuitiva; tutte le opzioni sono divise in 7 categorie che rendono molto facile personalizzarlo.

6. Menu di avvio X

Sebbene non sia necessario ottenere questa app, se vuoi di più dal menu Stard di Windows 10, Start Menu X è perfetto. È un menu di avvio alternativo che sostituisce il normale menu di avvio con uno ancora più potente. Ti consente di creare gruppi di cartelle e app senza modificare la loro posizione effettiva. Puoi passare il mouse su una cartella per vedere facilmente le sottocartelle.

Menu di avvio X

Puoi personalizzare l’aspetto del menu di avvio e la sua icona e gestire gli elementi trascinandoli. Ha anche una pratica funzione di opzioni di alimentazione basata su timer che ti consente di spegnere o riavviare il PC dopo un tempo specifico.

7. IrfanView

L’app Foto di Windows è utile per visualizzare le immagini, ma è tutto. Non hai altre funzionalità di modifica aggiuntive oltre a ritaglio, ridimensionamento e annotazione di base. Se desideri uno strumento di visualizzazione di immagini potente ma facile da usare, vale la pena provare IrfanView . È un piccolo strumento per visualizzare e modificare le immagini. Per scopi di editing, potrebbe non essere potente come GIMP, ma è sicuramente tra i migliori strumenti di fotoritocco.

IrfanView

Puoi convertire, comprimere, ottimizzare le immagini con filtri ed esaltatori ed eseguire altre attività di modifica. Ha anche potenti funzioni di visualizzazione come presentazione, rotazione, zoom personalizzabile, visualizzazione HEX, ecc. IrfanView è completamente gratuito e puoi ulteriormente aggiornare le sue funzionalità con i plugin .

8. Il tuo telefono

Le nostre vite dipendono fortemente sia dal nostro PC che dallo smartphone e mentre si lavora sul PC, può essere molto fastidioso raggiungere il telefono per vedere le notifiche e gestirle. L’app Il tuo telefono di Microsoft ti consente di gestire senza problemi il tuo smartphone direttamente dal tuo PC.

Il tuo telefono

Puoi facilmente visualizzare le notifiche del tuo PC Windows e rispondere ai messaggi e ricevere / rifiutare le chiamate. È anche possibile visualizzare i file multimediali sul telefono e spostarli sul PC in modalità wireless. Nel complesso, è l’app complementare perfetta per Windows, quindi potresti non dover mai estrarre il telefono mentre lavori al PC.

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Consulenza, Sistemi

Quando stampi il tuo pc si blocca? Ecco come risolvere il problema.

Secondo Microsoft, gli aggiornamenti cumulativi rilasciati oggi risolvono “un problema che potrebbe causare la visualizzazione di una schermata blu quando si tenta di stampare su determinate stampanti utilizzando alcune applicazioni e potrebbe generare l’errore APC_INDEX_MISMATCH”.

Gli aggiornamenti cumulativi che contengono la correzione rilasciata oggi vengono pubblicati come aggiornamenti facoltativi in ​​modo che non vengano installati automaticamente tramite Windows Update.

Per installare gli aggiornamenti manualmente, è necessario aprire Windows Update e “Verifica aggiornamenti”. Sarà quindi possibile fare clic direttamente su un collegamento per scaricare e installare l’aggiornamento oppure accedere all’area “Aggiornamenti opzionali disponibili” e selezionarlo dall’elenco.

Gli aggiornamenti possono anche essere scaricati manualmente dal catalogo Microsoft utilizzando i seguenti collegamenti:

Dopo aver installato questo aggiornamento, Windows 10 2004 versione 19041.868 e Windows 10 20H2 verranno aggiornati alla versione 19042.868.

Aggiornamento OOB

Stampanti e piattaforme Windows interessate

Da allora, c’è stato un flusso costante di lamentele sul fatto che la stampa sta causando l’arresto anomalo di Windows 10 con la schermata blu “APC_INDEX_MISMATCH per win32kfull.sys” che si arresta in modo anomalo fino alla morte.

Microsft afferma che questo problema “interessa un sottoinsieme di driver della stampante di tipo 3 ma non influisce sui driver della stampante di tipo 4”. Per trovare il tipo di driver della stampante installato sul sistema, utilizzare i passaggi disponibili Qui.

La stampa si arresta in modo anomalo nella schermata blu
La stampa si arresta in modo anomalo nella schermata blu

Le piattaforme interessate da questo problema includono versioni Windows sia client che server:

  • Client: Windows 10, versione 20H2; Windows 10, versione 2004; Windows 10, versione 1909; Windows 10, versione 1809; Sistema operativo Windows 10 Enterprise LTSC 2019; Windows 10 versione 1803
  • Server: Windows Server, versione 20H2; Windows Server, versione 2004; Windows Server, versione 1909; Windows Server, versione 1809; Windows Server 2019; Windows Server, versione 1803

Gli aggiornamenti cumulativi che causano schermate blu di Windows 10 durante la stampa sono:

  • KB5000802 Per Windows 10 2004 / 20H2 e Windows Server 2004 / 20H2
  • KB5000808 Per Windows 10 1909 e Windows Server 1909
  • KB5000822 Per Windows 10 1809 e Windows Server 2019
  • KB5000809 Per Windows 10 1803 e Windows Server 1803
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Software

Rimuoviamo Flash Player da Windows e Mac definitivamente

Flash è morto: alla fine del 2020 Adobe ha tolto la spina da quel componente che ha permesso, negli scorsi anni, di realizzare e eseguire sui siti web animazioni e banner. Flash è stato sostituito nel corso degli anni dai più moderni componenti HTML5, e già negli scorsi anni le aziende hanno iniziato a rimuovere alcuni elementi dai loro software, primo tutti i browser.

Adobe nelle ultime settimane ha promosso una campagna con la quale chiede agli utenti di rimuovere Flash Player dai loro computer: Flash Player, negli anni scorsi, è stato uno bersagli preferiti dai malintenzionati, e più volte ha rappresentato la porta di accesso preferenziale per attacchi informatici di ogni tipo. Questo succedeva quando Flash veniva sviluppato e mantenuto: ora che Flash è morto ed è terminato il supporto il rischio è che quei componenti di Flash ancora presenti nei sistemi possano comunque rappresentare una minaccia. Ecco perché Adobe suggerisce di rimuovere del tutto ogni componente e spiega anche come fare.

Flash Player addio, adesso è ora di rimuoverlo: ecco come - Tech

Microsoft Windows

Nei mesi scorsi Microsoft ha distribuito tramite update un aggiornamento di nome “Aggiornamento per la rimozione di Adobe Flash Player: 27 ottobre 2020” che rimuove automaticamente Adobe Flash Player nel caso in cui questo sia stato installato da Windows stessa. Se un utente ha però installato Flash manualmente da un’altra origine, ad esempio il sito Adobe, l’azienda ha messo a disposizione uno strumento per la rimozione manuale di Flash che si può scaricare da questo link

MacOS

Rimuovere Flash Player da MacOS è altrettanto semplice: Adobe fornisce un piccolo script che rimuove il componente. Lo script dev’essere scaricato dal sito dell’azienda stando attenti alla versione di MacOS installata.

Come verificare se Flash è stato rimosso

Al termine della rimozione basta visitare questa pagina con i diversi browser per verificare che il plugin sia stato effettivamente rimosso.

Formazione

Attiviamo il filtro luce blu

Alzi la mano chi da bambino non ha mai sentito ripetere dai propri genitori la solita frase “Stai lontano dalla TV, altrimenti si rovina la tua vista”?
E’ innegabile che passare troppe ore dietro allo schermo non faccia troppo bene agli occhi, che a forza di mettere a fuoco sempre lo stesso punto si affaticano, fino a farci venire il mal di testa. Per mitigare l’affaticamento, da tempo sia sui notebook sia su smartphone e tablet è presente un’opzione per limitare l’emissione di luce blu dallo schermo. I colori risulteranno più caldi e in condizioni di bassa luminosità esterna, fissare lo schermo risulterà un po’ meno faticoso. Questa opzione è presente anche in Windows.

Come attivare il filtro luce blu

Per attivarla andiamo su Impostazioni e Schermo. Da qui, clicchiamo su Modifica la luminosità automaticamente o Usa la luce notturna. Un cursore ci consentirà di impostare il livello di intervento (occhio a non esagerare, a meno di voler vedere tutto arancione), mentre mettendo la spunta su Pianifica luce notturna potremo far attivare automaticamente il filtro dal tramonto all’alba o, se lo preferiamo, a degli orari prestabiliti.

Così facendo, quando tramonterà il sole, lo schermo modificherà gradualmente i colori in modo da proporci immagini più rilassanti. Un’opzione comodissima per chi svolge tipici lavori da ufficio o fa il programmatore. Un po’ meno per chi lavora con la grafica e ha bisogno di vedere a schermo immagini fedeli e non filtrate: meglio disabilitarla se è necessario fare lavori di fotoritocco o si deve fare il color editing di un filmato.

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Formazione

Memorie SSD in pericolo: occhio all’ultimo aggiornamento di Windows!

Windows 10 May 2020 Update è il primo core update che Microsoft ha rilasciato quest’anno per il suo sistema operativo.

Subito dopo il rilascio dell’aggiornamento , sono iniziate ad aumentare in maniera considerevole le segnalazioni da parte degli utenti , su problemi riscontrati nel computer : ultimamente questa cosa in casa Microsoft non sembra essere una novità. Problemi riconosciuti dalla stessa Microsoft che si è attivata celermente per risolverli. La notizia arriva da un report pubblicato dal sito web Bleeping Computer.

La maggior parte sono spariti nelle ultime settimane grazie a patch rilasciate ad hoc, ma altri sono ancora presenti e una di questi può distruggere una componente indispensabile del PC: l’SSD.

L’applicazione “Deframmenta e ottimizza unità” , che dovrebbe aiutare gli utenti a capire quando un hard disk ha la necessità di essere deframmentato , per far guadagnare un po’ di performance al computer, mette a serio rischio , l’SSD nel personal computer. Dopo l’aggiornamento il tool mostra messaggi sbagliati, rischiando di danneggiare pesantemente l’SSD del PC.
Deframmenta e ottimizza unità” è un tool che in pochi conoscono all’interno di Windows 10, ma che in realtà svolge un ruolo fondamentale. Gestisce la salute degli hard disk e suggerisce agli utenti quando effettuare la deframmentazione e ottimizzare le prestazioni del PC, cosa però che si rivolge prettamente ad hard disk magnetici, non quelli allo stato solido (SSD).


Di base, un SSD non andrebbe MAI deframmentato, ma il tool di Windows 10 utilizza un sistema diverso di ottimizzazione per le unità SSD e per questo motivo è preferibile tenerlo attivato: se funzionasse correttamente!
Dopo l’aggiornamento a Windows 10 May 2020 Update, il tool suggerisce in continuazione di ottimizzare manualmente l’SSD anche se è già stato appena fatto. Deframmentare il disco SSD non fa altro che danneggiarlo, fino a portarlo all’inutilizzo completo. Un problema grave, soprattutto se sul disco sono presenti file importanti.

Come risolvere il problema

Microsoft è già a conoscenza di questo problema e ha realizzato una patch che è stata rilasciata solo per la versione beta di Windows 10. Se i test daranno esito positivo, l’update con la fix sarà disponibile per tutti già nelle prossime settimane.

Sistemi

Windows 10 su Raspberry Pi 4

Considerando come Raspberry Pi 4 sia ormai acquistabile con poche decine di euro, il passo in avanti registrato oggi per il progetto amatoriale che rende Windows 10 ARM compatibile con la scheda merita una segnalazione: grazie allo sviluppatore Amir Dahan ora è possibile sfruttare fino a 3 GB di RAM con un significativo passo in avanti rispetto al supporto per 1 GB offerto in precedenza.

W10 sulla scheda Raspberry Pi 4: ora va meglio

Dal punto di vista delle risorse hardware questa particolare incarnazione del sistema operativo consente adesso di adoperare le porte USB, l’uscita video HDMI per il collegamento a uno schermo, il modulo Bluetooth e la connessione cablata (anche se c’è bisogno di un dongle). Pienamente funzionanti inoltre software come YouTube, il browser Edge, Paint e il Microsoft Store. C’è invece ancora da lavorare sullo slot Ethernet, l’accelerazione grafica e il WiFi integrato.

Insomma, non se ne ottiene certo un PC adatto al lavoro quotidiano né per il gaming, ma gli smanettoni troveranno sicuramente pane per i loro denti scaricando l’immagine da Discord e seguendo le istruzioni fornite per l’installazione. Per quanto riguarda la microSD è necessario utilizzare un’unità da almeno 32 GB (meglio 64 GB) di classe 10.