Come impostare il Wi-Fi extender ASUS ZenWiFi ovvero il dispositivo che amplifica la copertura del segnale wireless in tutta la tua casa
Se il router di connessione Internet predefinito non riesce a coprire completamente l’intero appartamento, soprattutto se l’appartamento è su più piani, o se è necessario estendere il segnale WiFi all’esterno per includere dispositivi come telecamere di sorveglianza IP wireless, ad esempio, l’utilizzo di una rete mesh fornisce la migliore soluzione.
Ciò è particolarmente vantaggioso quando più dispositivi sono collegati contemporaneamente alla rete.
Rete mesh cos’è?
Una rete mesh può essere definita come un tipo di rete wireless che distribuisce in modo efficiente le connessioni su più nodi, come router e client Wi-Fi, anziché concentrarle su un singolo punto di accesso. Diversi nodi della rete sono collegati tra loro e i dati vengono trasmessi in modo simile a una rete P2P. Ogni nodo ha la stessa importanza.
Questo approccio ti consente di estendere il segnale WiFi utilizzando componenti mesh senza influire in modo significativo sulla velocità e sulla qualità della connessione. Il vantaggio dei sistemi mesh è che la rete è facile da configurare. Collega semplicemente il tuo dispositivo a una connessione Internet tramite il modem e imposta il nome e la password della rete.
Altri dispositivi mesh si configurano e si scambiano automaticamente le informazioni necessarie non appena vengono collegati all’alimentazione.
Asus ZenWiFi
Per questa guida abbiamo scelto un sistema innovativo ed interessante: Asus ZenWiFi AX Hybrid XP4. Questo dispositivo combina i vantaggi della rete mesh con i vantaggi del Powerline HomePlug AV2 da 1300 Mbit/s. Ciò aiuta a superare gli ostacoli che possono mettere a rischio solo la tua connessione Wi-Fi, come come muri spessi o barriere metalliche.
Lastre di piombo per ambienti multipiano e isolamento acustico. Grazie a questa tecnologia ibrida, Asus si connette automaticamente alla linea elettrica quando la connessione Wi-Fi è instabile, garantendo prestazioni ottimali.
Perché installarlo
Abbiamo scelto ASUS ZenWiFi AX Hybrid XP4 per la sua capacità di combinare le funzionalità standard di un sistema mesh con i vantaggi aggiuntivi del powerline.
Copertura completa del segnale: il sistema ZenWiFi AX Hybrid è composto da due router Wi-Fi ASUS AX1800 con una rete Powerline HomePlug AV2 integrata da 1300 Mbps. Questi router sono dotati di tecnologia che garantisce una connettività Wi-Fi superveloce. Affidabile e sicuro sia dentro che fuori casa.
La soluzione perfetta per affrontare pareti spesse: l’Asus ZenWiFi si rivela la scelta perfetta per le case con pareti spesse o rinforzate in metallo, che spesso presentano difficoltà di connessione. Grazie alla tecnologia Powerline, i dati possono viaggiare attraverso il cablaggio elettrico della casa, garantendo ai dispositivi domestici di mantenere la massima velocità offerta dalla tecnologia Wi-Fi 6 AX1800.
Streaming superveloce: ZenWiFi AX Hybrid eleva la tua esperienza di connessione Wi-Fi a un livello superiore, offrendo una velocità 1,4 volte maggiore rispetto ai router Wi-Fi 5, grazie alla sua impressionante larghezza di banda totale che può raggiungere fino a 1800 Mbps.
Massima protezione: Il servizio AiProtection Pro con parental control avanzato è incluso per sempre. Questo ti dà la massima tranquillità e ti consente di monitorare tutte le attività sulla tua rete direttamente dalla tua applicazione mobile.
Conclusioni
Abbiamo utilizzato il servizio Speedtest per valutare la velocità di connessione rispetto allo standard WiFi fornito dal nostro modem.
Anche se si trovava a circa 20 metri dal modem, con tre pareti interne che ne bloccavano la visuale diretta, ha registrato una velocità di download deludente di poco più di 2 Mbps.
Dopo aver installato il router mesh Asus, ho notato un miglioramento significativo nella qualità del segnale WiFi. La connessione in fibra ottica a 100 Mbit/s è sfruttata appieno e la velocità in download arriva oltre i 94 Mbit/s nonostante la distanza. Il trasferimento di dati tra computer collegati alla stessa rete è ancora comune. Passando attraverso tre muri a una distanza di 20 metri, la velocità massima di trasferimento dati varia tra 300 e 330 Mbit/s. La velocità di trasferimento massima vicino al router è in media di circa 750 Mbit/s e i picchi superano gli 800 Mbit/s.
Stai incontrando problemi con Internet? DAZN e Netflix che si bloccano? Hai difficoltà a giocare online a causa di tempi di risposta prolungati? I tuoi download procedono lentamente? Ecco cosa puoi fare per risolvere questi inconvenienti e migliorare la tua esperienza
Sebbene i dati più recenti di Ookla, noti soprattutto per il sito www.speedtest.net che misura la velocità di navigazione, indichino che in Italia la velocità di download sia in media di ben 112 Mbps, persistono notevoli differenze tra le aree urbane più grandi e i centri più piccoli, nonché tra le regioni settentrionali e meridionali. Un considerevole numero di persone, oltre 17 milioni, pari a circa un terzo della popolazione italiana, risiede in comuni in cui la velocità di download media è inferiore ai 40 Mbps. Inoltre, pochi hanno accesso alla banda ultra larga su rete fissa, nota come Fiber to the Home (Ftth), ovvero la connessione che porta la fibra ottica direttamente a casa dell’utente.
Nonostante la promessa di estendere la copertura della banda ultralarga in tutta Italia entro il 2026 attraverso i finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), dobbiamo al momento riconoscere l’apporto positivo degli operatori di telefonia mobile, i quali hanno esteso il 4G a oltre il 92% della popolazione. Questa tecnologia può fungere da valida alternativa al cavo, specialmente ora che sono disponibili varie offerte con dati illimitati.
Nel caso in cui, dopo aver verificato la velocità di connessione, riteniamo che sia troppo lenta, anziché lamentarci con il nostro fornitore di servizi telefonici, sarebbe prudente controllare l’hardware a nostra disposizione. Indipendentemente dal fatto che stiamo utilizzando una connessione ADSL da 10 Mbps, una fibra FTTC da 30 Mbps o una FTTH da 1 Gbps, spesso il vero elemento limitante risiede nel router, nel computer o persino nel browser utilizzati.
Il mio router è affidabile?
Indipendentemente dalla tipologia di connessione Internet in uso, il modem-router costituisce sempre il cuore della nostra connessione domestica e, di conseguenza, è responsabile di eventuali rallentamenti. Mentre è possibile che i cavi nella centralina siano stati danneggiati da animali, come topi, questa situazione porterebbe più probabilmente a un’interruzione della connessione anziché a un degrado della stessa.
Va considerato, inoltre, che un modem-router di buona qualità e configurato correttamente non può compiere miracoli, ma è sicuramente in grado di risolvere problemi e migiorare la navigazione su Internet all’interno di ciascun appartamento, specialmente per quanto riguarda i dispositivi Wi-Fi. Può inoltre assegnare correttamente le priorità a determinate applicazioni, privilegiando, ad esempio, lo streaming e le sessioni di gioco tramite la funzione QoS (Quality of Service), a discapito della navigazione o dei download in background.
Oggi, con la presenza di computer, smartphone, tablet, assistenti digitali, telecamere e altri dispositivi domestici, è comune avere più di una decina di accessori Wi-Fi collegati simultaneamente. Un router economico potrebbe incontrare difficoltà a gestire un così elevato numero di connessioni contemporanee e potrebbe non essere compatibile con i più recenti e efficienti protocolli di comunicazione wireless presenti su smartphone e PC.
FRITZ!Box 4040
I modem forniti in comodato d’uso dagli operatori, sebbene non richiedano installazione o manutenzione, spesso limitano le opzioni avanzate come il cambio di DNS, l’impostazione di una VPN e la condivisione dei dischi in rete. Un router valido dovrebbe essere in grado di gestire connessioni sia a 2,4 GHz che a 5 GHz (e preferibilmente anche a 6 GHz) e dovrebbe essere compatibile con i protocolli 802.11 ac o ax, andando oltre l’802.11n.
Un altro aspetto da considerare è la presenza della tecnologia MIMO (Multiple Input, Multiple Output), che implica la presenza di più antenne utilizzate contemporaneamente per gestire più flussi di dati in ingresso e uscita. Sebbene non siamo obbligati a utilizzare il modem-router fornito dal gestore, spesso vincoli contrattuali o economici possono ostacolare la sostituzione. Per risolvere questa limitazione, è possibile collegare un nuovo router al modem fornito e connettere i dispositivi a quest’ultimo, lasciando il modem operatore a gestire solo la connessione Internet in ingresso.
L’acquisto di un router di buona qualità e facilmente programmabile non richiede una spesa eccessiva. Ad esempio, un modello altamente configurabile come il FRITZ!Box 4040 del produttore tedesco AVM ha un prezzo di soli 70 euro e, oltre a integrare 4 porte Gigabit Ethernet, consente la configurazione della funzione di priorità del traffico per il gaming o lo streaming.
Scegliere il canale adatto
Un router Wi-Fi trasmette il segnale attraverso diversi canali radio, e la scelta di un canale diverso da quello predefinito può essere utile per evitare interferenze. Spesso, le interferenze disturbano il segnale, impedendo al modem/router di coprire efficacemente un’area ampia in un’abitazione o un ufficio.
Normalmente, il router stesso seleziona automaticamente il miglior canale, ossia quello meno utilizzato da dispositivi (non solo i nostri, ma anche quelli dei vicini, soprattutto in condomini dove si possono trovare numerose reti Wi-Fi nelle vicinanze) e al contempo meno influenzato da interferenze elettromagnetiche. Tuttavia, gli algoritmi non sempre riescono a scegliere il canale più libero, e talvolta è possibile ottenere risultati migliori intervenendo manualmente sulla selezione del canale.
Per determinare il canale più adatto all’ambiente in cui si vive, ci sono diverse app Android disponibili gratuitamente nel Play Store. Si consiglia l’uso di un’app come Wi-Fi Analyzer (Open Source), in quanto è una delle poche che non richiede ulteriori pagamenti per accedere a tutte le funzionalità.
Dopo l’installazione dell’app e la selezione del nostro Access Point, possiamo visualizzare non solo i canali utilizzati, ma anche il protocollo Wi-Fi e il tipo di sicurezza. L’app stessa suggerirà eventuali canali più liberi per ottenere le massime prestazioni. Per modificare il canale, sarà necessario accedere all’interfaccia Web del modem, la cui posizione può variare in base al modello, ma spesso si trova all’indirizzo http://192.168.1.1/ (o comunque l’indirizzo e le credenziali di accesso sono solitamente presenti sotto la base del modem).
Priorità delle app su misura con il QoS
Modificare i valori del QoS (Quality of Service) consente di assegnare priorità a servizi specifici, come ad esempio i giochi online in cui le latenze sono cruciali, o alle applicazioni di streaming video e alle app di videoconferenza. Purtroppo, solo pochi dei router forniti in comodato d’uso dai gestori consentono la modifica di questi valori.
Al contrario, anche un router Dual Band Wi-Fi 6, come il TP-Link Mercusys MR1S00X, disponibile a soli 50 euro (https://amzn.to/3tY8fEt), dotato di 4 antenne multidirezionali con funzione beamforming (capace di direzionare il segnale), permette di regolare questi parametri. Inoltre, la compatibilità con lo standard Wi-Fi 6 consente di raggiungere una velocità di 1,2 Gbps, a condizione ovviamente che anche il dispositivo collegato sia compatibile con tale standard e che la fibra fornita dal gestore possa supportare questa velocità.
L’uso dei DNS
La scelta dei DNS (Domain Name System) che utilizzi può influenzare la tua esperienza di navigazione su Internet. Gli indirizzi a cui ci connettiamo durante la navigazione sono identificati da una complessa combinazione numerica, ma il sistema di server DNS funge da traduttore, convertendo questi numeri in nomi riconoscibili.
Ci sono diversi server DNS che possono variare in velocità e vengono utilizzati non solo per gestire la navigazione, ma anche per controllarla. I server DNS italiani dei vari gestori, ad esempio, vengono utilizzati per oscurare siti ritenuti illegali, indirizzando la navigazione verso pagine della polizia postale che indicano che il sito è stato oscurato.
Modificare il server DNS con uno open source come OpenDNS, Cloudflare o Google può consentire una navigazione più veloce e bypassare i blocchi imposti dalle autorità italiane. Puoi modificare il DNS a livello di router o anche su singoli dispositivi come computer e smartphone.
Sui computer Windows e macOS, puoi utilizzare software come Namebench (disponibile all’indirizzo https://code.google.com/p/namebench/downloads/) che ti mostra i migliori server DNS per la tua zona e connessione Internet. Una volta scelto il server DNS desiderato, su un PC con Windows 11, puoi andare su Impostazioni > Rete e Internet > Wi-Fi o Ethernet, selezionare Assegnazione server DNS, scegliere Manuale, attivare IPv4 e inserire gli indirizzi dei DNS che vuoi utilizzare.
Per Android, puoi utilizzare un’app come DNS Changer o andare su Impostazioni > Rete e Internet > Avanzate > DNS privato per inserire manualmente i server DNS desiderati.
Modificare i DNS può contribuire a una navigazione più veloce e bypassare eventuali restrizioni imposte.
Due connessioni
Oggi è comune avere due connessioni Internet sempre attive, la connessione casalinga tramite ADSL o fibra e quella dello smartphone, entrambe in alcuni casi senza limiti di traffico. Tuttavia, può sorgere un problema quando entrambe le connessioni sono lente e poco affidabili. Una possibile soluzione potrebbe essere l’utilizzo di un software come Speedify (https://speedify.com/) disponibile per Windows e macOS. Questo programma consente di combinare le bande di trasmissione di diverse connessioni, come ADSL, fibra ottica, 3G, 4G LTE, Wi-Fi e qualsiasi altra connessione disponibile.
Speedify è un servizio a pagamento, ma offre la possibilità di provarlo senza impegno, in quanto i primi 5 GB di traffico sono gratuiti. Per attivare il servizio, è necessario collegare il computer a tutte le reti e connessioni disponibili. Speedify riconoscerà automaticamente tutte le connessioni disponibili, come ad esempio l’ADSL di casa e il tethering dello smartphone, bilanciando il carico di lavoro in base alla banda a disposizione, alla stabilità e alla potenza del segnale.
Il software esegue anche un controllo accurato delle prestazioni, fornendo un’idea della velocità Internet che è possibile raggiungere grazie alla combinazione delle connessioni. I prezzi di Speedify partono da 7,50 dollari al mese per collegare un massimo di cinque connessioni contemporaneamente.
Attenzione ai malintenzionati
La lentezza della connessione Internet potrebbe essere causata dalla presenza di un estraneo che si è collegato al tuo Wi-Fi. Non è necessariamente un hacker; potrebbe essere il vicino di casa a cui hai temporaneamente fornito la password o che l’ha copiata dal router.
Se sospetti la presenza di un intruso nella tua rete Wi-Fi, la prima cosa da fare è controllare i dispositivi collegati alla rete. Puoi farlo utilizzando l’interfaccia Web del tuo router, a cui si accede con il nome utente e la password generalmente indicati sotto la base del router stesso.
Dentro il pannello di gestione del router, individua la sezione dedicata ai dispositivi connessi, dove puoi ottenere informazioni come il nome del dispositivo, l’indirizzo IP e l’indirizzo fisico. Se trovi dispositivi sospetti, potrai bloccarli direttamente dalla finestra di gestione del router.
Se non riesci ad accedere al pannello di gestione del router e stai utilizzando un PC Windows, puoi utilizzare un’utility gratuita chiamata Wireless Network Watcher (disponibile su https://www.nirsoft.net/utils/wireless_network_watcher.html), che analizza la rete Wi-Fi alla ricerca di dispositivi sconosciuti.
Con Wireless Network Watcher, potrai visualizzare informazioni come l’indirizzo IP, l’indirizzo fisico e il nome della scheda wireless dei dispositivi connessi alla rete Wi-Fi, ma non potrai bloccarli direttamente dall’app. Per questo, sarà necessario collegarti alla finestra di gestione del router.
Se stai utilizzando uno smartphone Android o iOS, puoi utilizzare Fing, uno scanner di rete efficace. Anche in questo caso, non sarà possibile bloccare direttamente il dispositivo sospetto dall’app, ma potrai cambiare immediatamente la password per bloccarlo automaticamente.
Scegli il browser giusto
Google Chrome è il browser più utilizzato, con oltre il 65% di utenti sia su computer che su smartphone. Tuttavia, nel tempo, Chrome ha guadagnato la fama di essere più pesante e lento rispetto ai suoi concorrenti. Questa reputazione non è del tutto infondata, considerando che una sessione di Chrome con 20 schede aperte può occupare quasi 2 GB di RAM, mentre Edge ne utilizza poco più della metà e Firefox solo 1,6 GB. Nonostante Edge utilizzi lo stesso codice del Progetto Chromium, riesce a gestire meglio l’apertura delle pagine e ad eseguire codice JavaScript più velocemente di Chrome.
Le estensioni sono una delle cause dei rallentamenti dei browser, compreso Chrome. Questi “programmini” ampliano le funzionalità del browser, fornendo accesso rapido a servizi online e notifiche. Il problema è che molte persone si dimenticano di averle installate, e molte estensioni non ufficiali possono essere instabili o compromettere la privacy.
Per disattivare o rimuovere le estensioni da Chrome, è sufficiente fare clic sul simbolo della tessera del puzzle nella barra in alto. Oltre alle estensioni, Chrome può gestire anche applicazioni, componenti aggiuntivi più complessi che sfruttano le funzionalità del browser. Tuttavia, queste applicazioni possono avviarsi automaticamente e rimanere aperte anche dopo la chiusura del browser.
Per effettuare una pulizia più completa, si consiglia l’utilizzo di BleachBit (www.bleachbit.org/), un programma gratuito e open source in grado di eliminare la maggior parte dei file superflui generati dalle estensioni installate, contribuendo a migliorare le prestazioni del browser.
Blocca la pubblicità
Un efficace adblocker, ovvero un software progettato per bloccare la pubblicità, impedisce al tuo dispositivo di caricare contenuti non necessari da un sito web, come pop-up, finestre aggiuntive e tracciatori. Questo contribuisce a ridurre la quantità di dati che devono essere caricati durante la navigazione, migliorando la velocità complessiva.
In Chrome, è possibile attivare la prevenzione dei popup e dei reindirizzamenti dalle impostazioni del browser. Nella sezione “Sicurezza” e “Pop-up e reindirizzamenti“, è possibile impedire l’apertura di finestre pubblicitarie. Tuttavia, potrebbe capitare che alcuni siti non si aprano correttamente se non possono visualizzare le finestre pubblicitarie. In tal caso, puoi scegliere se rinunciare a visitare il sito o inserire un’eccezione specifica per quel sito dalle impostazioni.
Per bloccare in modo più efficace alcuni tipi di finestre pop-up che potrebbero sfuggire alle impostazioni predefinite di Google, potresti considerare l’installazione di estensioni specializzate per Chrome progettate per bloccare la comparsa di finestre pubblicitarie indesiderate. Ci sono diverse estensioni disponibili sul Chrome Web Store che offrono funzionalità avanzate di blocco della pubblicità e miglioramento della navigazione.
Nel 2024, un rivoluzionario standard per la connessione senza fili, Wi-Fi 7, sta per fare il suo debutto, promettendo di trasmettere dati su tre diverse frequenze simultaneamente, con una sorprendente velocità di 30 Gigabit al secondo.
Introduzione al Wi-Fi7
Dopo quattro anni dall’introduzione dello standard Wi-Fi 6, che ha aumentato la velocità massima teorica delle connessioni a 10 Gigabit al secondo, la crescente domanda di prestazioni superiori e di connessioni Internet più affidabili ha spinto gli esperti dell’IEEE (Institute of Electrical and Electronic Engineers) e i produttori della Wi-Fi Alliance a sviluppare il nuovo Wi-Fi 7.
I Miglioramenti del Wi-Fi7
Anche se ogni volta che un nuovo standard viene presentato, si parla di rivoluzione, sembra che questa volta i miglioramenti siano effettivamente rilevanti. Il Wi-Fi 7 promette di offrire velocità fino a quattro volte superiori rispetto al Wi-Fi 6 e addirittura 13 volte superiori al Wi-Fi 5. Inoltre, si propone di ridurre significativamente la latenza, cioè il ritardo nella trasmissione dei dati, migliorando così la reattività complessiva dei dispositivi connessi.
Velocità Eccezionali
La vera innovazione riguarda l’accesso simultaneo a più bande: attualmente, i router wireless scelgono una singola banda tra quelle disponibili a 2,4, 5 e 6 GHz per gestire la connessione. Grazie alla nuova tecnologia Multi-Link Operation (MLO), i dispositivi compatibili con il protocollo Wi-Fi 7 saranno in grado di connettersi simultaneamente su più bande, ottimizzando l’affidabilità della connessione e riducendo ulteriormente i tempi di latenza.
Tecnologia Multi Resource Unit
Anche la gestione dei canali risulterà migliorata con connessioni più efficienti nel passaggio da un canale a un altro. Negli attuali dispositivi, il cambio dei canali può determinare, a volte, una breve disconnessione, ma con il Wi-Fi 7 questo non dovrebbe più verificarsi grazie alla nuova tecnologia Multi Resource Unit (Multi-RU) che gestirà il cambio di canale senza interruzioni
Meno Interferenze
Le connessioni Wi-Fi, a causa della loro trasmissione attraverso il mezzo etereo, sono notevolmente più soggette a interferenze rispetto alle reti cablate. Tali interferenze possono originare dalla nostra stessa rete, da quelle dei vicini o persino da dispositivi wireless non basati su Wi-Fi, come videocamere di sicurezza, forni a microonde e sistemi radar. In particolare, la banda a 2,4 GHz è generalmente più suscettibile alle interferenze e alla congestione. Di conseguenza, l’utilizzo delle bande a 5 GHz e, ancor di più, a 6 GHz, nel corso del tempo ha notevolmente contribuito a migliorare la qualità della connessione, riducendo le interferenze.
Tuttavia, con l’introduzione del nuovo standard Wi-Fi 7, emerge una novità importante: la tecnologia chiamata Preamble Puncturing, che consente di bloccare le interferenze su frequenze specifiche, isolando parti di un canale e liberando spazio utilizzabile. Questo aspetto si rivelerà di particolare importanza per le applicazioni di realtà aumentata, le quali sono estremamente sensibili al ritardo (latenza) al punto da non funzionare correttamente se non si raggiungono valori di latenza estremamente bassi.
L’effettiva differenza
Sappiamo perfettamente che la velocità massima teorica consentita dalla tecnologia è solo un parametro che deve essere valutato in base alle reali condizioni di rete. Tuttavia, è innegabile che, soprattutto nel contesto aziendale, lunghe attese per l’accesso, riunioni virtuali non sincronizzate e congestioni nelle connessioni Internet rappresentino alcuni dei principali ostacoli alla produttività delle aziende.
Per i professionisti e le aziende
La connettività offerta dal Wi-Fi 7 svolgerà un ruolo fondamentale nell’assicurare esperienze di rete più fluide e affidabili. Sarà possibile organizzare riunioni puntuali con partner e colleghi in qualsiasi parte del mondo, riducendo al minimo le incomprensioni e le perdite di tempo. Inoltre, lavorare da casa sarà sinonimo di massima rapidità ed efficienza.
Per i Gamer e l’Intrattenimento a casa
Ma le potenzialità del Wi-Fi 7 non si limitano al contesto aziendale. Con questa connettività, sarà possibile divertirsi con giochi online ad alta intensità di banda, immergersi in esperienze di realtà aumentata/virtuale coinvolgenti e godere di video 4K/8K fluidi, ovunque e in qualsiasi momento.
Nasce il Wi-Fi Calling o anche detto VoWiFi (abbreviazione di Voice over Wi-Fi) è una funzione che consente di effettuare chiamate o inviare messaggi di testo tramite Wi-Fi.
Questa tecnologia è disponibile su molti dispositivi, incluso l’iPhone, dove è possibile attivare la funzione andando su Impostazioni > Telefono > Wi-Fi Calling.
Nonostante il VoWiFi calling possa essere una buona opzione per le chiamate da casa, il segnale Wi-Fi può essere meno affidabile in ambienti pubblici come un caffè o un centro commerciale.
In generale, il Wi-Fi calling può essere utile per risparmiare sui costi delle chiamate internazionali o per le chiamate effettuate in zone con una copertura mobile debole.
Tuttavia, è importante considerare la disponibilità e l’affidabilità del segnale WiFi nella zona in cui si effettua la chiamata.
LE SUE CARATTERISTICHE:
Più Copertura dove prima non c’era
Ti consente di parlare anche dove la rete mobile non è disponibile, come seminterrati, capannoni ed edifici con mura spesse.
Può essere utilizzato su tutto il territorio nazionale alle stesse condizioni della tua offerta.
Facile da usare
Non è necessaria alcuna configurazione manuale sui device.
Con il tuo numero puoi fare una chiamata voce su rete WiFi.
Con gli smartphone Android e gli iPhone è possibile trasferire file di qualsiasi tipo e dimensione tra loro e verso un PC senza nemmeno il bisogno di una connessione Wi-Fi
Capita spesso di dover condividere dallo smartphone un video o un film pesante diversi Gigabyte e di non poterlo fare perché WhatsApp ha i I limite di 100 MB per file. Gmail addirittura quello di 25 MB. Pensare di usare la connessione Bluetooth non è idea particolarmente intelligente, considerando che in mediala velocità reale non arriva al Megabyte al secondo e per trasferire un GB serve circa un’ora … Chi usa il computer di solito utilizza servizi come WeTransfer, che consente di trasferire file grandi fino a 20GB. Tuttavia non è particolarmente pratico per chi usa lo smartphone.
Fortunatamente esistono negli store di Android e iOS diverse app che permettono di trasferire file di qualsiasi dimensione sia verso altri dispositivi mobile che verso computer. Addirittura se vogliamo trasferire un file tra due smartphone Android potremo usare la tecnologia Wi-Fi Direct. Questa infatti permette di spostare file alla velocità massima di 30 MB al secondo, circa 30 volte più veloce di quella Bluetooth. In pratica per trasferire un file da un GB basteranno 40 secondi. Wi-Fi Direct è una tecnologia wireless peer-to-peer che consente agli smartphone di connettersi tra loro senza doversi appoggiare a una rete pubblica condivisa.
Tra le app presenti negli store di Android e iOS, una delle più scaricate e utilizzate per la sua semplicità e praticità è sicuramente Send Anywhere. L’app consente di condividere uno o più file di qualsiasi dimensione sia tra due smartphone, sia tra un dispositivo mobile e un computer. Per condividere il file caricato sarà possibile generare un link della durata di 48 ore che potremo condividere via email o con i programmi di messaggistica. Oppure, se vogliamo trasferire il file a un altro smartphone su cui sia già installata la stessa app, potremo generare un QR Code o anche un semplice codice di 6 cifre per fare partire il trasferimento. Chi poi ha un dispositivo Android potrà usare anche il trasferimento via Wi-Fi Direct ed evitare così di appoggiarsi alla rete Internet.
Tra le altre app disponibili negli store segnaliamo Filemail. Quest’app consente di creare un link che poi potremo condividere senza problemi con chiunque e che avrà una durata personalizzabile da uno a sette giorni. Se invece vogliamo proprio utilizzare la connessione Bluetooth è possibile scarica re dagli store un’app come Easy Share. Lo smartphone con cui vogliamo condividere i file dovrà naturalmente avere installato la stessa app e dovrà inquadrare anche il QR Code che verrà generato da chi invia il file. Si tratta di un’app semplice da usare ma che va bene soprattutto se non dobbiamo trasferire file di grandi dimensioni.
Dopo avere scaricato l’app Send Anywhere gratuitamente dal Play Store di Google oppure dall’Apple Store di Apple, ci verrà richiesto di registrarci oppure di accedere utilizzando l’account di Google. Quindi dovremo fornire i permessi necessari all’app per accedere ai file, alle immagini e ai nostri contatti. A questo punto visualizzeremo la schermata principale che ci permetterà di selezionare il file che vogliamo condividere tra quelli presenti nel nostro smartphone. L’operazione di ricerca è semplificata dal fatto che la schermata è divisa in sezioni e che potremo perciò facilmente trovare file di foto, video, audio, app o anche di contatti. Come si può notare nella prima schermata in alto, il nostro dispositivo è compatibile con la modalità Wi -Fi Direct che abbiamo attivato spostando il cursore a destra.
Se anche il dispositivo ricevente è compatibile con la stessa modalità, verrà creata una specie di connessione Wi-Fi locale tra i due dispositivi e non sara necessario passare da Internet. Se invece non è possibile utilizzare questa tecnologia potremo comunque caricare online il nostro file e quindi generare un link che permetta il download da Internet. Oppure, ancora, potremo fare scaricare il file direttamente online attraverso un codice di 6 cifre o un QR Code. In tutti i casi è comunque indispensabile che chi vuole ricevere il file scarichi l’app Send Anywhere e quindi, dopo avere fornito i permessi necessari ed essersi registrato, selezioni la voce Ricevi che si trova nella barra in basso.
Il modo più semplice per trasferire un file, dopo avere fatto tap su Invia, è quello di comunicare il codice di sei cifre che viene fornito e che dovrà essere inserito dal ricevente dopo avere fatto tap su Ricevi. In alternativa chi riceve potrà inquadrare il QR Code che viene visualizzato. Infine resta sempre la possibilità di generare un link che potremo condividere via email o programmi di messaggistica.
Naturalmente dovremo considerare anche i tempi di caricamento del file online che possono essere molto lunghi se si tratta di un file pesante molti Giga. Come impostazione standard è possibile caricare online i file sia via Wi-Fi che utilizzando la connessione dati dello smartphone. Dalle Impostazioni dell’app è comunque possibile disattivare la possibilità di connettersi con la connessione dati per evitare di ritrovarsi ad avere esaurito il proprio plafond previsto dal l’abbonamento.
Se invece vogliamo trasferire da smartphone a PC un video piuttosto pesante (riprendere un video in 4K a 60 fps crea un file MP4 di circa 500 MB al minuto, per cui se giriamo un video da 10 minuti ci troveremo a dover trasferire un file da 5 GB), il modo migliore resta quello della creazione di un link che poi potremo, condividere con il computer via email o programmi di messaggistica. Il link potrà essere utilizzato entro un periodo massimo di 48 ore e una volta scaricato il file il link non sarà più utilizzabile.
Per questo motivo, se vogliamo condividere il nostro fi le con più persone, dovremo condividere più file. Attenzione poi che come impostazione standard dell’app il nostro dispositivo risulta non visibile, per cui prima di effettuare un trasferimento diretto con un altro smartphone sarà necessario che su entrambi risulti attivata la voce Rendi il dispositivo rintracciabile e Trova dispositivi nelle vicinanze.
Tra le varie app che permettono il trasferimento di file di grandi dimensioni spicca EasyShare, realizzata dal gigante della tecnologia cinese Vivo Communication. La sua caratteristica, oltre a quella di fare condividere file attraverso una connessione locale Wi-Fi Direct oppure Bluetooth, è quella di permettere una completa clonazione del nostro smartphone. Quando si cambia dispositivo utilizzando la modalità assistita di Google, vengono infatti trasferite le impostazioni, i contatti e le app ma non tutti gli altri file. Con la funzione Clonazione Telefono sarà invece possibile mettere in contatto di retto i due dispositivi attraverso un QR Code (su entrambi deve essere installata l’app) e quindi selezionare tutti i documenti che si vogliono trasferire.
Naturalmente se vogliamo trasferire alcune centinaia di GB saranno necessarie diverse ore, ma l’operazione avviene in locale e non richiede il trasferimento dei dati online, garantendo la privacy. Volendo è anche possibile effettuare un backup der dati su PC, ma in questo caso bisognerà prima installare il software desktop EasyShare per PC, disponibile solo per Windows, all’ indirizzo https://eu-es.vivo.com. Sia smartphone che PC dovranno essere connessi alla stessa rete Wi-Fi. Naturalmente è sempre possibile trasferire singoli file anche di grandi dimensioni utilizzando la connessione Wi-Fi Direct dello smartphone o in mancanza di questa con la connessione Bluetooth. Tenendo comunque sempre presente i tempi lunghi richiesti dal Bluetooth che lo rendono pratico solo per trasferire file sotto il Gigabyte.
Amplificatore Wi-Fi con tecnologia Powerline legata all’impianto elettrico, permette di avere la massima velocità in ogni punto dell’appartamento.
Avere una connessione Internet in fibra di ultima generazione da oltre 1 Gbps può rivelarsi pressoché inutile se poi lo studio si trova dall’altra parte della casa dove il nostro computer raggiunge a stento i 10 Mbps. La soluzione non può che essere quella dell’amplificatore di segnale, non radio però, ma collegato alla presa di corrente elettrica attraverso la tecnologia Powerline.
È quello che promette il Devolo Magic 2 Starter Kit. In pratica si collega il primo elemento al router che si trova nell’ingresso e a una presa di corrente, mentre il secondo elemento potrà essere collegato a una presa di corrente anche dall’altra parte dell’abitazione. Purché sulla stessa rete elettrica.
Tecnologia Mesh
Il ricevitore che va collegato a una presa di corrente ambiente in cui ci serve la massima velocità possibile integra un trasmettitore Wi-Fi di ultima generazione con tecnologia intelligente Mesh che ottimizza la connessione e fonde la rete originale con quella creata dal ricevitore Devolo.
Volendo raggiungere la massima velocità possibile, sarà però necessario utilizzare un cavo di rete Ethernet collegato da una parte al ricevitore e dall’altra al computer. Ogni adattatore ha due prese Ethernet.
Niente multipresa
Per sfruttare al massimo la tecnologia Powerline, che consente di trasmettere i dati alla velocità teorica di 2.400 Mbps, il trasmettitore e il ricevitore devono essere collegati a una presa elettrica a parete e non a una ciabatta o a una multipresa. Inoltre, è possibile espandere la rete attraverso un secondo ricevitore, senza dover effettuare alcun tipo di impostazione sulla rete. Pro: Ottima resa sia con tecnologia Powerline che Mesh. Compatibile con tutti i router e gli adattatori certificati da HomeGrid Forum. Contro: Manca Wi-Fi 6.
Come trovare la password Wi-Fi su Windows 11. Impossibile accedere alla propria rete domestica? Niente paura!
La password Wi-Fi è una delle chiavi di accesso che più ci si dimentica facilmente.
Tutta “colpa” dell’opzione che consente di memorizzare in automatico le credenziali associate alla rete Internet di casa dopo il primo collegamento, tanto sul computer quanto su smartphone e tutti gli altri dispositivi mobili.
A complicare ulteriormente le cose ci si è messo pure il tasto WPS (Wi-Fi Protected Setup) presente nella stragrande maggioranza dei router in commercio: è sufficiente premerlo per connettere in automatico il dispositivo desiderato alla rete Wi-Fi domestica, senza la necessità di digitare (e dunque ricordare) la parola chiave.
Ci sono però alcune situazioni in cui conoscere la password Wi-Fi è ancora importante. Ad esempio quando si riceve la visita di un amico o un parente a casa e una delle prime richieste è appunto la password Wi-Fi del router.
Oppure quando si acquista una nuova Smart TV e la si deve configurare per la prima volta, senza disporre dell’utile funzione offerta dal pulsante WPS.
Ma ora, scopriamo insieme come trovare la password Wi-Fi dimenticata.
Scopri la password Wi-Fi tramite Impostazioni
Uno dei metodi più intuitivi per recuperare la password su Windows 11 prevede l’utilizzo delle Impostazioni e della scheda Rete e Internet.
Ecco nel dettaglio la procedura:
1.Fai clic sul menu Start (icona con il logo Microsoft) e nella finestra che si apre, seleziona Impostazioni (icona a forma di ingranaggio). Per aprire le Impostazioni di Windows 11 puoi anche usare la scorciatoia da tastiera Win + I.
2.Nella finestra Impostazioni seleziona dal menu laterale a sinistra la scheda Rete e Internet.
3.Nella nuova schermata visualizzata clicca sulla scheda Impostazioni di rete avanzate, ultima opzione in fondo.
4.Ora individua l’intestazione Impostazioni correlate e fai clic su Piùopzioni per la scheda di rete.
5.Pochi istanti dopo si aprirà la nuova finestra Connessioni di rete. A questo punto sposta il cursore del mouse in corrispondenza della tua rete Wi-Fi, fai clic destro e, dal menu a tendina che si apre, seleziona la voce evidenziata in grassetto Stato.
6.Nella finestra Stato di Wi-Fi fai clic sul pulsante Proprietà wireless.
7.La nuova schermata mostra in automatico le informazioni correlate al tab Connessione. Per vedere invece la password Wi-Fi occorre selezionare il tab Sicurezza.
8.Adesso non ti resta che fare clic sul quadratino accanto a Mostra caratteri per visualizzare la password Wi-Fi del router.
Ora che hai trovato la password puoi connettere un altro dispositivo alla rete Internet o condividerla al tuo ospite.
E se per la prossima volta non vuoi ripetere l’intera procedura, dovendo accendere il computer e ricordare tutti i passaggi elencati qui sopra, la soluzione migliore è copiare la chiave di sicurezza della tua rete e conservarla in un luogo sicuro.
Volendo puoi salvarla sulla rubrica del telefono, assegnandole un nome fittizio.
Password Wi-Fi in chiaro tramite PowerShel
Un altro metodo per vedere la password della tua rete Wi-Fi prevede l’utilizzo di PowerShell, la shell avanzata disponibile su tutti i PC con a bordo il sistema operativo Windows, e l’inserimento di una riga di comando.
Rispetto alla soluzione precedente richiede meno passaggi, ma per chi ha poca dimestichezza con i comandi avanzati di Windows è preferibile sfruttare la procedura di sopra, essendo più intuitiva per la maggior parte degli utenti comuni.
Ecco quali sono i passaggi da seguire:
1.Fai clic destro sul menu Start (icona del logo Microsoft) e, dal menu a tendina che si apre, seleziona la voce Terminale Windows (Admin).
2.Nella finestra Controllo dell’account utente, alla domanda “Vuoi consentire a questa app di apportare modifiche al dispositivo?” seleziona il pulsante Sì.
3.Ora che hai aperto la finestra PowerShell, digita la seguente riga di comando e premi Invio sulla tastiera del computer:
netsh wlan show profiles
4.Fatto questo, digita la seguente riga di comando (in sostituzione di Wi-Fi Profile dovrai inserire il nome della rete Wi-FI per cui intendi trovare la password) e premi di nuovo Invio della tastiera:
netsh wlan show profile name=”WiFi-Profile” key=clear
5.Individua adesso l’intestazione Impostazioni sicurezza: la password Wi-Fi del router di casa è mostrata accanto alla voce Contenuto chiave.
Una volta che hai individuato la password vale lo stesso discorso fatto in precedenza.
In questo articolo di oggi vedremo come usare il microfono dello smartphone sul vostro Pc, qualora ne foste sprovvisti.
Stai chattando con i tuoi amici, oppure devi fare una chiamata con i tuoi colleghi ma non hai un microfono? Niente paura!
Anche se potresti non avere un microfono per il tuo computer, è probabile che tu abbia uno smartphone. C’è la soluzione al tuo problema: puoi usare il tuo smartphone come microfono per PC ed è incredibilmente facile da configurare.
Ti mostreremo diversi modi per utilizzare il telefono come microfono.
Usa il tuo smartphone come microfono usando WO Mic
Uno dei modi migliori per raggiungere questo obiettivo è utilizzare WO Mic. Con questo programma, è possibile usare USB, Bluetooth o Wi-Fi per collegare il microfono dello smartphone sul Pc.
È completamente gratuito da usare, ha una bassa latenza e funziona in qualsiasi applicazione, proprio come un microfono standard.
Avvia il programma per PC. Vai su Connessione> Connetti … e scegli un tipo di trasporto.
Descriveremo in dettaglio i passaggi per tutte le diverse opzioni di seguito.
1. Wo Mic connessione tramite Bluetooth
Innanzitutto, abilita il Bluetooth sul tuo computer. Premi il tasto Windows + I per aprire Impostazioni e vai su Dispositivi> Bluetooth e altri dispositivi. Fai scorrere il Bluetooth su Attivo. Il tuo computer sarà ora rilevabile su altri dispositivi.
Quindi, abilitare il Bluetooth sul telefono. La posizione esatta di questa opzione varierà su un dispositivo, ma di solito è all’interno delle tue Impostazioni, forse sotto una categoria di Connessioni.
Associare il telefono al computer. Sul computer dovrebbe apparire una notifica per confermare la connessione.
Nel programma Windows WO Mic, selezionare Bluetooth come tipo di trasporto e selezionare il telefono dall’elenco a discesa Dispositivo Bluetooth di destinazione. Clicca OK.
Sull’app WO Mic del telefono, tocca il dente delle impostazioni, tocca Trasporto e seleziona Bluetooth. Torna indietro di una schermata e tocca l’ icona di riproduzione per iniziare a trasmettere la tua voce.
2. Wo Mic connessione tramite USB
Questo metodo funziona solo per Android. Collega il telefono al computer tramite un cavo USB. È lo stesso che usi per caricare il telefono.
Windows potrebbe richiedere di installare un driver, quindi seguire tale processo in tal caso.
Quindi, abilita il debug USB nelle Opzioni sviluppatore del tuo telefono. Il telefono dovrebbe quindi essere riconosciuto da Windows come dispositivo.
Nel programma Windows WO Mic, selezionare USB come tipo di trasporto. Clicca OK.
Sull’app WO Mic del telefono, tocca il dente delle impostazioni, tocca Trasporto, quindi seleziona USB. Torna indietro di una schermata e tocca l’ icona di riproduzione per attivare il microfono del telefono.
3. Wo Mic connessione tramite Wi-Fi
Per questo metodo, sia il telefono che il computer devono essere collegati alla stessa rete Wi-Fi.
Per modificare la tua rete Wi-Fi su Windows, premi il tasto Windows + I per aprire Impostazioni e vai su Rete e Internet> WiFi.
Sull’app WO Mic del telefono, tocca la ruota dentata delle impostazioni, tocca Trasporto e seleziona Wi-Fi. Torna indietro di una schermata e tocca l’ icona di riproduzione. Un messaggio banner grigio dovrebbe apparire in alto con un numero alla fine. Questo è l’indirizzo IP
Nel programma Windows WO Mic, selezionare Wi-Fi come tipo di trasporto. Clicca OK. Nel campo Indirizzo IP server, inserisci l’indirizzo IP dall’app. Fare clic su OK per iniziare a utilizzare il microfono.
4. Connessione tramite Wi-Fi Direct
Questo metodo richiede di trasformare il telefono in un hotspot Wi-Fi e di utilizzare i dati di rete. Usa questo come ultima risorsa; se il tuo computer non ha una propria connessione Internet e gli altri metodi sopra indicati non sono adatti.
Innanzitutto, crea un hotspot mobile dal tuo telefono. Il modo per farlo varierà su un dispositivo, ma dai un’occhiata a Impostazioni e lo troverai di solito sotto una categoria Connessioni o Tethering.
Successivamente, è necessario collegare il computer a questo hotspot. Premi il tasto Windows + I per aprire Impostazioni, vai su Rete e Internet> WiFi e seleziona l’hotspot.
Sull’app per microfono WO del telefono, tocca la ruota dentata delle impostazioni, tocca Trasporto e seleziona Wi-Fi Direct. Torna indietro di una schermata e tocca l’ icona di riproduzione.
Nel programma Windows WO Mic, seleziona Wi-Fi Direct come tipo di trasporto. Lasciare il campo Indirizzo IP Soft AP sul valore predefinito 192.168.43.1. Fai clic su OK e sei a posto.
Una volta scelto il tipo di connessione con cui connettere lo smartphone, nella schermata principale di Wo Mic sul cellulare e premere sul tanto play per avviare il servizio. Cliccare poi su connect nella versione Windows.
A questo punto nella schermata principale della versione Windows vi dirà che il programma è connesso.
Windows non rileva la tua voce?
Non dovresti incontrare alcun problema, ma se segui le istruzioni sopra e Windows non rileva il microfono, c’è una soluzione semplice.
Premi il tasto Windows + I per aprire Impostazioni. Vai a Sistema> Audio. Sotto Input, utilizzare il menu a discesa per selezionare Microfono (dispositivo WO WO).
Parla sul tuo smartphone e dovresti vedere il volume riflesso sulla barra Test del tuo microfono.
Metodi alternativi
Esistono alternative a WO Mic, ma queste richiedono l’uso di un jack di connessione audio. Megaphone Free per iOS, Microfono per Android e Microfono reale per Windows Phone dovrebbero fare il trucco.
Scarica queste app, aggancia il tuo telefono al tuo computer Windows usando un jack per cuffie maschio-maschio e il tuo telefono funzionerà come un microfono per computer.
Puoi persino collegare un paio di cuffie alla presa del microfono del tuo computer e usarle. Potrebbe sembrare un’idea strana, ma entrambi fanno uso delle vibrazioni per diverse funzioni primarie.
In poche parole, le cuffie vibrano per creare suono, mentre i microfoni monitorano le vibrazioni. Ma puoi ancora cambiarlo e usare le cuffie come un microfono. Tuttavia, tieni presente che la qualità audio lascerà molto a desiderare, quindi rendi questa un’ultima risorsa.
La stampa wireless è ormai una funzionalità presente in qualsiasi stampante moderna ed è estremamente conveniente perché permette di tenerla lontana dal computer, magari un po’ nascosta o anche in un’altra stanza, senza dover stendere cavi antiestetici e scomodi per collegarla.
Inoltre sono dei dispositivi molto utilizzati non solo in ambito lavorativo ma anche a casa perché permettono di effettuare una stampa rapida e ottimale.
Per chi ha problemi con la stampante wireless o per chi non l’ha mai configurata e l’ha appena comprata, in questa guida vi mostreremo come collegare la stampante Wi-Fi delle principali marche, così da poter seguire la procedura adatta al dispositivo in nostro possesso.
Vi mostreremo anche una procedura molto rapida per poter aggiungere velocemente la stampante alla rete di casa e al PC, sia con Windows che MacOs.
Prima di tentare la configurazione della nuova stampante Wi-Fi sarà fondamentale controllare il corretto funzionamento della rete Wi-Fialla quale sia la stampante Wi-Fi che il Pc/Mac Book si appoggeranno per comunicare. Questo veloce controllo è fondamentale poiché spesso alla base degli errori e del malfunzionamento c’è proprio un’assenza di rete.
Connessione tramite WPS
Non tutti sanno che le stampanti Wi-Fi possono essere collegate anche in modo diverso.
Uno di questi è senza dubbio la configurazione mediante WPS che significa “Wi-Fi Protected Setup”. Si tratta sostanzialmente di una tecnologia che permette di far comunicare i routere i dispositivi wireless che sono in grado di supportarli.
Ciò avviene grazie a un semplice tasto oppure immettendo un pin composto da otto cifre. Se il tuo dispositivo supporta questa opzione ti basta cliccare sul tasto “WPS” che si trova sul router dopodiché, dopo aver atteso alcuni minuti, ripeti l’operazione questa volta cliccando sul tasto “WPS” della tua stampante Wi-Fi.
Pertanto non avrai bisogno di inserire alcuna password lunghissima né di fare qualche altra operazione poiché si tratta di un procedimento molto facile da eseguire.
Devi però tenere presente che tale metodo può avere anche dei grandi svantaggi, uno di questi riguarda senz’altro la sicurezza. Già in passato tale sistema ha mostrato alcune falle nel funzionamento. Potrebbe capitare infatti che alcuni malintenzionati riescano ad avere accesso alla tua rete Wi-Fi in modo abusivo proprio perché non c’è alcuna password di sicurezza.
Pertanto in questi casi è preferibile mettere al sicuro la propria rete e disattivare la tecnologia WPS.
Un’altra tecnologia molto usata ultimamente che consente di connettere la stampante Wi-Fi alla rete wireless è il Wi-Fi Direct. Tale tecnologia è molto utile dal momento che fa in modo che possano connettersi le stampanti e i dispositivi come tablet, smartphone e computer. Tale collegamento però avviene senza l’appoggio di questi ultimi alla rete del router.
Connessione manuale alla rete Wi-Fi
Se non vogliamo utilizzare il tasto “WPS” o esso non è presente, dovremo configurare manualmente la connessione Wi-Fi, così da rendere disponibile la stampante a tutti i dispositivi di rete. Per collegare la stampante allarete accendiamola, premiamo il tasto “Menu” o “Setup”, portiamoci nel menu “Wi-Fi”, “Wireless” o “WLAN” e selezioniamo la modalità d’inserimento manuale della password.
Partirà una ricerca delle reti Wi-Fi disponibili nei paraggi. Al termine della scansione, selezioniamo la nostra rete wireless e utilizziamo i tasti presenti sulla stampante per inserire la password d’accesso. Al termine della configurazione premiamo su “OK” e accendiamo il Wi-Fi premendo sull’apposito tasto, così da realizzare la connessione.
Se la stampante in vostro possesso non dispone di un display, possiamo anche realizzare la connessione con un metodo alternativo.
Teniamo premuto il tasto “Wi-Fi” per qualche secondo, installiamo l’app specifica (in base al produttore della stampante) sul nostro smartphone e colleghiamoci alla rete Wi-Fi provvisoria creata dalla stampante stessa (di solito riconoscibile perché non dispone di password d’accesso e presenta lo stesso nome della stampante); dopo aver effettuato il collegamento seguiamo i passaggi offerti dall’app per inserire la password d’accesso alla rete Wi-Fi.
Per approfondire il discorso su tutti i metodi di connessione presenti per ogni produttore di stampante, vi raccomandiamo di leggere i suggerimenti presenti nelle varie guide ufficiali.
Collegare stampante Wi-Fi a Windows
Una volta connessa la stampante alla rete Wi-Fi, dovremo configurare Windows per poterla gestire correttamente, installando il giusto driver e l’eventuale app o programma di gestione.
Il metodo più veloce per collegare la stampante Wi-Fi a Windows 10 prevede l’utilizzo degli strumenti integrati nel sistema operativo. Questi provvederanno a scaricare il giusto driver di stampa da Internet e a rendere disponibile la stampante a tutti i programmi.
Per utilizzare lo strumento integrato assicuriamoci che la stampante sia già accesa e connessa alla stessa rete Wi-Fi dove è presente il computer in uso, quindi apriamo il menu “Start“, apriamo l’app “Impostazioni”, portiamoci nel menu “Stampanti e scanner” e clicchiamo su “Aggiungi una stampante o uno scanner”.
Il sistema partirà alla ricerca di ogni eventuale stampante presente in rete; non appena la nuova stampante è visibile, selezioniamola e facciamo clic su “Aggiungi dispositivo”. Windows partirà alla ricerca di un driver compatibile, così da poter subito iniziare a stampare. Se la stampante è una multifunzione, verrà scaricato anche il driver per lo scanner.
Trasformare una stampante normale in stampante Wi-fi
Chi non avesse acquistato una stampante Wi-Fi ma vuole comunque sfruttare tale funzione può farlo in pochi e semplici passaggi.
Tale processo infatti permette di utilizzare una connessione wireless anche alle stampanti che non dispongono di questa possibilità. Quello che bisogna fare consiste nel collegare la stampante a un router, un access point oppure un computer che abbia un accesso a internet.
La stampante dunque dovrà essere configurata per fare in modo che possa essere collegata a tutti i dispositivi connessi alla rete wireless (se utilizzi un sistema di cloud printing puoi usare anche quelli connessi in remoto).
Chi ha un router con una o più porte USB può collegarlo alla stampante attraverso questo ingresso in modo tale da modificarla in una stampante di rete a cui si può avere accesso da tutti i dispositivi. Per attivare la condivisione della stampante però dovrai assicurarti che nel pannello di configurazione del router sia attivata tale funzione. Ci sono però anche dei comodi servizi di cloud printing che ti permettono di far diventare una stampante normale USB in una stampante di rete a cui si può avere accesso anche da remoto.
Collegare una stampante Wi-Fi al Mac
Per usare una stampante, devi aggiungerla all’elenco delle stampanti utilizzando le preferenze “Stampanti e Scanner”. Se sei passato da un computer Windows a un computer Mac, utilizza le preferenze “Stampanti e Scanner” nello stesso modo in cui avevi utilizzato il pannello di controllo Stampa di Windows.
Nella maggior parte dei casi, quando aggiungi una stampante, macOS utilizza AirPrint per collegarsi alla stampante o scarica automaticamente un software per la stampante (chiamato anche driver della stampante). Non installare il software fornito con la stampante o presente sul sito web del produttore; segui i passaggi inclusi nelle istruzioni riportate di seguito e macOS ti chiederà di scaricare il software più recente, se necessario.
e la stampante è abilitata per AirPrint, è compatibile con macOS. Se la stampante non è compatibile con AirPrint, puoi accertarti che sia compatibile con macOS consultando l’articolo del Supporto Apple Driver per stampanti e scanner per Mac.
Tutto il WiFi è o perlomeno sembrerebbe vulnerabile dal 1997 a causa di un nuovo bug: “FragAttack”, scoperto da una serie di ricercatori.
Si chiama FragAttack (da “fragmentation and aggregation attacks“) e rappresenta l’insieme delle vulnerabilità che sono state scoperte da una serie di ricercatori, uno tra tutti il belga Mathy Vanhoef, nello standard WiFi.
Si manifesterebbero su tutti i dispositivi che usano il protocollo “Wi-Fi” dal 1997 (praticamente dal suo esordio). Vulnerabilità potenzialmente gravi e tali da compromettere dati e dispositivi. Questi FragAttack sfruttano le vulnerabilità dei dispositivi collegati ad una rete Wi-Fi per attaccarli e rubare loro le informazioni archiviate.
Permetterebbero quindi a un intruso di raccogliere informazioni sul proprietario di un dispositivo all’interno del suo raggio radio Wi-Fi. Tale vulnerabilità contiene una serie di attacchi, che permettono di attaccare il Wi-Fi con più di una modalità.
La frammentazione delle stesse apre ad ulteriori scenari di pericolo, tali da poter colpire anche reti sotto protezione WPA3. I Frag Attack sfruttano il modo in cui il WiFi “rompe” e riassembla i pacchetti di rete. Sono questi i momenti in cui è possibile intervenire sul codice introducendo dei contenuti dannosi.
In pratica la falla sfrutta difetti di progettazione dello standard WiFi e in altri casi usa errori nella programmazione dei dispositivi.
Il rischio maggiore è che, attraverso un Frag Attack, si possano effettuare attacchi ransomware come quello che il gruppo DarkSide ha condotto contro l’oleodotto Colonial negli USA. A peggiorare il tutto, anche il fatto che i dispositivi sono vulnerabili anche se i protocolli di sicurezza Wi-Fi, come la password WEP o WPA, sono attivi.
Come intervenire?
Un intervento massivo di correzione sarà pertanto giocoforza necessario ed ogni utente dovrà prestare attenzione all’aggiornamento dei propri smartphone, pc, router e smart device nei mesi a venire.
Fortunatamente sono molti gli elementi che portano a contenere la pericolosità del problema. I ricercatori ritengono che il pericolo sia limitato: per compiere effettivamente l’attacco bisogna che vi sia un’interazione con l’utente, e che l’hacker operi all’interno del segnale Wi-Fi stesso. Quindi come prevenire i FragAttack? Con un casino di patch.
Tuttavia il modo più efficiente per proteggersi è utilizzare solamente siti con protocollo HTTPS e aggiornare i propri dispositivi alle versioni più recenti del firmware. Bisogna inoltre assicurarsi che il proprio router stia criptando i dati e utilizzare una password complicata.
Infine, l’associazione WiFi Alliance rassicura gli utenti.
“Non ci sono prove delle vulnerabilità utilizzate contro gli utenti Wi-Fi in modo dannoso, e questi problemi sono mitigati attraverso aggiornamenti di routine del dispositivo che consentono il rilevamento di trasmissioni sospette.”
Questo sito consente l'invio di Cookie di terze parti al fine di migliorare la navigazione offrendo servizi correlati. Premendo il tasto "Accetta" Cookie accetti l'utilizzo dei cookie. Per ulteriori informazioni su come questo portale utilizza i Cookie puoi selezionare il tasto Leggi di più. Puoi modificare il consenso premendo il tasto Impostazioni.
Questo sito Web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito Web. Di questi, i cookie classificati come necessari vengono memorizzati nel browser in quanto sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito Web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e capire come utilizzi questo sito web. Questi cookie verranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Hai anche la possibilità di disattivare questi cookie. Ma la disattivazione di alcuni di questi cookie potrebbe influire sulla tua esperienza di navigazione.
I cookie necessari sono assolutamente essenziali per il corretto funzionamento del sito web. Questa categoria include solo i cookie che garantiscono funzionalità di base e caratteristiche di sicurezza del sito web. Questi cookie non memorizzano alcuna informazione personale.
Cookie
Durata
Descrizione
__hssrc
sessione
This cookie is set by Hubspot whenever it changes the session cookie. The __hssrc cookie set to 1 indicates that the user has restarted the browser, and if the cookie does not exist, it is assumed to be a new session.
_GRECAPTCHA
6 mesi
This cookie is set by the Google recaptcha service to identify bots to protect the website against malicious spam attacks.
cookielawinfo-checkbox-advertisement
1 anno
Set by the GDPR Cookie Consent plugin, this cookie is used to record the user consent for the cookies in the "Advertisement" category .
cookielawinfo-checkbox-analytics
11 mesi
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
cookielawinfo-checkbox-functional
11 mesi
The cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
cookielawinfo-checkbox-necessary
11 mesi
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
cookielawinfo-checkbox-non-necessary
11 mesi
Set by the GDPR Cookie Consent plugin, this cookie is used to record the user consent for the cookies in the "Non-necessary" category .
cookielawinfo-checkbox-others
11 mesi
Set by the GDPR Cookie Consent plugin, this cookie is used to store the user consent for cookies in the category "Others".
cookielawinfo-checkbox-performance
11 mesi
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
Qualsiasi cookie che potrebbe non essere particolarmente necessario per il funzionamento del sito Web e viene utilizzato specificamente per raccogliere dati personali dell'utente tramite analisi, pubblicità, altri contenuti incorporati sono definiti come cookie non necessari. È obbligatorio ottenere il consenso dell'utente prima di eseguire questi cookie sul tuo sito web.
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Cookie
Durata
Descrizione
__cf_bm
30 minuti
This cookie, set by Cloudflare, is used to support Cloudflare Bot Management.
__hssc
sessione
HubSpot sets this cookie to keep track of sessions and to determine if HubSpot should increment the session number and timestamps in the __hstc cookie.
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Cookie
Durata
Descrizione
__hstc
sessione
This is the main cookie set by Hubspot, for tracking visitors. It contains the domain, initial timestamp (first visit), last timestamp (last visit), current timestamp (this visit), and session number (increments for each subsequent session).
_ga
2 anni
The _ga cookie, installed by Google Analytics, calculates visitor, session and campaign data and also keeps track of site usage for the site's analytics report. The cookie stores information anonymously and assigns a randomly generated number to recognize unique visitors.
_ga_78N9WP2E3X
2 anni
This cookie is installed by Google Analytics
CONSENT
2 anni
YouTube sets this cookie via embedded youtube-videos and registers anonymous statistical data.
hubspotutk
sessione
HubSpot sets this cookie to keep track of the visitors to the website. This cookie is passed to HubSpot on form submission and used when deduplicating contacts.
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
Cookie
Durata
Descrizione
VISITOR_INFO1_LIVE
6 mesi
A cookie set by YouTube to measure bandwidth that determines whether the user gets the new or old player interface.
YSC
sessione
YSC cookie is set by Youtube and is used to track the views of embedded videos on Youtube pages.
yt.innertube::requests
Mai
This cookie, set by YouTube, registers a unique ID to store data on what videos from YouTube the user has seen.