Alla scoperta del nuovo Ubuntu
Alla scoperta del nuovo Ubuntu, la versione 22.04 si candida a rappresentare il punto di riferimento per il settore delle distribuzioni Linux destinate ai computer desktop, workstation e notebook.
L’arrivo di una nuova versione Lts (Long Term Support) di Ubuntu è sempre accolta con interesse da tutta la comunità degli appassionati e dei professionisti che lavorano con Linux.
Il team Ubuntu rilascia queste release con cadenza biennale, nel mese di aprile degli anni pari, e includono la garanzia di supporto esteso per ben cinque anni.
Si tratta, delle varianti più adatte a essere distribuite negli ambienti professionali, negli uffici e in tutti i contesti in cui il sistema operativo deve svolgere un ruolo di supporto.
Garantisce un funzionamento senza problemi, senza grosse novità che costringano a dover reimparare a utilizzare gli stessi strumenti e le stesse funzioni.
Anche quest’anno, ad aprile è stata rilasciata la versione 22.04 di Ubuntu, nelle versioni desktop e server, a cui sono seguite poi le moltissime derivate che completano l’ecosistema dei sistemi operativi curati dal produttore Canonical.
L’oggetto principale di questa prova rimane comunque la versione desktop di Ubuntu che, può essere scaricata in formato Iso direttamente dal sito Web del produttore e da moltissimi mirror distribuiti in tutto il mondo.
Sempre secondo tradizione, Ubuntu è scaricabile anche dalla rete Bittorrent, che garantisce ottime velocità di download senza appesantire i server del produttore.
I link di scaricamento indirizzano automaticamente l’utente all’edizione più adatta per il proprio computer;
Diversi installer
la versione più comune è quella a 64 bit per l’architettura Intel/Amd, ma non è l’unica.
Ubuntu è infatti disponibile già da qualche tempo anche per i sistemi basati su Arm e in diverse varianti.
Oltre a quella predefinita è disponibile anche un Network Installer, che integra un insieme minimo di pacchetti e necessita di una connessione attiva a Internet per completare l’installazione.
Il supporto Arm per i computer single board Raspberry Pi: Canonical ha completato l’iter di certificazione della famiglia RaspberryPi 4, a partire dalla variante con 2 Gbyte dimemoria Ram;
è sufficiente una scheda micro-SD da almeno 16 Gbyte e una versione recente del software Raspberry Pi Imager;
dopo aver fatto clic su Scegli S.O. si può trovare Ubuntu nella sezione Other general-purpose OS.
Le varianti disponibili sono quelle Desktop, Server e Co-re, ma la prima è installabile soltanto sui computer di quarta generazione.
Installazione senza sorprese
La procedura di installazione chiede se aggiungere al sistema anche i software e i driver di terze parti distribuiti come file binari.
L’opzione è disattivata per default, per questioni legate alle formule di licenza.
Durante l’installazione, Ubuntu può essere configurato per interfacciarsi con un dominio Active Directory; una funzione non troppo comune e molto interessante per gli ambienti enterprise.
Il tema di default di Ubuntu è disponibile nelle due varianti Lighte Dark.
La pagina di configurazione dell’aspetto permette anche di personalizzare il colore di accento per gli elementi dell’interfaccia.
La schermata con l’elenco delle App è stata ridisegnata e ora ospita anche due anteprime per raggiungere rapidamente i desktop virtuali
La nuova impostazione è efficace per la navigazione touch.
L’editor di testi predefinito è stato completamente rinnovato, passando al tool proposto nella suite Gnome.
Il nuovo software offre la colorazione della sintassi, la numerazione delle righe e altro ancora.
Gli aggiornamenti del sistema e delle applicazioni è gestito sia dall’Ubuntu Software Center sia dal tool dedicato Aggiornamenti software.
La duplicazione è un retaggio storico, ma può confondere i meno esperti.
Il browser predefinito di Ubuntu (Mozilla Firefox) è ora installato come pacchetto snap:
questa decisione ha avuto un impatto negativo misurabile sulle sue prestazioni.
Il motore di ricerca integrato nel sistema si conferma molto efficace: individua con precisione gli elementi desiderati ed è praticamente istantaneo nelle risposte.
Ubuntu integra un nuovo strumento di cattura delle schermate, si tratta di un tool piuttosto semplice ma intuitivo e ben realizzato.