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Intelligenza Artificiale: nuove funzionalità di ChatGPT

L’Intelligenza Artificiale è una potente risorsa, ma ottenere da essa i risultati desiderati richiede un approccio accurato nella formulazione delle istruzioni. Ecco dei trucchi per ottenere ciò che desideriamo

Oggi, grazie all’Intelligenza Artificiale, è possibile svolgere una vasta gamma di attività. Poiché spesso interagiamo con questi strumenti attraverso chatbot, come l’ampiamente noto ChatGPT, possiamo ottenere risultati soddisfacenti anche utilizzando approcci spontanei e formulando il nostro primo messaggio senza alcuna preparazione.

Questa espressione si riferisce alla dichiarazione, istruzione o domanda che usiamo per avviare una conversazione o per richiedere informazioni o risposte specifiche dal modello. Nel caso di un chatbot, questa può essere qualsiasi frase o interrogativo che inciti una discussione su un argomento particolare, come ad esempio “Puoi spiegarmi la storia del Colosseo?”, “Hai suggerimenti per avviare con successo un’attività?” oppure “Raccontami una battuta divertente.”

Non solo chiacchiere

Questi suggerimenti sono fondamentali per iniziare una conversazione con l’Intelligenza Artificiale e stabilire un punto di partenza utile. Tuttavia, se desideriamo ottenere risultati veramente significativi e sfruttare appieno il potenziale dell’IA per scopi professionali, educativi o personali, è essenziale apprendere come comunicare con essa nella sua lingua, ossia generare i prompt più efficaci e appropriati. Questo vale anche nel caso in cui vogliamo ottenere output diversi, come immagini generate da sistemi di generazione grafica.

La capacità di scrivere il prompt perfetto è un’abilità che può essere quasi considerata un’arte. In effetti, esistono professionisti noti come “prompt engineer” o “ingegneri dei prompt” che hanno una profonda conoscenza dei diversi modelli di Intelligenza Artificiale e sono in grado di aiutare le aziende a risparmiare tempo e risorse creando richieste ottimali per scopi specifici.

Questi esperti conoscono i dettagli tecnici dei modelli AI, comprendono come influenzare l’output e possono personalizzare le richieste per ottenere risultati desiderati. Questa capacità è particolarmente importante quando si cerca di ottenere risposte complesse o di elevata qualità. Imparare a formulare prompt efficaci è quindi cruciale per sfruttare al meglio le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale in vari contesti professionali e creativi.

Istruzione e contesto

Assolutamente, per creare prompt efficaci, è fondamentale capire il loro potere nel modellare le risposte generate dall’Intelligenza Artificiale. Il prompt è il principale strumento che determina la qualità e la precisione delle risposte dell’IA. Attraverso il prompt, si condiziona il modello con informazioni o requisiti specifici, delineando il tipo di risposta che l’IA produrrà. Il modo in cui si effettua questo condizionamento può variare in base all’obiettivo.

Ecco alcune strategie per creare prompt efficaci:

  1. Fornire contesto: Includere informazioni di base nel prompt è essenziale. Ad esempio, se si desidera che l’IA crei una poesia sulla natura, è utile fornire dettagli sulla stagione, sull’ambientazione o sulle emozioni che si vogliono evocare. Questo contesto aiuta l’IA a comprendere meglio il compito e a generare risposte pertinenti.
  2. Istruzioni specifiche: Definire chiaramente l’obiettivo e fornire istruzioni esplicite per il compito è cruciale. Ad esempio, se si vuole che l’IA scriva un articolo sulla sostenibilità, si dovrebbero specificare i punti chiave da trattare e il tono da utilizzare.
  3. Domande dirette: Nell’interrogare l’IA, fare domande dirette può essere efficace. Ad esempio, invece di chiedere “Parlami dell’inquinamento atmosferico”, è possibile scrivere “Fornisci una panoramica dettagliata sull’inquinamento atmosferico, includendo le sue cause principali e gli effetti sulla salute umana.”
  4. Sperimentare: Non esitare a sperimentare con diversi approcci di formulazione del prompt per vedere quale genera la risposta desiderata. Le piccole modifiche possono fare una grande differenza.
  5. Revisione continua: Dopo aver ottenuto una risposta dall’IA, esaminare attentamente se soddisfa le aspettative. Se necessario, è possibile apportare correzioni o riformulare il prompt per ottenere una risposta migliore.

In generale, l’arte di creare prompt efficaci richiede pratica e comprensione del modello di Intelligenza Artificiale con cui si sta interagendo. Condizionare l’IA in modo adeguato attraverso i prompt è fondamentale per ottenere risultati utili e pertinenti nei vari contesti.

Oltre a ciò, è necessario fornire istruzioni specifiche per il compito che intendiamo assegnare all’IA. Questo implica la chiara definizione del risultato finale desiderato e la comunicazione di istruzioni dettagliate e inequivocabili. Per esempio, se stiamo chiedendo all’IA di generare un’immagine che raffiguri un tramonto tranquillo sopra una catena montuosa, utilizzando colori vibranti e con un aspetto “da sogno”, è essenziale fornire dettagli così specifici in modo che il prompt sia in grado di guidare l’IA nella giusta direzione. Più le istruzioni sono chiare, specifiche e ricche di dettagli, tanto più elevata sarà la probabilità che l’IA produca il risultato esatto che stiamo cercando di ottenere.

Porre delle limitazioni

Un aspetto finale da considerare, di notevole importanza, riguarda l’impiego dei vincoli. In diverse circostanze, i vincoli possono effettivamente potenziare sia la creatività sia la precisione dei risultati generati dall’Intelligenza Artificiale. Per esempio, se desideriamo ottenere una composizione poetica, può rivelarsi vantaggioso specificare una particolare struttura poetica, come un sonetto o un haiku, al fine di ottenere una produzione più focalizzata. Allo stesso modo, se intendiamo richiedere una spiegazione di un teorema matematico, è opportuno indicare se desideriamo un’illustrazione semplificata o un’esplicazione adatta a un pubblico di studenti delle scuole medie.

Inoltre, i vincoli possono anche abbracciare un aspetto creativo, come quando richiediamo all’IA di creare un’opera d’arte ispirata allo stile di un determinato artista. Capire come interagiscono il condizionamento, il contesto, le istruzioni specifiche per una data attività e i vincoli costituisce la chiave per la scrittura efficace dei prompt.

Lasciamo che ci aiuti

L’Intelligenza Artificiale offre non solo strumenti per ottimizzare i prompt esistenti, ma anche per crearli inizialmente in inglese a partire da istruzioni in italiano. Questo approccio permette di sfruttare una vasta base di dati in inglese, dato che i modelli AI sono solitamente più addestrati per questa lingua. Successivamente, sarà l’IA stessa a tradurre il testo in italiano.

Inoltre, per la grafica, è possibile ricevere assistenza dall’Intelligenza Artificiale e persino creare prompt basati su immagini. L’IA è stata progettata per essere un supporto, quindi possiamo sfruttare questa caratteristica per generare prompt iniziali di alta qualità, che poi possiamo ulteriormente perfezionare per ottenere risultati eccellenti.

In sintesi, l’IA offre una gamma di strumenti per semplificare il processo di creazione di prompt, consentendoci di accedere a una vasta base di dati, migliorando così la qualità delle interazioni e dei risultati ottenuti.

Creiamo testi perfetti senza fatica

intelligenza artificiale promptperfect
Colleghiamoci al sito di PromptPerfect (https://promptperfect.jina.ai/home), registriamoci e, per iniziare, scegliamo il livello Principiante per l’ottimizzazione automatica dei prompt. Do­po esserci fatti la mano potremo sperimentare con gli altri livelli.
intelligenza artificiale promptperfect 2
Clicchiamo su Nuova ottimizzazione per creare il nostro prompt e selezioniamo il modello (ossia la piattaforma di Intelligenza Artificiale) da utilizzare. Tra i vari modelli di testo disponibili, selezioniamo ChatGPT.
intelligenza artificiale promptperfect 3
Inseriamo uno spunto originale per il nostro prompt, ossia in questo caso un tema su Dante. Clicchiamo sulla freccia per proseguire. Partiamo con 21 crediti nella versione gratuita ma aumenteranno più useremo PromptPerfect
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Dal nostro spunto di 5 parole PromptPerfect ha generato un prompt di 115 parole in inglese e molto più dettagliato. Possiamo anche visualizzarlo in italiano.
Viene generato sia un testo dal nostro spunto originale sia uno dal prompt ottimizzato, in inglese. Cliccando sull’ico­na del foglio possiamo copiare ogni parte della pagina. Se­lezioniamo copia l’output dopo l’ottimizzazione
Apriamo ChatGPT, scriviamo “Traduci in italiano que­ sto testo:” e incolliamo l’output. Avremo il nostro tema in italiano, basato sull’addestramento più completo di ChatGPT, e non ci è servito usare l’inglese.

Generiamo un prompt da una foto

Possiamo anche ottenere gratuitamente un prompt per creare un’immagine simile a una che abbiamo già,
usandola come modello. Rechiamoci all’indirizzo https://replicate.com/collections/image-to-text e selezioniamo il modello da https://replicate.com/methexis-inc. Trasciniamo un’immagine su
Drop a file or click to select o clicchiamo per caricarla dall’hard disk. Altrimenti clicchiamo su Take a photo with your webcam per scattare una foto. Clicchiamo su Submit per ricavare un prompt in inglese che la descriva. Copiamolo, andiamo all’indirizzo https://replicate.com/stabiIity-ai/stabIe-diffusion
e incolliamolo nel campo Prompt. Eliminiamo degli elementi se ci sembrano superflui e clicchiamo su Submit per generare la nostra immagine.

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    Scopriamo come ottimizzare il nostro computer al meglio ma più in generale impariamo alcuni trucchi e funzionalità molto utili.

    Indice

    Alexa ha un trucco … da sala giochi!

    Gli assistenti vocali posso­no essere molto utili, soprattut­to se abbiamo una casa intelli­gente, ma nascondono anche numerose funzionalità divertenti, come la modalità super. Per attivarla dobbiamo usare il co­mando Alexa, su su giù giù si­nistra destra sinistra destra A B. Il nostro speaker intelligente risponderà con la riproduzione di un motivo musicale e poi la frase “modalità Super Ale­xa attivata. Avvio dei reattori, online. Abilitazione dei sistemi avanzati. online. Apertura delle ali. Errore. Ali mancanti” e poi successivamente un motivetto musicale.

    funzionalità alexa

    Tutto qui? Sì. ma gli appassio­nati di lungo corso non potran­no non avere notato che l’istru­zione da utilizzare non è altro che il celebre Konami Code. un trucco che fin dagli anni ’80 permette di ottenere bo­nus e potenziamenti nei giochi della celebre casa produttrice e non solo.

    Selezioniamo il testo come dei campioni

    Selezionare il testo è una di quelle attività che tutti noi facciamo, almeno occasional­mente, usando il computer. Il modo più semplice. che in linea di principio usiamo tutti. è quello di fare clic sul testo e trascinare il puntatore del mouse. Tuttavia c’è un siste­ma più rapido ed efficace per selezionare intere parole o interi paragrafi in modo più veloce. Per selezionare una intera parola. dobbiamo sem­plicemente fare doppio clic su un punto qualsiasi della parola stessa.

    trucco testo
    trucco testo

    Più curioso ancora, il sistema che permette di selezionare un intero paragrafo. Per farlo, infatti, possiamo fare un tri­plo clic, cioè tre clic rapidi in sequenza con il tasto sinistro del mouse. Questo trucco ha un altro risvolto ancora più in­teressante: funziona con tutti i principali browser e i program­mi di videoscrittura.

    Cambiamo lo sfondo della nostra Gmail

    I prodotti Google sono noti per avere moltissime funzionalità “nascoste” o comunque poco utilizzate che di tanto in tanto possiamo cogliere per aggiungere un po’ di pepe, o di personalizzazione. alla nostra esperienza. La possibilità di cambiare lo sfondo di Gmail è una di queste. Da quando Go­ogle ha rivisto le impostazioni, mettendone alcune in eviden­za, farlo è diventato ancora più semplice.

    funzionalità gmail

    Infatti dobbia­mo solo aprire Impostazioni usando l’icona a ingranaggio presente in alto a destra. Nella colonna delle opzioni, scorria­mo fino a trovare la voce Tema e scegliamo Visualizza tutti. Nella finestra che si apre po­tremo scegliere fra i temi pre­costituiti, un colore di sfondo, oppure anche un’immagine fra le nostre, caricate su Go­ogle Drive oppure dal nostro computer.

    Raggruppiamo le app in Start di Windows 11

    Windows 11 ha innovato molte cose, non tutte le novità però hanno avuto la stessa acco­glienza da parte degli utenti. Fra le più controverse sen­za dubbio c’è il nuovo menu Start. a partire dalla posi­zione. fino alla gestione dello spazio dedicato ai programmi app, come Microsoft stessa tende a chiamarli sempre più spesso). Una funzionalità co­moda ma decisamente sotto­valutata è quella che permette di raggruppare le applicazioni in “cartelle”, in modo da poter­ne avere un maggior numero a portata di clic.

    funzionalità windows 11

    Il meccanismo da utilizzare è del tutto ana­logo a quello della maggior parte degli smartphone. Dob­biamo solo prendere l’icona di un’applicazione e trascinarla sopra un’altra per creare au­tomaticamente una cartella, a cui poi aggiungerne ancora.

    Google rivoluziona il modo di imparare

    Il tempo è sempre poco, spe­cialmente per chi ha pro­getti per la propria attività la carriera persi tra moltissi­me altre cose da fare e incom­benze varie. Google Primer, www.yourprimer.com, ha tutti i numeri per cambiare il modo di imparare per chi è impe­gnato. Purtroppo al momento l’app è solo in inglese, ed ecco perché si trova fra i trucchi invece di avere un proprio ar­ticolo, ma propone un modo nuovo e interessante di im­parare, attraverso quelle che vengono chiamate Bite-sized lessons, ovvero lezioni in pillo­le.

    suggerimenti google primer

    Il principio alla base è intri­gante: anche il più impegnato di noi, durante la giornata, prende in mano lo smartpho­ne diverse volte per distrarsi o fare una piccola pausa. Dedi­cando cinque o dieci minuti al giorno, quindi, cioè una o due di queste piccole pause, alle mini-lezioni presenti in Primer, è possibile imparare nuove abilità e informazioni utili per il nostro business o la carriera.

    Monitoriamo le prestazioni del PC

    Sfortunatamente in Windows 11 lo strumento per tenere sotto controllo il com­portamento della macchina, Performance Monitor, è sempre più “nascosto” fra le pieghe delle nuove opzioni e del sistema operativo. Tutta­via questo tool rappresenta un buon modo per controllare l’uso delle risorse nel tempo, soprattutto se abbiamo tem­po e modo di personalizzarlo un po’. Prima di tutto, però, bisogna trovare il modo di aprirlo, dal momento che non è più reperibile nemmeno con una ricerca dal menu Start.

    pefmon
    suggerimenti performance monitor

    Tra le funzioni utili ci viene comunque in aiuto la buona vecchia finestra di ese­cuzione, che possiamo aprire con la combinazione di tasti Windows + R. Nella casella di testo digitiamo perfmon (non serve indicare nemmeno l’estensione .exe) e facciamo clic su OK. La finestra che si apre inizial­mente permetterà di control­lare solo l’occupazione del processore, ma facendo clic sull’icona a forma di + in alto, potremo aggiungere tantissi­me altre voci.

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    Windows 11: metti il turbo

    Dopo aver installato il nuovo sistema operativo Windows 11 il PC è diventato troppo lento? Rendiamolo nuovamente scattante con questi trucchi!

    “Windows, Windows delle mie brame, chi è il più veloce del reame?” “Sono io, mio padrone, e lo sarò almeno fino a che non cominci a pasticciarmi il disco con diecimila software inutili, installandoli e disinstallandoli senza tregua, scaricare giga e giga di musica che non ascolti e film che non guardi e…”

    Ok, abbiamo capito: i computer non sono più quelli di una volta e, nonostante siano sempre più veloci e abbiano dischi sempre più capienti, arriverà un giorno nel quale sembreranno essere lenti. Anzi, lentissimi. Questo capita a tutti e i motivi sono diversi.

    Indice

    • Windows ci rema contro

    • Disattiviamo il file di paging

    • Velocizziamo Esplora file

    • Stoppiamo i programmi in background

    • Eliminiamo i file temporanei

    • Eliminiamo i programmi dall’avvio automatico

    • Scegliamo la priorità dei programmi

    • Riordiniamo il disco rigido

    • Eliminiamo i componenti obsoleti

    • Disattiviamo i servizi non necessari

    • Disinstalliamo programmi che non usiamo

    • Ripuliamo il disco in maniera approfondita

    • Windows ci rema contro

      Anzitutto dobbiamo essere consci del fatto che durante l’utilizzo il sistema operativo scrive e legge costantemente dati sul disco, quindi nonostante noi apparentemente non stiamo facendo nulla di particolare, avremo comunque Windows che rema contro mettendoci del suo per depositare un po’ di spazzatura sul disco. Altra spazzatura si deposita installando e disinstallando programmi, oppure utilizzando applicazioni particolarmente gravose come i software di fotoritocco o di montaggio video, che utilizzano in modo massiccio e intenso il disco.

      Disattiviamo il file di paging

      Il file di swap o file di paging è un grosso file creato da Windows sul disco rigido, utilizzato per trasferirvi parti di memoria quando la RAM comincia a riempirsi. Il problema è che spesso questo file assume dimensioni importanti (anche diversi giga) e può essere frammentato sul disco, aumentando così il tempo di accesso ai dati e rallentando il sistema.

      windows 11 file di paging

      Se il nostro computer ha almeno 16GB di memoria RAM installata possiamo anche disabilitare questo file. In Windows 11 clicchiamo sulla lente d’ingrandimento, mentre in Windows 10 sulla casella di ricerca nella barra delle applicazioni e digitiamo sysdm.cpl premendo poi il tasto Invio per aprire le proprietà del sistema. Nella finestra che appare clicchiamo sulla tab Avanzate, poi nella sezione Prestazioni, clicchiamo su Impostazioni, selezioniamo la tab Avanzate e nella sezione Memoria virtuale clicchiamo su Cambia.
      Se presente, eliminiamo la spunta dalla casella Gestisci automaticamente dimensioni file di paging per tutte le unità, poi portiamoci verso il basso e selezioniamo l’opzione Nessun file di paging e clicchiamo su Ok due volte per confermare, quindi riavviamo il computer per abilitare la nuova configurazione. Questa soluzione, ancorché risolutiva, ha anche qualche piccolo svantaggio: dovremo reinstallare il sistema operativo e tutti i programmi che utilizziamo, premurarci di recuperare tutte le relative licenze e rifare le noiose procedure di attivazione online che alcuni programmi richiedono, ripristinare le impostazioni del sistema, recuperare sfondi e temi e via discorrendo. E poi dobbiamo anche considerare il costo degli SSD, che potrebbe non essere un problema secondario. Insomma: un macello!

      Velocizziamo Esplora file

      Esplora file di Windows durante il suo funzionamento raccoglie una serie di informazioni relative ai file e alle cartelle contenute nel disco rigido. Normalmente questi dati non compromettono in alcun modo i tempi di risposta dell’applicazione, ma in sistemi datati non è così.

      windows 11 esplora file

      Per risolvere il problema avviamo Esplora File con la combinazione di tasti Windows + E, in Windows 10 clicchiamo su Visualizza, Opzioni, Modifica opzioni cartelle e ricerca, mentre in Windows 11 clicchiamo sui tre punti e poi su Opzioni.

      Clicchiamo sulla tab Visualizzazione e nella sezione Impostazioni avanzate clicchiamo sulla voce Visualizza informazioni sulle dimensioni dei file nei suggerimenti della cartella per eliminare la spunta e disattivarla. Confermiamo le modifiche con un clic su OK.

      Stoppiamo i programmi in background

      Troppe applicazioni aperte in background rallentano il sistema perché occupano memoria sottraendola alle applicazioni in esecuzione, e questo può essere un problema per quei computer con poca RAM. Per disattivare l’esecuzione in background apriamo le impostazioni del sistema cliccando col tasto destro del mouse sull’icona Start e poi su Impostazioni.

      windows 11 app background

      Clicchiamo sull’icona Privacy e su App in background nella barra laterale. In questa sezione sono presenti tutte le applicazioni che possono ricevere, essere aggiornate o inviare notifiche anche quando non vengono utilizzate.

      Con gli slider è possibile scegliere quali app tenere attive e quali “addormentare”. Questo permette di risparmiare RAM e rendere meno frequenti gli accessi al file di swap sul disco rigido.

      Eliminiamo i file temporanei

      Non tutti i programmi che utilizziamo giornalmente sul computer eliminano i file temporanei da essi creati. Anzi, spesso questi file vengono “dimenticati” tra le cartelle di Windows e a ogni apertura dei programmi ne vengono creati di nuovi, accumulando così un sacco di file inutili che si depositano sul disco rigido. Se abbiamo un SSD avere diecimila o centomila file sul disco non influisce sulle prestazioni dello stesso, ma con i tradizionali hard disk, invece, non è così.

      file temporanei

      Per fare pulizia nella cartella temporanea di sistema chiudiamo tutti i programmi aperti, poi apriamo Esplora File con la combinazione di tasti Windows + E, e nella barra degli indirizzi digitiamo %temp% e premiamo il tasto Invio. Spostiamoci con il puntatore del mouse sull’elenco delle cartelle che appare in basso e premiamo la combinazione di tasti Ctrl + A per selezionare tutto, quindi premiamo il tasto Canc per inviarli al cestino. Se ci viene richiesta l’autorizzazione di amministratore clicchiamo su Continua.

      eliminazione file

      Se dovessimo ricevere il messaggio “Impossibile completare l’operazione”, clicchiamo sulla casella di selezione presente nel messaggio e poi sul pulsante Ignora per continuare.

      Eliminiamo i programmi dall’avvio automatico

      Se l’avvio del computer è lento, probabilmente abbiamo troppi programmi che si avviano assieme a Windows; possiamo intervenire facilmente rimuovendo quelli che non ci servono. Per farlo utilizziamo la combinazione di tasti Ctrl + Maiusc + Esc per avviare Gestore attività.

      programmi avvio automatico

      Clicchiamo sulla tab Avvio per mostrare l’elenco dei programmi che vengono avviati con Windows; nella colonna Stato troveremo la voce Abilitato per i programmi attivi e Disabilitato per quelli che non vengono caricati.

      Per modificare lo stato di un programma che non vogliamo far caricare basta cliccare con il tasto destro del mouse su di esso e poi selezionare Disabilita dal menu che compare.

      Scegliamo la priorità dei programmi

      Ci sono programmi che sarebbe preferibile sfruttassero al massimo la potenza del computer, senza essere “distratti” da altri programmi di minor importanza. Ad esempio, quando si utilizza Gimp o Photoshop per modificare una foto, si vorrebbe che questi fossero il più veloce possibile. In questo caso, Windows ci viene in aiuto permettendoci di impostare una “priorità” per ciascun programma: quelli a priorità più alta avranno la precedenza rispetto a quelli a priorità più bassa nell’utilizzo delle risorse del computer.

      Iniziamo avviando il Gestore attività con la combinazione di tasti Ctrl + Maiusc + Esc, una volta in esso clicchiamo sulla tab Dettagli e qui individuiamo il programma al quale desideriamo assegnare una priorità maggiore. Clicchiamo su di esso con il tasto destro del mouse e selezioniamo Alta come priorità. Sconsigliamo di utilizzare la priorità Tempo reale perché di fatto su alcuni sistemi rende quasi inutilizzabili gli altri programmi.

      Riordiniamo il disco rigido

      Immaginiamo il disco rigido suddiviso come una enorme ragnatela, con i dati suddivisi in tanti piccoli pacchetti attaccati ai fili della ragnatela. Quando si scrivono i primi file, i pacchetti vengono messi uno dietro l’altro. Se però uno di questi file viene cancellato, rimane spazio tra pacchetti; questo spazio verrà occupato da un altro file.

      Se quest’ultimo è di dimensioni più piccole del precedente, i pacchetti verranno sistemati uno dietro l’altro, ma se le dimensioni sono superiori, arrivati alla fine dello spazio disponibile il nostro ragnetto magazziniere dovrà trovare altro spazio in altre posizioni, suddividendo il file iniziale in più parti. Quando andremo a rileggerlo, la testina dovrà effettuare più spostamenti per seguire la traccia dei vari pacchetti, facendo così aumentare i tempi di lettura e/o scrittura.

      ordinare disco rigido

      Ecco perché di tanto in tanto è bene effettuare una deframmentazione del disco. Possiamo farlo aprendo Esplora file con Windows + E, cliccando con il tasto destro del mouse sull’icona del nostro disco nella barra laterale di sinistra e scegliendo Proprietà. Clicchiamo Strumenti/Ottimizza. Verrà aperta la finestra di Ottimizza Unità: clicchiamo sul disco da deframmentare e confermiamo con un clic su Ottimizza.

      Eliminiamo i componenti obsoleti

      All’interno di Windows si nascondono componenti di sistema ormai obsoleti, come Windows Media Player o Internet Explorer (quest’ultimo soltanto in Windows 10). Visto che sono componenti non utilizzati, ma che comunque occupano spazio sul disco, possiamo anche disinstallarli dal sistema, così da recuperare preziosi GB. Per verificare velocemente ed eventualmente disinstallare queste componenti di Windows clicchiamo sull’icona della lente d’ingrandimento in Windows 11 oppure sulla casella di ricerca nella barra delle applicazioni in Windows 10 e digitiamo Funzionalità.

      elimina componenti obsoleti

      Nel menu che si apre clicchiamo su Attiva o disattiva funzionalità di Windows per far apparire la relativa applicazione; al suo interno troveremo un elenco di funzionalità. Quelle associate alle caselle con la spunta sono installate, quelle associate alle caselle scurite in nero sono parzialmente installate; cliccando su una spunta ed eliminandola dalla casella e poi confermando con Ok potremo eliminare dal sistema la funzionalità associata. Ad esempio, per eliminare Windows Media Player basterà cliccare su Funzionalità multimediali e poi su Windows Media Player, quindi confermare con Ok.

      Disattiviamo i servizi non necessari

      Oltre alle normali applicazioni, Windows ha un potente alleato per svolgere i compiti che gli richiediamo: i Servizi. Un servizio è un’applicazione che non ha una propria interfaccia e quindi non interagisce direttamente con l’utente, piuttosto viene utilizzata dal sistema operativo nel normale svolgimento dei suoi compiti. Normalmente i servizi sempre attivi sono all’incirca un centinaio e, nonostante questi siano enormemente meno esosi di risorse rispetto alle comuni applicazioni, finiscono comunque per occupare memoria e preziose risorse.

      disattivare servizi

      Per disattivare i servizi meno necessari basta poco: anzitutto avviamo l’app Servizi cliccando sull’icona della lente d’ingrandimento in Windows 11 (in Windows 10 sulla casella di ricerca nella barra delle applicazioni), digitando services.msc e premendo Invio per eseguire il comando. Qui troveremo elencati tutti i servizi in esecuzione. Cliccando su uno di essi vedremo la descrizione estesa nella barra immediatamente a destra rispetto all’elenco stesso. Nella colonna Stato, invece, potremo vedere se il servizio è in esecuzione oppure no, mentre nella colonna Tipo di avvio troveremo descritto cosa succede all’avvio di Windows. Avremo tre possibili stati del servizio:

      • Automatico oppure Automatico (avvio ritardato): Windows carica automaticamente il servizio all’avvio.
      • Manuale o Manuale (avvio trigger): il servizio viene attivato solo quando un programma lo richiede.
      • Disabilitato: il servizio dev’essere attivato manualmente, altrimenti non è utilizzabile né da Windows, né dai programmi. Facendo doppio clic su un servizio si apre la relativa scheda delle proprietà. Nella tab Generale possiamo modificare il Tipo di avvio. Se scegliamo Manuale eviteremo che venga caricato all’avvio, ma se il sistema operativo o un programma ne richiedesse l’utilizzo, verrebbe immediatamente caricato. Diversi servizi possono essere impostati su Manuale senza problemi. Eccone alcuni:
      • Gestione mappe scaricate;
      • Servizio di georilevazione;
      • Accesso secondario;
      • Acquisizione di immagini di Windows (WIA);
      • Telefonia.

      Disinstalliamo programmi che non usiamo

      Visitare l’app Impostazioni di Windows 11.

      1: accedi al menu Impostazioni premendo il tasto Windows + I.

      2: fare clic sul pulsante App nella barra laterale.

      3: dovresti vedere un’opzione per App e funzionalità. Fai clic su di esso, quindi scegli i punti rivolti verso il basso accanto a qualsiasi app nell’elenco, seguito dal pulsante Disinstalla. Segui le indicazioni o le istruzioni sullo schermo e l’app verrà rimossa dal tuo sistema.

      disinstalla programmi Windows 11

      Disinstallare programmi dal pannello di controllo

      Il nostro metodo finale per disinstallare le app e i programmi su Windows 11 prevede uno sguardo al Pannello di controllo.

      1: cerca Pannello di controllo nel menu Start, quindi fai clic per aprire l’app quando la vedi.

      2: nella sezione Programmi, scegli Disinstalla un programma. 

      3: da lì, cerca il tuo programma nell’elenco, fai clic con il pulsante destro del mouse e quindi scegli Disinstalla.

      Ripuliamo il disco in maniera approfondita

      Di tanto in tanto, più o meno una volta al mese, è bene effettuare una pulizia profonda del disco rigido per eliminare tutti quei file che vengono lasciati lì dai programmi e dallo stesso Windows nel corso della loro esecuzione. Per nostra fortuna Windows ha delle utility specifiche per ripulire il disco che per velocità ed efficacia non hanno nulla a che invidiare a soluzioni commerciali offerte da terze parti. In Windows 10 apriamo le impostazioni premendo i tasti Windows + I, poi clicchiamo su Sistema e Archiviazione.

      sensore di memoria

      Nella parte centrale della schermata controlliamo che lo slide Sensore memoria sia disattivato, quindi clicchiamo su Configura sensore memoria o eseguilo ora. Scegliamo le impostazioni che riteniamo più opportune per le voci Elimina dal cestino i file presenti da più di: e Elimina dalla cartella download i file che non sono stati aperti per più di:, poi portiamoci verso il basso e clicchiamo su Pulisci ora per avviare la pulizia del sistema. In Windows 11, seguiamo gli stessi passi fino ad Archiviazione, poi però qui dovremo scorrere verso il basso per trovare la sezione Consigli per la pulizia e cliccare su di essa.

      pulizia disco

      A questo punto troveremo diverse sezioni. Ad esempio cliccando su File temporanei potremo scegliere di cancellare i download e i file temporanei di installazione di Windows, poi ci sono ancora le sezioni File di grandi dimensioni o inutilizzati, File sincronizzati con il cloud e App inutilizzate. Sezione per sezione basta selezionare le opzioni disponibili e poi cliccare su Pulisci in fondo alla sezione per avviare la pulizia.

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    Trucchi di WhatsApp che non sapevi

    In questo articolo ti sveleremo dei trucchi di WhatsApp che non sapevi.

    La popolarità del WhatsApp sta crescendo incessantemente, e di conseguenza, ci sono numerosi consigli e trucchi.

    Utilizzando questi utili e nonché meravigliosi consigli/trucchi, si possono stupire gli amici. In questo articolo ti faremo vedere consigli e trucchi di WhatsApp.

    Ora vedremo insieme consigli e trucchi utili

    1 Mantenere la tua chat segreta, usando Locker

    E’ possibile anche mantenere le tue chat occulte e al sicuro da hacker o da utenti indesiderati. Poiché non sono necessarie credenziali di accesso per questa app, chiunque potrebbe aprire il tuo account sul suo PC o sullo smartphone. La soluzione migliore per questo rischio è quella di installare WhatsApp Lock, ossia il Blocco WhatsApp. Il miglior trucco per mantenere le chat di WhatsApp sempre protette. WhatsApp Lock mantiene la tua chat segreta con un PIN a 4 cifre.

    PASSAGGI:

    1. Scarica ed installa WhatsApp Lock da Google play store.
    2. Dopo di che, apparirà una schermata che indica di “Inserire il tuo PIN“.
    3. Inserisci un codice PIN a 4 cifre di tua scelta, e poi nella schermata successiva, è necessario attivare utilizzando il dispositivo di scorrimento nella parte inferiore.
    4. Dopo ciò, vedrai l’opzione “Autolock Time“. Utilizzando questa opzione, sarai in grado di impostare un timer per l’auto-blocco WhatsApp utilizzando la password. È possibile impostare il tempo massimo di 15 minuti.
    5. È possibile anche modificare il PIN ogni volta che lo si desidera
    whatsapp

    2 Ripristinare le Chat Eliminate

    Hai perso i tuoi messaggi? Non sai come fare? ecco questo trucco ti aiuterà di recuperare o di ripristinare i messaggi eliminati. E’ possibile recuperare tutti i messaggi importanti che vengono persi per una qualsiasi ragione.

    PASSAGGI:

    WhatsApp salva tutte le tue chat nella SD card del tuo telefono.

    1. Vai alla scheda SD > WhatsApp > Database. Qui troverai il file msgstore.db.crypt, che contiene tutti i messaggi che vengono inviati e ricevuti in un giorno. La stessa cartella msgstore-yyyy..dd..db.crypt, troverai un altro file contenente i messaggi che vengono inviati e ricevuti negli ultimi 7 giorni.
    2. Apri questi file utilizzando qualsiasi editor di testo.

    Ora puoi leggere tutti i tuoi messaggi su Whatsapp.

    3 Avere Più Account WhatsApp su un Unico Dispositivo

    Fra i diversi WhatsApp suggerimenti e trucchi, questo è fantastico.

    Con l’aiuto di questo trucco, è possibile utilizzare due account WhatsApp su un unico dispositivo. È possibile farlo con l’aiuto di un’app, che si chiama Ogwhatsapp.

    Con l’aiuto di questa App, utilizzare più account di WhatsApp sul telefono Android è un gioco.

    app

    4 Pianificare i Messaggi sulle chat

    Ora, è possibile pianificare messaggi WhatsApp sul tuo smartphone Android. Ciò significa che inoltre è possibile pianificare un messaggio impostando il tempo per farlo.

    PASSAGGI:

    1. Scarica e installa l’App WhatsApp Scheduling sul tuo smartphone Android.
    2. Dopo l’installazione, apri l’app e ti verrà chiesta l’autorizzazione per l’ulteriore processo di Superutente. Concedi l’autorizzazione.
    3. Fai clic sull’icona che appare davanti ai messaggi in sospeso e quindi scegli i “Contatti” per i quali si desidera pianificare il messaggio. Può essere un singolo contatto o un gruppo.
    4. Digita il tuo messaggio e imposta il tempo di programmazione.
    5. Fai clic su Aggiungi e il tuo messaggio verrà impostato nella scheda messaggi in sospeso e verrà inviato all’ora pianificata.
    Whatsapp

    5 Usare WhatsApp su Tablet

    Questo è grande una funzione di WhatsApp per l’utente di iPad o iPod Touch e per l’utente Android.

    PASSAGGI:

    1. Solo per tablet Android che usano il Wi-Fi, scaricare il file apk in primo luogo per WhatsApp.
    2. Ora abilitare il sideload delle app da > Impostazioni > Sicurezza e quindi attivare/disattivare l’opzione da Fonti Sconosciute mettendo su ON.
    3. Installare l’app WhatsApp sul tuo tablet e quindi avviare l’app.
    4. Inserire il tuo numero di telefono attivo per il codice di verifica.
    5. Una volta ricevuto il codice di verifica, inseriscilo sul tuo tablet e WhatsApp inizierà a lavorare come al solito
    Tech

    Tutti i trucchi della nuova versione iOS 14 per il tuo iPhone.

    iOS 14 è finalmente realtà ed è iniziata la caccia alle nuove funzioni del sistema operativo di Apple. Tra l’altro iOS 14 sembra essere l’aggiornamento più consistente degli ultimi anni, con tante novità anche piuttosto importanti e nuove funzioni; due esempi su tutti i nuovi widget e la nuova libreria

    iOS 14 i trucchi del nuovo sistema operativo

    • Nascondere le App: Arriva una funzione che in molti desideravano. La possibilità di nascondere le applicazioni è finalmente stata introdotto nei sistemi iOS. Per nascondere un’applicazione basterà tenere premuta l’icona in questione e, una volta comparso il menu, selezionare prima “Rimuovi App” e successivamente “Sposta nella libreria app”. In questo modo si potrà nascondere l’applicazione senza eliminarla del tutto. Per effettuare l’operazione inversa basterà aprire lo stesso menu e selezionare la voce “Aggiungi a Home”.
    • Nascondere una Pagina: Un’altra funzione permette invece di nascondere, anche temporaneamente, una pagina. Per riuscirci bisognerà attivare la modalità “Jiggle”, quella che sia attiva per eliminare o organizzare le applicazioni.
    • Filtro App: Nella sezione spazio iPhone adesso è possibile cercare le applicazioni per nome grazie all’icona ricerca aggiunta da iOS 14.
    How to use iPhone home screen widgets in iOS 14 - 9to5Mac
    nuovo sistema operativo iOS14 di Apple
    • Nuovi Widget: Importanti aggiornamenti riguardano anche i Widget che adesso possono essere aggiunti nella homepage. I widget possono anche essere sovrapposti e impostati affinché ruotino automaticamente.
    • Specchiare i selfie: Un’altra funzione interessante è quella che permette di specchiare i selfie dopo averli scattati basterà aprire il menu impostazioni> camera per poi attivare la voce desiderata.
    • Inviare messaggi vocali con Siri: molto funzionale, basterà, dopo aver attivato Siri, pronunciare la frase “Invia un messaggio vocale a…”.
    Smartphone

    I codici segreti di Android

    Sono codici che servono per scoprire informazioni relative al sistema dello smartphone sul quale li utilizziamo. Una cosa accomuna questi codici: cominciano sempre con un asterisco * e terminano con il cancelletto #. 

    Si tratta di codici salvati nelle cartelle del sistema e possono cambiare a seconda della versione Android installata sul dispositivo. Molti codici validi su Android 4.3 Jelly Bean, ad esempio, sono diventati obsoleti con KitKat e così via fino ad arrivare al più recente Android 10. Ora molte delle informazioni sono contenute nelle Impostazioni sotto la voce Informazioni sul dispositivo. Va anche detto che alcuni produttori di smartphone hanno provveduto ad aggiungere codici aggiuntivi su alcuni dei loro terminali.

    Cerchiamo di offrirvi un elenco completo, ma siamo certi che ne conoscerete degli altri che vi invitiamo a segnalarci in un commento!

    Elenco dei codici segreti Android

    Codici di informazione

    • *#06# – codice IMEI
    • *#0*# – Menu di informazioni (non funziona su tutti gli smartphone)
    • *#*#4636#*#* – Menu di informazioni
    • *#*#34971539#*#* – Menu di informazioni sulla fotocamera
    • *#*#1111#*#* – Versione software FTA 
    • *#*#1234#*#* – Version firmware e PDA 
    • *#12580*369# – Informazioni su software e hardware
    • *#7465625# – Stato di blocco del dispositivo
    • *#*#232338#*#* – Mostrare l’indirizzo MAC del terminale
    • *#*#2663#*#* – Mostra versione del display touch
    • *#*#3264#*#* – Mostra versione della RAM
    • *#*#232337#*# – Mostra l’indirizzo Bluetooth dello smartphone
    • *#*#8255# *#  – Stato del servizio Google Talk
    • *#*#4986*2650468#*#* – Mostra info su dispositivo, hardware e PDA 
    • *#*#1234#*#* – Mostra le info di PDA e firmware
    • *#*#2222#*#* – Mostra le info FTA
    • *#*#44336#*#* – Mostra la data del firmware e la lista dei cambiamenti
    • *#0228# – Stato della batteria
    • *#3282*727336*# – Stato utilizzo dati
    • *#03# – Numero di serie NAND
    • *2767*4387264636# – Visualizzazione codice prodotto

    Codici di backup

    • *#*#*282*663273282*255#*#* – Directory a tutti i file di backup
    • * # 8736364# – Menu degli aggiornamenti OTA

    Codici dei test

    • *#*#197328640#*#* – Mode test
    • *#*#232339#*#* – WIFI Test
    • *#*#0842#*#* – Test di luminosità/vibrazione
    • *#*#2664#*#* – Test del display touch
    • *#*#232331#*#* – Test del Bluetooth
    • *#*#7262626#*#* – Field test
    • *#*#1472365#*#* – Test rapido del GPS 
    • *#*#1575#*#* – Test completo del GPS
    • *#*#0283#*#* – Test del pacchetto loopback
    • *#*#0*#*#* – Test del display LCD
    • #*#0289#*#* – Test audio
    • *#*#0588#*#* – Test del sensore di prossimità
    • *#0782# – Test orologio
    • *#0589# – Test sensore luce

    Codici di configurazione

    • *#9090# – Diagnosi e configurazione
    • *#301279# – Menu di HSDPA/HSUPA
    • *#872564# – Controllo del logging USB
    • *#2263# – Selezione bande
    • **05***#  – Sblocco codice PUK dalla schermata d’emergenza

    Codici sviluppatori

    • *#9900# – Mode System dump
    • ##778 (+call) – Mostra il menu EPST
    • *#273283*255*3282*# – Menu creazione dati
    • *#746# – Menu debug dump

    Altri codici GSM

    • *#7780# – Reset ai dati di fabbrica
    • *2767*3855# – Formattazione dispositivo
    • *#*#7594#*#* – Spegnimento dispositivo
    • *#*#8351#*#* – Attiva modalità composizione chiamate
    • #*#8350#*#* –  Disabilita modalità composizione chiamate