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Applicazioni, Tech

Qr code, inseriscilo nelle presentazioni!

Grazie all’integrazione di questo strumento ormai ampiamente utilizzato, il Qr code, le presentazioni possono diventare esperienze ancora più interattive e coinvolgenti.

Nell’era digitale, le presentazioni hanno superato il concetto di semplici diapositive statiche. Oggi, le aspettative sono per slideshow che siano interattive, dinamiche e coinvolgenti. Una delle tecniche emergenti è l’uso dei QR Code all’interno delle diapositive di PowerPoint.

Questa strategia non solo rende le presentazioni più accattivanti, ma offre anche numerosi vantaggi pratici sia per chi le guarda che per chi le presenta.

Interattività al massimo

Aggiungere codici QR alle presentazioni permette di coinvolgere attivamente il pubblico, passando da un ruolo passivo a uno partecipativo. Con una semplice scansione del codice, gli spettatori possono accedere a materiali extra, partecipare a sondaggi istantanei, scaricare documenti e molto altro.

Questo approccio non solo cattura l’attenzione, ma coinvolge direttamente il pubblico, trasformando la presentazione in un’esperienza significativa e indimenticabile.

Accedi a risorse ulteriori col Qr Code

Uno dei principali benefici dei codici QR è la loro capacità di semplificare la condivisione delle informazioni. Al termine di una presentazione, il pubblico può facilmente scansionare un codice per ricevere una copia digitale delle diapositive, accedere a link per approfondimenti o compilare un modulo di feedback.

qr code

Questo approccio diminuisce la necessità di distribuire materiale cartaceo, assicurando che le informazioni siano facilmente accessibili e condivisibili.

Monitoraggio delle esigenze

Incorporare i codici QR nelle presentazioni offre anche la possibilità di raccogliere dati preziosi sul comportamento del pubblico. Utilizzando strumenti di monitoraggio, possiamo ottenere informazioni su quante persone hanno effettuato la scansione dei codici e quali risorse sono state maggiormente consultate. Questi dati sono utili per comprendere meglio le preferenze e le esigenze degli spettatori, consentendoci di affinare le presentazioni future. Inoltre, i codici QR possono essere usati per adattare l’esperienza della presentazione a diversi gruppi di pubblico.

L’adozione di queste tecnologie mostra che siamo aggiornati con le ultime innovazioni e tendenze, un fattore particolarmente importante in contesti professionali e aziendali, dove l’innovazione è spesso associata a competenza e leadership. Integrare queste soluzioni nella nostra comunicazione visiva può quindi migliorare la nostra immagine professionale e aumentarne la credibilità.

Guida all’aggiunta del Qr code in Powerpoint

qr code power point
Avviamo Microsoft PowerPoint e apriamo una presentazione esistente. Selezioniamo la diapositiva in cui desideriamo aggiungere il nostro codice QR. Poi, clicchiamo su “File” nella barra in alto a sinistra e scegliamo “Ottieni Componenti Aggiuntivi”.
qr code power point 2
Quando si apre la finestra dello store, inseriamo “qr” nella barra di ricerca. Tra i risultati che appaiono, scegliamo il componente chiamato QR4Office e clicchiamo sul pulsante “Aggiungi” per integrarlo all’interno di PowerPoint.
Dopo aver integrato il componente, si aprirà una finestra sul lato destro dello schermo che permetterà di generare e inserire il codice QR sulla diapositiva. È sufficiente inserire il link desiderato nell’apposita barra per associare al codice QR il collegamento esterno, creando così il collegamento diretto.
Una volta inserito il link, verrà generato il nostro codice QR. Ma non è tutto: abbiamo anche la possibilità di personalizzarlo modificando il colore, lo sfondo, le dimensioni e il livello di correzione degli errori, che è intrinsecamente presente nei codici QR.
A partire da questo momento, chiunque scansionerà il codice QR con il proprio smartphone verrà reindirizzato direttamente al link che hai configurato

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    Excel e gestione delle date alla massima potenza!

    Ti guideremo nell’utilizzo corretto del formato data in Excel, così da integrarlo efficacemente nei tuoi fogli di lavoro.

    In questo articolo, esamineremo i diversi modi in cui il formato data può essere impiegato in Excel. Metteremo in luce i benefici di una gestione accurata delle date, che può essere utile per monitorare scadenze, pianificare progetti, analizzare tendenze temporali o semplicemente organizzare eventi.

    Microsoft Excel è uno strumento estremamente potente e versatile per la gestione dei dati e l’analisi numerica. Tra le sue molteplici funzionalità, la gestione delle date è particolarmente significativa. Utilizzare correttamente il formato data consente di organizzare, analizzare e visualizzare le informazioni temporali in modo efficace.

    Migliora la precisione dei calcoli in excel

    Quando si eseguono calcoli con le date in Excel, il programma converte le date in numeri seriali che rappresentano il numero di giorni trascorsi dalla data di riferimento, tipicamente il 1° gennaio 1900. Questo approccio facilita le operazioni matematiche tra date. Ad esempio, per calcolare la differenza tra due date, è sufficiente sottrarre i numeri seriali corrispondenti, ottenendo il numero di giorni tra le due date.

    La conversione delle date in numeri seriali semplifica notevolmente l’ordinamento e il filtraggio dei dati. Excel tratta i numeri seriali come valori numerici, il che consente di ordinare le date in modo crescente o decrescente senza errori. Inoltre, i numeri seriali migliorano l’efficacia dei filtri, permettendo di applicare criteri come “mostra date prima di” o “mostra date dopo” con maggiore precisione. Nel tutorial, esploreremo attraverso esempi pratici come gestire le date in Excel.

    Pianifica e gestisci il tempo al massimo

    Uno dei principali benefici nell’utilizzare le date in Excel è l’ottimizzazione della pianificazione e della gestione del tempo. Ad esempio, in un progetto articolato con molteplici scadenze, è fondamentale avere una visione chiara delle date di inizio e termine per le diverse attività.

    Con il formato data, è possibile elaborare cronoprogrammi dettagliati che facilitano il monitoraggio delle scadenze e garantiscono che ogni fase del progetto venga completata puntualmente. Questo non solo aiuta a mantenere l’organizzazione, ma riduce anche la possibilità di ritardi e conflitti temporali.

    Guida alla gestione delle date in excel

    excel data
    Immagina di voler monitorare il numero di giorni rimanenti fino a una scadenza importante. Per fare ciò, apri un foglio di lavoro e inserisci la data della scadenza futura nella cella A3, ad esempio 31/12/2024. Nella cella B3, utilizza la funzione OGGI() per inserire la data odierna.
    excel data
    Nella cella C1, inseriamo la formula = A3-B3 per calcolare il numero di giorni che mancano fino alla scadenza, considerando tutte le date, comprese le domeniche e le festività. Allo stesso modo, è possibile utilizzare questo metodo per aggiungere un numero specifico di giorni a una data, se, ad esempio, si desidera estendere una data di scadenza di un certo numero di giorni.
    excel data formato
    Per modificare il formato della data, seleziona la cella che contiene la data. Poi, vai alla scheda “Home” e, sotto il gruppo “Numero”, clicca sulla freccia a discesa accanto al formato numerico. Seleziona “Altri formati numero” dal menu. Nella finestra che appare, assicurati di selezionare la categoria “Data” sulla sinistra, e poi scegli il formato di visualizzazione che preferisci nella parte destra della finestra.
    excel formato data
    Per determinare il giorno della settimana di una data specifica, utilizza la funzione =TESTO(A1; "gggg") in una cella vuota, dove in A1 è inserita la data, per esempio 31/12/2024. Questa formula restituirà il nome completo del giorno della settimana, come “martedì”. Se preferisci ottenere il giorno della settimana in forma abbreviata, utilizza la formula =TESTO(A1; "ggg"), che restituirà una forma breve come “mar”.

    Abbreviare il nome del giorno

    excel
    Formato con il nome del giorno completo
    Formato abbreviato

    Stampare data completa di orario

    Utilizzando la formula completa =TESTO(A1; "gggg, gg mmmm aaaa • hh:mm AM/PM"), puoi visualizzare la data in formato esteso e includere anche l’ora nel formato a 12 ore. Questa formula mostrerà la data con il giorno della settimana, il giorno del mese, il mese e l’anno, seguito dall’ora e dai minuti nel formato AM/PM.
    excel formato data completo di orario
    Ad esempio, se A3 contiene la data e l’ora “31/12/2024 12:00”, la formula restituirà qualcosa come “martedì, 31 dicembre 2024 12:00 AM”.

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      Viaggio low cost: scopri come!

      Ti offriamo i collegamenti utili per organizzare tutti gli aspetti del tuo viaggio in modo accurato. Siamo pronti a farti partire senza preoccupazioni.

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      Per gli alloggi, BookingAirbnb Couchsurfing offrono varie opzioni. È importante leggere le recensioni. Grazie a Internet, è semplice gestire i documenti di viaggio, come scansioni e biglietti, evitando inconvenienti.

      Mappe per il tuo viaggio

      Durante un viaggio, le applicazioni di navigazione come Google Maps o Citymapper sono estremamente utili per muoversi in una città o un Paese sconosciuto. Questi strumenti ci guidano verso le strade corrette, i mezzi pubblici e i punti di interesse locali.

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      Inoltre, app di traduzione come Google Translate facilitano la comunicazione con chi parla una lingua diversa dalla nostra. Basta scrivere o dire una frase e l’app la tradurrà istantaneamente nella lingua scelta.

      I social che ti aiutano a viaggiare

      TikTok è diventato un prezioso strumento per i viaggiatori grazie alla sua popolarità tra giovani che condividono le loro avventure senza spendere molto e offrono consigli utili.

      Inoltre, la piattaforma presenta una vasta gamma di contenuti su destinazioni turistiche poco conosciute ma meritevoli di visita per chi desidera esplorare il mondo che ci circonda.

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        Crittografia: chatta in segreto e proteggi la tua privacy!

        La crittografia è un mezzo per garantire la privacy delle comunicazioni online; scopriamo il suo funzionamento e come trarne beneficio per la propria sicurezza digitale.

        La crittografia, attraverso l’uso di un algoritmo e una chiave, trasforma un messaggio in chiaro in un messaggio codificato, noto come testo cifrato, che appare come una sequenza casuale di caratteri per chiunque non abbia la chiave per decifrarlo. Questo processo rende possibile solo alla persona che possiede la chiave originale ripristinare il messaggio in chiaro.

        Esistono due principali tipi di crittografia: simmetrica e asimmetrica. Nella crittografia simmetrica, viene utilizzata la stessa chiave per crittografare e decrittare i messaggi, mentre nella crittografia asimmetrica, sono utilizzate coppie di chiavi legate da una relazione matematica. Indipendentemente dal tipo di algoritmo utilizzato, la crittografia garantisce la privacy delle comunicazioni online. Questa infatti protegge informazioni sensibili come credenziali di accesso, dati finanziari e comunicazioni private.

        Cos’è una VPN e come funziona

        Le VPN, o Virtual Private Network, creano un tunnel crittografato attraverso Internet per collegare reti remote o utenti singoli a una rete privata in modo sicuro. Questo tunnel crittografato assicura che tutti i dati trasmessi attraverso la VPN rimangano privati. In pratica, una VPN assegna agli utenti un indirizzo IP virtuale che maschera il loro indirizzo IP originale.

        vpn

        Il traffico Internet dell’utente viene quindi instradato attraverso un server VPN altamente sicuro prima di essere inviato alla destinazione online desiderata. Chiunque intercetti questo traffico vedrà solo l’indirizzo IP virtuale assegnato dalla VPN, non quello reale dell’utente. Le VPN moderne utilizzano protocolli avanzati come OpenVPN e IKEv2/IPsec per garantire sicurezza e prestazioni superiori rispetto ai protocolli più datati come PPTP o L2TP.

        Crittografia

        La crittografia costituisce l’elemento fondamentale che permette alle VPN di garantire la privacy e la sicurezza delle comunicazioni online. Senza crittografia, le VPN non sarebbero in grado di stabilire un tunnel sicuro attraverso Internet. I moderni protocolli VPN, come OpenVPN, Wireguard e IKEv2, adottano sofisticati algoritmi di crittografia per autenticare e proteggere tutto il traffico trasmesso attraverso il tunnel VPN. Questi protocolli includono la crittografia simmetrica AES a 256 bit, considerata una protezione praticamente indistruttibile e spesso pubblicizzata come crittografia di livello militare.

        La crittografia viene impiegata in ogni fase del processo VPN. Inizialmente, il client sul dispositivo dell’utente codifica il traffico in uscita verso il server VPN utilizzando una chiave pre-condivisa. Successivamente, mantiene crittografato il traffico all’interno del tunnel VPN per proteggerlo da eventuali minacce. Infine, crittografa nuovamente il traffico in uscita dal server VPN verso la destinazione online desiderata, garantendo una protezione end-to-end.

        Migliorare il lato sicurezza

        L’utilizzo di una VPN notevolmente migliora la sicurezza delle connessioni Internet, poiché tutto il traffico inviato attraverso di essa è crittografato e instradato attraverso un tunnel sicuro. Senza una VPN, il traffico Internet potrebbe essere vulnerabile a una varietà di attacchi. Ad esempio, quando ci si connette a reti Wi-Fi pubbliche non protette, hacker e criminali informatici potrebbero intercettare il traffico di rete utilizzando tecniche come gli attacchi Man in the middle per ottenere accesso a dati sensibili, come le credenziali dei servizi bancari o i wallet di criptovalute.

        vpn

        La crittografia offerta da una VPN impedisce che ciò accada, mantenendo i dati al sicuro.

        Anche le normali connessioni Internet a banda larga possono essere vulnerabili alla sorveglianza governativa e all’intercettazione dei dati da parte di terzi. In breve, una VPN crittografa il traffico dell’utente, rendendo virtualmente impossibile questo tipo di sorveglianza e intercettazione indebite.

        Privacy al sicuro

        Oltre a potenziare la sicurezza, un altro vantaggio fondamentale nell’uso di una VPN è la tutela della propria privacy online. Quando ci si connette a Internet, il proprio indirizzo IP può essere utilizzato per identificare e tracciare l’attività online dell’utente. Siti web, servizi online e inserzionisti possono utilizzare l’indirizzo IP per creare dettagliati profili degli interessi personali, spesso a fini pubblicitari. In alcuni casi, persino il proprio Internet Service Provider può registrare l’attività di navigazione per sfruttarla per i propri scopi.

        Tuttavia, l’utilizzo di una VPN instrada tutto il traffico Internet attraverso un tunnel crittografato e assegna un indirizzo IP diverso. Questo impedisce a terze parti di tracciare l’attività online dell’utente o di identificarla in base all’indirizzo IP. Di conseguenza, la VPN fornisce un ulteriore strato di protezione della privacy durante la navigazione online.

        I limiti della VPN

        Anche se vantaggiose, le VPN presentano alcune sfide e limitazioni da considerare. In primo luogo, la crittografia e l’instradamento del traffico attraverso il tunnel VPN possono causare rallentamenti nella velocità di connessione rispetto all’accesso diretto a Internet, soprattutto se il servizio VPN non è di alta qualità. Questa riduzione dipende da vari fattori, tra cui il protocollo VPN utilizzato, la distanza dal server VPN e l’instradamento dei pacchetti. In secondo luogo, gli utenti devono valutare quanto possono fidarsi del proprio provider VPN, poiché questi potrebbero teoricamente registrare l’attività degli utenti, dato che il traffico Internet passa attraverso i loro server.

        crittografia

        È consigliabile scegliere provider VPN no-log che rispettino la privacy. Infine, è importante notare che la protezione offerta dalla VPN si estende solo al traffico tra il dispositivo dell’utente e il server VPN, lasciando potenzialmente vulnerabili altri dispositivi o reti al di fuori del tunnel crittografato. Pertanto, gli utenti devono assicurarsi di utilizzare sempre la VPN quando desiderano proteggere la propria attività online.

        Prospettive e ambiti di utilizzo

        L’utilizzo di una VPN può offrire benefici significativi in diversi ambiti:

        • Lavoro remoto: Con sempre più persone che lavorano da casa o in viaggio, una VPN consente di accedere in modo sicuro e privato alle reti aziendali e alle relative WebApp, consentendo la trasmissione di dati sensibili.
        • Wi-Fi pubblico: I punti di accesso Wi-Fi pubblici, come quelli nei caffè, negli hotel e negli aeroporti, sono spesso non protetti e vulnerabili agli attacchi hacker. Utilizzando una VPN, il traffico dell’utente viene crittografato, rendendo sicura la navigazione anche su reti Wi-Fi pubbliche.
        • Streaming di contenuti: Una VPN può essere utilizzata per accedere a servizi di streaming con restrizioni geografiche, consentendo agli utenti di sbloccare contenuti anche quando si trovano all’estero. Basta connettersi a un server VPN nel proprio Paese per ottenere accesso ai contenuti desiderati.
        • Privacy online: Per coloro che sono preoccupati per la propria privacy online, una VPN fornisce crittografia e anonimato, impedendo che l’attività di navigazione venga tracciata dagli Internet Service Provider (ISP) o da terze parti.

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          Internet

          ASUS ZenWiFi, cos’è e come configurarlo

          Come impostare il Wi-Fi extender ASUS ZenWiFi ovvero il dispositivo che amplifica la copertura del segnale wireless in tutta la tua casa

          Se il router di connessione Internet predefinito non riesce a coprire completamente l’intero appartamento, soprattutto se l’appartamento è su più piani, o se è necessario estendere il segnale WiFi all’esterno per includere dispositivi come telecamere di sorveglianza IP wireless, ad esempio, l’utilizzo di una rete mesh fornisce la migliore soluzione.

          Ciò è particolarmente vantaggioso quando più dispositivi sono collegati contemporaneamente alla rete.

          Rete mesh cos’è?

          Una rete mesh può essere definita come un tipo di rete wireless che distribuisce in modo efficiente le connessioni su più nodi, come router e client Wi-Fi, anziché concentrarle su un singolo punto di accesso.
          Diversi nodi della rete sono collegati tra loro e i dati vengono trasmessi in modo simile a una rete P2P.
          Ogni nodo ha la stessa importanza.

          Questo approccio ti consente di estendere il segnale WiFi utilizzando componenti mesh senza influire in modo significativo sulla velocità e sulla qualità della connessione.
          Il vantaggio dei sistemi mesh è che la rete è facile da configurare.
          Collega semplicemente il tuo dispositivo a una connessione Internet tramite il modem e imposta il nome e la password della rete.

          Altri dispositivi mesh si configurano e si scambiano automaticamente le informazioni necessarie non appena vengono collegati all’alimentazione.

          Asus ZenWiFi

          Per questa guida abbiamo scelto un sistema innovativo ed interessante: Asus ZenWiFi AX Hybrid XP4.
          Questo dispositivo combina i vantaggi della rete mesh con i vantaggi del Powerline HomePlug AV2 da 1300 Mbit/s. Ciò aiuta a superare gli ostacoli che possono mettere a rischio solo la tua connessione Wi-Fi, come come muri spessi o barriere metalliche.

          Lastre di piombo per ambienti multipiano e isolamento acustico. Grazie a questa tecnologia ibrida, Asus si connette automaticamente alla linea elettrica quando la connessione Wi-Fi è instabile, garantendo prestazioni ottimali.

          Perché installarlo

          Abbiamo scelto ASUS ZenWiFi AX Hybrid XP4 per la sua capacità di combinare le funzionalità standard di un sistema mesh con i vantaggi aggiuntivi del powerline.

          ASUS ZenWiFi
          1. Copertura completa del segnale: il sistema ZenWiFi AX Hybrid è composto da due router Wi-Fi ASUS AX1800 con una rete Powerline HomePlug AV2 integrata da 1300 Mbps. Questi router sono dotati di tecnologia che garantisce una connettività Wi-Fi superveloce. Affidabile e sicuro sia dentro che fuori casa.
          2. La soluzione perfetta per affrontare pareti spesse: l’Asus ZenWiFi si rivela la scelta perfetta per le case con pareti spesse o rinforzate in metallo, che spesso presentano difficoltà di connessione. Grazie alla tecnologia Powerline, i dati possono viaggiare attraverso il cablaggio elettrico della casa, garantendo ai dispositivi domestici di mantenere la massima velocità offerta dalla tecnologia Wi-Fi 6 AX1800.
          3. Streaming superveloce: ZenWiFi AX Hybrid eleva la tua esperienza di connessione Wi-Fi a un livello superiore, offrendo una velocità 1,4 volte maggiore rispetto ai router Wi-Fi 5, grazie alla sua impressionante larghezza di banda totale che può raggiungere fino a 1800 Mbps.
          4. Massima protezione: Il servizio AiProtection Pro con parental control avanzato è incluso per sempre. Questo ti dà la massima tranquillità e ti consente di monitorare tutte le attività sulla tua rete direttamente dalla tua applicazione mobile.

          Conclusioni

          Abbiamo utilizzato il servizio Speedtest per valutare la velocità di connessione rispetto allo standard WiFi fornito dal nostro modem.

          Anche se si trovava a circa 20 metri dal modem, con tre pareti interne che ne bloccavano la visuale diretta, ha registrato una velocità di download deludente di poco più di 2 Mbps.

          Dopo aver installato il router mesh Asus, ho notato un miglioramento significativo nella qualità del segnale WiFi. La connessione in fibra ottica a 100 Mbit/s è sfruttata appieno e la velocità in download arriva oltre i 94 Mbit/s nonostante la distanza. Il trasferimento di dati tra computer collegati alla stessa rete è ancora comune. Passando attraverso tre muri a una distanza di 20 metri, la velocità massima di trasferimento dati varia tra 300 e 330 Mbit/s. La velocità di trasferimento massima vicino al router è in media di circa 750 Mbit/s e i picchi superano gli 800 Mbit/s.

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            Internet lento? Naviga col turbo!

            Stai incontrando problemi con Internet? DAZN e Netflix che si bloccano? Hai difficoltà a giocare online a causa di tempi di risposta prolungati? I tuoi download procedono lentamente? Ecco cosa puoi fare per risolvere questi inconvenienti e migliorare la tua esperienza

            Sebbene i dati più recenti di Ookla, noti soprattutto per il sito www.speedtest.net che misura la velocità di navigazione, indichino che in Italia la velocità di download sia in media di ben 112 Mbps, persistono notevoli differenze tra le aree urbane più grandi e i centri più piccoli, nonché tra le regioni settentrionali e meridionali. Un considerevole numero di persone, oltre 17 milioni, pari a circa un terzo della popolazione italiana, risiede in comuni in cui la velocità di download media è inferiore ai 40 Mbps. Inoltre, pochi hanno accesso alla banda ultra larga su rete fissa, nota come Fiber to the Home (Ftth), ovvero la connessione che porta la fibra ottica direttamente a casa dell’utente.

            test velocità

            Nonostante la promessa di estendere la copertura della banda ultralarga in tutta Italia entro il 2026 attraverso i finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), dobbiamo al momento riconoscere l’apporto positivo degli operatori di telefonia mobile, i quali hanno esteso il 4G a oltre il 92% della popolazione. Questa tecnologia può fungere da valida alternativa al cavo, specialmente ora che sono disponibili varie offerte con dati illimitati.

            Nel caso in cui, dopo aver verificato la velocità di connessione, riteniamo che sia troppo lenta, anziché lamentarci con il nostro fornitore di servizi telefonici, sarebbe prudente controllare l’hardware a nostra disposizione. Indipendentemente dal fatto che stiamo utilizzando una connessione ADSL da 10 Mbps, una fibra FTTC da 30 Mbps o una FTTH da 1 Gbps, spesso il vero elemento limitante risiede nel router, nel computer o persino nel browser utilizzati.

            Il mio router è affidabile?

            Indipendentemente dalla tipologia di connessione Internet in uso, il modem-router costituisce sempre il cuore della nostra connessione domestica e, di conseguenza, è responsabile di eventuali rallentamenti. Mentre è possibile che i cavi nella centralina siano stati danneggiati da animali, come topi, questa situazione porterebbe più probabilmente a un’interruzione della connessione anziché a un degrado della stessa.

            Va considerato, inoltre, che un modem-router di buona qualità e configurato correttamente non può compiere miracoli, ma è sicuramente in grado di risolvere problemi e migiorare la navigazione su Internet all’interno di ciascun appartamento, specialmente per quanto riguarda i dispositivi Wi-Fi. Può inoltre assegnare correttamente le priorità a determinate applicazioni, privilegiando, ad esempio, lo streaming e le sessioni di gioco tramite la funzione QoS (Quality of Service), a discapito della navigazione o dei download in background.

            Oggi, con la presenza di computer, smartphone, tablet, assistenti digitali, telecamere e altri dispositivi domestici, è comune avere più di una decina di accessori Wi-Fi collegati simultaneamente. Un router economico potrebbe incontrare difficoltà a gestire un così elevato numero di connessioni contemporanee e potrebbe non essere compatibile con i più recenti e efficienti protocolli di comunicazione wireless presenti su smartphone e PC.

            FRITZ!Box 4040

            I modem forniti in comodato d’uso dagli operatori, sebbene non richiedano installazione o manutenzione, spesso limitano le opzioni avanzate come il cambio di DNS, l’impostazione di una VPN e la condivisione dei dischi in rete. Un router valido dovrebbe essere in grado di gestire connessioni sia a 2,4 GHz che a 5 GHz (e preferibilmente anche a 6 GHz) e dovrebbe essere compatibile con i protocolli 802.11 ac o ax, andando oltre l’802.11n.

            Un altro aspetto da considerare è la presenza della tecnologia MIMO (Multiple Input, Multiple Output), che implica la presenza di più antenne utilizzate contemporaneamente per gestire più flussi di dati in ingresso e uscita. Sebbene non siamo obbligati a utilizzare il modem-router fornito dal gestore, spesso vincoli contrattuali o economici possono ostacolare la sostituzione. Per risolvere questa limitazione, è possibile collegare un nuovo router al modem fornito e connettere i dispositivi a quest’ultimo, lasciando il modem operatore a gestire solo la connessione Internet in ingresso.

            L’acquisto di un router di buona qualità e facilmente programmabile non richiede una spesa eccessiva. Ad esempio, un modello altamente configurabile come il FRITZ!Box 4040 del produttore tedesco AVM ha un prezzo di soli 70 euro e, oltre a integrare 4 porte Gigabit Ethernet, consente la configurazione della funzione di priorità del traffico per il gaming o lo streaming.

            Scegliere il canale adatto

            Un router Wi-Fi trasmette il segnale attraverso diversi canali radio, e la scelta di un canale diverso da quello predefinito può essere utile per evitare interferenze. Spesso, le interferenze disturbano il segnale, impedendo al modem/router di coprire efficacemente un’area ampia in un’abitazione o un ufficio.

            Normalmente, il router stesso seleziona automaticamente il miglior canale, ossia quello meno utilizzato da dispositivi (non solo i nostri, ma anche quelli dei vicini, soprattutto in condomini dove si possono trovare numerose reti Wi-Fi nelle vicinanze) e al contempo meno influenzato da interferenze elettromagnetiche. Tuttavia, gli algoritmi non sempre riescono a scegliere il canale più libero, e talvolta è possibile ottenere risultati migliori intervenendo manualmente sulla selezione del canale.

            canali

            Per determinare il canale più adatto all’ambiente in cui si vive, ci sono diverse app Android disponibili gratuitamente nel Play Store. Si consiglia l’uso di un’app come Wi-Fi Analyzer (Open Source), in quanto è una delle poche che non richiede ulteriori pagamenti per accedere a tutte le funzionalità.

            router

            Dopo l’installazione dell’app e la selezione del nostro Access Point, possiamo visualizzare non solo i canali utilizzati, ma anche il protocollo Wi-Fi e il tipo di sicurezza. L’app stessa suggerirà eventuali canali più liberi per ottenere le massime prestazioni. Per modificare il canale, sarà necessario accedere all’interfaccia Web del modem, la cui posizione può variare in base al modello, ma spesso si trova all’indirizzo http://192.168.1.1/ (o comunque l’indirizzo e le credenziali di accesso sono solitamente presenti sotto la base del modem).

            Priorità delle app su misura con il QoS

            Modificare i valori del QoS (Quality of Service) consente di assegnare priorità a servizi specifici, come ad esempio i giochi online in cui le latenze sono cruciali, o alle applicazioni di streaming video e alle app di videoconferenza. Purtroppo, solo pochi dei router forniti in comodato d’uso dai gestori consentono la modifica di questi valori.

            Al contrario, anche un router Dual Band Wi-Fi 6, come il TP-Link Mercusys MR1S00X, disponibile a soli 50 euro (https://amzn.to/3tY8fEt), dotato di 4 antenne multidirezionali con funzione beamforming (capace di direzionare il segnale), permette di regolare questi parametri. Inoltre, la compatibilità con lo standard Wi-Fi 6 consente di raggiungere una velocità di 1,2 Gbps, a condizione ovviamente che anche il dispositivo collegato sia compatibile con tale standard e che la fibra fornita dal gestore possa supportare questa velocità.

            L’uso dei DNS

            La scelta dei DNS (Domain Name System) che utilizzi può influenzare la tua esperienza di navigazione su Internet. Gli indirizzi a cui ci connettiamo durante la navigazione sono identificati da una complessa combinazione numerica, ma il sistema di server DNS funge da traduttore, convertendo questi numeri in nomi riconoscibili.

            Ci sono diversi server DNS che possono variare in velocità e vengono utilizzati non solo per gestire la navigazione, ma anche per controllarla. I server DNS italiani dei vari gestori, ad esempio, vengono utilizzati per oscurare siti ritenuti illegali, indirizzando la navigazione verso pagine della polizia postale che indicano che il sito è stato oscurato.

            Modificare il server DNS con uno open source come OpenDNS, Cloudflare o Google può consentire una navigazione più veloce e bypassare i blocchi imposti dalle autorità italiane. Puoi modificare il DNS a livello di router o anche su singoli dispositivi come computer e smartphone.

            Sui computer Windows e macOS, puoi utilizzare software come Namebench (disponibile all’indirizzo https://code.google.com/p/namebench/downloads/) che ti mostra i migliori server DNS per la tua zona e connessione Internet. Una volta scelto il server DNS desiderato, su un PC con Windows 11, puoi andare su Impostazioni > Rete e Internet > Wi-Fi o Ethernet, selezionare Assegnazione server DNS, scegliere Manuale, attivare IPv4 e inserire gli indirizzi dei DNS che vuoi utilizzare.

            Per Android, puoi utilizzare un’app come DNS Changer o andare su Impostazioni > Rete e Internet > Avanzate > DNS privato per inserire manualmente i server DNS desiderati.

            Modificare i DNS può contribuire a una navigazione più veloce e bypassare eventuali restrizioni imposte.

            Due connessioni

            Oggi è comune avere due connessioni Internet sempre attive, la connessione casalinga tramite ADSL o fibra e quella dello smartphone, entrambe in alcuni casi senza limiti di traffico. Tuttavia, può sorgere un problema quando entrambe le connessioni sono lente e poco affidabili. Una possibile soluzione potrebbe essere l’utilizzo di un software come Speedify (https://speedify.com/) disponibile per Windows e macOS. Questo programma consente di combinare le bande di trasmissione di diverse connessioni, come ADSL, fibra ottica, 3G, 4G LTE, Wi-Fi e qualsiasi altra connessione disponibile.

            Speedify è un servizio a pagamento, ma offre la possibilità di provarlo senza impegno, in quanto i primi 5 GB di traffico sono gratuiti. Per attivare il servizio, è necessario collegare il computer a tutte le reti e connessioni disponibili. Speedify riconoscerà automaticamente tutte le connessioni disponibili, come ad esempio l’ADSL di casa e il tethering dello smartphone, bilanciando il carico di lavoro in base alla banda a disposizione, alla stabilità e alla potenza del segnale.

            Il software esegue anche un controllo accurato delle prestazioni, fornendo un’idea della velocità Internet che è possibile raggiungere grazie alla combinazione delle connessioni. I prezzi di Speedify partono da 7,50 dollari al mese per collegare un massimo di cinque connessioni contemporaneamente.

            Attenzione ai malintenzionati

            La lentezza della connessione Internet potrebbe essere causata dalla presenza di un estraneo che si è collegato al tuo Wi-Fi. Non è necessariamente un hacker; potrebbe essere il vicino di casa a cui hai temporaneamente fornito la password o che l’ha copiata dal router.

            Se sospetti la presenza di un intruso nella tua rete Wi-Fi, la prima cosa da fare è controllare i dispositivi collegati alla rete. Puoi farlo utilizzando l’interfaccia Web del tuo router, a cui si accede con il nome utente e la password generalmente indicati sotto la base del router stesso.

            Dentro il pannello di gestione del router, individua la sezione dedicata ai dispositivi connessi, dove puoi ottenere informazioni come il nome del dispositivo, l’indirizzo IP e l’indirizzo fisico. Se trovi dispositivi sospetti, potrai bloccarli direttamente dalla finestra di gestione del router.

            Se non riesci ad accedere al pannello di gestione del router e stai utilizzando un PC Windows, puoi utilizzare un’utility gratuita chiamata Wireless Network Watcher (disponibile su https://www.nirsoft.net/utils/wireless_network_watcher.html), che analizza la rete Wi-Fi alla ricerca di dispositivi sconosciuti.

            Con Wireless Network Watcher, potrai visualizzare informazioni come l’indirizzo IP, l’indirizzo fisico e il nome della scheda wireless dei dispositivi connessi alla rete Wi-Fi, ma non potrai bloccarli direttamente dall’app. Per questo, sarà necessario collegarti alla finestra di gestione del router.

            Se stai utilizzando uno smartphone Android o iOS, puoi utilizzare Fing, uno scanner di rete efficace. Anche in questo caso, non sarà possibile bloccare direttamente il dispositivo sospetto dall’app, ma potrai cambiare immediatamente la password per bloccarlo automaticamente.

            Scegli il browser giusto

            Google Chrome è il browser più utilizzato, con oltre il 65% di utenti sia su computer che su smartphone. Tuttavia, nel tempo, Chrome ha guadagnato la fama di essere più pesante e lento rispetto ai suoi concorrenti. Questa reputazione non è del tutto infondata, considerando che una sessione di Chrome con 20 schede aperte può occupare quasi 2 GB di RAM, mentre Edge ne utilizza poco più della metà e Firefox solo 1,6 GB. Nonostante Edge utilizzi lo stesso codice del Progetto Chromium, riesce a gestire meglio l’apertura delle pagine e ad eseguire codice JavaScript più velocemente di Chrome.

            Le estensioni sono una delle cause dei rallentamenti dei browser, compreso Chrome. Questi “programmini” ampliano le funzionalità del browser, fornendo accesso rapido a servizi online e notifiche. Il problema è che molte persone si dimenticano di averle installate, e molte estensioni non ufficiali possono essere instabili o compromettere la privacy.

            Per disattivare o rimuovere le estensioni da Chrome, è sufficiente fare clic sul simbolo della tessera del puzzle nella barra in alto. Oltre alle estensioni, Chrome può gestire anche applicazioni, componenti aggiuntivi più complessi che sfruttano le funzionalità del browser. Tuttavia, queste applicazioni possono avviarsi automaticamente e rimanere aperte anche dopo la chiusura del browser.

            Per effettuare una pulizia più completa, si consiglia l’utilizzo di BleachBit (www.bleachbit.org/), un programma gratuito e open source in grado di eliminare la maggior parte dei file superflui generati dalle estensioni installate, contribuendo a migliorare le prestazioni del browser.

            Blocca la pubblicità

            Un efficace adblocker, ovvero un software progettato per bloccare la pubblicità, impedisce al tuo dispositivo di caricare contenuti non necessari da un sito web, come pop-up, finestre aggiuntive e tracciatori. Questo contribuisce a ridurre la quantità di dati che devono essere caricati durante la navigazione, migliorando la velocità complessiva.

            In Chrome, è possibile attivare la prevenzione dei popup e dei reindirizzamenti dalle impostazioni del browser. Nella sezione “Sicurezza” e “Pop-up e reindirizzamenti“, è possibile impedire l’apertura di finestre pubblicitarie. Tuttavia, potrebbe capitare che alcuni siti non si aprano correttamente se non possono visualizzare le finestre pubblicitarie. In tal caso, puoi scegliere se rinunciare a visitare il sito o inserire un’eccezione specifica per quel sito dalle impostazioni.

            Per bloccare in modo più efficace alcuni tipi di finestre pop-up che potrebbero sfuggire alle impostazioni predefinite di Google, potresti considerare l’installazione di estensioni specializzate per Chrome progettate per bloccare la comparsa di finestre pubblicitarie indesiderate. Ci sono diverse estensioni disponibili sul Chrome Web Store che offrono funzionalità avanzate di blocco della pubblicità e miglioramento della navigazione.

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              Creative

              Utilizza un video come sfondo del desktop

              Se la foto come sfondo del monitor ha perso il suo fascino, è possibile sostituirla anche con un video

              Utilizzando il programma gratuito VLC (un media player gratuito dotato di molte funzioni, alcune delle quali nascoste), disponibile qui, possiamo impostare il nostro video da utlizzare come sfondo. Dopo averlo scaricato e installato, avviamo il filmato desiderato dal menu “Media/Apri file“. Successivamente, disattiviamo la traccia audio premendo su “Audio”, poi su “Traccia Audio” e infine su “Disabilita”.

              Nella parte inferiore, selezioniamo “Ciclo uno” (ripeti il video all’infinito), che è il penultimo tasto da sinistra verso destra. Poi, premiamo in alto sul menu “Video” e scegliamo “Imposta come wallpaper”. Ora, il video prescelto sarà mostrato a schermo intero come sfondo di Windows (sia per Windows 10 che per Windows 11), mantenendo la barra delle applicazioni visibile.

              Video come sfondo

              Nel caso contrario, è possibile risolvere premendo il tasto Win sulla tastiera: clicchiamo con il tasto destro del mouse sulla barra delle applicazioni, selezioniamo “Impostazioni della barra delle applicazioni” e chiudiamo la finestra. Ricordiamo che è possibile richiamare le applicazioni e le finestre aperte anche con la combinazione Alt + Tab, mantenendo la riproduzione del video come sfondo.

              Aspetti negativi

              Tuttavia, è importante considerare alcuni aspetti negativi. L’utilizzo di un filmato come sfondo del desktop può, in alcuni casi, risultare distraente. Movimenti troppo evidenti o transizioni troppo frequenti potrebbero interferire con la concentrazione durante compiti che richiedono attenzione approfondita.

              Inoltre, la ripetizione continua di un filmato potrebbe portare a una sorta di stanchezza visiva nel tempo, riducendo l’efficacia dell’elemento di personalizzazione. Alcuni utenti potrebbero preferire un ambiente desktop più semplice e pulito per favorire la concentrazione.

              In conclusione, l’inserimento di un filmato come sfondo del desktop è una scelta soggettiva e dipende dalle preferenze personali di ciascun utente. Bilanciare l’aspetto estetico con la funzionalità e la capacità di concentrarsi è cruciale per sfruttare al meglio questa opzione di personalizzazione.

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                Formazione

                Google: ottenere risultati migliori in meno tempo

                Google è un efficace motore di ricerca che si distingue per la sua potenza e facilità d’uso. Tuttavia, utilizzando alcune strategie, è possibile migliorare ulteriormente i risultati in modo più rapido

                Nel 1998, al momento della sua fondazione, Google si differenziò dai concorrenti dell’epoca grazie alla sua interfaccia essenziale, alla sua sorprendente facilità d’uso e alla sua abilità nel fornire immediatamente i risultati desiderati. Nel corso degli anni, sono state introdotte nuove funzionalità e apportate modifiche agli algoritmi, ma quella semplicità originaria è rimasta intatta. Nonostante l’interfaccia basilare, non mancano le opzioni: alcune funzioni meno conosciute possono rendere le ricerche su Google ancora più efficaci.

                Ordiniamo i risultati per data

                È comune finire per essere tratti in inganno da informazioni datate, spesso anche di molti anni fa. Quante volte ci è capitato di cercare una notizia, condividerla con gli amici, e solo successivamente scoprire che si trattava di notizie ormai obsolete? Dopo aver effettuato una ricerca su Google, notiamo diverse opzioni sotto la barra di ricerca, tra cui ‘Strumenti’.

                Cliccando su di essa, abbiamo la possibilità di limitare la ricerca ai siti italiani, ma anche di specificare di cercare solo informazioni pubblicate dopo una determinata data o in un intervallo temporale specifico. In alternativa, possiamo utilizzare la barra di comando, utilizzando ‘before:<data>’ o ‘after:<data>’ per cercare rispettivamente risultati precedenti o successivi a una data specifica. Ad esempio, scrivendo ‘il miglior smartphone 5G after:2023’ tra virgolette doppie, otterremo solo risultati pubblicati dal 2023 in poi.

                Le ‘virgolette’

                Spesso, ci troviamo a dover esplorare tra i risultati per individuare quello più pertinente tra le diverse opzioni. Un metodo per ottimizzare la ricerca è l’uso delle virgolette. Ad esempio, se stiamo cercando una specifica opzione per Windows 10, come l’attivazione del backup, inseriamo questa frase tra virgolette. La query, ovvero il testo che inseriamo in Google, ‘come si fa il backup in Windows 10′, restituirà risultati anche per versioni precedenti di Windows.

                backup windows 10

                Ma se la modifichiamo in ‘come si fa il backup in “Windows 10”‘, restringeremo notevolmente il campo. Questa caratteristica si rivela preziosa anche per frasi lunghe, come le citazioni di personaggi celebri.

                Usiamo gli operatori booleani

                Gli operatori booleani sono stati utilizzati sin dagli esordi dei primi motori di ricerca, ma non tutti conoscono il loro utilizzo. Se non sei familiare con il concetto degli operatori booleani, non preoccuparti, è un concetto molto semplice. Fondamentalmente, ci sono due operatori principali in Google: AND e NOT.

                Ad esempio, se cerchiamo ‘programma di editing immagini “windows 10” AND “Linux”’, otterremo risultati che includono i termini ‘editor di immagini’, ‘windows 10’ e ‘Linux’. Al contrario, ‘programma di editing immagini “windows 10” NOT “Linux”’ escluderà dai risultati tutte le pagine che contengono il termine ‘Linux’.

                Ricerca specifica dentro un sito x

                Esistono alcuni siti vasti, colmi di informazioni e non sempre organizzati in modo chiaro. In queste situazioni, individuare un contenuto specifico attraverso la navigazione nei menu può richiedere molto tempo. Un trucco per trovare rapidamente ciò che cerchiamo è limitare la nostra ricerca a un singolo sito, utilizzando il comando ‘site:’.

                ricerca sito

                Ad esempio, inserendo la frase ‘backup windows 10 site:www.enjoysystem.it‘, troveremo tutti gli articoli sul backup di Windows 10 pubblicati sul sito di enjoy system.

                Scopri da dove viene un immagine

                Sia su internet che sui social media, è diffuso il fenomeno delle notizie false e delle immagini manipolate. Succede spesso di imbattersi in messaggi indignati riguardanti immagini legate a eventi molto discussi come alluvioni, terremoti, pandemie o guerre, che però sono completamente fuori contesto.

                immagine

                Per evitare di essere ingannati, possiamo utilizzare un trucchetto: carichiamo l’immagine in questione su Google Immagini e osserviamo i risultati che otteniamo. Questo ci permetterà di scoprire facilmente l’origine dell’immagine e quando è stata utilizzata per la prima volta. È una tecnica ampiamente adottata anche dai debunker per individuare e svelare le notizie false.

                Usiamo gli Strumenti

                Le voci del menu ‘Strumenti’ sono dipendenti dal contesto e variano a seconda della ricerca effettuata. Come abbiamo visto precedentemente, possiamo utilizzarlo per limitare la ricerca a date specifiche, ma le opzioni disponibili sono molteplici. Quando effettuiamo una ricerca per immagini, ad esempio, oltre alla data, abbiamo la possibilità di specificare la dimensione (piccola, media, grande o dimensioni personalizzate) e di selezionare immagini con licenza Creative Commons. Questo ci consente di riutilizzarle senza violare i diritti d’autore, sia sul nostro sito che a fini personali.

                Funzioni avanzate per la ricerca

                Google funge in pratica come un sistema operativo a sé stante, con le sue applicazioni. Considerando che probabilmente avremo sempre una finestra del browser aperta, ha senso sfruttarlo anche per altre attività. Ad esempio, se dobbiamo effettuare dei calcoli, perché utilizzare una calcolatrice? Basta inserire le operazioni da svolgere nella barra di ricerca per ottenere il risultato. Non sarà nemmeno necessario premere Invio: man mano che digitiamo, vedremo il risultato dell’operazione.

                ricerca avanzata

                Inoltre, può svolgere molte altre funzioni, come la conversione di valute o unità di misura. Alcuni esempi pratici di comandi potrebbero essere ’15 cm in inches’ per convertire da centimetri a pollici, oppure ’10 celsius in fahrenheit’ per convertire da gradi centigradi a Fahrenheit. Naturalmente, possiamo fare lo stesso tipo di conversioni anche con le valute, come ad esempio ‘100 dollari in euro’ per sapere quanti euro corrispondono a 100 dollari.

                L’IA Bard

                A luglio, Google ha introdotto in Italia Bard, il suo sistema di chat basato su Intelligenza Artificiale, il corrispettivo di Google di ChatGPT ma con la capacità di effettuare ricerche online, simile a Bing Chat che l’ha preceduto di alcune settimane. L’utilizzo è molto simile a quello di ChatGPT e possiamo interagire con esso come se stessimo parlando con una persona. Ad esempio, possiamo scrivere ‘trovami il volo più conveniente da Milano a New York nella prima settimana di agosto’. Inoltre, possiamo chiedere ‘come funziona un digital twin’ o addirittura richiedere ‘scrivimi un racconto nello stile di Umberto Eco’. Se non abbiamo voglia di scrivere, possiamo anche limitarci a parlare cliccando sull’icona del microfono.

                bard

                A differenza di Bing Chat, Bard ha un’interfaccia più pulita e non ci sommerge di pubblicità. Tuttavia, manca il fatto che le risposte di Bard non includano link di riferimento, che potrebbero essere utili per approfondire o verificare l’accuratezza delle informazioni fornite. È importante ricordare che, come con ChatGPT, è sempre meglio non fidarsi ciecamente delle risposte e verificarle sempre. Le Intelligenze Artificiali sono strumenti molto utili, ma ancora in fase di sviluppo: sono efficaci nel manipolare e elaborare testi, ma possono commettere errori e talvolta addirittura inventare informazioni. Gli ingegneri che lavorano su questi modelli li definiscono ‘allucinazioni‘. Questo è un problema con cui dovremo convivere ancora probabilmente per un po’ di tempo.

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                  Software

                  WinToys, il nostro pc sempre in forma

                  WinToys è un potente strumento di gestione per Windows, che offre accesso a una vasta gamma di opzioni di sistema

                  Le utility di sistema sono programmi comunemente utilizzati per risolvere problemi o effettuare la manutenzione su Windows al fine di migliorare le prestazioni che possono diminuire con il tempo. WinToys, disponibile gratuitamente nel Microsoft Store, è uno di questi programmi, ma si distingue per la sua interfaccia in stile Windows 10 e la vasta gamma di opzioni che solitamente sono sparse nel sistema, ma qui sono organizzate in modo efficiente per facilitarne l’accesso.

                  La schermata principale di WinToys offre una panoramica dello stato del sistema, mostrando dettagli sull’hardware, il sistema operativo e il Performance Score, un indice di valutazione delle prestazioni assegnato da Windows al PC. Nella stessa pagina, nella parte inferiore, è possibile monitorare lo stato del sistema e delle sue risorse, tra cui le app, i processi e i servizi in esecuzione, con informazioni in tempo reale. Questa sezione di WinToys permette principalmente di esplorare i dettagli del proprio computer, sia dal punto di vista hardware che software.

                  Le sezioni di WinToys

                  Nel menu di WinToys, a sinistra nella finestra, ci sono collegamenti alle diverse sezioni. Per visualizzare i nomi delle sezioni anziché solo le icone, è possibile espandere la barra del menu cliccando sulle tre linee orizzontali in alto a sinistra.

                  WinToys è disponibile solo in inglese, quindi è necessaria cautela, specialmente nelle sezioni più avanzate. Nel menu ci sono le sezioni Apps, Services, Boost, Health e Tweaks.

                  • Nella sezione “Apps”, è possibile visualizzare un elenco dei programmi installati e gestirli, tra cui aprire, chiudere, resettare o disinstallare, cercare informazioni su di essi su Google o accedere ai file dell’app nella loro cartella.
                  • Nella sezione “Services”, è possibile gestire i servizi attivi, sospendendoli temporaneamente o disattivandoli. Un segno verde indica che alcuni servizi possono essere disattivati in modo sicuro.

                  Le sezioni più interessanti sono “Boost”, “Health” e “Tweaks”, che offrono diverse opzioni per ottimizzare e migliorare le prestazioni del sistema.

                  Prestazioni migliorate

                  La scheda Boost raccoglie diverse impostazioni di Windows progettate per migliorare le prestazioni del computer. Non sempre si ottiene un miglioramento garantito, quindi è possibile ripristinare le impostazioni precedenti in caso di problemi o risultati insoddisfacenti. La prima opzione, chiamata “Ultimate Performance Power Plan,” fornisce al computer tutta l’energia necessaria, disabilitando il risparmio energetico.

                  WinToys
                  Le descrizioni che accompagnano ogni funzione in WinToys possono essere di grande aiuto per comprendere meglio il significato e l’utilità di ciascuna opzione. Tuttavia, è importante notare che queste descrizioni sono spesso disponibili solo in lingua inglese

                  La funzione HAGS (Hardware Accelerated GPU Scheduling) ottimizza la gestione del processore grafico e principale per migliorare le prestazioni, soprattutto nei videogiochi, ma richiede un supporto adeguato dalla scheda grafica. La terza opzione, Virtualization-based Security (VBS), protegge il sistema da malware eseguendo il codice potenzialmente dannoso in ambienti virtuali, ma anche questa funzione richiede un supporto hardware specifico. È possibile ottenere fino al 30% di prestazioni aggiuntive disabilitando VBS, ma è consigliabile riattivarla per garantire la sicurezza del sistema quando non sono richieste prestazioni massime.

                  Gestiamo le app

                  Le successive quattro opzioni riguardano le app e la gestione delle loro funzioni:

                  1. “Startup Apps” permette di gestire quali app si avviano automaticamente all’avvio del sistema.
                  2. “Restartable Apps” controlla l’esecuzione delle app riavviabili, che mantengono lo stato tra i riavvii del PC.
                  3. “Background Apps” impedisce alle app in background di utilizzare risorse mentre si utilizza un’app principale.
                  4. “Activity History” blocca la registrazione delle attività per la Timeline di Windows.

                  Ci sono anche opzioni per regolare le impostazioni visive, inclusa la disattivazione delle trasparenze delle finestre per migliorare le prestazioni. Nella sezione “Gaming Settings”, è possibile attivare il “Game Mode” per dedicare le risorse del PC ai videogiochi, disattivare la registrazione in background dei giochi e altre opzioni per ottimizzare le prestazioni dei giochi. È possibile anche disabilitare servizi come “Superfetch” e l’indicizzazione del contenuto del PC, che possono influire sulle prestazioni. L’opzione “Delivery Optimization” può essere disattivata per evitare la condivisione di file di aggiornamenti e app con altri utenti su Internet. Infine, “Network Adapter Onboard Processor” sfrutta il processore della scheda di rete per alleggerire il carico sulla CPU, ma è utile solo per chi utilizza un’interfaccia Ethernet compatibile.

                  Teniamo il pc in salute

                  Per mantenere il nostro sistema sempre efficiente, è necessario eseguire la manutenzione di tanto in tanto. WinToys si dimostra uno strumento prezioso in questo caso, poiché offre un accesso rapido a tutte le funzioni di manutenzione in un’unica scheda, risparmiando tempo prezioso.

                  WinToys
                  La manutenzione rapida del disco fisso con WinToys offre un metodo più semplice ed efficiente rispetto all’approccio tradizionale

                  Nella sezione chiamata “Health” troviamo tutte le opzioni per eseguire il “tagliando” del nostro PC Windows. Queste opzioni includono il controllo dell’avvio rapido (Fast Startup), la gestione dell’ibernazione del sistema (Hibernation) al posto dello spegnimento completo e, soprattutto, le funzioni per la manutenzione del disco fisso, che sono resi molto più semplici da utilizzare rispetto ai metodi tradizionali.

                  Disco fisso in salute

                  Abilitando la funzione di “Drive Optimization,” il sistema esegue periodicamente la deframmentazione dell’hard disk in modo autonomo, migliorando l’accesso ai file e aumentando la velocità complessiva del sistema. L’opzione “Storage Sense” controlla lo spazio libero su disco e elimina automaticamente i file ritenuti non necessari, come quelli nel cestino o i file temporanei, quando lo spazio di archiviazione si sta esaurendo.

                  Inoltre, c’è la funzione “Declutter” che permette di eliminare i cosiddetti “file spazzatura” (Junk Files) e svuotare la cache del Microsoft Store e del DNS. È possibile anche eliminare i Punti di ripristino del sistema, ripulire la taskbar, gli elementi recenti e la cronologia da Explorer.

                  Per quanto riguarda il controllo della batteria di un notebook, Windows offre una funzione integrata che consente di generare un report dettagliato sulla batteria, includendo informazioni sulla capacità nominale e massima attuale, statistiche sull’utilizzo, tempi di utilizzo con o senza la carica, e altro. WinToys semplifica notevolmente l’ottenimento di questo report nella sezione “Health” del programma, consentendo di generare facilmente il file “battery-report.html” che fornisce tutti questi dettagli.

                  Infine, dalla sezione “Repair,” è possibile accedere alle funzioni di manutenzione del disco fisso, come DISM, SFC e CHKDSK, per controllare l’integrità dei file di sistema e rilevare eventuali problemi nell’hard disk, permettendo anche di tentare la loro riparazione direttamente dal programma.

                  Gestire gli aggiornamenti

                  Nella scheda “Health” di WinToys, sono presenti ulteriori strumenti utili per la gestione del sistema:

                  1. È possibile modificare le impostazioni di Windows Update tramite un menu a tendina, che permette di attivare o disattivare gli aggiornamenti automatici, effettuarli manualmente o scaricare solo gli aggiornamenti relativi alla sicurezza del sistema. Premendo il pulsante di aggiornamento, si apre la finestra di Windows Update per visualizzare gli aggiornamenti in dettaglio.
                  2. Le due ultime opzioni della sezione “Health” si occupano di risolvere eventuali problemi di visualizzazione in Windows. La prima opzione consente di riavviare il driver grafico senza dover riavviare l’intero sistema, utile in caso di blocchi, schermate nere o problemi di sfarfallio. La seconda opzione riguarda la ricostruzione della cache delle icone, utile se le icone o le miniature dei file appaiono corrotte o non vengono visualizzate correttamente.

                  Personalizzazioni

                  Nella sezione “Tweaks” di WinToys, sono disponibili una serie di strumenti che consentono di personalizzare l’aspetto del sistema e attivare alcune funzioni nascoste di Windows.

                  WinToys
                  Sembra che WinToys offra un sistema su misura per la personalizzazione di Windows attraverso la scheda “Tweak.” Questo è un vantaggio significativo per gli utenti che desiderano adattare il loro sistema operativo Windows alle proprie esigenze e preferenze specifiche

                  Desktop, Start, Explorer

                  Le prime opzioni nella scheda “Tweaks” sono principalmente focalizzate sulla personalizzazione dell’aspetto dell’interfaccia di Windows. Da qui, è possibile selezionare quali elementi devono essere visualizzati sul desktop, nascondere la freccia che appare sopra le icone dei file per indicare se sono collegamenti, aggiungere un’ombra ai nomi delle icone per renderli più leggibili in determinate situazioni (nota come “Drop shadow for icon labels”), mostrare i secondi nell’orologio della taskbar oppure regolare la qualità dello sfondo del desktop per non appesantire il sistema.

                  Se stiamo utilizzando Windows 11, c’è anche la possibilità di ripristinare i menu contestuali, quelli solitamente visualizzati con un clic destro del mouse, nel formato classico anziché nell’ultima versione aggiornata del sistema operativo, attivando l’opzione “Classic context menu”. In aggiunta, attivando la voce “Titlebar window shake”, è possibile ridurre tutte le finestre attive tranne quella corrente agitando il mouse mentre si tiene premuto il titolo della finestra.

                  Menu Start e esplorazione dei file

                  Nella sezione relativa al menu Start, è possibile disattivare gli spesso fastidiosi suggerimenti (soprattutto in Windows 10), impedire l’autoinstallazione delle applicazioni consigliate e evitare che i risultati della ricerca includano contenuti dal Web tramite il motore di ricerca Bing.

                  Il “God Mode” offre un maggiore controllo su Windows, consentendo anche di includere l’ibernazione nelle opzioni di spegnimento.

                  La sezione successiva riguarda l’Esplora File e permette di mostrare o nascondere le estensioni dei file o i file di sistema, di aprire automaticamente la cartella in cui è stato decompresso un file, di attivare il riquadro di anteprima (Show Preview Panel) e di bloccare le notifiche dei provider, come la pubblicità dei servizi di OneDrive, disabilitando l’opzione “Sync provider notification”. Inoltre, è possibile configurare l’uso dei checkbox per la selezione dei file anziché la semplice selezione con un clic del mouse e stabilire l’apertura predefinita dell’Esplora File in una specifica cartella, come Download, “Questo PC” o Accesso rapido.

                  Proteggiamo la privacy

                  Le sezioni successive nella scheda “Health” sono dedicate a tutelare la nostra privacy. La sezione chiamata “Privacy” include strumenti per disattivare la condivisione dei dati d’uso con Microsoft, tra cui Location, Telemetry, Customer Experience, App Telemetry, App launches tracking, Inking & typing ed Error Reporting. Puoi disabilitare questi servizi senza problemi. Puoi anche decidere se mantenere attiva la funzione “Camera on the lock screen” se la usi per l’accesso al sistema tramite il riconoscimento facciale. L’opzione “Camera on/off indicator” può essere utile perché ti avvertirà ogni volta che un programma accede alla tua webcam. “Online speech recognition” impedisce l’invio al cloud Microsoft delle registrazioni audio, rinunciando ai servizi di riconoscimento vocale.

                  Nella sezione “Ads,” puoi disattivare tutto per evitare che Microsoft monitori le tue attività a scopi pubblicitari o ti invii consigli e suggerimenti.

                  La sezione “System” include opzioni per attivare la cronologia degli appunti e il “Print screen key snipping,” che mostra lo strumento di cattura immagini quando premi il tasto “Stamp” per permetterti di scegliere se acquisire l’intero desktop, una finestra o una selezione. La “Mouse acceleration” può essere mantenuta attiva, poiché migliora la precisione degli spostamenti del cursore, mentre puoi disabilitare le richieste di feedback.

                  UAC

                  C’è anche la comoda funzione “Alt+Tab includes,” che inserisce i tab del browser Edge come finestre separate quando li sfogli con il comando “Alt+Tab,” permettendoti di scegliere se includere tutti i tab attivi, gli ultimi 3 o 5, oppure nessuno.

                  Poi c’è l’opzione per il “User Account Control” (UAC), lo strumento che chiede di confermare i privilegi dell’account Windows quando si cercano di apportare modifiche al sistema. Puoi decidere se attivare l’UAC sempre, in modo chiaro o oscurando il desktop (DIM), solo in caso di modifiche al sistema o disattivarlo completamente.

                  Infine, l’ultima voce, “Spotlight images,” salva su disco le immagini della schermata di blocco.

                  Il God Mode, più controllo su Windows

                  Windows 11 ha introdotto un’app Impostazioni rinnovata con un’interfaccia utente moderna e organizzata per offrire molte opzioni di personalizzazione agli utenti. Tuttavia, rispetto al tradizionale Pannello di controllo, l’app Impostazioni sembra meno potente in alcune situazioni. Per concentrare più di 200 opzioni in un’unica posizione, è possibile attivare il cosiddetto “God Mode,” una funzionalità nascosta che fornisce un accesso rapido a tutte le impostazioni e alle opzioni di personalizzazione disponibili nel sistema operativo.

                  Una volta abilitato, il God Mode crea una cartella speciale sul desktop che elenca tutte le impostazioni di Windows. L’interfaccia potrebbe non essere particolarmente elegante, ma è molto efficace. Il God Mode è simile a WinToys nel senso che rende rapidamente disponibili tutte queste opzioni senza la necessità di navigare nell’interfaccia talvolta complessa del Pannello di controllo. Tutte le opzioni sono raggruppate e elencate in ordine alfabetico, facilitando la ricerca.

                  Puoi attivare il God Mode direttamente dalla sezione “Health” di WinToys con un semplice clic. Questa è una soluzione pratica per coloro che desiderano un accesso rapido e centralizzato a tutte le impostazioni di Windows 11.

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