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Formazione, Software

Sincronizzazione cartelle e file? Si può!

Impara a mantenere copie identiche di documenti essenziali su vari dispositivi grazie alla sincronizzazione tra computer, evitando così il rischio di perdere informazioni fondamentali per il tuo lavoro.

Con DSynchronize, è possibile mantenere sincronizzati file e cartelle tra diversi dispositivi. Immagina di trasferire alcuni documenti su una chiavetta USB per lavorarci mentre sei fuori ufficio o lontano da casa. Al rientro, vorrai continuare a lavorare sul tuo computer, ma prima dovrai aggiornare i file. Il problema potrebbe essere ricordare quali documenti hai modificato, con il rischio di sovrascrivere versioni aggiornate o di perdere il lavoro fatto.

Uno strumento semplicissimo

Lo stesso vale per i team che collaborano a progetti condivisi o per le aziende che hanno bisogno di mantenere sincronizzati i dati tra server o unità di rete diverse. Una delle principali caratteristiche di DSynchronize è la sua facilità d’uso combinata con una grande versatilità. Nonostante sia un software gratuito, offre funzionalità avanzate che di solito si trovano solo in soluzioni a pagamento.

Sincronizzazione cartelle

Tra queste spicca la sincronizzazione bidirezionale, che consente al programma non solo di copiare i file da una cartella all’altra, ma anche di rilevare e integrare le modifiche effettuate su entrambi i lati, mantenendo i dati sempre coerenti. Un’altra funzione chiave è la possibilità di programmare le sincronizzazioni, permettendo di definire orari e frequenze per automatizzare completamente il processo. Questo risulta particolarmente utile per chi lavora con dati che richiedono aggiornamenti costanti, evitando di dover intervenire manualmente.

Duttilità

Il software è progettato per adattarsi a una vasta gamma di esigenze e ambienti di lavoro, offrendo grande flessibilità. È compatibile con molti sistemi operativi, inclusi Windows e varie distribuzioni Linux, il che lo rende adatto sia per utenti privati che per aziende. DSynchronize non limita la sua funzione di sincronizzazione ai soli dischi locali: supporta anche la sincronizzazione con dispositivi di rete, server FTP e piattaforme cloud come Google Drive o Dropbox.

Questa caratteristica lo rende estremamente versatile, permettendo una perfetta integrazione in infrastrutture esistenti, sia in reti aziendali complesse che in configurazioni più semplici. L’implementazione del software non richiede modifiche significative all’hardware o alla configurazione di rete, rendendolo una soluzione facilmente scalabile per diversi scenari operativi.

Sicurezza e affidabilità

L’affidabilità è un elemento essenziale nella sincronizzazione dei dati. DSynchronize si distingue per la sua capacità di gestire grandi quantità di dati in modo efficiente, senza compromettere le prestazioni del sistema. Il software sfrutta algoritmi ottimizzati per confrontare e aggiornare solo i file modificati, riducendo il tempo di sincronizzazione e limitando l’impatto sulle risorse del sistema. Anche la sicurezza dei dati è un aspetto in cui DSynchronize si fa notare.

Durante la sincronizzazione, i dati vengono protetti da eventuali corruzioni grazie a meccanismi di controllo dell’integrità. Inoltre, il software permette di creare backup dei file prima di ogni sincronizzazione, offrendo un’ulteriore protezione contro la perdita accidentale di informazioni.

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    La Necessità di un Gestore di Password

    Se non usiamo un gestore di password online, come LastPass, oppure non utilizziamo il Gestore delle password di Google, che le archivia automaticamente, potremmo trovarci in situazioni problematiche.

    E su Windows?

    La situazione più comune è quella di un computer Windows protetto da una password locale invece di un PIN collegato all’account Microsoft. Tuttavia, specialmente sui computer meno recenti, potrebbe essere necessario resettare la password direttamente dal BIOS, se ci si dimentica quella locale. Anche se potrebbe sembrare complicato, esistono strumenti online e alcuni di essi offrono versioni di prova per testarne l’efficacia.

    PassFab 4Winkey: La Soluzione per il Recupero delle Password di Windows

    Se hai mai dimenticato la password per accedere al tuo computer con sistema operativo Windows, sai quanto possa essere stressante. Fortunatamente, esiste una soluzione affidabile e potente per risolvere questo problema: PassFab 4Winkey.

    Recupero delle Password di Windows

    Perdere o dimenticare la password di Windows può sembrare un incubo, ma con PassFab 4Winkey, puoi risolvere rapidamente questo problema. Questa potente utility è progettata per aiutarti a recuperare o reimpostare quella di accesso al tuo sistema operativo Windows.

    Facile da Usare

    La semplicità d’uso è una delle caratteristiche distintive di PassFab 4Winkey. Anche se non sei un esperto tecnico, sarai in grado di utilizzare questo software senza problemi. Il processo di recupero è guidato da un’interfaccia intuitiva che ti porta passo dopo passo attraverso il processo.

    Una guida all’utilizzo

    Abbiamo effettuato un test di PassFab 4Winkey. Inizialmente, abbiamo utilizzato la versione di prova e successivamente abbiamo optato per quella commerciale al costo di 20 euro. Il meccanismo è sorprendentemente diretto e veloce: dopo aver installato il software su un altro computer (che può anche essere un Mac), abbiamo collegato una chiavetta USB e seguito le istruzioni del software per creare un’unità Flash di ripristino. Quest’ultima sarebbe stata inserita nel computer del quale avevamo dimenticato la password, accedendo al menu delle impostazioni del BIOS.

    Immagine che mostra la schermata iniziale di PassFab 4WinKey

    Qui trovi la guida completa

    A seconda del modello del computer in uso, l’accesso al BIOS potrebbe richiedere la pressione di tasti come Canc, F2 o F12. Comunque, è relativamente semplice identificare la combinazione giusta per il nostro PC mediante un rapido ricorso a un motore di ricerca. Una volta giunti a questo punto, abbiamo modificato l’ordine di avvio, collocando la chiavetta USB in prima posizione, e successivamente riavviato il computer. Dall’apertura della finestra che si sarebbe presentata, avremmo avuto la possibilità di reimpostare la password dell’amministratore locale di Windows, la password dell’ospite o addirittura quella di Microsoft. Una volta completate queste operazioni, avremmo rimosso la chiavetta USB e riavviato il PC.

    Altre soluzioni?

    Non va tuttavia dimenticato che un tool per il recupero delle password è disponibile gratuitamente da almeno dieci anni: ci riferiamo a Ophcrack, un software open source. Tuttavia, va notato che Ophcrack funziona solamente con versioni di Windows fino alla 7 e recupera le password tramite gli hash LM e NTLM, sfruttando le Rainbow Tables. È importante notare che il software raggiunge buoni risultati proprio perché i sistemi di codifica utilizzati da Microsoft non impiegano il “salting,” una tecnica impiegata, invece, da sistemi operativi come Linux e Mac, che li rende notevolmente più resistenti agli attacchi di forza bruta.

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      Già in passato abbiamo parlato del recupero password in questo articolo!

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      Formazione

      File Locksmith: sblocca i file e velocizza il pc

      PowerToys è stato recentemente aggiornato con un nuovo, utilissimo, strumento: file locksmith. Ci può aiutare a capire quali file sono usati in ogni istante, a individuare cause di rallentamenti, a cancellare file bloccati

      Sicuramente è capitato a tutti noi di non riuscire almeno una volta a cancellare un qualsiasi file usato da un’app. Pur provando a chiuderlo in vari modi e a chiudere tutte le app, il file appariva sempre come “in uso”. Il nuovo strumento File Locksmith ci mostrerà tutti i processi che accedono a un determinato file in modo che tu possa terminarli e riprendere il controllo. Sì possono scansionare sia un singolo file o tutti quelli che sono presenti in una cartella. Basta fare clic su End Process, quindi successivamente puoi chiudere le applicazioni e i processi che ci impediscono di accedere e modificare il file.

      Queste informazioni inoltre saranno utili anche per capire se ci sono problemi di prestazioni, ad esempio quando il tuo computer si spegne molto lentamente. Questo è spesso correlato ad alcuni processi che salvano e chiudono dei file in background: l’utilizzo di File Locksmith ci aiuterà ad identificarli. Peccato per la traduzione italiana dello strumento che lascia a desiderare: Fabbro File…non è delle migliori.

      Come funziona “Fabbro File”

      Innanzitutto quello che dobbiamo fare è scaricare il tool Power Toys.

      Scarichiamolo dal Microsoft PowerToys dal Windows Store. Se lo abbiamo già installato, assicuriamoci che l’applicazione sia aggiornata: File Locksmith è infatti stato introdotto a novembre all’interno di PowerToys 0.64.0.

      File Locksmith

      Verifichiamo che sia attivo aprendo PowerToys e andando nella tab Fabbro File. Clicchiamo eventualmente su Altre informazioni su Fabbro File per scoprire di più su questo nuovo componente dei PowerToys.

      fabbro file

      Selezioniamo un file o un cartella e clicchiamo con il tasto destro. Selezioniamo ora la voce Che cosa sta usando questo file? Se non è presente, clicchiamo su Mostra altre opzioni per mostrarla.

      Apparirà una lista di tutte le applicazioni che usano il file (o i file, se più di uno) selezionato. Cliccando su Termina attività potremo chiuderla direttamente dall’app, senza passare per il classico Gestione attività.

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      Formazione, Sicurezza informatica

      Password smarrite? Ecco come recuperarle

      Non ricordiamo più le credenziali di accesso a Facebook & Co? Non ricordiamo alcune delle nostre pass o le abbiamo smarrite? Niente paura! In questa guida pratica scopriamo come recuperarle in pochi clic.

      Se abbiamo dimenticato la pass di accesso al nostro social prefe­rito stiamo tranquilli, perché
      in queste pagine scopriremo come leggere le chiavi di acces­so che si celano sotto gli asterischi mostrati dal browser. Di solito in questa situazione si usa l’apposita funzione del browser per la visualizzazione delle pass memoriz­zate, ma servono un po’ di clic per muoversi tra i menu e arrivare a essa. In Firefox, per esempio, bisogna aprire il­ menu del browser (l’icona in alto a destra con le tre righe orizzontali), scegliere la voce Password.

      Da qui si possono cercare, copiare e visualizzare le pass memorizzate dei vari siti. Inoltre, quante volte ci capita di iniziare a inserire una password in una pagina di login di un servizio (di solito le lettere che scriviamo vengono immediatamente sostituite da asterischi) e fermarci a metà chiedendoci ”ma l’ho scritta giusta?”. Per queste situazioni abbiamo scovato un’estensione per browser che si chiama Show/hide passwords) e fa praticamente la stessa cosa della voce Password dei browser (e che in realtà può essere usata dai malintenzionati che vogliono scoprire le password altrui …).

      È disponibile sia per Firefox che per Chrome e non richiede particolari accorgimenti tecnici. Una volta che viene installato l’Add-On, mostra un’etichetta di fianco agli ”odiati” asterischi con la scritta Show/Hide. Basta cliccare su quest’ultima per scoprire la pass.

      Indice

      Il rovescio della medaglia

      Qualche malintenzionato che ha accesso al PC, installando questo add-on nel giro di qual­che minuto potrebbe scovare le nostre chiavi di accesso, visto che non deve fare ma­novre contorte per individua­re le pass memorizzate.

      Nello scrivere questo articolo abbiamo testato il softwa­re su diversi siti e ha svolto egregiamente il suo compito. Mettendolo alla prova su al­cuni blog multiutente, ‘il tool è stato in grado, di visualizzare addirittura le credenziali dei nostri, collaboratori. Già, al­tri utenti che, ignari, hanno inserito le loro pass sal­vandole nel browser. A noi è bastato cliccare su Show per visualizzare le loro credenzia­li. Quindi, facciamo attenzio­ne se siamo soliti collaborare con altri utenti sulla Rete e abbiamo l’abitudine di salvare le credenziali su Firefox o su Chrome.

      La ”brutta” sorpre­sa è spesso dietro l’angolo e, a volte, nemmeno ci si rende conto di quanto possa essere semplice reperire uno stru­mento in grado di carpire le nostre credenziali. Ma ora, bando alle ciance e vediamo come utilizzarlo.

      Installiamo il tool sul computer

      Pass show hide
      Il primo passo è quello di installare l’Add-on Show Hide Pas­sword. Ecco come farlo su Firefox. Avviamo il browser e sele­zioniamo il menu ad hamburger in alto a destra. Scorriamo le voci e clicchiamo, infine, su Componenti aggiuntivi e temi. Si aprirà a questo punto Ia schermata in cui cercare l’Add-On.
      Pass show hide
      Inseriamo il nome dell’Add-on nell’apposito box di ricerca Trova altri componenti aggiuntivi. Fatto ciò, clicchiamo sulla lente di ingrandimento. Dai risultati che appariranno, selezioniamo Show/hide passwords.
      Pass show hide
      Premiamo il pulsante azzurro Aggiungi a Firefox.
      Pass show hide
      Premiamo sul pulsante installa, non dobbiamo far altro che attendere la fine dell’installazione .
      Riavviamo il browser e controlliamo che tutto sia andato a buon fine: dal menu ad hamburger clicchiamo su Componen­ti aggiuntivi e temi e verifichiamo che l’estensione sia presente.
      Per scoprire una password con Show Hide Password, ba­sta recarsi nella schermata di login del servizio desidera­to, per esempio Facebook. Qui troveremo il pulsate Show. Cliccandolo, apparirà la chiave d’accesso. C’è anche il tasto Hide che serve per rinascondere ciò che è stato scoperto.

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      Formazione

      Aggiornare i driver del pc in automatico

      Guida definitiva per scaricare driver mancanti o aggiornare quelli obsoleti e assicurarsi un Pc super-stabile!

      In informatica i ”driver’; come suggeri­sce la parola, che letteralmente signi­fica “conducente”; non sono altro che programmi appositamente realizzati per consentire l’interazione con il sistema ope­rativo dell’hardware interno al computer (controller, schede video, schede audio…) e delle periferiche esterne (tastiere, mou­se, stampanti, webcam e così via) a esso collegate.

      Per disporre di un ambiente di lavoro, di studio o di gioco che operi alla perfezione è essenziale installare le versioni corrette di tali programmi, ma soprattutto aggiornarle quando il produttore ne rila­scia di nuove per aggiungere funzionali­tà, risolvere eventuali bug o aumentare la compatibilità con applicativi/ giochi o nuove versioni dei sistemi operativi.

      Indice

      L’ignoranza non paga mai!

      Capita sovente di vedere amici e parenti che corrono ad acquistare nuove stam­panti perché passando da Windows 7 a Windows 11 si sono resi conto che queste non funzionavano più. Spesso l’ignoranza (intesa non in senso offensivo, ov­viamente) dei proprietari mina la longevità di tali dispositivi.
      Non ha alcun senso provare a installare su Windows 11 il CD fornito in dotazione per aggiornare o installare i driver con una stampante acquistata anni or sono, quando a malapena esisteva Windows 8.

      Ogni versione di Windows, infatti, apporta profonde modifiche al co­dice che coinvolgono le librerie di sistema, rendendo così impossibile per i vecchi driver riuscire a parlare la stessa lingua. L’unica soluzione, se non si vuole spendere soldi nell’acquisto di un nuovo dispositi­vo, è quella di cercare in Rete se esistono dei driver più aggiornati che risolvano il problema. E qui viene la parte difficile. Pochi sanno infatti che pesci prendere…

      Windows Update? Forse!

      Per facilitare la vita degli utenti, questo problema è stato in parte risolto negli ulti­mi anni da Microsoft. Da Windows Update, vengono scaricati anche i driver dei vari dispositivi hardware; ma ciò non sempre funziona.

      Con i laptop recenti non sussi­stono grossi problemi, ma con i laptop più datati e i PC desktop le cose diventano ben più rognose. Inoltre, non tutti i produttori (in particolar modo quelli meno blasonati) rilasciano driver firmati sulla piattaforma Microsoft; il che rende doveroso ricorrere a soluzioni alternative o manuali. In pratica, difficilmente con una passata di Windows Update si riescono a installare tutti i driver necessari. Che fare?

      La strada del fai da te

      Tra le varie soluzioni esistenti in Rete abbia­mo optato per Snappy Driver Installer Origin (SDIO), un tool che individua le versioni datate dei driver installati nel sistema ope­rativo e provvede ad aggiornarli alle ultime versioni disponibili.

      Il bello di SDIO è che permette di scaricare non pacchetto completo di driver (collezione ”driver pack”) da usare anche in modalità offline. Poiché il tool non richiede installa­zione può essere comodamente avviato da chiavetta USB e quindi può tornare utile per aiutare amici e/ o parenti in difficoltà. Ovviamente, se il PC è collegato a Inter­net possiamo fare una scansione veloce, scaricando solo gli indici (circa 20 MB) che permettono di verificare quali driver andran­no installati e/ o aggiornati.

      Ciò è possibile cliccando sul terzo pulsante dell’interfaccia di SDIO (Scarica solo indici). Nei casi più ostici vedremo invece come individuare manualmente il vendor (produttore) e il product ID (identificativo del prodotto) di un dispositivo hardware non riconosciuto per cercarlo manualmente su Internet e cercare così di risolvere il problema.

      Districarsi nel pannello di gestione Windows

      Cercando Gestione Computer nella barra di ricerca di Windows e avviando l’applicazione si accede a una finestra che permette di gestire driver, dischi collegati al PC e tanto altro ancora. Da questa finestra possiamo verificare se vi sono problemi di compatibilità dei driver.

      driver windows
      1. UTILITÀ DI PIANIFICAZIONE: Permette di creare e gestire attività che il computer eseguirà automaticamente nei giorni e negli orari specificati. Utile, ad esempio, per programmare interventi di manutenzione, sicurezza, backup ecc.
      2. VISUALIZZATORE EVENTI: Tiene traccia di tutti gli eventi che si sono verificati nel computer. È utile per diagnosticare l’origine di eventuali problemi verificatisi nel sistema (ad esempio BSOD: la classica schermata blu di errore).
      3. CARTELLE CONDIVISE: Visualizza la lista di tutte le cartelle condivise. Utile quando a distanza di tempo non si ricorda più quali directory sono state esposte in Rete.
      4. PRESTAZIONI: Consente di monitorare in tempo reale dati relativi alle prestazioni delle risorse hardware (CPU, disco, rete, RAM) e delle risorse di sistema (handle e moduli) usate dal sistema operativo.
      5. ESTIONE DISPOSITIVI: È il cuore nevralgico per la gestione dei driver installati nel sistema operativo. Mostra l’elenco di tutti i dispositivi (interni ed esterni) installati e/o collegati al PC. In caso di periferiche non riconosciute (e quindi di driver mancanti) viene mostrata la voce Altri dispositivi. Se un driver già installato o aggiornato ha problemi di compatibilità verrà mostrato un alert giallo con un punto interrogativo.
      6. GESTIONE DISCO: Da qui è possibile visualizzare i dischi collegati al PC (interni ed esterni) con le relative partizioni. È possibile formattare dischi, creare nuove partizioni, ridimensionare quelle già esistenti o cambiare le lettere di unità ad esso associate.
      7. SERVIZI E APPLICAZIONI: Consente di gestire l’esecuzione dei programmi in background, che si avviano in automatico con Windows o a un particolare evento. Qui si può smanettare (con cognizione di causa) quando si vuole ottimizzare il tempo di caricamento del sistema operativo.

      Teniamo aggiornata la scheda video

      I driver della scheda video sono tra i più importanti da aggiornare, non importa se si tratti di una GPU discreta o integrata. Sono sempre più numerose, infatti, le applicazioni che sfruttano questo componente e un suo eventuale malfunzionamento potrebbe comprometterne le funzionalità. La prima cosa da fare è controllare con precisione il modello di scheda video installata nel computer andando in Gestione Dispositivi. A questo punto colleghiamoci sulla pagina del produttore per scaricare i driver più recenti.

      Per NVIDIA andiamo su qui, per AMD colleghiamoci qui e per INTEL qui.

      Il tool magico che aggiorna i driver

      Si chiama Snappy Driver lnstaller Origin, è gratuito, non richiede installazione e permette di scaricare in un sol colpo un mega pacchetto di driver da usare anche offline con una chiavetta USB da almeno 32GB.

      Installiamo

      driver snappy
      Procuriamoci il software 1 Installiamo Snappy Driver lnstaller Origin (SDIO) da https://www.glenn.delahoy.com/snappy-driver-installer-origin/). Estraia­mo il contenuto del file ZIP, copiamo la cartella SD/0_ 1.12.5. 7 45 sulla pendrive e avviamo il software (SDIO_x64_R745.exe se Windows è a 64 bit, SDIO_R745.exe se a 32 bit).
      driver snappy 2
      Il mega driver pack!
      2 Accettiamo le condizioni della licenza d’uso e concediamo l’accesso a Internet quando appare la finestra di Windows Defender Firewall. Successivamente, clicchiamo su Scarica tutti i pacchetti di dri­ver. Partirà il download del pacchetto: trattandosi di 29,4GB occorrerà un po’ di pazienza. I driver verranno salvati nella cartella drivers (nell nostro caso in SDJ,0_ 1.12.5.745\update\SDIO_Update).

      Aggiorniamo

      driver snappy 3
      Maggiori informazioni
      3 Al termine del download dei pack necessari, nella finestra principale del programma appaiono i risultati della scansio­ne, con indicazione dei driver mancanti e di quelli che richiedono un update. Usando il cursore del mouse e premendo Ctrl sulla tastiera
      viene mostrato un popup con maggiori dettagli (produttore, data di
      rilascio, versione del driver e tanto altro).
      Una scelta sicura
      4 Innanzitutto spuntiamo Crea un punto di ripristino: ci aiuterà a ripristinare Windows se qualcosa dovesse andare storto. Mettia­mo poi la spunta sui driver che vogliamo installare/aggiornare. Di default S010 pone in cima alla lista le ultime release, ma se preferiamo usare driver più datati (può capitare che una nuova versione non funzioni a dovere) usiamo l’icona a doppia freccia per cambiare scelta.

      Fatto!

      I driver sono aggiornati!
      5 Quando siamo pronti clicchiamo su Installa, a sinistra (o premiamo Ctrl+􀀜, per avviare la procedura di installazione/aggiornamento dei driver selezionati. Al termine, SDlO evidenzierà in verde quelli aggiornati con
      successo e in arancione gli eventuali driver che necessitano di un riavvio del sistema operativo per poter funzionare correttamente. Se necessario,
      riavviamo il PC e godiamoci il nostro “nuovo” hardware.
      driver snappy 4
      Uno sguardo in profondità
      6 Se il tema di grafico di default (Metro) di SDIO dovesse renderci difficoltosa la lettura dei testi, possiamo cambiare aspetto sele­zionando Coax in Tema (o quello che più ci aggrada).
      Inoltre, spuntando Modalità esperto possiamo filtrare i risultati della scansione per mostrare i driver che preferiamo (attuali, vecchi, scono­sciuti e altre opzioni).

      Driver non trovati? Cerchiamoli a mano!

      Può capitare che Snappy Driver lnstaller Origin o CCleaner non siano in grado di rilevare i driver necessari per far funzionare alcuni dispositivi. In tal caso possiamo aiutarci con Gestione dispositivi di Windows.

      driver windows gestione dispositivi
      lnfo su produttore e prodotto
      1 Cerchiamo Gestione dispositivi nella: barra di ricerca di Windows e avviamo l’applicazione. Clicchiamo poi col tasto destro sul componente hardware di cui si vuole cercare o aggiornare i driver e selezioniamo la voce Proprietà.
      Andiamo in Dettagli e nel menu a tendina Proprietà selezioniamo ID Hardware. Clicchiamo col tasto destro sul Valore desiderato e sce­gliamo Copia per aggiungerlo agli appunti di Windows.
      driver identifier
      A caccia sul Web!
      2 Avviamo il motore di ricerca e incolliamo ( Ctrl+ V quanto in precedenza copiato. Avviando la ricerca verranno mostrati siti come www.driveridentifier.com che, analizzando il codice VEN (Vendor) e PID (Product ID) utilizzato, ci restituiranno informazioni utili per aiutarci a cercare il driver sul sito ufficiale del produttore. Se ciò non fosse possibile (produttore non più esistente) possiamo usare questi siti per scaricare un driver idoneo.

      Per chi non si accontenta… c’è CCleaner

      Se vogliamo essere proprio sicuri che il nostro hardware goda di ottima salute e non presenti problemi di compatibilità, allora possiamo ricorrere alla consulenza di uno dei nostri tool indispensabili: CCleaner, uno dei migliori tool in circolazione per ripulire Windows dalle chiavi di registro non valide e da file temporanei/indesiderati che occupano spazio su disco, c’è la funzionalità Driver Update, che si occupa di scansionare il sistema operativo per evidenziare la necessità di driver mancanti o che richiedono un update.

      ccleaner

      È sufficiente avviare l’applicazione, cliccare sulla voce Driver Updater e premere Visualizza i driver. In questo modo verrà analizzata la situazione attuale del sistema in uso con indicazione dei Driver aggiornati e dei Driver da aggiornare. In quest’ultima scheda sarà possibile procedere all’aggiornamento dei singoli driver o, se si ritiene che siano tutti da aggiornare, procedere in un sol colpo cliccando sul pulsante Aggiorna tutto.

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      Formazione

      Liberare spazio in modo smart!

      Problemi di spazio a causa degli SSD di piccole dimensioni? Il nuovo Windows ha un comodo strumento per aiutarci a trovare i file inutili da eliminare e liberare spazio in modo smart!

      Windows 11 ha portato decine di nuove funzionalità e di aggiornamenti in termini di strumenti e sistemi per la gestione delle risorse in un computer.

      Diverse nuove caratteristiche del sistema operativo sono sotto gli occhi di tutti, anche degli utenti meno attenti, ma alcune delle novità più succose sono nascoste dietro schermate e liste di opzioni. Uno degli strumenti più interessanti è chiamato Consigli per la pulizia e non è altro che una versione molto avanzata del vecchio Pulizia disco. Cominciamo a liberare spazio in modo smart, vediamo come!

      Indice

      Ordine e pulizia

      Tenere in ordine lo spazio di archiviazione di un computer è una pratica di grande importanza per evitare di dover ricorrere spesso all’assistenza specializzata. Al giorno d’oggi, nonostante dischi meccanici e dischi allo stato solido siano di grandi dimensioni, non è impossibile trovarsi con troppo poco spazio per poter utilizzare una macchina nella maniera corretta.

      Peggiore ancora è l’ipotetica situazione in cui l’assenza di spazio su disco impedisce l’installazione di un aggiornamento importante o il corretto utilizzo di un programma. I file presenti all’interno del disco di un computer, chiaramente, non sono tutti uguali. Molti file vengono generati temporaneamente dalle applicazioni per poter semplificare l’esecuzione di alcuni compiti e non sempre vengono cancellati a compito finito.

      Questi “file temporanei” spesso e volentieri sono la motivazione per cui, con il passare del tempo, gli hard disk si riempiono inesorabilmente; imparare a gestire questo genere di file è di importanza capitale per la manutenzione di un PC. Una nota: la rimozione dei file temporanei non provoca problemi all’utilizzo del computer, eccezione fatta per i file relativi a Windows Update (che possono sempre servire per fare un roll back alla precedente versione del sistema operativo). Un’altra abitudine molto importante è quella che riguarda la sistematica pulizia dei download.

      La cartella in cui i browser salvano i file scaricati andrebbe periodicamente pulita per evitare quanto più possibile gli sprechi di spazio. Se a queste due problematiche aggiungiamo la cache del browser o quella delle applicazioni legate ai servizi di streaming (Netflix e Spotify su tutte) arriviamo molto rapidamente a una conclusione: uno strumento che aiuti l’utente a gestire tutti questi file non indispensabili è particolarmente gradito così da liberare spazio in modo smart.

      I consigli di Microsoft

      Il programma Consigli per la pulizia analizza in maniera smart il contenuto del disco rigido (o dei dischi rigidi in configurazioni particolari) per capire cosa si può togliere e cosa no. Per attivarlo è necessario navigare un po’ all’interno delle Impostazioni del sistema: una volta aperto lo strumento, i file del disco selezionato vengono divisi in base a categorie come “file temporanei”, “file inutilizzati”, “file sincronizzati con il cloud” “applicazioni inutilizzate”. Ogni categoria contiene una lista di file a essa associati che è possibile selezionare o deselezionare singolarmente.

      Altri strumenti per la pulizia

      Consigli per la pulizia è senza dubbio un passo avanti considerevole rispetto al passato, tuttavia potrebbe non essere abbastanza, vista la sua natura conservativa. A differenza dello strumento di Microsoft, soluzioni come BleachBit possono vantare un sistema di pulizia più approfondito che permette di eliminare più dati e più in profondità. Questi tipi di soluzione sono interessanti per chi tiene in particolare considerazione la segretezza dei dati.

      strumento pulizia
      Bleachbit

      Sempre BleachBit, per esempio, dispone anche di un sistema di cancellazione sicura che rende irrecuperabili i dati cancellati. Non mancano anche soluzioni per smanettoni estremi, come CleanerML, incluso in BleachBit, un linguaggio di markup per chiunque voglia programmare un sistema di pulizia personale da adattare alle esigenze dei propri sistemi.

      Recuperiamo Megabyte con il tool di Microsoft

      tool microsoft 1
      1. Apriamo le Impostazioni di Windows 11 utilizzando la scorciatoia da tastiera Win + i o facciamo clic sul pulsante a forma di ingranaggio all’interno del menu Start del sistema operativo della casa di Redmond.
      tool microsoft 2
      2. Assicuriamoci di essere all’interno della schermata Sistema e cerchiamo, nella parte destra dello schermo, la voce Archiviazione per farci poi clic sopra.
      tool microsoft 3
      3. Lasciamo che il computer analizzi la composizione del nostro disco rigido per qualche minuto. Scorriamo verso il basso per trovare, sotto la categoria Gestione archiviazione, la voce Consigli per la pulizia.
      tool microsoft 4
      4. Ogni categoria avrà i file di cui il sistema consiglia l’eliminazione. Per farlo basta applicare il segno di spunta al fianco dei vari file e fare poi clic sul pulsante Pulisci.

      Mappiamo lo spazio occupato

      Possiamo capire al volo cosa occupa il nostro disco fisso e fare pulizia con WinDirStat, che funziona anche con le versioni precedenti di Windows.

      windir
      Windir per mappare lo spazio.

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