Tag: tariffe

Formazione

Supporto informatico, facciamo chiarezza

Spesso si valuta in modo sbagliato i costi del supporto informatico, basandosi esclusivamente sul costo per ogni ora di lavoro dei tecnici.

Forse non c’è un indicatore più mutevole e meno rappresentativo del costo dell’assistenza informatica di quello che comunemente si associa alla tariffa oraria del tecnico. Per comprendere veramente il costo di tale servizio, dovremmo interrogarci su alcuni punti chiave.

Il campo dell’informatica rappresenta un universo estremamente vasto e in continua evoluzione, paragonabile per la sua complessità a quello della medicina. La competenza di un professionista in questo settore è influenzata da una serie di fattori.

Innanzitutto, la sua formazione iniziale e la costante aggiornamento nel corso del tempo giocano un ruolo cruciale. Inoltre, l’esperienza accumulata nel campo, insieme all’intuito e all’intelligenza, consentono al tecnico di identificare rapidamente i sintomi e diagnosticare con precisione il problema da risolvere. Infine, la conoscenza dei mezzi diagnostici disponibili è fondamentale per risolvere efficacemente il problema. Queste qualità combinate definiscono un professionista competente, in grado di individuare rapidamente la migliore soluzione senza rischiare ulteriori complicazioni.

La complessità di un intervento informatico

Spesso ci si aspetta una stima del tempo necessario per eseguire un determinato intervento informatico. Tuttavia, un professionista esperto risponderà quasi sempre con un “dipende”. Un esempio eclatante è l’installazione di un PC, un’operazione che può richiedere da 15 minuti a diverse ore.

Supporto informatico hardware

Questo perché la durata dell’intervento dipende da molteplici fattori: se il PC è nuovo o usato, se va integrato in una rete aziendale o sostituisce un dispositivo esistente, se richiede aggiornamenti software, se devono essere configurate caselle di posta e se deve essere garantita la sicurezza della rete aziendale.

Ci sono molte altre variabili da considerare, rendendo difficile se non impossibile stimare con precisione la durata di un intervento, spesso legato a esigenze ancora più complesse.

Quali sono i fattori che determinano il prezzo dell’aiuto informatico?

L’unica certezza è che il costo del supporto informatico non è strettamente legato alla tariffa oraria del tecnico. Essa dipende dalla scelta del professionista adatto per un intervento specifico e dalla sua competenza. La cura con cui il tecnico esegue l’intervento è un altro fattore cruciale, poiché un approccio prudente può prevenire la comparsa di ulteriori problemi e costi. Infine, la conoscenza approfondita del cliente, delle sue caratteristiche e delle sue esigenze è di grande importanza.

Enjoy System, a tal fine, impiega solo tecnici altamente esperti e favorisce rapporti a lungo termine e di fiducia con i clienti. Questo è il cuore della nostra “missione”, consentendoci di risolvere in modo ottimale ogni problema del cliente, mantenendo al contempo un costo per l’assistenza informatica estremamente competitivo.

La competenza di un tecnico

In realtà, la valutazione della qualità di due tecnici, Tizio e Caio, da parte del cliente, non è così semplice. Anche se Tizio e Caio potrebbero avere formazione, esperienza, abilità, mezzi simili, il fatto che Tizio costi il doppio di Caio non implica necessariamente che il supporto informatico fornito dal primo sia superiore a quello fornito dal secondo.

tecnico

Questo perché, senza competenze nel settore, non sono in grado di valutare in modo accurato la qualità del lavoro dei tecnici.

Un tecnico che richiede un compenso più basso può garantire lo stesso risultato?

Un tecnico meno esperto potrebbe essere in grado di eseguire operazioni di base come l’installazione di un PC in rete e l’installazione del software.

Tuttavia, potrebbe trovarsi in difficoltà se richieste operazioni più complesse, come la creazione di un’utenza nella rete aziendale, la configurazione di una casella di posta sul server, l’implementazione di una VPN o la modifica delle regole del firewall. In questi casi, potrebbe essere necessario l’intervento di un tecnico più esperto per evitare rischi di danni e per ottenere risultati soddisfacenti.

I costi di un tecnico

Un aspetto cruciale da considerare riguardo al costo orario di un dipendente è il suo costo reale per l’azienda. Un tecnico alle prime armi potrebbe percepire uno stipendio mensile netto di 1200-1400 euro, ma bisogna tenere conto di numerosi altri fattori per determinare il suo costo effettivo. Questo include il costo totale dello stipendio, i materiali forniti, le spese di trasporto, telefoniche, di struttura e altre.

costi assistenza

Inoltre, occorre considerare il tempo massimo che il dipendente può essere “venduto” dall’azienda, riducendo questo tempo per fattori come la formazione continua, le riunioni organizzative, le telefonate con i clienti, le ferie, i permessi, i tempi persi negli spostamenti e le eventuali malattie. Effettuando questi calcoli, si può arrivare a un costo reale per l’azienda di circa 30 euro all’ora per un tecnico inesperto, mentre un tecnico medio-alto potrebbe avvicinarsi ai 40 euro e un tecnico esperto potrebbe costare ancora di più.

Considerazioni

In sintesi, il costo orario potrebbe essere l’unico parametro che non dovrebbe essere il principale nella valutazione di un tecnico e del suo lavoro. È importante considerare altri fattori, come la competenza, l’attenzione ai dettagli, la conoscenza del cliente e la capacità di risolvere i problemi in modo efficace ed efficiente.

    Contattaci subito

    LEGGI ANCHE:

    gas bolletta
    Consulenza, Formazione

    Luce e gas: meglio il mercato libero o il tutelato?

    Quanto spenderebbe oggi uno studente, una famiglia e un anziano solo di luce e gas? Abbiamo simulato tre profili di consumo. Ecco cosa ne è uscito

    Chi è ancora nel mercato tutelato, in piena tempesta dei prezzi dovrebbe passare o no al mercato libero? Magari ci fosse una risposta semplice e valida per tutti. Dalle simulazioni che abbiamo fatto, però, una certezza emerge: nel mercato libero le offerte più convenienti – almeno per ora – sono quelle a prezzo variabile. Ma in ogni caso il risparmio si aggira intorno al 3% per il gas e al 6% per la luce rispetto alla tutela. Meglio di nulla, ma certo non una svolta per l’economia familiare.

    Dall’altra parte, sia per il gas che per la luce bloccare oggi un prezzo per uno-due anni significa pagare l’energia anche il triplo rispetto al prezzo di tutela. Insomma: la situazione è disperata? Non necessariamente. Per il nostro confronto abbiamo escluso le offerte dedicate solo a chi passa da un operatore all’altro (la voltura), privilegiando quelle che consentono anche la nuova attivazione del contatore. Ma in un mercato in cui la concorrenza è elevata, gli operatori confezionano spesso offerte accattivanti pur di strappare clientela agli altri. Passando da un’offerta del mercato libero a un’altra, infatti, i vantaggi potrebbero essere maggiori. Ma forte potrebbe essere anche la tentazione di tornare alla tutela.

    Indice

    Tariffe energia

    Abbiamo estrapolato le tariffe dal Portale Offerte di Arera, lo strumento dell’autorità dell’energia dedicato al consumatore. Qui tutti i gestori possono caricare e aggiornare le proprie offerte. Le tariffe che indichiamo, selezionate tra il 28 e il 29 settembre per il gas e il 3 ottobre per la luce, sono comprensive di tutto: materia energia, trasporto e gestione del contatore, imposte e Iva. Non ci sono gli oneri di sistema, che il governo ha azzerato anche per il quarto trimestre 2022.

    tariffe

    Nello stilare le varie top 3 abbiamo eliminato tutte le offerte che, a volte, i gestori dedicano ai dipendenti o alcune tipologie di clienti – spesso molto convenienti – e laddove tra le prime tre offerte migliori ce ne erano due, o addirittura tre dello stesso gestore, abbiamo considerato solo la più bassa così da indicare anche operatori differenti. Gli operatori che offrono tariffe a prezzo fisso sono così pochi che spesso non siamo riusciti a indicarvi più di due offerte.

    Studente a Roma

    Vivere in zona San Lorenzo a Roma da non residente può costare caro. Un contratto di nuova attivazione per il gas prevede, nel migliore dei casi, 1423 euro l’anno. Questo per un’offerta a prezzo fisso (118 euro al mese) con Enel Energia. Tutt’altro discorso per il variabile. Dove la prima offerta, quella di A2A, è più conveniente della tutela seppure di 24 euro l’anno, ma anche Nuovenergie ed E-On – pur costando poco di più rispetto al mercato tutelato – offrono prezzi concorrenziali.
    Per la luce, a prezzo fisso non c’è nulla che si attesti sotto al prezzo della tutela, anche l’offerta
    di Coop si avvicina molto. Chi si orienta sul variabile invece può trovare qualcosa di più appetibile: tutte e tre le offerte sono al di sotto del prezzo annuale fissato dall’Arera, anche se di poco.

    Famiglia a Milano

    È inevitabile che una coppia con due o più figli consumi di più rispetto a un single e, in questo caso, sbagliare tariffa può fare grossi danni alle finanze familiari. Partendo dal gas, il miglior prezzo fisso è quello di Enel Energia con quasi 2.500 euro annui. Con Utilità e Hera Comm, che pure sono i numeri 2 e 3 della graduatoria, si sfonda il tetto dei 3500. Ancora una volta con le offerte a prezzo variabile i prezzi scendono in modo vistoso, anche se la convenienza rispetto alla tutela è molto limitata, con la sola A2A in grado di offrire un risparmio reale (46 euro in meno); Nuovenergie ed E-On, che completano il podio, superano i 1500.
    Così come per il profilo-studente di Roma, gli operatori con una tariffa luce a prezzo fisso sono solo due. La proposta di Coop è inferiore di 11 euro alla tutela. Mentre quella di Hera Comm la supera di oltre Tutte e tre le offerte a prezzo variabile invece sono più convenienti, ma al massimo del 5%rispetto al prezzo Arera.

    Anziano a Napoli

    Vivere solo in una casa di residenza in cui si passa gran parte della giornata, soprattutto nei mesi autunnali e invernali: abbiamo considerato anche questo scenario. I consumi stimati sono leggermente più alti rispetto allo studente di Roma. In questo caso le offerte a prezzo fisso sono più alte rispetto alla tutela, ma non nelle percentuali in tripla cifra di Roma e Milano. Plt Puregreen è la più conveniente (+37% sulla tutela) e al terzo posto c’è Enel Energia (+67%). Anche stavolta il prezzo variabile è più basso, ma rispetto alla tutela solo A2A offre qualcosa di meglio (28 euro in meno l’anno) con Nuovenergie ed E-On più distanti, ma sempre entro i 1000 euro.
    Passando alla luce, di offerta a prezzo fisso ne abbiamo trovata addirittura una sola, quella di Coop, che è di poco superiore alla tutela. Quanto al variabile, le prime tre offerte indicate dal Portale sono più convenienti, se ci si accontenta di risparmiare poche decine di euro l’anno.

    Perché conviene il variabile?

    Non può essere un caso, infatti non lo è. In questa fase gli operatori di energia stanno proponendo prezzi variabili molto più bassi rispetto a quelli fissi per un preciso motivo. “Le offerte a prezzo fisso oggi costano molto non solo per il costo della materia prima, che come sappiamo è elevato, ma anche perché in questo regime gli operatori devono tutelarsi dal rischio che il prezzo, per motivi oggi imprevedibili, salga ancora di più.

    Luce e gas
    Luce e gas

    In quello scenario infatti i gestori dovrebbero acquistare l’energia a costi maggiori rispetto a quelli applicati al cliente” spiega Niccolò Carlieri, co-founder di Selectra Italia, un servizio di comparazione tariffe e assistenza ai consumatori che vogliono cambiare operatore.

    Ma non è tutto: a incidere su queste tariffe monstre c’è anche il rischio di morosità. Per difendersi dal quale gli operatori applicano costi maggiori. Per i fornitori di energia, soprattutto i più piccoli, il prezzo fisso è quindi molto rischioso tanto che sono rimasti in pochi a offrirlo: secondo Carlieri, circa il 20% del totale.

    LEGGI ANCHE:

    contattaci