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Smartphone che mostra simbolo di trasmissione con televisore sullo sfondo
Hardware, Smartphone

Lo schermo del tuo smartphone in TV

Con le Smart TV è semplice guardare tutti i contenuti che vogliamo come Netflix e Youtube dal nostro divano.

Ma come possiamo fare se non abbiamo una Smart TV?

Tutti i nuovi televisori sono Smart TV, hanno quasi sempre la possibilità di connettersi ad Internet e di guardare YouTube, Netflix, Disney + e altri servizi.
Non avendo una Smart TV possiamo ricorrere ad un semplice ed economico accessorio: Chromecast di Google

Google Chromecast

Ecco quindi come connettere il tuo Android alla TV

Per poter trasmettere in streaming il contenuto del nostro smartphone su una TV, è essenziale che entrambi i dispositivi siano connessi alla stessa rete Wi-Fi. Basta toccare l’opzione “Trasmissione” presente nella sezione “Dispositivi Connessi” e visualizzare i ricevitori compatibili, è possibile effettuare la connessione tramite l’applicazione Google Home. Dall’app, basta toccare la scheda “Dispositivi”, quindi selezionare “Aggiungi Nuovo Dispositivo” e specificare l’ambiente in cui aggiungerlo, come ad esempio la sala o lo studio.

Può capitare di visualizzare il simbolo della trasmissione wireless, raffigurato come un rettangolo con onde al suo interno, mentre si utilizza un’app compatibile come YouTube. In questo caso, è sufficiente toccare questo simbolo per avviare direttamente la trasmissione, evitando di dover passare attraverso le normali schermate di Android.

Esistono anche altri pratici dispositivi come il Fire TV Stick di Amazon o il clone del Chromecast chiamato Monbeq

Amazon FireTVStick

Andiamo a vedere come usare questi dispositivi

Il menu Impostazioni di Android può variare da uno smartphone all’altro a causa delle personalizzazioni apportate dai produttori e dalla versione di Android in uso. Il menu Trasmissione si trova generalmente all’interno della sezione “Dispositivi Connessi”, accessibili tramite uno swipe dal bordo superiore dello smartphone. Una volta individuato il comando, se hai a disposizione una Smart TV o un TV Box Android, dovresti vedere il dispositivo nella finestra di Trasmissione. È fondamentale, comunque, che sia lo smartphone e il TV o TV Box siano connessi alla stessa rete Wi-Fi.

Se non visualizzi automaticamente il TV Box o la Smart TV, puoi aggiungerli manualmente. In questo caso, dovrai installare l’app Google Home dal Play Store, che gestisce gli accessori domotici della casa.

Puoi acquistare un adattatore come il Chromecast, che si collega direttamente alla porta HDMI del televisore su https://store.google.com, a partire da circa 40 euro. Puoi anche risparmiare ulteriormente acquistando un clone del Chromecast come l’adattatore Monbeq, disponibile su Amazon a soli 19 euro (https://amzn.to/45YMAtp).

Infine, puoi trasmettere in streaming il contenuto dello schermo dello smartphone utilizzando il Fire TV Stick di Amazon, parte ad un costo di 35 euro su https://amzn.to/480C2fl.

Una guida al collegamento

Una volta selezionato il dispositivo che desideriamo connettere al nostro smartphone tramite la trasmissione wireless, Avverrà una richiesta per la trasmissione di tutto lo schermo.

Tuttavia, esiste anche la possibilità di trasmettere al televisore solo un video di YouTube o un film in streaming. Basterà toccare direttamente sull’app il simbolo del rettangolo con tre onde al suo interno e verrà visualizzata una richiesta di connessione. In questo modo, potremo condividere solo quel contenuto specifico senza esporre i dati sensibili del nostro smartphone. Questo è particolarmente utile se desideriamo condividere lo smartphone con familiari o amici senza preoccuparci che venga utilizzato in modo improprio.

Google Home

L’app Google Home è disponibile sulla maggior parte dei dispositivi Android, e nel caso non fosse preinstallata, è possibile scaricarla gratuitamente dal Google Play Store. Questa app consente di gestire tutti gli accessori della casa domotica, organizzandoli per stanze o ambienti. Puoi aggiungere dispositivi come Chromecast, altoparlanti o assistenti virtuali. Ci sono oltre un centinaio di dispositivi compatibili che possono essere configurati facilmente attraverso l’app.

Grazie a Google Home, puoi collegare non solo i Chromecast ma anche la maggior parte dei TV Box disponibili sul mercato. Attraverso l’app, puoi avviare la trasmissione wireless dello schermo, regolare il volume e collegare il dispositivo all’Assistente Google, l’utilizzo di comandi vocali.

Inoltre, puoi effettuare videochiamate direttamente dal tuo televisore, ma è importante ricordare che il microfono utilizzato rimarrà quello integrato nel tuo smartphone Android.

Trasmetti ovunque dal tuo smartphone

La maggior parte degli Smart TV e dei TV Box è compatibile con Chromecast, il che consente di trasmettere il contenuto dello schermo del tuo smartphone sul televisore. Tuttavia, esistono anche altri protocolli di connessione, come Miracast o DLNA, che richiedono app specifiche. Quello che rende XCast un’applicazione interessante è la sua capacità di gestire tutti questi protocolli di connessione senza la necessità di installare diverse app separate.

XCast è in grado di cercare i dispositivi disponibili e di identificare i file video, audio e foto, consentendo di trasmetterli al televisore. L’app è compatibile con una vasta gamma di Smart TV e dispositivi come Google Chromecast, Amazon Fire TV Stick, Roku e altri ricevitori DLNA. È inoltre compatibile con le console Xbox.

Per trasmettere il contenuto dello schermo dal tuo smartphone al TV, è necessario che entrambi i dispositivi siano collegati alla stessa rete Wi-Fi. Puoi sempre utilizzare il tuo smartphone come hotspot e trasmettere contenuti come immagini e video o anche contenuti online.

L’app è gratuita, ma richiede la visualizzazione di annunci pubblicitari prima dell’avvio della connessione. Se desideri eliminare la pubblicità, puoi optare per la versione Pro che costa 7,50 euro e offre funzionalità aggiuntive come individuare contenuti video già riprodotti e creare segnalibri.

Se già utilizzi questi dispositivi o se il nostro articolo ti è stato utile faccelo sapere nei commenti qui sotto, ci auguriamo di vederci presto con nuove notizie sul mondo dell’informatica!

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    Applicazioni, Smartphone

    Whatsapp su un tablet Android

    Ecco una soluzione comoda per avere Whatsapp sul proprio tablet

    Sia che si tratti di lavoro o che si tratti di comunicazioni private ormai siamo un po’ tutti dipendenti da Whatsapp. Per questo c’è la possibilità di condividere lo stesso account su tutti i nostri dispositivi. Possiamo ad esempio sfruttare l’accesso Web su Windows, anche grazie all’ottimo Ferdium. Esiste una soluzione simile anche per usare Whatsapp su un tablet Android? Scopriamolo!

    Indice

    L’evoluzione di Android

    La gestione di un account Whatsapp su dispositivi multipli, come ad esempio tablet, è sempre stata problematica. Il servizio, in una prima fase è riuscito a trovare delle soluzioni ma con molti limiti. Addirittura se ben ricordiamo l’accesso era possibile soltanto da un unico device, quello in cui era inserita la scheda Sim legata al numero telefonico con cui ci si era registrati.

    Nel corso degli anni, ma sempre con un certo ritardo rispetto a tutti i concorrenti, gli sviluppatori hanno aggiunto anche uno strumento che consente l’accesso via Web. Una funzione però piuttosto limitata. Ad essere sinceri, spesso (specialmente nei primi tempi) questa funzione ha denunciato problemi di stabilità ed efficacia. Erano difatti frequenti disconnessioni e la periodica necessità di effettuare una nuova autenticazione per accedere ai propri messaggi. Solo di recente è stato lanciato anche un client per i sistemi operativi desktop di tipo “nativo” tipo Windows. Questo in realtà offre poco più di un contenitore per il servizio basato sul Web, ma fino a oggi rimangono ancora assenze significative nella dotazione di funzioni.

    Beeper

    La lentezza nell’evoluzione di Whatsapp è stata uno dei fattori che hanno contribuito al successo di alcune piattaforme alternative, in particolare Telegram. Questo concorrente, infatti, ha mostrato una carica di innovazione di gran lunga superiore, arrivando a offrire ormai da molti anni tutte le funzioni che, con estrema lentezza, Whatsapp sta iniziando a implementare soltanto adesso. le soluzioni integrate per i servizi di messaggistica istantanea in ambiente mobile sono piuttosto rare. Il progetto più interessante sembra essere Beeper, ma attualmente l’accesso al servizio è su invito e le app mobile sono ancora in corso di sviluppo.

    whatsapp beeper
    Progetto interessante che si pone l’obiettivo di unificare tutti i servizi di messaggistica in un’unica interfaccia.

    La versione iOS è in fase beta e l’unico modo per scaricarla è solamente tramite Testflight. Cioè gli utenti che sono stati invitati riceveranno una mail con un link per testare l’app, mentre quella Android è stata pubblicata ufficialmente sul Play Store ma richiede comunque un invito per l’iscrizione al servizio. Se però l’esigenza è soltanto quella di accedere a Whatsapp con il tablet, si può sfruttare una novità introdotta finalmente – dagli sviluppatori con l’aggiornamento di novembre.

    La funzione che ha ottenuto la massima attenzione da parte della stampa e degli utenti è sicuramente la possibilità di inviare messaggi a sé stessi. Una modalità d’uso che molti utenti sfruttano per salvare note e appunti, inoltrare informazioni provenienti da altre chat e per scopi simili. Per sfruttare questa funzione è sufficiente creare una nuova chat e selezionare come destinatario il proprio contatto (basta cercare tu nell’elenco), oppure inoltrargli un messaggio proveniente da un’altra chat. Ma ancora più interessante (per i possessori di un tablet Android) è la seconda novità dell’update di novembre: gli sviluppatori stanno infatti lavorando anche alla versione tablet dell’app.

    Test numero chiuso

    L’app per smartphone può infatti mostrare un alert che informa della nuova funzione. Inoltre alcuni utenti della versione beta hanno potuto visualizzare anche una schermata di presentazione. Per provare l’ultima release di Whatsapp tramite i canali ufficiali bisogna iscriversi al programma beta del servizio, attraverso questo collegamento. Il numero di beta tester è però a numero chiuso e quasi sempre sarà impossibile inviare una nuova richiesta. Si può però ovviare al problema scaricando e installando l’ultima beta da un repository alternativo, come per esempio APKMirror. Basta raggiungere l’indirizzo e scaricare il pacchetto APK della versione beta più recente.

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    App 2022, ecco le migliori

    Intelligenza Artificiale, realtà virtuale, crescita personale e social innovativi risultano ai primi posti nelle classifiche delle migliori app del 2022, secondo il giudizio degli esperti di Google e Apple e una statistica sul gradimento degli utenti

    Anche quest’anno, nei primi giorni di dicembre Google e Apple hanno reso note le classifiche relative alle migliori app dell’anno che si è appena concluso. Come consuetudine è stato Tim Cook, CEO di Cupertino, a consegnare l’App Store Award 2022 ai 16 sviluppatori che si sono distinti “per offrire prospettive fresche, significative e genuine”. Anche a Google hanno comunicato i nomi dei vincitori del loro Best of Play 2022, scelti sia da una giuria di addetti ai lavori che dal gradimento degli stessi utenti.

    In assoluto quest’anno hanno avuto successo le app che sfruttano l’Intelligenza Artificiale ed elaborano le richieste direttamente sui loro server e non sul dispositivo dell’utente. I due migliori esempi sono quelli di Dream by WOMBO, un’app che permette di realizzare immagini di ogni tipo utilizzando parole chiave o anche frasi complesse, e Plant Parent – Guida alla Cura, un’app che riesce a identificare dal proprio database non solo la pianta, ma anche eventuali malattie che la interessano.

    Indice

    Social meno invadente

    L’app social che nel 2022 ha riscosso il maggior successo sia dagli utenti Apple che da quelli Android è BeReal. Your friends for real, che come indica il nome non prevede l’utilizzo di filtri di bellezza nelle immagini che vengono pubblicate. Non solo, ma obbliga a pubblicare una propria immagine se si vogliono vedere quelle degli altri, in modo da rendere il social più partecipato.

    Tra le app del 2022 per la crescita e il benessere personale, che purtroppo sono tutte in inglese, sono state premiate Breathwrk, che mostra come una respirazione corretta faccia stare meglio, e Recover Athletics che aiuta a individuare e gestire al meglio gli infortuni di chi pratica sport. I giochi più premiati invece sono gli strategici di guerra come Apex Legends Mobile, con cui è possibile giocare insieme ai propri amici, ma che richiedono dei dispositivi di fascia alta per divertirsi al massimo.

    Dream by Wombo

    Realizza fantastiche opere d’arte usando l’Intelligenza Artificiale: basta inserire lo stile e alcune parole chiave.

    L’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale per realizzare opere d’arte è in continua crescita. E non per niente la migliore app dell’anno secondo gli esperti di Google è proprio un’app in grado di generare immagini come Dream by WOMBO. A differenza di altre app simili, che sono utilizzabili solo a pagamento, questa consente di ottenere ottimi risultati anche nella versione gratuita, pur con una limitazione degli stili disponibili. Il suo funzionamento è semplice. Popo averla installata e avere fornito i permessi richiesti, potremo prima di tutto dare un’occhiata alle opere d’arte realizzate da altri utenti dell’app che poi hanno deciso di condividerle.

    Quindi basterà fare un tap sul pulsante per creare la nostra. Nella casella superiore dovremo inserire alcune parole chiave, poi scegliere uno stile tra quelli disponibili e infine, solo se vogliamo, inserire una nostra immagine da modificare. Noi abbiamo inserito come parola chiave “Clown”, scelto lo stile Bad Trip e caricato una nostra foto. Potete vedere qui a fianco il risultato che potrà comunque essere modificato e poi condiviso. La versione a pagamento dell’app costa 5,49 € al mese e permette di utilizzare tutti gli stili disponibili e ottenere quattro risultati alla fine di ogni ricerca.

    Plant Parent – Guida alla Cura

    Oltre a riconoscere la pianta inquadrata, individua eventuali malattie e offre indicazioni per la cura

    Sappiamo già che app come Plant Net sono in grado di riconoscere fiori e piante di ogni tipo semplicemente inquadrandole con la fotocamera dello smartphone. Ora però Plant Parent – Guida alla Cura si spinge oltre il riconoscimento del tipo di pianta. In pratica permette, tra le altre cose, anche di individuare eventuali problemi di salute delle foglie o dei fiori inquadrati. Offrendo difatti anche consigli per la cura. Si tratta chiaramente di un’app adatta per le piante che teniamo in casa e che riesce spesso a individuare il problema. Plant Parent è completamente in italiano e presenta anche una sezione completa sui problemi comuni delle piante, delle loro foglie e dei fiori.

    plant parent

    È anche possibile inserire il nome della pianta in modo da ottenere le indicazioni su cura, innaffiatura e concimazione con tanto di controllo del livello di luce. La funzione più gettonata è naturalmente quella che prevede di fotografare una pianta che non sta bene in modo da visualizzare eventuali consigli su misura. Anche in questo caso oltre alla versione gratuita è presente quella a pagamento, sicuramente più completa che però costa 7 € al mese. È possibile comunque effettuare una prova gratuita di una settimana, ricordandoci naturalmente di sospenderla prima del termine.

    Petstar: My Dog & Cat Sings

    Partendo dalla fotografia del nostro cane o del gatto realizza un video in cui si vede l’animale mentre canta

    L’Intelligenza Artificiale continua a farla da padrone tra le app del 2022 come dimostra PetStar: My Dog & Cat Sings. Si tratta di un’app assolutamente divertente. In pratica, partendo da una fotografia in cui è possibile vedere la bocca, gli occhi e le orecchie del nostro amico peloso, realizza un video in cui l’animale sembra cantare aprendo la bocca e muovendo occhi e orecchie al ritmo delle più famose musiche, natalizie e non solo. Una volta scattata la foto o caricata dallo smartphone l’immagine che ci interessa, che deve mostrare chiaramente il muso dell’animale, ci verrà chiesto di sistemare due pallini in corrispondenza degli occhi e due triangoli al posto delle orecchie.

    petstar

    Quindi non ci resterà che tracciare i contorni della bocca e del naso ed eventualmente inserire alcuni accessori come collarini o campanellini. Per ogni aggiunta potremo vedere un’anteprima dell’effetto e alla fine non ci resterà che passare alla scelta del brano musicale da abbinare. Questi li potremo scegliere tra una ventina di brani disponibili gratuitamente. Scelta la canzone, il video verrà elaborato online e potremo decidere se condividerlo con gli amici o cancellarlo. La versione Premium per 40 € l’anno consente di salvare una copia anche sullo smartphone e di scegliere tra un maggior numero di brani quello che preferiamo.

    Bereal

    Il social più nuovo del 2022 ci chiede di scattare una foto al giorno mostrando dove ci troviamo senza filtri e ritocchi

    Oltre alle app scelte dalla giuria di addetti ai lavori, ci sono quelle selezionate dagli utenti e per il 2022 la più votata è Be-Real. Your friends for real. Il successo di quest’app social decisamente insolita si può constatare anche dalla crescita di oltre il 400% degli utenti in pochi mesi, che ha portato il numero a superare i 10 milioni in meno di due anni, al punto che molti definiscono ormai BeReal come il social della generazione Z. Come accade su Instagram, anche in questo caso si tratta di pubblicare una propria fotografia, solo che BeReal chiede di scattarla entro due minuti da quando si riceve la notifica e non è possibile inserire filtri per migliorarla.

    bereal

    Su BeReal, a differenza degli altri social, non è possibile limitarsi a osservare gli altri, ma si deve partecipare attivamente alla vita dell’app. Infatti non potremo vedere le foto dei nostri contatti finché non avremo pubblicato la nostra. Come indica chiaramente il nome dell’app, si tratta di fare vedere alle altre persone esattamente come conduciamo la nostra vita, senza abbellimenti e con il nostro selfie che verrà inserito contemporaneamente alla foto principale e che apparirà in un piccolo riquadro. Potremo decidere di pubblicare il nostro BeReal in ritardo, ma questo verrà comunque evidenziato dall’app.

    Band Lab Music Making Studio

    Costruisci la tua musica creando ritmi, effetti creativi, loop e campioni con i pacchetti di suoni royalty-free

    Non occorre essere dei musicisti esperti e avere a disposizione uno studio di registrazione per realizzare brani musicali di ottimo livello. Basta un’app come BandLab – Music Making Studio che è un vero mix editor a 16 tracce in grado di permettere a chiunque di registrare, modificare e remixare la propria musica: dal dubstep all’hip-hop, house, rock, rap creando ritmi, aggiungendo effetti creativi, usando loop e campioni dei pacchetti di suoni disponibili attraverso una licenza gratuita libera da diritti.

    Band Lab Music Making Studio

    Avremo a disposizione oltre 300 strumenti MIDI virtuali e più di 180 preset di effetti per voce, chitarra e basso, oltre a un looper e a un sistema di mastering per preparare le tracce per la distribuzione del nostro brano musicale, che poi potremo condividere con gli amici o all’interno della community dell’app. La funzione SongStarter proporrà poi brani musicali casuali che potremo personalizzare utilizzando tutti gli strumenti disponibili. La grafica dell’app è molto chiara e consente di modificare effetti e sonorità con pochi tap. Se poi abbiamo a disposizione uno strumento MIDI oppure anche un microfono esterno, li potremo collegare per comporre in maniera più completa i nostri brani musicali preferiti.

    Color Match

    Combina i differenti colori proposti dall’app in modo da ottenere la tinta il più possibile simile a quella richiesta

    Capita spesso che le idee di maggior successo siano anche quelle più semplici. È sicuramente questo il caso di Color Match, l’app che ha avuto il riconoscimento nel 2022 di migliore gioco da parte degli utenti Apple. Si tratta in pratica di miscelare più colori fino a quando non si otterrà quello richiesto. Dopo ciascun mix è possibile visualizzare la percentuale di successo e quando questa sarà superiore al 90% si potrà passare al livello successivo.

    Detta così sembra un’idea simpatica ma anche banale. In realtà gli sviluppatori dell’app l’hanno arricchita notevolmente permettendo di ricevere ricompense per i lavori meglio riusciti con cui acquistare accessori come nuovi pennelli o nuovi colori.

    Color Match

    Una volta superata una sezione si passa a quella successiva, all’interno di una specie di città composta da differenti sezioni, dalla fattoria ai giardini e con aree tematiche legate alla cucina o all’elettronica. Purtroppo durante tutto il gioco ci sono moltissimi inserti di video pubblicitari lunghi 30 secondi che sono fastidiosi e che è possibile eliminare pagando una volta sola 2,99 €. Allo stesso modo è possibile acquistare pennelli speciali e nuovi tipi di pitture spendendo fino a 5 €. Il concetto è interessante anche se alla fine risulta un po’ ripetitivo.

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    Smartphone, Tech

    IPhone al massimo

    Che siate riusciti a comprare il nuovo iPhone o che abbiate un modello relativamente recente, potete godervi tante nuove funzioni!

    Sicuramente iOS 16 porta una serie importante di novità che vale la pena di scoprire non solo per chi ha comprato un iPhone nuovo, ma chiunque abbia un modello che lo supporti. Dalla possibilità di condividere esperienze attraverso Messaggi, alle funzioni potenziate di Full immersion, alla maggior
    sicurezza garantita dalle passkey, c’è qualcosa tutte le esigenze.

    C’è l’importante novità di aggiungere i widget nella schermata di blocco. Questa possibilità rende possibile tenere sott’occhio, Senza nemmeno sbloccare il cellulare, una serie di informazioni utili: come vanno i titoli in borsa, che ora è nella città in cui si trova un vostro cliente straniero e molto altro. Se a questo abbiniamo la possibilità di creare più schermate di e di associarle alle Full immersion, è evidente che la personalizzazione è totale. Tuffiamoci quindi a scoprire le novità più utili e interessanti di iOS16!

    Indice

    Funziona con il mio iPhone?

    Questa è la lista completa di tutti i modelli che supportano iOS 16:

    • iPhone14
    • iPhone14 Plus/Pro/Max iPhone13
    • iPhone 13 mini/Pro/Max iPhone12
    • iPhone12 mini/Pro/Max iPhone 11
    • iPhone11 Pro/Max iPhone XS
    • iPhone XS Max
    • iPhone XR
    • iPhone X
    • iPhone 8
    • iPhone 8 Plus
    • iPhone SE
    • (2a generazione
    • e successivi)

    Primi passi col telefono nuovo

    aggiornare iphone
    1 Aggiornate iOS
    Apple corregge costantemente
    errori e falle di sicurezza, quindi
    non appena arriva il nuovo telefono
    è meglio aggiornare subito.
    app salute
    2 La salute prima di tutto
    Aprite l’app Salute, fate tap sull’icona
    del vostro profilo in alto a destra e toccate
    Dettagli salute per modificare i dati
    essenziali in caso di emergenze.
    apple care
    3 Assicurazione e cover
    Un iPhone costa e ha senso
    sottoscrivere AppleCare che protegge
    in caso di danni. È anche bene comprare
    subito una cover robusta!
    occhi riposati
    4 Occhi riposati
    Se lo sfondo scuro vi riposa gli occhi meglio, attivatelo in Impostazioni > Schermo e luminosità > Scuro, come abbiamo fatto noi per questa foto.
    calendari
    5 Calendari e mail
    Non sempre ci si ricorda di allineare queste informazioni e invece è fondamentale farlo: importare account da Google è un attimo.
    una mano
    6 Modalità a una mano
    Da Impostazioni > Accessibilità >Tocco, attivate Accesso facilitato. La parte superiore dello schermo è ora più facile da raggiungere con una sola mano!
    tocco
    7 Il tap sul retro
    Aprite Impostazioni > Accessibilità >Tocco > Tocco posteriore. Selezionate un’azione da associarvi per richiamarla semplicemente toccando il retro.
    app
    8 Raggruppare le app
    Dividete le app in schermate in base al genere o raggruppatele in cartelle: è il più grosso favore che possiate farvi per usare l’iPhone al meglio!
    feedback aptico
    9 Feedback aptico
    Per avvertire sottili vibrazioni quando scrivete, andate in Impostazioni Suoni e feedback aptico > Feedback tastiera e attivate Feedback aptico.

    Email sempre più flessibili

    Il vostro telefono è anche il vostro ufficio, spesso, quindi risulta fondamentale che vi metta In condizioni ideali per comunicare. In iOS 16, la funzione di ricerca propone risultati più precisi, anche prima che iniziate a compilare il campo di ricerca.

    Inoltre Mail beneficia degli stessi upgrade di Ventura: ora è possibile annullare l’invio di una email e mandarla in un momento successivo, una funzione che francamente mancava in maniera piuttosto colpevole da parte di Apple.

    Messaggi ricchi ed editabili

    L’ applicazione Messaggi riceve interessanti aggiornamenti. Il primo riguarda Il testo: ora è possibile modificare un messaggio appena Inviato, oppure annullare del tutto l’Invio. Inoltre ora SharePlay
    è disponibile da Messaggi. È quindi possibile, per esempio, vedere un film con amici e chattare mentre lo si guarda. Se uno degli utenti mette in pausa, il video di tutti i partecipanti si ferma, in modo da tenere allineato il punto di visione per tutti quelli che guardano.

    messaggi
    Con la nuova funzione di condivisione SharePlay via Messaggi, vedere un film con amici diventa molto divertente!

    Infine, è possibile lavorare a cose come presentazioni e promemoria condividendoli in Messaggi e avviando un gruppo di lavoro, in stile Slack, la famosa chat lavorativa. Si creano quindi dei thread di discussione in cui i partecipanti possono commentare gli aggiornamenti ai progetti condivisi.

    Una dettatura potenziata

    Uno dei grandi vantaggi che offre iOS è la possibilità di dettare testi mentre state facendo altro. In iOS 16, Apple ha introdotto un miglioramento a questa funzione che permette di integrare dettatura e tastiera: in pratica potete passare dalla tastiera virtuale alla voce senza soluzione di continuità.

    IPhone dettatura

    Mentre dettate potete usare il cursore per posizionarlo dove serve fare modifiche e continuare a dettare.

    Come ritagliare un soggetto da una foto

    ritaglia foto
    1 Scorporare i soggetti
    Sui modelli dall’iPhone XR in poi e iPhone SE dalla 2a generazione in poi è possibile ritagliare un soggetto senza fare alcuna fatica. Aprite quindi una foto.
    ritaglia foto
    2 Ritagliare un gatto
    Tenete premuto sul soggetto e vedrete che verrà ritagliato. Per assicurarvene potete spostarlo col dito sullo schermo.
    condividi oggetto
    3 Condividere l’oggetto
    A questo punto avete un elemento che potete usare come volete, incluso come avatar o per inviarlo ad amici tramite qualsiasi chat.

    Addio notch, ciao Dynamic lsland

    Dynamic lsland è una delle novità più significative, almeno dal punto di vista concettuale. I pixel
    del display dell’iPhone intorno a quella che Apple chiama “isola dinamica” si fondono in un’unica area a forma di pillola che cambia dimensione e forma per accogliere vari tipi di informazioni.

    Dynamic lsland
    La Dynamic lsland offre parecchie funzioni
    e generalmente è molto utile per notare modifiche allo stato del telefono, come la modalità silenziosa

    Questa funzionalità per ora è limitata all’iPhone 14 Pro e all’iPhone 14 Pro Max, mentre i modelli standard dell’iPhone 14 continuano a offrire lo stesso notch dell’iPhone 13. Dynamic lsland viene utilizzata per fornire informazioni all’utente in modo nuovo e più immediato e nel box qui a destra trovate un elenco parziale delle attività coinvolte.

    IPhone info chiamata
    Se arriva una telefonata, vedete le informazioni relative

    Oltre a ricevere informazioni, potete anche interagire con alcuni tipi di contenuti visualizzati in quest’area. Per esempio, se la Dynamic lsland sta mostrando qualcosa relativo all’attività in background di un’ app, la si può toccare per passare direttamente all’app associata.

    Alcune delle app compatibili

    Stato di carica e durata della batteria dell’iPhone Stato di connessione degli AirPod e durata della batteria Avvisi di batteria scarica Conferma delle transazioni Apple Pay Interazioni NFC Sblocco con Face ID Indicatori di privacy quando il microfono o la fotocamera sono in uso Chiamate in arrivo e loro durata Timer attivi Cambiamento della modalità Full immersion Attivazione o disattivazione della modalità silenziosa.

    Come creare itinerari con soste

    itinerari
    1 Preparare il viaggio
    Ora è possibile (finalmente!) inserire più di una sosta in un viaggio. Anzitutto preparate il viaggio scegliendo la destinazione e il mezzo di trasporto.
    sosta
    2 Aggiungere una sosta
    Ora nella finestra delle Indicazioni potete vedere un’aggiunta al percorso: Aggiungi sosta. Premete su questa voce e scegliete una nuova sosta.
    percorso
    3 Ritoccare il percorso
    Se volete a questo punto potete riposizionare le soste per passare prima da un punto piuttosto che da un altro. Fate poi partire l’itinerario con Vai.

    Il nuovo rilevamento incidenti

    Una sicurezza in più che tutti speriamo di non dover mai usare. Speriamo sempre che non ci capiti mai nulla ma gli incidenti esistono ed essere preparati è sicuramente il miglior modo per affrontarli se dovesse essere il caso. Con iOS 16. l’iPhone 14 può rilevare un incidente stradale grave e nel caso visualizzerà un avviso prima di chiamare automaticamente i soccorsi dopo 20 secondi.

    Avete questo tempo per bloccare la chiamata a schermo prima della sua esecuzione, Se non siete in grado di parlare, l’iPhone riproduce un messaggio audio per i servizi di emergenza, dando anche coordinate di latitudine e longitudine con un raggio di ricerca approssimativo.

    Configurazione

    La funzione di rilevamento degli incidenti è attivata in maniera predefinita. Perché l’iPhone possa avvisare i vostri familiari e condividere i vostri dati sanitari con i soccorritori dovete però impostare la funzione Cartella clinica e aggiungere i contatti di emergenza nell’app Salute. Potete anche condividere la vostra
    posizione con le persone scelte, attivando la localizzazione per SOS emergenze.

    Andate in Impostazioni > Privacy e sicurezza > Localizzazione Servizi di sistema e verificate che l’opzione Emergenze e SOS sia attiva. Per disattivare invece la funzione, in Impostazioni premete SOS emergenze e disattivate l’opzione per la chiamata dopo un grave incidente.

    Cosa succede in caso di incidente

    Se avete effettivamente un incidente e siete in grado di interagire con l’iPhone, basta scorrere Chiamata
    di emergenza a schermo. Se invece non serve aiuto, premete su Annulla. Nel caso non possiate interagire,
    dopo 10 secondi l’iPhone emette suoni per attirare la vostra attenzione: se non fermate entro 10 secondi,
    parte la chiamata ai soccorsi.

    incidenti
    La funzione di rilevamento degli incidenti è attiva di default, ma dovete mettere i vostri dati sanitari e i contatti di emergenza
    incidenti
    Se non interagite, l’iPhone emette dei suoni e se non lo fermate chiama i soccorsi

    Potete comunque sempre in ogni momento interrompere la riproduzione acustica e tutte le altri parti della routine che includono la lettura del messaggio di emergenza.

    E ovviamente speriamo che non vi serva mai tutto questo!

    Come gestire gruppi di pannelli in Safari

    pannello
    1 Organizzare le pagine
    Potete raggruppare le pagine in gruppi gestibili e condivisibili. Aprite la schermata dei pannelli col pulsante in basso a destra
    pannello
    2 Partire da zero
    Scegliete quindi Nuovo gruppo di pannelli vuoto e dategli
    un nome. Ora se aprite nuovi pannelli vengono aggiunti al gruppo. Se invece volete partire da pannelli aperti, vedete il punto 3.
    pannello
    3 Aggiungere pagine
    Se avete più pannelli già aperti premete su Nuovo gruppo con questi pannelli per crearlo da essi. Oppure toccate l’anteprima di un pannello e scegliete Sposta in un gruppo di pannelli.
    pannello
    4 Aprire il gruppo di pannelli
    Una volta creato il vostro gruppo, per vedere tutte le pagine, o pannelli, assegnatigli selezionatene il nome dal menu in basso. Otterrete l’anteprima di tutti i pannelli di pertinenza.
    pannello
    5 Gestire il gruppo di pannelli
    Ora potete iniziare a disporre del vostro nuovo gruppo come
    volete. Dopo averlo selezionato, toccate il suo nome in basso nella pagina dei pannelli, poi Modifica e infine la sua icona di modifica.
    pannello
    6 Condividere in chat
    Potete anche condividere il vostro gruppo in chat. Premete su Condividi e poi su Messaggi: si aprirà una finestra per un Nuovo messaggio con il link già incollato.

    Un benvenuto migliore!

    iOS 16 cambia tutto a partire da quando non avete ancora aperto l’iPhone…

    Una delle modifiche più evidenti, se non forse quella più ovvia, dell’ultimo OS Apple per iPhone è quella relativa alla schermata di blocco. In iOS 16, infatti, potete veramente creare una schermata di blocco estremamente utile e molto personalizzata in pochissimo tempo. In queste due pagine vedrete quindi come cambiare stile grafico, come legarlo persino alla modalità Full immersion ma soprattutto potrete usare i widget, che vi permettono di avere anche nella schermata di blocco informazioni pratiche.

    Considerando poi che l’iPhone 14 Pro ha il display “always on”, si tratta di una novità ancora più interessante. Con i widget infatti potete mettere informazioni come lo stato della batteria, i compleanni degli amici, la prossima sveglia, le notizie più importanti e molto altro direttamente sotto l’orologio (o sopra, per alcuni widget).

    Legare la schermata alla Full immersion

    La creazione e la modifica delle modalità di Full immersion è molto più semplice in iOS 16 e se ne avete già una, potete collegarla a una specifica schermata di blocco.

    full immersion

    Per farlo, basta toccare e tenere premuto sulla schermata di blocco, scorrere lateralmente per scegliere una di quelle personalizzate e toccare Full immersion. Se scegliete una di quelle di Apple e non l’avete ancora configurata, vi apparirà un banner che vi inviterà a personalizzare le impostazioni.

    Uno schermo per ogni occasione

    Apple ha puntato evidentemente molto sulla schermata di blocco, probabilmente, come anticipato, anche perché i nuovi iPhone 14 Pro hanno la modalità per lo schermo sempre acceso.
    Non solo ora potete personalizzare la schermata di blocco come volete ma anche semplicemente ruotare fra le varie schermate che avete creato dal menu principale di modifica della schermata di blocco. Così potete preparare tutti gli sfondi che volete e conservarli per l’occasione giusta.

    Come aggiungere widget

    widget
    1 Scegliere il widget
    Inizialmente avete una “tela vuota” su cui potete mettere quello che volete.
    Cunico limite è il numero di widget che
    potete aggiungere, che dipende in larga
    parte dalle dimensioni dei widget stessi:
    alcuni infatti occupano più di uno spazio
    mentre altri riempiono un solo posto.
    widget
    2 Aggiungere i migliori
    Per aggiungere un widget non
    dovete fare altro che selezionarlo.
    Come vedete avete accesso a livello
    della batteria, informazioni dai social,
    eventi dal calendario e altro ancora.
    Sicuramente col passare del tempo
    ne vedremo molti altri.
    widget
    3 Gestire l’area superiore
    I widget possono essere aggiunti
    anche all’area proprio sopra l’orologio,
    quella relativa alla data. Lo spazio
    è ridotto, quindi non si può essere
    troppo stravaganti, ma è sicuramente
    utile poter integrare informazioni come
    l’ora dell’alba e del tramonto.

    Come personalizzare la schermata di blocco

    schermata blocco
    1 Per iniziare, toccate la
    schermata di blocco, tenete
    premuto, scorrete a destra e toccate Aggiungi nuovo.
    Da qui è possibile selezionare
    uno dei nuovi stili di sfondo.
    schermata blocco
    2 La cosa più semplice è usare uno sfondo predefinito: in quello astronomico potete vedere la Terra centrata sul punto in cui siete al momento.
    schermata blocco
    3 Uno dei miglioramenti più significativi è il ritaglio delle immagini: scegliete Foto e selezionate una di quelle consigliate per vederla “bucare” lo schermo.
    schermata blocco
    4 Se non sapete decidere che foto usare, scegliete
    l’opzione Foto casuali: sarà l’iPhone a preselezionare le immagini che meglio funzionano per lo scopo.
    schermata blocco
    5 La schermata di blocco è ora anche molto utile. Per esempio potete scegliere lo sfondo Meteo, che visualizzerà il tempo ovunque siate.
    schermata blocco
    6 Se le foto non vi piacciono, potete scegliere un colore e lasciare che l’iPhone lo sfumi
    per voi, con un certo grado di personalizzazione.
    schermata blocco
    7 Naturalmente tutti gli sfondi sono compatibili con qualsiasi widget. Gli unici limiti sono quelli relativi a quanti potete metterne in un’area.
    schermata blocco
    8 Stanchi schermata? di una Nessun problema: tenete premuto su di essa, spostatela verso l’alto e vedrete comparire il pulsante di eliminazione.

    Navigazione sicura

    Apple ha avviato il suo percorso verso un mondo senza password implementando le passkey. Sono credenziali Che evitano problemi di phishing e fughe di dati e che utilizzano semplicemente Touch ID o Face ID per la verifica biometrica, Con il portachiavi iCloud è possibile sincronizzarle su tutti i dispositivi Apple con crittografia end-to-end. Le passkey funzionano nelle app e sul Web e potrete accedere anche su dispositivi non Apple utilizzando l’iPhone quando i siti saranno stati aggiornati per tarlo.

    Tutti insieme in famiglia

    Se avete un nucleo familiare che usa dispositivi Apple, con iOS 16 è molto più semplice condividere tutto ma è ancora più facile gestire l’accesso per i bambini. Potete creare account autorizzando solo i contenuti adatti alla loro età e impostando un tempo massimo di utilizzo.

    IPhone
    La configurazione iniziale dei controlli
    parentali è facile e la checklist che vi aiuta a tenerli aggiornati è eccellente!

    Peraltro se acquistate un nuovo dispositivo, con la funzione Inizia subito potete automaticamente configurarlo con i controlli parentali attivi. Infine potete tenere sott’occhio sempre la situazione di controllo degli accessi usando la checklist predefinita: vi verrà ricordato, per esempio, di aggiornare le impostazioni man mano che i bambini crescono, di attivare la condivisione della posizione odi condividere con tutti il vostro abbonamento iCloud+.

    Full immersion perfezionata

    Come abbiamo visto sul numero scorso per Ventura, Apple ha reso la modalità Full immersion più semplice da usare. Anche in iOS è ora possibile scegliere le app e le persone che possono
    mandare notifiche e quelle da silenziare.

    full immersion

    Potete filtrare app come Calendario e Messaggi per evitare le distrazioni oppure di vedere le mail di lavoro mentre siete in una Full immrersion personale.

    Come attivare la modalità sviluppatore

    1 Cambio di filosofia
    Gli iPhone sono generalmente sempre stati in “modalità sviluppatore” in maniera predefinita, cioè ci si poteva caricare app compilate privatamente senza particolari permessi lato dispositivo. Con iOS 16 le cose cambiano, quindi ecco come comportarsi.
    2 Attivare l’opzione
    Siccome questo potrebbe essere
    il primo vero passo di Apple verso l’apertura ad app store di terze parti, conviene sapere come prepararsi. Andate quindi nella schermata Impostazioni > Privacy e sicurezza e abilitate Modalità sviluppatore.
    3 Dare conferma
    Vi verrà chiesto di riavviare e al termine del riavvio dovrete dare conferma. Ovviamente non installate mai app che arrivino da fonti non fidate, anche se l’ecosistema Apple lo rende difficile. E come per ogni funzione di questo tipo, usatela con cautela!

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    Drowsy driving alert, evitiamo il colpo di sonno alla guida

    Ci sono app che possono aiutare a mantenere la concentrazione mentre guidiamo, a identificare un colpo di sonno improvviso e ad avvisarci con un allarme sonoro

    Secondo una stima dell’ACI, circa il 22% degli incidenti strada­li è dovuto a distrazioni o a colpi di sonno. Sono natural­mente questi ultimi a essere gli eventi più gravi e dobbiamo evitarli a tutti i costi. Dobbiamo rinun­ciare a metterci alla guida se non abbiamo dormito a sufficienza. È scientificamen­te dimostrato che restare svegli per 20 o più ore conse­cutive provoca effetti parago­nabili a chi ha livelli di alcool nel sangue uguali o superiori a 1,00 g/1. Difatti non per niente si dice essere “ubriachi di stan­chezza”.


    Ma anche solamente viag­giare su tratti autostradali lunghi e rettilinei, può avere un effetto ipnotico sul gui­datore. Per questo motivo è sempre consigliabile effet­tuare delle soste almeno ogni due ore e comunque fermarsi subito non appena si ricono­scono i primi segnali della stanchezza e della sonnolen­za. L’autoradio e, ancora me­glio, la presenza di un’altra persona con cui conversare, costituiscono un valido aiuto, ma anche alcune particolari app possono rivelarsi utili per evitare distrazioni e appisola­menti improvvisi.

    Indice

    A me gli occhi!

    Su alcune automobili di fa­scia alta, soprattutto BMW e Mercedes, sono già instal­late speciali telecamere che integrano sistemi di rileva­zione dello sguardo. Queste fan­no partire un allarme sonoro quando il guidatore inizia a sbattere le palpebre troppo velocemente e naturalmen­te quando chiude completamente gli occhi. Chi non possiede un’automobile di lusso può comunque rivol­gersi agli store di Android e iOS. Da qui installare l’app Drowsy Driving Alert, che potremmo tradurre come Allarme per il guidatore sonnolento. Ba­sta fissare lo smartphone al cruscotto in modo che man­tenga inquadrato il nostro volto per fare partire un allar­me sonoro non appena chiu­diamo le palpebre. Abbiamo provato l’app in più situazioni e possiamo confermare che ha sempre funzionato. Anche se non ci fideremmo comun­que di affidarle la nostra vita mettendoci in viaggio con molto sonno arretrato.

    Deci­samente meglio mantenere viva l’attenzione ascoltando uno dei tanti podcast dispo­nibili su Spotify o su una del­le piattaforme di musica online come Spreaker o Google Podcast. Un’ulteriore alter­nativa può essere l’ascolto di suoni a frequenza elevate. Un’app come Generatore di frequenza permette di gene­rare non solo suoni bianchi utili per addormentarsi ma anche suoni energizzanti, che favoriscono la concentrazione e la creatività. Anche in questo caso non abbiamo la controprova di un effetti­va utilità del sistema e con­tinuiamo a credere che sia meglio effettuare delle soste programmate. Ma soprattutto consigliamo vivamente di non mettersi alla guida in si­tuazioni fisiche non ottimali.

    Drowsy Driving Alert

    L’app per Android, Drowsy Driving Alert, scaricabile dal Play Store, e Drive Alert per i dispositivi iOS sono mol­to simili, ma non identiche. L’obiettivo comunque è lo stesso, mantenere cioè sotto controllo con la fotocamera anteriore dello smartphone il volto di chi sta guidando, in modo da individuare la chiu­sura delle palpebre e quindi far partire un allarme acu­stico. Perché l’app funzioni, lo smartphone deve restare sempre acceso e soprattut­to trovarsi nella posizione corretta per inquadrare chi guida. Questo pone alcune problematiche non indiffe­renti legate ai consumi e alla stabilità del dispositivo. Per utilizzare al meglio l’app, sa­rebbe necessario perciò ave­re a disposizione un acces­sorio porta smartphone da fissare al cruscotto anteriore dell’automobile. Ci servirà anche un cavo di ricarica collegato alla presa accendisigari. Occorre comunque considerare che questi stes­si requisiti sono necessari anche per chi vuole usare in maniera corretta un sistema di navigazione GPS.

    drowsy driving alert
    Drowsy driving alert app

    Volendo è anche possibile utilizzare contemporaneamente l’app di navigazione e quella di controllo della sonnolenza. Basta fare tap sull’icona ret­tangolare Picture in Picture che si trova in alto a destra dell’app. In questo modo ridimensioneremo l’app, ma il sistema di controllo da parte della fotocamera del­lo smartphone continuerà a funzionare. Così potremo sempre vedere il riquadro verde che indica che l’app è funzionante. Abbiamo pro­vato a usare contemporane­amente Google Maps come sistema di navigazione e non abbiamo avuto problemi con l’app, che ha continuato a ri­levare il nostro volto.

    Scegliamo il tipo di allarme

    Usare l’app Drowsy Driving Alert è semplicissimo, non richiede nessuna registrazio­ne. Non c’è pubblicità e noi dovremo solo fornire all’app i permessi necessari per ac­cedere alla fotocamera ed essere ripresi. L’unica altra impostazione da attivare ri­guarda la scelta del tipo di al­larme sonoro.

    Potremo così scegliere tra otto differenti allarmi e regolare anche il volume, che comunque a no­stro parere dovrebbe essere sempre tenuto al massimo. Una volta selezionato il suo­no di allarme non ci resterà che fare tap su Start e verrà così visualizzato il nostro vol­to con un riquadro di colore verde intorno agli occhi che indica che l’app sta control­lando effettivamente la posi­zione delle nostre palpebre.

    drowsy alert
    Scegliamo l’alert

    Infatti dobbia­mo solo aprire Impostazioni usando l’icona a ingranaggio presente in alto a destra. Nella colonna delle opzioni, scorria­mo fino a trovare la voce Tema e scegliamo Visualizza tutti. Nella finestra che si apre po­tremo scegliere fra i temi pre­costituiti, un colore di sfondo, oppure anche un’immagine fra le nostre, caricate su Go­ogle Drive oppure dal nostro computer.

    Sistemiamo lo smartphone

    Per ottenere i migliori risultati lo smartpho­ne deve essere siste­mato a non più di un metro dal nostro viso e il riquadro intorno ai nostri occhi deve essere sempre di colore ver­de. Chi scrive indossava degli occhiali da vista durante la prova e può confermare che l’app è riuscita a tenere sot­to controllo la chiusura delle palpebre anche con i riflessi dovuti al sole. Niente da fare invece per chi indossa oc­chiali da sole, ma questi non andrebbero comunque usati mentre si guida. In definitiva drowsy driving alert si tratta di un’app che ha an­cora margini di miglioramen­to, ma che comunque funzio­na correttamente e consente di essere avvisati nel caso in cui dovessimo chiudere gli occhi.

    drowsy inquadratura
    Posizioniamolo

    In realtà si trattereb­be comunque di una situa­zione estrema in cui i tempi di risposta potrebbero rive­larsi insufficienti per evitare un incidente anche grave. Decisamente meglio perciò prevenire gli episodi di son­nolenza con altri sistemi, a partire dalla interazione con altre persone o dall’ascolto di musica o podcast interessan­ti e coinvolgenti.

    Il meccanismo da utilizzare è del tutto ana­logo a quello della maggior parte degli smartphone. Dob­biamo solo prendere l’icona di un’applicazione e trascinarla sopra un’altra per creare au­tomaticamente una cartella, a cui poi aggiungerne ancora.

    La frequenza giusta per restare concentrati

    Qualche lettore probabilmente avrà sentito parlare dei cosid­detti “rumori bianchi”: si tratta di suoni che vengono riprodotti da un dispositivo elettronico sfruttando tutte le possibili frequenze udibili dall’orecchio umano. Vengono chiamati bian­chi in quanto questo colore rappresenta, sullo spettro visi­vo, l’unione di tutte le possibili frequenze visibili. In pratica l’esatto contrario del nero, che rappresenta la totale mancan­za di colori e quindi il silenzio. Un’app come Generatore di frequen­za, disponibile gratuitamente per gli smartphone Android, racchiude dieci strumenti di generazione del segnale ed è così in grado di riprodurre suoni a singola frequenza, a multi-frequenze, note musicali, battiti binaurali, generatori di sweep di frequenza.

    Alcuni di questi suoni vengono spesso utilizzati per rilassarsi, soprattutto in combina­zione con suoni della natura come lo scorrere dell’acqua di un ruscello o la pioggia che scroscia. Altri vengono ascoltati per aumentare la concen­trazione e più in generale per non far “spegnere” il cervello. Tra le frequenza suggerite dall’app, oltre a quella che permette di mantenere la concentra­zione (123 Hz), c’è anche quella che stimola l’energia (261 Hz) e dovrebbe impedire di appisolarsi. Comunque è sempre meglio non ascoltare per trop­po tempo questi particolari rumori, in quanto potrebbero causare alla lunga dei mal di testa. Pur non essendo l’app definitiva per restare svegli in auto­mobile, Generatore di frequenza può diventare un supporto in più, soprat­tutto se ci siamo stancati di ascoltare musica o trasmissioni radiofoniche.

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    File di grandi dimensioni: trasferiscili con Android

    Con gli smartphone Android e gli iPhone è possibile trasferire file di qualsiasi tipo e dimensione tra loro e verso un PC senza nemmeno il bisogno di una connessione Wi-Fi

    Capita spesso di dover condividere dallo smartphone un video o un film pesante diversi Gigabyte e di non poterlo fare perché WhatsApp ha i I limite di 100 MB per file. Gmail addirittura quello di 25 MB. Pensare di usare la connessione Bluetooth non è idea particolarmente intelligente, considerando che in mediala velocità reale non arriva al Megabyte al secondo e per trasferire un GB serve circa un’ora … Chi usa il computer di solito utilizza servizi come WeTransfer, che consente di trasferire file grandi fino a 20GB. Tuttavia non è particolarmente pratico per chi usa lo smartphone.

    Fortunatamente esistono negli store di Android e iOS diverse app che permettono di trasferire file di qualsiasi dimensione sia verso altri dispositivi mobile che verso computer. Addirittura se vogliamo trasferire un file tra due smartphone Android potremo usare la tecnologia Wi-Fi Direct. Questa infatti permette di spostare file alla velocità massima di 30 MB al secondo, circa 30 volte più veloce di quella Bluetooth. In pratica per trasferire un file da un GB basteranno 40 secondi. Wi-Fi Direct è una tecnologia wireless peer-to-peer che consente agli smartphone di connettersi tra loro senza doversi appoggiare a una rete pubblica condivisa.

    Indice

    Più modalità di invio

    Tra le app presenti negli store di Android e iOS, una delle più scaricate e utilizzate per la sua semplicità e praticità è sicuramente Send Anywhere. L’app consente di condividere uno o più file di qualsiasi dimensione sia tra due smartphone, sia tra un dispositivo mobile e un computer. Per condividere il file caricato sarà possibile generare un link della durata di 48 ore che potremo condividere via email o con i programmi di messaggistica. Oppure, se vogliamo trasferire il file a un altro smartphone su cui sia già installata la stessa app, potremo generare un QR Code o anche un semplice codice di 6 cifre per fare
    partire il trasferimento. Chi poi ha un dispositivo Android potrà usare anche il trasferimento via Wi-Fi Direct ed evitare così di appoggiarsi alla rete Internet.

    Tra le altre app disponibili negli store segnaliamo Filemail. Quest’app consente di creare un link che poi potremo condividere senza problemi con chiunque e che avrà una durata personalizzabile da uno a sette giorni. Se invece vogliamo proprio utilizzare la connessione Bluetooth è possibile scarica re dagli store un’app come Easy Share. Lo smartphone con cui vogliamo condividere i file dovrà naturalmente avere installato la stessa app e dovrà inquadrare anche il QR Code che verrà generato da chi invia il file. Si tratta di un’app semplice da usare ma che va bene soprattutto se non dobbiamo trasferire file di grandi dimensioni.

    1

    Dopo avere scaricato l’app Send Anywhere gratuitamente dal Play Store di Google oppure dall’Apple Store di Apple, ci verrà richiesto di registrarci oppure di accedere utilizzando l’account di Google. Quindi dovremo fornire i permessi necessari all’app per accedere ai file, alle immagini e ai nostri contatti. A questo punto visualizzeremo la schermata principale che ci permetterà di selezionare il file che vogliamo condividere tra quelli presenti nel nostro smartphone. L’operazione di ricerca è semplificata dal fatto che la schermata è divisa in sezioni e che potremo perciò facilmente trovare file di foto, video, audio, app o anche di contatti. Come si può notare nella prima schermata in alto, il nostro dispositivo è compatibile con la modalità Wi -Fi Direct che abbiamo attivato spostando il cursore a destra.

    send anywhere

    Se anche il dispositivo ricevente è compatibile con la stessa modalità, verrà creata una specie di connessione Wi-Fi locale tra i due dispositivi e non sara necessario passare da Internet. Se invece non è possibile utilizzare questa tecnologia potremo comunque caricare online il nostro file e quindi generare un link che permetta il download da Internet. Oppure, ancora, potremo fare scaricare il file direttamente online attraverso un codice di 6 cifre o un QR Code. In tutti i casi è comunque indispensabile che chi vuole ricevere il file scarichi l’app Send Anywhere e quindi, dopo avere fornito i permessi necessari ed essersi registrato, selezioni la voce Ricevi che si trova nella barra in basso.

    2

    Il modo più semplice per trasferire un file, dopo avere fatto tap su Invia, è quello di comunicare il codice di sei cifre che viene fornito e che dovrà essere inserito dal ricevente dopo avere fatto tap su Ricevi. In alternativa chi riceve potrà inquadrare il QR Code che viene visualizzato. Infine resta sempre la possibilità di generare un link che potremo condividere via email o programmi di messaggistica.

    send anywhere 2

    Naturalmente dovremo considerare anche i tempi di caricamento del file online che possono essere molto lunghi se si tratta di un file pesante molti Giga. Come impostazione standard è possibile caricare online i file sia via Wi-Fi che utilizzando la connessione dati dello smartphone. Dalle Impostazioni dell’app è comunque possibile disattivare la possibilità di connettersi con la connessione dati per evitare di ritrovarsi ad avere esaurito il proprio plafond previsto dal l’abbonamento.

    3

    Se invece vogliamo trasferire da smartphone a PC un video piuttosto pesante (riprendere un video in 4K a 60 fps crea un file MP4 di circa 500 MB al minuto, per cui se giriamo un video da 10 minuti ci troveremo a dover trasferire un file da 5 GB), il modo migliore resta quello della creazione di un link che poi potremo, condividere con il computer via email o programmi di messaggistica. Il link potrà essere utilizzato entro un periodo massimo di 48 ore e una volta scaricato il file il link non sarà più utilizzabile.

    send anywhere 3

    Per questo motivo, se vogliamo condividere il nostro fi le con più persone, dovremo condividere più file. Attenzione poi che come impostazione standard dell’app il nostro dispositivo risulta non visibile, per cui prima di effettuare un trasferimento diretto con un altro smartphone sarà necessario che su entrambi risulti attivata la voce Rendi il dispositivo rintracciabile e Trova dispositivi nelle vicinanze.

    Trasferimento totale dei dati dello smartphone

    Tra le varie app che permettono il trasferimento di file di grandi dimensioni spicca EasyShare, realizzata dal gigante della tecnologia cinese Vivo Communication. La sua caratteristica, oltre a quella di fare condividere file attraverso una connessione locale Wi-Fi Direct oppure Bluetooth, è quella di permettere una completa clonazione del nostro smartphone. Quando si cambia dispositivo utilizzando la modalità assistita di Google, vengono infatti trasferite le impostazioni, i contatti e le app ma non tutti gli altri file. Con la funzione Clonazione Telefono sarà invece possibile mettere in contatto di retto i due dispositivi attraverso un QR Code (su entrambi deve essere installata l’app) e quindi selezionare tutti i documenti che si vogliono trasferire.

    Naturalmente se vogliamo trasferire alcune centinaia di GB saranno necessarie diverse ore, ma l’operazione avviene in locale e non richiede il trasferimento dei dati online, garantendo la privacy. Volendo è anche possibile effettuare un backup der dati su PC, ma in questo caso bisognerà prima installare il software desktop EasyShare per PC, disponibile solo per Windows, all’ indirizzo
    https://eu-es.vivo.com. Sia smartphone che PC dovranno essere connessi alla stessa rete Wi-Fi. Naturalmente è sempre possibile trasferire singoli file anche di grandi dimensioni utilizzando la connessione Wi-Fi Direct dello smartphone o in mancanza di questa con la connessione Bluetooth. Tenendo comunque sempre presente i tempi lunghi richiesti dal Bluetooth che lo rendono pratico solo per trasferire file sotto il Gigabyte.

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    In salute con le app

    In salute con le app per mantenere una vita sana ci possono dare una mano le app che tengono sotto controllo i nostri comportamenti e che ci aiutano a condurre uno stile di vita virtuoso ricordandoci di muoverci, prendere le medicine e suggerendoci nuove ricette naturali.

    L’autunno è ormai alle porte, e anche se durante le vacanze abbiamo ricaricato le batterie, è sicuramente consigliabile mantenere uno stile di vita sano in modo da affrontare al meglio i lunghi mesi lavorativi che ci aspettano.

    A questo scopo ci possono dare una grossa mano le app di Android e iOS, non per niente la sezione Salute è una di quelle più affollate dei vari store.

    Tra le migliaia di app disponibili noi abbiamo scelto di provarne alcune che non si limitano a tenere sotto controllo il nostro stile di vita, ma ci offrono anche consigli e spunti per una vita sana.

    Così Salute, Dieta & Fitness indica già nel nome i tre pilastri per condurre una vita sana, ma se questa app in fondo si limita ad aiutarci a tenere sotto controllo i nostri comportamenti, un’app come Rimedi Naturali: vita sana aggiunge indicazioni e ricette per superare i piccoli problemi di tutti i giorni.

    A condizione, naturalmente, di non avere già sviluppato una patologia per la quale occorre prendere delle medicine: in questo caso ci torneranno sicuramente utili app come Promemoria per Medicine, che invia una notifica sullo smartphone quando è ora di assumere un farmaco, oppure anche Mediately Farmaci che ci mette a disposizione informazioni utili e chiare sulle 16.000 medicine presenti nella nostra farmacopea.

    Indice

    Salute e sicurezza

    La pandemia di Covid ha avuto il merito di avvicinare milioni di persone alle app per controllare il Green Pass, i vaccini o gli esami.

    Diverse Regioni hanno sviluppato delle app che permettono di tenere sotto controllo gli appuntamenti medici e anche di archiviare le ricette.

    Se però ci troviamo di fronte a un’emergenza medica, può capitare di dover agire prima dell’arrivo dei soccorsi e a questo scopo l’app migliore rimane Primo Soccorso della Croce Rossa Italiana, che spiega con immagini chiare tutto quello che possiamo e non possiamo fare nell’attesa di un intervento medico.

    Promemoria per medicine

    PROMEMORIA PER MEDICINE

    Ricevi una notifica quando devi prendere una medicina e vieni avvisato quando sta finendo la confezione.

    Ricordarsi di prendere tutti i farmaci che ci sono stati prescritti dal medico non è sempre facile. Fortunatamente esistono app come Promemoria per Medicine che ci possono dare una grossa mano.

    L’app, infatti, integra un database completo di tutti i farmaci prescrivibili e con le varie posologie. Noi dovremo solo indicare orario, frequenza e dose.

    Inoltre potremo anche tenere sotto controllo le scorte, indicando la quantità di pastiglie disponibili e impostare il momento in cui verremo avvisati che è necessario acquistare una nuova confezione. Il promemoria non vale solo per le medicine, ma anche per eventuali misurazioni come quelle della pressione, del peso e del glucosio nel sangue.

    Inoltre potremo inserire i risultati delle analisi di laboratorio in modo da avere un grafico sempre aggiornato.

    È anche possibile aggiungere un promemoria sull’attività fisica da svolgere come camminate, corse o ciclismo.

    Infine è possibile aggiungere gli appuntamenti dal medico o dal dentista e anche condividere i dati dell’app con i propri parenti.

    Salute, dieta & fitness

    I tre pilastri per il benessere raccolti in una sola app: diario alimentare, controllo del battito e degli allenamenti.

    Per restare in forma non basta godere di buona salute, ma bisogna seguire una dieta equilibrata, fare regolarmente attività fisica e tenere sotto controllo i principali parametri che ci fornisce il nostro organismo.

    Tutto questo può essere gestito con una sola app come Salute, Dieta & Fitness.

    Per prima cosa dovremo inserire i nostri dati anagrafici con peso, altezza, giro vita, giro anca e una autovalutazione del nostro livello di attività. Potremo così visualizzare l’Indice di Massa Corporea e la percentuale di grasso corporeo.

    Ogni giorno dovremo aggiornare i valori con un semplice swipe.

    Quindi potremo anche inserire i dati sull’acqua bevuta e sulle calorie assunte a colazione, pranzo e cena. Potremo anche tracciare le attività fisiche con la durata e le calorie bruciate direttamente dall’app.

    Infine anche la qualità e la quantità del sonno è importante.

    QUITNOW: Smetti di fumare

    QUITNOW: Smetti di fumare

    Scegli di smettere e scopri il numero di sigarette non fumate e quanti soldi e tempo hai risparmiato.

    Una delle più celebri citazioni dello scrittore Mark Twain diceva: “Smettere di fumare è facile, io lo faccio tutti i giorni”.

    In effetti la difficoltà non è tanto quella di decidere di smettere, ma di perseverare realmente giorno dopo giorno.

    Un’app come QuitNow: Smetti di fumare può rivelarsi un grande aiuto in quanto consente di vedere sullo schermo dello smartphone gli effetti che gli sforzi che stiamo compiendo hanno sulla nostra salute e sul nostro portafoglio.

    L’app è molto semplice da usare, ma richiede comunque la decisione di smettere di fumare, che può partire anche dal momento in cui la si installa.

    Dovremo inserire i dati relativi alle nostre abitudini di tabagisti a partire dal numero medio di sigarette fumate al giorno e dal costo del pacchetto.

    Verranno così visualizzati i dati relativi non solo al tempo passato dall’ultima sigaretta, ma anche dei soldi risparmiati.

    Con il passare del tempo potremo raggiungere diversi obiettivi e magari contribuire alla community di persone che come noi sta cercando di abbandonare il vizio.

    Interessante la sezione Salute che mostra come tutto il nostro organismo ne tragga giovamento anche dopo solo una settimana senza fumo.

    Mediately Farmaci

    Mediately Farmaci

    Informazioni aggiornate su oltre 16.000 farmaci con classe, indicazioni, posologia, principio attivo e prezzi.

    Conoscere indicazioni ed effetti collaterali dei farmaci che ci sono stati prescritti è importante e purtroppo il “bugiardino” che si trova nella confezione risulta spesso di difficile comprensione.

    Un’app come Mediately Farmaci mette a disposizione di chiunque il suo database di 16.000 medicinali, praticamente tutti quelli presenti nella nostra farmacopea.

    Per ciascun farmaco vengono forniti non solo i dati su dosaggi e principi attivi, ma anche indicazioni terapeutiche ed eventuali medicinali equivalenti.

    Inoltre è presente una completa sezione destinata a individuare i farmaci da banco più adatti per il proprio disturbo.

    La divisione è presente sia per apparati e sistemi che per tipo di farmaci.

    Così, per esempio, nella sezione Farmaci Dermatologici sono presenti 684 medicine divise per patologia.

    Al momento dell’installazione dell’app ci verrà chiesto di registrarci con la nostra email e dovremo anche indicare se siamo utenti generici oppure medici, farmacisti, studenti o altri operatori sanitari, in modo da ottenere informazioni personalizzate.

    Rimedi naturali: vita sana

    Rimedi naturali: vita sana

    Quello che serve per stare bene: ricette sane, esercizi Yoga, tisane, oli essenziali e ultime notizie sui cibi.

    Per vivere bene occorre mantenere uno stile di vita il più possibile sano. Sembra un’ovvietà, eppure molte persone si stupiscono di come migliorare l’alimentazione e fare movimento conduca poi a stare meglio. Un’app come Rimedi Naturali: vita sana mette a disposizione centinaia di ricette e consigli per rimane in salute, frequentemente aggiornati.

    Non è richiesta la registrazione e una volta scaricata l’app potremo scegliere l’argomento che ci interessa all’interno di quattro sezioni: Problemi e disturbi, Rimedi naturali, Oli essenziali, Vita sana.

    Se per esempio soffriamo di acidità di stomaco potremo trovare 31 rimedi che fanno per noi, dall’utilizzo dell’Aloe a quello del Calamo o del cedro, con le rispettive ricette e indicazioni.

    La sezione Rimedi naturali propone ricette e soluzioni a partire dalle singole piante così come quella dedicata agli oli essenziali.

    Nella sezione Vita sana vengono spiegati esercizi di Yoga e Pilates, insieme alle principali fonti di alimentazione per vitamine e sali minerali.

    Insieme ad alimentazione e movimento, è importante anche la tranquillità e il rilassamento e per questo è presente un’area con sei meditazioni in italiano.

    Primo soccorso – croce rossa

    Primo soccorso - croce rossa

    L’app ufficiale della Croce Rossa offre le informazioni utili per gestire al meglio le emergenze più comuni.

    Ci sono situazioni che nessuno vorrebbe vivere ma che richiedono un intervento immediato, al di là della chiamata al 118.

    Primo Soccorso – Croce Rossa è l’app ufficiale della Croce Rossa Internazionale e spiega in maniera completa quello che ciascuno di noi può fare in caso di emergenze improvvise, come una perdita di coscienza, un soffocamento, un’emorragia o anche un semplice attacco di asma che può rivelarsi letale se non adeguatamente trattato.

    Per ciascuna delle 20 principali situazioni di emergenza vi è una scheda illustrata con i consigli su quello che possiamo o non dobbiamo fare.

    Così, per esempio, in caso di traumi è fondamentale non muovere l’infortunato dopo essersi assicurati che respiri e non abbia perso conoscenza.

    La sezione Preparati indica poi quello che dobbiamo fare e sapere per farci trovare sempre pronti in caso di alluvioni, frane, incendi o terremoti.

    Interessante anche la sezione Test in cui dovremo rispondere ad alcune domande su come ci comporteremmo di fronte a emergenze particolari.

    Così per esempio davanti a una persona priva di coscienza ci sono diverse possibilità e anche posizioni da assumere per mantenere la respirazione.

    Sempre dall’app potremo decidere di diventare volontari della Croce Rossa Italiana.

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    IPhone 14: Finalmente è arrivato!

    iPhone 14: Finalmente è arrivato! il nome assegnato alla nuova generazione del 2022. Apple ha presentato quattro modelli: iPhone 14, 14 Plus, 14 Pro e 14 Pro Max. 

    Indice

    Caratteristiche tecniche

    I nuovi iPhone 14 Pro e Pro Max montano Apple A16 Bionic, la versione aggiornata del processore di un anno fa. Il nuovo chip si basa su un processo costruttivo a 5nm. Caratteristica che lo rende sovrapponibile ai precedenti A15 e A14, un processore a 6 core e una GPU a 5 core.

    Esclusiva dei modelli Pro e Pro Max anche l’Always on Display.

    Su iPhone 14 e sul modello Plus resta invece il processore A15 Bionic, ma aggiornato rispetto a quello presente sui telefoni dello scorso anno grazie all’implementazione di un chip grafico a 5 core.

    La vera novità è però rappresentata dalla Dynamic Island, un innovativo sistema a fori che dopo cinque anni manda in pensione su iPhone 14 Pro e Pro Max il notch, che rimane invece su iPhone 14 e 14 Plus.

    Oltre all’impatto estetico, la Dynamic Island è destinata a diventare una parte essenziale dell’interfaccia, un elemento in grado di gestire i pop up, le informazioni e le notifiche in modo più intelligente.

    Caratteristiche iPhone 14

    IPhone 14

    iPhone 14 monta un display OLED con diagonale da 6,1″, 2532×1170 pixel a 460 ppi, resistente a gocce, schizzi e polvere (IP68). Presente il notch.

    Ha due fotocamere, una normale e una ultra-grandangolo. La risoluzione della fotocamera principale è pari a 12 megapixel, con apertura focale f/1.5 e stabilizzazione ottica. Lo zoom out ottico è un 2x, mentre quello digitale fino a 5x.

    Presente anche il Photonic Engine, la nuova tecnologia proprietaria del colosso di Cupertino che migliora le foto in condizioni di scarsa luminosità.

    Apple dichiara per la batteria ha un’autonomia di 20 ore per la riproduzione video, fino a 16 ore per la riproduzione video in streaming e fino a 80 ore per la riproduzione audio.

    Per quanto riguarda la ricarica veloce, con un alimentatore da 20W è possibile ottenere fino al 50% della carica in 30 minuti.

    Caratteristiche iPhone 14 plus

    IPhone 14

    iPhone 14 Plus ha un display OLED con diagonale da 6,7″ come il 13 Max, una risoluzione 2278×1284 pixel a 458 ppi. Confermato anche il notch.

    Inoltre mantiene due fotocamere, una normale e una ultra-grandangolo da 12 megapixel.

    La fotocamera principale ha un’apertura focale f/1.5 e stabilizzazione ottica dell’immagine, con zoom ottico 2x e quello digitale fino a 5x. A questo si aggiunge la nuova tecnologia Photonic Engine.

    La batteria del modello Plus ha un’autonomia fino a 26 ore per la riproduzione video, 20 ore per la riproduzione video in streaming e 100 ore per la riproduzione audio.

    Grazie alla ricarica veloce, usando un alimentatore da 20W si riesce ad avere una carica fino al 50% in 30 minuti.

    Caratteristiche iPhone 14 pro

    IPhone 14

    iPhone 14 Pro ha un pannello OLED con diagonale da 6,1″ e risoluzione 2556×1179 pixel a 460 ppi. Supporta l’Always on display, la Dynamic Island e la tecnologia ProMotion con refresh rate fino a 120 Hz.

    Qui sono presenti tre fotocamere: principale, ultra-grandangolare e tele. Rispetto a dodici mesi fa, la risoluzione del sensore principale passa da 12 megapixel a 48 megapixel, confermata invece la risoluzione pari a 12 megapixel della ultra-grandangolare e del teleobiettivo.

    Come già visto sulle due versioni base, anche quelle “pro” montano una fotocamera anteriore migliorata, con un’apertura f/1.9 e autofocus.

    La batteria ha un’autonomia per la riproduzione video fino a 23 ore, 20 ore per la riproduzione video in streaming e 75 ore per la riproduzione video.

    Il supporto alla ricarica veloce permette di ottenere fino al 50% della carica in appena 30 minuti usando un alimentatore da 20W.

    Caratteristiche iPhone 14 Pro Max

    IPhone 14 pro max

    iPhone 14 Pro Max monta un display OLED con diagonale da 6,7″ e supporto alla tecnologia ProMotion, che introduce su entrambe le versioni “pro” il refresh rate variabile da 1 Hz a 120 Hz.

    Un’altra gradita per gli utenti è la presenza dell’Always on display, una funzione attesa da tempo dai possessori di iPhone.

    Inoltre, così come il Pro, anche il Pro Max perde il notch a favore della Dynamic Island.

    Il modello Pro Max continua a fare affidamento su tre fotocamere: principale, ultra-grandangolare, tele.

    Le novità del modello Pro vengono confermate anche qui: risoluzione del sensore principale aumentata da 12 megapixel a 48 megapixel, nuova fotocamera anteriore con apertura focale f/1.9 e autofocus.

    La batteria ha un’autonomia per la riproduzione video fino a 29 ore, 25 ore per la riproduzione video in streaming, 95 ore per la riproduzione audio.

    Anche sul modello più performante della nuova generazione di iPhone la ricarica veloce consente di ottenere il 50% della carica in soli 30 minuti usando un alimentatore da 20W.

    In quanti colori è disponibile

    iPhone 14 e iPhone 14 Plus vantano le colorazioni mezzanotte, viola, galassia (product) red e blu.

    iPhone 14 Pro e iPhone 14 Pro Max sono disponibili nelle colorazioni nero siderale, argento, oro e viola scuro.

    colori iphone 14

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    Dov’è il mio smartphone?

    Dov’è il mio smartphone? Che tu l’abbia perso o che ti sia stato rubato, poco importa! Ecco i modi per scoprire che fine ha fatto.

    Sempre più frequentemente, oggi usiamo il cellulare per archiviare dati importanti e sensibili, che riguardano il lavoro e la vita privata, ad esempio per conservare password, effettuare pagamenti, autenticarci sui portali della pubblica amministrazione e così via.

    Ecco perché perderlo o subirne il furto può rivelarsi fonte di grande stress. Come fare per minimizzare il problema?

    Una soluzione, per ogni piattaforma

    Beh, innanzitutto sfruttando le funzionalità native del telefono che ne permettono la localizzazione tramite servizi Web da una postazione remota, ad esempio un computer. A questo proposito, i possessori di terminali Android possono fare affidamento sullo strumento “Trova il mio dispositivo’’ Gli utenti iPhone, invece, devono affidarsi al servizio “Dov’è”.

    Esistono anche sistemi proprietari e customizzati: ad esempio per gli utenti Samsung è disponibile la
    piattaforma “Find My Mobile“.

    Oltre a individuare la posizione del terminale smarrito o rubato, questi sistemi offrono funzionalità aggiuntive come l’inizializzazione e il ripristino delle condizioni di fabbrica, una procedura estrema ma necessaria in tutte quelle situazioni in cui il recupero del dispositivo possa rivelarsi difficoltoso o dall’esito incerto.

    Per i più smanettoni, inoltre, è possibile ricorrere all’utilizzo di app di terze parti che implementano funzionalità anche piuttosto sofisticate, come ad esempio la possibilità di cogliere il ladro in flagranza di reato scattandogli una foto mentre sta tentando di sbloccare il telefono.

    Vediamo ora, un po’ più da vicino, come attivare i vari sistemi nativi di localizzazione.

    Il “trova dispositivo” di Android

    Ecco come configurare il sistema nativo di localizzazione da remoto del proprio terminale utilizzando uno degli smartphone più popolari tra quelli oggi in circolazione: Xiaomi Redmi Note.

    1.Verifiche preliminari

    Dalla schermata principale clicchiamo Impostazioni, selezioniamo Stato Sicurezza e leggiamo se accanto alla voce Trova dispositivo ci sia scritto Attivato o Disattivato.

    Se disattivato, dalla schermata Impostazioni scorriamo fino a trovare Mi Account e clicchiamoci sopra. Clicchiamo su Dispositivi. Selezioniamo il terminale in nostro possesso, quindi clicchiamo la voce Trova dispositivo.

    2. Attiviamo “trova dispositivo”

    Nella pagina Trova ofcpos/f/izo abilitiamo la funzionalità omonima tramite l’interruttore corrispondente.
    Fatto questo, per procedere è necessario digitare le credenziali d’accesso al proprio account Xiaomi (Mi
    Account).

    Una volta digitata la password clicchiamo OK. Ora siamo pronti per provare se tutto è funzionante.

    3. Accediamo a Xiaomi Cloud

    Colleghiamoci a https://i.mi.com dal PC. Clicchiamo Accedi con Xiaomi Account. Digitiamo le nostre credenziali d’accesso. Premiamo Accedi. Una volta autenticati, accediamo a Trova dispositivo cliccando il pulsante corrispondente.

    Il sistema andrà a rilevare quali sono i dispositivi collegati all’account Xiaomi visualizzandoli in alto a destra.

    4. Vediamo dov’è il cellulare

    Selezioniamo il terminale da localizzare cliccandolo nella finestra in alto a destra. Pochi secondi e il
    sistema visualizza la posizione del device sulla mappa.

    Nel caso di furto possiamo anche seguire gli spostamenti di chi lo ha sottratto aggiornando di volta in volta la posizione, semplicemente cliccando il pulsante Trova di nuovo.

    E SE POSSIEDI UN SAMSUNG?

    Se il tuo smartphone è un Samsung puoi sfruttare il servizio proprietario creato ad hoc dal rinomato produttore coreano, che si chiama FindMy Mobile.

    Ad esempio sui telefoni della serie Galaxy, una volta attivata la funzionalità Trova dispositivo personale, la piattaforma FindMy Mobile permette di localizzare il cellulare anche quando è offline.

    Inoltre, una volta localizzato è possibile controllarlo da remoto, bloccarne l’accesso a SamsungPay, effettuare un backup dei dati su Samsung Cloud e così via.

    Il tutto in modo semplice ed intuitivo, collegandosi alla Rete e visitando il sito: https://findmymobile.samsung.com/

    FindMy Mobile

    Cercare il dispositivo tramite Google

    Anche il colosso di Mountain View offre ai propri utenti un servizio di localizzazione da remoto, utile soprattutto quando sul tuo smartphone gira una versione di Android non proprio di ultima generazione.

    1. Attiviamo il servizio

    Innanzitutto assicuriamoci di aver abilitato la funzionalità di localizzazione da remoto tramite Google. Dalla schermata principale clicchiamo su Impostazioni, scorriamo verso il basso e selezioniamo la voce Google.
    Scorriamo in basso fino a individuare la voce Trova il mio dispositivo. Clicchiamoci sopra. Nella schermata successiva abilitiamo il servizio tramite l’apposito interruttore.

    2. Colleghiamoci al nostro account Google

    Dal browser del computer digitiamo l’indirizzo www.google.com/android/find, digitiamo le nostre credenziali di accesso relative all’account Google a cui è collegato il terminale (username e password) e attendiamo qualche secondo che compaia la posizione del dispositivo sulla mappa.

    3. Et voilà!

    Una volta intercettato il terminale, il sistema offre diverse possibilità.

    Ad esempio possiamo fare in modo che squilli per 5 minuti, anche se è in modalità silenziosa, cliccando su Riproduci Audio.

    In questo modo sarà più facile localizzarlo fisicamente qualora ci troviamo in prossimità del luogo in cui, ad esempio, lo abbiamo smarrito.

    4. Altre funzioni

    Possiamo bloccare il device tramite l’opzione Blocca il dispositivo, aggiungendo perfino un messaggio e/o un numero di telefono a cui poter essere contattati per chiunque lo ritrovi.

    Il sistema offre anche la possibilità di cancellare tutti i dati presenti nel telefono con Resetta dispositivo. In quest’ultimo caso, però, non sarà più possibile localizzato.

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    Wi-Fi pubblico in tutta sicurezza

    Wi-Fi pubblico in tutta sicurezza. Gli hotspot pubblici sono ormai la norma, in Italia e all’estero, ma è meglio prendere precauzioni quando li si usa.

    Ormai i contratti telefo­nici hanno una quanti­tà di Giga enorme, an­che quelli più economici, e a meno di usare lo smartphone come connessione principa­le, esaurirli è molto difficile. Questo in Italia.

    Quando però andiamo all’estero, la quanti­tà di Giga utilizzabile gratuitamente cala enormemen­te, anche nei piani con dati illimitati. E ci riferiamo solo all’Europa.

    Nei Paesi extra UE, invece, ci tocca pagare a caro prezzo il roaming oppu­re acquistare una SIM locale o, ancora, se non vogliamo spendere nulla, appoggiarci agli hotspot Wi-Fi pubblici.

    WI-FI

    Sicurezza? Un miraggio

    Gli hotspot gratuiti sono or­mai ovunque: stazioni, aeroporti, parchi.

    La maggior parte dei locali, oggi, offre ai clienti la possibilità di collegarsi gratis al Wi-Fi senza spesa, catene come Starbucks sono utilizzate spesso come una sorta di spazi per il coworking, grazie alla connettività senza costi.

    Purtroppo la sicurezza di queste connessioni è solo un miraggio.

    Molto dipende da chi le ha configurate, e se un McDonald si suppone si affidi a professionisti dell’IT, nei locali più piccoli probabilmente tutto è fatto dal gestore, che non è detto abbia le competenze necessarie.

    Ma a quali rischi si va incontro? Una rete poco sicura può permet­tere a un attaccante di sot­trarci dati personali, come le credenziali di accesso ai siti o i dati della carta di credi­to.

    In pratica, tutti i dati che inviamo o riceviamo quando siamo connessi a una rete pubblica sono potenzialmente intercettabili.

    Questo non significa che dobbiamo rinunciare a connetterci a questi servizi, ma è meglio farlo prendendo qualche precauzione.

    1. Occhio alle reti

    Uno dei classici trucchetti per intercettare dati personali è quello di creare una rete Wi-Fi pubblica dal nome si­mile a un’altra rete e aspettare che qualcuno si connetta.

    Chi ha il controllo di questo punto d’accesso è infatti in grado di intercettare tutto quello che transita    per la rete.

    Questo non è natural­mente l’obiettivo di chi offre il servizio di Wi-Fi gratuito in albergo, in negozio, o in aeroporto, quindi prestiamo attenzione al nome (SSID): verifichiamo che corrispon­da a quello  dell’attività che lo gestisce (per esempio, il nome dell’hotel o del nego­ zio), facendo anche attenzione a piccole variazioni (una “i” maiuscola e una “I” – elle – minuscola, per dire, si con­ fondono facilmente): potreb­be essere una rete trappola messa in piedi da qualche persona priva di scrupoli.

    2.Naviga protetto

    Quando ci connettiamo a una rete, Windows ci chiede se si tratta di una rete pubblica o privata e se vogliamo attivare la condivisione di file e stampanti.

    Non facciamo mai l’errore di indicare come privata (e quindi considerata più sicura) una rete pubblica né di attivare alcuna condivisione: se lo facciamo, tutte le persone connesse a quell’hotspot potrebbero individuare il nostro computer e le nostre cartelle condivise.

    Oltre a questo, ricordiamoci sempre di attivare il firewall, che si tratti di quello integrato in Windows o di una soluzione differente. Per esempio quella inclusa negli antivirus.

    Non disattiviamolo mai, soprattutto su reti pubbliche come gli hotspot.

    Per verificare che sia attivo, lanciamo l’app Sicurezza di Windows, integrata nel sistema operativo, e verifichiamo che tutte le voci abbiano la spunta verde e non siano presenti avvisi.

    3.Solo HTTPS

    In teoria il protocollo HTTPS, che cifra tutti i dati trasmessi dal browser ai siti cui ci connettiamo, dovrebbe essere lo standard.

    Purtroppo non è così e non è raro incontrare siti che ancora utilizzano il semplice HTTP, con il quale i dati vengono inviati e ricevuti in carico.

    Questo significa che chiunque collegato allo stesso hotspot potrebbe (con un semplice programma tipo Wireshark) intercettare tutte queste informazioni, senza alcuna competenza tecnica né fatica.

    Se usiamo Chrome, il browser ci avviserà ogni volta che ci connettiamo a un sito che non usa HTTPS, chiedendoci se vogliamo veramente procedere.

    A casa nostra il rischio è basso, e possiamo procedere forzando HTTP, ma farlo su una rete pubblica è un po’ come fare bungee jumping senza elastico. Meglio rinunciare a visualizzare siti poco sicuri, insomma.

    WI-FI free

    4. Attiviamo una VPN

    La VPN oggi è uno strumento indispensabile per navigare in sicurezza. Protegge la nostra privacy, in particolare da eventuali spioni che cercano di intercettare la nostre comunicazioni.

    Se anche qualcuno dovesse intercettare il nostro traffico di rete, vedrebbe solo dati totalmente illeggibili. Oltre a questo, c’è il vantaggio che usandola potremo simulare la nostra presenza in uno specifico Paese. Potremo quindi accedere al catalogo italiano di Sky, Netflix e altri servizi dall’estero, e viceversa naturalmente.

    Basterà selezionare il Paese da cui vogliamo simulare la presenza per sfruttare questa opportunità. Solitamente, i servizi di VPN sono a pagamento ma Microsoft ha aggiunto una VPN gratuita sulle ultime versioni di Edge.

    Per scaricarla, dobbiamo essere iscritti al programma Windows Insider e scaricare l’ultima versione disponibile. Una volta avviato il browser Edge, andiamo quindi nelle Impostazioni e cerchiamo la voce Rete sicura.

    Ci verrà chiesto di loggarci con il nostro account Microsoft.

    A questo punto, dovrebbe apparire un’icona a forma di scudo nella cornice del browser che ci conferma che stiamo navigando protetti dalla VPN.

    Il servizio e affidabile e veloce ma ha un limite: abbiamo a disposizione solamente 1 GB di dati mensile, abbastanza per navigare in sicurezza qualche ora, ma non certo per lo streaming video o per applicazioni come Teams o Zoom.

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