Ecco Signal: l’app di messaggistica più scaricata al mondo
Lo tsunami generato da WhatsApp, relativo al cambiamento nelle politiche di trattamento dei loro dati, ha portato molti utenti (soprattutto in Nord America) a esplorare nuovi lidi: in particolare, verso il gettonatissimo Telegram e il semi sconosciuto Signal, l’app di messaggistica più scaricata al mondo.
Nel giro di pochi giorni le due app di messaggistica istantanea hanno sbaragliato la concorrenza guadagnando rispettivamente 25 milioni e 40 milioni di utenti. A dare una bella spinta a Signal Private Messenger (questo è il suo nome completo) hanno contribuito le dichiarazioni rilasciate dall’imprenditore statunitense Elon Musk, incoronato da Forbes come l’uomo più ricco del mondo (con un patrimonio stimato di 188,5 miliardi di dollari grazie ai progetti Tesla e Space X).
È bastato un semplice “cinguettio” via Twitter ai suoi 42 milioni di iscritti con il “consiglio di usare Signal” per trasformare una semi sconosciuta app di messaggistica istantanea in un successo planetario, da oltre 50 milioni di utenti.
Perché scegliere Signal: metadati
Che cosa rende Signal così speciale da spingere un magnate del calibro di Musk a fare una sponsorizzazione del genere? Anche l’ex consulente della NSA Edward Snowden aveva consigliato di usare questa app già nel 2015. Signal è un’applicazione software gratuita e Open Source (software non protetto da copyright e liberamente modificabile dagli utenti).
E’ disponibile in versione mobile Android ed iOS e in versione desktop Windows, Mac e Linux. Sfrutta la crittografia “end-to-end” per proteggere i messaggi e le conversazioni telefoniche dei propri utenti. Questo vuol dire che le chat vengono cifrate nel telefono del mittente e decifrate in quello del destinatario, e non da un server centrale.
A differenza di quanto accade con WhatsApp e Telegram, Signal non conserva nemmeno i metadati delle conversazioni. Anche Telegram permette di proteggere le conversazioni dei propri utenti: al contrario di Signal, però, la crittografia end-to-end deve essere attivata per poter comunicare in modo protetto e sicuro.
Conosciamo meglio Signal
L’app usa il numero di telefono degli utenti come username per identificarli: attraverso la rubrica ogni utente può trovare i suoi contatti personali. Si può scegliere di impostare un codice PIN per recuperare il proprio profilo (per esempio chat, preferenze, utenti bloccati e così via). Signal non può accedere in alcun modo al contenuto dei messaggi o delle chiamate: il merito è da attribuire a un livello di cifratura decisamente più robusto rispetto a quello dei suoi rivali.
La cronologia dei messaggi è memorizzata sui dispositivi degli utenti e non sui server: Signal limita così tutte le informazioni tecniche aggiuntive per proteggere la privacy dei propri utenti. L’app permette di comunicare con qualunque utente in qualsiasi parte del mondo con messaggi e chiamate vocali o chiamate video in HD. Con la funzione denominata Sealed Sender è anche possibile inviare i messaggi senza svelare il mittente e ridurre le informazioni “visibili” durante una chiamata.
Un’altra funzione interessante (disponibile anche in Telegram) è quella che permette agli utenti di impostare, in seguito all’invio, la distruzione automatica di un messaggio dopo qualche minuto/secondo: in questo modo il rischio di essere intercettati diminuisce in modo sensibile.
Installiamo Signal!
Per usare Signal dobbiamo scaricare l’app che è disponibile in versione Android ed in versione iOS sui rispettivi store.
Possiamo usare anche Signal dal nostro computer: è disponibile una versione desktop per i sistemi operativi Windows, Mac e Linux, attivabile tramite un codice QR.
Prestiamo attenzione alle app fasulle. Con il successo di Signal sono state pubblicate sullo store di Google e in quello di Apple app pericolose che mirano a rubare i nostri dati.
Una volta scaricata la versione per il nostro smartphone o per il pc, dobbiamo inserire il nostro numero di telefono (assicuriamoci che il prefisso internazionale sia giusto).
Successivamente Signal ci invierà un SMS con un codice di 6 cifre che dovremo inserire nel nostro dispositivo.
A questo punto possiamo digitare il nome e cognome o un nome utente. Possiamo scegliere di impostare un codice PIN per proteggere il nostro account e recuperare i dati se cambia-mo telefono, ad esempio.
Possiamo personalizzare le impostazioni relative alla privacy. Basta fare tap sul nome del contatto con cui stiamo chattando e, tramite un menu apposito, possiamo decidere dopo quanto tempo cancellare in modo automatico i messaggi (5 secondi, 1 giorno o altro ancora).
Il trasferimento di una chat non avviene in modo automatico come su WhatsApp. Per ripristinarle su un nuovo dispositivo dobbiamo attivare il backup delle conversazioni nelle impostazioni dell’app.