Ecco un programmino molto utile per chi avesse l’esigenza di disattivare le proprie porte USB a scopo precauzionale.
L’applicazione USB Disk Manager è uno strumento gratuito che può essere utilizzato su qualsiasi versione di Windows per disattivare e riattivare rapidamente le porte USB su un PC. Per utilizzare lo strumento, basta scaricarlo e installarlo dalla fonte fornita, quindi avviare il programma. Dal menu “Disabilita USB”, selezionare l’opzione “Disabilita dischi rimovibili USB” e fare clic su “OK” per rendere efficaci le modifiche.
Da questo punto in poi, qualsiasi unità USB collegata al computer non sarà visibile e non sarà possibile leggerne il contenuto o copiare nuovi file.
Per riattivare le porte disabilitate, riaprire il programma, accedere al menu “Disabilita USB” e selezionare l’opzione “Abilita dischi rimovibili USB”. Infine, fare clic su “OK” per ripristinare la piena funzionalità di tutte le porte USB sul computer.
Perché disabilitare le porte USB è importante
La sicurezza del computer è fondamentale per impedire l’accesso agli hacker. Uno dei modi più efficaci per proteggere il computer e i dati è quello di disabilitare le porte USB installate sul computer. Questo può essere fatto modificando la chiave di registro “Start”, utilizzando un programma per farlo con un solo clic o modificando manualmente il registro di sistema.
La disabilitazione delle porte USB non solo impedisce l’accesso a software dannoso o agli hacker, ma impedisce anche di installare inavvertitamente malware o di consentire a un hacker l’accesso a dati e file sensibili sul disco rigido. È un passo fondamentale per proteggere il computer.
Problemi comuni dopo la disattivazione di una porta USB
Una volta disattivata la porta USB, è bene tenere presente alcuni problemi che si possono incontrare. Il più comune è che, se in futuro si ha bisogno di utilizzare nuovamente la porta e si è dimenticato di abilitarla, può essere difficile farlo.
Inoltre, alcuni hardware e software più vecchi potrebbero non essere in grado di riconoscere una porta disabilitata. In questo caso, è necessario acquistare un nuovo hardware o aggiornare il software.
Infine, la disabilitazione delle porte USB può causare problemi di compatibilità con altri dispositivi USB. Anche se le porte vengono nuovamente abilitate, a volte il dispositivo non funziona a meno che non venga reinstallato o reinizializzato. Per evitare questo problema, è bene tenere un elenco aggiornato di tutti i dispositivi USB collegati al computer e controllare regolarmente le versioni del firmware e la compatibilità con il sistema operativo.
Conclusioni
In breve, disabilitare le porte USB potrebbe non essere l’unico modo per prevenire un attacco informatico, ma è uno dei modi più semplici ed efficaci per assicurarsi che i beni più preziosi rimangano al sicuro. Con l’aumento delle minacce informatiche, è essenziale rimanere vigili e adottare le misure necessarie per proteggersi da attacchi dannosi.
Disattivare le porte USB è un modo semplice per impedire ai criminali informatici di accedere al vostro computer e rubare le vostre informazioni più preziose. È anche un modo efficace per proteggersi dagli attacchi degli hacker e da altre attività dannose. Se siete alla ricerca di una misura di sicurezza semplice e diretta, la disabilitazione delle porte USB è la soluzione ideale.
Il protocollo UPnP può diventare molto pericoloso e creare problemi ai i tuoi dati: ecco quando può succedere e come fare per evitare questo rischio.
Il termine UPnP, ovvero Universal Plug and Play, è un protocollo che permette a un software o a una periferica di aprire automaticamente una porta di comunicazione per una connessione diretta. Questo tipo di azione può coinvolgere una stampante o qualunque altro tipo di dispositivo collegato al network domestico.
L’UPnP è, oggi giorno, uno standard molto diffuso. Senza questo protocollo infatti, bisognerebbe agire manualmente su ogni device per consentire una connessione alla rete della casa. Il risultato sarebbe un processo piuttosto lungo per ogni singolo dispositivo.
Va chiarito che, di per sé, questo protocollo non costituisce un pericolo. Nell’ambito della casa infatti è un’ottima soluzione ma, quando la connessione è a rischio intromissione esterna, il protocollo UPnP può diventare molto pericoloso e dare problemi.
UPnP e sicurezza
Il suo accesso prioritario ai dispositivi infatti, può essere sfruttati dagli hacker. I malintenzionati così, possono bypassare qualunque tipo di protezione esterna collegandosi al network domestico.
Il risultato? Libero accesso a tutti i dati presenti su computer e smartphone, come password, documenti di lavoro, numeri di carte di credito e foto personali. Per fortuna esistono soluzioni in grado di proteggere una rete locale e metterla in totale sicurezza, come una VPN.
Attacchi informatici su UPnP: come proteggerti in maniera efficace (VPN)
Come evitare questo tipo di pericolo? In tal senso si può agire adottando il UPnP-UP, ovvero una soluzione simile ma con maggiore sicurezza. Affiancare il tutto a un’ottima VPN, condivisa sui principali dispositivi elettronici domestici, può essere un ulteriore passo verso la sicurezza.
Tra i servizi di questo tipo, uno dei nomi più affermati è sicuramente NordVPN. Stiamo parlando di una piattaforma che permette di mascherare l’indirizzo IP e di proteggere il flusso dati di una connessione attraverso tecnologie avanzate come la crittografia in totale sicurezza.
Le performance elevate e il supporto sempre attivo e pronto ad aiutare gli utenti, fanno di questa azienda una delle più rinomate nel settore.
A rendere ancora più interessante NordVPN però, sono gli attuali sconti. Durante il periodo invernale infatti, l’azienda ha deciso di offrire sottoscrizioni biennali con il 68% di sconto rispetto ai prezzi di listino.
A livello pratico, si parla di solamente 3,29 euro mensili per 24 mesi. Tenendo conto dell’elevato livello del servizio, si tratta decisamente di un’offerta imperdibile.
I cavi del computer sono davvero tanti, con standard diversi, acronimi e termini spesso simili e spesso difficili da distinguere.Possiamo aver bisogno di un cavo USB tipo A, tipo B o tipo C, un cavo SATA oppure uno di quelli più recenti, DisplayPort o Thunderbolt.
Per distinguere i tipi di cavi di cui si può avere bisogno, vediamo in questa guida quali sono i principali, quali sono le differenze tra i cavi e le numerose porte o prese che un PC può avere.
Cavi USB
I cavi USB sono ormai lo standard per collegare qualsiasi periferica portatile al computer.
È possibile utilizzare cavi USB per attaccare al computer i drive esterni, le penne e le chiavette usb, i lettori multimediali portatili, i modem internet, le fotocamere digitali e i telefonini cellulari.
Alle porte USB del computer si attaccano poi anche i normali accessori come mouse, tastiere, webcam, microfoni, stampanti, scanner ed anche alcune tipologie di altoparlanti.
Il cavo USB serve, in generale, a trasferire dati dalla periferica al computer o viceversa oppure anche tra due computer.
Le differenze tra le versioni dei cavi e porte USB, dalla più vecchia alla più recente, sono legate alla velocità del trasferimento dati e sono tutti compatibili con la versione precedente.
– USB 1.0 può trasmettere dati a velocità fino a 1,5 MB/s.
– USB 2.0 può trasmettere dati a velocità fino a 60 MB/s.
– USB 3.0 può trasmettere dati a velocità fino a 625 MB/s.
– USB 3.1 può trasmettere dati a velocità fino a 1,25 GB/s, il più comune oggi.
– USB 3.2 può trasmettere dati a velocità fino a 2,5 GB/s, ma solo quando si utilizza una connessione USB-C.
– USB 4.x è una specifica futura che trasmetterà i dati a velocità fino a 5 GB/s, solo con connessione USB-C.
Uscirà nel 2019 e sarà compatibile solo con USB 3.2 e USB 2.0.
Ci sono anche diverse forme per i cavi e le porte USB:
– Il tipo A supporta USB 1.0, USB 2.0, USB 3.0, USB 3.1.
– Il tipo B supporta USB 1.0, USB 2.0, USB 3.0, USB 3.1.
– Il tipo C (cioè USB-C ) supporta USB 3.1, USB 3.2, USB 4.x.
– Mini-USB supporta USB 2.0.
– Micro-USB supporta USB 2.0.
Il connettore USB-A è quello rettangolare grosso presente almeno da un lato in quasi tutti i cavi USB del computer, l’entrata delle porte USB standard.
L’altra estremità del cavo USB può essere la USB-B, il connettore quadrato comunemente utilizzato con stampanti, dischi rigidi esterni, dispositivi più grandi o connettori più piccoli che possiamo chiamare mini USB e Micro-USB, che sono comunemente usati con dispositivi portatili, come lettori multimediali, fotocamere digitali e telefoni cellulari.
USB-C è nettamente il connettore USB più comodo, visto che si può inserire in qualsiasi verso.
Importanti sono anche le prolunghe dei cavi USB, quelli che hanno il maschio da una parte e la femmina dall’altra.
Ci sono pure altri cavi USB (personalmente mai usati) che hanno la presa USB standard da un lato mentre dall’altro c’è un collegamento ad un’altra porta come la Ethernet (presa di rete) oppure il jack audio.
Se si compra un adattatore da un tipo USB a un altro, la velocità di trasferimento dei dati sarà limitata dalla connessione più lenta.
Cavi e connettori audio
Quando si parla di audio ci si può sbizzarrire perchè ci sono tantissimi tipi di cavi e soprattutto di convertitori che poi alla fine si riconducono tutti a due tipologie: 3.5 mm (1/8″) e 6.3 mm (1/4″).
Il cavo più comune è il mini jack audio standard per le cuffie, altrimenti noto come connettore TRS o semplicemente cavo audio.
Praticamente tutti i computer, fissi o portatili, utilizzano la presa audio da 3,5 mm.
La maggior parte degli altoparlanti e dei microfoni sono in grado di connettersi al computer con questi cavi audio.
La porta microfono del computer è di solito rosa mentre quella degli altoparlanti, dove si inserisce il cavo audio stereo, è di colore verde.
Alcuni computer hanno ulteriori prese audio TSR che sono di colore nero, grigio e oro e significano, rispettivamente, altoparlanti anteriori, posteriori e centrale / subwoofer.
Sono i pc la cui scheda audio supporta impianti 5.1.
Una varietà del connettore TSR è quello più grande 6,3mm (1/4″) che è quello più grosso, utilizzato in apparecchiature di registrazione audio professionale, per amplificatori o microfoni (anche quelli ad karaoke) il quale può essere collegato ad un computer utilizzando un convertitore da 1/4″ a 1/8″.
– Negli ultimi anni tutti le televisioni, i lettori dvd e gli stereo hanno anche la presa audio ottica digitale.
Per ascoltare la musica oppure se si vuole vedere un film in DVD al pc, con audio ad alta qualità, si deve collegare il computer ad un lettore DVD, uno stereo o un impianto Home Teather Doby Surround con il connettore detto TOSLINK (o S/PDIF) connettore.
Questi sono cavi in fibra ottica e possono quindi trasmettere l’audio digitale attraverso la luce.
Alcuni portatili e apparecchiature audio hanno una presa mini-jack TOSLINK che si può utilizzare tramite un convertitore per la connessione ad una porta TOSLINK (Toshiba Link) standard.
Cavi video
– Il connettore video più antico dei monitor dei computer e i televisori ad alta definizione è il cavo VGA.
Un connettore VGA standard è quello da 15-pin ed è quello tipico e classico con cui si collegano i monitor ai computer.
Il cavo VGA si può anche usare per collegare il portatile a un televisore (quelli nuovi hanno tutti questa porta) o a un proiettore.
I convertitori consentono di connettere il monitor VGA ai computer più recenti che hanno solo l’uscita HDMI o DVI.
Una variante più piccola del VGA è il mini-VGA, presente su alcuni computer portatili vecchi.
Anche qui serve un convertitore per collegare un qualsiasi monitor VGA standard a una porta mini-VGA del computer portatile.
Il cavo VGA è un cavo di segnale video analogico,oggi superato dai cavi video digitali.
Ancora oggi, però, la porta VGA è presente sulla maggior parte delle schede video e monitor.
– La porta DVI è stata la concorrente della porta VGA, con segnale digitale.
Le connessioni DVI sono disponibili in tre tipi:
DVI-A può trasmettere segnali analogici, consentendo di retrocompatibilità con VGA (utile per monitor CRT e vecchi monitor LCD).
DVI-D può trasmettere segnali digitali più recenti.
DVI-I capace di inviare segnale analogico e digitale.
In alcuni casi, potrebbe essere necessario un cavo convertitore VGA-DVI o DVI-VGA.
DVI oggi in disuso, essendo stato sostituito da più moderni tipi di cavi come HDMI, DisplayPort e Thunderbolt.
La nuova generazione di laptop ultrapiatti come il MacBook Air ha dovuto fare delle varianti di questa presa con delle versioni rimpicciolite chiamate Mini-DVI e Micro-DVI.
Un cavo DVI dispone di 29 pin, anche se alcuni connettori possono avere meno pin a seconda della loro configurazione.
Il segnale video DVI è compatibile con quello HDMI, quindi, con un semplice convertitore si può fare in modo che un monitor DVI riceva input da un cavo HDMI.
Chiaramente ci sono anche adattatori da DVI a VGAin modo da collegare la nuova scheda grafica a un vecchio monitor che supporta solo la modalità VGA.
HDMI è lo standard per la trasmissione audio e video ad alta qualità attraverso un unico cavo.
Gli HDMI supportano una risoluzione massima di 4096 × 2160p (è solo HD 1920 × 1200) con un massimo di 8 canali di audio digitale e sono utilizzati per il collegamento di lettori Blu-Ray a un TV full HD.
Alcuni cavi HDMI possono essere lunghi fino a 5 metri e, quelli di qualità più alta, fino a 15 metri di lunghezza che può anche essere aumentata con degli amplificatori.
Le connessioni HDMI sono disponibili in cinque tipi:
– Il tipo A è il più popolare, con 19 piedini sulla testa maschio, compatibile con connessioni DVI-D a collegamento singolo.
– Il tipo B, più grande del tipo A, con 29 pin sul lato maschio, compatibile con le connessioni DVI-D dual-link, sono piuttosto rari da trovare.
– Tipo C (Mini HDMI) è un connettore a 19 pin spesso utilizzato con dispositivi portatili, come videocamere e fotocamere digitali.
– Tipo D (Micro HDMI) ha anche 19 pin e sembra simile un cavo Micro-USB, a volte incluso in smartphone e tablet.
– Il tipo E è molto più grande con un meccanismo di blocco, utilizzato principalmente per applicazioni automobilistiche.
HDMI è compatibile con la presa DVI tramite un convertitore che consente di guardare video su un dispositivo DVI usando il cavo HDMI anche se, in questo caso, ci vorrà un altro cavo per l’audio.
– DisplayPort
Display Port è un’interfaccia multimediale che trasmette segnali video e audio insieme, progettata per sostituire VGA e DVI, utilizzato principalmente per collegare computer ai monitor.
Essi supportano una alta risoluzione video e fino a 8 canali di audio digitale.
Le tipologie di cavi e porte DisplaYPort sono:
RBR (bit rate ridotto): fino a 810 MB/s.
HBR (High Bit Rate): fino a 1.350 MB/s.
HBR2 (High Bit Rate 2): fino a 2.700 MB/s.
HBR3 (High Bit Rate 3): fino a 4.050 MB/s.
DisplayPort è compatibile con HDMI e USB tramite adattatori.
C’è anche la Mini DisplayPort, che è stato utilizzato principalmente nei dispositivi Apple precedenti rilasciati prima del 2011.
– Thunderbolt
I cavi Thunderbolt sono utilizzati principalmente dalla Apple per collegare i suoi dispositivi al computer.
I cavi Thunderbolt 1 e Thunderbolt 2 utilizzano lo stesso connettore del Mini DisplayPort e sono compatibili con le connessioni Mini DisplayPort.
I cavi Thunderbolt 3 utilizzano lo stesso connettore dell’USB-C e tutte le connessioni Thunderbolt 3 sono compatibili con le connessioni USB-C.
Cavi per collegare le unità disco (Hard disk o SSD)
Mentre i cavi SATA sono usati internamente per collegare il disco rigido alla scheda madre del computer e quindi non si vedono, i cavi eSATA sono progettati per gli hard disk esterni o dischi rigidi portatili, e può trasferire dati più velocemente rispetto al collegamento USB o FireWire.
Tuttavia, il cavo eSATA non trasmette energia come invece fa l’USB e quindi non riesce ad alimentare un disco rigido esterno portatile che non ha alimentatore autonomo.
Un cavo SATA standard può essere riconosciuto da due connettori, ciascuno con 7 pin e una tacca vuota.
– Il cavo IDE era usato prima dei cavi SATA per collegare i dischi alla scheda madre del computer.
Si presenta come un cavo largo che sembra un nastro, da 40 pin.
Cavi di rete
Tra i cavi di rete nominiamo il vecchio cavo del telefono RJ11, ancora usato in tutto il mondo per la connessione a Internet tramite modem, composto da 4 fili, con un connettore da quattro pin.
Il cavo di rete universale invece si chiama cavo Ethernet che è lo standard per il networking cablato di tutto il mondo.
Il cavo Ethernet, altrimenti noto come RJ45, si basa su un doppino Cat5 ed è composto da 8 fili singoli.
Il connettore Ethernet ha 8 pin ed è molto simile ad una spina del telefono, più spessa e più ampia.
Altri Cavi
– Firewire o IEEE 1394 o anche noto con i nomi i.LINK e Lynx, è una alternativa alla presa USB e viene comunemente utilizzato per il collegamento di videocamere digitali e hard disk esterni ad un computer.
I cavi Firewire si possono anche usare per connettere pc in rete, senza un router ma personalmente non ci sono mai riuscito quando ho provato.
Il cavo FireWire è tipicamente da 6 pin nel relativo connettore, anche se c’è pure quello a 4 pin.
– Cavi S-Video o Super Video sono quelli usati per il trasporto di dati analogici e sono usati per collegare lettori DVD, videocamere e vecchie console video al televisore.
I cavi S-Video sono molto utili a collegare i portatili ai televisori più vecchi, quelli senza presa VGA.
C’è la possibilità che il televisore supporti S-Video pur non avendo la presa per attaccarci il cavo.
In questi casi, ci vuole un convertitore Scart che abbia questa porta.
Gli standard dei connettori S-Video sono di forma rotonda e possono avere un numero variabile di pin, tra i 4 e i 9.
– RCA
I cavi connettori RCA sono rappresentati da un gruppo di 2 o 3 fili, che comprendono quasi sempre il video composito (colore giallo) e, sempre, i cavi audio stereo (rosso per il canale destro e bianco o nero per il canale audio sinistro).
A volte in questo fascio di cavi possono essercene altri per ulteriori canali audio e / o video.
Tra quelli video ci può essere il Video Component (video a componenti) che offre una migliore immagine rispetto al composito perché il segnale video viene suddiviso in diversi segnali, mentre, nel caso dei compositi, tutto viene trasferito mediante l’unica spina gialla.
I cavi RCA sono di solito utilizzati per collegare il lettore DVD, gli altoparlanti stereo, la fotocamera digitale e altri apparecchi audio / video al televisore.
È possibile attaccare un cavo RCA al computer tramite una scheda di acquisizione video cosi da poter trasferire video registrato da una videocamera analogica, nel vecchio hard disk del computer.
– Cavo Molex
Il Cavo Molex ha una presa di plastica con 4 buchi e sembra una spina.
Si tratta di un cavo interno al computer che dà energia a componenti interni come le luci LED interne o le ventole.
Salto il cavo Seriale che ormai non si usa più tranne in rari casi di hacking.
I cavi collegabili a un computer sono strettamente collegati ai cavi che si utilizzano per una televisione e infatti abbiamo visto in un altro articolo tutte le possibilità per collegare un pc portatile al televisore
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