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Novità Edge: dettaglio processi

Novità per gli utenti Insider che usano Microsoft Edge 94 in Windows 11 possono vedere il dettaglio dei singoli processi del browser nel Task Manager.

Il colosso di Redmond ha annunciato un’importante novità in arrivo per quanto riguarda la gestione della navigazione, Edge 94, cioè il browser di Microsoft, mostrerà in maniera più chiara e dettagliata nel Task Manager (Gestione attività) i singoli processi in esecuzione. Questo consentirà agli utenti di vedere maggiori dettagli sul consumo delle risorse e quindi di identificare eventuali problemi. Al momento, le modifiche sono disponibili solo per gli iscritti al programma Insider di Windows 11.

Microsoft Edge: più chiarezza nel Task Manager

Edge, come tutti i browser moderni, utilizza un’architettura multi-processo. Questa soluzione permette di incrementare la sicurezza e soprattutto la stabilità (il crash di un singolo processo non provoca il crash dell’intero browser). Attualmente, quando l’utente apre il Task Manager in Windows 10 o 11, l’elenco dei processi mostrato li visualizza tutti con nome Microsoft Edge.

task manager edge

Gli utenti Insider che usano Edge 94 in Windows 11 vedranno questa schermata nel task manager:

tassk manager edge 2

Per i processi Browser, GPU e Crashpad sono visualizzati il nome descrittivo e l’icona associata. Per i processi relativi a utility, plug-in ed estensioni sono mostrati il tipo di processo e il nome del servizio, plug-in o estensione. Infine, per i processi Renderer (quelli correlati alle pagine web) sono visualizzati il nome del sito aperto nella scheda e l’URL del subframe (usati per i banner pubblicitari).

Per gli elementi associati al singolo processo (singola riga) viene indicato l’uso delle risorse. Un freccia accanto alla riga indica invece che più elementi condividono lo stesso processo. In questo caso il task manager mostra l’uso delle risorse solo per il primo elemento. Quando l’utente clicca su “Termina attività” nel menu contestuale del task manager, i processi Browser, Renderer e Crashpad terminano. Per i processi relativi a estensioni e plug-in comparirà un messaggio di errore, mentre i processi GPU e utility verranno chiusi e riavviati.

Gli utenti possono vedere l’elenco dei processi di Edge nella schermata “Gestione attività del browser”. Lo stesso livello di dettaglio sarà disponibile nel Task Manager.

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iPhone 13: uscita, prezzo, novità del modello più venduto

Curiosità e info sul nuovo iPhone 13: uscita, prezzo, novità del modello più venduto

iPhone 13, iPhone 13 mini, iPhone 13 Pro e iPhone 13 Pro Max sono stati svelati la sera del 14 settembre 2021 durante l’evento California Streaming insieme ai nuovi iPad (2021), iPad mini 6 e Apple Watch 7.

Apple ha dato il via ai preordini di iPad mini 6 nello stesso giorno della presentazione, ed a quelli dei nuovi iPhone 13 venerdì scorso. I nuovi smartphone e il nuovo tablet saranno disponibili sul mercato a partire dal 24 settembre, ma non tutti gli utenti interessati a riceverli subito potrebbero riuscire nell’intento. Chi ha piazzato subito l’ordine tramite l’Apple Store online probabilmente lo riceverà, ma al momento per alcuni modelli i tempi di consegna previsti slittano a ottobre, e nel caso di iPad mini 6 anche sino ai primi giorni di novembre.

Il più venduto

I nuovi termini di consegna sembrano riflettere l’interesse manifestato dal pubblico nei confronti dei nuovi prodotti Apple. Così come emerso anche nel nostro sondaggio, gli iPhone 13 Pro quelli più desiderati dal pubblico, nonché quelli che stanno registrando i nuovi termini di consegna spostati ad ottobre. Stesso dicasi per iPad mini 6, che ha convinto in effetti per il grande passo avanti compiuto rispetto al precedente modello. Infatti le consegne di iPad mini 6 sono state spostate ben oltre il termine del 24 settembre. Alcuni esempi, più nel dettaglio:

iPhone 13
  • iPhone 13 Pro, tutti i tagli di memoria, tutte le colorazioni – consegne tra il 19-26 ottobre
  • iPhone 13 Pro Max, tutti i tagli di memoria, tutte le colorazioni – consegne tra il 19-26 ottobre
  • iPad mini:
    • Grigio siderale:
      • 64GB, WiFi – consegne tra il 19 ottobre e il 3 novembre
      • 256GB, WiFi – consegne tra il 19 ottobre e il 3 novembre
      • 256GB, WiFi + Cellular – consegne tra il 19 ottobre e il 3 novembre
    • Viola:
      • 256GB, WiFi – consegne tra il 19 ottobre e il 3 novembre
      • 256GB, WiFi + Cellular – consegne tra il 19 ottobre e il 3 novembre
    • Rosa: 256GB, WiFi + Cellular – consegne 5-12 ottobre
    • Galassia:
      • 256GB, WiFi – consegne tra il 19 ottobre e il 3 novembre
      • 256GB, WiFi + Cellular – consegne tra il 19 ottobre e il 3 novembre

A qualcuno piace Oro, Argento o Grafite, a molti piace Sierra: è infatti proprio questa la colorazione preferita da chi ha scelto Amazon per acquistare il nuovo iPhone 13 nella sua versione Pro Max. Il modello più venduto è proprio il top di gamma, nella sua incarnazione con 256 GB di memoria interna.

iphone 13 più venduto
L’ IPhone 13 Sierra (azzurro) è il modello più venduto

Disponibilità

Ricordiamo che l’intera linea iPhone 13 è disponibile in preordine, con la consegna inoltre delle unità acquistate garantita per il 24 settembre. Alcuni modelli risultano già sold out, a causa delle richieste elevate: il consiglio per gli interessati è quello di non perdere tempo e prenotare subito la propria, scegliendo tra le quattro versioni disponibili, ognuna con tagli di memoria e colorazioni differenti: mini, Standard, Pro e Pro Max.

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Telegram: videochiamate fino a 1000 partecipanti

L’app di messaggistica di proprietà dell’imprenditore russo Pavel Durov si aggiorna su Android e iOS con tante novità, molte delle quali relative ai video. Infatti non solo ora le videochiamate su Telegram possono spingersi fino a 1000 partecipanti, ampliandone così l’uso e il significato e rendendole strumenti per seguire assieme concerti o altri eventi, ma migliora anche la qualità dei videomessaggi, che ora potranno essere catturati con una risoluzione maggiore e visualizzati conseguentemente in uno spazio più ampio nelle chat: lo zoom, inoltre, sarà disponibile anche durante la registrazione. E non solo, perché sempre restando sui video adesso sarà possibile anche metterli in pausa o riprenderli dall’inizio.

Videochiamate: 1.000 spettatori e 30 partecipanti

La nuova versione include numerosi miglioramenti per videomessaggi, fotocamera in-app, condivisione schermo e altre funzionalità. Con la precedente versione dell’app era possibile avviare videochiamate di gruppo con un massimo di 30 utenti. Ora su Telegram il numero è stato aumentato fino a 1000 partecipanti, ma solo 30 possono partecipare attivamente nelle videochiamate trasmettendo il loro video. Gli altri 970 possono solo seguire la videochiamata. L’azienda di Pavel Durov promette che questo limite verrà aumentato in futuro.

Novità più corpose per i videomessaggi. È stata incrementata la risoluzione video e gli utenti possono ingrandire il messaggio con un tocco. Quando sono in pausa è possibile andare avanti o indietro. Durante la registrazione con la fotocamera posteriore è possibile ingrandire l’immagine e aggiungere la musica che viene riprodotta in background.

Videochiamate: 1.000 spettatori e 30 partecipanti

Il lettore multimediale supporta ora le velocità di riproduzione video 0.5x, 1.5x e 2x (su Android anche per messaggi vocali e videomessaggi). Le videochiamate 1 a 1 supportano la condivisione dello schermo, mentre il suono del dispositivo è incluso in ogni videochiamata.

Altre novità sono l’autoeliminazione dei messaggi dopo un mese (oltre che dopo un giorno o una settimana), la riduzione della larghezza del pennello quando l’immagine viene ingrandita nell’editor, le animazioni nella schermata del codice di blocco, nuove animazioni per l’invio dei messaggi su Android e la nuova fotocamera in-app su iOS che sfrutta tutti i livelli di zoom del dispositivo.

Condivisione dello schermo e videomessaggi 2.0

Altri interventi sono costituiti dall’arrivo di una animazione diversa per la schermata di blocco in cui occorre inserire il pin, di nuove emoji animate, di animazioni inedite per l’invio degli sticker su Android, e di un’interfaccia modificata per la fotocamera in-app su iOS. Di seguito vi riportiamo il changelog fornito dall’applicazione stessa, una volta effettuato l’aggiornamento.

Videochiamate di gruppo 2.0: 

Le videochiamate di gruppo ora supportano fino a 1000 partecipanti per la parte video, oltre a un numero illimitato di partecipanti solo audio. 

• Per iniziare una videochiamata di gruppo, crea una chat vocale dal menu ⋮ nel profilo di qualsiasi gruppo di cui sei un amministratore, quindi attiva il video.

Velocità di riproduzione dei video: 

Tocca ⋯ nel lettore multimediale per selezionare la velocità di riproduzione 0,5, 1,5 o 2X mentre visualizzi un video.


Videomessaggi 2.0: 

Goditi la risoluzione più alta dei videomessaggi nelle tue chat. 

  • Tocca un videomessaggio per ingrandirlo. 
  • Riavvolgili e mandali avanti mentre sono in pausa.
  • Pizzica con le dita per ingrandire mentre registri un videomessaggio con la fotocamera posteriore. 
  • Continua a riprodurre la musica durante la loro registrazione.
  • Premi una volta il pulsante “messaggio vocale” per passare alla modalità video, quindi tieni premuto per registrare e rilascia per inviare.

Animazioni per l’invio di messaggi: 

Invia messaggi con animazioni migliorate – il tuo testo inserito si trasforma dolcemente nella bolla del messaggio mentre vola nella chat.

Aggiunta di timestamp

Timestamp: 

Aggiungi dei timestamp come ‘0:45’ alle didascalie dei video e alle risposte per creare automaticamente dei collegamenti che riproducono il video da quel momento specifico. 

• Se la didascalia di un video include un timestamp, tienilo premuto per copiare un collegamento a quel momento esatto.

Condivisione dello schermo con il suono: 

Condividi il tuo schermo nelle videochiamate 1 a 1, così come nelle videochiamate di gruppo. 

• L’audio del tuo dispositivo è incluso durante la condivisione dello schermo in qualsiasi videochiamata. 

• Scorri a destra o a sinistra per selezionare una sorgente video quando accendi la tua videocamera in qualsiasi videochiamata.

e altro: 

Abilita la cancellazione automatica nelle tue chat per rimuovere i messaggi dopo 1 mese (anche 1 giorno o 1 settimana). 

• Disegna facilmente piccoli dettagli nell’editor dei media – il pennello ora diventa più piccolo quando ingrandisci l’immagine.

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wordpress 5.8
Formazione, Internet, Software

WordPress 5.8 tutte le novità

A giorni farà il suo debutto ufficiale la nuova versione di WordPress: la 5.8. ecco tutte le novità.

Tra meno di una settimana assisteremo al debutto di WordPress 5.8 (la RC3 è disponibile), molto più di un semplice aggiornamento per il CMS più utilizzato al mondo. L’elenco delle novità introdotte è infinito, qui ci limiteremo a elencare le principali, mentre per ogni dettaglio rimandiamo all’articolo approfondito pubblicato sul blog di Kinsta.

Le principali novità di WordPress 5.8

Con la versione 5.8 fa il suo debutto un’incarnazione d’anteprima di Full Site Editing (FSE), una sorta di beta pubblica per il pacchetto di funzionalità pensato in modo da semplificare la realizzazione di un intero sito Web assemblando quelli che vengono definiti blocchi: dal menu di navigazione alle diverse sezioni che compongono il layout.

Garantita inoltre la piena compatibilità con il formato WebP per le immagini, proposto da Google come alternativa ottimizzata a JPEG e PNG con benefici in termini dimensioni e qualità dei file.

Ci sono poi un nuovo meccanismo legato a theme.json per la definizione di impostazioni e stili, cambiamenti in vista per gli widget, senza dimenticare alcune funzionalità inedite per gli sviluppatori (Block Supports API e cambiamenti alla REST API). Termina inoltre il supporto per l’ormai obsoleto Internet Explorer 11, ormai abbandonato anche da Microsoft.

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whatsapp si fa in 4
Formazione, Smartphone, Social media, Telefonia Mobile

WhatsApp si fa in 4

WhatsApp si fa in 4. Ebbene si, l’app di messaggistica immediata su 4 dispositivi contemporaneamente, e non sarà necessario che quello principale sia connesso. La piattaforma di messaggistica sta per far proprie alcune novità che da una parte promettono di cambiare non poco l’esperienza sulla chat, presentandosi quindi come estremamente innovative, ma dall’altra ricordano molto da vicino quanto Telegram consenta già di fare da tempo, presentandosi quindi come qualcosa di noto e riciclato. Resta la novità di alcune funzioni che, applicate su una community tanto ampia, promettono di ridefinire il modo di utilizzare l’app da parte dell’utenza.

Sembrano quindi finalmente maturi i tempi per l’apertura di WhatsApp alla cosiddetta funzione multi-dispositivo ossia alla possibilità di accedere a un’unica utenza su fino a quattro differenti apparecchi come possono essere smartphone, tablet o computer. Non sarà necessario che il dispositivo principale sia sempre connesso, dato che non si tratta di una semplice duplicazione come avviene ora.

WhatsApp su 4 dispositivi contemporaneamente

Ad anticipare l’attesa (non) novità è stato il portale numero uno sulle anticipazione della celebre app di messaggistica istantanea ossia Wabetainfo. La novità è stata svelata all’interno di un’interessante intervista nientemeno che con Mark Zuckerberg e con il numero uno di WhatsApp, Will Cathcart. Viene data anche una tempistica piuttosto breve con la disponibilità che cadrà durante l’estate (massimo due mesi) per la versione beta di test e, verosimilmente, una diffusione al pubblico entro la fine dell’anno.

WhatsApp, 4 dispositivi e messaggi effimeri

La prima novità è relativa alla sincronizzazione tra più device. Mentre oggi l’account WhatsApp è univoco tanto per l’utente quanto per il device (un solo account per ogni smartphone), presto ogni singolo utente potrà portare il proprio account su quattro dispositivi contemporaneamente. Non si tratta dunque di effettuare un mirroring su WhatsApp Web col proprio account attraverso la compresenza dello smartphone. Si potrà usare un device indipendente in tutto e per tutto, sfruttando anche nuove versioni in arrivo per portare il clienti su più terminali (ad esempio su iPad). Se dunque lo smartphone andrà a scaricarsi improvvisamente, non si rimarrà fuori del tutto dalle comunicazioni. Basterà dotarsi di un device di backup, il quale sarà lecitamente autorizzato all’uso sincronizzato delle chat.

Come funzionerà il multi-dispositivo su WhatsApp? Un po’ come per altri rivali – Telegram o WeChat, giusto per citare gli esempi più consistenti – si potrà effettuare l’accesso sul proprio computer fisso o portatile, su un altro smartphone (anche di altro sistema operativo rispetto al principale) o su un tablet, incluso iPad che finalmente avrà una propria versione ottimizzata

Zuckerberg ha assicurato che sarà mantenuta la crittografia end-to-end per proteggere conversazioni, dati e file diffusi. Arriveranno anche altre funzioni interessanti come foto e video che svaniranno dopo averli visualizzati. Così come nel caso precedente, anche questa funzione è già propria del mondo Telegram. In pratica i messaggi si autodistruggeranno dopo un tot di tempo, tipo 24 ore o una settimana.

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Formazione, Smartphone, Social media, Telefonia Mobile

Pagamenti nelle chat di Telegram. Tutte le novità

Il nuovo aggiornamento dell’app Telegram, presentato e rilasciato in queste ore, porta con sé molte novità. La più significante riguardante il lato business è la possibilità, offerta ai commercianti, di ricevere pagamenti all’interno di qualsiasi chat.

Il debutto dei pagamenti Telegram

Sono passati ormai 4 anni da quando è stato introdotto il supporto alle transazioni. Il team al lavoro sull’applicazione li ha chiamati Pagamenti 2.0: una delle più importanti novità e ulteriore passo in avanti. Grazie alla partnership con otto fornitori che gestiscono altrettanti circuiti o piattaforme per la movimentazione del denaro, è stato possibile implementare questa funzione. Stripe, Yandex.Money, Sberbank, Tranzzo, Paymem, CLICK, LiqPay ed ECOMMPAY. L’ elenco sarà destinato a crescere con tutta probabilità nell’immediato futuro. Ai venditori è stata concessa la possibilità di accettare pagamenti con carte di credito in qualsiasi chat dell’applicazione di messaggistica.

Gli utenti-acquirenti hanno modo, se lo desiderano, di aggiungere una mancia all’importo speso. Telegram sottolinea che non applica alcuna commissione e non conserva alcun dato sui pagamenti, in linea con la propria filosofia in tema di privacy. La funzionalità è accessibile sia dalle app mobile sia dalle versioni desktop.

app Pagamenti nelle chat di Telegram

Telegram anticipa WhatsApp, nonostante l’app di Facebook stia sperimentando, in Italia dovremo ancora attendere.

Tra le altre funzionalità inedite introdotte dall’aggiornamento troviamo le chat vocali programmate, i mini profili ad esse associati e nuove versioni desktop con supporto a sticker animati, modalità scura, cartelle chat e altro. Miglioramento nella riproduzione dei video, visualizzazione delle immagini con il pinch-to-zoom e le animazioni.

Il download dell’aggiornamento è disponibile sia per iOS tramite app store dedicata, che per Android. Per quanto riguarda quest’ultima bisognerà attendere il via libera di Google per la pubblicazione su Play Store. Tuttavia, per chi volesse scaricare l’APK, lo trova sulle pagine del sito ufficiale.

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Sistemi

Windows 10: strumenti molto utili ma poco conosciuti

Windows 10 è un sistema operativo in continuo divenire. che “cambia spesso pelle” e ciò avviene ormai due volte l’anno – di norma ad aprile e ottobre – quando vengono rilasciati i nuovi feature update.
Di seguito presentiamo quelle che sono caratteristiche di Windows 10 ancor oggi poco conosciute ma, in molti casi, certamente utili.

Timeline: per accedere subito ai file sui quali si stava lavorando, anche su dispositivi diversi

Introdotta con il lancio di Windows 10 Aggiornamento di aprile 2018, la Timeline è una funzione utile per coloro che vogliono avere il massimo controllo sui documenti via a via aperti, sui file sui quali si è lavorato, sui siti web visitati.
Accessibile dalla stessa schermata di Visualizzazione attività, che nella parte superiore mostra le miniature delle finestre aperte in Windows 10, oppure premendo la combinazione di tasti Windows+TAB, la Timeline permette di “navigare” comodamente tra i file e le pagine web aperti nei giorni e nelle settimane precedenti.
Allo stato attuale non permette di ripristinare una precedente versione di uno stesso file (non supporta il versioning), funzionalità che ci auguriamo possa essere introdotta in futuro, ma è comunque utile per accedere istantaneamente al contenuto di un file che non si ricorda dove sia memorizzato

Desktop virtuali: come evitare di fare confusione e separare le attività

Cliccando sempre sull’icona Visualizzazione attività nella barra delle applicazioni di Windows 10 o premendo Windows+TAB, si troverà (in alto a sinistra) anche la voce Nuovo desktop.

Windows 10: strumenti molto utili ma poco conosciuti

Chi non ha la possibilità di lavorare con più monitor, cosa assolutamente consigliata agli utenti più evoluti, può ripiegare sul supporto multi-desktop di Windows 10.
All’interno di ciascun desktop virtuale, l’utente può caricare un insieme di applicazioni così da ridurre la confusione che inevitabilmente si ingenera tenendo tanti programmi contemporaneamente aperti.
Funzionalità palesemente ispirata a Linux, nel caso di Windows 10 suggeriamo di annotarvi le combinazioni di tasti Windows+CTRL+tasto freccia destra e Windows+CTRL+tasto freccia sinistra che permettono di spostarsi rapidamente da un desktop virtuale all’altro senza passare per la finestra Visualizzazione attività.
Per creare un nuovo desktop virtuale si possono usare i tasti Windows+CTRL+D mentre la combinazione Windows+CTRL+F4 consente di chiudere velocemente il desktop virtuale sul quale si sta lavorando.

Area degli appunti intelligente: per conservare in memoria più informazioni e più file

Sappiamo tutti che premendo CTRL+C, l’informazione, l’immagine o il file che si collocano nell’area degli appunti di Windows sostituiscono automaticamente quanto già presente.
Digitando Impostazioni Appunti nella casella di ricerca di Windows 10 (a patto di aver aggiornato almeno alla versione 1809) e attivando Cronologia appunti, si potranno mantenere in memoria tutte le informazioni copiate premendo CTRL+C o usando la funzione Modifica, Copia dei vari programmi.

Tenendo premuti i tasti Windows+V, si potrà accedere al contenuto dell’area degli appunti di Windows e scegliere l’elemento da usare e incollare.

Windows 10: strumenti molto utili ma poco conosciuti

Se ci si trovasse all’interno di un editor di testo, un wordprocessor, un form di una pagina web, cliccando su un qualunque elemento contenuto nella Cronologia degli appunti questo verrà immediatamente incollato. Altrimenti sarà inserito come ultimo oggetto nell’area degli appunti e potrà essere incollato altrove semplicemente premendo CTRL+V.
Attivando anche l’opzione Sincronizza nei dispositivi, si potrà condividere un’area degli appunti unica tra tutti i propri device Windows 10 usando sempre la combinazione Windows+V per selezionare gli elementi d’interesse.
In quest’ultimo caso, ovviamente, verranno usati i server cloud di Microsoft come punto di riferimento per la condivisione dei dati tra i dispositivi. Il pulsante Cancella permette di rimuovere non solo il contenuto dell’area degli appunti locale ma anche quanto memorizzato lato Microsoft.

Windows 10: strumenti molto utili ma poco conosciuti

In alternativa si può creare un file batch (ad esempio cancella-appunti.cmd) contenente le seguenti righe:

@echo off
%windir%\system32\cmd.exe /c “echo off | clip”
wmic service where “name like ‘%%cbdhsvc_%%'” call stopservice
wmic service where “name like ‘%%cbdhsvc_%%'” call startservice

Il file dovrà essere aperto cliccandovi con il tasto destro del mouse quindi selezionando Esegui come amministratore. I diritti amministrativi sono infatti necesssari per arrestare e riavviare il servizio che si occupa di gestire gli appunti intelligenti di Windows 10.

Condivisione tra dispositivi vicini

Digitando Condividi tra dispositivi nella casella di ricerca di Windows 10 si accederà a una finestra molto simile a quella riprodotta in figura.
Talvolta può infatti capitare di avere la necessità di condividere rapidamente un file o delle informazioni con un dispositivo che si trova nelle immediate vicinanze ma di non avere a disposizione, per esempio, una chiavetta USB.

Condividi tra dispositivi utilizza i moduli WiFi e Bluetooth (ove presente) per condividere in modalità wireless file, testi e link.

Windows 10: strumenti molto utili ma poco conosciuti

Dopo aver selezionato tra quali dispositivi si desiderano condividere i dati, basterà cliccare con il tasto destro su un file o su una cartella, scegliere Condivisione quindi indicare il device di destinazione. Il destinatario riceverà una richiesta di conferma per attivare la ricezione delle informazioni.

Cronologia file e versioni precedenti

In tanti nostri articoli abbiamo visto come l’utilizzo di sistemi che garantiscono il versioning ovvero la gestione di più versioni degli stessi file sia fondamentale per proteggersi da perdite di dati e incidenti di vario genere.

Cronologia file è una funzionalità sulla quale Microsoft ha deciso di investire in Windows 10: essa si occupa, a intervalli regolari, di creare copie di backup dei file dell’utente consentendo – in caso di necessità – di tornare indietro nel tempo e ripristinarne versioni precedenti.

Per configurare Cronologia file basta selezionare una qualunque cartella dall’interfaccia di Windows, cliccare sul pulsante Cronologia quindi sul pulsante in alto a destra raffigurante un piccolo ingranaggio e infine sulla voce Configura Cronologia file.

Windows 10: strumenti molto utili ma poco conosciuti

Il bello di Cronologia file è che tale funzionalità permette di creare backup dei dati in qualunque locazione di memoria, in locale ma anche su cartelle condivise in rete o, addirittura, sulle unità rimovibili.
Nel caso delle unità rimovibili, il backup avverrà nell’esatto momento in cui esse saranno collegate o ricollegate al sistema in uso 
Con Cronologia file è ovviamente possibile definire anche la periodicità dei backup, escludere determinati elementi e stabilire i criteri di retention ovvero per quanto tempo dovranno essere conservate le precedenti versioni degli stessi file.
Ancora più utile è secondo noi la funzionalità Versioni precedenti, particolarmente apprezzata in Windows 7 e oggi relegata a ruolo piuttosto marginale.
Versioni precedenti è comunque ancora attivabile anche in Windows 10 e anzi, con alcune semplici regolazioni, si può proteggere l’intero sistema con la possibilità di ripristinare qualunque file personale.

Windows 10: strumenti molto utili ma poco conosciuti

I tecnici della società di Redmond hanno probabilmente posto in secondo piano Versioni precedenti perché il backup dei dati e la memorizzazione delle versioni precedenti di uno stesso file o del contenuto di una cartella avvengono sulla stessa unità. Un problema a livello hardware oppure un attacco ransomware che cancelli le cosiddette copie shadow può vanificare la protezione impostata.
Questo è certamente vero ma a nostro avviso, Versioni precedenti resta comunque uno strumento validissimo per annullare modifiche avventate applicate a file e cartelle riportando tali elementi a uno stato precedente. È ovvio che affidarsi solamente a Versioni precedenti non va bene ed è fondamentale individuare e adottare un’efficace policy per la gestione dei backup, il ripristino dei dati e il disaster recovery

God mode e menu per gli amministratori di sistema

Premendo la combinazione di tasti Windows+X o semplicemente cliccando con il tasto destro del mouse sul pulsante Start di Windows 10, si accede a un menu che permette di accedere rapidamente ai programmi installati (App e funzionalità), alle regolazioni legate allo spegnimento dello schermo e alla sospensione del sistema (Opzioni spegnimento, al visualizzatore eventi, alle informazioni generali sul sistema (per accedere alla finestra classica premere Windows+R quindi digitare sysdm.cpl), alla finestra per la gestione dei dispositivi hardware che compongono il dispositivo in uso, alla schermata delle connessioni di rete (per accedere alla lista delle interfacce di rete presenti bisognerà cliccare su Modifica opzioni scheda oppure premere Windows+R e scrivere ncpa.cpl), alla gestione di unità e partizioni (Gestione disco), alla finestra per la gestione del computer (con la possibilità, a partire dalla edizione Pro di Windows 10 di gestire direttamente anche utenti – locali e Microsoft – e gruppi), al prompt di PowerShell (apribile eventualmente con i diritti di amministratore).
Ricordiamo che per accedere da PowerShell ai comandi abituali utilizzabili al prompt dei comandi tradizionale basta digitare cmd al prompt di PowerShell e premere Invio.
Da questo menu è anche possibile accedere a una serie di impostazioni aggiuntive per la gestione del sistema, come l’ibernazione (vedere il successivo paragrafo).

Avvio rapido e ibernazione

Avete notato che a ogni riavvio di Windows 10 il sistema operativo tende a riavviare e ripristinare automaticamente le applicazioni in esecuzione nella precedente sessione di lavoro?
Ciò dipende dall’impostazione della funzionalità Avvio rapido, accessibile premendo Windows+R quindi powercfg.cpl quindi cliccando su Specifica comportamento pulsanti di alimentazione.

Per un ripristino rapido della sessione di lavoro di Windows 10 consigliamo sempre l’utilizzo della funzione di ibernazione che Microsoft – almeno per impostazione predefinita – sembra aver dimenticato nel suo sistema operativo più recente.

Bloccare automaticamente Windows 10 quando ci si allontana dal sistema

Quando si lavora con Windows 10 e si decide di abbandonare temporaneamente la propria postazione, è importante bloccare il sistema in uso in modo che altri utenti non possano assumerne il controllo.

Windows 10: strumenti molto utili ma poco conosciuti

Digitando Blocco dinamico nella casella di ricerca di Windows 10, si può accoppiare con il dispositivo in uso un altro device, ad esempio lo smartphone. Ogni volta che ci si allontanerà con lo smartphone in tasca, Windows 10 si bloccherà automaticamente chiedendo di effettuare nuovamente il login.
Questa funzionalità sfrutta Bluetooth ma è comunque possibile disporre il blocco automatico di Windows 10 sfruttando altri sistemi
Va tenuto presente che esiste una particolare possibilità che permette ai possessori di un account amministratore sulla macchina in uso di accedere al desktop altrui (quindi visualizzare file e finestre aperti impossessandosi della sessione di lavoro) di accedere a qualunque account senza conoscere la password corrispondente.
Se questo tipo di espediente è molto utile in ambito aziendale, ad esempio per un amministratore di sistema che deve risolvere un problema riscontrato da un utente, in altri frangenti potrebbe esporre le attività in corso di svolgimento sul PC.

Per godere del massimo livello di protezione si dovrebbe attivare Bitlocker con richiesta della password all’avvio del PC (così come al ripristino dallo stato di ibernazione): 
Non solo. Premendo la combinazione di tasti Windows+R, digitando powercfg.cpl quindi selezionando Specifica comportamento pulsanti di alimentazione e Specificare cosa avviene quando viene chiuso il coperchio, scegliendo Ibernazione si potrà fare in modo che premendo il tasto di accensione/spegnimento del PC o chiudendo lo schermo del notebook, il sistema vada automaticamente in ibernazione e al successivo riavvio compaia la richiesta di inserimento password di Bitlocker.

Windows 10: strumenti molto utili ma poco conosciuti

Sensore memoria: cancellazione automatica dei file superflui

Le ultime versioni di Windows 10 integrano una funzionalità chiamata Sensore memoria che per impostazione predefinita si attiva automaticamente nel momento in cui lo spazio di archiviazione disponibile su disco o su SSD dovesse cominciare a scarseggiare.
Per verificarne le impostazioni basta digitare Sensore memoria nella casella di ricerca di Windows 10 e premere Invio.

Windows 10: strumenti molto utili ma poco conosciuti

Con un clic su Cambia il modo in cui viene liberato spazio automaticamente previa attivazione di Sensore memoria, si può scegliere cosa deve essere rimosso nel caso in cui lo spazio disponibile scendesse in maniera significativa.

Windows 10: strumenti molto utili ma poco conosciuti

Attenzione però: Sensore memoria può cancellare anche il contenuto della cartella Download di Windows 10. Se si tenesse al contenuto ivi conservato, bisognerà aver cura di impostare il menu a tendina Elimina dalla cartella Download i file presenti da più di su Mai.

Monitoraggio affidabilità: verificare a colpo d’occhio quali problemi si sono verificati nel corso del tempo

Una funzionalità poco conosciuta è quella richiamabile digitando Visualizza cronologia affidabilità nella casella di ricerca di Windows 10.

Windows 10: strumenti molto utili ma poco conosciuti

In questa finestra il sistema operativo mostra le eventuali problematiche rilevate durante il funzionamento di Windows 10, suddivise per tipologia.


Cliccando sui vari giorni e verificando quanto riportato nel riquadro Dettagli sull’affidabilità è possibile conoscere i componenti di sistemi e/o le applicazioni che avessero provocato eventuali malfunzionamenti.

Monitoraggio risorse: per capire quali processi stanno utilizzando processore, memoria, hard disk e SSD, interfaccia di rete

Windows 10 conserva l’utile strumento Monitoraggio risorse, avviabile premendo la combinazione di tasti Windows+R quindi digitando resmon oppure facendo clic sul pulsante in basso alla scheda Prestazioni del Task Manager CTRL+MAIUSC+ESC.

In breve, nella scheda Panoramica di Monitoraggio risorse cliccando sulle colonne Media CPUTotale (B/sec) e Working set (KB) è possibile, in ciascun riquadro, capire a colpo d’occhio i processi che stanno impegnando il maggior quantitativo di risorse (processore, disco, rete e memoria).