Tag: html

Formazione

Sito web, ecco come crearne uno

Oggi, sia le aziende che i liberi professionisti e le associazioni sono presenti sulla rete, ma anche se può sembrare semplice, creare, sviluppare e pubblicare un sito web è un processo che richiede tempo, impegno e pianificazione accurata.

Come creare un sito web

Se stai cercando di avviare un sito web da zero ma non sai da che parte cominciare, abbiamo preparato una guida dettagliata dei passaggi fondamentali per aiutarti. Ricordiamo che puoi affidarti sempre a professionisti del settore come noi ad esempio che possiamo offrirti delle proposte per il tuo sito internet a costi estremamente competitivi.

Che tu voglia creare un sito per la tua impresa o iniziare come programmatore freelance, questi passaggi ti condurranno attraverso ogni fase necessaria per progettare e costruire una pagina web funzionale e efficace.

Identificare gli obiettivi e il pubblico di riferimento.

Prima di immergerti nella creazione del tuo sito web, è essenziale assicurarsi di comunicare il giusto messaggio alle persone giuste, nel momento opportuno.

Identificare il tuo pubblico target costituisce il pilastro fondamentale su cui costruire il tuo sito web. Questo implica comprendere chi sono i potenziali clienti, cosa cercano e quali sfide il tuo prodotto o servizio può aiutarli a superare.
È cruciale capire come il tuo target si muove online, quali piattaforme utilizza e quali modalità di interazione preferisce.

target sito

Ricorda che in una conversazione con 100 persone, solo una piccola percentuale, al massimo 10, potrebbe rispondere alla tua chiamata all’azione. Anche se hai un potenziale di 100 clienti, solo una parte di essi si trasformerà effettivamente in clienti.

Se non hai ancora clienti consolidati, puoi fare delle ipotesi realistiche basate sulla tua esperienza: definisci l’età, il sesso, la posizione geografica e le esigenze dei tuoi potenziali clienti e procedi da lì.
Se invece hai già dei clienti, il metodo migliore è porre loro delle domande per comprendere i motivi e i modi con cui effettuano gli acquisti.

Identificare le necessità degli utenti

Esaminare le richieste degli utenti consente di comprendere meglio le loro richieste e necessità.

Google Trends rappresenta uno strumento accessibile senza costi, permettendo di acquisire una comprensione in tempo reale delle tematiche che suscitano interesse e curiosità nel pubblico.

Numerosi professionisti del settore del marketing sfruttano tali dati per ottenere insight sulle tendenze di comportamento dei consumatori.

Answer The Public

Questo strumento di analisi dei consumatori unisce le ricerche suggerite sia da Bing che da Google, presentandole in un formato simile a un cloud di ricerca.

Le interrogazioni sono suddivise in categorie come “cosa”, “dove” e “perché”, offrendo una panoramica delle domande che le persone pongono ai motori di ricerca tramite i loro dispositivi.

Google Suggest

Google Suggest è un’opzione del motore di ricerca di Google che offre suggerimenti agli utenti mentre digitano una query nella barra di ricerca. Utilizzando un’altra funzione chiamata Google Instant, la pagina dei risultati del motore di ricerca si modifica in tempo reale in base alle parole chiave o alla frase che vengono inserite.

Panorama competitivo

Per sviluppare un sito web efficace, è fondamentale analizzare le strategie dei concorrenti. Mettendoti nei panni del tuo cliente ideale, esegui le ricerche che farebbe su Google. Esamina attentamente i primi cinque risultati e studia i siti web corrispondenti. Analizza i messaggi, il tono di voce, i contenuti preferiti e lo stile visuale utilizzati.

sito web competition

Puoi trarre ispirazione da queste analisi per creare il tuo sito web, personalizzandolo in modo da soddisfare al meglio le esigenze e i desideri del tuo pubblico di riferimento.

Scelta del giusto dominio

Il titolo di dominio funge da presentazione per il tuo sito web. È essenziale che sia facile da ricordare, rifletta il tuo brand e sia semplice da digitare e pronunciare. Evita nomi troppo dettagliati o lunghi, e punta a un nome che attragga più visite possibili.

Le parole chiave nel dominio non solo ottimizzano l’indicizzazione, ma aiutano anche i motori di ricerca a comprendere la tematica del sito. Pertanto, considera l’inclusione di parole chiave rilevanti per migliorare la visibilità online.

Strutturare le informazioni

Per creare una struttura efficace per il tuo sito web, inizia con la creazione di un elenco dei contenuti che desideri includere. Poi, organizza questi contenuti in una struttura gerarchica che rifletta le relazioni tra di essi. Utilizza strumenti come diagrammi dell’albero del sito per visualizzare chiaramente questa struttura.

dominio

Analizza i siti web dei tuoi competitor per ottenere ispirazione e assicurarti di non dimenticare contenuti importanti. Chiedi feedback ad altre persone sulla tua proposta di alberatura del sito e apporta eventuali modifiche in base ai loro suggerimenti. Infine, ricorda di revisionare e aggiornare regolarmente la struttura del sito in base alle modifiche nei contenuti o negli obiettivi.

Scegliere la giusta grafica del sito

I colori hanno la capacità di trasmettere sentimenti e sensazioni. Per esempio, il rosso vivace può evocare un senso di pericolo, mentre il blu induce calma e tranquillità, e il viola suggerisce regalità. La selezione accurata dei colori può influenzare notevolmente la reazione di chi visita il sito web.

Creare una palette di colori con 3 tonalità principali e 3 secondarie è essenziale per garantire un design equilibrato. I colori principali costituiranno la base del layout, mentre quelli secondari saranno utilizzati per creare contrasto e mettere in risalto le informazioni importanti e le chiamate all’azione. Utilizzare il colore in modo strategico può guidare gli utenti e aumentare l’efficacia del sito web.

graphic

Per assicurarti che il tuo sito web abbia un impatto significativo, è essenziale selezionare immagini di alta qualità e posizionarle strategicamente. Evita immagini sfocate o di bassa risoluzione e dai risalto alle più belle mettendole in primo piano. Distribuisci le altre immagini in modo equilibrato all’interno delle diverse pagine, garantendo che contribuiscano a migliorare la comprensione del contenuto e a creare un’esperienza visiva piacevole per gli utenti.

È importante selezionare caratteri semplici e facili da leggere per il tuo sito web. La leggibilità è cruciale nel design web e l’uso di caratteri troppo elaborati o condensati potrebbe creare difficoltà per gli utenti e spingerli a lasciare la pagina. Opta per caratteri puliti e leggibili che rendano la fruizione del contenuto più piacevole e accessibile per tutti gli utenti.

I mockup

Un mock-up rappresenta una rappresentazione visiva di una pagina web o di un’applicazione, che include molti degli elementi di design finali ma non è interattivo. Di solito, presenta dati segnaposto e non è così raffinato come una pagina live.

Per creare il tuo mock-up, hai due opzioni:

  1. Utilizzare un software specifico, selezionando quello più adatto alle tue esigenze in base agli strumenti disponibili, al budget e alle preferenze personali.
  2. Sfruttare uno strumento di progettazione grafica come Adobe Illustrator, ampiamente utilizzato dai designer per creare mock-up dettagliati e personalizzati.
mockup

Scegliere l’opzione più adatta alle tue esigenze ti permetterà di creare mock-up efficaci che possano visualizzare e comunicare il design della tua pagina web o dell’applicazione in modo chiaro e professionale.

Ottimizzare il SEO

La Search Engine Optimization (SEO) consiste nel migliorare la visibilità dei tuoi contenuti sui motori di ricerca, al fine di classificarli più in alto rispetto ai contenuti concorrenti che mirano alle stesse parole chiave.

Uno dei principali compiti per i creatori di contenuti è scrivere testi che siano ottimizzati sia per i motori di ricerca che per gli utenti.

seo

L’ottimizzazione del titolo rappresenta una delle pratiche più cruciali per garantire che il tuo sito web sia visibile su Google e, allo stesso tempo, catturi l’attenzione del pubblico.

Come realizzarlo?

I siti web moderni sono costruiti utilizzando una vasta gamma di tecnologie. Non esiste una “tecnologia perfetta” per la creazione di siti web, e la scelta dipende da vari fattori come l’esperienza personale, i costi di sviluppo e licenza, le prestazioni del sito, la manutenzione, la scalabilità e altri ancora.

Tuttavia, alcune tecnologie fondamentali che non possono mancare includono HTML (Hypertext Markup Language), CSS (Cascading Style Sheets) e JavaScript. Questi linguaggi consentono di creare la struttura, lo stile e l’interattività dei siti web.

HTML

Per creare un sito web in HTML, è necessario prima installare un editor di testo adatto per scrivere codice, come ad esempio Sublime Text, che è gratuito e disponibile sia per Mac che per PC. Successivamente, è importante apprendere le basi del funzionamento dell’HTML.

manutenzione

L’elemento principale di una struttura HTML è il tag HTML. Un tag ha la seguente struttura: <b>Esempio</b>. In questo esempio, il tag <b> metterà in grassetto la parte di testo racchiusa tra il tag di apertura e quello di chiusura. Ad esempio, “Esempio” sarà visualizzato in grassetto.

Ci sono anche altri tag HTML, come <i> per il corsivo, <u> per il sottolineato, <p> per i paragrafi di testo, e <h1> per l’intestazione principale della pagina.

Inoltre, per creare elenchi puoi utilizzare il tag <ul> per definire un elenco non ordinato e <li> per ogni elemento dell’elenco.

Per rendere il sito web più accattivante, è importante imparare ad utilizzare anche i CSS (Cascading Style Sheets), che definiscono lo stile e la presentazione della pagina web e dei suoi elementi. HTML e CSS lavorano insieme per creare il design e il contenuto della pagina.

Successivamente, puoi considerare l’installazione di Bootstrap, un toolkit open source che fornisce una struttura di base per documenti HTML e fogli di stile CSS. Bootstrap offre un framework che facilita la creazione di una struttura di base per la pagina web, ottimizzata per lo sviluppo successivo.

Ci sono due approcci che puoi adottare:

  1. Imparare ad utilizzare Bootstrap visitando la homepage di Bootstrap, scaricando il pacchetto principale e iniziando ad utilizzarlo.
  2. Utilizzare uno starter pack per Bootstrap che fornisce un design predefinito e una pagina web demo già creata, permettendoti di avviare il lavoro più velocemente.

Worpress

I Content Management System (CMS) sono strumenti che consentono la creazione di siti web attraverso un’interfaccia user-friendly. Sono stati sviluppati per rendere più accessibile la progettazione di pagine web, eliminando la necessità di conoscenze approfondite di programmazione.

Utilizzando un CMS, è possibile creare siti di qualità decente e gestirli facilmente, rendendoli adatti a coloro che desiderano pubblicare rapidamente senza approfondire gli aspetti tecnici.

wordpress

Tuttavia, i CMS presentano alcuni limiti che possono far perdere il tempo risparmiato durante la creazione immediata del sito:

  • Impossibilità di implementare funzionalità personalizzate, limitandosi alle funzionalità di base fornite dal CMS.
  • Presenza di banner pubblicitari non monetizzabili, come accade su piattaforme come WordPress.
  • Il codice generato non sarà sempre ottimizzato per la SEO, richiedendo l’utilizzo di plugin aggiuntivi o l’intervento di professionisti per ottimizzare la visibilità del sito sui motori di ricerca.
  • Complessità aggiunta a task semplici a causa delle interfacce drag & drop, che possono generare codice disordinato e compromettere le prestazioni e la velocità del sito.
  • Limitazioni nella personalizzazione dei temi, con la necessità di acquistare nuovi temi o affrontare difficoltà nella modifica dei temi esistenti tramite interfacce complesse.

Nonostante i CMS offrano un’ottima soluzione per la creazione rapida di siti web, è importante considerare i loro limiti e valutare attentamente se sono adatti alle esigenze specifiche del progetto.

Framework (Laravel)

Laravel è un framework per lo sviluppo di applicazioni web caratterizzato da una sintassi chiara ed elegante. Si propone di semplificare lo sviluppo web rendendo divertenti le attività comuni, come autenticazione, routing, sessioni, modelli, memorizzazione nella cache e altro ancora.

Rispetto ai CMS come WordPress, Laravel è più adatto per lo sviluppo di siti web di media complessità e anche per progetti più ampi come gestionali aziendali. Con Laravel è possibile creare una vasta gamma di progetti, tra cui web app, siti di news, siti aziendali e applicazioni più complesse.

Laravel fornisce una solida base per i programmatori per la creazione di siti e applicazioni, mentre WordPress è più comunemente utilizzato da esperti di web marketing e web designer piuttosto che da sviluppatori esperti.

Ottimizzare il sito online

Una volta che il tuo sito web è stato creato, è essenziale analizzare il comportamento degli utenti e ottimizzare il sito in modo iterativo. Se inizialmente la tua conversione è all’1%, il tuo obiettivo è aumentare questa percentuale al 10%.

Per raggiungere questo obiettivo, puoi adottare diverse strategie:

  1. Analisi dei dati: Utilizza strumenti analitici come Google Analytics per monitorare il comportamento degli utenti sul tuo sito web. Analizza metriche come il tasso di conversione, il tempo medio trascorso sulla pagina, il percorso degli utenti attraverso il sito, ecc.
  2. Test A/B: Esegui test A/B per confrontare diverse varianti di pagine o elementi del sito e determinare quale versione ottiene una maggiore conversione. Questo ti permette di identificare i fattori che influenzano positivamente la conversione e ottimizzare di conseguenza il sito.
  3. Ottimizzazione del design e dell’usabilità: Assicurati che il design del sito sia intuitivo e user-friendly. Semplifica il processo di conversione riducendo i passaggi necessari per completare un’azione, come l’acquisto di un prodotto o la compilazione di un modulo.
  4. Contenuto persuasivo: Crea contenuti che siano convincenti e rilevanti per il tuo pubblico di riferimento. Utilizza call to action chiare e incisive per incoraggiare gli utenti a compiere azioni specifiche.
  5. Ottimizzazione per dispositivi mobili: Assicurati che il tuo sito sia completamente ottimizzato per i dispositivi mobili, poiché sempre più utenti accedono al web tramite smartphone e tablet.
  6. Feedback degli utenti: Raccogli feedback dagli utenti attraverso sondaggi, analisi dei commenti e recensioni. Questo può fornire preziose informazioni su eventuali problemi o aree di miglioramento del sito.
ottimizzazione

Google Optimize

L’estratto descrive Google Optimize, uno strumento fornito da Google per eseguire esperimenti su un sito web. Con Google Optimize, è possibile condurre diversi tipi di test, come A/B test e test di reindirizzamento, al fine di valutare l’efficacia di potenziali modifiche al sito web.

Questi test consentono di confrontare varianti di pagine o elementi del sito per determinare quale versione ottiene risultati migliori in termini di obiettivi prefissati, come clic sui pulsanti o conversioni delle call to action. Google Optimize fornisce agli utenti uno strumento intuitivo per condurre test e ottimizzare l’esperienza degli utenti sul sito web.

    Contattaci subito

    LEGGI ANCHE:

    Internet

    Come funziona un server?

    Sentiamo parlare ormai quotidianamente di server e client, ma cos’è un server e come funziona?

    Vuoi creare un sito web e metterlo online o semplicemente migliorare le prestazioni del tuo sito già disponibile su internet? Molto probabilmente, se hai cercato consigli su come velocizzare un sito internet, senza dubbio avrai letto che l’uso di un server dedicato è in molti casi risolutivo per ottenere il massimo delle prestazioni da un sito internet.

    Se questa è la prima volta che senti parlare di server, in questa guida ti spiego cos’è un server e qual è la definizione esatta. Inoltre, ti spiegherò come funziona un web server, come scegliere i migliori. Vedrai anche come trasformare il nostro computer in un server in grado di ospitare un sito web accessibile da qualsiasi parte del mondo.

    Indice

    Definizione

    La definizione di server da informatici è:

    Il server (servitore in inglese) è un elemento informatico e delle telecomunicazioni che elabora e gestisce le informazioni su una rete, restituendole a tutti coloro che ne fanno richiesta (clients).

    La definizione per i non informatici:

    Il server è gestore virtuale delle informazioni che stanno su una rete. Quindi, quando accendi il è pc e fai una ricerca su Google i risultati che vedi vengono restituiti da un server web. Quando entri all’interno di un sito web per esempio, tutte le informazioni contenute all’interno delle pagine fanno ad un server.

    Tue ne fai richiesta quando apri la pagine e il server ti restituisce il risultato.

    Di fatto questo processo avviene in modo automatico, di conseguenza l’utente non ne ha la percezione. Vediamo insieme che cos’è e come funziona un server, le differenze tra server e hosting e le tipologie di server più comuni.

    Possiamo quindi dire che un server altro non è che un computer che ha il compito di elaborare e gestire il flusso dei dati richiesti da altri utenti connessi in rete – chiamati clients, cioè clienti – all’interno di una rete privata locale o su internet. In alcuni casi, viene anche chiamato host. Il termine server deriva dall’inglese to serve, che significa appunto serviente o servitore e risponde esattamente al suo ruolo svolto in rete. In pratica servire i dati o le pagine web richieste dagli utenti o visitatori. Quando parliamo di web server, invece, intendiamo server accessibili attraverso internet che ospitano siti web o servizi cloud.

    Server: che cos’è fisicamente

    Quando si parla di server in realtà ci si può riferire a più elementi informatici:

    • Al computer, cioè alla macchina fisica (hardware) che viene utilizzato per fornire informazioni ad altri computer.
    • Al software (programma) che permette di restituire le informazioni, utile al fine di compiere un processo (di seguito ti spiego meglio).

    Hardware vs software: il primo è tutto ciò che si può fisicamente toccare, il secondo è il programma che consente alla macchina di fare i suoi compiti.

    Per ricordarti di questo ti basta fare il giochetto della traduzione inglese e pensare che hard vuol dire duro, che quindi puoi toccare.

    Server e hosting: differenze

    Spesso quando ci si approccia per la prima volta a creare un sito web e ad aprire un blog sorgono spontanee delle domande come: qual è la differenza tra un server e un hosting.

    Un server è l’elemento fisico su cui sono gestite le informazioni, mentre l’hosting è lo spazio virtuale che contiene i dati.

    Per intenderci meglio ti spiego come avviene il funzionamento della gestione dei contenuti all’interno di un sito web. Facciamo l’esempio di questo articolo che sto scrivendo e che quindi se stai leggendo ho già pubblicato nel mio blog.

    Questa pagina è contenuta nel mio hosting condiviso di Aruba (puoi cliccare qui per dargli un’occhiata). Cioè uno spazio a pagamento annuale e che è “allocato” su un server. Questo vuol dire che al momento un unico server contiene diversi siti web e quindi diversi spazi virtuali intestati ai vari proprietari.

    Il server è il computer che ti restituisce questo contenuto nel momento in cui apri questo sito. L’hosting è invece lo spazio virtuale su cui si trova. Nel web spesso questi due termini vengono considerati sinonimi, anche se per essere precisi non lo sono.

    Di solito chi ha bisogno di un hosting?

    Di solito tutti coloro che vogliono avere uno spazio in cui promuovere le proprie attività o semplicemente esprimere la propria opinione in merito ad un argomento, come:

    • Liberi professionisti
    • Aspiranti blogger
    • Piccole e medie imprese

    Oggi è diventato molto più semplice avere uno spazio personale e gestirlo in autonomia.

    Server: come funziona

    Il server funziona grazie ad una rete di computer che si rifanno al modello client-server. Cioè un computer o più di uno fa una richiesta e un altro (il server) gli dà il risultato. Di solito lo schema è 1 computer server verso diversi computer clients.

    Cos’è un server?

    Tipologie di server

    In questo specifico articolo tratteremo dettagliatamente l’argomento server web. Questi altro non sono che server che ci consentono di fare richiesta e visitare i siti web recuperando così le informazioni che più ci interessano in quel momento. Ma come avrai immaginato esistono vari tipi di server.

    • Web server: questa tipologia è la più conosciuta e comune ed è quella che ti permette di accedere alle informazioni sul web. Un web server salava le informazioni, le elabora e le consegna ai client che le richiedono. Esistono varie tipologie di web server come Apache e Nginx.
    • DNS server: il domain name server è molto importante perché viene utilizzato per convertire un indirizzo IP nel nome di dominio, così che tu possa utilizzare enjoysystem.it invece che una serie di numeri che non ricorderesti mai.
    • Database server: si tratta di un server che permette di gestire banche dati, può essere ospitato su un hardware dedicato oppure su un semplice computer. Un esempio famoso è il database mySQL utilizzato dai siti web in WordPress.
    • File server: è un server che consente agli utenti di accedere ai file presenti un altro computer (il server), così da facilitare la comunicazione tra i vari computer.
    • Email server: è un programma che utilizziamo praticamente tutti ogni giorno e serve a ricevere e smaltire tutti i messaggi di posta elettronica comunicando con il client di posta che li riceve (il programma che hai installato sul tuo pc).
    • Proxy server: questo è il tipo di server un po’ più anomalo, nel senso che rispetto agli altri che hanno una funzione precisa questo fa da intermediario. Un esempio sono i sistemi di cache che permettono di conservare una copia del sito web così da farla caricare più velocemente nel computer client.

    Come funziona un web server?

    Per fare un esempio pratico di come funziona un server, posso spiegarti in maniera semplice cosa accade mentre visitiamo una pagina web.

    Quando usiamo il computer, uno smartphone o tablet – in questo caso client – per navigare in internet, nel momento in cui apriamo una pagina internet stiamo richiedendo al server di fornirci tutti i dati – immagini, pagine HTML ed altre informazioni – utili per visualizzare la pagina web, video o altro contenuto direttamente sullo schermo del nostro device. In pochi secondi, il web server sarà in grado di elaborare la richiesta e inviare i dati al client che effettuerà il rendering dei dati ricevuti, mostrandoli sul display.

    web server

    Ovviamente, per funzionare correttamente, un server necessità di componenti hardware – come CPU, RAM, hard disk e schede di rete. Inoltre necessita anche di software – sistema operativo Windows, Linux, centOS e altre componenti come cPanel o Plesk – in grado di farci configurare la macchine, effettuare queste elaborazioni e restare attivi ininterrottamente, anche per diversi anni. Maggiori saranno le risorse a disposizione, migliori saranno le prestazioni del server e dei siti ospitati.

    Differenza tra server e client

    La differenza tra server e client sta nel fatto che il server mette a disposizione un servizio che verrà usufruito da uno o più client, di conseguenza si potrebbe definire il fornitore del servizio. Per accedere al servizio/informazioni il client deve conoscere l’indirizzo ip del server. Questo nel caso dei siti web in realtà non lo vedi in modo diretto, perché mascherato dal nome dominio (DNS).

    La funzione principale di un server è dunque quella di farti ottenere delle informazioni sulla tuo dispositivo, quest’ultimo definito appunto client.

    Quanti tipologie di web server esistono?

    Ovviamente, esistono varie tipologie di server da usare a seconda dello scopo che dobbiamo raggiungere. Escludendo le differenze strutturali dei server (che possono essere di tipo tower, rack o blade), osserviamo quelle che sono le differenze funzionali:

    Web Server

    Un server web comunica con i suoi client tramite protocollo HTTP, o ancora meglio, HTTPS. Questa tipologia è solitamente usata per ospitare siti internet e servizi accessibili tramite web. L’host quindi, invia dati in grado di essere interpretati e generati dai browser più comuni come Chrome, Firefox, Safari, Opera e Internet Explorer.

    Mail Server

    Anziché HTTPS, questo server sfrutta il protocollo Simple Mail Transfer Protocol, anche detto SMTP. È composto da moduli in grado di inviare, ricevere e quindi gestire messaggi di posta elettronica tramite webmail o client come Outlook, Mail o Thunderbird.

    DNS Server

    Sono utili per assegnare un nome di dominio a un web server presente in rete. I DNS – Domain Name System – sono importanti per convertire un indirizzo IP in un dominio, che viene solitamente digitato direttamente nella barra degli indirizzi del browser.

    Game Server

    È un tipo di server configurato e ottimizzato appositamente per consentire l’esecuzione di giochi online multiutente. Si tratta quindi di macchine dotate di numerose risorse hardware ad alte prestazioni affinché l’interazione tra i giocatori possa avvenire in maniera sincrona e con tempi di latenza impercettibili.

    Proxy Server

    Questo tipo di server è un intermediario tra le richieste che provengono dalla rete e l’indirizzo IP del server stesso. Le funzionalità di un server proxy sono molteplici, tra le più comuni, quelle che consentono di rendere anonimo un indirizzo internet o filtrare gli accessi.

    Database Server

    Sono computer utili per consentire l’accesso e la gestione di database. Nel caso di WordPress, ad esempio, dobbiamo necessariamente possedere un server database che sarà fornirà dati ogni volta che un visitatore arriverà sul nostro sito e vorrà visitare determinati contenuti.

    File Server

    Infine, se senti parlare di FTP (File Transfer Protocol), FTPS (FTP over SSL), SFTP (Secure File Transfer Protocol) o SCP (Secure Copy), si intendono i protocolli di trasferimento dei file server. Computer che hanno lo scopo di archiviare file e renderli consultabili da qualsiasi computer in rete autorizzato all’accesso. In parole semplici, i server di questo tipo sono spesso usati per fare backup in tempo reale di tutti i computer presenti in rete o per configurare un PC come se fosse un hard disk condiviso tra più computer.

    Trasformare un computer in server: si può?

    Assolutamente si! Anche un normale computer che possediamo a casa può essere trasformato in un server web ma, ovviamente, nel momento in cui lo spegneremo, il sito internet o gli altri servizi hostati dal server non saranno più accessibili dagli altri dispositivi in rete. Per questo motivo è sempre più conveniente acquistare un server condiviso o dedicato.

    Inoltre, per un uso sicuro e funzionale di un server web, è necessario conoscere nozioni tecniche avanzate per configurarlo in maniera corretta. Queste sono operazioni non semplici da eseguire.

    Qual è il server migliore per le nostre esigenze

    Definito cos’è un server, come funziona e quali sono i tipi di server più diffusi, è bene sapere qual è il server migliore per le nostre esigenze.

    Sono i provider di hosting (come Aruba, SiteGround, NetSons, OVH, VHosting e tanti altri) ad offrirci soluzioni server di ogni tipo a seconda dell’uso che dobbiamo farne; riguardo i costi: si parte da poche decine di euro all’anno fino a diverse centinaia mensili, in base alla configurazione scelta e ai servizi accessori inclusi nel servizio.

    Poiché quando parliamo di server, parliamo anche di hosting, ti consiglio di dare un’occhiata alla guida su cos’è un hosting per saperne di più in base all’obiettivo che vuoi raggiungere, ma in linea di massima, puoi considerare queste indicazioni.

    Scegli un server condiviso se vuoi pubblicare un sito internet amatoriale, vuoi semplicemente testare un progetto online e non hai particolari esigenze in termini di prestazioni; tuttavia, a seconda del provider, gli hosting condivisi sono più che sufficienti per supportare diverse migliaia di accessi ogni giorno a prezzi molto bassi.

    Dovrai necessariamente optare per un server dedicato se vuoi che le risorse disponili sulla macchina siano utilizzabili solo ed esclusivamente dai tuoi siti internet o servizi hostati sul server: in questo caso, la soluzione sarà nettamente più costosa ma avrai la possibilità di configurare l’hardware e il software come preferisci.

    Infine, negli ultimi anni, sono stati introdotti i server cloud e VPS: server condivisi ma con risorse virtuali dedicate. Molto meno costosi rispetto alle soluzioni totalmente dedicate, sono un buon compromesso per ottenere prestazioni di qualità a prezzi contenuti.

    Conclusioni

    Spero che questa guida completa ai server sia stata utile per farti conoscere meglio questa branca dell’informatica e in particolare quella relativa agli hosting e alla pubblicazione dei siti web. Non ti resta che dare un’occhiata alla soluzioni offerte dai vari provider e scegliere quella con il miglior rapporto qualità prezzo a seconda del tuo scopo.

    LEGGI ANCHE

    contattaci
    Database, Formazione, Internet, Posta Elettronica, Sistemi, Software

    Salvare i dati di Gmail

    In questo articolo vedremo come salvare i dati di Gmail. Seguiteci!

    Lo spazio che Google mette gratuitamente a disposizione di chiunque apra un suo account è di 15 GB e comprende i messaggi di Gmail, le immagini di Google Foto e i documenti di Google Drive. Il problema è che da qualche mese Google ha modificato le sue regole. Fino allo scorso giugno, infatti, era possibile archiviare gratuitamente in cloud tutte le foto, mentre oggi anche queste contano ai fini dei 15 GB di spazio.

    Ciò ha portato a una diminuzione dello spazio complessivo disponibile che si ripercuote anche sulla casella di posta di Gmail. Di conseguenza quindi capita sempre più frequentemente di ricevere un messaggio di casella piena. La soluzione può essere quella di acquistare dello spazio a pagamento (ci sono piani a partire da 2 euro al mese per 100 GB) o di eliminare i messaggi più pesanti, oppure di archiviarli su un disco fisso o su un altro cloud usando lo strumento Google Takeout. Ma vediamo in pratica come salvati i dati di Gmail Con Google Takeout!

    Servizio completo

    Con Takeout, raggiungibile cliccando qui, potremo avere a disposizione i nostri dati presenti nei 51 servizi Google attualmente disponibili, oppure anche in uno solo di essi, in un archivio in formato .zipo .tgz che ci verrà consegnato via email come link scaricabile, oppure caricato automaticamente su altri servizi cloud, tra cui OneDrive, Boxe Dropbox. Una volta collegati alla pagina di Takeout, dovremo accedere con il nostro account Google e selezionare i servizi di cui vogliamo avere l’archivio.

    Trattandosi di una gran mole di dati, il tempo necessario per riceverli può variare moltissimo, nel nostro caso per 15 GB di dati sono stati necessari due giorni e i dati sono stati divisi in più file compressi. Oltre che da PC è possibile richiedere la creazione di un archivio di Google Takeout anche da smartphone e tablet. Da Android è necessario aprire Impostazioni/Google/Gestisci Account Google e da qui selezionare Dati e Privacy/Scarica i tuoi dati. In questo modo verremo portati alla stessa finestra accessibile da PC e potremo scegliere i servizi di cui ci interessa avere il backup. Per ripristinare i dati delle email archiviati, dovremo prima decomprimere il file .zip e quindi importare il file .mbox di archivio in Outlook o Thunderbird. Non è invece possibile importarlo direttamente in Gmail.

    Esportiamo le mail con takeout

    download
    1 Per accedere al servizio di Archiviazione Takeout colleghiamoci al sito https://takeout.google.com e accediamo con nome e password del nostro account Google. Come impostazione predefinita è previsto l’archivio di tutti i servizi.
    archivio takeout
    2 A noi interessa solo ottenere l’archivio di Gmail, quindi premiamo il pulsante Deseleziona tutto e poi mettiamo il segno di spunta solo su Posta. Come impostazione standard sono incluse tutte le cartelle.
    takeout cartelle
    3 Noi abbiamo deciso di selezionare solo alcune delle cartelle presenti nell’account Gmail. Per farlo abbiamo cliccato sul pulsante Tutti i dati della posta inclusi e abbiamo selezionato le cartelle che ci interessava archiviare.
    takeout dati archiviati
    4 Scendiamo nella pagina e premiamo Passaggio successivo: ora dovremo scegliere come ricevere i dati archiviati. La soluzione più semplice è il link in un messaggio di posta che potremo poi aprire e salvare su chiave o disco USB.
    takeout cloud
    5 In alternativa potremo indicare l’indirizzo di un servizio cloud in cui sappiamo di avere lo spazio disponibile per contenere tutti i dati delle cartelle selezionate. Premiamo Crea esportazione e attendiamo l’arrivo del messaggio.
    takeout download dati
    6 Dopo un giorno dalla richiesta abbiamo ricevuto da Google la mail: I tuoi dati sono pronti per il download. All’interno abbiamo trovato quattro link che ci hanno permesso di salvare i nostri messaggi su un disco esterno.

    Un formato per oguno

    Ciascun servizio di Google utilizza un formato differente per archiviare i nostri dati: TXT per le News, MBox per Gmail, HTML per i dati di Chrome e JSON per quelli di Maps e del Play Store. Salvare i nostri dati da gmail acquista una notevole importanza, specialmente se abbiamo una grande mole di dati. Se la casella di posta di Google è piena, con Takeout possiamo mettere al sicuro le mail prima di eliminarle, in modo da liberare lo spazio e non perderne nessuna.

    contattaci