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Formazione

PEC: a cosa serve, come attivarla

Esaminiamo il processo di attivazione di una PEC, ovvero Posta Elettronica Certificata, uno strumento utile per inviare o ricevere email con valore legale.

La PEC, abbreviazione di Posta Elettronica Certificata, costituisce uno strumento finalizzato alla trasmissione e ricezione di messaggi di posta elettronica con validità legale equivalente a quella di una raccomandata con ricevuta di ritorno, a condizione che la comunicazione avvenga tra indirizzi PEC.

Questo risultato è ottenuto grazie a un sistema di controllo che attesta l’autenticità di un messaggio trasmesso e ricevuto. Inoltre, è supportato da un meccanismo di notifiche che consente di verificare se un messaggio è stato accettato e consegnato al destinatario, fornendo così un ulteriore livello di sicurezza e tracciabilità.

Uno degli elementi distintivi della PEC è la sua versatilità nell’uso. Può essere gestita tramite l’apposito pannello di Webmail fornito dal provider, simile all’utilizzo di un normale indirizzo email. Inoltre, può essere configurata all’interno di qualsiasi client di posta elettronica, utilizzando i parametri IMAP (o POP3, sebbene quest’ultimo sia ormai sconsigliato come protocollo). In molte situazioni, è possibile utilizzare la PEC anche su dispositivi mobili, grazie all’ottimizzazione dell’interfaccia del pannello di Webmail per smartphone e tablet. Alcune aziende offrono addirittura applicazioni dedicate per Android e iOS/iPadOS per facilitare l’accesso e l’utilizzo della PEC su dispositivi mobili.


I cittadini non sono obbligati ad utilizzare la Posta Elettronica Certificata, mentre l’obbligo ricade sui liberi professionisti iscritti a ordini come, ad esempio, l’Ordine dei Giornalisti, e su coloro che sono iscritti a collegi professionali. Dall’anno 2013, le imprese, comprese quelle individuali, devono obbligatoriamente fornire un indirizzo di posta certificata al Registro delle Imprese.

Come attivarla

La procedura iniziale per attivare un indirizzo di posta elettronica certificata coinvolge la selezione di un gestore, ovvero un’azienda con la quale stipulare un abbonamento mensile o annuale al fine di ottenere una casella PEC. Puoi consultare l’elenco completo dei gestori autorizzati su questa pagina web: clicca sui rispettivi nomi per esplorare tutte le offerte disponibili.

Il costo per attivare una casella di Posta Elettronica Certificata (PEC) è influenzato dalla dimensione della casella stessa, che si riferisce allo spazio disponibile per messaggi e allegati, nonché dai servizi inclusi, come notifiche tramite SMS, archivio di sicurezza, accesso da dispositivi mobili, e così via.

Dopo aver selezionato la soluzione più adatta alle tue esigenze, è necessario procedere con il pagamento del servizio, di solito mediante carta di credito, e inviare la documentazione necessaria per convalidare la tua identità. In genere, è sufficiente compilare un modulo con i tuoi dati personali e inviare una copia fronte/retro di un documento d’identità attualmente valido. Questo processo può essere completato online o tramite fax, seguendo le istruzioni fornite dal gestore.

Postecert

Se hai l’intenzione di attivare un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC), ti suggerisco di esaminare attentamente i piani di abbonamento destinati a privati o aziende forniti da Poste Italiane attraverso il suo servizio Postecert. Ulteriori dettagli su questo servizio saranno illustrati di seguito.

postecert

PEC Privati: il piano PEC per privati offre l’opportunità di attivare una casella di Posta Elettronica Certificata con la possibilità di inviare fino a un massimo di 200 email al giorno. La durata del piano varia da 1 a 3 anni, con uno spazio iniziale di 100 MB, che può essere ampliato ulteriormente a pagamento. Il costo è di 5,50€ + IVA all’anno per un periodo di un anno, 9,00 + IVA all’anno per due anni e 10,50€ + IVA all’anno per tre anni.

Posta Elettronica Certificata: il piano di Posta Elettronica Certificata è progettato per i liberi professionisti e le imprese e offre una casella PEC con una capacità di 2 GB per una durata di 1, 2 o 3 anni. Il costo di questo piano è di 5,50€ + IVA all’anno.

PEC Base Business: il piano PEC Base Business è concepito per le aziende e consente di attivare almeno 5 caselle di Posta Elettronica Certificata. Ogni casella ha una durata massima di 3 anni, con uno spazio di 1 GB ciascuna e la possibilità di effettuare massimo 200 invii giornalieri.

PEC Avanzata Business: attraverso la sottoscrizione di questo abbonamento, progettato per soddisfare le esigenze aziendali, è possibile ottenere almeno 5 caselle di Posta Elettronica Certificata, ciascuna con uno spazio di 1 GB. La durata dell’abbonamento può variare da 1 a 3 anni, consentendo un massimo di 200 invii al giorno. Inoltre, è inclusa la possibilità di conservare gli avvisi e le ricevute, fornendo un ulteriore livello di tracciabilità e archiviazione.

Prezzi

Per quanto concerne i prezzi di PEC Base Business e PEC Avanzata Business, le aziende interessate devono collegarsi al sito Internet ufficiale di Poste Italiane. Successivamente, è possibile fare clic sul collegamento disponibile nella sezione dedicata a Professionisti o Responsabili Legali di Azienda, seguito dalla voce “Clicca qui“. Questo consentirà di contattare la direzione commerciale e mettersi in comunicazione con un referente per ottenere informazioni dettagliate sui costi e procedere all’acquisto delle caselle di Posta Elettronica Certificata desiderate.

Aruba PEC

Aruba è uno dei provider più noti che offre la possibilità di attivare un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC). L’azienda è rinomata per la sua presenza nei settori delle pratiche online, del Web hosting e del cloud. Aruba propone diversi piani per l’acquisto di una casella PEC, anche se al momento non offre la possibilità di sperimentare i servizi attraverso un periodo di prova gratuito. Di seguito, trovi i dettagli dei piani disponibili.

aruba

PEC Standard: Il piano PEC Standard di Aruba consente di attivare una casella di Posta Elettronica Certificata con una capacità di 1 GB. Il costo iniziale è di 5€ + IVA all’anno, e dopo il primo rinnovo, la tariffa diventa 9,90€ + IVA all’anno.

PEC Pro: Il piano PEC Pro di Aruba consente di attivare una casella di Posta Elettronica Certificata con una capacità di 2 GB di spazio e un archivio di 3 GB. Il costo di questo piano è di 25€ + IVA all’anno.

PEC Premium: Il piano PEC Premium di Aruba consente di attivare una casella di Posta Elettronica Certificata con una capacità di 2 GB di spazio e un archivio di 8 GB. Il costo di questo piano è di 40€ + IVA all’anno.

PEC su Dominio: L’abbonamento PEC su Dominio di Aruba è pensato per coloro che desiderano ottenere una casella di Posta Elettronica Certificata su un dominio preesistente. Il costo di questo servizio è di 9,90€ + IVA all’anno.

Aruba offre una serie di funzionalità incluse in tutte le caselle PEC, come il filtro antivirus/antispam, e fornisce un’app Aruba PEC disponibile per dispositivi Android e iOS. I piani PEC Pro e PEC Premium offrono anche il servizio di notifiche tramite SMS.

Come attivarla

Per attivare una casella PEC con Aruba, puoi seguire questi passaggi:

  1. Collegati al sito ufficiale di Aruba.
  2. Fai clic sul pulsante “Acquista” e successivamente su “Prosegui” per completare l’ordine.
  3. Effettua l’accesso con i dati del tuo account se possiedi già un profilo su Aruba, oppure clicca su “Registrati” per creare un nuovo account.
  4. Prosegui con l’acquisto e l’attivazione del piano scelto, seguendo le istruzioni visualizzate a schermo.
  5. Fornisci i dati richiesti e invia la modulistica richiesta.

Seguendo questi passaggi, sarai guidato attraverso il processo di attivazione della tua casella PEC con Aruba.

Register

Se desideri valutare il servizio di Posta Elettronica Certificata (PEC) prima di acquistarne una, ti consiglio di considerare l’offerta di Register.it. Il loro piano PEC Agile, del quale ti parlerò, può essere attivato gratuitamente per un periodo di 6 mesi. Questa opportunità è offerta su uno degli indirizzi forniti da Register.it.

Tuttavia, è importante notare che questo piano non offre un periodo di prova gratuito. Si tratta di un servizio che prevede l’attivazione di una casella di Posta Elettronica Certificata su un dominio personale.

PEC Agile

Il piano PEC Agile di Register.it consente l’attivazione di una casella di Posta Elettronica Certificata con uno spazio di 2 GB. Dopo il periodo di prova gratuito di sei mesi, il costo diventa di 35,60€ + IVA all’anno.

In alternativa, c’è il piano PEC Unica, che offre uno spazio di 3 GB e ha un costo di 45,15€ all’anno + IVA. Si noti che il piano PEC Unica non include un periodo di prova gratuito.

PEC Unica

Nell’abbonamento menzionato è inclusa la possibilità di attivare una casella di Posta Elettronica Certificata (PEC) su un dominio personale con uno spazio di 3 GB, al prezzo di 43€ + IVA all’anno. Inoltre, è disponibile la possibilità di optare per un piano superiore, che offre una casella PEC con uno spazio di 5 GB. Nel caso della PEC Unica da 5 GB, il prezzo è di 71,40€ all’anno + IVA.

Le caselle PEC descritte presentano diverse caratteristiche aggiuntive. Tra queste, è inclusa la possibilità di ricevere notifiche tramite SMS, oltre all’accesso agevole da dispositivi mobili. Inoltre, è possibile configurare la PEC all’interno di un client di posta elettronica utilizzando i parametri IMAP forniti e pubblicati sul sito ufficiale dell’azienda.

Questa flessibilità consente agli utenti di gestire la propria Posta Elettronica Certificata in modo efficiente e adattato alle proprie preferenze.

Se desideri attivare la prova gratuita offerta da Register.it, segui questi passaggi:

  1. Collegati al sito ufficiale di Register.it.
  2. Clicca sul pulsante “Attiva PEC Gratis”.
  3. Nella schermata successiva, apponi il segno di spunta sulla dicitura “Dichiaro di accettare espressamente le seguenti clausole relative ai servizi acquistati” per accettare i termini e le condizioni del servizio.
  4. Clicca sul pulsante “Procedi” per creare un account e procedere con l’attivazione della PEC.
  5. Se possiedi già un account su Register.it, clicca sulla voce “Accedi”.

Seguendo questi passaggi, sarai in grado di avviare il processo di attivazione della prova gratuita della PEC offerta da Register.it.

Libero MailPEC

libero

E’ possibile acquistare caselle di Posta Elettronica Certificata (PEC) attraverso i piani PEC Family e PEC Unlimited di Libero. Di seguito, descrivo nel dettaglio le caratteristiche di ciascuno di essi e spiego quale potrebbe essere più adatto per privati e quale si rivolge alle aziende.

libero

PEC Family

  • Destinatari: Privati e famiglie.
  • Caratteristiche:
    • Casella PEC da 1 GB.
    • Invio e ricezione illimitati.
    • Notifiche di avvenuta consegna.
    • Nessun limite giornaliero per gli invii.
    • Accesso tramite Webmail e client di posta.
  • Costo: al costo di 14,99€ all’anno, con IVA inclusa. È importante notare che l’abbonamento si rinnova automaticamente, salvo disdetta. Ciò significa che, a meno che tu non richieda espressamente la cancellazione del servizio, l’abbonamento sarà automaticamente rinnovato alla scadenza.

PEC Unlimited

  • Destinatari: Aziende e professionisti.
  • Caratteristiche:
    • Casella PEC con spazio personalizzato.
    • Invii e ricezioni illimitati.
    • Notifiche di avvenuta consegna.
    • Accesso tramite Webmail e client di posta.
    • Firma elettronica avanzata.
  • Costo: Il costo di questo piano è di 30€ + IVA all’anno, con rinnovo annuale automatico, salvo disdetta. Questo piano è particolarmente indicato per aziende che necessitano di spazio di archiviazione flessibile e soluzioni avanzate per la posta elettronica certificata.

In sintesi, il piano PEC Family è più adatto a privati e famiglie, offrendo una casella con dimensioni adeguate per un uso personale. D’altra parte, il piano PEC Unlimited è progettato per aziende e professionisti, fornendo spazi più ampi e funzionalità aggiuntive, come la firma elettronica avanzata, che potrebbero essere cruciali in ambienti professionali.

Se desideri acquistare la PEC di Libero, segui questi passaggi:

  1. Collegati al sito ufficiale di Libero.
  2. Scegli il piano PEC più adatto alle tue esigenze e clicca sul pulsante “Attiva“.
  3. Effettua il login con i dati del tuo account Libero Mail, oppure clicca sulla voce “Registrati” se devi ancora creare un account necessario per completare l’acquisto e l’attivazione.
  4. Segui le procedure guidate per il pagamento e inserisci tutti i dati necessari all’attivazione della casella di posta elettronica certificata.

Seguendo questi passaggi, sarai in grado di procedere con l’acquisto e l’attivazione della PEC di Libero.

LegalMail

Se desideri provare gratuitamente una casella di Posta Elettronica Certificata (PEC) per un periodo limitato, potresti prendere in considerazione l’attivazione del servizio LegalMail Silver offerto da LegalMail. Di seguito, ti fornirò informazioni dettagliate sul servizio, insieme alle caratteristiche e alle differenze rispetto ai piani LegalMail Bronze e LegalMail Gold.

Legal Mail Silver

  • Durata della Prova: Gratuito per un periodo limitato (6 mesi)
  • Caratteristiche Principali:
    • Casella PEC con 1 GB di spazio.
    • Invii illimitati.
    • Notifiche di avvenuta consegna.
    • Archiviazione automatica dei messaggi inviati e ricevuti.
  • Differenze con Bronze e Gold: La principale differenza risiede nella durata gratuita limitata della prova e nelle specifiche caratteristiche del piano.
  • Caratteristiche Principali:
    • Spazi di archiviazione più ampi (specifici per ciascun piano).
    • Funzionalità aggiuntive come la firma digitale e la gestione documentale.
    • Accesso tramite Webmail e client di posta.
    • Assistenza dedicata.

Bronze

Permette di attivare una casella PEC da 5 GB al costo di 30,50€ + IVA all’anno.

Silver

È un piano che permette di attivare una casella PEC da 8 GB al costo di 39€ + IVA all’anno. Può essere attivato gratuitamente per 6 mesi. Grazie per la correzione. Se hai ulteriori domande o hai bisogno di ulteriori informazioni, sono qui per aiutarti!

In breve, il LegalMail Silver è ideato per una prova gratuita limitata, mentre i piani Bronze e Gold offrono funzionalità più avanzate e spazi di archiviazione più ampi a pagamento. La scelta tra i piani dipenderà dalle tue esigenze specifiche e dalla necessità di funzionalità aggiuntive oltre alla semplice casella PEC.

Tutti gli abbonamenti di LegalMail menzionati includono la possibilità di ottenere l’archivio di sicurezza, notifiche via SMS e l’accesso da dispositivi mobili. Se desideri attivare la PEC LegalMail e provare il piano Silver, segui questi passaggi:

  1. Collegati al sito Internet ufficiale di LegalMail.
  2. Fai clic sul pulsante “Inizia la prova” corrispondente al piano LegalMail Silver.
  3. Segui le istruzioni fornite per procedere con l’attivazione.
  4. Potrai usufruire di una prova gratuita di 6 mesi del piano LegalMail Silver.

Seguendo questi passaggi, sarai in grado di avviare la prova gratuita del piano Silver di LegalMail e valutare il servizio.

Gold

Questo abbonamento permette di ottenere una casella PEC da 16 GB al prezzo di 75€ + IVA all’anno. Se hai ulteriori domande o hai bisogno di ulteriori informazioni, sono qui per aiutarti!

Per procedere con l’attivazione della PEC, inizialmente, seleziona il pulsante “Aggiungi” e sposta gli articoli desiderati nel carrello. Dopo aver scelto il nome per la tua casella utilizzando il campo di testo dedicato, procedi premendo il pulsante “Procedi al pagamento”. A questo punto, inserisci i dati di fatturazione richiesti, effettua la registrazione di un account e compila tutti gli altri dettagli necessari per attivare la prova gratuita.

Tutti i piani menzionati includono la possibilità di beneficiare dell’archivio di sicurezza, delle notifiche via SMS e dell’accesso da dispositivi mobili. Nel caso tu desideri attivare la Posta Elettronica Certificata (PEC) LegalMail e sperimentare il piano Silver, visita il sito ufficiale di LegalMail e seleziona il pulsante “Inizia la prova” relativo al piano Legalmail Silver. Questo ti consentirà di usufruire di una prova gratuita di 6 mesi.

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    Formazione

    Amazon Prime, consegne rapide (gratis)

    Sottoscrivendo un abbonamento con Amazon Prime, è possibile ricevere numerosi prodotti direttamente a casa in un giorno lavorativo e senza costi aggiuntivi di spedizione.

    Amazon Prime, il servizio di abbonamento mensile o annuale di Amazon, offre vari vantaggi, tra cui spedizioni gratuite senza importo minimo di spesa, consegne rapide, accesso anticipato a offerte speciali, Prime Video, Prime Reading, Amazon Music, Prime Photo, Prime Gaming, Amazon Fresh e Deliveroo Plus. I costi sono di 4.99 euro al mese o 49.90 euro all’anno, con tariffe scontate per gli studenti. Per ulteriori dettagli e iscrizioni, è possibile visitare https://www.amazon.it/amazonprime.

    Spedizioni veloci

    Il vantaggio della consegna rapida, disponibile per oltre 2 milioni di prodotti contrassegnati come Prime, è uno dei benefici più apprezzati dagli utenti Prime. Inizialmente, il servizio di consegna rapida richiedeva da 2 a 3 giorni.

    Attualmente, a meno che l’indirizzo di destinazione sia in località particolarmente remota (dove la consegna può richiedere fino a 48 ore), il periodo di attesa è ridotto a un solo giorno lavorativo per ricevere l’ordine. Questa opzione, che garantisce la consegna in un giorno lavorativo, è stata inclusa sin dal lancio del servizio Prime nel 2005 negli Stati Uniti, arrivando in Italia nel 2011.

    Attenzione all’orario

    Per garantire la consegna entro il giorno successivo con il servizio Prime di Amazon, è necessario confermare l’ordine entro un orario specifico indicato sulla pagina del prodotto come “Ordina entro [x] ore per la consegna domani“.

    L’orario di scadenza può variare in base alla posizione geografica e al prodotto selezionato. In alcune località, è possibile effettuare ordini fino al pomeriggio o alla sera per ricevere la consegna il giorno successivo, a condizione che il magazzino più vicino abbia disponibilità.

    Acquisti in giornata

    In alcuni CAP delle principali città italiane come Roma e Milano, per una selezione di prodotti è possibile ricevere l’ordine entro il giorno stesso, ordinando la mattina e ricevendo i prodotti nella fascia oraria tra le 18:30 e le 21:30.

    Questa spedizione, chiamata “Oggi“, è gratuita per i membri Prime che raggiungono un importo di spesa minimo di 29 euro e è disponibile su articoli contrassegnati dalla dicitura accanto al logo Prime.

    Ma come fanno?

    Amazon ha reso la rapidità e l’affidabilità delle consegne uno dei suoi principali punti di forza. In Italia, l’azienda dispone attualmente di 54 centri logistici, utilizzando algoritmi predittivi basati sull’IA per prevedere la domanda dei prodotti e ottimizzare l’organizzazione dei magazzini.

    Amazon Prime

    Questo approccio consente a Amazon di garantire consegne veloci anche durante periodi critici come il Black Friday o le festività natalizie. Inoltre, l’azienda sta sperimentando nuove tecnologie, come l’uso di droni per le consegne a domicilio, per rendere ancora più efficienti i suoi servizi.

    Consegne tramite droni

    Amazon ha annunciato che entro il prossimo anno estenderà le consegne tramite drone, attualmente attive negli Stati Uniti, anche in alcuni Paesi europei selezionati, tra cui l’Italia. L’utilizzo di droni come il nuovo modello MK.30 è previsto per ridurre ulteriormente i tempi di consegna e migliorare la sicurezza rispetto alle tradizionali consegne su strada.

    droni

    Il MK.30 è dotato della tecnologia “sense-and-avoid” per rilevare e evitare ostacoli, può operare in varie condizioni climatiche ed è progettato con intelligenza artificiale per affrontare situazioni impreviste autonomamente. L’obiettivo è utilizzare questo drone per la consegna di pacchi leggeri, come prodotti per la casa, articoli di cura personale e forniture per l’ufficio.

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      Hardware, Technology

      TK11, piccolo grande computer

      TK11, un cubo di dimensioni 14x14x5 cm, dotato di un processore Intel Core i5-1135G7, 16 GB di RAM e un SSD da 512 GB, ha la capacità di gestire simultaneamente tre monitor esterni.

      Grazie alla costante miniaturizzazione dei componenti, i mini PC come l’Ace Magician TK11 offrono prestazioni paragonabili a molti PC desktop. Dotato di una CPU Intel Core i5-1135G7 Tiger Lake, 16 GB di RAM espandibili fino a 64 GB e una scheda grafica Intel Iris Xe Graphics G7, il TK11 offre un ottimo rapporto qualità-prezzo.

      Il mini PC include anche porte USB standard, una porta Type-C con supporto Thunderbolt4, una HDMI, una presa Ethernet Gigabit, Wi-Fi 6 Dual Band Gigabit, Bluetooth 5.2 e un altoparlante integrato per la riproduzione di audio in Stereo Surround. La confezione include un alimentatore da 65 Watt e una staffa di montaggio VESA per installare il dispositivo sul retro di un monitor.

      Dati biometrici

      Il mini PC AceMagician TK11 si distingue per l’integrazione di un lettore di impronte digitali, collocato nel pulsante di accensione. Questa caratteristica rappresenta un punto di forza, consentendo l’accesso al sistema operativo tramite il riconoscimento delle impronte digitali, compatibile anche con Windows Hello.

      TK11

      Nonostante le dimensioni ridotte, il TK11 gestisce efficacemente il surriscaldamento grazie a una CPU efficiente dal punto di vista energetico. Il sistema operativo incluso è la versione Pro di Windows 11, ed è completamente compatibile con le principali distribuzioni Linux.

      Periferiche

      L’Ace Magician TK11-A0 offre una solida selezione di porte esterne posizionate sia sulla parte anteriore che posteriore. Nonostante le 5 porte USB siano apprezzabili, potrebbero non essere sufficienti, considerando che due di esse sono spesso occupate da mouse e tastiera. La presenza di una porta Type-C con supporto Thunderbolt amplia le opzioni per dispositivi esterni. Come l’Ace Magician AMR5, il TK11-A0 supporta la gestione di 3 monitor contemporaneamente, ma purtroppo manca un lettore di schede SD.

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        Applicazioni, Technology

        Trovaprezzi, individuiamo il prezzo migliore

        Trovaprezzi è La piattaforma che consente di trovare il costo più vantaggioso e consultare le offerte promozionali provenienti dalle principali piattaforme di vendita.

        Oltre a Idealo, un’altra piattaforma altamente affidabile per la comparazione dei prezzi online è Trovaprezzi. Questa piattaforma offre un ampio elenco di negozi, garantendo quindi una copertura molto completa. Oltre al confronto dei prezzi, Trovaprezzi presenta una sezione dedicata ai volantini. Inoltre presenta sezioni dedicate a notizie, coupon e viaggi, queste ultime accessibili solo dal sito web. Una volta che hai scaricato l’app, ti apparirà una schermata principale che fornisce un accesso rapido a sezioni come prodotti popolari, sconti del giorno e altro ancora.

        Per cercare un prodotto specifico, puoi utilizzare il campo di ricerca situato nella parte superiore dell’app. Quando individui il prodotto che desideri acquistare, verrà visualizzata una pagina dedicata con le offerte elencate in ordine crescente di prezzo, in modo che l’offerta più conveniente sia generalmente la prima nella lista. Hai anche la possibilità di filtrare le offerte per includere le spese di spedizione o selezionare solo determinati negozi.

        trovaprezzi

        Naturalmente, Trovaprezzi ti consente di accedere alle schede tecniche dei prodotti e visualizzare l’andamento dei prezzi per capire se l’offerta individuata è la più conveniente fino a quel momento. Infine, puoi impostare le notifiche per rimanere sempre aggiornato su eventuali cali di prezzo, anche se per sfruttare questa funzione è necessario creare un account gratuito.

        Idealo

        idealo

        Idealo è un servizio online e un’app mobile che consente agli utenti di confrontare oltre 130 milioni di offerte provenienti da oltre 30.000 negozi online. In aggiunta alla comparazione dei prezzi, Idealo funge anche da guida all’acquisto, offrendo recensioni e opinioni degli utenti.

        Un team di circa 1000 collaboratori si impegna ad aggiornare costantemente le informazioni sui prodotti, sconti e promozioni.

        La posizione delle offerte su Idealo è determinata esclusivamente dal prezzo più conveniente, senza considerare esigenze di visibilità degli inserzionisti.

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          Formazione

          Applicazioni che minano la nostra privacy


          La necessità di valutare attentamente l’assegnazione di permessi alle applicazioni è fondamentale, poiché autorizzazioni superflue potrebbero compromettere la stabilità del dispositivo e la tutela della privacy.

          Il consiglio di riflettere attentamente prima di concedere permessi alle applicazioni è assolutamente valido. Spesso, le applicazioni richiedono una serie di autorizzazioni per accedere a funzionalità specifiche del dispositivo. Oppure per raccogliere dati che potrebbero essere utilizzati per migliorare l’esperienza dell’utente o per scopi di marketing. Tuttavia, è importante essere consapevoli di quali autorizzazioni stiamo concedendo e valutare se sono effettivamente necessarie per il funzionamento dell’applicazione.

          Quando installiamo un’app dal Play Store, concediamo autorizzazioni che dipendono dalla natura dell’app stessa. Sebbene sia comprensibile che un’app meteorologica richieda l’accesso alla posizione, altre richieste di permessi, come fotocamera o notifiche, possono sollevare dubbi. Una ricerca di NordVPN rivela che molte app, il 87% su Android e il 60% su iPhone, richiedono permessi non strettamente necessari, spesso con l’intento di ottenere e commercializzare dati personali degli utenti. L’abuso dei permessi rimane una preoccupazione, anche per possibili attacchi informatici.

          Permessi a tempo

          Fino a Android 5.0, le app richiedevano tutti i permessi in blocco durante l’installazione, obbligando gli utenti ad accettarli contemporaneamente. Con le versioni più recenti, i permessi devono essere concessi uno alla volta, dando agli utenti la possibilità di negarne alcuni e installare l’app con funzionalità limitate se necessario. Da Android 11, se un’app rimane inutilizzata per più di tre mesi, il sistema revoca automaticamente i permessi precedentemente concessi.

          Alcuni permessi critici per la privacy, come l’accesso al microfono, sono essenziali per alcune app. In caso di preoccupazioni, gli utenti possono richiedere all’app di chiedere l’autorizzazione ogni volta. D’altra parte, le autorizzazioni di accessibilità e amministrazione del dispositivo sono particolarmente sensibili, permettendo modifiche e controllo completo, incluso l’accesso remoto e la modifica delle password.

          Privacy

          Secondo una ricerca di Statista, ogni utente Android ha in media installate 90 app sul proprio smartphone, utilizzandone solo 9 al giorno e 30 al mese. Questo comporta la presenza di numerose app inutilizzate, generando problemi di spazio e privacy poiché l’installazione richiede diverse autorizzazioni per ciascuna app. A partire da Android 11, Google ha introdotto la rimozione automatica delle autorizzazioni non utilizzate da più di tre mesi. Tuttavia, è consigliabile effettuare controlli periodici sulle app e sulle autorizzazioni concesse.

          privacy

          La frammentazione delle versioni di Android, dovuta alle personalizzazioni dei produttori, complica la definizione di un percorso unico nel sistema. Nelle versioni più recenti, come Android 14, la sezione Privacy è integrata in Sicurezza, consentendo di visualizzare e controllare le autorizzazioni concesse alle singole app. In alternativa, è possibile controllare i singoli permessi dalla sezione App, ma si suggerisce di iniziare dalla sezione Sicurezza per ottenere una visione d’insieme delle autorizzazioni.

          Pannello di controllo

          L’ultima versione di Android presenta un pannello di controllo dei permessi all’interno del menu Dashboard, nella sezione Privacy. Questo pannello consente di monitorare le app che hanno richiesto i permessi, con una dettagliata suddivisione della cronologia.

          permessi

          Ad esempio, nelle ultime 24 ore, nove app, tra cui Instagram, AccuWeather, IIMeteo.it, app di sistema di Google e un’app bancaria, hanno richiesto l’accesso alla posizione. La richiesta di accesso alla fotocamera è stata effettuata tre volte, principalmente da Instagram e dall’app di sistema Fotocamera. Il microfono è stato richiesto una volta, dall’app di fitness Samsung Health, senza un motivo chiaro.

          Le altre autorizzazioni non hanno evidenziato richieste sospette, tranne per l’app Kiwi, di cui non ci ricordavamo e che ha richiesto l’accesso alla rubrica, autorizzazione successivamente revocata.

          Gestione autorizzazioni

          La suddivisione completa delle autorizzazioni ha rivelato che, oltre alle app che hanno richiesto determinati permessi, è possibile identificare anche le app a cui è stato negato l’accesso a tali autorizzazioni. Ad esempio, sia WhatsApp che Facebook hanno tentato di accedere ai registri delle chiamate. Una richiesta considerata non necessaria e che potrebbe suscitare preoccupazioni sulla privacy.

          autorizzazioni

          Anche se queste sono applicazioni comunemente utilizzate, il solo tentativo di accedere a tali dati potrebbe spingere gli utenti a considerare la disinstallazione. Un totale di 65 app ha cercato, senza successo, di accedere alla rubrica telefonica, portando alla decisione di disinstallarne oltre la metà. Questo tipo di azione da parte degli utenti potrebbe contribuire a risolvere il problema delle app invadenti eccessivamente in cerca di autorizzazioni.

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            Internet

            Internet lento? Naviga col turbo!

            Stai incontrando problemi con Internet? DAZN e Netflix che si bloccano? Hai difficoltà a giocare online a causa di tempi di risposta prolungati? I tuoi download procedono lentamente? Ecco cosa puoi fare per risolvere questi inconvenienti e migliorare la tua esperienza

            Sebbene i dati più recenti di Ookla, noti soprattutto per il sito www.speedtest.net che misura la velocità di navigazione, indichino che in Italia la velocità di download sia in media di ben 112 Mbps, persistono notevoli differenze tra le aree urbane più grandi e i centri più piccoli, nonché tra le regioni settentrionali e meridionali. Un considerevole numero di persone, oltre 17 milioni, pari a circa un terzo della popolazione italiana, risiede in comuni in cui la velocità di download media è inferiore ai 40 Mbps. Inoltre, pochi hanno accesso alla banda ultra larga su rete fissa, nota come Fiber to the Home (Ftth), ovvero la connessione che porta la fibra ottica direttamente a casa dell’utente.

            test velocità

            Nonostante la promessa di estendere la copertura della banda ultralarga in tutta Italia entro il 2026 attraverso i finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), dobbiamo al momento riconoscere l’apporto positivo degli operatori di telefonia mobile, i quali hanno esteso il 4G a oltre il 92% della popolazione. Questa tecnologia può fungere da valida alternativa al cavo, specialmente ora che sono disponibili varie offerte con dati illimitati.

            Nel caso in cui, dopo aver verificato la velocità di connessione, riteniamo che sia troppo lenta, anziché lamentarci con il nostro fornitore di servizi telefonici, sarebbe prudente controllare l’hardware a nostra disposizione. Indipendentemente dal fatto che stiamo utilizzando una connessione ADSL da 10 Mbps, una fibra FTTC da 30 Mbps o una FTTH da 1 Gbps, spesso il vero elemento limitante risiede nel router, nel computer o persino nel browser utilizzati.

            Il mio router è affidabile?

            Indipendentemente dalla tipologia di connessione Internet in uso, il modem-router costituisce sempre il cuore della nostra connessione domestica e, di conseguenza, è responsabile di eventuali rallentamenti. Mentre è possibile che i cavi nella centralina siano stati danneggiati da animali, come topi, questa situazione porterebbe più probabilmente a un’interruzione della connessione anziché a un degrado della stessa.

            Va considerato, inoltre, che un modem-router di buona qualità e configurato correttamente non può compiere miracoli, ma è sicuramente in grado di risolvere problemi e migiorare la navigazione su Internet all’interno di ciascun appartamento, specialmente per quanto riguarda i dispositivi Wi-Fi. Può inoltre assegnare correttamente le priorità a determinate applicazioni, privilegiando, ad esempio, lo streaming e le sessioni di gioco tramite la funzione QoS (Quality of Service), a discapito della navigazione o dei download in background.

            Oggi, con la presenza di computer, smartphone, tablet, assistenti digitali, telecamere e altri dispositivi domestici, è comune avere più di una decina di accessori Wi-Fi collegati simultaneamente. Un router economico potrebbe incontrare difficoltà a gestire un così elevato numero di connessioni contemporanee e potrebbe non essere compatibile con i più recenti e efficienti protocolli di comunicazione wireless presenti su smartphone e PC.

            FRITZ!Box 4040

            I modem forniti in comodato d’uso dagli operatori, sebbene non richiedano installazione o manutenzione, spesso limitano le opzioni avanzate come il cambio di DNS, l’impostazione di una VPN e la condivisione dei dischi in rete. Un router valido dovrebbe essere in grado di gestire connessioni sia a 2,4 GHz che a 5 GHz (e preferibilmente anche a 6 GHz) e dovrebbe essere compatibile con i protocolli 802.11 ac o ax, andando oltre l’802.11n.

            Un altro aspetto da considerare è la presenza della tecnologia MIMO (Multiple Input, Multiple Output), che implica la presenza di più antenne utilizzate contemporaneamente per gestire più flussi di dati in ingresso e uscita. Sebbene non siamo obbligati a utilizzare il modem-router fornito dal gestore, spesso vincoli contrattuali o economici possono ostacolare la sostituzione. Per risolvere questa limitazione, è possibile collegare un nuovo router al modem fornito e connettere i dispositivi a quest’ultimo, lasciando il modem operatore a gestire solo la connessione Internet in ingresso.

            L’acquisto di un router di buona qualità e facilmente programmabile non richiede una spesa eccessiva. Ad esempio, un modello altamente configurabile come il FRITZ!Box 4040 del produttore tedesco AVM ha un prezzo di soli 70 euro e, oltre a integrare 4 porte Gigabit Ethernet, consente la configurazione della funzione di priorità del traffico per il gaming o lo streaming.

            Scegliere il canale adatto

            Un router Wi-Fi trasmette il segnale attraverso diversi canali radio, e la scelta di un canale diverso da quello predefinito può essere utile per evitare interferenze. Spesso, le interferenze disturbano il segnale, impedendo al modem/router di coprire efficacemente un’area ampia in un’abitazione o un ufficio.

            Normalmente, il router stesso seleziona automaticamente il miglior canale, ossia quello meno utilizzato da dispositivi (non solo i nostri, ma anche quelli dei vicini, soprattutto in condomini dove si possono trovare numerose reti Wi-Fi nelle vicinanze) e al contempo meno influenzato da interferenze elettromagnetiche. Tuttavia, gli algoritmi non sempre riescono a scegliere il canale più libero, e talvolta è possibile ottenere risultati migliori intervenendo manualmente sulla selezione del canale.

            canali

            Per determinare il canale più adatto all’ambiente in cui si vive, ci sono diverse app Android disponibili gratuitamente nel Play Store. Si consiglia l’uso di un’app come Wi-Fi Analyzer (Open Source), in quanto è una delle poche che non richiede ulteriori pagamenti per accedere a tutte le funzionalità.

            router

            Dopo l’installazione dell’app e la selezione del nostro Access Point, possiamo visualizzare non solo i canali utilizzati, ma anche il protocollo Wi-Fi e il tipo di sicurezza. L’app stessa suggerirà eventuali canali più liberi per ottenere le massime prestazioni. Per modificare il canale, sarà necessario accedere all’interfaccia Web del modem, la cui posizione può variare in base al modello, ma spesso si trova all’indirizzo http://192.168.1.1/ (o comunque l’indirizzo e le credenziali di accesso sono solitamente presenti sotto la base del modem).

            Priorità delle app su misura con il QoS

            Modificare i valori del QoS (Quality of Service) consente di assegnare priorità a servizi specifici, come ad esempio i giochi online in cui le latenze sono cruciali, o alle applicazioni di streaming video e alle app di videoconferenza. Purtroppo, solo pochi dei router forniti in comodato d’uso dai gestori consentono la modifica di questi valori.

            Al contrario, anche un router Dual Band Wi-Fi 6, come il TP-Link Mercusys MR1S00X, disponibile a soli 50 euro (https://amzn.to/3tY8fEt), dotato di 4 antenne multidirezionali con funzione beamforming (capace di direzionare il segnale), permette di regolare questi parametri. Inoltre, la compatibilità con lo standard Wi-Fi 6 consente di raggiungere una velocità di 1,2 Gbps, a condizione ovviamente che anche il dispositivo collegato sia compatibile con tale standard e che la fibra fornita dal gestore possa supportare questa velocità.

            L’uso dei DNS

            La scelta dei DNS (Domain Name System) che utilizzi può influenzare la tua esperienza di navigazione su Internet. Gli indirizzi a cui ci connettiamo durante la navigazione sono identificati da una complessa combinazione numerica, ma il sistema di server DNS funge da traduttore, convertendo questi numeri in nomi riconoscibili.

            Ci sono diversi server DNS che possono variare in velocità e vengono utilizzati non solo per gestire la navigazione, ma anche per controllarla. I server DNS italiani dei vari gestori, ad esempio, vengono utilizzati per oscurare siti ritenuti illegali, indirizzando la navigazione verso pagine della polizia postale che indicano che il sito è stato oscurato.

            Modificare il server DNS con uno open source come OpenDNS, Cloudflare o Google può consentire una navigazione più veloce e bypassare i blocchi imposti dalle autorità italiane. Puoi modificare il DNS a livello di router o anche su singoli dispositivi come computer e smartphone.

            Sui computer Windows e macOS, puoi utilizzare software come Namebench (disponibile all’indirizzo https://code.google.com/p/namebench/downloads/) che ti mostra i migliori server DNS per la tua zona e connessione Internet. Una volta scelto il server DNS desiderato, su un PC con Windows 11, puoi andare su Impostazioni > Rete e Internet > Wi-Fi o Ethernet, selezionare Assegnazione server DNS, scegliere Manuale, attivare IPv4 e inserire gli indirizzi dei DNS che vuoi utilizzare.

            Per Android, puoi utilizzare un’app come DNS Changer o andare su Impostazioni > Rete e Internet > Avanzate > DNS privato per inserire manualmente i server DNS desiderati.

            Modificare i DNS può contribuire a una navigazione più veloce e bypassare eventuali restrizioni imposte.

            Due connessioni

            Oggi è comune avere due connessioni Internet sempre attive, la connessione casalinga tramite ADSL o fibra e quella dello smartphone, entrambe in alcuni casi senza limiti di traffico. Tuttavia, può sorgere un problema quando entrambe le connessioni sono lente e poco affidabili. Una possibile soluzione potrebbe essere l’utilizzo di un software come Speedify (https://speedify.com/) disponibile per Windows e macOS. Questo programma consente di combinare le bande di trasmissione di diverse connessioni, come ADSL, fibra ottica, 3G, 4G LTE, Wi-Fi e qualsiasi altra connessione disponibile.

            Speedify è un servizio a pagamento, ma offre la possibilità di provarlo senza impegno, in quanto i primi 5 GB di traffico sono gratuiti. Per attivare il servizio, è necessario collegare il computer a tutte le reti e connessioni disponibili. Speedify riconoscerà automaticamente tutte le connessioni disponibili, come ad esempio l’ADSL di casa e il tethering dello smartphone, bilanciando il carico di lavoro in base alla banda a disposizione, alla stabilità e alla potenza del segnale.

            Il software esegue anche un controllo accurato delle prestazioni, fornendo un’idea della velocità Internet che è possibile raggiungere grazie alla combinazione delle connessioni. I prezzi di Speedify partono da 7,50 dollari al mese per collegare un massimo di cinque connessioni contemporaneamente.

            Attenzione ai malintenzionati

            La lentezza della connessione Internet potrebbe essere causata dalla presenza di un estraneo che si è collegato al tuo Wi-Fi. Non è necessariamente un hacker; potrebbe essere il vicino di casa a cui hai temporaneamente fornito la password o che l’ha copiata dal router.

            Se sospetti la presenza di un intruso nella tua rete Wi-Fi, la prima cosa da fare è controllare i dispositivi collegati alla rete. Puoi farlo utilizzando l’interfaccia Web del tuo router, a cui si accede con il nome utente e la password generalmente indicati sotto la base del router stesso.

            Dentro il pannello di gestione del router, individua la sezione dedicata ai dispositivi connessi, dove puoi ottenere informazioni come il nome del dispositivo, l’indirizzo IP e l’indirizzo fisico. Se trovi dispositivi sospetti, potrai bloccarli direttamente dalla finestra di gestione del router.

            Se non riesci ad accedere al pannello di gestione del router e stai utilizzando un PC Windows, puoi utilizzare un’utility gratuita chiamata Wireless Network Watcher (disponibile su https://www.nirsoft.net/utils/wireless_network_watcher.html), che analizza la rete Wi-Fi alla ricerca di dispositivi sconosciuti.

            Con Wireless Network Watcher, potrai visualizzare informazioni come l’indirizzo IP, l’indirizzo fisico e il nome della scheda wireless dei dispositivi connessi alla rete Wi-Fi, ma non potrai bloccarli direttamente dall’app. Per questo, sarà necessario collegarti alla finestra di gestione del router.

            Se stai utilizzando uno smartphone Android o iOS, puoi utilizzare Fing, uno scanner di rete efficace. Anche in questo caso, non sarà possibile bloccare direttamente il dispositivo sospetto dall’app, ma potrai cambiare immediatamente la password per bloccarlo automaticamente.

            Scegli il browser giusto

            Google Chrome è il browser più utilizzato, con oltre il 65% di utenti sia su computer che su smartphone. Tuttavia, nel tempo, Chrome ha guadagnato la fama di essere più pesante e lento rispetto ai suoi concorrenti. Questa reputazione non è del tutto infondata, considerando che una sessione di Chrome con 20 schede aperte può occupare quasi 2 GB di RAM, mentre Edge ne utilizza poco più della metà e Firefox solo 1,6 GB. Nonostante Edge utilizzi lo stesso codice del Progetto Chromium, riesce a gestire meglio l’apertura delle pagine e ad eseguire codice JavaScript più velocemente di Chrome.

            Le estensioni sono una delle cause dei rallentamenti dei browser, compreso Chrome. Questi “programmini” ampliano le funzionalità del browser, fornendo accesso rapido a servizi online e notifiche. Il problema è che molte persone si dimenticano di averle installate, e molte estensioni non ufficiali possono essere instabili o compromettere la privacy.

            Per disattivare o rimuovere le estensioni da Chrome, è sufficiente fare clic sul simbolo della tessera del puzzle nella barra in alto. Oltre alle estensioni, Chrome può gestire anche applicazioni, componenti aggiuntivi più complessi che sfruttano le funzionalità del browser. Tuttavia, queste applicazioni possono avviarsi automaticamente e rimanere aperte anche dopo la chiusura del browser.

            Per effettuare una pulizia più completa, si consiglia l’utilizzo di BleachBit (www.bleachbit.org/), un programma gratuito e open source in grado di eliminare la maggior parte dei file superflui generati dalle estensioni installate, contribuendo a migliorare le prestazioni del browser.

            Blocca la pubblicità

            Un efficace adblocker, ovvero un software progettato per bloccare la pubblicità, impedisce al tuo dispositivo di caricare contenuti non necessari da un sito web, come pop-up, finestre aggiuntive e tracciatori. Questo contribuisce a ridurre la quantità di dati che devono essere caricati durante la navigazione, migliorando la velocità complessiva.

            In Chrome, è possibile attivare la prevenzione dei popup e dei reindirizzamenti dalle impostazioni del browser. Nella sezione “Sicurezza” e “Pop-up e reindirizzamenti“, è possibile impedire l’apertura di finestre pubblicitarie. Tuttavia, potrebbe capitare che alcuni siti non si aprano correttamente se non possono visualizzare le finestre pubblicitarie. In tal caso, puoi scegliere se rinunciare a visitare il sito o inserire un’eccezione specifica per quel sito dalle impostazioni.

            Per bloccare in modo più efficace alcuni tipi di finestre pop-up che potrebbero sfuggire alle impostazioni predefinite di Google, potresti considerare l’installazione di estensioni specializzate per Chrome progettate per bloccare la comparsa di finestre pubblicitarie indesiderate. Ci sono diverse estensioni disponibili sul Chrome Web Store che offrono funzionalità avanzate di blocco della pubblicità e miglioramento della navigazione.

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              Applicazioni, Smartphone

              Poste: Come Saltare la Fila

              Sei stanco di stare ore ed ore in fila alle Poste? E’ possibile evitarlo, nessuna magia e nessuna furbizia, solo la comodita’ portata dai nostri Smartphone

              Prenotiamo un appuntamento

              Organizzare un appuntamento presso il consueto ufficio postale diventa un’esperienza più agevole grazie al cellulare e all’app ufficiale. La coda negli uffici postali, talvolta, può trasformarsi in una delle situazioni più frustranti nella nostra società “smart”. Viviamo in un mondo in cui il tempo è prezioso, e trascorrere ore con altre persone per compiere operazioni banali allo sportello postale non si allinea con la nostra esigenza di ottimizzazione del tempo, potenzialmente generando stress.

              Fortunatamente, Poste Italiane ha introdotto un sistema di prenotazione appuntamenti accessibile sia dal sito web che dall’app omonima. Quest’ultima è disponibile per dispositivi Android e iOS, offrendo una serie di servizi pratici. Per l’accesso, è possibile utilizzare le stesse credenziali del sito www.poste.it o una Poste ID SPID.

              l’App Poste

              L’app Ufficio Postale (PT) è essenziale per prenotare un appuntamento, trasformando lo smartphone in un ufficio postale digitale. Riconoscibile dal pittogramma giallo con la scritta PT, offre la possibilità di eseguire varie operazioni da casa, come la compilazione di bollettini, la scrittura e l’invio di lettere, la prenotazione del ritiro pacchi e le ricariche sulle Postepay.

              Tuttavia, in alcuni casi, la visita fisica all’ufficio postale potrebbe essere inevitabile. In questi casi, invece di temere lunghe code, è disponibile una soluzione: una vasta gamma di servizi digitali che permettono di gestire le Poste in modo completamente digitale, compresa la possibilità di scrivere direttamente sul sito o sull’app e inviare le comunicazioni. Poste Italiane offre anche servizi bancari attraverso app dedicate come Banco Posta, Postepay (Connect ed Evolution), Ufficio Postale e PostelD. La trasformazione digitale delle Poste Italiane rappresenta una significativa evoluzione nel settore postale, offrendo servizi innovativi e più efficienti sia per i clienti privati che per le aziende.

              Per usufruire dei servizi digitali e della prenotazione degli appuntamenti, è necessario seguire una procedura di registrazione e completare tutte le verifiche richieste dall’app. Assicurandosi di inserire correttamente numero di telefono e indirizzo email, si riceverà la conferma delle prenotazioni direttamente dalle Poste.

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                Formazione

                TicWatch Pro 5, smartwatch con autonomia super

                TicWatch Pro 5: un Android Wear con ottima autonomia e funzionalità avanzate

                La parola d’ordine del TicWatch Pro 5 è “equilibrio”. Questo smartwatch, con un diametro di 48 millimetri e una lunghezza di 50.1 millimetri, è in grado di svolgere numerose funzioni con efficienza. Monitora con precisione i dati relativi alla salute, offre supporto durante le sessioni di attività fisica e nel monitoraggio del sonno, il tutto avvolto in un corpo costruito con materiali di alta qualità.

                Con uno spessore di soli 12.2 millimetri e un peso di 44.3 grammi, il cuore di questo dispositivo indossabile è realizzato con acciaio inossidabile, alluminio e nylon ad alta resistenza con fibra di vetro. Dotato di connettività Wi-Fi a 2.4GHz, Bluetooth 5.2, GPS (GPS + Beidou + Glonass + Galileo + QZSS) e NFC, il TicWatch Pro 5 può sincronizzarsi con uno smartphone per il trasferimento dati e ricevere notifiche da diverse app, comprese le telefonate.

                Nonostante non abbia uno slot per la SIM card, è dotato di altoparlante e microfono che consentono di effettuare chiamate quando è collegato al cellulare e di ascoltare messaggi vocali. Il display a doppio strato offre una visualizzazione chiara e nitida, mentre all’interno pulsa il processore Snapdragon W5+ Gen 1 di Qualcomm, supportato da 2GB di RAM e 32GB di memoria interna.

                Ottima autonomia

                Disponibile nei colori Obsidian e Sandstone, il TicWatch Pro 5 può essere acquistato a partire da 348,97 euro. Un dispositivo che bilancia con successo design elegante, funzionalità avanzate e materiali di alta qualità. La modalità Essential aggiornata include la nuova modalità Smart Essential, che consente all’orologio di passare automaticamente in modalità riposo se non rileva alcun movimento, ad esempio durante il sonno o quando l’utente non lo indossa.

                TicWatch Pro 5

                Questa funzionalità contribuisce significativamente a estendere la durata della batteria da 628 mAh fino a 80 ore. Inoltre, grazie alla ricarica rapida, il TicWatch Pro 5 può raggiungere il 65% di autonomia con soli 30 minuti di ricarica.

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                  Creative

                  Utilizza un video come sfondo del desktop

                  Se la foto come sfondo del monitor ha perso il suo fascino, è possibile sostituirla anche con un video

                  Utilizzando il programma gratuito VLC (un media player gratuito dotato di molte funzioni, alcune delle quali nascoste), disponibile qui, possiamo impostare il nostro video da utlizzare come sfondo. Dopo averlo scaricato e installato, avviamo il filmato desiderato dal menu “Media/Apri file“. Successivamente, disattiviamo la traccia audio premendo su “Audio”, poi su “Traccia Audio” e infine su “Disabilita”.

                  Nella parte inferiore, selezioniamo “Ciclo uno” (ripeti il video all’infinito), che è il penultimo tasto da sinistra verso destra. Poi, premiamo in alto sul menu “Video” e scegliamo “Imposta come wallpaper”. Ora, il video prescelto sarà mostrato a schermo intero come sfondo di Windows (sia per Windows 10 che per Windows 11), mantenendo la barra delle applicazioni visibile.

                  Video come sfondo

                  Nel caso contrario, è possibile risolvere premendo il tasto Win sulla tastiera: clicchiamo con il tasto destro del mouse sulla barra delle applicazioni, selezioniamo “Impostazioni della barra delle applicazioni” e chiudiamo la finestra. Ricordiamo che è possibile richiamare le applicazioni e le finestre aperte anche con la combinazione Alt + Tab, mantenendo la riproduzione del video come sfondo.

                  Aspetti negativi

                  Tuttavia, è importante considerare alcuni aspetti negativi. L’utilizzo di un filmato come sfondo del desktop può, in alcuni casi, risultare distraente. Movimenti troppo evidenti o transizioni troppo frequenti potrebbero interferire con la concentrazione durante compiti che richiedono attenzione approfondita.

                  Inoltre, la ripetizione continua di un filmato potrebbe portare a una sorta di stanchezza visiva nel tempo, riducendo l’efficacia dell’elemento di personalizzazione. Alcuni utenti potrebbero preferire un ambiente desktop più semplice e pulito per favorire la concentrazione.

                  In conclusione, l’inserimento di un filmato come sfondo del desktop è una scelta soggettiva e dipende dalle preferenze personali di ciascun utente. Bilanciare l’aspetto estetico con la funzionalità e la capacità di concentrarsi è cruciale per sfruttare al meglio questa opzione di personalizzazione.

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                    Applicazioni

                    Effettua scansioni con il tuo smartphone

                    Attraverso l’utilizzo della fotocamera integrata negli smartphone e l’applicazione Google Drive, disponibile sulla maggior parte dei dispositivi, sarà possibile eseguire le scansioni di documenti di varia natura.

                    Attraverso la fotocamera integrata nei nostri smartphone, è possibile effettuare diverse operazioni utili. Ad esempio, è possibile acquisire codici a barre, noti come QR Code, che consentono di aprire pagine Internet o individuare testi e numeri di telefono. Tuttavia, la stessa fotocamera può essere impiegata per effettuare scansioni di documenti e salvarli in formato PDF.

                    Questo processo può essere realizzato mediante varie app disponibili su Google Play e App Store, oppure sfruttando applicazioni preinstallate come Google Drive su tutti i dispositivi. Quest’ultima non solo consente di archiviare online foto e documenti, ma permette anche di catturare documenti di testo, ottimizzarli graficamente e salvarli in formato PDF. Nel caso di documenti fronte-retro, dopo aver acquisito e sistemato graficamente la prima pagina, è sufficiente toccare il simbolo “+” per catturare la seconda facciata. Al termine del processo, il documento può essere salvato in formato PDF e archiviato nel cloud, con la possibilità di accedervi anche da un computer.

                    Applicazioni ad hoc

                    Per la maggior parte delle scansioni, Google Drive rappresenta una soluzione efficace. Tuttavia, esistono app a pagamento che offrono funzioni avanzate particolarmente utili, come nel caso di Adobe Scan, un’app dedicata alla scansione di documenti, anche multipagina. Dopo la registrazione, che può avvenire tramite account Google o Facebook, è possibile selezionare il tipo di scansione desiderato. Inoltre, l’app offre la possibilità di attivare il riconoscimento ottico dei caratteri (OCR), consentendo di estrarre il testo dalle scansioni. Questa funzionalità è utile per salvare dati da biglietti da visita nella rubrica o per catturare testi da documenti cartacei.

                    Adobe Scan permette anche le scansioni di interi libri pagina dopo pagina, ad esempio, di testi presi in prestito in biblioteca. Tuttavia, è importante sottolineare che la scansione completa di contenuti di testi commerciali non è legale, a meno che non sia per uso personale. Il sistema di riconoscimento ottico dei caratteri di Adobe è notevolmente preciso, specialmente con immagini di buona qualità, anche se è consigliabile controllare attentamente il testo, poiché possono verificarsi alcune sviste. Nel caso di utilizzo dello smartphone per archiviare ricevute, scontrini e altri documenti cartacei, è utile ricordare l’esistenza di Google Keep, un’app completamente gratuita che consente la sincronizzazione su computer e altri dispositivi, incluso iOS.

                    Guida

                    Google Drive

                    app google drive

                    La maggior parte degli smartphone Android ha già preinstallato Google Drive, l’applicazione che gestisce i documenti nel cloud di Google, come app predefinita. Nel caso in cui non fosse presente, è sempre possibile scaricarla gratuitamente dal Play Store.

                    Una volta installata, non è necessario registrarsi, poiché l’app utilizza automaticamente il nostro account Google associato al dispositivo. Questo ci consente di visualizzare i documenti presenti nel cloud. Prima di effettuare una nuova scansione, è necessario toccare il pulsante “+” situato in basso a destra. Nella finestra che si aprirà, dovremo selezionare l’opzione “Scansiona”.

                    Questa finestra è la stessa che consente di caricare un documento esistente, inserire un nuovo documento di testo, un foglio di calcolo o una presentazione.

                    Inquadra il documento

                    inquadra google frive

                    Dopo aver toccato “Scansiona”, si aprirà la finestra della fotocamera, consentendoci di inquadrare il documento che desideriamo scannerizzare. Le impostazioni della fotocamera possono variare a seconda del modello di smartphone in nostro possesso.

                    Ad esempio, nel nostro caso, è possibile regolare lo zoom e scegliere tra la fotocamera posteriore (impostata di default in modalità standard) e quella anteriore.

                    Anche se l’app, come vedremo nel terzo punto, offre la possibilità di ottimizzare e modificare l’immagine, è consigliabile avere un documento ben illuminato e posizionare la fotocamera alla giusta distanza. Questo garantirà una messa a fuoco nitida del testo e impedirà di appiattirlo visivamente.

                    Salva il documento

                    salva documento

                    Una volta confermato lo scatto, se non siamo convinti, possiamo semplicemente rifarlo e si aprirà la finestra delle impostazioni. Qui avremo diverse opzioni, come il ritaglio dell’immagine utilizzando righelli con il cursore per salvare solo la zona di interesse. Possiamo anche decidere se visualizzare l’immagine in bianco e nero, con i colori originali o con quelli personalizzati.

                    Prima di toccare “Salva”, possiamo modificare l’orientamento del documento, creare il documento PDF o aggiungere un’altra scansione per ottenere il fronte e retro. È possibile inserire un numero indefinito di altre pagine, che saranno raccolte nel documento PDF. Questo consente di scannerizzare un intero volume di testo, che verrà visualizzato come PDF. Il documento sarà caricato nel cloud con il nome “Digitalizzato” seguito dalla data e dall’ora.

                    A questo punto, possiamo evidenziare il testo con un evidenziatore colorato, scaricare il documento sullo smartphone o sul computer, rinominarlo e condividerlo con i contatti. È anche possibile creare un link per condividere il documento tramite chat o email. Infine, se disponiamo di una stampante Wi-Fi, possiamo decidere di stampare il documento.

                    L’utilizzo di Google Drive è particolarmente comodo perché, non essendo un’app commerciale, non contiene pubblicità e non richiede abbonamenti continui. Inoltre, nella maggior parte dei casi, è già installato sui dispositivi Android. Questo evita di installare nuove app, che potrebbero rallentare lo smartphone e consumare spazio. Tuttavia, se abbiamo esigenze specifiche come il riconoscimento del testo, consigliamo di utilizzare Adobe Scan.

                    Adobe scanner

                    Tra i nostri lettori, molti conoscono la software house Adobe per la creazione del rinomato programma di grafica Photoshop e per l’ideazione del formato di documento multi-piattaforma PDF, insieme al software Acrobat per la sua gestione. Tuttavia, Adobe è un vero gigante nel campo della grafica e ha recentemente investito significativamente nel cloud e nell’Intelligenza Artificiale.

                    adobe scan

                    Un’app particolarmente interessante di Adobe è Adobe Scan, progettata per catturare contenuti da vari supporti visivi come lavagne, libri, documenti, carte d’identità e biglietti da visita. L’app automaticamente inquadra i bordi e ottimizza l’immagine. È possibile apportare modifiche come regolare la luminosità e applicare filtri alle nostre scansioni. Inoltre, lo strumento Gomma magica consente di eliminare interi blocchi di testo in un secondo momento. Dopo aver salvato l’immagine, è possibile effettuare il riconoscimento del testo e incollarlo direttamente in un documento.

                    Adobe Scan è gratuita, a meno che non si vogliano utilizzare funzioni avanzate come il salvataggio del documento nei formati .doc o .xls, la fusione di più file o il riconoscimento di testo su un massimo di 100 pagine contemporaneamente.

                    Un’altra app di Adobe, Scanner PDF e OCR, apparentemente simile ad altre disponibili, si distingue per la sua attenzione ai dettagli e la capacità di eseguire il riconoscimento del testo anche in lingua italiana. L’app può riconoscere il testo non solo nelle pagine di documenti standard, ma anche in altri contesti.

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