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Power bank, la ricarica sempre con te

Grazie ai power bank abbiamo sempre una ricarica a portata di mano. Questo garantisce ai nostri dispositivi prestazioni elevate e affidabilità, indipendentemente da dove ci troviamo.

Gli smartphone sono ormai una parte essenziale della nostra quotidianità, quindi è importante che siano sempre funzionanti e in grado di offrire le migliori prestazioni, indipendentemente da dove ci troviamo.

Disporre di uno smartphone sempre carico è ormai indispensabile per molte persone, non solo per motivi pratici ma anche psicologici. Quando il telefono è scarico, molti, soprattutto giovani, provano insicurezza, ansia, frustrazione e a volte persino un senso di vuoto.

Una ricerca condotta da Samsung nel 2019 su 6500 europei ha evidenziato che il 36% degli italiani preferirebbe ricevere una ricarica del proprio smartphone piuttosto che del denaro in prestito. Il telefono è diventato una risorsa fondamentale, non solo per le sue funzioni pratiche ma anche per il suo impatto emotivo, soprattutto dopo la pandemia. Scopriamo insieme come mantenere il telefono sempre carico, ovunque ci troviamo.

Cos’è un power bank

Chi teme di trovarsi con lo smartphone scarico può fare affidamento su un power bank, un caricatore portatile compatto. Di solito, è dotato di un case resistente che protegge le componenti interne, un aspetto cruciale poiché il power bank sarà spesso trasportato in borse o zaini.

poewr bank

Questo dispositivo è utile per ricaricare non solo smartphone, ma anche tablet, smartwatch e persino laptop quando ci si sposta e non si ha accesso a prese elettriche. Funziona con qualsiasi dispositivo dotato di connessione USB, rendendolo particolarmente pratico durante i viaggi. In sostanza, un power bank è come una batteria esterna che accumula energia e la fornisce ai dispositivi quando necessario.

Come funziona

Per funzionare, un power bank deve essere prima collegato a una fonte di energia esterna per ricaricarsi. La maggior parte di questi dispositivi utilizza batterie agli ioni di litio (Li-Ion) o ai polimeri di litio (Li-Po), che offrono un’elevata efficienza e densità energetica.

Le batterie agli ioni di litio possono essere cilindriche o prismatiche, mentre quelle ai polimeri di litio, grazie alla loro flessibilità di forma, sono perfette per i power bank più piccoli. Un regolatore di carica gestisce il flusso di energia, assicurando che venga distribuita in modo uniforme e sicuro per prolungare la vita del dispositivo. Inoltre, la maggior parte dei power bank è dotata di indicatori LED, che permettono di monitorare facilmente lo stato della carica e l’energia residua disponibile.

La scelta del power bank

Quando si sceglie un power bank, ci sono quattro elementi da valutare: dimensioni e design per la portabilità, ma anche potenza e velocità di ricarica. Alcuni modelli consentono di ricaricare più dispositivi contemporaneamente e offrono funzioni aggiuntive, come una torcia integrata, utile quando si è fuori casa. La caratteristica principale è la potenza, misurata in milliampere-ora (mAh), particolarmente importante per chi lavora in mobilità.

Non esiste una potenza ideale universale; dipende dai dispositivi che si desidera ricaricare. Se l’obiettivo è mantenere carico uno smartphone, una capacità tra 5000 e 10.000 mAh può garantire fino a 3 ricariche complete. Per dispositivi con batterie più grandi, come tablet, è consigliato un power bank tra 10.000 e 20.000 mAh. Per i laptop, invece, è preferibile un dispositivo con almeno 20.000 mAh o più. In ogni caso, un power bank abbastanza potente può ricaricare tutti questi dispositivi in base alle esigenze.

power bank

Abbiamo in commercio oramai dei power bank a prezzi molto accessibili, e possiamo acquistare un dispositivo potente a partire da circa 20 euro. È importante verificare che il power bank supporti la ricarica rapida, in modo da ridurre i tempi di ricarica e ottenere risultati più velocemente.

La tecnologia fast charge consente di ricaricare i dispositivi in meno di un’ora, rendendo la velocità un fattore cruciale. Essenziale soprattutto se dobbiamo ricaricare più dispositivi e ci troviamo spesso lontani da prese elettriche.

Durata del power bank

Uno degli aspetti da considerare nella scelta di un power bank, apparte il design, è sicuramente il numero e il tipo di porte disponibili. È consigliabile avere almeno due porte: una USB standard per ricaricare i dispositivi più comuni e un po’ datati, e una USB-C per i dispositivi più recenti, che supportano questa tecnologia. Questa caratteristica è fondamentale per garantire un utilizzo duraturo del power bank nel tempo.

Cosa molto importante un power bank dovrebbe avere un case robusto, in grado di resistere al trasporto e all’uso frequente. È importante che sia dotato di tecnologie di protezione contro sovraccarico, surriscaldamento e cortocircuito, per garantire sia la sicurezza del dispositivo che la sua durata nel tempo. Assicuriamoci che il modello scelto sia certificato secondo gli standard internazionali, come CE, FCC e RoHS. Se presenta almeno uno di questi marchi, significa che ha superato una serie di test di sicurezza.

Consigli per gli acquisti

Un power bank ben progettato dovrebbe sempre consentirci di controllare rapidamente la carica residua del dispositivo. In questo modo, basta dare un’occhiata per capire se riusciremo a ricaricare completamente, ad esempio, sia lo smartphone che il tablet o il notebook.

Consigliamo di acquistare il power bank in un negozio fisico, se possibile, così da poterlo soppesare e valutare se è adatto alle nostre esigenze di portabilità. In alternativa, l’acquisto online è altrettanto valido: basta prestare attenzione al peso e alle dimensioni dei power bank che ci interessano e confrontarli con quelli di altri modelli e marche.

power bank

È consigliabile leggere sempre almeno dieci recensioni, cinque positive e cinque negative. O comunque poco entusiastiche, per fare una scelta consapevole, indipendentemente dal modo in cui decidiamo di acquistare il power bank, sia in un negozio fisico che online. È importante optare per un design leggero e compatto, poiché esistono power bank molto compatti, di solito intorno ai 10.000 mAh, delle dimensioni di un accendino. Altrimenti, rischiamo di lasciare il power bank a casa.

Energia solare

Un caricabatterie solare è particolarmente interessante per chi pianifica lunghe vacanze immerse nella natura, lontano dalla civiltà e senza accesso alla rete elettrica. Anche i ciclisti che si spostano senza la possibilità di accedere a strutture cablate possono beneficiare di questa opzione.

Sebbene i caricabatterie solari siano facili da usare ed ecologici, tendono ad essere meno performanti rispetto ai power bank tradizionali. È importante tenere presente che per utilizzare questa soluzione abbiamo bisogno dell’energia del sole, il che non è sempre possibile.

Tuttavia, un caricabatterie solare rappresenta un’opzione pratica e sostenibile per ricaricare i nostri dispositivi mobili, inclusi smartphone, tablet e fotocamere. Se pensiamo a una vacanza in campeggio o nella natura incontaminata, un gadget di questo genere può rivelarsi davvero utile.

Condividere la ricarica

La ricerca di Samsung, già menzionata in precedenza, ha rivelato che la disponibilità a condividere la ricarica della batteria è percepita come un indicatore di interesse: più ci piace qualcuno, più siamo propensi ad aiutarlo. Solo il 9% degli intervistati si è detto disposto a condividere il proprio caricabatterie o power bank con uno sconosciuto.

Tuttavia, questa disponibilità aumenta notevolmente con persone a noi più familiari, come colleghi (37%), partner (59%), amici (61%) e membri della famiglia (62%). Per molti, ricevere aiuto da terzi per ricaricare il telefono in un momento di difficoltà è un gesto da ricompensare; infatti, l’87% degli italiani ha affermato che sarebbe favorevole a ripagare in qualche modo chi ha fatto loro questo favore. In particolare, il 73% delle persone offrirebbe un caffè in cambio, il 10% darebbe contanti e il 7% concederebbe persino un appuntamento.

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    Los Angeles: cuffie wireless e ad energia solare

    Grazie alla tecnologia Powerfoyle integrata nell’archetto, le cuffie Los Angeles wireless targate Urbanista sono alimentate a energia solare.

    Musica senza fili e ad energia solare. Il catalogo di prodotti au­dio targato Urbanista è stato sviluppato per il set­tore consumer e per sod­disfare un pubblico gio­vane, dinamico e al passo con i tempi.

    Le cuffie Los Angeles wireless con tecnologia Powerfoyle (ricarica ad energia solare) sintetizzano questa impostazione in un prodotto dal design semplice. Adatto a chi è in movimento, a chi sta all’ aperto e agli amanti della musica ricca di bassi.

    Indice

    Come sono fatte

    Le Los Angeles sono cuffie wireless di tipo on-ear, con il padiglione che appoggia e copre l’intero orecchio sen­za però avvolgerlo in modo completo. La struttura delle cuffie esercita molta pressione a discapito della comodità; la sensazione di schiacciamento è compensata – solo in parte – dalla voluminosa imbottitura dei padiglioni stessi.

    Los Angeles on ear cuffie wireless

    All’ in­terno di ciascuno di questi è presente un driver da 40 mm. Il collegamento con la sorgente audio è solo di tipo Bluetooth e queste cuffie implementano lo standard 5.0 con supporto ai codec SBC e AAC, ma non a quello AptX.
    Sul padiglione sinistro è pre­sente un tasto multi funzione; la pressione ripetuta permet­te di navigare tra le modali­tà ANC con riduzione attiva del rumore, Ambiente o con entrambi questi profili disat­tivati. La pressione lunga ser­ve invece per invocare l’as­sistente virtuale del proprio telefono. Il passaggio da una modalità all’altra è accompa­gnato da w1a conferma vocale. A fianco di questo tasto è pre­sente una porta Usb-C per la ricarica della batteria in caso di necessità. Già perché la par­ticolarità delle Urbanista Los Angeles è quella di integrare una cella per la ricarica solare sulla superficie esterna dell’ ar­chetto delle cuffie.

    Powerfoyle: ricarica con la luce del sole

    La tecnologia impiegata e de­nominata Powerfoyle impiega una stratificazione di materiali fotosensibili in grado di gene­rare corrente elettrica quando esposti alla luce, in modo si­milare a quanto avviene in un pannello solare. Il vantaggio del Powerfoyle sta nella flessi­bilità: il materiale si adatta così a forme curve e a oggetti fles­sibili. L’integrazione di questa tecnologia permette di avere una fonte di ricarica presso­ché continua e inesauribile: nel corso delle prove l’auto­nomia residua delle cuffie non è mai scesa sotto al 70% del totale.

    Los Angeles energia solare

    Urbanista stima in circa 80 ore totali l’autonomia complessiva della batteria nelle situazioni la fonte di luce non sia sufficiente alla ricarica. Maggiore è l’intensità della luce maggiore è la capacità di ricarica, ma il materiale Powerfoyle riesce a cattura­re anche la poca luce naturale che filtra da una finestra in un giorno nuvoloso o quel­la di una piccola lampadina.

    A proposito di ricarica è in­teressante sottolineare l’inu­suale design adottato per la custodia delle Los Angeles: la forma è quella di una bor­setta aperta in cui inserire le cuffie.

    powerfoyle technology

    L’apertura, che in altri casi avremmo criticato per la mancanza di protezio­ne a una parte del prodotto e per l’esposizione ad agenti esterni, permette di avere il Powerfoyle sempre pronto a catturare il minimo raggio di luce per ricaricare la batteria.


    Riduzione attiva del rumore

    La tecnologia ANC (Active Noise Cancellation) delle Los Angeles riduce piuttosto be­ne i rumori bassi e profondi ma non riesce a fare altrettan­to con le frequenze medie e alte. Questo si nota in modo particolare anche nel confronto tra la modalità ANC e quella Ambiente. Infatti quest’ultima esalta le frequenze medie e alte per facilitare la comprensione del parlato.

    L’ ANC ha un im­patto evidente anche nella nitidezza delle frequenze medie e alte dell’impronta sonora ge­nerale. Sebbene l’ ANC non sia all’ altezza di prodotti indiriz­zati a un pubblico più esigente dal punto di vista musicale, le Los Angels fanno molto bene per il prezzo a cui sono offerte.



    Come vanno

    Le Los Angeles presentano un suono con bassi molto presenti e corposi, ovvero con un sound molto vicino ai gusti moder­ni. Questa spinta sui bassi, apprezzabile con alcuni bra­ni o generi musicali, è smaccatamente eccessiva con altri, soprattutto quando a volume medio e alto. Purtroppo l’ app per lo smartphone fornisce so­lo informazione sullo stato di carica mentre non offre alcuna possibilità di intervenire sull’ e­qualizzazione.

    È apprezzabile l’uso di tecnologie che sfruttano fonti di energia green. Per quanto riguarda il sound, lontano dall’essere perfetto ed equilibrato, vi consigliamo di valutare queste cuffie solo se vi piace una equalizzazione che enfatizza molto i bassi.

    Conclusioni

    Le Urbanista Los Angeles sono cuffie molto diverse dallo standard di mercato. Il loro punto di forza è il sistema di ricarica solare che rende l’autonomia pressoché illimitata. Sul fronte audio potrebbe andare meglio: l’equalizzazione dal gusto molto giovanile eccede con i bassi; in alcuni casi i bassi sono così prevalenti da rendere indecifrabili le altre frequenze. Sono un ottimo punto di partenza per un prodotto davvero innovativo.

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