Audacity è un programma gratuito per modificare l’audio, consentendo un’edizione rapida e semplice di brani musicali.
Audacity è un rinomato software gratuito per l’editing audio, ampiamente utilizzato in tutto il mondo per registrare, creare e modificare tracce musicali e podcast.
Nonostante ci siano alternative online, Audacity continua ad essere apprezzato per la sua leggerezza e compatibilità con sistemi operativi più datati come Windows XP o Millennium.
Gratuito
Audacity è un software completamente gratuito distribuito sotto licenza GNU open source, supportato da una comunità attiva.
L’interfaccia, seppur un po’ spartana, è intuitiva e consente di aprire ed editare file audio in vari formati. Le funzionalità includono la registrazione da fonti esterne, l’editing di tracce, il taglio, la copia, l’incollaggio, l’applicazione di effetti e il mixing di tracce.
Crea basi musicali
Audacity presenta una funzionalità interessante che consente di isolare e rimuovere la traccia vocale da un brano già mixato. Questa caratteristica è utile per vari scopi, come l’utilizzo di un brano come sottofondo in video senza disturbo delle parti vocali o per doppiare un filmato con una lingua diversa.
Inoltre, permette agli utenti di creare cover sostituendo la voce dell’artista originale con la propria. L’operazione è relativamente semplice con Audacity, e i risultati solitamente soddisfacenti.
Modificare i brani
Per ottenere Audacity, è sufficiente visitare il sito https://www.audacityteam.org. Il sito riconoscerà automaticamente il sistema operativo in uso e offrirà un pulsante di download per la versione appropriata del software. Una volta completato il download, è possibile avviare l’eseguibile, seguire le istruzioni del wizard di installazione e attendere il completamento dell’operazione.
Download
Avviamo Audacity e ci troveremo sulla schermata principale del programma. Facciamo clic su “File” in alto a sinistra, e successivamente su “Apri“. Navighiamo nel nostro hard disk per trovare la cartella contenente il brano che desideriamo modificare, selezioniamo il file e aprirlo in Audacity.
Modifica
Una volta aperto il file audio in Audacity, ci troveremo di fronte a una schermata che mostra la rappresentazione grafica dell’onda sonora. Per isolare la traccia vocale da rimuovere, possiamo selezionare la porzione desiderata evidenziandola con un clic del mouse. La parte selezionata sarà visualizzata in un colore più chiaro. È possibile anche riprodurre o zoomare per individuare più facilmente il minutaggio preciso.
Successivamente, all’interno del menu “File“, selezioniamo “Effetti” e scegliamo “Riduzione e isolamento vocale“. Si aprirà una finestra in cui potremo impostare alcuni parametri dell’effetto. Assicuriamoci che l’azione selezionata sia “Rimuovi voce” e clicchiamo su “Anteprima“.
Dopo aver ascoltato alcuni secondi di anteprima del brano modificato, possiamo procedere. In molti casi, le impostazioni predefinite possono già fornire un buon risultato. Tuttavia, se la traccia vocale risulta ancora percepibile, interveniamo sulla voce “Intensità” per aumentare l’effetto.
In base alle caratteristiche della traccia vocale del nostro file, potremmo ottenere risultati migliori regolando i parametri di “Taglio alto per voci” e “Taglio basso per voci“. Una volta soddisfatti del risultato ottenuto, clicchiamo su “Applica” per confermare la modifica del file.
Salva
Se adesso riascoltiamo il nostro brano, noteremo che nei segmenti in cui è stato applicato l’effetto, il volume della traccia risulterà più basso. Utilizziamo lo strumento Amplifica (lo troviamo ancora una volta nel menu Effetti > Volume e compressione) per correggere eventuali imperfezioni.
Una volta completato il lavoro e ottenuto il risultato desiderato, è possibile memorizzare la traccia audio modificata selezionando File > Esporta Audio. Assegniamo un nome al nuovo file, scegliamo il formato audio desiderato tra le opzioni disponibili per il salvataggio della traccia e confermiamo premendo il pulsante Esporta.
Le Top-App per fare editing fotografico e fotoritocco e non rimpiangere il computer. Scegli quella che fa per te.
Tra le app più ricercate sugli store Android e iOS troviamo quelle appositamente progettate per il fotoritocco. Alcune app hanno raggiunto un livello di qualità tecnica molto elevato al punto tale da permettere di ottenere risultati sorprendenti a costo zero, anche a chi non possiede dispositivi mobile particolarmente potenti.
Certamente se si vuole poter usare l’intera gamma di filtri e strumenti grafici messi a disposizione da queste app, occorre metter mano al portafoglio (si tratta di solito di pochi euro) ma comunque anche nella versione free, consentono di accedere a una vasta scelta di effetti niente male. In pochi tap con queste app possiamo conferire un tocco artistico e originale alle nostre foto rendendole pronte per essere condivise e ricevere like a iosa.
In queste pagine abbiamo selezionato le app fotografiche più interessanti disponibili su entrambe le piattaforme. Abbiamo esaminato in dettaglio quattro editor completi di filtri ed effetti speciali. La selezione è stata completata con altre app “monografiche” dedicate ciascuna a un effetto prevalente.
Si va da quelle che trasformano le foto in dipinti o disegni, ispirandosi ai vari stili pittorici, giocano sul contrasto delle tonalità con filtri dai colori mozzafiato, o simulano la profondità di campo delle reflex, agli effetti che sfruttano la proiezione stereografica per distorcere le immagini con risultati divertenti e creativi, o utilizzano surreali effetti psichedelici e glitch ispirati alle correnti estetiche cyberpunk e vaporwave di fine millennio. Buon divertimento!
AfterFocus è una delle migliori app di fotoritocco per ottenere l’effetto bokeh (sfocato) anche con gli smartphone dotati di obiettivo singolo. È sufficiente scattare una foto – oppure sceglierne una dalla Galleria del telefono – e caricarla nel programma. Si può quindi scegliere la modalità con cui operare: Smart o Manuale.
Nel primo caso basta tracciare con il dito una prima linea attorno al soggetto da mettere a fuoco, (sulla foto appare una maschera rossa), poi se ne aggiunge una seconda per indicare lo sfondo da sfocare. Con altre righe della Penna possiamo correggere la selezione. Premiamo la freccia in alto per lasciare che l’algoritmo di AfterFocus modifichi l’immagine nel modo desiderato.
La modalità Manuale invece offre risultati più precisi: richiede di colorare con ili dito prima Il soggetto in primo piano e poi lo sfondo e ottenere così i due livelli focali sovrapposti. L’immagine finale può essere ulteriormente ritoccata usando filtri ed effetti messi a disposizione.
Se stiamo cercando un’app per trasformare le nostre foto, esistenti o scattate al momento, in disegni o dipinti che sembrino realizzati a mano, possiamo provare l’app di fotoritocco Cartoon Photo. L’app di permette di applicare rapidamente una grande varietà di effetti grafici anche sovrapposti e ottenere risultati molto realistici e raffinati.
Troviamo tool per convertire una banale foto o un selfie in un estemporaneo schizzo a matita, un acquerello, un quadro dipinto ad olio, una vignetta o un cartone, a colori o in bianco e nero, vari tipi di filtri immagine ed effetti ispirati all’arte figurativa astratta e contemporanea. I risultati possono quindi essere salvati nella memoria del telefono o condivisi.
Grazie a questo editor è possibile applicare alle foto l’effetto ”macchia di colore” in modo da renderle più creative e intriganti.
Si tratta cioè di convertire in gradazioni di grigio un’immagine a colori e mettere in risalto una parte riconvertendola nel suo colore originale o ricolorandola.
Color Splash Effect converte infatti la foto scelta (dalla galleria o scattata ad hoc) in un’immagine in bianco e nero dopodiché è possibile ridipingere con il dito l’elemento su cui si vuole attirare l’attenzione dell’osservatore.
Per iniziare si tocca Colorsplash. Share splash invece consente di racchiudere l’area colorata in una forma geometrica di fantasia. La dimensione del tool per ricolorare (Color) può essere ridimensionata da Size ed è possibile anche modificare l’offset dal pulsante in alto con la mano cioè la distanza della traccia dal dito. Si può anche modificare l’opacità della mascheratura (da Opacity).
L’app permette di applicare vari tipi di effetti creativi e ispirati a stili pittorici, inoltre include una nutrita serie di effetti di dispersione pixel cioè di disintegrazione di una parte del soggetto ritratto.
Dopo aver scelto il tipo di filtro è sufficiente selezionare l’immagine dalla galleria o acquisirne una nuova dalla fotocamera. Per ottenere la ”disgregazione” di parte di una foto utilizziamo l’effetto Splatter che inserisce al di sopra di essa una “maschera” con pixel disgregati.
Al di sotto rimane visibile la parte centrale della foto originale, che può essere impostata a gradienti di colori o in bianco e nero, accentuandone o riducendone la luminosità. Possiamo ottenere un realistico effetto di dispersione anche applicando il filtro, Shattering (dall’inglese to shatter = frantumare).
Con Glitch! si possono generare veloci effetti-disturbo sulle foto, sia reali che casuali. Un glitch in gergo elettronico è un errore di sistema causato da un’interferenza o un blackout che in ambito artistico (glitch art appunto) viene sfruttato come effetto creativo per dare un tocco, cyberpunk alle immagini. Per usare l’app occorre indicare il proprio account Google quindi va caricata una foto esistente o creata una ad hoc premendo il pulsante con la fotocamera.
Toccando il pulsante in alto a sinistra appare la pallette con gli effetti disponibili (Glitch, VHS scanlines, 30, Window Lag, Pixel, Wave, Hacker, Triangle, Xor, Paintbrush e altri). Alcuni per essere sbloccati richiedono l’acquisto. Ogni effetto deve essere manipolato in un certo modo per funzionare, cioè per generare errori nell’immagine. Una breve tip grafica iniziale in inglese spiega l’azione richiesta: un tocco lento sul display, tocchi ripetuti, trascinamento del dito lungo gli assi X e Y o drag & drop”.
Toccando lo schermo in basso a sinistra si può confrontare l’anteprima con l’immagine originale mentre scorrendo il dito verso l’angolo in alto a destra del display si aumenta il numero di errori. Provare per ottenere l’effetto desiderato.
L’app di fotoritocco Psychedelic Camera consente di ottenere foto o filmati con effetti cromatici psichedelici. Dopo aver scelto la foto da modificare (scattata ad hoc o selezionata dalla galleria del telefono), per accedere ai vari filtri trippy coloratissimi va premuto il pulsante con gli slider e su Effects.
Alcune maschere sono utilizzabili liberamente, altre richiedono lo sblocco per consentire il salvataggio anche se possono essere comunque applicate in preview.
Premendo su Settings si può cambiare la palette di colori (alcune sono a pagamento o disponibili in prova per 4 ore guardando un adv), definire l’ampiezza del mix e impostare la velocità dell’animazione (da Time) o disattivarla. Da Mask invece, possiamo personalizzare l’intensità e il fading della maschera colorata, definire l’area di applicazione, aggiungere (Add) o rimuovere (Erase) l’effetto.
Lo spessore del “pennello” (brush) può inoltre essere ridimensionato (Setup Brush) per un applicazione più precisa. Dopodiché, toccando il pulsante rosso centrale su può registrare l’effetto oppure toccando il dischetto salvarlo come foto.
Ultrapop ME permette di aggiungere alle foto surreali effetti pop in stile eighties. Oltre a una serie di filtri di saturazione base, l’app mette a disposizione ulteriori pacchetti scaricabili gratuitamente che offrono motivi più elaborati e interessanti.
Per modificare una foto basta selezionarla dal rullino del telefono o scattarne una direttamente dall’applicazione (per gli auto-scatti si può usare il timer incorporato e la fotocamera frontale), scegliere il filtro che possa esaltare al meglio la foto, regolare il livello di opacità e salvare le modifiche apportate.
È quindi possibile aggiungere filtri anche stratificati in qualsiasi com binazione e infine salvare il risultato finale o condividere l’immagine via posta elettronica attraverso i più diffusi social network.
Photofiltre lo usi per creare progetti grafici professionali sfruttando le potenzialità dei livelli.
PSD è l’acronimo di Photoshop Document e indica i file realizzati solitamente con Photoshop. La caratteristica di questo programma di casa Adobe è la possibilità di lavorare un progetto grafico su più piani, detti appunto livelli, destinando ognuno di essi a un aspetto dell’elaborazione grafica digitale (saturazione, maschere di livello, effetti, luminosità, ecc.).
Una volta terminato un progetto grafico è facile andare a rielaborare solo un aspetto, selezionando il livello corrispondente e operando solo sudi esso. Photoshop è il programma top che ogni professionista utilizza, ma in Rete si trovano anche programmi compatibili, sia a pagamento che gratuiti, che offrono funzionalità simili, anche se in minor numero.
La digital art ci ha abituati a lavori di grande bellezza e se non siamo illustratori o grafici provetti, creare un file artistico o anche professionale di qualità può essere molto complicato. Per farlo bisogna avere un programma di grafica che permetta di lavorare con i livelli.
Il programma per eccellenza è ovviamente Photoshop, ma come sappiamo è un software professionale e costoso, non adatto a chi si cimenti per diletto con la grafica. Ma esistono delle alternative, e quella di cui parleremo in questa guida è Photofiltre, un software snello che ci permette di realizzare progetti di grande effetto.
Editing grafico freeware
Photofiltre è un programma che soddisfa le aspettative di chi voglia giocare con le immagini e realizzare progetti di qualità, lavorando con i livelli. Il programma è in inglese, ma è possibile scaricare la traduzione in italiano, ed è gratuito, cosa non da poco conto. Dopo averlo installato, è possibile creare progetti grafici creando diversi livelli, gestibili grazie agli strumenti che il programma offre.
In questa guida prenderemo una nostra foto e la scontorneremo; quindi, cercheremo una bella immagine per lo sfondo e la uniremo alla nostra fotografia su un nuovo livello usando Photofiltre. Sarà un gioco da ragazzi applicare effetti particolari ai livelli e creare un progetto originale.
Photofiltre non parla italiano
Dopo aver installato Photofiltre dobbiamo aggiungere il pacchetto per la lingua italiana. Ecco come fare.
Sembra quasi Photoshop
L’interfaccia di PhotoFiltre è molto simile a quella messa a disposizione dal programma di casa Adobe. Andiamo a curiosare tra le sue opzioni per scoprire tutti gli strumenti che il software ci mette a disposizione.
Partiamo con il progetto!
Cerchiamo un’immagine da usare come sfondo a una nostra creazione. Apriamo anche la fotografia che vogliamo aggiungere allo sfondo e mettiamoci a lavorare sui due livelli per ottimizzare il risultato.
Eliminiamo lo sfondo!
Aggiungiamo testi ed effetti!
È tempo di dedicarci all’applicazione di qualche effetto e magari, perché no, anche all’aggiunta di un testo alla nostra immagine con Photofiltre.
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