Aggiorniamo i driver nel modo giusto

Servono ai nostri dispositivi per funzionare meglio o… semplicemente per funzionare! Aggiornarli spesso è un processo automatico, ma a volte serve qualche precauzione. Vediamo quindi come aggiornare i driver nel modo giusto.

I componenti collegati al nostro PC richiedono l’installazione di driver per funzionare. Windows 10 da questo punto ci risparmia la maggior parte dei problemi, ma se siamo appassionati o esperti di lungo corso sicuramente ci ricorderemo di quando la gestione dei driver era una faccenda piuttosto laboriosa. Tuttavia, proprio perché fra il sistema operativo e Internet la gestione dei driver è diventata immediata, a volte rischiamo di lasciarci prendere la mano, installando nuovi driver in modo indiscriminato o eccessivamente automatico. Prima di pentirci delle scelte fatte, ecco una pratica guida agli aggiornamenti ragionati.

Driver di terze parti

Proprio perché “le vie di Internet sono infinite” potrebbe capitarci di incappare in driver prodotti da terze parti, che promettono prestazioni migliori, nuove funzionalità e chi più ne ha più ne metta. Nella maggior parte dei casi questi driver sono fregature di varia natura, soprattutto quando si riferiscono a prodotti molto famosi. Insomma, il gioco non vale la candela.
Ricordiamoci che Windows 10 fa la maggior parte del lavoro per noi, proponendoci i driver più recenti. Se per qualsiasi motivo questo non dovesse bastare rivolgiamoci almeno al sito ufficiale del produttore. Anche se la sicurezza intorno ai driver è aumentata di molto, i driver manipolati potrebbero contenere malware o comunque elementi problematici.

Driver sperimentali

Tutti i dispositivi del PC sotto controllo.
Anche se Windows 10 offre strumenti più raffinati,
Gestione dispositivi
rimane il nostro miglior alleato quando dobbiamo gestire i driver del sistema operativo.

I produttori, in particolare di componenti ad alte prestazioni, spesso offrono canali di aggiornamento dei driver sperimentali per chi vuole essere sempre sulla cresta dell’onda. In molti casi questi driver permettono sì di sperimentare nuove funzionalità o prestazioni migliorate, ma al prezzo di un po’ di stabilità. Per cui, se ci serve una macchina che non crei problemi, questi driver, che per la verità si installano in modo manuale o facoltativo, andrebbero evitati.

Driver facoltativi

Windows Update segnala driver facoltativi: installiamoli solo se la periferica interessata ha problemi

Cautela con i driver facoltativi.
Fra gli aggiornamenti facoltativi possiamo trovare quelli più recenti per i dispositivi del nostro computer, ma installiamoli
con cautela e dopo qualche ricerca.

Da quando Windows 10 si occupa automaticamente di cercare anche gli aggiornamenti dei driver per l’hardware installato, la tentazione di installare tutto quello che ci propone è piuttosto elevata. Ma se ci stiamo chiedendo perché alcuni aggiornamenti vengono segnalati come facoltativi è proprio perché in alcuni casi possono introdurre problemi, instabilità o essere stati collaudati in modo poco approfondito. Come regola generale, vale la pena di provarli subito solo se si riferiscono a componenti che ci danno problemi. In qualsiasi altro caso, se tutto funziona correttamente, facciamo almeno qualche controllo online prima di buttarci a capofitto nell’installazione.

Driver per hardware molto vecchio

Windows 10 ha una straordinaria tolleranza nei confronti dei dispositivi datati. Per esempio, qui in redazione abbiamo collaudato una stampante HP Laserjet 1020 del 2005, che funziona ancora benissimo, ed è bastato collegarla al computer.
Ma se il nostro hardware è così datato che Windows 10 non lo riconosce né accetta i driver che ci siamo procurati potrebbe essere il momento di mandarlo in pensione. Il nuovo sistema di controllo dei driver non certificati, infatti, esclude sia quelli potenzialmente dannosi perché davvero datati, sia quelli che non dispongono di una firma digitale adeguata. In ogni caso, anche se a monte non ci sono problemi di malware, questi driver potrebbero essere così vecchi o realizzati in modo trascurato da introdurre instabilità e problemi di sicurezza nel nostro computer.

Strumenti di terze parti

Conservare i driver perfettamente aggiornati un tempo era faticoso, perché bisognava “fare il giro” a mano di tutti i componenti del nostro computer.
Negli anni sono nati diversi strumenti che promettevano di occuparsi di tutti gli aggiornamenti in batteria per conto nostro. Anche se questi strumenti esistono ancora, oggi non vale più la pena di usarli, per un motivo molto semplice. Con la capacità di Windows 10 di proporci aggiornamenti, infatti, questi strumenti rischiano solo di proporci alcuni dei driver che avremmo scartato per gli altri motivi che abbiamo elencato in questa lista.

Se qualcosa non va…

Se qualcosa non va, ripristiniamo i driver.
Anche se non è sempre disponibile, la funzione per ripristinare i driver che possiamo raggiungere attraverso Gestione dispositivi è un vero aiuto quando le cose smettono di funzionare in seguito a un aggiornamento.

Se qualcosa non va… Se qualche driver malgrado tutte le precauzioni non funziona come speriamo, ci sono diverse soluzioni.
La meno invasiva è quella di usare la funzione Ripristina Driver. Possiamo raggiungerla aprendo Gestione dispositivi (cerchiamolo scrivendone il nome nella barra di ricerca di Windows), poi facendo clic con il tasto destro sull’hardware incriminato e scegliendo Proprietà. Nella scheda Driver verifichiamo se la voce Ripristina Driver è attiva e, se lo è, usiamola. Se non è presente o non risolve il problema, possiamo usare, sempre dalla scheda Driver delle Proprietà, la voce Disinstalla dispositivo per fare si che, dopo un riavvio, Windows cerchi in automatico driver migliori o quantomeno funzionanti.

Un alleato per i driver

Se siamo della “vecchia scuola” può darsi che l’idea che Windows aggiorni i driver in modo automatico per conto nostro non ci piaccia particolarmente. Tuttavia allo stato attuale delle cose è il miglior sistema per tenere in forma il nostro computer con il minimo dello sforzo. Possiamo verificare lo stato passando dalle Informazioni sul PC (le troviamo con una ricerca nella barra di Windows), poi aprendo Impostazioni di sistema avanzate, poi la scheda Hardware e infine le Impostazioni installazione dispositivo. Qui possiamo vedere se l’aggiornamento automatico è attivato e, nel caso, intervenire.

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