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Effettua scansioni con il tuo smartphone

Attraverso l’utilizzo della fotocamera integrata negli smartphone e l’applicazione Google Drive, disponibile sulla maggior parte dei dispositivi, sarà possibile eseguire le scansioni di documenti di varia natura.

Attraverso la fotocamera integrata nei nostri smartphone, è possibile effettuare diverse operazioni utili. Ad esempio, è possibile acquisire codici a barre, noti come QR Code, che consentono di aprire pagine Internet o individuare testi e numeri di telefono. Tuttavia, la stessa fotocamera può essere impiegata per effettuare scansioni di documenti e salvarli in formato PDF.

Questo processo può essere realizzato mediante varie app disponibili su Google Play e App Store, oppure sfruttando applicazioni preinstallate come Google Drive su tutti i dispositivi. Quest’ultima non solo consente di archiviare online foto e documenti, ma permette anche di catturare documenti di testo, ottimizzarli graficamente e salvarli in formato PDF. Nel caso di documenti fronte-retro, dopo aver acquisito e sistemato graficamente la prima pagina, è sufficiente toccare il simbolo “+” per catturare la seconda facciata. Al termine del processo, il documento può essere salvato in formato PDF e archiviato nel cloud, con la possibilità di accedervi anche da un computer.

Applicazioni ad hoc

Per la maggior parte delle scansioni, Google Drive rappresenta una soluzione efficace. Tuttavia, esistono app a pagamento che offrono funzioni avanzate particolarmente utili, come nel caso di Adobe Scan, un’app dedicata alla scansione di documenti, anche multipagina. Dopo la registrazione, che può avvenire tramite account Google o Facebook, è possibile selezionare il tipo di scansione desiderato. Inoltre, l’app offre la possibilità di attivare il riconoscimento ottico dei caratteri (OCR), consentendo di estrarre il testo dalle scansioni. Questa funzionalità è utile per salvare dati da biglietti da visita nella rubrica o per catturare testi da documenti cartacei.

Adobe Scan permette anche le scansioni di interi libri pagina dopo pagina, ad esempio, di testi presi in prestito in biblioteca. Tuttavia, è importante sottolineare che la scansione completa di contenuti di testi commerciali non è legale, a meno che non sia per uso personale. Il sistema di riconoscimento ottico dei caratteri di Adobe è notevolmente preciso, specialmente con immagini di buona qualità, anche se è consigliabile controllare attentamente il testo, poiché possono verificarsi alcune sviste. Nel caso di utilizzo dello smartphone per archiviare ricevute, scontrini e altri documenti cartacei, è utile ricordare l’esistenza di Google Keep, un’app completamente gratuita che consente la sincronizzazione su computer e altri dispositivi, incluso iOS.

Guida

Google Drive

app google drive

La maggior parte degli smartphone Android ha già preinstallato Google Drive, l’applicazione che gestisce i documenti nel cloud di Google, come app predefinita. Nel caso in cui non fosse presente, è sempre possibile scaricarla gratuitamente dal Play Store.

Una volta installata, non è necessario registrarsi, poiché l’app utilizza automaticamente il nostro account Google associato al dispositivo. Questo ci consente di visualizzare i documenti presenti nel cloud. Prima di effettuare una nuova scansione, è necessario toccare il pulsante “+” situato in basso a destra. Nella finestra che si aprirà, dovremo selezionare l’opzione “Scansiona”.

Questa finestra è la stessa che consente di caricare un documento esistente, inserire un nuovo documento di testo, un foglio di calcolo o una presentazione.

Inquadra il documento

inquadra google frive

Dopo aver toccato “Scansiona”, si aprirà la finestra della fotocamera, consentendoci di inquadrare il documento che desideriamo scannerizzare. Le impostazioni della fotocamera possono variare a seconda del modello di smartphone in nostro possesso.

Ad esempio, nel nostro caso, è possibile regolare lo zoom e scegliere tra la fotocamera posteriore (impostata di default in modalità standard) e quella anteriore.

Anche se l’app, come vedremo nel terzo punto, offre la possibilità di ottimizzare e modificare l’immagine, è consigliabile avere un documento ben illuminato e posizionare la fotocamera alla giusta distanza. Questo garantirà una messa a fuoco nitida del testo e impedirà di appiattirlo visivamente.

Salva il documento

salva documento

Una volta confermato lo scatto, se non siamo convinti, possiamo semplicemente rifarlo e si aprirà la finestra delle impostazioni. Qui avremo diverse opzioni, come il ritaglio dell’immagine utilizzando righelli con il cursore per salvare solo la zona di interesse. Possiamo anche decidere se visualizzare l’immagine in bianco e nero, con i colori originali o con quelli personalizzati.

Prima di toccare “Salva”, possiamo modificare l’orientamento del documento, creare il documento PDF o aggiungere un’altra scansione per ottenere il fronte e retro. È possibile inserire un numero indefinito di altre pagine, che saranno raccolte nel documento PDF. Questo consente di scannerizzare un intero volume di testo, che verrà visualizzato come PDF. Il documento sarà caricato nel cloud con il nome “Digitalizzato” seguito dalla data e dall’ora.

A questo punto, possiamo evidenziare il testo con un evidenziatore colorato, scaricare il documento sullo smartphone o sul computer, rinominarlo e condividerlo con i contatti. È anche possibile creare un link per condividere il documento tramite chat o email. Infine, se disponiamo di una stampante Wi-Fi, possiamo decidere di stampare il documento.

L’utilizzo di Google Drive è particolarmente comodo perché, non essendo un’app commerciale, non contiene pubblicità e non richiede abbonamenti continui. Inoltre, nella maggior parte dei casi, è già installato sui dispositivi Android. Questo evita di installare nuove app, che potrebbero rallentare lo smartphone e consumare spazio. Tuttavia, se abbiamo esigenze specifiche come il riconoscimento del testo, consigliamo di utilizzare Adobe Scan.

Adobe scanner

Tra i nostri lettori, molti conoscono la software house Adobe per la creazione del rinomato programma di grafica Photoshop e per l’ideazione del formato di documento multi-piattaforma PDF, insieme al software Acrobat per la sua gestione. Tuttavia, Adobe è un vero gigante nel campo della grafica e ha recentemente investito significativamente nel cloud e nell’Intelligenza Artificiale.

adobe scan

Un’app particolarmente interessante di Adobe è Adobe Scan, progettata per catturare contenuti da vari supporti visivi come lavagne, libri, documenti, carte d’identità e biglietti da visita. L’app automaticamente inquadra i bordi e ottimizza l’immagine. È possibile apportare modifiche come regolare la luminosità e applicare filtri alle nostre scansioni. Inoltre, lo strumento Gomma magica consente di eliminare interi blocchi di testo in un secondo momento. Dopo aver salvato l’immagine, è possibile effettuare il riconoscimento del testo e incollarlo direttamente in un documento.

Adobe Scan è gratuita, a meno che non si vogliano utilizzare funzioni avanzate come il salvataggio del documento nei formati .doc o .xls, la fusione di più file o il riconoscimento di testo su un massimo di 100 pagine contemporaneamente.

Un’altra app di Adobe, Scanner PDF e OCR, apparentemente simile ad altre disponibili, si distingue per la sua attenzione ai dettagli e la capacità di eseguire il riconoscimento del testo anche in lingua italiana. L’app può riconoscere il testo non solo nelle pagine di documenti standard, ma anche in altri contesti.

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    Google Drive: Aggiornamento Importante

    Negli ultimi giorni, è stato rilasciato un’aggiornamento dell’app Google Drive.
    Questo aggiornamento ha coinvolto la funzione di scansione dei documenti, che ha portato a una rielaborazione dell’interfaccia grafica e all’introduzione di nuove funzionalità specifiche. Fino a quel momento, la possibilità di utilizzare lo scanner non era estesa a iOS/iPadOS. Tuttavia, grazie all’ultimo aggiornamento, questa lacuna è stata finalmente colmata.

    Aggiornamento Apple

    Nelle ultime ore, l’app Google Drive per Apple è stata oggetto di un aggiornamento significativo, includendo ora la tanto attesa funzione di scansione documenti. Per utilizzarla, è sufficiente premere il tasto dedicato alla fotocamera, posizionato sopra il simbolo (+) nell’angolo in basso a destra della schermata principale.

    Una volta premuto il tasto, viene attivato un mirino che può eseguire la scansione, mentre nella parte inferiore è possibile optare anche per l’acquisizione manuale. La fotocamera aiuta a posizionare il documento per ottenere una scansione di qualità ottimale. Basta toccare l’anteprima per regolare i bordi, ruotare l’immagine e applicare filtri come Colore, Scala di grigi, Bianco e nero e Foto. È possibile scannerizzare anche documenti composti da più pagine.

    Per completare il processo, è sufficiente toccare il tasto “Salva”, e l’app sfrutterà l’apprendimento automatico per suggerire un titolo pertinente. Inoltre, Google Drive potrebbe suggerire automaticamente se si tratta di una ricevuta e aggiungere l’ubicazione del negozio. Naturalmente, è possibile decidere dove salvare il PDF prima del caricamento.

    Il cambiamento

    Questo funzione essenziale finalmente non è più solamente limitata ai dispositivi Android ma è divenuta disponibile anche per i prodotti di casa Apple. Un importante aggiornamento che si è fatto attendere a lungo ma finalmente da la possibilità agli utenti Apple di scannerizzare i propri documenti e condividerli facilmente.

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      Spid: cos’è? A cosa serve?

      Sentiamo parlare ormai sempre più spesso di Spid e identità digitale, ma cos’è e a cosa serve?

      Lo SPID è un’identità digitale certificata per accedere ai servizi online delle Pubbliche Amministrazioni e dei soggetti privati aderenti. Dai pagamenti alle informazioni sanitarie, dall’accesso al sito INPS alle pratiche d’impresa. Grazie a SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) ogni cittadino italiano può accedere con un solo username e password a tutti i portali della PA. Tutto questo senza doversi recare fisicamente ad uno sportello ed evitando lunghe code e tempo perso. Il servizio è gratuito per sempre per le credenziali di livello 1 e 2,  mentre per il terzo, rivolto perlopiù alle imprese e ai liberi professionisti, può avere dei costi utili a tenere in vita l’account fornito da uno degli Identity Provider.

      Il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) è la chiave di accesso semplice, veloce e sicura ai servizi digitali delle amministrazioni locali e centrali. 

      Un’unica credenziale

      Un’unica credenziale (username e password) che rappresenta l’identità digitale e personale di ogni cittadino, con cui è riconosciuto dalla Pubblica Amministrazione per utilizzare in maniera personalizzata e sicura i servizi digitali. 

      SPID consente anche l’accesso ai servizi pubblici degli stati membri dell’Unione Europea e di imprese o commercianti che l’hanno scelto come strumento di identificazione.
      Con il sistema di accesso su cui si basa SPID, la Pubblica Amministrazione è ancora più vicina ai cittadini. Garantendo a tutti una modalità di accesso ai servizi online, che è sempre uguale ed intuitiva. SPID facilita la fruizione dei servizi online e semplifica il rapporto dei cittadini con gli uffici pubblici. 
      Anche il settore privato può trarre vantaggi dall’identità digitale, migliorando l’esperienza utente e la gestione dei dati personali dei propri clienti.

      Semplice, utile e sicuro, SPID è diventato praticamente indispensabile per accedere con un solo username e una sola password a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione e di alcuni soggetti privati aderenti, riducendo notevolmente i tempi burocratici di varie operazioni e snellendone la gestione

      SPID: a cosa serve.

      Il sistema nasce per agevolare la diffusione e l’uso dei servizi online della pubblica amministrazione e dei privati aderenti, con una coppia di credenziali (username e password) personali, è gratuito per tutti i cittadini (una volta ottenuto, nessun costo o canone verrà richiesto) e viene gestito dall’AgID, l’Agenzia per l’Italia Digitale. I servizi a cui si può accedere tramite SPID sono oltre 5.300 e sono in continua evoluzione, pertanto è sempre consigliato consultare il sito ufficiale del Governo per avere un quadro completo e aggiornato di quelli disponibili.

      Spid: cos'è? A cosa serve?

      Prenotazioni sanitarie, iscrizioni scolastiche, accesso alla rete Wi-Fi pubblica, verifica della posizione INPS o INAIL, pratiche d’impresa con un’unica password, con SPID tutto ciò diventa possibile in maniera rapida e da qualsiasi dispositivo: computer, tablet e smartphone, ogni volta che, su un sito o un’app di servizi, trovi il pulsante “Entra con SPID”. Il Sistema Pubblico di Identità Digitale è anche la chiave di accesso ai servizi pubblici europei. Con l’identità digitale l’utente può infatti accedere ai servizi online degli Stati membri che hanno aderito al nodo eIDAS italiano.

      Come attivare lo SPID

      L’unica cosa che l’utente deve fare è ottenere un’identità SPID dando nome, cognome, sesso, luogo e data di nascita, codice fiscale, estremi del documento d’identità, mail e numero di cellulare sul sito di uno dei gestori di identità abilitati: alcuni offrono modalità di attivazione completamente gratuite, altre a pagamento. Ma una volta ottenuto, non verrà poi chiesto mai nessun costo o canone all’utente per le credenziali di livello 1 e 2. Lo SPID è pensato per sostituire tutto, per questo vale la pena attivarlo presso uno qualunque dei provider accreditati. L’identità creata è destinata a rimpiazzare tutte le altre e non solo presso le solite code agli sportelli pubblici. Anche quelli privati, come ad esempio le banche.

      SPID, gli identity provider accreditati

      Al momento sono nove in totale i cosiddetti identity providers a fornire le credenziali, ciascuno con le proprie regole e, in certi casi, prezzi (per il riconoscimento via Internet o extra). Alcune, poi, offrono un’Identità digitale di 1° e 2° livello, altre fino al 3° livello.

      provider accreditati

      Aruba PEC
      INTESA
      InfoCert
      Lepida S.c.p.A.
      Namirial S.p.A.
      Poste Italiane
      SPIDItalia (Register)
      Sielte S.p.A.
      Tim ID

      Infocert punta su una registrazione online brevettata che, volendo, non necessita di altri passaggi fisici (ma costa 29,90 euro più IVA) altrimenti sono necessarie la firma digitale, la Carta di Identità Elettronica o una Carta Nazionale dei Servizi. In alternativa ci si può recare fisicamente presso una delle agenzie UNAPPA, un CAF abilitato o una tabaccheria convenzionata Mooney, pagando rispettivamente 29,90€, 9,90€ o 7,90€, tutte IVA inclusa.

      SPID con Poste Italiane consente di usare la sua applicazione con la ID di Poste, il sistema BancoPosta con lettore, il cellulare certificato per le attività collegate al conto, oltre naturalmente al Cie e CNS, ma ha attivato molti suoi uffici dove è possibile chiedere le credenziali.

      Anche TIM sfrutta il web per la creazione di SPID (se non si vuole andare fisicamente presso la sede più vicina), gratis per chi usa la Carta Nazionale dei Servizi o una Tessera Sanitaria (abilitata come CNS), oppure la firma digitale o qualificata. Per il riconoscimento via webcam i privati devono pagare 24,28€, mentre le aziende e i liberi professionisti in possesso di P. IVA rilasciata in Italia, 19,90€, in entrambi i casi IVA inclusa. TIM propone anche un servizio a pagamento per aziende e liberi professionisti a circa 29,00€ annuali. Anche su Register la creazione dello SPID è gratis per i liberi cittadini, ma ha un prezzo di 35,00€ l’anno per società e professionisti.

      identità digitale

      Questione di sicurezza

      Un aspetto interessante dello SPID è il suo triplo livello di profondità che corrisponde anche al livello di sicurezza. Il primo livello, fornito da tutti a titolo gratuito, è quello che consente all’utente di autenticarsi con una user-id e una password (da cambiare due volte l’anno). Il secondo livello, sempre fornito gratuitamente, ma dove i provider mettono in campo le loro soluzioni particolari, richiede anche un codice temporaneo, ad esempio un SMS con una password a tempo (OTP: one time password) o l’uso di una app su smartphone o tablet. Per il terzo livello, ancora non fornito da tutti i provider, l’utente ha bisogno oltre delle credenziali SPID, dell’utilizzo di ulteriori soluzioni di sicurezza e di eventuali dispositivi fisici (es. smart card) che vengono erogati dal gestore dell’identità.

      sicurezza

      Questi tre livelli sono legati anche a servizi via via più complessi: per una semplice registrazione basterà il livello uno, per servizi che contengono documentazione di valore viene richiesto un livello superiore, e così via, fino al livello tre, nel caso di dati personali molto sensibili (per esempio quelli sanitari e medici). Ad ogni modo, per l’accesso ai servizi per il cittadino, questo grado di sicurezza non è richiesto.

      credenziali

      Quali sono i documenti che servono per lo SPID

      Alla richiesta dello SPID, sono poche le cose che bisogna avere a portata. Un numero di telefono cellulare, un indirizzo email attivo, il proprio codice fiscale e un documento di identità in corso di validità.

      Non c’è un documento che vada meglio di un altro: si può quindi presentare la carta di identità come, ad esempio, il passaporto. Si può anche ricorrere, in alternativa, alla Carta d’Identità Elettronica, che ha le stesse funzioni e dà lo stesso risultato.

      Serve lo SPID all’estero?

      Lo SPID è un servizio studiato e creato per tutti i cittadini italiani che abbiano raggiunto la maggiore età. Con questa affermazione si capisce che il servizio è anche rivolto ai cittadini italiani residenti all’estero. Ma perché mai un cittadino italiano residente all’estero dovrebbe avere bisogno dello SPID?

      Innanzitutto, il cittadino potrebbe avere bisogno di regolare le proprie posizioni previdenziali, tanto per fare un esempio. Oppure potrebbe dover interagire con qualche ente della Pubblica Amministrazione del suo Paese d’origine per interessi personali o professionali. Per questo motivo dotarsi di uno SPID può essere utile anche nelle interazioni dall’estero con gli enti italiani.

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      Consulenza, Digitalizzazione, Internet, Sistemi

      Che cosa è la digitalizzazione

      La digitalizzazione aziendale è una delle tante sfide imposte dall’attuale periodo storico. Nonostante la tecnologia sia diventata parte integrante della nostra esistenza, molte aziende faticano a inserirla nei propri processi in modo sicuro e costante. Questo succede soprattutto nelle imprese vecchio stampo che, oltre ad acquisire figure professionali e strumenti adatti, devono operare un profondo cambio di mentalità.
      D’altronde, digitalizzare non significa esclusivamente inviare un’e-mail al posto di una lettera commerciale. Vuol dire adattare tutti i processi aziendali alle esigenze imposte dall’era digitale, dove velocità d’esecuzione ed efficienza rivestono ruoli cruciali.

      Questa operazione si rivela importante soprattutto per le piccole e medie aziende che devono muoversi in un mercato sempre più competitivo e caratterizzato da cambiamenti continui. I consumatori pretendono risultati ottimi in tempi brevissimi e se un’azienda non è in grado di offrire tutto questo, fatica a rimanere a galla. Fortunatamente negli ultimi anni molti imprenditori italiani hanno compreso l’importanza della digitalizzazione. Ciò si deve anche alle agevolazioni statali pensate per chi vuole operare la cosiddetta digital transformation. Sapere cos’è la digitalizzazione, conoscerne i vantaggi e le agevolazioni a disposizione delle aziende è il primo passo per operare un cambiamento efficace

      Che cosa è la digitalizzazione?

      Molti imprenditori si illudono che digitalizzare la propria attività significhi semplicemente convertire i documenti cartacei in file elettronici da conservare dentro il computer. In realtà la digitalizzazione è un percorso complesso, che richiede un cambio di mentalità e di organizzazione aziendale soprattutto da parte delle imprese con molti anni di attività sulle spalle. Far capire al management che per restare competitivi in un mondo globalizzato le strategie dei primi anni 2000 non sono più efficienti è la parte più difficile. Molto vedono il processo di digitalizzazione come una spesa superflua e non come un investimento ad alto rendimento. L’obiettivo è sfruttare le opportunità offerte dalla tecnologia in modo da aumentare le performance.

      Digitalizzazione delle imprese

      Occorre rivedere completamente strategia e processi produttivi.
      Il primo passo è operare una riorganizzazione, introducendo o formando professionisti con competenze digitali.
      Il secondo passo che facilita la digitalizzazione nelle imprese è l’introduzione di tecnologie capaci di rendere i processi aziendali più fluidi, efficienti e veloci. Non basta avere un computer, creare un indirizzo di posta elettronica oppure usare uno smartphone per sentirsi digitali.

      Una delle tante sfide lanciate dalla trasformazione digitale è quella di eliminare la carta dagli uffici. In quest’ottica, i documenti vengono creati, elaborati e archiviati all’interno di computer e con l’aiuto di altri dispositivi elettronici. Non serve più avere registri cartacei, fogli, faldoni, cartelle e quant’altro. Al loro posto compaiono file, cartelle elettroniche, software gestionali, terminali e quant’altro.

      digitalizzazione

      Accanto alla creazione e l’archivio di documenti, l’azienda deve pensare ad un nuovo modo di comunicare e condividere informazioni e documenti. Al posto dell’enorme armadio poggiato alla parete dell’ufficio principale, appare quindi una rete aziendale dove i documenti sono facilmente accessibili e condivisibili dai singoli computer dei dipendenti.

      Insomma, per capire a colpo d’occhio se un’impresa è coinvolta in un processo di digital transformation basta guardare le scrivanie del personale: se non è presente neanche un faldone e tutto è gestito tramite computer, allora sicuramente si è a buon punto.

      Digitalizzazione: quali sono i vantaggi?

      Come abbiamo accennato, la digitalizzazione è un processo fondamentale per le piccole e medie imprese, che devono lottare ancora più duramente per imporsi sul mercato. Le loro risorse sono minori rispetto a quelle di una grande azienda: occorre gestire capitali in modo più attento e consapevole.

      La digitalizzazione si rivela quindi una scelta necessaria, capace di apportare tanti vantaggi in un’azienda. Innanzitutto, l’eliminazione della carta è una scelta sostenibile e permette di avere un risparmio in termini di spazio: tutto viene conservato e gestito tramite un computer poggiato sulla scrivania, senza archivi e armadi dove magari regna il caos.

      Infine, dopo aver definito e assimilato le nuove competenze e gli strumenti digitali, ecco che i tempi necessari per raggiungere un risultato si riducono sensibilmente. Questo è sicuramente il vantaggio competitivo più importante che convincerà definitivamente anche gli imprenditori più incerti. D’altronde il tempo è denaro, quindi meglio sfruttarlo al meglio e introdurre fin da subito la trasformazione digitale in azienda.

      Come digitalizzare l’azienda: le agevolazioni

      Avviare un processo di digitalizzazione dell’azienda ha un costo, che in alcuni casi può rivelarsi anche piuttosto elevato. Per questo motivo il Ministero dello Sviluppo Economico ha varato una misura economica che aiuti le imprese. L’agevolazione prende il nome di “Voucher per consulenza in innovazione” e prevede un supporto finanziario per le imprese che chiedono aiuto a un Innovation manager per rivoluzionare l’organizzazione e la struttura dell’azienda.

      Il MiSE ha anche creato un albo degli Innovation Manager dove le PMI possono scegliere il consulente che meglio si adatta alle proprie necessità. Il Voucher prevede che l’Innovation Manager lavori con l’azienda per un periodo di almeno nove mesi. Le risorse stanziate superano i 90 milioni di euro e per il 2020 e 2021 sono previsti ulteriori fondi.

      Il “Voucher per consulenza in innovazione” non è l’unico strumento che le aziende possono utilizzare per avviare il processo di trasformazione digitale. Il MiSE, Ministero dello Sviluppo Economico, mette a disposizione anche fondi per l’acquisto di macchinari intelligenti, mentre le singole Regioni hanno avviato programmi di accompagnamento con fondi dedicati. Il processo di digitalizzazione è ineluttabile e non può essere rimandato: il rischio è di diventare obsoleti e perdere quote di mercato.

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