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Internet lento? Naviga col turbo!

Stai incontrando problemi con Internet? DAZN e Netflix che si bloccano? Hai difficoltà a giocare online a causa di tempi di risposta prolungati? I tuoi download procedono lentamente? Ecco cosa puoi fare per risolvere questi inconvenienti e migliorare la tua esperienza

Sebbene i dati più recenti di Ookla, noti soprattutto per il sito www.speedtest.net che misura la velocità di navigazione, indichino che in Italia la velocità di download sia in media di ben 112 Mbps, persistono notevoli differenze tra le aree urbane più grandi e i centri più piccoli, nonché tra le regioni settentrionali e meridionali. Un considerevole numero di persone, oltre 17 milioni, pari a circa un terzo della popolazione italiana, risiede in comuni in cui la velocità di download media è inferiore ai 40 Mbps. Inoltre, pochi hanno accesso alla banda ultra larga su rete fissa, nota come Fiber to the Home (Ftth), ovvero la connessione che porta la fibra ottica direttamente a casa dell’utente.

test velocità

Nonostante la promessa di estendere la copertura della banda ultralarga in tutta Italia entro il 2026 attraverso i finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), dobbiamo al momento riconoscere l’apporto positivo degli operatori di telefonia mobile, i quali hanno esteso il 4G a oltre il 92% della popolazione. Questa tecnologia può fungere da valida alternativa al cavo, specialmente ora che sono disponibili varie offerte con dati illimitati.

Nel caso in cui, dopo aver verificato la velocità di connessione, riteniamo che sia troppo lenta, anziché lamentarci con il nostro fornitore di servizi telefonici, sarebbe prudente controllare l’hardware a nostra disposizione. Indipendentemente dal fatto che stiamo utilizzando una connessione ADSL da 10 Mbps, una fibra FTTC da 30 Mbps o una FTTH da 1 Gbps, spesso il vero elemento limitante risiede nel router, nel computer o persino nel browser utilizzati.

Il mio router è affidabile?

Indipendentemente dalla tipologia di connessione Internet in uso, il modem-router costituisce sempre il cuore della nostra connessione domestica e, di conseguenza, è responsabile di eventuali rallentamenti. Mentre è possibile che i cavi nella centralina siano stati danneggiati da animali, come topi, questa situazione porterebbe più probabilmente a un’interruzione della connessione anziché a un degrado della stessa.

Va considerato, inoltre, che un modem-router di buona qualità e configurato correttamente non può compiere miracoli, ma è sicuramente in grado di risolvere problemi e migiorare la navigazione su Internet all’interno di ciascun appartamento, specialmente per quanto riguarda i dispositivi Wi-Fi. Può inoltre assegnare correttamente le priorità a determinate applicazioni, privilegiando, ad esempio, lo streaming e le sessioni di gioco tramite la funzione QoS (Quality of Service), a discapito della navigazione o dei download in background.

Oggi, con la presenza di computer, smartphone, tablet, assistenti digitali, telecamere e altri dispositivi domestici, è comune avere più di una decina di accessori Wi-Fi collegati simultaneamente. Un router economico potrebbe incontrare difficoltà a gestire un così elevato numero di connessioni contemporanee e potrebbe non essere compatibile con i più recenti e efficienti protocolli di comunicazione wireless presenti su smartphone e PC.

FRITZ!Box 4040

I modem forniti in comodato d’uso dagli operatori, sebbene non richiedano installazione o manutenzione, spesso limitano le opzioni avanzate come il cambio di DNS, l’impostazione di una VPN e la condivisione dei dischi in rete. Un router valido dovrebbe essere in grado di gestire connessioni sia a 2,4 GHz che a 5 GHz (e preferibilmente anche a 6 GHz) e dovrebbe essere compatibile con i protocolli 802.11 ac o ax, andando oltre l’802.11n.

Un altro aspetto da considerare è la presenza della tecnologia MIMO (Multiple Input, Multiple Output), che implica la presenza di più antenne utilizzate contemporaneamente per gestire più flussi di dati in ingresso e uscita. Sebbene non siamo obbligati a utilizzare il modem-router fornito dal gestore, spesso vincoli contrattuali o economici possono ostacolare la sostituzione. Per risolvere questa limitazione, è possibile collegare un nuovo router al modem fornito e connettere i dispositivi a quest’ultimo, lasciando il modem operatore a gestire solo la connessione Internet in ingresso.

L’acquisto di un router di buona qualità e facilmente programmabile non richiede una spesa eccessiva. Ad esempio, un modello altamente configurabile come il FRITZ!Box 4040 del produttore tedesco AVM ha un prezzo di soli 70 euro e, oltre a integrare 4 porte Gigabit Ethernet, consente la configurazione della funzione di priorità del traffico per il gaming o lo streaming.

Scegliere il canale adatto

Un router Wi-Fi trasmette il segnale attraverso diversi canali radio, e la scelta di un canale diverso da quello predefinito può essere utile per evitare interferenze. Spesso, le interferenze disturbano il segnale, impedendo al modem/router di coprire efficacemente un’area ampia in un’abitazione o un ufficio.

Normalmente, il router stesso seleziona automaticamente il miglior canale, ossia quello meno utilizzato da dispositivi (non solo i nostri, ma anche quelli dei vicini, soprattutto in condomini dove si possono trovare numerose reti Wi-Fi nelle vicinanze) e al contempo meno influenzato da interferenze elettromagnetiche. Tuttavia, gli algoritmi non sempre riescono a scegliere il canale più libero, e talvolta è possibile ottenere risultati migliori intervenendo manualmente sulla selezione del canale.

canali

Per determinare il canale più adatto all’ambiente in cui si vive, ci sono diverse app Android disponibili gratuitamente nel Play Store. Si consiglia l’uso di un’app come Wi-Fi Analyzer (Open Source), in quanto è una delle poche che non richiede ulteriori pagamenti per accedere a tutte le funzionalità.

router

Dopo l’installazione dell’app e la selezione del nostro Access Point, possiamo visualizzare non solo i canali utilizzati, ma anche il protocollo Wi-Fi e il tipo di sicurezza. L’app stessa suggerirà eventuali canali più liberi per ottenere le massime prestazioni. Per modificare il canale, sarà necessario accedere all’interfaccia Web del modem, la cui posizione può variare in base al modello, ma spesso si trova all’indirizzo http://192.168.1.1/ (o comunque l’indirizzo e le credenziali di accesso sono solitamente presenti sotto la base del modem).

Priorità delle app su misura con il QoS

Modificare i valori del QoS (Quality of Service) consente di assegnare priorità a servizi specifici, come ad esempio i giochi online in cui le latenze sono cruciali, o alle applicazioni di streaming video e alle app di videoconferenza. Purtroppo, solo pochi dei router forniti in comodato d’uso dai gestori consentono la modifica di questi valori.

Al contrario, anche un router Dual Band Wi-Fi 6, come il TP-Link Mercusys MR1S00X, disponibile a soli 50 euro (https://amzn.to/3tY8fEt), dotato di 4 antenne multidirezionali con funzione beamforming (capace di direzionare il segnale), permette di regolare questi parametri. Inoltre, la compatibilità con lo standard Wi-Fi 6 consente di raggiungere una velocità di 1,2 Gbps, a condizione ovviamente che anche il dispositivo collegato sia compatibile con tale standard e che la fibra fornita dal gestore possa supportare questa velocità.

L’uso dei DNS

La scelta dei DNS (Domain Name System) che utilizzi può influenzare la tua esperienza di navigazione su Internet. Gli indirizzi a cui ci connettiamo durante la navigazione sono identificati da una complessa combinazione numerica, ma il sistema di server DNS funge da traduttore, convertendo questi numeri in nomi riconoscibili.

Ci sono diversi server DNS che possono variare in velocità e vengono utilizzati non solo per gestire la navigazione, ma anche per controllarla. I server DNS italiani dei vari gestori, ad esempio, vengono utilizzati per oscurare siti ritenuti illegali, indirizzando la navigazione verso pagine della polizia postale che indicano che il sito è stato oscurato.

Modificare il server DNS con uno open source come OpenDNS, Cloudflare o Google può consentire una navigazione più veloce e bypassare i blocchi imposti dalle autorità italiane. Puoi modificare il DNS a livello di router o anche su singoli dispositivi come computer e smartphone.

Sui computer Windows e macOS, puoi utilizzare software come Namebench (disponibile all’indirizzo https://code.google.com/p/namebench/downloads/) che ti mostra i migliori server DNS per la tua zona e connessione Internet. Una volta scelto il server DNS desiderato, su un PC con Windows 11, puoi andare su Impostazioni > Rete e Internet > Wi-Fi o Ethernet, selezionare Assegnazione server DNS, scegliere Manuale, attivare IPv4 e inserire gli indirizzi dei DNS che vuoi utilizzare.

Per Android, puoi utilizzare un’app come DNS Changer o andare su Impostazioni > Rete e Internet > Avanzate > DNS privato per inserire manualmente i server DNS desiderati.

Modificare i DNS può contribuire a una navigazione più veloce e bypassare eventuali restrizioni imposte.

Due connessioni

Oggi è comune avere due connessioni Internet sempre attive, la connessione casalinga tramite ADSL o fibra e quella dello smartphone, entrambe in alcuni casi senza limiti di traffico. Tuttavia, può sorgere un problema quando entrambe le connessioni sono lente e poco affidabili. Una possibile soluzione potrebbe essere l’utilizzo di un software come Speedify (https://speedify.com/) disponibile per Windows e macOS. Questo programma consente di combinare le bande di trasmissione di diverse connessioni, come ADSL, fibra ottica, 3G, 4G LTE, Wi-Fi e qualsiasi altra connessione disponibile.

Speedify è un servizio a pagamento, ma offre la possibilità di provarlo senza impegno, in quanto i primi 5 GB di traffico sono gratuiti. Per attivare il servizio, è necessario collegare il computer a tutte le reti e connessioni disponibili. Speedify riconoscerà automaticamente tutte le connessioni disponibili, come ad esempio l’ADSL di casa e il tethering dello smartphone, bilanciando il carico di lavoro in base alla banda a disposizione, alla stabilità e alla potenza del segnale.

Il software esegue anche un controllo accurato delle prestazioni, fornendo un’idea della velocità Internet che è possibile raggiungere grazie alla combinazione delle connessioni. I prezzi di Speedify partono da 7,50 dollari al mese per collegare un massimo di cinque connessioni contemporaneamente.

Attenzione ai malintenzionati

La lentezza della connessione Internet potrebbe essere causata dalla presenza di un estraneo che si è collegato al tuo Wi-Fi. Non è necessariamente un hacker; potrebbe essere il vicino di casa a cui hai temporaneamente fornito la password o che l’ha copiata dal router.

Se sospetti la presenza di un intruso nella tua rete Wi-Fi, la prima cosa da fare è controllare i dispositivi collegati alla rete. Puoi farlo utilizzando l’interfaccia Web del tuo router, a cui si accede con il nome utente e la password generalmente indicati sotto la base del router stesso.

Dentro il pannello di gestione del router, individua la sezione dedicata ai dispositivi connessi, dove puoi ottenere informazioni come il nome del dispositivo, l’indirizzo IP e l’indirizzo fisico. Se trovi dispositivi sospetti, potrai bloccarli direttamente dalla finestra di gestione del router.

Se non riesci ad accedere al pannello di gestione del router e stai utilizzando un PC Windows, puoi utilizzare un’utility gratuita chiamata Wireless Network Watcher (disponibile su https://www.nirsoft.net/utils/wireless_network_watcher.html), che analizza la rete Wi-Fi alla ricerca di dispositivi sconosciuti.

Con Wireless Network Watcher, potrai visualizzare informazioni come l’indirizzo IP, l’indirizzo fisico e il nome della scheda wireless dei dispositivi connessi alla rete Wi-Fi, ma non potrai bloccarli direttamente dall’app. Per questo, sarà necessario collegarti alla finestra di gestione del router.

Se stai utilizzando uno smartphone Android o iOS, puoi utilizzare Fing, uno scanner di rete efficace. Anche in questo caso, non sarà possibile bloccare direttamente il dispositivo sospetto dall’app, ma potrai cambiare immediatamente la password per bloccarlo automaticamente.

Scegli il browser giusto

Google Chrome è il browser più utilizzato, con oltre il 65% di utenti sia su computer che su smartphone. Tuttavia, nel tempo, Chrome ha guadagnato la fama di essere più pesante e lento rispetto ai suoi concorrenti. Questa reputazione non è del tutto infondata, considerando che una sessione di Chrome con 20 schede aperte può occupare quasi 2 GB di RAM, mentre Edge ne utilizza poco più della metà e Firefox solo 1,6 GB. Nonostante Edge utilizzi lo stesso codice del Progetto Chromium, riesce a gestire meglio l’apertura delle pagine e ad eseguire codice JavaScript più velocemente di Chrome.

Le estensioni sono una delle cause dei rallentamenti dei browser, compreso Chrome. Questi “programmini” ampliano le funzionalità del browser, fornendo accesso rapido a servizi online e notifiche. Il problema è che molte persone si dimenticano di averle installate, e molte estensioni non ufficiali possono essere instabili o compromettere la privacy.

Per disattivare o rimuovere le estensioni da Chrome, è sufficiente fare clic sul simbolo della tessera del puzzle nella barra in alto. Oltre alle estensioni, Chrome può gestire anche applicazioni, componenti aggiuntivi più complessi che sfruttano le funzionalità del browser. Tuttavia, queste applicazioni possono avviarsi automaticamente e rimanere aperte anche dopo la chiusura del browser.

Per effettuare una pulizia più completa, si consiglia l’utilizzo di BleachBit (www.bleachbit.org/), un programma gratuito e open source in grado di eliminare la maggior parte dei file superflui generati dalle estensioni installate, contribuendo a migliorare le prestazioni del browser.

Blocca la pubblicità

Un efficace adblocker, ovvero un software progettato per bloccare la pubblicità, impedisce al tuo dispositivo di caricare contenuti non necessari da un sito web, come pop-up, finestre aggiuntive e tracciatori. Questo contribuisce a ridurre la quantità di dati che devono essere caricati durante la navigazione, migliorando la velocità complessiva.

In Chrome, è possibile attivare la prevenzione dei popup e dei reindirizzamenti dalle impostazioni del browser. Nella sezione “Sicurezza” e “Pop-up e reindirizzamenti“, è possibile impedire l’apertura di finestre pubblicitarie. Tuttavia, potrebbe capitare che alcuni siti non si aprano correttamente se non possono visualizzare le finestre pubblicitarie. In tal caso, puoi scegliere se rinunciare a visitare il sito o inserire un’eccezione specifica per quel sito dalle impostazioni.

Per bloccare in modo più efficace alcuni tipi di finestre pop-up che potrebbero sfuggire alle impostazioni predefinite di Google, potresti considerare l’installazione di estensioni specializzate per Chrome progettate per bloccare la comparsa di finestre pubblicitarie indesiderate. Ci sono diverse estensioni disponibili sul Chrome Web Store che offrono funzionalità avanzate di blocco della pubblicità e miglioramento della navigazione.

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    dns0, dns europeo
    Internet

    DNS0: navighiamo protetti e veloci col nuovo DNS europeo

    I suoi data center (DNS0) sono tutti nei 27 Paesi membri dell’Unione Europea, segue le norme del GDPR e ha indirizzi specifici per la navigazione sicura dei bambini.

    Avevamo già parlato in passato dei super DNS, in un articolo precedente. Con il termine DNS si intende difatti il meccanismo che traduce gli indirizzi Web che scriviamo nel browser (come www.enjoysystem.it) negli equivalenti indirizzi numerici (indirizzi IP) comprensibili dai server e dai dispositivi (router, in termini generici) che costituiscono la Rete. Questo meccanismo di traduzione è in effetti fondamentale per il funzionamento di Internet ed esistono diversi server DNS che possiamo usare. In genere il server DNS viene scelto automaticamente dal nostro provider Internet, ma possiamo cambiarlo intervenendo sul nostro computer oppure sul modem/router di casa. Perché cambiarlo?

    Perché alcuni DNS sono più veloci di altri, perché a volte certi DNS bloccano determinate pagine Internet oppure perché, come nel caso in questione, nascono dei server DNS che essendo posti in Europa, rispettano il GDPR e, inoltre, offrono velocità e navigazione sicura bloccando i siti ritenuti pericolosi. Parliamo di DNS0.

    Indice

    DNS, che cos’è

    Il modo più comune per descrivere la funzione e lo scopo di un DNS (Domain Name System) è quello di paragonarlo sostanzialmente ad una sorta di rubrica telefonica che associa dei nomi di contatto a dei numeri di telefono.

    DNS funzionamento
    Esempio funzionamento DNS.

    All’interno di Internet, un DNS traduce i nomi mnemonici dei siti che siamo soliti digitare nella barra degli indirizzi, come google.it, negli indirizzi IP numerici usati dalla rete per raggiungere effettivamente i siti stessi. Se non esistessero i DNS dovremmo digitare i corrispettivi indirizzi IP (es: 84.125.98.147) per raggiungere una pagina web, e sarebbe molto complesso anche solo ricordarli.

    Il nostro provider può fornire servizi di DNS che garantisce la connessione a Internet o da aziende o organizzazioni esterne, come Google (8.8.8.8) o Cloudflare.

    Alcuni DNS posso filtrare o censurare determinati siti ritenendoli poco sicuri o possono avere caratteristiche più o meno attente alla privacy degli utenti che navigano in Internet.

    Un risolutore DNS con data center solo in Europa

    DNS0 è dislocato in decine di server presenti solo sui territori dei 27 Paesi membri dell’Unione Europea. I server presenti in Italia sono finora 2, il data center ML2 di Equinix e il Telecom Italia Sparkle, entrambi a Milano.

    La presenza di data center sui Paesi dell’UE permette inoltre di mantenere la risoluzione dei nomi quanto più vicino all’utente che ne fa richiesta, consentendo sulla carta una velocità di accesso maggiore.

    DNS0 supporta tutti i più moderni protocolli DNS, quali DNS‑over‑HTTPS, DNS‑over‑TLS, DNS‑over‑QUIC, DNS‑over‑HTTP/3 e DDR Encrypted Upgrade. Tra questi si distingue il recente DNS‑over‑QUIC che permette di scambiare i dati tra server e client in forma crittografata.

    Il nuovo DNS promette di proteggere gli utenti dal phishing, dal typosquatting, cioè i siti web malevoli che hanno nomi simili a quelli ufficiali, e che ci possono indurre facilmente in errore.

    Quali sono gli indirizzi di DNS0

    I risolutori che DNS0 offre sono tre: quello base; Zero per una sicurezza rafforzata; e Kids, che ha filtri più stretti sui domini e impedisce di raggiungere siti con contenuti ritenuti non adatti ai bambini.

    Gli indirizzi del risolutore DNS0 sono:

    IPv4

    DNS Preferito: 193.110.81.0
    DNS Alternativo: 185.253.5.0

    IPv6

    DNS Preferito: 2a0f:fc80::
    DNS Alternativo: 2a0f:fc81::

    Gli indirizzi del risolutore DNS0 Zero per la massima sicurezza sono:

    IPv4

    DNS Preferito: 193.110.81.9
    DNS Alternativo: 185.253.5.9

    IPv6

    DNS Preferito: 2a0f:fc80::9
    DNS Alternativo: 2a0f:fc81::9

    Gli indirizzi del risolutore DNS Kids adatto alla navigazione dei bambini sono:

    IPv4

    DNS Preferito: 193.110.81.1
    DNS Alternativo: 185.253.5.1

    IPv6

    DNS Preferito: 2a0f:fc80::1
    DNS Alternativo: 2a0f:fc81::1

    È possibile configurare questi indirizzi direttamente nel router o nelle impostazioni di rete del sistema operativo, oppure sceglierli specificamente per la navigazione Internet dei browser.

    dns impostazione scheda di rete
    Impostazione server dns scheda di rete.

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      Sicurezza informatica

      Router: mettilo al sicuro

      I criminali informatici non prendono di mira solo server, computer e smartphone, ma possono anche attaccare i router che abbiamo in casa. Ecco come difenderci

      Il modem/router è uno dei dispositivi più importanti dell’infrastruttura della nostra rete domestica, ma la maggior parte degli utenti non si cura troppo di tenerlo aggiornato e verificare che sia, configurato in maniera adeguata. Comprensibile, come atteggiamento: esattamente come un qualsiasi elettrodomestico, per esempio il frigorifero, anche il router fa il suo mestiere in maniera silenziosa, praticamente invisibile.

      Ci rendiamo conto che “esiste” solo quando la connessione mostra problemi. Al contrario del buon vecchio frigorifero però, c’è un problema: se viene violato, possiamo dire addio a privacy e sicurezza dei nostri dati personali. E che i criminali informatici prendano di mira i router capita più spesso di quanto si crede.

      Indice

      Perché i pirati colpiscono i router

      Il modem router svolge un ruolo molto delicato: è l’interfaccia fra i nostri dispositivi e Internet. Chi lo controlla, può sapere quali siti visitiamo, quali gadget loT abbiamo in casa, quanti PC e smartphone abbiamo connesso. Non solo: ha accesso a tutte le informazioni che transitano sulla rete.
      Potrebbe quindi intercettare le nostre password così come i dati delle carte di credito. E gli antivirus non sono efficaci per rilevare questi problemi. Ecco perché sempre più spesso gli attaccanti prendono di mira queste fondamentali interfacce.

      Il nostro router potrebbe essere usato come nodo di una botnet, per scagliare attacchi DDoS

      Come si viola un router?

      Sono prevalentemente due le tattiche usate dai criminali informatici per prendere il controllo di un router. Una, la più temibile ma anche la meno probabile, è un attacco di tipo supply chain: un hacker riesce a violare i server del produttore del dispositivo e carica delle versioni modificate del firmware. Fortunatamente, è un tipo di attacco molto difficile e raramente utilizzato.

      Più semplice, invece, infettare un computer o uno smartphone con un più classico malware e, una volta entrati nella rete della vittima, accedere al router per caricare un firmware hackerato o modificarne alcune impostazioni, così da poter spiare la vittima e garantirsi un accesso anche nel caso il malware con cui si è entrati nella rete venga rimosso dall’utente. In realtà esiste anche un altro modo per hackerare un router: sfruttare una delle vulnerabilità note, se presenti, per installare al suo interno un malware.

      Reindirizzare i DNS

      Una volta violato un router, solitamente un attaccante ha un solo obiettivo: i DNS. I DNS sono quei server che traducono in indirizzi IP i nomi dei siti. Quando digitiamo www.google.com sul nostro browser Web, il DNS si occupa di collegarci con il server giusto. Una sor­ta di guida telefonica, per semplificare il concetto.

      Chi controlla un DNS, però, ha un potere enorme: potrebbe per esempio mo­dificare l’elenco per rimandarci su server controllati dall’attac­cante. Per esempio potrebbe creare pa­gine identiche a quel­le di un sito di home banking e intercetta­re così tutto quello di cui ha bisogno per accedere al nostro vero conto banca­rio: login, password e anche codice OTP.

      Pericolo botnet

      Non è detto che un attaccante che ha preso il controllo del nostro router ne approfitti per spiarci o sottrarci credenziali. Molto spesso, infatti, i cri­minali informatici preferiscono sfrut­tare l’accesso illegale per rendere il nostro router parte di una botnet e fondamentalmente renderci complici inconsapevoli del­le loro malefatte. La botnet più nota al grande pubblico è stata Mirai, che infettava modem/router e altri dispositivi loT per lanciare attacchi di tipo DDoS contro una serie di bersagli individuati dai cracker.

      Sfruttando cen­tinaia di migliaia di dispositivi compromessi, per gli attaccanti è infatti possibile inondare di richieste speci­fici server (che gestiscono siti Internet o, peggio servizi chiave delle aziende) sino a farli collassare. A quale pro? Il motivo è sempre quello: fare soldi facili. O, nel caso dei gruppi legati a governi, effet­tuare vere e proprie azioni di cyberwarfare, guerra digitale.

      Botnet IOT: cosa sono?

      Una delle principali minacce per la rete è rappresentata dalle botnet, ultimamente basate su dispositivi loT come videocamere di sorveglianza, ma anche router. Ma cosa sono le botnet? Si tratta a tutti gli effetti di reti composte da dispositivi hackerati (a insaputa dei proprietari) che, quando necessario, vengono attivate per scagliare attacchi di tipo DDoS: centinaia di migliaia di dispositivi (a volte milioni) che, con un clic, iniziano a inviare grandi quantità di traffico contro un sito o servizio vittima, sino a farlo crollare.

      botnet router

      La botnet più nota è stata Mirai scoperta nel 2016. Il codice di Mirai è stato poi aggiornato, migliorato e usato per creare altre botnet. L’ultima rete malevola a essere stata scoperta è EnemyBot, rilevata ad aprile 2022. Si tratta di una botnet loT progettata per attaccare server Web, dispositivi Android, ma anche i Content Management System (per esempio il noto WordPress).

      Il mio router è infetto?

      Non è semplice capire se il nostro router è stato colpi­to da un malware, perché se gli attaccanti sono stati efficaci, le loro azioni saran­no praticamente invisibili. Ci sono però alcuni indizi che potrebbero farci venire il sospetto. Per esempio, se notiamo che le prestazioni di rete sono calate rispetto a quanto eravamo abituati. Un altro indizio può esse­re rappresentato da strani pop-up, come falsi messaggi dell’antivirus, o se le nostre ricerche su Internet vengono reindirizzate verso altri siti senza apparente motivo. Un altro sintomo è l’ap­parire di barre degli strumenti sul browser che non abbiamo mai installato.

      botnet fsecure

      Se abbiamo qualche dubbio, la cosa migliore è usare il servizio gratuito F-Secure Router Checker (https://bit.ly/ci265_checker) che effettuerà un test per veri­ficare che il nostro router non sia stato compromes­so modificandone i DNS. Un altro strumento mol­to utile è la versione gra­tuita dell’antivirus di AVG (https://bit.ly/ci265_avg), che scansionerà la nostra rete Wi-Fi per verificare che non siano stati compromessi i DNS, un po’ come fa il servi­zio di F-Secure.

      Router Sicuro

      1 Cambia la password

      Molti utenti utilizzano la password predefinita del router o quella fornita dal provider Internet. Un errore da non fare mai.

      2 Aggiorna il firmware

      Il router è a tutti gli effetti un piccolo computer e il firmware è l’equivalente del suo sistema operativo. Teniamolo sempre aggiornato per evitare che qualche bug possa consentire a un attaccante di prenderne il controllo.

      3 Autenticazione WPA3

      Configuriamo il router per utilizzare lo standard di cifratura WPA3 per la protezione degli accessi tramite Wi-Fi: è molto più sicuro di WPA2 e degli standard precedenti.

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      Sicurezza informatica

      La Russia si disconnette da Internet? Non proprio

      Il documento che indicherebbe la volontà di disconnettere la Russia da Internet ha in realtà un altro obiettivo: contiene indicazioni per proteggere i portali statali da attacchi esterni.

      La Russia è in procinto di disconnettersi dall’internet globale in favore di una rete interna e completamente isolata rispetto al World Wide Web? Non è proprio così.

      Sebbene il paese stia effettivamente lavorando dal 2019 a un’alternativa al network che oggi tutti utilizziamo per connetterci online, i documenti che nelle ultime ore sono trapelati sul web e che secondo qualcuno confermerebbero la volontà di disconnettersi entro l’11 marzo, indicano invece un’altra operazione. Cioè quella di rafforzare la protezione dei servizi statali da attacchi esterni.

      La diffusione della notizia

      A diffondere la notizia della supposta disconnessione è stato l’account Twitter di Nexta. Questo infatti nelle ultime ore ha pubblicato un documento firmato dal Ministero della Trasformazione digitale Andrei Chernenko. Tale documento riporta alcune indicazioni relative ai domini della pubblica amministrazione russa.

      documento andrei chernenko
      documento 2 andrei chernenko

      Prima di tutto, l’origine del documento non è confermata, così come non lo è la sua veridicità. Chi l’ha condiviso afferma che il testo, rivolto alle autorità esecutive federali e agli enti costitutivi della Federazione Russa, è trapelato. Tuttavia questo elemento non è stato confermato. Anche se fosse vero, però, il documento non contiene riferimenti alla disconnessione da internet.

      Il governo russo ha smentito, ma in realtà già da ieri una significativa porzione del web non è più accessibile ai cittadini russi e la situazione potrebbe peggiorare ancora.

      Il ministero della Sicurezza russo ha fatto sapere che non ha alcuna intenzione di disconnettere il paese dall’internet globale. Detto ciò sono però allo studio diversi «scenari» visto che il paese «è soggetto a continui cyberattacchi».

      La comunicazione del governo è arrivata dopo che alcuni dei più importanti provider internet hanno annunciato che non ospiteranno più clienti russi. Una mossa questa che probabilmente causerà rallentamenti e disagi per gli utenti che si trovano in Russia.

      La settimana scorsa, l’accesso a internet da parte della popolazione russa era già stato fortemente limitato dallo stesso governo.

      Disconnessione?

      Quello che emerge dai documenti circolati oggi è un piano del governo russo. Piano, in parole povere, per trasferire sul territorio nazionale, e quindi sotto il suo controllo, tutti i server che ospitano siti russi. 

      La mossa non equivale a una disconnessione dal resto di Internet, ma può rendere più fattibile una soluzione così drastica. Se infatti il governo dovesse decidere di tagliare i ponti digitali con l’esterno, i siti che si trovano fisicamente in Russia funzionerebbero all’interno di una “mini internet” russa e non sarebbero completamente perduti.

      Nel caso invece di una disconnessione della Russia per intervento esterno, ad esempio nuove sanzioni, come chiesto dal governo ucraino, questa mossa permetterebbe di conservare tutti quei siti che hanno fatto in tempo a trasferirsi su server nazionali. 

      In questi due casi, i cittadini russi si troverebbero di fronte un web molto diverso rispetto a quello attuale. Limitato esclusivamente ai siti con un dominio “.ru” e, con ogni probabilità, con una qualità di connessione molto peggiore dell’attuale.

      Spostamento entro l’11 marzo

      Di base il testo riassume diversi punti ai quali viene chiesto di adeguarsi entro l’11 marzo. Si tratta, di base, di spostare i server e i domini statali nell’intranet russa. In pratica il network interno del paese e slegato dal World Wide Web. In breve, la lettera chiede di utilizzare dei DNS localizzati sul territorio del paese. Di cancellare i codici Javascript legati a risorse esterne, di non utilizzare hosting esteri, di usare domini .ru e di aggiornare le password attivando anche l’autenticazione a due fattori.

      11 marzo

      La Runet, la rete interna e schermata della Russia, resta ovviamente possibile in futuro, ma lo switch totale non sembra così immediato come qualcuno ha lasciato intendere. Anzi, sembra che il documento voglia delineare delle regole per sopravvivere al contrario: se il resto del mondo decidesse di escludere la Russia (o parte dei suoi servizi e siti) dal WWW, spostando tutto sulla rete interna si garantirebbe il funzionamento dei servizi governativi. Lo stesso varrebbe in caso di pesanti attacchi DDoS.

      Sempre delle ultime ora è la notizia che la Cogent Communications, una delle principali aziende che fornisce dorsali oceaniche, ha chiuso i rapporti con la Russia. Un’azione che probabilmente porterà a una diminuzione delle velocità di rete nell’intero paese. A parte questo, difficilmente l’11 marzo la Russia sparirà dal web, anche perché un’operazione di questo tipo comporta dei rischi non da poco.

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      Come navigare veloci e senza filtri: i super DNS

      Nella normale navigazione internet di tutti i giorni, può capitare che un sito funzionante nei giorni precedenti, non sia più raggiungibile. A meno che il sito in questione non abbia gravi problemi tecnici, può essere che questo non sia più raggiungibile in quanto bloccato a livello di DNS. Per i meno esperti, queste parole possono risultare incomprensibili, ma tutto invece si riconduce a un problema facilmente risolvibile in pochissimi minuti e con facili passaggi.

      In questo articolo vi spiegheremo, con semplici parole, cosa sono i DNS e quali sono i migliori DNS da impostare sul proprio computer o modem/router, per navigare aggirando i blocchi imposti su alcuni siti.

      Cosa sono i DNS?

      I DNS sono dei sistemi informatici, che ogni giorno ci permettono facilmente di collegarci a un sito internet, tramite il proprio nome, esempio www.enjoysystem.it, invece di utilizzare, come succedeva in passato, una serie di 4 blocchi di numeri che costituisce l’indirizzo ip di un sito.

      Potete capire quindi quanto i Dns hanno reso semplice la navigazione in internet, traducendo per noi un complicato numero da ricordare, in un semplice nome testuale.

      DNS o meglio server DNS, sono in grado di effettuare questo tipo di conversione in tempo reale e di dare una risposta a tutti i dispositivi che richiedono l’accesso ad un sito o ad un servizio. L’utilizzo dei server DNS comuni, impostati dal nostro gestore, può essere soggetto a blocchi verso particolari siti, rendendo questi irraggiungibili anche se sono perfettamente operativi e funzionanti.

      I DNS di norma vengono forniti dall’operatore di telefonia fissa che hai scelto e “diffusi” a tutti i dispositivi della tua rete tramite il modem/router, ma puoi in qualsiasi momento cambiarli e sfruttare servizi DNS alternativi senza blocchi o filtri ed in grado, in alcuni casi, di velocizzare il caricamento delle pagine Web.

      Migliori DNS

      Per configurare i server Dns sul nostro modem, router o computer, basta sostituire 2 stringhe di numeri, operazione che vi spiegheremo nel prossimo paragrafo. Prima però dovete conoscere quali sono i migliori DNS da impostare, ovvero:

      DNS CloudFlare 

      • DNS Primario 1.1.1.1
      • DNS Secondario 1.0.0.1

      DNS Google

      • DNS Primario: 8.8.8.8
      • DNS Secondario: 8.8.4.4

      Potete scegliere i Dns di Cloudfare o di Google tranquillamente, per ottenere una connessione senza alcuna limitazione. Sarà sufficiente sostituire il vostro DNS primario e DNS secondario con un gruppo tra questi elencati. Detto questo ora vediamo come cambiare i DNS nei vari modi.

      Come cambiare i DNS sul modem/router

      Il metodo più efficace per cambiare i DNS per tutti i dispositivi che usi in casa è inserirne di nuovi dal tuo modem o router.

      I router proprietari non sempre permettono questo tipo di cambiamento (per una questione di convenienza), ma se utilizzi un router di proprietà a parte puoi sempre fare questo tipo di operazione, ti basta aprire la schermata di configurazione del modem (aprendo il tuo browser e digitando 192.168.1.1 o 192.168.0.1), andare nelle impostazioni di Internet o DHCP e cercare la voce DNS, Server DNS o simili.

      modificare dns router proprietario

      I server DNS da inserire sono due: Primario e Secondario. Una volta inseriti quelli scelti come alternativa ti basterà confermare per navigare da subito accesso senza alcuna limitazione.

      Come cambiare DNS su Windows

      Se il tuo router non permette il cambio di DNS o vuoi cambiarli solo per un PC, puoi cambiare DNS in maniera selettiva sul tuo PC con Windows.

      Per cambiare i DNS sarà sufficiente cercare nel menu Start, la voce “Pannello di Controllo“, poi cliccare su “Rete e Internet” e successivamente su “Centro connessioni di rete e condivisione” cliccare infine su “Modifica impostazioni scheda“.

      modifica impostazioni scheda

      Dalla finestra che si aprirà fai clic destro sul tipo di connessione utilizzata e clicca poi su Proprietà.

      Nella nuova finestra che vedrai comparire seleziona la voce “Protocollo Internet versione 4 (TCP/IPv4)“, come indicato dalla freccia nell’immagine in basso e poi fai clic sul pulsante Proprietà.

      protocollo internet tcp ipv4

      Si aprirà la finestra dove configurare manualmente gli indirizzi IP e i DNS del PC. Per sbloccare le voci relative ai DNS ti basterà cliccare su “Utilizza i seguenti indirizzi server DNS“.https://933bdd373d1cdb40d408f884cd0fce2c.safeframe.googlesyndication.com/safeframe/1-0-37/html/container.html

      modificare dns

      Ora puoi inserire i server DNS scelti nei campi Server DNS preferito e Server DNS alternativo, che non sono altro che Server DNS primario e secondario.

      Una volta cliccato su “OK“, il tuo computer utilizzerà i nuovi DNS per navigare.

      Come cambiare DNS su macOS

      Per cambiare DNS su macOS, cliccate su “Preferenze” e poi scegliete “Rete” o “Network” se avete impostato la lingua inglese.

      Impostazioni di rete su macOS

      Scegliete a questo punto l’interfaccia di rete che state utilizzando; se usate una connessione senza fili, l’interfaccia probabilmente si chiamerà “Wi-Fi

      Interfaccia di rete su macOS

      Cliccate ora su “Avanzate” in basso a destra e poi scegliete la scheda “DNS“. Se sono presenti, cancellate i vecchi server DNS impostati con il “-” e scegliete di aggiungerne nuovi usando la “+”. Inserite ora i server DNS che preferite.

      Server dns su macOS
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