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5 idee regalo per amanti della tecnologia

In questo articolo vedremo regali che i nostri amici amanti di prodotti high-tech sicuramente apprezzeranno!

Il Natale è tornato e insieme a lui l’inevitabile ricerca di regali adatti. Stai cercando idee regalo per un amante della tecnologia? Niente paura, sei nel posto giusto!

1. Altoparlanti Bluetooth

D’ora in poi non rinuncerai mai alla musica! Una cassa Bluetooth può essere molto utile per ascoltare musica in qualsiasi momento. Grazie all’assenza di fili e alla sua batteria di lunga durata, puoi portarla sempre con te! Inoltre il Bluetooth permette di collegarti al tuo smartphone e ascoltare la musica che più ami. In questo link troverai alcune idee per le casse Bluetooth.

cassa bluetooth

2. Smartwatch

Agli appassionati della tecnologia sicuramente non può mancare uno Smartwatch. Super orologio intelligente multi-funzione che oltre a mostrarti l’ora, interagisce con te e con il tuo telefono. Uno Smartwatch può monitorare le tue performance mentre ti alleni ed è in grado di mostrarti tutte le notifiche di messaggi, chiamate o mail in tempo reale! Esistono molti modelli, dai più economici ai più costosi. Ti consiglio di visitare questa pagina per scegliere lo Smartwatch più adatto!

Smartwatch

3. Accessori High-Tech

Quale scelta migliore degli accessori High-Tech per un amante della tecnologia?

Tra gli accessori più utili che non possono mancare ai nostri amici tecnologici ti consiglio i supporti per pc. Questi oggetti hanno due scopi importanti: aiuta ad avere una posizione comoda e corretta per tutta la durata dell’uso del dispositivo, e soprattutto, facilita il raffreddamento del computer. Ti lascio un collegamento per trovare supporti pc.

Supporto per pc

Un altro ottimo accessorio è il caricabatterie wireless. Quasi tutti i telefoni di nuova generazione hanno questa possibilità di ricarica wireless: il dispositivo si carica semplicemente appoggiandolo alla base di ricarica. La parola wireless, infatti, indica l’assenza di fili. La ricarica è possibile tramite campi elettromagnetici che a contatto con lo Smartphone permettono di ridurre i tempi di ricarica. Consulta questo link per vedere i caricabatterie wireless.

Caricabatterie wireless

Tra gli altri accessori da regalare ad un amante High-Tech possono esserci anche tastiere per pc, tastiere per tablet, mouse wireless e chiavette USB.

4. Sedie da gaming

Senza rinunciare allo stile e alla comodità un regalo perfetto è una sedia da gaming. Queste sedie sono state progettate appositamente per i gamer, per salvaguardare la postura e mantenere una posizione corretta per lungo tempo. Ti mostro alcuni modelli di sedie in questa pagina.

sedia da gaming

5. Cuffie

Sempre più diffuse al giorno d’oggi, le cuffie Bluetooth ti permettono di ascoltare musica senza fastidiosi fili che non arrivano mai dove servono. Grazie al Bluetooth possono collegarsi al tuo Smartphone, computer o tablet. Ne esistono di diverse forme e dimensioni. Puoi trovarne alcuni qui!

Cuffie Bluetooth

Ora hai tutte le informazione per poter scegliere il regalo perfetto per i tuoi amici amanti della tecnologia!

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Novità di WhatsApp in arrivo nel 2022

Ecco le novità di WhatsApp in arrivo nel 2022 che cambieranno il funzionamento della piattaforma di messaggistica istantanea.

1 ° novità: Multi-dispositivo per tablet

La novità di WhatsApp in arrivo nel 2022 tanto attesa è il supporto per i tablet.

Con l’arrivo del multi-dispositivo gli sviluppatori hanno creato una vera e propria app dedicata a iPad e tablet Android, che non richiede di collegarsi al servizio attraverso l’interfaccia web.

In questo modo potremo collegare WhatsApp anche su iPad e tablet Android.

novità di WhatsApp

2 ° novità: Eliminare messaggi su WhatsApp in qualunque momento

Un’altra novità che potrebbe vedere la luce l’anno prossimo è la possibilità di eliminare i messaggi inviati per tutti in qualunque momento.

Ad oggi l’opzione è riservata ai messaggi appena inviati, e dopo un lasso di tempo di poco più di un’ora non si può più esercitare.

novità di WhatsApp

3 ° novità: Le Community di WhatsApp

Le Community sono un’altra novità che, probabilmente, verranno alla luce nel 2022.

Al momento sono ancora in fase di sviluppo.

Le Community sono dei maxi gruppi composti da decine di persone, all’interno dei quali i partecipanti possono creare dei sottogruppi dove potranno, a loro volta, discutere di progetti e interessi in comune.

4°novità: Nascondere informazioni sensibili a contatti specifici di WhatsApp

L’ultima novità in arrivo nel 2022 tra quelle già note o in via di sperimentazione è la possibilità di nascondere a specifici contatti le informazioni sensibili legate al proprio profilo.

Finora le opzioni per nascondere informazioni come la doppia spunta blu, l’ultimo accesso, lo stato e la foto profilo alla piattaforma sono state piuttosto generiche, in quanto permette di bloccare la ricezione di questi dati a tutti gli utenti presenti su WhatsApp o a quelli assenti dalla propria rubrica.

Presto sarà possibile specificare i numeri di telefono da escludere senza che ci sia bisogno di bloccarli o cancellarli dai numeri in memoria.

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Utilizzare IPad come secondo schermo

In questo articolo vedremo come utilizzare l’IPad come secondo schermo.

I monitor multipli migliorano esponenzialmente la produttività al PC quando lavoriamo. In questa guida, spiegheremo come utilizzare un iPad come secondo monitor per il tuo PC o per il tuo Mac.

E’ ovvio che un iPad non può competere con un monitor vero e proprio né in termini di dimensioni né di prezzo. Ma se disponi già di un iPad, potrai utilizzarlo come secondo schermo per il tuo portatile o del tuo PC fisso ogni volta che vorrai. Si tratta dunque di un “plus” ovvero qualcosa in più da far fare al tuo iPad.

Tutto quello che occorre è una semplice custodia capace di tenere l’iPad in posizione “Stand” ovvero in posizione più o meno verticale e un software che puoi scaricare dal sito ufficiale della software house Duet Display o dall’App Store.

Ora guarderemo insieme, passo per passo come fare.

Duet Display

Step 1: Scarica Duet Display su Computer e iPad

Per utilizzare un iPad come secondo monitor occorre innanzitutto installare il programma di cui abbiamo parlato sopra sia sull’iPad che sul PC. Potete scaricare l’applicazione per l’iPad su “App Store” e quella per il vostro Computer da quest’altro “Duet Display“.

Avrai anche bisogno di un cavo USB lightning (quello ottenuto in dotazione con l’iPad) perchè Duet Display non funziona su Wi-Fi. L’ iPad dovrà quindi rimanere vicino al tuo computer proprio come un secondo monitor rimane sempre vicino a quello principale. Ecco una foto di un cavo USB lightning.

cavo SB lightning dell'iPad

Step 2: Connetti il tuo iPad come fosse un monitor

Adesso apri il programma Duet Display sul tuo computer, e subito dopo avvia anche l’app Duet Display sul iPad.

Si apparirà questa schermata:

Schermata su iPad

Adesso collega il tu pc all’iPad tramite cavo USB lightning. In seguito l’iPad dovrebbe accendersi e mostrare già il desktop del tuo PC Windows o Mac come un secondo monitor. Ora muovi il mouse sulla destra del tuo desktop, fino a che non apparirà sullo schermo del iPad. Potrai anche toccare lo schermo del iPad per controllare il PC Windows o OS X.

Step 3: Ottimizzare visualizzazione schermo

Duet Display vede che il tuo iPad è a destra del computer, ma se lo vuoi usare a sinistra potrai modificare le impostazioni in modo che il tuo mouse funzioni correttamente.

Gli utenti Windows possono accedere a questi display facendo clic con il pulsante destro del mouse sul desktop e scegliendo “Visualizza”. Gli utenti Mac devono, invece, andare in Preferenze di Sistema > Visualizza.

Impostazioni schermo

Visualizzerai due quadrati, uno che rappresenta il monitor principale del computer e l’altro che rappresenta lo schermo del iPad.

monitor 2

Fai clic e trascina lo schermo del iPad per posizionarlo nella posizione desiderata. Nella foto sottostante possiamo vedere che l’iPad è stato impostato a sinistra del pc.

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Super Green Pass: VerificaC19 si aggiorna

Nell’articolo vedremo le novità introdotte nell’applicazione Verifica C19 con l’arrivo del nuovo Super Green Pass.

A partire dal 6 novembre 2021 il Green Pass verrà rafforzato. Queste sono le ultime normative decise dal Governo per evitare la temuta quarta ondata di contagi da Coronavirus. Se ti stai chiedendo come fare per verificare la validità dei nuovi Super Green Pass ti rassicuro subito! Per allinearsi alle nuove misure anche l’applicazione Verifica C19 si aggiorna.

Aggiornamento di VerificaC19

Innanzitutto se ancora non possiedi l’applicazione ti consiglio di visitare questo link per poterla installare. Se ti trovi su Iphone visita l’App Store e scarica Verifica C19. Dal momento che hai appena scaricato l’app avrai già l’ultima versione!

installazione verifica c19 per controllo green pass

Invece, se possiedi già Verifica C19, per poterla aggiornare è necessario andare su Play Store (per Android) o su App Store (per iOS) e cliccare sull’opzione “aggiorna”.

Funzionalità dell’applicazione

VerificaC19 è l’applicazione messa in campo dal Governo per poter verificare la validità e l’autenticità del Green Pass. L’app è conforme al modello europeo ed è l’unica ufficiale e su cui bisogna fare affidamento. Tra i vantaggi di questa applicazione rientrano la possibilità di utilizzarla senza una connessione internet e senza memorizzare i dati dei soggetti a cui viene controllata la certificazione. Inoltre è possibile ottenerla gratuitamente.

Il suo funzionamento è molto semplice: basta inquadrare il QR code presente sul Green Pass e immediatamente conferma la validità!

validità

Novità della nuova versione

Grazie a questa nuova versione ora sarà possibile decidere la tipologia di verifica: BASE oppure RAFFORZATA. La certificazione verde definita base è quella rilasciata per l’esecuzione dei tamponi, mentre quella rafforzata è disponibile solo dopo la somministrazione del vaccino o, in alternativa, a chi è guarito dal Covid-19.

applicazione verifica c19 per green pass

Per poter eseguire la validazione sarà necessario cliccare nella home di VerificaC19 su “SCEGLI LA TIPOLOGIA DI VERIFICA“, si aprirà una tendina nella quale potrai scegliere la tipologia di verifica. A quel punto potrai selezionare “SCANSIONA IL QR CODE” e inquadrare la certificazione. Nel caso in cui si voglia scansionare il QR code senza aver deciso la modalità, si aprirà un messaggio di errore.

tipologia green pass di verifica c19

Ora hai tutte le informazioni necessarie per poter verificare i Super Green Pass! Visita questo articolo se vuoi sapere dove poter salvare il Green Pass.

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recupero email cancellate
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Recuperare email cancellate

In questo articolo parleremo di come recuperare email cancellate.

Di solito, quando cancelli le email nella tua casella di posta, esse vanno a finire nella cartella Eliminati o cartella Cestino, e ciò ti consente di recuperarle se ne hai bisogno, ma se cancelli anche tale cartella non potrai più recuperare le email cancellate. Ti occorre in questi casi un programma di recupero dati che ti permetta di recuperare le email cancellate da GmailOutlook, Outlook Express, Apple Mail, Mozilla EML, AOL Web Email, ecc.

Recuperare email cancellate da Gmail

Ci sono momenti in cui capita che l’utente per errore cancelli dei messaggi importanti dalla posta in arrivo di Gmail. Ma è importante sapere che il recupero della posta eliminata da Gmail può avvenire facilmente in pochi passaggi facili e semplici:

Nota: se un’e-mail è stata eliminata per errore, è probabile che si trovi nella cartella del cestino a meno che non sia stata eliminata definitivamente.

Step 1: il primo step è aprire la cartella “cestino“. Quando la posta in arrivo di Gmail viene aperta per la prima volta, potrebbe essere simile a questa:

Recuperare email cancellate da Gmail
Recuperare email cancellate da Gmail

Step 2: poiché è possibile visualizzare la cartella del cestino, fai clic sull’opzione del cestino per aprire la relativa cartella.

Step 3: il passaggio successivo consiste nell’utilizzare la ricerca di Gmail per recuperare le email eliminate dalla cartella Gmail o semplicemente utilizzare la barra di scorrimento a destra per sfogliare le email eliminate. Seleziona i messaggi di posta che desideri e premi il pulsante “Sposta” in alto seguito dall’opzione “Posta in arrivo”. In questo modo potrai recuperare la posta eliminata (per sbaglio) da Gmail.

Gmail cestino

Tuttavia è importante ricordare che possono esserci molti messaggi nella cartella “cestino”, quindi potresti dover fare un piccolo sforzo (di pazienza) per recuperare l’email eliminata.

Recuperare email cancellate in Outlook

Se l’utente non ha eliminato definitivamente la posta dalla cartella di Outlook, ci sono buone possibilità di recuperare le email eliminate da Outlook facendo i seguenti passaggi:

Passo 1: in Outlook, vai all’elenco delle cartelle di posta elettronica, quindi seleziona “elementi eliminati“. Nel menu “home” seleziona “recupera elementi eliminati dal server”.

posta eliminata

Passo 2: Poi seleziona gli elementi che vorresti ripristinare, seleziona “ripristina elementi selezionati”, e infine seleziona “ok”. In questo modo l’utente può recuperare la posta eliminata da Outlook.

ripristina posta eliminata

Recuperare email eliminate da Yahoo

Ogni volta che un’e-mail viene eliminata, Yahoo la sposta automaticamente nella cartella del cestino, dove rimane per sette giorni. Il modo più semplice per recuperare i messaggi di posta elettronica eliminati da Yahoo è quindi ripristinare i messaggi di posta elettronica da quella cartella, operazione che può essere eseguita molto facilmente seguendo questi pochi step:

Passaggio 1: apri Yahoo Mail nel tuo browser web. Quindi, nel pannello di navigazione a sinistra, fai clic su “cestino“.

yahoo mail
Yahoo mail

Passaggio 2. Trova e seleziona la posta che hai cancellato per sbaglio e che vorresti recuperare. Fai clic sulla casella di controllo che si trova a sinistra del nome del mittente. Con la casella di controllo contrassegnata seleziona “ripristina in posta in arrivo“. Le email selezionate saranno ora disponibili nella Inbox

ramite questo processo l’utente può recuperare la posta eliminata da Yahoo.

Ripristinare Email rimosse su Hotmail

Chi utilizza un account hotmail per gestire la propria posta elettronica non è esente da cancellazione accidentale dei messaggi. Anche in questo caso, fortunatamente, si può ripristinare l’email cancellata per sbaglio accedendo all’apposita cartella del cestino. Ecco i pochi e semplici passaggi che dovrai seguire per provare a recuperare email cancellate (se non è passato troppo tempo dalla rimozione):

Passaggio 1: il primo step consiste nel aprire la pagina Hotmail e accedere al proprio account. Poi fai clic sull’opzione “posta eliminata” sul lato sinistro dello schermo.

Ripristinare Email rimosse su Hotmail

Passaggio 2: il passaggio successivo consiste nel fare clic sulla casella di controllo per selezionare l’e-mail che si desidera recuperare. Una volta selezionata l’email, fai clic in alto sul link “Ripristina“.

ripristina email

NB: Le email cancellate rimangono nella cartella “Posta eliminata” di Hotmail per massimo 30 giorni. Oltre questo periodo di tempo tutte le email di quella cartella vengono definitivamente rimosse.

Come Recuperare Email Cancellate con Data Recovery 

Una email cancellata non è eliminata per sempre. E’ solo segnata come eliminata e la casella di posta elettronica non la visualizzerà. Puoi comunque ancora recuperare la mail prima che venga sovrascritta. In questo articolo ti consigliamo di usare un programma professionale facile in grado di recuperare le email cancellate: Data Recovery per Windows e Data Recovery per Mac. Entrambi ti permettono di recuperare email da Outlook, AOL Web Email, Mozilla EML, Netscape Email Message, Apple Mail, e altri. Scegli la versione corretta per il tuo computer.

Note: Quando trovi le email cancellate, è meglio che salvi il risultato della scansione se vuoi recuperarle in un secondo momento, per motivi di sicurezza.

Step 1. Installa ed avvia il programma sul computer, e vedrai l’interfaccia seguente. Seleziona il box “E-MAIL” (tipo di dati da recuperare) e clicca su AVANTI per procedere.

wondershare recovery

Step 2. Scegli la destinazione dove le email sono cancellate

Di solito, la locazione predefinita è il drive C: ma me non sei sicuro puoi far controllare l’intero computer come destinazione.

destinazione mail

Step 3. Inizia la Scansione

Inizia la Scansione per recuperare le E-mail cancellate cliccando in basso sul pulsante AVVIO. Durante la scansione vedrai in alto una barra verde che mostra lo stato di avanzamento del processo di scansione e recupero dati (email).

recupero email scansione

Step 4. Seleziona e recupera le email cancellate

Dopo la scansione potrai verificare le email trovate una per una. Poi selezionale per recuperarle e salvarle sul tuo computer.

email recuperate recoverit

Importa le mail

Una volta effettuato il recupero potrai importare le email nella casella di posta elettronica. E’ facile. Prendiamo ad esempio Outlook. Apri Outlook, e seleziona File > Importa > Messaggi… dal menu di Outlook (Express), e cerca i file recuperati ed importali. Ben fatto! E’ stato facile, vero?

La soluzione sopra proposta ti può aiutare se le email cancellate non sono presenti online, magari nella cartella “Cestino”. Ecco qui di seguito come recuperare email cancellate dai principali siti come Gmail, Outlook, Yahoo.

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Disco esterno chiede di essere formattato? Ecco la soluzione!

Se il vostro disco esterno chiede di essere formattato, così come capita con le chiavette USB, ecco la soluzione che fa per voi!

Così come accade con le chiavette USB (chiavetta che chiede di essere formattata) anche gli hard disk esterni possono presentare l’errore improvviso e spiazzante che appare con tale scritta: “Il disco non è formattato, formattare ora?“. Oppure appare una finestra con un errore del genere: “E’ necessario formattare il disco nell’unità per poterlo utilizzare. Formattarlo?

errore

Ovviamente se si clicca su SI e si procede alla formattazione del disco, tutti (o gran parte) dei dati verranno cancellati e saranno di difficile recupero. Se anche tu ti trovi nella situazione di un disco o hard disk che chiede di essere formattato, qui di seguito segnaliamo una soluzione software che ti consentirà di recuperare i dati da esso prima di procedere alla formattazione! Prima di ciò però cerchiamo di capire quali sono le cause di questo errore e come è possibile evitarlo.

Errore Disco non Formattato: Cause e Soluzioni

Possono essere diversi i tipi di messaggi di errore relativi alla formattazione del disco esterno e le cause principali sono le seguenti:

Improvvisa interruzione di corrente durante una copia di file sul disco esterno

> Rimozione impropria dell’unità esterna dalla porta USB

> Settori difettosi

> Attacco virus

Indipendentemente dalla ragione che sta dietro questo tipo di errore, ci sono alcune soluzioni che potrebbero correggere l’errore del disco esterno non formattato. Ecco una possibile soluzione.

Step 1. Clicca contemporanemente i tasti Windows + R per aprire la finestra “Esegui

Step 2. Da tale finestra scrivi “cmd” e clicca su OK

Step 2

Step 3. Si aprirà la finestra dei prompt di comandi. Qui inserisci il comando chkdsk seguito dalla lettera del disco che presenta l’errore di “non formattazione” e infine /f. Quindi ad esempio chkdsk c:/f’ e premi invio.

chkdsk

Digitando questo comando eseguirai un processo di controllo del disco per l’unità esterna. Ci vogliono alcuni minuti per completarlo. Una volta terminato il processo dovrai riavviare il computer e provare ad aprire nuovamente il disco rigido. C’è una buona probabilità che il disco rigido ricominci a funzionare normalmente.

Come Recuperare Dati da Disco che chiede di Essere Formattato

Se la soluzione sopra indicata non funziona, allora dovrai affidarti ad un programma di recupero dati professionale, come lo è Data Recovery, per poter riaccedere al disco che chiede di essere formattato per recuperare da esso tutti i dati.

Puoi scaricare questo programma in versione dimostrativa dai link seguenti:

Data Recovery windows
Data Recovery mac

Installa ed avvia il programma; poi segui questi semplici passaggi:

Passo 1. Seleziona il tipo di file che vuoi recuperare. Puoi anche decidere di ricercare tutti i tipi di file

wondershare recovit

Passo 2. Seleziona il disco che presenta l’errore di formattazione e clicca su “Avvia” per iniziare la scansione

avvia recupero wondershare

Passo 3. Seleziona la modalità profonda di scansione per poter ricercare il numero maggiore di file dal disco in errore

scansione approfondita

Passo 4. Al termine della scansione potrai vedere in anteprima i dati trovati e procedere al loro recupero

recupero

Possiamo concludere questo articolo che se si ottiene un messaggio di errore in merito alla formattazione del disco rigido esterno, non c’è da preoccuparsi più di tanto.

In tale scenario, è necessario provare prima a eseguire il controllo del disco e se non è possibile ripristinare l’esecuzione del disco rigido si consiglia di formattare e utilizzare un programma di recupero dati da disco formattato.

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Obsolescenza programmata: cos’è?

Spesso sentiamo parlare di obsolescenza programmata o pianificata, ma cos’è e di cosa si tratta? Scopriamolo insieme in quest’articolo.

Con il termine “Obsolescenza programmata o obsolescenza pianificata” si intende quella politica scorretta di dotare dispositivi elettronici, in particolar modo riferito agli smartphone, di software a scadenza. In parole povere, dopo un certo lasso di tempo, impostato dal produttore, il software installato sugli smartphone genera dei malfunzionamenti, anche studiati ad arte. Questi includono un rallentamento generale e progressivo nell’ utilizzo del dispositivo e delle sue applicazioni. Tutto questo ha lo scopo di persuadere il possessore del telefono ad acquistarne uno nuovo.

pianificata

E’ quel processo per cui un dispositivo elettronico dopo un paio di anni dall’acquisto o dal lancio sul mercato diventa inutilizzabile o semplicemente si rompe.

Il termine obsolescenza programmata è salito all’onore delle cronache soprattutto negli ultimi anni, da quando gli strumenti elettronici sono diventati onnipresenti nella nostra vita. Capita sempre più spesso che la lavastoviglie o la lavatrice comincia a mostrare i primi segni di cedimento dopo i primi tre o quattro anni di utilizzo. E nel frattempo nuovi modelli con nuove tecnologie hanno reso il nostro elettrodomestico troppo vecchio per poter essere riparato. La soluzione è acquistare un nuovo dispositivo che vada a sostituire quello diventato oramai vecchio (anche se in realtà ha solamente tre o quattro anni).

A cosa serve l’obsolescenza programmata

Abbiamo visto fin qui cos’è l’obsolescenza programmata, ma a cosa serve in pratica? L’obsolescenza pianificata non è altro che una strategia industriale creata affinché la domanda di dispositivi elettronici non venga mai meno. Se uno smartphone o un elettrodomestico funzionassero perfettamente per quindici anni, molte aziende chiuderebbero entro pochi mesi a causa della mancanza di lavoro.

obsolescenza programmata storia

E l’obsolescenza pianificata non è presente solamente all’interno del mondo dell’elettronica, ma anche nella moda e in tantissimi altri settori. La “colpa” è in gran parte del progresso tecnologico. Ogni mese vengono presentate nuove scoperte scientifiche. Queste nel giro di un paio di anni vanno a impattare sulla produzione di smartphone, computer, ma anche vestiti e trattori.

Quando nasce il termine obsolescenza programmata

Sebbene il mondo dell’industria abbia ormai sdoganato il termine “obsolescenza programmata”, molte aziende preferiscono parlare di “ciclo di vita di un prodotto“, piuttosto che di obsolescenza pianificata. Nonostante le varie sfumature possibili, il concetto è sempre lo stesso: dopo un apio di anni un dispositivo elettronico diventa praticamente inutilizzabile.

Se pensate che l’obsolescenza programmata sia una strategia industriale utilizzata solamente negli ultimi anni, state sbagliando di grosso. Troviamo questo termine per la prima volta nel 1924, quando i produttori di lampadine crearono il cartello Phobos per decidere che le lampadine a incandescenza non durassero più di 1.000 ore. Una decisione simile si adottò anche alcuni anni dopo per “indebolire” la resistenza del nylon. Il tessuto con il quale si realizzavano le calze utilizzate dalle donne aveva preso ormai piede. Creato in laboratorio, era talmente resistente che l’industria delle calze stava letteralmente fallendo. Durante gli anni della grande depressione, gli Stati Uniti decisero che gli oggetti non dovessero avere un ciclo di vita molto lungo, in modo da stimolare i consumi interni.

cartello phoebus

Dagli anni 2000 il termine è strettamente collegato sempre più al mondo dell’informatica e dell’elettronica. E questo ha causato in alcuni casi anche delle class action dei consumatori nei confronti delle aziende che producono device, colpevoli di realizzare appositamente dei dispositivi con un ciclo di vita molto breve.

Il caso di Apple e Samsung

Ovviamente tale pratica è in genere architettata per intervenire in prossimità della scadenza della garanzia del prodotto. Per aver messo in atto questa procedura scorretta ai danni dei consumatori, sono stati indagati due dei maggiori produttori di dispositivi mobili, ovvero Apple e Samsung. Le due case produttrici, sanzionate inoltre dall’antitrust per aver diffuso informazioni errate, non complete, o assenti sull’utilizzo di componenti ed accessori quali le batterie al litio dei loro prodotti, giudicate importanti al fine di mantenere e prolungare il loro funzionamento ottimale, sono risultate colpevoli e debitamente sanzionate per truffa.

apple

Nel dettaglio Le due società, secondo l’Authority, avrebbero «indotto i consumatori – mediante l’insistente richiesta di effettuare il download e anche in ragione dell’asimmetria informativa esistente rispetto ai produttori – a installare aggiornamenti su dispositivi non in grado di supportarli adeguatamente. Senza fornire adeguate informazioni, né alcun mezzo di ripristino delle originarie funzionalità dei prodotti. In particolare, Samsung ha insistentemente proposto, dal maggio 2016, ai consumatori che avevano acquistato un Note 4 (immesso sul mercato nel settembre 2014) di procedere ad installare il nuovo firmware di Android denominato Marshmallow predisposto per il nuovo modello di telefono Note 7. Tutto questo senza informare dei gravi malfunzionamenti dovuti alle maggiori sollecitazioni dell’hardware. Richiedendo inoltre, per le riparazioni fuori garanzia connesse a tali malfunzionamenti, un elevato costo di riparazione».

Samsung

Spesso le modalità di “danneggiamento software” avvenivano tramite lo scaricamento di aggiornamenti appositamente resi disponibili e anche consigliati dalle case produttrici Apple e Samsung. I quali rendevano il software del dispositivo “obsoleto e non adeguato ai recenti standard” generando rallentamenti e malfunzionamenti vari. Ovviamente non vi era alcuna possibilità di annullare tali aggiornamenti e tornare alle condizioni precedenti.

Obsolescenza Psicologica

La questione dell’obsolescenza programmata ha però un altro versante, più sociale, che potremmo definire obsolescenza psicologica. In questo caso, la “scadenza” di uno smartphone o di un televisore, non è soltanto fisica, ma è legata ad aspetti psicologici del consumatore. In tal senso è influenzato dai messaggi pubblicitari, dalle nuove funzioni, fino ai modelli sempre più nuovi e desiderabili che escono sul mercato del consumo.

obsolescenza psicologica

Ci inducono a pretendere sempre di più dai nostri dispositivi elettronici, 15 anni fa con il cellulare potevamo soltanto chiamare e inviare sms, ora c’è molto di più, internet, le foto, la musica, quindi insieme al dispositivo cambia anche l’utente e il suo profilo d’uso di uno strumento tecnologico, così da alzare le aspettative che lo riguardano.

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Il metaverso di Zuckerberg

Il metaverso di Zuckerberg cambierà davvero tutto? Facebook vuole costruire un universo in realtà virtuale in cui tutti viviamo e lavoriamo. Ecco cosa sta per succedere con il metaverso di Zuckerberg.

Il CEO di Facebook Mark Zuckerberg ha fatto notizia ultimamente parlando del metaverso. Zuckerberg afferma che è il futuro di Facebook e di Internet. È così convinto di questo progetto che intende assumere 10.000 lavoratori europei per lavorarci e persino cambiare il nome della sua azienda da Facebook a un marchio correlato al metaverso. Vivremo e lavoreremo tutti nel metaverso di Facebook?

Cos’è il metaverso?

L’autore Neal Stephenson ha coniato la parola metaverso per il suo romanzo di fantascienza del 1992 Snow Crash. Nel suo racconto, il metaverso è una versione di realtà virtuale di Internet, in cui esiste un universo alternativo in uno spazio VR condiviso utilizzando concetti del mondo reale come strade, edifici, stanze e oggetti di uso quotidiano. Le persone si muovono in questo universo come avatar, rappresentazioni 3D che possono interagire con altre persone e con entità simili ad avatar che sono in realtà agenti software.

Il metaverso è stato un caposaldo della narrativa cyberpunk dagli anni ’80, da Burning Chrome e Neuromancer di William Gibson a Ready Player One di Ernest Cline, che è stato trasformato in un lungometraggio da Steven SpielbergThe Matrix stesso è un metaverso.

matrix meta

Il concetto letterario del metaverso è universalmente distopico, rappresentando una sorta di capitalismo totalitario in cui le persone sono costrette a vivere gran parte della loro vita in un mondo falso di proprietà di una potentissima società. Ad esempio, nel libro di Cline, tutti sono così investiti in un metaverso chiamato OASIS (dove le persone non solo giocano, ma vanno anche a scuola, lavorano e pagano le tasse) che il mondo reale declina nello squallore dall’abbandono. Il metaverso della finzione è cattivo. Allora perché Zuckerberg pensa che il suo sia buono?

Perché Zuckerberg vuole il suo metaverso?

Innanzitutto, iniziamo con le basi: se c’è un metaverso, non sarà quello di Zuckerberg. E se Zuckerberg costruisce un universo virtuale, non sarà il metaverso. In altre parole, l’unico modo possibile (ma improbabile) per finire con un unico spazio virtuale globale e universale è se Internet o il web in qualche modo evolvono tutte le parti virtuali che consentono agli utenti di interagire con tutti i servizi web e tra di loro in spazi 3D di realtà virtuale.

In realtà, il metaverso di Facebook dovrebbe davvero essere chiamato “Zuckerverso” perché è la visione e il progetto preferito del CEO dell’azienda. È il sogno di un introverso imbranato con le persone che vuole indossare un visore VR tutto il giorno, prendere la “pillola blu” e vivere in Matrix. Ma non è quello che vorranno le persone reali. Non è il futuro di Internet.

Zuckerberg

Quello che è certo è che avremo molti spazi, mondi e piattaforme virtuali online, probabilmente migliaia. Che non serviranno solo per giocare, ma anche per lavorare e per fungere da gigantesco social network. Come con lo stesso Facebook, il metaverso di Zuckerberg sarà un giardino recintato per una minoranza di persone, non l’unico vero metaverso per tutte le persone. Anche oggi, solo per utilizzare il visore Oculus Quest di Facebook è necessario un account Facebook. Una piattaforma aperta non è nel DNA di Facebook.

Mondo Virtuale

Allora perché Zuckerberg punta così tanto sull’idea del metaverso? Penso che ci siano cinque ragioni.

  • Il concetto di un mondo virtuale condiviso è in circolazione da decenni e interessa migliaia di aziende e università. Sostenendolo pubblicamente con così tanta forza, Zuckerberg spera di diventarne una sorta di leader.
  • Zuckerberg sa che per far evolvere i social network e l’interazione nel regno virtuale, deve cambiare la sua azienda. Grandi mosse, grandi annunci e grandi investimenti riorientano un mondo di dipendenti, partner, investitori e utenti per la transizione.
  • Zuckerberg e Facebook sanno che i social network così come esistono ora verranno sostituiti. Proprio come Facebook ha sostituito MySpace, che ha sostituito AOL, che ha sostituito CompuServ, che ha sostituito i sistemi BBS, nessuna azienda che domina un tipo di piattaforma social è mai riuscita a dominare il successivo. Facebook vuole essere il primo a dominare due generazioni di social network online.
  • FUD (paura, incertezza e dubbio). Ha senso investire così pesantemente negli spazi virtuali per spaventare l’interesse degli investimenti nelle startup che cercano di fare la stessa cosa.
  • Se l’ossessione pubblica di Zuckerberg ha uno scopo, è per evidenziare per tutti noi che sta arrivando un futuro di realtà virtuale/realtà aumentata che avrà un impatto massiccio sul funzionamento del business.

Perché l’Appleverso batte lo Zuckerverso

Centinaia di startup stanno lavorando duramente per costruire gli spazi virtuali del futuro, sviluppando visori e occhiali, grafica avanzata, strumenti di modellazione, strumenti di rete e altro ancora. E anche Apple è impegnata in tutto ciò. La differenza è che Facebook vuole un universo virtuale alternativo; Apple vuole aggiungere il virtuale all’universo reale.

Il CEO di Apple, Tim Cook, ha dichiarato pubblicamente che l’AR è “la prossima grande novità”, “superiore alla realtà virtuale”, “una grande idea, come lo smartphone” e vede le principali applicazioni per l’AR in ambiti come “l’istruzione, il mercato consumer, l’intrattenimento, lo sport. Lo vedo in ogni attività di cui so qualcosa”.

Entrambe le società stanno scommettendo molto su visioni opposte: sarà la realtà virtuale o quella aumentata a dominare? Lo Zuckerverse o l’Appleverse? Apple ha centinaia di brevetti e sta investendo miliardi di dollari nello sviluppo delle piattaforme hardware e software per gli spazi virtuali di domani. L’azienda ha progettato e costruito più prototipi, alcuni con specifiche sorprendenti, come due display 8K, lidar e una serie di fotocamere e sensori biometrici.

Il fatto interessante e unico di Apple è che inizialmente intende utilizzare gli occhiali VR per le applicazioni AR. L’utente vedrà un video in tempo reale del mondo reale con oggetti virtuali inseriti in quel video. Secondo quanto riferito, Apple sta anche lavorando su occhiali AR che sembrano normali occhiali e possono essere indossati tutto il giorno e tutti i giorni anche con lenti graduate.

apple

Le tempistiche

La tempistica approssimativa per questi prodotti è di due anni per gli occhiali VR, cinque anni o più per gli occhiali AR. L’iniziativa più rivoluzionaria nei brevetti di Apple è un concetto chiamato Bionic Virtual Meeting Room. In poche parole, il concept integra hardware e software per avere incontri con altre persone in un contesto virtuale. Nello specifico, le persone sono rappresentate come avatar, che trasmettono le espressioni facciali, i movimenti della bocca, il linguaggio del corpo, l’inclinazione della testa e altri gesti in tempo reale. Proprio come i Memoji di Apple, ma in 3D con un’interazione spaziale razionale.

Ciò significa che gli avatar possono vedere altri avatar, con i relativi movimenti, interagire in tempo reale. Possono stabilire un contatto visivo, indicare, fare gesti, parlare e camminare. Sembra un videogioco sparatutto in prima persona. Le differenze sono il 3D, l’ID biometrico (molto importante per le riunioni di lavoro), la mappatura completa dei gesti in tempo reale della parte superiore del corpo e la mappatura del viso in tempo reale e la mappatura di stanze e oggetti. I numerosi brevetti di Apple descrivono anche una serie di sensori biometrici per rilevare le emozioni, che si rifletterebbero sottilmente nell’espressione facciale.

Avatar: una versione di noi

Nei videogiochi, appariamo come un personaggio virtuale, un burattino stupido. Nella tecnologia per riunioni di Apple, appariremo come una versione di noi stessi ottimizzata per la comunicazione verbale e non verbale e anche per la collaborazione in tempo reale. In altre parole, il nostro avatar sarà profondamente connesso al “vero noi”: ogni movimento ed emozione sarà espresso dal nostro avatar.

Un’altra grande differenza è che Apple immagina che gli utenti dei suoi occhiali AR vedano gli avatar non in uno spazio VR, ma come ologrammi che appaiono nello spazio fisico reale. La tecnologia Bionic Meeting Room di Apple è il social networking tramite avatar. Apple ha brevetti migliori, tecnologia migliore, migliori capacità di progettazione, strumenti di sviluppo migliori e più fiducia tra la sua base di utenti.

La tecnologia per riunioni virtuali di Apple è pronta a sostituire:

  • Social network
  • Videoconferenze
  • Viaggio di lavoro
  • Conferenze professionali

È probabile che gli incontri futuri si svolgeranno sostanzialmente tramite avatar. Ciò vale per incontri individuali con fornitori, chiamate di vendita, riunioni delle risorse umane con dipendenti, conferenze professionali e altri tipi di riunioni ed è probabile che il vantaggio per Apple sarà quello di un’esperienza relativamente fluida, sicura e di alta qualità.

Il metaverso di Zuckerberg

Tra un decennio la nostra vita e il nostro lavoro saranno enormemente trasformati sia dalla realtà virtuale che dall’AR. Faremo un salto negli spazi VR per fare cose specifiche di volta in volta. Ma vivremo in AR tutto il giorno o almeno avremo oggetti virtuali, dati, contenuti e interazioni sociali basate su avatar che possono essere evocati istantaneamente attraverso gli occhiali che indossiamo comunque.

In altre parole, la visione di Zuckerberg di vivere in realtà virtuale è (come ci hanno avvertito gli scrittori di fantascienza) un incubo distopico. Tuttavia, la realtà virtuale giocherà un ruolo enorme. In effetti, sta già accadendo.

In che modo le numerose piattaforme virtuali avranno un impatto sul business

Gli spazi virtuali andranno ben oltre le sale riunioni. Comprenderanno showroom, centri commerciali, stadi e fabbriche virtuali. Nvidia Omniverse è uno dei primi sforzi mirato a simulare ambienti del mondo reale per la collaborazione e l’ottimizzazione. Un cliente, BMW, ha utilizzato Omniverse per creare repliche esatte di tutte le sue fabbriche, dove può testare le modifiche a tutti gli aspetti dell’operazione in una simulazione interattiva. I video di questo progetto sono incredibili.

Nvida mostra la strada per il futuro della realtà virtuale aziendale. Ma di fatto sono un’applicazione e una piattaforma di sviluppo potenti ma isolate, non un universo o un metaverso. Migliaia di aziende stanno costruendo tutte le parti costitutive per questo tipo di potente applicazione aziendale per la realtà virtuale. La VR sarà utilizzata per la pubblicità e il marketing sperimentale. I negozi venderanno oggetti e abbigliamento sia reali che virtuali.

Il futuro della realtà virtuale è sorprendente. Ma la realtà virtuale sarà sempre disponibile come migliaia di applicazioni che scegliamo al volo e utilizziamo temporaneamente. Nonostante la visione di Zuckerberg, nessuno rimarrà in VR tutto il giorno tranne una minoranza di giocatori dipendenti e ossessionati. La realtà aumentata sarà il posto in cui vivremo e sostituirà gli smartphone come piattaforma quotidiana. Scommettiamo?

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Come ripristinare backup WhatsApp

Guida completa che ci aiuterà a capire come ripristinare WhatsApp tramite backup

Se abbiamo acquistato un nuovo smartphone, sicuramente installando WhatsApp ci siamo accorti che l’applicazione risulterà vuota, (chat, immagini, video). I messaggi che avevi sul vecchio telefono devono essere importati tramite un backup, cioè ripristinando la situazione precedente. Tale backup può essere effettuato o in cloud con Google Drive o in locale, cioè salvando direttamente il file sulla memoria del cellulare.

Se metti in pratica queste regole e, durante la procedura di configurazione iniziale di WhatsApp, rispondi in maniera affermativa alla richiesta di ripristino delle conversazioni, ritroverai tutte le tue chat al loro posto insieme a contatti, gruppi ecc. Per saperne di più e conoscere tutti i dettagli sulla procedura da seguire, prenditi cinque minuti di tempo libero e leggi le indicazioni su come ripristinare backup WhatsApp che sto per darti. Mi occuperò sia di Android che di iPhone, quindi potrai portare a termine l’operazione senza problemi indipendentemente dal tipo di telefono che usi.

Ripristino backup WhatsApp su Android

Se vuoi scoprire come ripristinare backup WhatsApp e utilizzi uno smartphone Android, ecco tutti i passaggi che devi compiere sul vecchio smartphone e su quello nuovo. La procedura è valida anche per trasferire le chat di WhatsApp sullo stesso smartphone dopo aver ripristinato il sistema (o aver semplicemente disinstallato l’applicazione).

Cosa fare sul vecchio smartphone

Il primo passo che devi compiere è attivare la funzione di backup su Google Drive e archiviare tutte le chat di WhatsApp su quest’ultimo.

Per utilizzare il backup di Google Drive devi aver associato il tuo smartphone a un account Google. Per verificare la presenza o meno di un account Google sul telefono, recati nelle impostazioni di Android (l’icona dell’ingranaggio che si trova nel menu principale del telefono) e seleziona le voci Account e Google dalla schermata che si apre.

Crea o aggiungi account Google

Se nel menu relativo agli account Google non risulta configurato alcun account, torna nella schermata Impostazioni > Account e pigia sulla voce Aggiungi account per configurare un account Google. Puoi configurare un account Google esistente o crearne uno nuovo (selezionando la voce Oppure crea un nuovo account dalla schermata che si apre).

aggiungi account google drive

A questo punto, avvia WhatsApp, pigia sul pulsante (…) che si trova in alto a destra e seleziona la voce Impostazioni dal menu che compare. Nella schermata che si apre, vai dunque su Chat, seleziona l’opzione Backup delle chat e spostati su Backup su Google Drive (in fondo alla pagina).

Seleziona quindi il tuo account Google (se richiesto), metti il segno di spunta accanto alla voce Quotidiano (per attivare il backup quotidiano delle chat su Google Drive, anche se in realtà a te non serve in questo frangente) e scegli se includere i video nei backup mettendo o rimuovendo la spunta dall’apposita voce. Conservando i video nei backup di WhatsApp ritroverai tutti i filmati ricevuti nelle chat, ma renderai più lunga la procedura di backup. Inoltre occuperai molto spazio su Google Drive (che offre 15GB di spazio gratis, dopodiché è a pagamento).

backup su google drive

Una volta attivata la funzione di backup su Google Drive, fai “tap” sul pulsante Esegui backup di WhatsApp e attendi pazientemente che il salvataggio delle tue chat venga portato a termine. Il backup viene completato quando sotto la voce Ultimo backup compare la scritta Google Drive: xx:xx, dove al posto delle “xx” c’è l’orario in cui è stato completato il backup.

Cosa fare sul nuovo smartphone

Adesso puoi passare al ripristino delle chat di WhatsApp. Come già detto, affinché la procedura vada a buon fine, devi utilizzare uno smartphone associato allo stesso numero di telefono e allo stesso account Google di quello da cui proviene il backup.

Verifica account Google

Per verificare il numero di telefono associato allo smartphone, recati nelle impostazioni di Android e seleziona le voci Info sul telefono > Stato > Stato SIM dal menu che si apre. Per verificare l’account Google (ed eventualmente configurare quello corretto), recati invece nel menu Impostazioni > Account > Google come ti ho spiegato prima.

account gmail info

Se sullo smartphone risulta configurato un account Google diverso da quello che ti serve, puoi eliminarlo e sostituirlo con quello “giusto”. Per cancellare un account Google da Android, recati nel menu Impostazioni > Account > Google, seleziona l’account da cancellare e scegli la voce Rimuovi account dal menu (…) che si trova in alto a destra. Una volta rimosso l’account, puoi configurare quello nuovo tornando nella schermata Impostazioni > Account e pigiando sulla voce Aggiungi account. Occhio però, cancellando un account Google dal tuo device cancellerai anche tutti i dati associati a quest’ultimo: email, contatti ecc.

Installazione WhatsApp

A questo punto puoi passare all’azione, cioè puoi installare WhatsApp sul tuo nuovo smartphone e ripristinare tutte le chat che avevi sull’altro telefono. Se hai già tentato di installare WhatsApp ma il backup non è stato riconosciuto, rimuovi la app dal tuo telefono e installala nuovamente. Per cancellare WhatsApp dal tuo smartphone, recati nel drawer di Android (la schermata in cui ci sono le icone di tutte le app), tieni il dito premuto sull’icona relativa all’applicazione e trascina quest’ultima nel cestino o premi disinstalla.

A disinstallazione avvenuta, apri il Play Store (l’icona del sacchetto della spesa con il simbolo ▶︎ al centro), cerca WhatsApp in quest’ultimo e procedi all’installazione della app pigiando sul pulsante Installa.

installa whatsapp

Adesso, avvia WhatsApp, pigia sul pulsante Accetta e continua e digita il tuo numero di cellulare nel modulo che ti viene proposto. Pigia quindi sui pulsanti Avanti e OK e attendi qualche secondo affinché venga effettuata la verifica del numero. Se la verifica non viene eseguita automaticamente, digita il codice di verifica che dovresti aver ricevuto via SMS.

Successivamente, WhatsApp dovrebbe “accorgersi” del backup presente su Google Drive e dovrebbe chiederti se intendi ripristinarlo. Pigia quindi sul pulsante Ripristina, attendi qualche secondo e tutte le tue chat dovrebbero essere ripristinate in maniera corretta.

ripristino whatsapp

Al termine del ripristino, vai avanti, scegli nome e foto da usare su WhatsApp e comincia a usare l’applicazione come più preferisci. Chat, contatti, gruppi ecc. saranno tutti lì dove li avevi lasciati sul tuo vecchio smartphone.

Procedura alternativa (file in locale offline)

Se il tuo nuovo smartphone non supporta i servizi di Google o per questioni di privacy non vuoi ricorrere ai backup sul cloud, puoi ripristinare le chat di WhatsApp anche offline, ricorrendo ai file di backup che l’applicazione salva automaticamente sulla memoria del telefono (o sulla microSD, se hai un device dotato di memoria espandibile).

I backup offline di WhatsApp permettono anche di riportare lo stato delle chat a uno stato precedente rispetto a quello dell’ultimo backup effettuato dall’applicazione. Infatti sulla memoria del telefono vengono conservati più backup e non solo quello più recente come invece accade su Google Drive. I requisiti necessari al ripristino delle conversazioni sono sempre i medesimi, ossia lo smartphone vecchio deve essere associato allo stesso numero di telefono e allo stesso account Google di quello vecchio (quest’ultima regola decade se si usa uno smartphone dove non sono configurati i servizi di Google). Ecco tutti i passaggi da compiere in dettaglio.

Sul vecchio smartphone

  • Apri WhatsApp, pigia sul pulsante (…) che si trova in alto a destra e seleziona la voce Impostazioni dal menu che compare. Nella schermata che si apre, vai su Chat > Backup delle chat e pigia sul bottone Esegui backup per avviare un backup delle conversazioni. Se nel backup vuoi includere anche i video, metti il segno di spunta accanto alla voce Includi video che si trova in fondo alla schermata.
backup chat
  • Tramite il file manager archivio presente sullo smartphone raggiungi la cartella \Home\WhatsApp\Databases\. Ti ritroverai al cospetto di alcuni file denominati msgstore-[data] e un singolo file denominato msgstore.db.crypt12. I file msgstore-[data] sono i backup di WhatsApp più vecchi salvati ancora sulla memoria dello smartphone; il file msgstore.db.crypt12, invece, è il file di backup più recente della app. Scegli quale backup ti interessa ripristinare e auto-inviati il relativo file usando l’email o un servizio di cloud storage (basta fare un “tap” prolungato sul file) e selezionare Altro > Condividi dal menu che compare in basso.
gestore file archivio

A questo punto, collegati alla pagina relativa ai permessi di Google Drive e rimuovi WhatsApp dalla lista delle applicazioni che hanno accesso al tuo account. In questo modo “forzerai” WhatsApp a usare i backup offline al posto di quelli online su Google Drive. Potrai ripristinare tranquillamente dopo aver installato l’applicazione sul nuovo smartphone.

Sul nuovo smartphone

  • Installa WhatsApp scaricandolo dal Google Play Store. Se il tuo smartphone non include il Play Store, puoi installare la app “manualmente” scaricando il suo pacchetto apk dal sito whatsapp.com/android. Al termine dell’installazione, NON avviare la app.
  • Collega il telefono al computer oppure utilizza ES Gestore File o il gestore file Archivio integrato in Android per copiare il file msgstore-[data] o il file msgstore.db.crypt12 dal vecchio smartphone alla cartella \Home\WhatsApp\Databases\ del dispositivo. Se la cartella non esiste, creala tu.
  • Nel caso in cui tu abbia scelto di ripristinare un backup precedente di WhatsApp e non quello più recente, rinomina il file msgstore-[data] in msgstore.db.crypt12 (puoi farlo tramite “tap” prolungato in ES Gestore File oppure tramite PC o Archivio).
  • Avvia WhatsApp, segui la procedura di configurazione iniziale della app e, quando richiesto, pigia sul pulsante Ripristina per ripristinare le chat dal backup in locale.

Ripristinare backup WhatsApp su iPhone

Se hai un iPhone, puoi ripristinare i backup di WhatsApp ricorrendo esclusivamente ad iCloud. Questo significa che devi rivolgerti per forza ai servizi cloud di Apple e che puoi ripristinare soltanto il backup più recente effettuato da WhatsApp. Tutto chiaro? Bene, allora vediamo in dettaglio come procedere.

Cosa fare sul vecchio smartphone

Come già accennato in apertura del post, per sfruttare i backup di WhatsApp è necessario che il vecchio smartphone e il nuovo smartphone siano associati al medesimo numero di telefono e al medesimo ID Apple. Il primo passo che devi compiere , dunque, è accedere alle impostazioni del tuo iPhone e vedere a quale ID Apple è associato il dispositivo.

Per verificare a quale ID Apple è associato l’iPhone, apri la app Impostazioni (quella con l’icona dell’ingranaggio) e seleziona la voce iCloud dalla schermata che si apre. A questo punto, se un ID Apple è già associato al tuo iPhone, dovresti vedere quest’ultimo direttamente sotto il tuo nome. In caso contrario, dovrai pigiare sul pulsante per effettuare il login e associare il tuo iPhone a un ID Apple (creandone uno nuovo, se necessario).

id apple

Adesso puoi passare all’azione e creare il backup con le chat di WhatsApp. Apri dunque WhatsApp, seleziona la scheda Impostazioni che si trova in basso a destra e seleziona le voci Chat > Backup delle chat dalla schermata che si apre.

Ora, attiva la levetta relativa all’opzione Includi video se nel tuo backup vuoi includere anche i video e pigia sulla voce Esegui backup adesso per avviare la creazione del tuo su iCloud. Il salvataggio dei video allunga i tempi del backup e può occupare molto spazio su iCloud, il quale offre solo 5GB di storage gratuito. Al termine del backup, visualizzerai il messaggio Ultimo backup: [data e ora] accanto all’icona della nuvola.

backup chat iphone

Cosa fare sul nuovo smartphone

Una volta creato il backup su iCloud, puoi prendere il tuo nuovo “melafonino” e procedere con il ripristino dei messaggi in WhatsApp.

Per prima cosa, assicurati che il dispositivo sia associato allo stesso numero di telefono e allo stesso ID Apple del tuo vecchio iPhone. Recati dunque nel menu delle impostazioni (l’icona dell’ingranaggio), seleziona le voci Generali > Telefono da quest’ultimo e visualizzerai il tuo numero di telefono. Per visualizzare l’ID Apple, invece, recati nel menu Impostazioni > iCloud.

Se il telefono risulta associato a un ID Apple diverso da quello che ti serve, pigia sulla voce Esci che si trova in fondo alla schermata ed effettua il login con l’account Apple che avevi sul vecchio iPhone. Facendo in questo modo, tutti i dati associati all’ID Apple attuale verranno cancellati dal telefono.

backup chat icloud

Adesso non ti resta che aprire l’App Store (l’icona azzurra con la lettera “A” stampata al centro), selezionare la scheda Cerca collocata in basso a destra e cercare WhatsApp. Ad operazione completata, individua l’icona di WhatsApp Messenger fra i risultati della ricerca e pigia sul pulsante Ottieni/Installa per installarlo sul tuo iPhone. Potrebbe esserti chiesto di confermare la tua identità immettendo la password dell’ID Apple o poggiando il dito sul sensore Touch ID.

Se avevi già installato WhatsApp ma il backup non era stato riconosciuto, disinstalla l’applicazione e installala nuovamente. Per disinstallare l’applicazione, tieni il dito premuto sulla sua icona e pigia sul pulsante (x) che compare in alto a sinistra dopo qualche secondo.

installa whatsapp iphone

Ad installazione completata, avvia WhatsApp, pigia sul pulsante Accetta e continua e digita il tuo numero di cellulare nell’apposito campo di testo. Esegui quindi la verifica del numero digitando il codice di conferma che ti viene recapitato via SMS e, quando ti viene chiesto, accetta di ripristinare il backup delle chat da iCloud facendo “tap” sul pulsante Ripristina cronologia chat.

Successivamente, scegli nome e foto da utilizzare in WhatsApp e potrai cominciare a usare l’applicazione ritrovando messaggi, gruppi, contatti ecc. così come li avevi lasciati sul vecchio iPhone.

Ripristinare backup WhatsApp su PC

mobile trans

Vorresti creare un backup di WhatsApp anche sul tuo PC, in modo da avere una copia di sicurezza aggiuntiva dei tuoi dati da poter ripristinare in caso di necessità? Hai la necessità di copiare i dati di WhatsApp da uno smartphone all’altro? Allora credo proprio che dovresti dare un’occhiata a Wondershare MobileTrans.

Qualora non ne avessi mai sentito parlare, Wondershare MobileTrans è un’applicazione per Windows e macOS che permette di trasferire facilmente i dati tra smartphone. Supporta sia Android che iPhone e consente di copiare dati di ogni tipo: dalle applicazioni di messaggistica alle foto, passando per i video, i contatti, ecc. Nello specifico, oggi vorrei parlarti della sua funzione che permette di eseguire un backup completo di WhatsApp sul PC da ripristinare poi all’occorrenza, anche su dispositivi e sistemi operativi diversi da quelli di origine.

Wondershare MobileTrans ha un’interfaccia utente molto intuitiva, completamente in italiano, e si può scaricare e usare gratis. Tuttavia per accedere alle sue funzioni più avanzate (es. quello per passare WhatsApp da un sistema all’altro) occorre sottoscrivere un abbonamento a partire da 29,99 euro/anno o acquistare una licenza a vita da 39,99 euro.

MobileTrans

Per scaricare Wondershare MobileTrans gratis, collegati al sito ufficiale del programma e clicca sul pulsante di download relativo al sistema operativo in uso sul tuo computer. A scaricamento completato, se usi un PC Windows, apri quindi il file .exe ottenuto, clicca sul pulsante Installa, aspetta che vengano scaricati da Internet tutti i file necessari al funzionamento del software e premi su Inizia ora, per concludere il setup.

Se, invece, utilizzi un Mac, apri il file .dmg ottenuto, clicca sul pulsante Accetto e trascina l’icona di Wondershare MobileTrans nella cartella Applicazioni di macOS.

Adesso, collega il tuo smartphone al PC tramite cavo e, se usi un iPhone, assicurati che sul computer ci sia installato iTunes (su Mac è preinstallato; da macOS 10.15 Catalina non serve più in quanto sostituito dal Finder); se invece usi un telefono Android, vai nelle opzioni sviluppatore e attiva il debug USB.

A questo punto, per avviare un backup di WhatsApp, clicca prima sul pulsante Backup di Wondershare MobileTrans, poi sul riquadro Backup dei messaggi WhatsApp (nella schermata successiva) e segui le indicazioni che ti vengono mostrate. Ad esempio, potrebbe esserti chiesto di aprire WhatsApp sul telefono e creare un backup dalle impostazioni dell’app.

Configurazione

In seguito, potrebbe partire l’installazione di una nuova copia di WhatsApp sullo smartphone: se necessario, accetta l’installazione dell’app, attiva i permessi di accesso alla memoria per quest’ultima e procedi con la sua configurazione iniziale. Wondershare MobileTrans ti guiderà passo-passo.

Ultimata la creazione del backup, per ripristinarlo sul medesimo smartphone, torna nella schermata Backup di Wondershare MobileTrans, clicca sul riquadro Ripristina WhatsApp su Dispositivo, seleziona il dispositivo di destinazione (cioè il tuo smartphone) dall’apposito menu a tendina, clicca sul pulsante Inizia e dai conferma.

Partirà così la copia dei dati sul device, tramite una procedura guidata molto simile a quella vista poc’anzi per la generazione del backup. Assicurati di fare tutto quello che ti viene chiesto da Wondershare MobileTrans sul PC.

Nel caso in cui volessi, invece, trasferire i dati di WhatsApp da uno smartphone e/o un sistema operativo all’altro, vai nella sezione Trasferimento di WhatsApp di Wondershare MobileTrans, seleziona la voce Trasferisci i messaggi WhatsApp, collega entrambi i telefoni al PC e seleziona il dispositivo di origine e quello di destinazione tramite gli appositi menu a tendina.

Infine, clicca sul pulsante Inizia, dai conferma e segui attentamente le indicazioni che ti vengono date a schermo.

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Apple Watch 7 è disponibile!

Apple Watch 7 è ora disponibile! La nuova incarnazione dello smartwatch di Cupertino è disponibile in preordine.

Presentato il mese scorso, Apple Watch 7 (per l’esattezza Series 7) è disponibile per l’acquisto a partire da oggi: i modelli GPS e GPS+CELLULAR sono già in preordine, con consegna garantita all day one del 15 ottobre. Puoi scegliere fin da subito il modello da metterti al polso: si parte da 439 euro.

Il nuovo Apple Watch Series 7

È sufficiente dare uno sguardo allo smartwatch per capire come la mela morsicata abbia apportato novità inerenti al design: il display Retina è più grande, le cornici che lo circondano sono più sottili. Migliorano inoltre il sistema di ricarica (33% più veloce), le funzionalità dedicate a salute e benessere (battito cardiaco, saturazione, ECG, monitoraggio del sonno), quelle per la comunicazione (è possibile scrivere messaggi e email direttamente dall’orologio) e per il fitness. Ovviamente non mancano Siri e la possibilità di eseguire pagamenti con Wallet. Ora lo puoi acquistare in preordine.

I modelli

Apple Watch Series 7 (GPS) con cassa in alluminio Verde, Azzurro, Red e Mezzanotte da 41 mm

Apple Watch Series 7 (GPS) 41mm
  • Con il modello GPS rispondi a chiamate e messaggi dall’orologio;
  • Il display Retina always-on è quasi il 20% più ampio rispetto ai modelli Series 6: tutto è più semplice da vedere e da usare;
  • Il cristallo anteriore più robusto che un Apple Watch abbia mai avuto, resistenza alla polvere di grado IP6X e design a prova di nuotate;
  • Misura l’ossigeno nel sangue con un sensore e un’app all’avanguardia;
  • Fai un ECG quando vuoi, dove vuoi;
  • Notifiche in caso di frequenza cardiaca troppo alta o troppo bassa, o di ritmo irregolare;
  • Nuovi allenamenti Tai Chi e Pilates, e tantissimi altri fra cui Corsa, Yoga, Nuoto e Ballo;
  • Con Apple Watch misuri ogni giorno quanto ti muovi e controlli i tuoi progressi nell’app Fitness su iPhone;
  • Sincronizza musica, podcast e audiolibri;
  • Apple Watch Series 7 richiede iPhone 6s o successivo con iOS 15 o successivo.

Apple Watch Series 7 (GPS) con cassa in alluminio Verde, Azzurro da 45 mm

Apple Watch Series 7 (GPS) con cassa in alluminio da 45 mm verde
Apple Watch Series 7 (GPS) con cassa in alluminio da 45 mm azzurro
  • Con il modello GPS rispondi a chiamate e messaggi dall’orologio;
  • Il display Retina always-on è quasi il 20% più ampio rispetto ai modelli Series 6: tutto è più semplice da vedere e da usare;
  • Il cristallo anteriore più robusto che un Apple Watch abbia mai avuto, resistenza alla polvere di grado IP6X e design a prova di nuotate;
  • Misura l’ossigeno nel sangue con un sensore e un’app all’avanguardia
  • Fai un ECG quando vuoi, dove vuoi;
  • Notifiche in caso di frequenza cardiaca troppo alta o troppo bassa, o di ritmo irregolare;
  • Nuovi allenamenti Tai Chi e Pilates, e tantissimi altri fra cui Corsa, Yoga, Nuoto e Ballo;
  • Con Apple Watch misuri ogni giorno quanto ti muovi e controlli i tuoi progressi nell’app Fitness su iPhone;
  • Sincronizza musica, podcast e audiolibri;
  • Apple Watch Series 7 richiede iPhone 6s o successivo con iOS 15 o successivo.

Apple Watch Series 7 (GPS+CELLULAR) con cassa in alluminio Verde e Azzurro da 41 mm

Apple Watch Series 7 (GPS+CELLULAR) con cassa in alluminio da 41 mm
  • Con il modello GPS + Cellular telefoni, mandi messaggi e trovi indicazioni stradali, tutto senza telefono (Operatori supportati: Vodafone. Apple Watch e iPhone devono avere lo stesso operatore di telefonia mobile).
  • Ascolta musica, podcast e audiolibri in streaming ovunque sei, e il telefono lascialo a casa;
  • Il display Retina always-on è quasi il 20% più ampio rispetto ai modelli Series 6: tutto è più semplice da vedere e da usare;
  • Il cristallo anteriore più robusto che un Apple Watch abbia mai avuto, resistenza alla polvere di grado IP6X e design a prova di nuotate;
  • Misura l’ossigeno nel sangue con un sensore e un’app all’avanguardia;
  • Fai un ECG quando vuoi, dove vuoi;
  • Notifiche in caso di frequenza cardiaca troppo alta o troppo bassa, o di ritmo irregolare;
  • Nuovi allenamenti Tai Chi e Pilates, e tantissimi altri fra cui Corsa, Yoga, Nuoto e Ballo;
  • Con Apple Watch misuri ogni giorno quanto ti muovi e controlli i tuoi progressi nell’app Fitness su iPhone;
  • Apple Watch Series 7 richiede iPhone 6s o successivo con iOS 15 o successivo.

Apple Watch Series 7 (GPS+CELLULAR) con cassa in alluminio Azzurro e Red da 45 mm

Apple Watch Series 7 (GPS+CELLULAR) con cassa in alluminio da 45 mm
  • Con il modello GPS + Cellular telefoni, mandi messaggi e trovi indicazioni stradali, tutto senza telefono (Operatori supportati: Vodafone. Apple Watch e iPhone devono avere lo stesso operatore di telefonia mobile).
  • Ascolta musica, podcast e audiolibri in streaming ovunque sei, e il telefono lascialo a casa;
  • Il display Retina always-on è quasi il 20% più ampio rispetto ai modelli Series 6: tutto è più semplice da vedere e da usare;
  • Il cristallo anteriore più robusto che un Apple Watch abbia mai avuto, resistenza alla polvere di grado IP6X e design a prova di nuotate;
  • Misura l’ossigeno nel sangue con un sensore e un’app all’avanguardia;
  • Fai un ECG quando vuoi, dove vuoi;
  • Notifiche in caso di frequenza cardiaca troppo alta o troppo bassa, o di ritmo irregolare;
  • Nuovi allenamenti Tai Chi e Pilates, e tantissimi altri fra cui Corsa, Yoga, Nuoto e Ballo;
  • Con Apple Watch misuri ogni giorno quanto ti muovi e controlli i tuoi progressi nell’app Fitness su iPhone;
  • Apple Watch Series 7 richiede iPhone 6s o successivo con iOS 15 o successivo.

Apple Watch Series 7 (GPS+CELLULAR) con cassa in alluminio Grafite da 41 mm

Apple Watch Series 7 (GPS+CELLULAR) con cassa in alluminio Grafite da 41 mm
  • Con il modello GPS + Cellular telefoni, mandi messaggi e trovi indicazioni stradali, tutto senza telefono (Operatori supportati: Vodafone. Apple Watch e iPhone devono avere lo stesso operatore di telefonia mobile).
  • Ascolta musica, podcast e audiolibri in streaming ovunque sei, e il telefono lascialo a casa;
  • Il display Retina always-on è quasi il 20% più ampio rispetto ai modelli Series 6: tutto è più semplice da vedere e da usare;
  • Il cristallo anteriore più robusto che un Apple Watch abbia mai avuto, resistenza alla polvere di grado IP6X e design a prova di nuotate;
  • Misura l’ossigeno nel sangue con un sensore e un’app all’avanguardia;
  • Fai un ECG quando vuoi, dove vuoi;
  • Notifiche in caso di frequenza cardiaca troppo alta o troppo bassa, o di ritmo irregolare;
  • Nuovi allenamenti Tai Chi e Pilates, e tantissimi altri fra cui Corsa, Yoga, Nuoto e Ballo;
  • Con Apple Watch misuri ogni giorno quanto ti muovi e controlli i tuoi progressi nell’app Fitness su iPhone;
  • Apple Watch Series 7 richiede iPhone 6s o successivo con iOS 15 o successivo.
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