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Il Mac compie 40 anni!

Era Il 24 gennaio 1984 quando Apple presentò al mondo il primo Mac, il computer “che sorride” e che ha trasformato la storia della tecnologia e influenzato la vita di milioni di persone.

Il Mac compie 40 anni

Il 24 gennaio 1984, un giorno che sarebbe entrato nella storia della tecnologia, Apple presentò al mondo il primo Macintosh, un computer che avrebbe rivoluzionato il modo in cui le persone interagiscono con la tecnologia. Oggi, il Mac compie 40 anni e celebriamo il suo impatto duraturo sulle nostre vite.

All’epoca del suo lancio, il Macintosh era considerato un prodotto all’avanguardia e un vero e proprio pioniere. La sua interfaccia utente grafica e il mouse erano concetti completamente nuovi, introducendo un’esperienza di utilizzo intuitiva e accessibile che avvicinava le persone al mondo dei computer.
Il Macintosh ha reso il concetto di “drag and drop” familiare a tutti, semplificando le operazioni di copia, spostamento e cancellazione dei file; ed era pensato per il trasporto, con una maniglia in dotazione.

Ma il Macintosh non era solo una macchina dotata di una potente interfaccia utente: era un simbolo di creatività e innovazione! Dal suo design unico e riconoscibile all’iconica campagna pubblicitaria “1984” al Super Bowl, il Macintosh ha catturato l’immaginazione delle persone e ha cambiato la percezione dei computer come strumenti freddi e complessi.

Scelta creativa

Nel corso degli anni, il Mac ha continuato a evolversi, introducendo nuove caratteristiche e migliorando le prestazioni. La famiglia di prodotti Mac è diventata una scelta popolare per professionisti creativi, studenti, aziende e utenti domestici. La facilità d’uso, la stabilità del sistema operativo macOS e l’integrazione perfetta con l’ecosistema Apple hanno reso il Mac una presenza predominante nel panorama dei computer personali.

Oltre ad essere una macchina amata dai consumatori, il Mac ha influenzato profondamente il settore della tecnologia. Il suo impatto si fa sentire ancora oggi, con molti dei concetti introdotti dal Macintosh che si ritrovano in altri dispositivi e sistemi operativi.
La sua eredità si riflette nelle interfacce degli iPhone, dei iPad e di molti altri dispositivi, caratterizzati da iconografie intuitive, touch screen e ambienti multitasking.

mac, tab

Alla soglia dei suoi 40 anni, il Mac continua a rimanere al passo con i tempi, adattandosi alle esigenze degli utenti moderni. Dai potenti Mac desktop alle leggere e versatili linee di MacBook, il Macintosh rimane uno dei riferimenti nel mondo della tecnologia.

Continua trasformazione

Mentre celebriamo il 40º compleanno del Mac, riflettiamo sul suo impatto duraturo e sulla sua capacità di trasformare la nostra vita quotidiana. Dall’esplosione di creatività permessa dai software di editing fotografico e video, alle infinite risorse di apprendimento accessibili dai più giovani, il Mac ha aperto un mondo di possibilità senza precedenti.

Auguri per questi primi 40 anni e grazie per averci arricchito con la tua presenza nel mondo della tecnologia!

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    Technology

    AirPods senza segreti

    Seguire i propri movimenti tramite audio spaziale e trovare gli AirPods smarriti diventa un’operazione semplice grazie ai nostri consigli.

    Indice

    Audio Spaziale

    Se sei un nuovo possessore di AirPods, potresti non conoscere tutte le funzionalità disponibili, tra cui quella dell’audio spaziale. Questa funzione è disponibile su AirPods Pro (1a o 2a generazione), AirPods Max, AirPods (3a generazione) e Beats Fit Pro, ed è facile da attivare dal tuo iPhone. Per attivare l’audio spaziale durante la riproduzione di contenuti multicanale o simulare l’audio spaziale durante la riproduzione di contenuti stereo a due canali, devi prima indossare le cuffie o gli auricolari e accertarti che siano connessi al tuo iPhone o iPad.

    Successivamente, accedi al Centro di Controllo e tieni premuto il controllo del volume per attivare l’audio spaziale. Le icone di stato si visualizzeranno per indicare che l’audio spaziale è ora attivo.

    audio spaziale
    L’audio si adatta al tuo movimento

    Con l’audio spaziale attivato con il tracciamento della testa, l’audio si adatta al tuo movimento. Per attivare sia l’audio spaziale che il tracciamento della testa dinamico, seleziona “Segui la testa”. Se invece vuoi attivare solo l’audio spaziale, seleziona “Fisso”. Infine, se vuoi disattivare tutto, seleziona “Non attivo”.

    Dove li ho messi

    Ecco cosa fare se si smarriscono gli auricolari all’interno della propria casa. In tal caso, la procedura è semplice. Se gli auricolari non si trovano nello stesso posto, è possibile mettere uno in modalità silenziosa toccando il dispositivo destro o sinistro per trovare l’altro.

    airpods

    In alternativa, è possibile aprire l’app “Dov’è”, selezionare il nome degli AirPods e premere “Fai suonare”: gli auricolari emetteranno un suono per alcuni minuti per aiutare a individuarli più facilmente.

    AirPods persi come ritrovarli

    Adesso invece vediamo come trovare gli AirPods usando un Mac. Per farlo, si deve aprire l’app “Dov’è”, cliccare su “Dispositivi” e selezionare gli AirPods. Se si tratta di AirPods Pro di seconda generazione, la posizione esatta di ogni auricolare e della custodia di ricarica verrà mostrata su una mappa. Per tutti gli altri modelli, se gli auricolari si trovano in due posizioni diverse, ne visualizzerai uno alla volta.

    airpods ritrovarli

    Se gli auricolari sono connessi ma momentaneamente offline, l’app mostrerà l’ora e la posizione in cui sono stati rilevati online per l’ultima volta. Per gli AirPods di terza generazione e tutti i modelli Pro, invece, verrà visualizzata la posizione degli ultimi 24 ore e, dopo questo periodo, verrà mostrata l’ultima posizione nota.

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      Tech

      Pixel Buds-A: gli auricolari di Google pensati per Android

      I pixel Buds-A sono gli auricolari pensati per gli smartphone Android di casa Google. Questi auricolari sono economici e pratici. Potrebbero essere la versione Google degli AirPods, ma c’è ancora da migliorare.

      I Pixel Buds-A sono gli auricolari true wireless proposti da Google agli amanti degli smartpho­ne Pixel. Per intenderci quelli prodotti e commer­cializzati direttamente dall’azienda di Mountain View e più in generale di quelli basati su sistema operativo Android. L’approccio è quin­di simile a quello adottato da Apple all’interno del proprio ecosistema.

      Indice

      Come sono fatti

      I Pixel Buds-A si presentano con un design essenziale e funzionale, in perfetto stile Goo­gle. Le dimensioni compatte, la buona vestibilità e il peso ridotto – ciascun auricolare pesa circa 5 grammi – garan­tiscono un’esperienza d’uso confortevole.

      Nella confezio­ne sono forniti cappucci in tre dimensioni – S, M, L – per adattare il dispositivo al pro­prio orecchio. I Pixel Buds-A non sono progettati per sigil­lare in modo completo il cana­le uditivo, tanto è vero che è presente un apposito foro che serve a mettere in equilibrio la pressione dell’aria all’interno e all’esterno dell’orecchio. La piccola scocca racchiude un driver da 12 mm, le batterie e il SoC che gestisce le funzioni audio e il collegamento Bluetooth con lo smartphone o il dispositi­vo che opera da sorgente audio. Questi auricolari true wireless supportano il protocollo Blue­tooth 5.0 ma non supportano connessioni a più dispositivi in simultanea. Ciò significa che per passare da un dispositivo a un altro è necessario eseguire ogni volta la procedura di ab­binamento.

      pixel buds A

      All’interno di cia­scun auricolare sono presenti due microfoni che servono sia per intercettare la propria voce mentre si telefona o si usano piattaforme di comuni­cazione – tipo Google Meet – e che supportano la tecnologia Adaptive Sound che approfon­diremo a breve. Le elevate sensibilità dei microfoni e gli algoritmi di analisi audio permettono di isolare in modo eccellente la voce anche in ambienti molto rumorosi.

      Pur essendo mol­to compatti, i Pixel Buds-A prevedono due zone sensibili al tocco e configurabili attra­verso l’ app per gestire alcune delle funzioni principali degli auricolari: avvio e pausa della riproduzione audio, risposta e riaggancio delle chiamate vocali e invocazione dell’ As­sistente Google.



      Design

      ln quest’ultimo caso serve tenere premuto l’auricolare per l’intera durata della richiesta; in questo mo­do l’utente ha un maggiore controllo nel delimitare il te­sto che deve essere analizzato dall’algoritmo Google e ot­tenere così risultati migliori.

      La custodia a pillola riprende lo stile di design introdotto anni fa da Apple con i primi AirPods. In questo caso le linee sono molto più curve e rispetto a molti altri prodotti manca il supporto alla ricarica wireless. Se da un lato la scelta di optare per la sola alimentazione via Usb-C può sembrare limitante, dall’altro tale scelta contribui­sce a contenere la complessità e i costi del prodotto.

      Pixel Buds-A

      Sul fron­tale della custodia è presente un unico led che indica se il prodotto è in ricarica e l’unico modo per conoscere l’autono­mia residua della custodia è quello di consultare l’app sullo smartphone. La batteria inte­grata negli auricolari garanti­sce un’autonomia di circa 5 ore di ascolto musicale – abbiamo misurato un valore simile du­rante le prove – e circa 2,5 ore di conversazione al telefono. La ricarica nella custodia è rapida e in circa 15 minuti si recuperano almeno 2,5 ore di autonomia per la musica. La custodia permette di ricaricare gli auricolari più di tre volte.

      Adaptive Sound

      I Pixel Buds-A non implemen­tano una tecnologia di ridu­zione attiva del rumore (ANC) ma utilizzano un approccio denominato Adaptive Sound – suono adattivo – abbinato all’isolamento passivo dai suoni e rumori dell’ambiente circostante. In pratica gli au­ricolari compensano il rumore esterno regolando il volume di riproduzione audio in modo sovrastarlo possibilmente con la medesima intensità. Il meccanismo automatico replica in sostanza ciò che facciamo abitualmente quando – ad esempio -alziamo il volume della musica quando siamo sul treno o sulla metropoli­tana e lo abbassiamo quando invece siamo in un luogo si­lenzioso e privo di disturbi.

      pixel bud a adaptive sounds

      I Pixel Buds-A fanno esatta­mente questo e la presenza di questa funzione è con molta probabilità il motivo per cui non è possibile regolare ma­nualmente il livello dell’au­dio dagli auricolari – dallo smartphone ovviamente sì. Questa soluzione è molto di­versa da quella più comune che sfrutta la combinazione dell’i­solamento passivo – ottenuto sigillando il condotto uditivo – e tecnologie attive di riduzio­ne del rumore (ANC). Queste ultime sfruttano i microfoni degli auricolari per generare un’onda acustica inversa che, sommata a quella del rumore reale, determina un’interferen­za di tipo distruttivo.

      Il risulta­to è un abbattimento effettivo del rumore che raggiunge i timpani e ciò permette di man­tenere volumi di ascolto bassi anche in ambienti rumorosi. Al contrario l’approccio Adaptive Sound compete con il rumore esterno alzando il volume d’ a­scolto: il risultato in questo caso non è solo decisamente soggettivo – c’è chi il volume alto pro­prio non lo sopporta – ma anche molto dipendente dal tipo di segnale audio in riproduzione.

      Qualità ottima

      L’ Adaptive Sound funziona piuttosto bene con le chiama­te telefoniche. La voce di chi parla, infatti, riesce sempre a spiccare sopra il rumore di fondo e questo permette di mantenere la concentrazio­ne senza perdere il filo del discorso.

      La tecnologia usata da Go­ogle ha una risposta rapida e questo permette di com­pensare bene anche rumo­ri di fondo che non han­no un volume costante. Il giudizio cambia in modo radicale quando consideria­mo l’ascolto di musica. In ambienti silenziosi o con un rumore di sottofondo costante le variazioni di volume appli­cate dall’algoritmo Adaptive Sound non disturbano.

      pixel buds a qualità

      In si­tuazioni con un sottofondo molto disomogeneo, la tecno­logia Adaptive Sound tende a rovinare la dinamica della traccia musicale: l’effetto, po­co piacevole in alcuni casi, è equivalente a quello di conti­nuare a ruotare la manopola del volume avanti e indietro. Il leggero ritardo nella rego­lazione del volume, che nel caso delle chiamate vocali è quasi impercettibile, si avver­te non poco nell’ascolto del­la musica. Per questi motivi consigliamo di disattivare la tecnologia Adaptive Sound durante l’ascolto di brani musicali.

      Come suonano

      I Pixel Buds-A sono pensati per essere versatili. Questo approccio garantisce una buona esperienza nelle più disparate condizioni di utiliz­zo ma significa anche che non esiste un campo d’uso in cui eccellono; attenzione ciò non significa che siano auricola­ri scadenti, ma indicano una scelta progettuale ben precisa: versatili e usabilità prima di tutto.

      Come suonano pixel buds a

      Ciò non significa nem­meno che la loro resa audio in campo musicale non sia vali­da. I Pixel Buds-A offrono due modalità d’uso corrisponden­ti a due risposte di frequenza diverse: una standard e una con funzione Bass Boost atti­vata. L’app di gestione degli auricolari non fornisce altri sistemi per regolare l’equalizzazione audio. L’impostazio­ne standard è caratterizzata da frequenze medie e basse con una presenza sottotono rispetto alle frequenze alte.

      Questa impostazione sembra pensata appositamente per le chiamate vocali: le voci risul­tano brillanti e ben distaccate dal rumore di fondo. Attivan­do la modalità Bass Boost si ottiene una risposta più bilan­ciata e un un audio più pie­no. Il risultato è simile a una equalizzazione neutra e mai esagerata visto che i bassi e i medi standard partono da un livello limitato.

      Come vanno

      Abbiamo provato i Pixel Buds-A con un Google Pixel 4a – ora in Italia sono dispo­nibili i nuovi Pixel 6 – per poter sperimentare appieno l’esperienza d’uso immagi­nata da Google. Il processo di abbinamento con lo smartphone è sempli­cissimo: scaricate l’app dei Pixel Buds-A e aprite la cu­stodia con il Bluetooth dello
      smartphone attivo; in pochi e semplici passi tutto viene configurato in automatico.

      Adaptive Sound


      L’integrazione con i servizi Google funziona molto bene e non poteva essere altrimenti: l’Assistente Google può esse­re invocato dagli auricolari e se utilizzate questa tecno­logia allora questi auricolari vi risulteranno molto utili e pratici. I Pixel Buds-A sono molto leggeri e possono essere indossati per lunghi periodi di tempo senza avvertire disagio. Purtroppo la vestibilità non è adatta a chi pratica sport intensi, ma con un po’ di cerotto adesivo è possibile fissarli alle orecchi e uscire a correre senza preoccupazioni.

      Conclusioni

      I Pixel Buds-A di Google aspirano a replicare l’esperienza d’uso degli Appie AirPods e, a dire il vero, non sono lontani dall’obiettivo. L’integrazione con Android è ottima così come il supporto all’Assistente Google. Diverso il discorso musicale: la tecnologia Adaptive Sound funziona, ma il risultato non è paragonabile a quello di un ANC puro.

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      pulizia airpods
      Formazione, Smartphone, Tech

      Ecco come pulire gli AirPods

      Sporco e polvere ed, inevitabilmente, del cerume si raccoglie sempre, anche senza volerlo, sugli auricolari AirPods, AirPods Pro e EarPod di Apple. E questo accade anche se ti sei attenuto scrupolosamente ai suggerimenti Apple, pulendo tutto regolarmente con un panno in tessuto. Che ne dici di fare una pulizia più approfondita dei tuoi AirPods? In questa guida ti mostreremo il modo migliore per pulire gli AirPods e la loro custodia di ricarica.

      Pulizia degli AirPods: come si fa?

      Come pulire gli AirPods? Per prima cosa, proprio come spiegato dalla stessa Apple nella sua guida dedicata, non bisogna pensare di pulire gli AirPods, AirPods Pro o le custodie di ricarica mettendole sotto il getto d’acqua corrente o pulendoli con i liquidi. La prima generazione di AirPods e le loro custodie, infatti, non sono né impermeabili né resistenti all’acqua, e sebbene gli AirPods Pro lo siano restano comunque non impermeabili. Inoltre, non bisognerà esporre i tuoi AirPods o AirPods Pro a nulla che potrebbe danneggiarli, come sapone, solventi, acidi, oli, ed altri prodotti simili.

      Il metodo di pulizia Apple

      Il metodo di pulizia Apple è il seguente:

      • Con un panno morbido e leggermente umido (simile a quello con cui puliresti lo schermo del tuo laptop o telefono, ovvero privo di pelucchi) procedi pulendo la parte principale degli AirPods, quella a contatto con le orecchie.
      • Lasciali asciugare completamente prima di riporli nella custodia di ricarica ed evita di usarli finché non sono completamente asciutti.
      • Per pulire le zone a rete (il microfono e l’altoparlante), usa un batuffolo di cotone asciutto.
      • Assicurati di non far entrare alcun liquido nelle aperture perché ciò può danneggiare gli intervalli.
      • Infine, evita di usare oggetti appuntiti e metallici o prodotti abrasivi.

      Airpods

      Passaggi ulteriori

      Mentre il metodo Apple mira a rimuovere il grosso dall’esterno degli auricolari in ear, potrebbero potrebbero esserci ancora dei residui, nella rete e nelle fessure, difficili da raggiungere. Ed ecco che entrano in gioco questi passaggi aggiuntivi che ti mostreranno come pulire il microfono e la mesh degli AirPods. Per questi passaggi successivi avrai bisogno di un po’ di Patafix (o un’altra pasta adesiva equivalente) e uno stuzzicadenti di legno.

      Come pulire gli AirPods
      • Ora, per rimuovere lo sporco e il residuo ceroso che tende ad incastrarsi all’interno degli altoparlanti AirPod e della maglia del microfono, prendi un pezzetto di Patafix e scaldalo in mano.
      • Poi tamponalo delicatamente sull’altoparlante, ruotandolo leggermente e cercando di farlo entrare negli angoli, in modo da raccogliere il resto dei residui. Ma attento a non schiacciarlo nella rete interna, perché così facendo la pasta adesiva potrebbe incastrarsi negli altoparlanti creando un danno ancora maggiore.
      • Se noti ancora altri residui che vuoi rimuovere, aiutati con lo stuzzicadenti e usalo per raschiare via lo sporco rimanente. Apple consiglia di non utilizzare oggetti appuntiti, ma lo fa riferendosi a punte metallici e non in legno.

      Come pulire gli AirPods Pro

      La pulizia degli AirPods Pro è molto simile alla pulizia di quelli standard. L’unica cosa che fa la differenza riguarda i gommini copriauricolari in silicone che bisognerà rimuovere prima di procedere con la pulizia del corpo principale, come illustrato in precedenza.


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      • Puoi mettere i copriauricolari a bagno in una piccola ciotola con acqua calda e sapone, per poter ammorbidire il cerume e aiutare a rimuovere lo sporco. Ti consigliamo di lasciarli lì a mollo per il tempo necessario che impiegherai a pulire il corpo principale degli AirPods Pro.
      • Dopo aver finito di pulire gli AirPod Pro, rimuovi i gommini dall’acqua calda e sapone e sciacquali rapidamente sotto il rubinetto (attenzione a non farle cadere!).
      • Asciugali delicatamente con un tovagliolo di carta asciutto.
      • Lasciarli asciugare all’aria per altri 30 minuti (per essere sicuri al 100% che siano asciutti), prima di rimetterli sui tuoi AirPods Pro.

      Come pulire la custodia di ricarica degli AirPods

      Se per ora abbiamo parlato solo di come sciogliere il cerume AirPods e pulirli, ora vediamo come occuparci della pulizia della custodia di ricarica. Vale la pena ricordare che questo metodo funziona per entrambi i modelli di auricolari.

      Ancora una volta, inizieremo con il metodo Apple per pulire la custodia di ricarica. Si consiglia di utilizzare un panno morbido, asciutto e senza pelucchi, che è possibile inumidire leggermente con alcol isopropilico. Assicurati di non far entrare alcun liquido nelle porte di ricarica.

      • Rimuovi i residui di sporco dal connettore Lightning utilizzando una spazzola a setole morbide pulita, asciutta.
      • Evita di utilizzare materiali abrasivi.
      • Non inserire nulla nelle porte di ricarica e fai attenzione a non danneggiare i contatti metallici.

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      Suggerimenti aggiuntivi

      Sempre continuando a basarci sul metodo Apple, ti consigliamo di utilizzare una spazzola a setole morbide per pulire il coperchio e la cerniera di giunzione che apri e chiudi frequentemente la custodia comprimendo lo sporco.

      Per questo tipo sporco incrostato puoi utilizzare un batuffolo di cotone con una spruzzata di alcool isopropilico. Questo liquido aggiuntivo dovrebbe aiutare a rimuovere meglio tutti i residui accumulat, ma ricorda di non spruzzare mai direttamente sulla custodia o sugli AirPods. Puoi anche utilizzare il metodo visto sopra con il Patafix e lo stuzzicadenti in legno per rimuovere lo sporco più ostinato.

      E voilà, ecco come pulire la custodia degli AirPods dentro e fuori.

      Come disinfettare gli AirPods

      L’igiene è sicuramente una priorità di tutti. Per questo Apple afferma che è consentito utilizzare una salvietta con alcol isopropilico al 70% per pulire le superfici esterne di AirPods, AirPods Pro o EarPods. Ma è bene evitare di usarlo sulla maglia degli altoparlanti e sulle aree del microfono. Inoltre, non dovresti mai usare disinfettante a base di cloro (come la candeggina), né utilizzare panni imbevuti con troppo alcol isopropilico e tanto meno del gel per le mani alcolico direttamente sui tuoi AirPods.

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      Rete Dov’è: aggiornamento disponibile per le AirPods

      Disponibile l’aggiornamento delle AirPods che permette di ritrovarle attraverso la Rete Dov’è!

      Apple aveva promesso questo aggiornamento durante la presentazione di iOS 15 a Giugno. La funzione poi ha richiesto più tempo del previsto ma finalmente è arrivata. Da oggi le AirPods Pro, Max, quelle di seconda generazione ed altri modelli di cuffie Beats, possono essere ritrovate tramite la Rete Dov’è, proprio come si fa con gli AirTag. Utilissimo in caso di smarrimento o furto.

      Supporto Rete Dov’è

      Apple ha rilasciato un nuovo firmware. E’ finalmente disponibile, tramite aggiornamento, il supporto alla Rete Dov’è per svariati AirPods e Beats. Quindi alcune cuffie da oggi possono essere ritrovate proprio come si fa con un AirTag.

      Il nuovo firmware porta come build il numero 4A400 ed è disponibile per:

      • AirPods Max
      • Pro
      • Di seconda generazione
      • Beats Solo Pro
      • Powerbeats 4
      • Powerbeats Pro

      Sulle Pro e Max si acquista una funzione utilissima. Fino ad oggi, in caso di smarrimento, l’unica cosa che potevate fare era quella di far suonare le cuffie e ritrovarle in giro per casa. Questo tuttavia non funzionava quasi mai perché le cuffie dovevano essere connesse al telefono, cosa improbabile se sono state smarrite e ancora più improbabile se ci vengono sottratte.

      Da oggi cambia tutto. Potremo mettere le cuffie in modalità smarrito che ci permetterà di lasciare un messaggio utile in caso di ritrovamento da parte di altre persone. Sempre in modalità smarrito, le cuffie inizieranno a cercare dispositivi Apple nelle vicinanze e non appena ne troveranno uno, si accoppieranno automaticamente tramite Bluetooth e sfrutteranno la connessione di quel dispositivo per inviarci la posizione precisa su una mappa. Potremo anche ottenere le indicazioni per raggiungere le nostre cuffie con la stessa grafica degli AirTag e con l’unica differenza che non ci sarà una freccia direzionale in quanto le cuffie sono sprovviste del chip U1.

      Rete Dov’è!: Disponibile l’aggiornamento delle AirPods

      Insomma si tratta di un aggiornamento clamoroso ed utilissimo. Pensavamo che Apple avesse bisogno di rilasciare dei nuovi modelli di AirPods per integrare tutto questo ma invece è riuscita a farlo gratuitamente con un aggiornamento del firmware.

      Le AirPods Max sono decisamente più difficili da perdere, date le dimensioni, ma considerando il costo, la funzione può tornare utile in caso di furto.

      Come aggiornare il firmware delle AirPods

      Non esiste un meccanismo preciso per l’aggiornamento delle cuffie. Non è semplice come aggiornare iOS in quanto non esiste una schermata che si occupa del download e dell’installazione. Sostanzialmente non esiste un modo per forzare l’aggiornamento ma in questo caso possiamo dirvi che un requisito fondamentale è quello di avere iOS 15 installato su iPhone.

      C’è chi sostiene che si possa velocizzare l’operazione tenendo le AirPods collegate all’iPhone e chi invece sostiene che debbano stare entrambe in carica nella custodia. Per questo motivo, vi consigliamo di fare entrambe le cose, ovvero:

      • Aprite la custodia e collegate le cuffie ad iPhone
      • Riponete la custodia in carica (andrà bene sia la ricarica Wireless che quella tramite cavo) purchè resti aperta in maniera tale da tenere le cuffie collegate al telefono
      • Assicuratevi che le cuffie siano nel raggio bluetooth dell’iPhone
      • Attendere… (non sappiamo dirvi quanto tempo, solitamente circa un’oretta)

      Ad un certo punto le cuffie verranno aggiornate automaticamente e potrete verificare la versione del firmware in uso in maniera molto semplice. La vecchia versione è la 4A362b, la nuova invece è la 4A400.

      firmware airpods

      Per controllare la versione del firmware attualmente installata sulle vostre cuffie:

      • Aprire l’applicazione Impostazioni sul vostro iPhone
      • Entrate in Bluetooth e cercate le AirPods o le Beats dalla lista
      • Cliccate sulla piccola “i” e scorrete la lista fino alla voce Versione Firmware. La nuova versione è la 4A400.
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      Collegare gli AirPods a un PC Windows 10

      In questa guida di oggi spiegheremo come collegare gli AirPods a un PC Windows 10 in maniera semplice.

      Abbiamo bisogno di collegare le nostre AirPods a un Pc Windows 10? Niente di più semplice! Lo faremo attraverso il Bluetooth del nostro pc.

      Primo Passo

      Le istruzioni in questo articolo si applicano a tutti gli Apple AirPods e ai PC Windows con funzionalità wireless.

      Prima di tutto dobbiamo accendere il Bluetooth del nostro PC.

      • Nel Centro notifiche, seleziona Tutte le impostazioni> Dispositivi> Bluetooth e altri dispositivi e segui le istruzioni per associare i tuoi Airpods.
      • Una volta avviato il processo di associazione, premere il pulsante cerchio sulla custodia di ricarica fino al completamento del processo.

      Come collegare gli AirPods a un computer Windows 10

      Il metodo per collegare gli Apple AirPods a un computer Windows è esattamente lo stesso di qualsiasi altro altoparlante o cuffia Bluetooth:

      1. Seleziona il Centro notifiche nell’angolo in basso a destra della barra delle applicazioni di Windows per aprire il Centro operativo di Windows.
      centro notifiche

      2. Seleziona Tutte le impostazioni nel Centro operativo di Windows.

      Mentre hai il Centro operativo aperto, verifica che il Bluetooth sia abilitato. L’icona del Bluetooth dovrebbe essere evidenziata; in caso contrario, selezionala per attivarla.

      impostazioni

      3. Seleziona dispositivi nelle Impostazioni di Windows.

      dispositivi bluetooth

      4. Seleziona la scheda Bluetooth e altri dispositivi sul lato sinistro, quindi seleziona Aggiungi Bluetooth o altri dispositivi.

      aggiungi dispositivo bluetooth

      5. Seleziona Bluetooth nella finestra Aggiungi un dispositivo.

      6. I tuoi Apple AirPod dovrebbero apparire nell’elenco come AirPods. Seleziona AirPods per iniziare il processo di associazione.

      Se i tuoi AirPod non vengono visualizzati, apri il coperchio della custodia di ricarica.

      airpods

      7. Premi il pulsante cerchio sul retro della custodia di ricarica degli Apple AirPods mentre il coperchio è aperto. La luce della custodia di ricarica dovrebbe cambiare da verde a bianca.

      Continua a premere con decisione il pulsante di sincronizzazione fino al completamento dell’associazione. Se visualizzi un messaggio di errore, premi il pulsante sync sulla custodia di ricarica prima di selezionare di nuovo gli AirPods dall’elenco dei dispositivi Bluetooth.

      setup botton

      8. Se associati correttamente, dovresti visualizzare il messaggio “Il tuo dispositivo è pronto per l’uso!” Seleziona per chiudere il messaggio.

      AirPods

      In che modo gli AirPods possono connettersi a un PC Windows?

      Apple AirPods può connettersi a qualsiasi computer, dai laptop, ai computer desktop tradizionali, ai moderni dispositivi Windows 10 come Surface Pro, a condizione che siano dotati di connettività Bluetooth.

      Una volta connessi a un PC Windows 10, gli Apple AirPods possono essere utilizzati per ascoltare audio, per parlare tramite il microfono integrato, per controllare il volume dell’audio o mettere in pausa il suono tramite i controlli di tocco.

      Gli AirPod sono compatibili con la maggior parte dei dispositivi che supportano il Bluetooth, inclusi tablet e smartphone Android.

      Come risolvere i problemi di sincronizzazione di Windows 10 con Apple AirPod

      Se i tuoi Apple AirPods smettono di funzionare sul tuo PC Windows, prova queste soluzioni:

      • Disabilita il Bluetooth su altri dispositivi. Se hai associato i tuoi AirPods con il tuo iPhone, questo potrebbe interferire con la connessione al tuo PC, quindi prova a disattivare temporaneamente il Bluetooth su altri dispositivi.
      • Apri il coperchio della custodia di ricarica. Gli Apple AirPods si connettono ai dispositivi quando il coperchio della custodia di ricarica è aperto e la luce diventa verde. Prova ad aprire il coperchio per alcuni secondi prima di rimuovere gli AirPods e metterli nelle orecchie.

      Se i problemi persistono, segui questi passaggi per la risoluzione dei problemi:

      1. Apri un’app come Spotify sul tuo PC Windows 10 e inizia a riprodurre un po’ di musica.
      spotify

      2. Riponi i tuoi Apple AirPods nella custodia di ricarica e chiudi il coperchio, quindi attendi qualche secondo.

      AirPods

      3. Apri il Centro operativo e seleziona Tutte le impostazioni.

      all settings

      4. Seleziona dispositivi nelle Impostazioni di Windows.

      dispositivi

      5. Assicurati che i tuoi AirPods siano nell’elenco dei dispositivi associati.

      bluetooth

      6. Apri il coperchio della custodia di ricarica, rimuovi gli AirPods e posizionali in ciascun orecchio.

      7. Seleziona AirPods nell’elenco dei dispositivi, quindi seleziona Connetti. Gli AirPod dovrebbero connettersi e l’audio dovrebbe essere riprodotto attraverso di essi.

      Se i tuoi Apple AirPods continuano a non riprodurre suoni, apri Tutte le impostazioni > dispositivi, quindi seleziona Rimuovi dispositivo per AirPods e ripeti il processo di associazione.

      connetti

      Questo è tutto! Alla prossima guida!

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