Google ha rilasciato ufficialmente la prima Beta pubblica di Android 11, la nuova versione del sistema operativo mobile in arrivo tra la fine di agosto e l’inizio di settembre. Con la pubblicazione della Beta 1 i produttori possono iniziare a lavorare per adattare l’interfaccia utente alle novità del sistema operativo e integrare le nuove funzioni. Rispetto al passato, l’aggiornamento alla nuova versione di Android è più veloce, grazie alla partecipazione dei produttori alla fase di testing dell’aggiornamento.
Xiaomi, ad esempio, ha già confermato l’arrivo in tempi brevi di Android11 Beta 1 su alcuni smartphone top di gamma: nelle prossime settimane gli utenti potranno installare l’aggiornamento sui loro dispositivi e testare in anteprima le novità più importanti. A dare la notizia è la stessa azienda cinese sul proprio account Twitter, dove ha pubblicato le immagini degli smartphone pronti per la Beta 1 di Android 11. Per il momento si tratta solamente di tre dispositivi, ma non è detto che nei prossimi giorni se ne aggiungeranno degli altri.
I primi smartphone Xiaomi a ricevere Android 11
Saranno tre top di gamma gli smartphone Xiaomi a ottenere Android 11. Parliamo rispettivamente di:
- Xiaomi Mi 10
- Xiaomi Mi 10 Pro
- Poco F2 Pro.
Questo vuol dire che nei prossimi giorni o settimane sarà possibile per gli utenti che lo vorranno (non è obbligatorio) installare l’aggiornamento con la Beta 1 di Android 11. Gli utenti diventeranno dei beta-tester e potranno fornire feedback all’azienda cinese su eventuali bug o problemi causati dall’aggiornamento.
Oltre che sull’aggiornamento ad Android 11, Xiaomi sta lavorando anche per perfezionare la MIUI12 in vista dell’arrivo sulla maggior parte dei suoi dispositivi. L’interfaccia si basa su Android 10, ma è già pronta ad adattarsi al nuovo sistema operativo mobile.
Quali sono le novità di Android 11
Con l’arrivo della Beta 1 di Android 11, Google ha mostrato tutte le novità più interessanti pensate per la nuova versione del sistema operativo. Come ad esempio una nuova gestione delle notifiche provenienti dalle piattaforme di messaggistica: gli utenti avranno maggior libertà nel poter rispondere immediatamente. Più controllo, invece, sulle autorizzazioni rilasciate ad ogni applicazione: l’utente potrà decidere di limitare l’uso di un’app quando è in background, in modo che non possa accedere a parti fondamentali dello smartphone.
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