Mind Your Time, l’applicazione che combatte il “technostress” e che punta a diventare un’alleata contro iperconnettività, compulsione digitale. Tutto questo grazie al monitoraggio delle app e dello smartphone. In altre parole un digital detox a tutti gli effetti e un alleato del nostro benessere.
Il progetto è stato selezionato nell’ambito della terza call ‘Biunicrowd‘, il programma di finanza alternativa dell’Università di Milano-Bicocca. Tale programma consente a studenti, ex studenti, docenti, ricercatori e dipendenti di realizzare progetti innovativi e idee imprenditoriali attraverso campagne di raccolta fondi.
L’applicazione
Mind Your Time aiuta l’utente a sviluppare un utilizzo consapevole del proprio smartphone e a gestire e migliorare i propri stati d’animo, i livelli di concentrazione e produttività. In pratica, sotto la guida dell’app, l’utente può selezionare gli elementi da monitorare sul proprio smartphone e impostare soglie di tempo-limite, superate le quali riceve una notifica. A questo punto entra in scena un avatar che propone una serie di attività e tecniche proprie della psicologia del benessere: meditazione, visualizzazione, rilassamento, attivazione, focusing e scrittura espressiva. Brevi training di durata variabile tra i 3 e i 20 minuti.
MYT chiede tramite la notifica quale stato d’animo stia provando l’utente. La modalità di risposta è rapida e intuitiva in quanto basata su un sistema di emoticon. In funzione del feedback MYT suggerisce l’attività di benessere più adeguata alle esigenze dell’utente. MYT propone un percorso di apprendimento relativo al tema del benessere digitale e del benessere psicologico. Tutte le attività sono strutturate secondo livelli di progressione che vengono sbloccati una volta superato lo step precedente.
L’app è una tecnologia positiva che consiste in un ambiente digitale, supportivo e user-friendly che pone al centro l’esperienza della persona. L’interazione viene infatti mediata da un avatar personalizzabile che assiste l’utente nella costruzione del suo percorso di benessere.
In conclusione un “digital detox” mobile che trasforma lo smartphone da fonte di distrazione a potenziatore del benessere.
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