instagram minori 18 anni
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Su Instagram verranno impostati come privati gli account degli utenti minori di 18 anni. Facebook ha annunciato diverse novità che permettono di bloccare le interazioni degli adulti con i minori e verificare l’età dei nuovi iscritti. Anche se l’iscrizione a Facebook e Instagram è vietata ai minori di 13 anni, molti giovani utenti creano un account senza problemi, indicando un’età falsa. L’azienda di Menlo Park ha ora annunciato alcune soluzioni che permettono di scoprire l’età reale ed eventualmente rimuovere l’account.

Account privati per minori di 18 anni

Partiamo da quest’ultima novità. Facebook ritiene che impostare come privati gli account Instagram appena creati sia la scelta migliore per evitare interazioni con adulti sconosciuti. Ciò permette di controllare chi vede o può rispondere (solo le persone che seguono l’utente). I più giovani con account pubblico vedranno un avviso che illustra i vantaggi dell’account privato e come è possibile cambiare l’impostazione.

Account privati per minori di 18 anni

Facebook ha inoltre sviluppato una tecnologia che identifica account con comportamenti sospetti, impedendo l’interazione con gli account dei giovani utenti. Al momento è disponibile in cinque paesi (Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Australia e Giappone), ma presto l’estensione riguarderà tutto il mondo. Come noto, inoltre, in Italia è già attivo il limite ad età, sesso e location per quanto concernente la perimetrazione del target delle inserzioni pubblicitarie.

Intelligenza artificiale per verificare l’età

La cosiddetta “age verification” è invece una soluzione più difficile da implementare. Un’opzione potrebbe essere l’inserimento del documento di identità, ma non tutti vogliono farlo e non tutti gli utenti più giovani ne possiedono uno. L’alternativa migliore è sfruttare l’intelligenza artificiale.

Facebook ha sviluppato una tecnologia che consente di stimare l’età dell’utente, rilevando diversi “segnali”, come il contenuto dei messaggi condivisi sul social network (ad esempio quelli di buon compleanno) o Instagram. In alcuni casi si chiederà all’utente di fornire ulteriori informazioni. Con queste novità, Facebook dovrebbe anche rispondere alle richieste del Garante della Privacy

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