In questo articolo vedremo regali che i nostri amici amanti di prodotti high-tech sicuramente apprezzeranno!
Il Natale è tornato e insieme a lui l’inevitabile ricerca di regali adatti. Stai cercando idee regalo per un amante della tecnologia? Niente paura, sei nel posto giusto!
1. Altoparlanti Bluetooth
D’ora in poi non rinuncerai mai alla musica! Una cassa Bluetooth può essere molto utile per ascoltare musica in qualsiasi momento. Grazie all’assenza di fili e alla sua batteria di lunga durata, puoi portarla sempre con te! Inoltre il Bluetooth permette di collegarti al tuo smartphone e ascoltare la musica che più ami. In questo link troverai alcune idee per le casse Bluetooth.
2. Smartwatch
Agli appassionati della tecnologia sicuramente non può mancare uno Smartwatch. Super orologio intelligente multi-funzione che oltre a mostrarti l’ora, interagisce con te e con il tuo telefono. Uno Smartwatch può monitorare le tue performance mentre ti alleni ed è in grado di mostrarti tutte le notifiche di messaggi, chiamate o mail in tempo reale! Esistono molti modelli, dai più economici ai più costosi. Ti consiglio di visitare questa pagina per scegliere lo Smartwatch più adatto!
3. Accessori High-Tech
Quale scelta migliore degli accessori High-Tech per un amante della tecnologia?
Tra gli accessori più utili che non possono mancare ai nostri amici tecnologici ti consiglio i supporti per pc. Questi oggetti hanno due scopi importanti: aiuta ad avere una posizione comoda e corretta per tutta la durata dell’uso del dispositivo, e soprattutto, facilita il raffreddamento del computer. Ti lascio un collegamento per trovare supporti pc.
Un altro ottimo accessorio è il caricabatterie wireless. Quasi tutti i telefoni di nuova generazione hanno questa possibilità di ricarica wireless: il dispositivo si carica semplicemente appoggiandolo alla base di ricarica. La parola wireless, infatti, indica l’assenza di fili. La ricarica è possibile tramite campi elettromagnetici che a contatto con lo Smartphone permettono di ridurre i tempi di ricarica. Consulta questo link per vedere i caricabatterie wireless.
Tra gli altri accessori da regalare ad un amante High-Tech possono esserci anche tastiere per pc, tastiere per tablet, mousewireless e chiavette USB.
4. Sedie da gaming
Senza rinunciare allo stile e alla comodità un regalo perfetto è una sedia da gaming. Queste sedie sono state progettate appositamente per i gamer, per salvaguardare la postura e mantenere una posizione corretta per lungo tempo. Ti mostro alcuni modelli di sedie in questa pagina.
5. Cuffie
Sempre più diffuse al giorno d’oggi, le cuffie Bluetooth ti permettono di ascoltare musica senza fastidiosi fili che non arrivano mai dove servono. Grazie al Bluetooth possono collegarsi al tuo Smartphone, computer o tablet. Ne esistono di diverse forme e dimensioni. Puoi trovarne alcuni qui!
Ora hai tutte le informazione per poter scegliere il regalo perfetto per i tuoi amici amanti della tecnologia!
In questa guida vediamo come pulire correttamente il nostro tablet.
Ti lavi le mani prima di maneggiare il tuo tablet ogni volta? Molto probabilmente, qualsiasi dispositivo mobile.
Porta con te una buona pulizia in tasca. Ecco come pulire in sicurezza il tablet.
Come pulire lo schermo del mio tablet in modo sicuro?
Per pulire correttamente lo schermo dello smartphone o del tablet, utilizzare un panno morbido e privo di lanugine. Ti consigliamo di prendere un paio di panni in microfibra.
Non utilizzare mai un tovagliolo di carta o altri asciugamani di carta , poiché potrebbero lasciare graffi sullo schermo. Per macchie, polvere e lanugine di impronte digitali, pulire accuratamente lo schermo con un panno in microfibra asciutto.
Cosa succede se sullo schermo ho inchiostro, cibo o trucco?
Per contaminanti o macchie più resistenti, spegnere il dispositivo e rimuovere la batteria, se possibile . Inumidire leggermente una sezione di un panno in microfibra con acqua e pulire delicatamente lo schermo.
Quindi rivederlo con una sezione asciutta del panno per rimuovere l’umidità . Evitare che l’umidità penetri nelle aperture, come l’altoparlante o il microfono.
Se la macchia persiste, puoi anche provare a usare una soluzione di acqua e sapone neutro. Quando il dispositivo è completamente asciutto , sostituire la batteria e accenderla.
Per pulire il mio dispositivo, posso usare Windex o altri detergenti?
Per pulire correttamente il nostro touchscreen non usare mai detergenti per vetri, prodotti chimici aggressivi o solventi per la pulizia sul tuo smartphone o tablet e non spruzzare mai nulla direttamente sullo schermo.
Alcuni schermi, come quelli presenti su iPad e iPhone, hanno un rivestimento speciale che può essere pulito se si utilizzano prodotti chimici per pulire lo schermo.
Se il mio dispositivo si bagna, posso usare un essiccatore o un riso per asciugarlo?
Se il tuo smartphone o tablet si bagna, spegnilo immediatamente e rimuovi la batteria, se possibile. Lascialo asciugare il più a lungo possibile prima di riaccenderlo e non utilizzare mai un asciugacapelli.
Forno o microonde per provare ad accelerare l’asciugatura . Alcune persone hanno affermato che lasciare un dispositivo bagnato in una ciotola di riso crudo aiuta a rimuovere l’umidità dal dispositivo, ma il suo chilometraggio può variare.
Come non pulire il touchscreen di un telefono cellulare o tablet
Prima di passare a un metodo rapido e semplice per pulire in modo sicuro il touchscreen del tuo dispositivo, copriamo alcuni errori che non dovresti mai fare durante la pulizia di un touchscreen per smartphone:
Non utilizzare prodotti chimici aggressivi, incluso Windex, qualsiasi cosa con ammoniaca o detergenti a base di alcol . Se è necessario un liquido, utilizzare solo una piccola quantità di acqua sul panno. Sebbene sia possibile acquistare soluzioni di pulizia speciali (come iKlenz, raccomandato da Apple), queste non sono necessarie.
Non utilizzare mai panni abrasivi, salviette di carta o carta velina, che potrebbero graffiare il touchscreen . I graffi possono essere piccoli, ma si accumulano nel tempo, danneggiando e attenuando lo schermo. Utilizzare invece panni in microfibra, appositamente progettati per pulire le superfici sensibili.
Non usare mai una grande quantità di acqua . Se è necessaria acqua per pulire lo schermo, è necessario inumidire il panno in microfibra. È una buona idea spegnere il dispositivo in anticipo se è necessaria acqua.
Non premere mai troppo forte durante la pulizia dello schermo . Una pressione eccessiva può danneggiare il dispositivo.
I passaggi descritti di seguito sono destinati alla pulizia degli schermi di vetro. Se lo schermo è coperto da una protezione per schermo in plastica, è possibile utilizzare altri tipi di soluzioni detergenti. Controllare la confezione della protezione dello schermo o fare riferimento al sito Web del produttore per i dettagli.
Desideri uno schermo pulito per tablet o telefono? Usa un panno in microfibra
Per pulire correttamente un touchscreen, tutto ciò di cui hai veramente bisogno è un panno in microfibra. Per schermi più sporchi, potresti anche aver bisogno di una piccola quantità di acqua naturale (il sapone non è necessario).
Il termine “panno in microfibra” può sembrare un po ‘elegante, ma sono estremamente comuni ed economici. Se hai un paio di occhiali, probabilmente sono dotati di un panno in microfibra per pulire le lenti.
I panni come i panni in microfibra MagicFiber puliscono in modo sicuro le superfici in vetro sensibili senza graffiare, che si tratti di un paio di occhiali o di un touchscreen in vetro. Potresti anche aver ricevuto un panno in microfibra con un altro dispositivo.
Perché i panni in microfibra sono adatti a questo compito? Contengono fibre molto piccole che non graffieranno il touchscreen. Le microfibre attirano anche polvere e oli, estraendoli dallo schermo del dispositivo invece di strofinarli sul display. Alcune salviettine rapide con un panno in microfibra e il touchscreen del telefono devono essere pulite.
Non ne hai uno? In un pizzico, puoi usare un panno di cotone o l’angolo di una maglietta di cotone. Tuttavia, i risultati migliori verranno sempre da un panno in microfibra.
Come pulire un touchscreen mobile
Ora che hai il panno appropriato per pulire lo schermo, il processo è semplice:
Spegni il dispositivo. Questo passaggio è facoltativo, ma se si prevede di utilizzare acqua, è una buona idea. Per lo meno, lo spegnimento dello schermo del dispositivo consente di vedere più facilmente lo sporco.
Passare il touchscreen in senso orizzontale o verticale in una direzione ripetuta con il panno in microfibra. Questo movimento allontana lo sporco ed è il modo più sicuro per pulire lo schermo.
Ad esempio, inizia dal lato sinistro dello schermo e passa direttamente al lato destro dello schermo. Successivamente, sposta il panno un po ‘più in basso e ripeti questo procedimento per pulire l’intero schermo.
Se necessario, utilizzare una piccola quantità di acqua per rendere leggermente umido un angolo del panno. Assicurati di applicare l’acqua sul panno, non sul dispositivo. Utilizzare la parte umida del panno per pulire lo schermo allo stesso modo. (Lo sfregamento in un piccolo cerchio può essere necessario se il sudiciume si rifiuta di staccarsi.)
Per un grasso particolarmente problematico, potresti prendere in considerazione un liquido per la pulizia dello schermo, che puoi acquistare in un negozio come Walmart o Amazon. Puoi anche crearne uno tuo usando dieci parti di acqua distillata e una parte di aceto bianco. Decantare il mix in un flacone spray adatto: ricordarsi di spruzzare il panno, non il telefono o il tablet.
Pulisci lo schermo con la parte asciutta del panno in microfibra. Lasciare l’eventuale umidità residua sullo schermo per asciugare all’aria; non sforzarti troppo per asciugarlo con il panno.
Anche se può sembrare confuso, questo è il modo più complicato per spiegare il processo. Nella maggior parte dei casi, basta semplicemente spegnere lo schermo del dispositivo e asciugarlo con un panno in microfibra per rimuovere polvere e olio in pochi secondi.
Come pulire il panno
Per pulire il panno in microfibra stesso e prevenire l’accumulo di sporco, immergere il panno in acqua calda e sapone, sciacquare bene e lasciarlo asciugare. Non utilizzare prodotti chimici aggressivi per pulire il panno, in quanto potrebbero danneggiarlo.
In questo articolo di oggi vedremo come usare il microfono dello smartphone sul vostro Pc, qualora ne foste sprovvisti.
Stai chattando con i tuoi amici, oppure devi fare una chiamata con i tuoi colleghi ma non hai un microfono? Niente paura!
Anche se potresti non avere un microfono per il tuo computer, è probabile che tu abbia uno smartphone. C’è la soluzione al tuo problema: puoi usare il tuo smartphone come microfono per PC ed è incredibilmente facile da configurare.
Ti mostreremo diversi modi per utilizzare il telefono come microfono.
Usa il tuo smartphone come microfono usando WO Mic
Uno dei modi migliori per raggiungere questo obiettivo è utilizzare WO Mic. Con questo programma, è possibile usare USB, Bluetooth o Wi-Fi per collegare il microfono dello smartphone sul Pc.
È completamente gratuito da usare, ha una bassa latenza e funziona in qualsiasi applicazione, proprio come un microfono standard.
Avvia il programma per PC. Vai su Connessione> Connetti … e scegli un tipo di trasporto.
Wow Mic per Windows.
Descriveremo in dettaglio i passaggi per tutte le diverse opzioni di seguito.
1. Wo Mic connessione tramite Bluetooth
Innanzitutto, abilita il Bluetooth sul tuo computer. Premi il tasto Windows + I per aprire Impostazioni e vai su Dispositivi> Bluetooth e altri dispositivi. Fai scorrere il Bluetooth su Attivo. Il tuo computer sarà ora rilevabile su altri dispositivi.
Quindi, abilitare il Bluetooth sul telefono. La posizione esatta di questa opzione varierà su un dispositivo, ma di solito è all’interno delle tue Impostazioni, forse sotto una categoria di Connessioni.
Associare il telefono al computer. Sul computer dovrebbe apparire una notifica per confermare la connessione.
Usare Bluetooth.
Nel programma Windows WO Mic, selezionare Bluetooth come tipo di trasporto e selezionare il telefono dall’elenco a discesa Dispositivo Bluetooth di destinazione. Clicca OK.
Sull’app WO Mic del telefono, tocca il dente delle impostazioni, tocca Trasporto e seleziona Bluetooth. Torna indietro di una schermata e tocca l’ icona di riproduzione per iniziare a trasmettere la tua voce.
2. Wo Mic connessione tramite USB
Questo metodo funziona solo per Android. Collega il telefono al computer tramite un cavo USB. È lo stesso che usi per caricare il telefono.
Windows potrebbe richiedere di installare un driver, quindi seguire tale processo in tal caso.
Quindi, abilita il debug USB nelle Opzioni sviluppatore del tuo telefono. Il telefono dovrebbe quindi essere riconosciuto da Windows come dispositivo.
Nel programma Windows WO Mic, selezionare USB come tipo di trasporto. Clicca OK.
Wo mic Usb.
Sull’app WO Mic del telefono, tocca il dente delle impostazioni, tocca Trasporto, quindi seleziona USB. Torna indietro di una schermata e tocca l’ icona di riproduzione per attivare il microfono del telefono.
3. Wo Mic connessione tramite Wi-Fi
Per questo metodo, sia il telefono che il computer devono essere collegati alla stessa rete Wi-Fi.
Per modificare la tua rete Wi-Fi su Windows, premi il tasto Windows + I per aprire Impostazioni e vai su Rete e Internet> WiFi.
Sull’app WO Mic del telefono, tocca la ruota dentata delle impostazioni, tocca Trasporto e seleziona Wi-Fi. Torna indietro di una schermata e tocca l’ icona di riproduzione. Un messaggio banner grigio dovrebbe apparire in alto con un numero alla fine. Questo è l’indirizzo IP
Wo mic Wifi.
Nel programma Windows WO Mic, selezionare Wi-Fi come tipo di trasporto. Clicca OK. Nel campo Indirizzo IP server, inserisci l’indirizzo IP dall’app. Fare clic su OK per iniziare a utilizzare il microfono.
4. Connessione tramite Wi-Fi Direct
Questo metodo richiede di trasformare il telefono in un hotspot Wi-Fi e di utilizzare i dati di rete. Usa questo come ultima risorsa; se il tuo computer non ha una propria connessione Internet e gli altri metodi sopra indicati non sono adatti.
Innanzitutto, crea un hotspot mobile dal tuo telefono. Il modo per farlo varierà su un dispositivo, ma dai un’occhiata a Impostazioni e lo troverai di solito sotto una categoria Connessioni o Tethering.
Successivamente, è necessario collegare il computer a questo hotspot. Premi il tasto Windows + I per aprire Impostazioni, vai su Rete e Internet> WiFi e seleziona l’hotspot.
Wo Mic Wifi direct.
Sull’app per microfono WO del telefono, tocca la ruota dentata delle impostazioni, tocca Trasporto e seleziona Wi-Fi Direct. Torna indietro di una schermata e tocca l’ icona di riproduzione.
Nel programma Windows WO Mic, seleziona Wi-Fi Direct come tipo di trasporto. Lasciare il campo Indirizzo IP Soft AP sul valore predefinito 192.168.43.1. Fai clic su OK e sei a posto.
Una volta scelto il tipo di connessione con cui connettere lo smartphone, nella schermata principale di Wo Mic sul cellulare e premere sul tanto play per avviare il servizio. Cliccare poi su connect nella versione Windows.
Avvia servizio da smartphone.
A questo punto nella schermata principale della versione Windows vi dirà che il programma è connesso.
Windows non rileva la tua voce?
Non dovresti incontrare alcun problema, ma se segui le istruzioni sopra e Windows non rileva il microfono, c’è una soluzione semplice.
Premi il tasto Windows + I per aprire Impostazioni. Vai a Sistema> Audio. Sotto Input, utilizzare il menu a discesa per selezionare Microfono (dispositivo WO WO).
Parla sul tuo smartphone e dovresti vedere il volume riflesso sulla barra Test del tuo microfono.
Metodi alternativi
Esistono alternative a WO Mic, ma queste richiedono l’uso di un jack di connessione audio. Megaphone Free per iOS, Microfono per Android e Microfono reale per Windows Phone dovrebbero fare il trucco.
Scarica queste app, aggancia il tuo telefono al tuo computer Windows usando un jack per cuffie maschio-maschio e il tuo telefono funzionerà come un microfono per computer.
Puoi persino collegare un paio di cuffie alla presa del microfono del tuo computer e usarle. Potrebbe sembrare un’idea strana, ma entrambi fanno uso delle vibrazioni per diverse funzioni primarie.
In poche parole, le cuffie vibrano per creare suono, mentre i microfoni monitorano le vibrazioni. Ma puoi ancora cambiarlo e usare le cuffie come un microfono. Tuttavia, tieni presente che la qualità audio lascerà molto a desiderare, quindi rendi questa un’ultima risorsa.
Ecco le novità di WhatsApp in arrivo nel 2022 che cambieranno il funzionamento della piattaforma di messaggistica istantanea.
1 ° novità: Multi-dispositivo per tablet
La novità di WhatsApp in arrivo nel 2022 tanto attesa è il supporto per i tablet.
Con l’arrivo del multi-dispositivo gli sviluppatori hanno creato una vera e propria app dedicata a iPad e tablet Android, che non richiede di collegarsi al servizio attraverso l’interfaccia web.
In questo modo potremo collegare WhatsApp anche su iPad e tablet Android.
2 ° novità: Eliminare messaggi su WhatsApp in qualunque momento
Un’altra novità che potrebbe vedere la luce l’anno prossimo è la possibilità di eliminare i messaggi inviati per tutti in qualunque momento.
Ad oggi l’opzione è riservata ai messaggi appena inviati, e dopo un lasso di tempo di poco più di un’ora non si può più esercitare.
3 ° novità: Le Community di WhatsApp
Le Community sono un’altra novità che, probabilmente, verranno alla luce nel 2022.
Al momento sono ancora in fase di sviluppo.
Le Community sono dei maxi gruppi composti da decine di persone, all’interno dei quali i partecipanti possono creare dei sottogruppi dove potranno, a loro volta, discutere di progetti e interessi in comune.
4°novità: Nascondere informazioni sensibili a contatti specifici di WhatsApp
L’ultima novità in arrivo nel 2022 tra quelle già note o in via di sperimentazione è la possibilità di nascondere a specificicontatti le informazioni sensibili legate al proprio profilo.
Finora le opzioni per nascondere informazioni come la doppia spunta blu, l’ultimo accesso, lo stato e la foto profilo alla piattaforma sono state piuttosto generiche, in quanto permette di bloccare la ricezione di questi dati a tutti gli utenti presenti su WhatsApp o a quelli assenti dalla propria rubrica.
Presto sarà possibile specificare i numeri di telefono da escludere senza che ci sia bisogno di bloccarli o cancellarli dai numeri in memoria.
In questo articolo vedremo come creare una password sicura e facile da ricordare.
Nelle righe successive provvederò ad illustrarti in dettaglio quali sono le regole di cui generalmente è bene tener conto per riuscire a creare una password a prova di hacker ma anche come fare per assicurarti che la password scelta sia effettivamente affidabile.
Regole da seguire per creare una buona password:
utilizza almeno 8 caratteri alfanumerici;
evita l’uso di parole semplici facilmente reperibili sui dizionari, come ciao, pizza o addirittura password;
non scrivere simboli al posto di parole, come ad esempio + al posto di più o x al posto di per;
evita l’uso di informazioni personali, quali, ad esempio, nomi propri, date di nascita, luoghi comuni, numeri della patente e via dicendo, e nel contempo non usare mai la stessa password su più siti;
non creare sequenze di caratteri del tipo 12345, abcdef, 11111, lettere della tastiera adiacenti, come ad esempio qwerty, o parole scritte al contrario;
non annotare mai le password su un semplice foglio di carta. Utilizza, piuttosto, uno di questi validi programmi.
password sicura
Passiamo alla pratica
Come creare una password sicura e facile da ricordare è possibile grazie ad un piccolo trucchetto. Vediamo come!
In primo luogo, pensa a qualcosa di importante per te: un evento, un luogo, un nome. La parola pensata deve essere lunga almeno 8 caratteri. Per farti un esempio pratico e per semplificare il concetto, utilizzerò Enjoy System (consideriamo anche lo spazio).
Ora, proviamo a sostituire i caratteri del termine che hai in mente: sostituisci le “a” con “@”, le “s” con “$”, gli spazi con “%”, le “o” con “0”, le “i” con “!” e le “e” con “€”. Non sostituire le lettere maiuscole. In questo modo, “Enjoy System” diventa “Enj0y%Sy$t€m”. La password è diventata molto più complessa!
Puoi affidarti anche a dei siti
Se invece che utilizzare il trucchetto visto sopra preferisci affidarti ad appositi strumenti adibiti alla creazione automatica di una password, o meglio di una tabella con i caratteri da usare per costruire delle parole chiave sicure, ti consiglio di provare il servizio offerto dal sito Internet Password Chart che genera la password automaticamente.
In questo articolo vediamo cos’è un indirizzo IP, differenze tra statico, dinamico, pubblico e privato.
Se sei arrivato sin qui avrai sicuramente già sentito parlare di indirizzo IP, quindi, bene o male, dovresti già sapere che ogni dispositivo che desidera navigare su Internet deve essere universalmente identificato mediante un particolare numero di, in genere, 12 cifre. Di indirizzi IP ne esistono però di vari tipi, ecco perciò che in questo semplice articolo andrò a spiegarti cos’è e quali differenze ci sono tra indirizzo IP statico, dinamico, pubblico e privato.
L’indirizzo IP è un codice numerico utilizzato dai dispositivi dotati di una scheda di rete (computer, modem, smartphone, tablet, smart TV). Questo serve per navigare in Internet e per comunicare all’interno di una rete locale.
Cos’è l’indirizzo IP pubblico
L’indirizzo IP pubblico è un indirizzo IP visibile e raggiungibile da tutti gli host della rete Internet. Un host è un dispositivo in grado di comunicare con altri dispositivi (hosts) in rete. Può essere un server che fornisce informazioni oppure un client che usufruisce delle informazioni o del servizio fornito dal server.
Ogni host connesso a Internet deve possedere un proprio indirizzo IP pubblico univoco. Un IP pubblico diverso da quello di qualsiasi altro host collegato al World Wide Web. Per tutta la durata della connessione, in tutto il mondo, non possono esistere due host con lo stesso indirizzo IP pubblico.
L’IP pubblico si utilizza per identificare una LAN o Local Area Network (una rete locale) in Internet. Tutti i dispositivi appartenenti a una LAN utilizzando un proprio indirizzo IP privato (non visibile dall’esterno della rete locale) ma si connettono a Internet utilizzando lo stesso indirizzo IP pubblico.
In altre parole, è anche un indirizzo IP pubblico poiché consente sia di identificare univocamente il dispositivo in questione, sia di fornire a quest’ultimo il percorso per essere raggiunto da tutti gli altri indirizzi IP pubblici.
Cos’è l’indirizzo IP privato
L’indirizzo IP privato invece si utilizza per identificare in modo univoco un dispositivo appartenente a una rete locale. Mentre l’IP pubblico identifica un host connesso a Internet a livello mondiale, l’IP privato identifica il dispositivo all’interno della stessa LAN. Gli indirizzi IP privati non possono essere utilizzati per accedere a Internet e non sono visibili al di fuori di una rete locale. Inoltre possono essere usati da chiunque senza la necessità di richiederne l’assegnazione all’ICANN o all’ISP.
I router non usano gli indirizzi IP privati per l’instradamento dei dati in Internet ma servono per far dialogare gli hosts della rete locale. Se un host di una LAN (che utilizza un IP privato) deve collegarsi a Internet (dove è richiesto un IP pubblico) si ricorre al NAT (Network Address Translation).
Nat
Il NAT è una tecnica che consente di mappare più indirizzi IP privati su un solo indirizzo IP pubblico visibile all’esterno della LAN e quindi utilizzabile per l’accesso a Internet.
Mentre per sapere il tuo indirizzo IP pubblico basta visitare, ad esempio, questo sito, per sapere invece qual è il tuo indirizzo IPprivato non devi fare altro che “chiederlo” o al tuo modem, o, in alternativa, al tuo sistema operativo.
L’indirizzo IP privato, infatti, ha la stessa forma dell’indirizzo IP pubblico, ma al contrario di quest’ultimo viene utilizzato per identificare uno specifico dispositivo all’interno dello stesso luogo, proprio per questo motivo viene chiamato privato. In altre parole, siccome a casa, in ufficio o all’università non c’è, di solito, un solo dispositivo, per poter quindi identificare singolarmente tutti questi dispositivi all’interno dello stesso posto, ognuno di questi dovrà a sua volta essere necessariamente dotato di un indirizzo IP privato.
Ad esempio, a casa un computer può avere un indirizzo IP privato del tipo 192.168.1.101, una stampante di rete può averne uno del tipo 192.168.1.110, un iPhone può averne un altro del tipo 192.168.1.105, mentre l’unico indirizzo IP pubblico, statico o dinamico, necessario a navigare su Internet, salvo casi particolari, viene assegnato sempre e soloal proprio modem, che solitamente ha come indirizzo IP privato 192.168.1.1. C’è da dire, inoltre, che la scelta di quale indirizzo IP privato utilizzare sui vari dispositivi può essere fatta sia automaticamente dal modem in uso, mediante il cosiddetto DHCP, sia manualmente da te, attraverso le impostazioni TCP/IP del tuo sistema operativo.
IP statico
L’indirizzo IP statico è un indirizzo dato a un dispositivo collegato a una rete e che rimane stabile nel tempo. L’indirizzo IP statico si differenzia da quello dinamico, che varia in caso di riavvio del dispositivo o di variazioni nella rete usata.
Un indirizzo IP è composto da quattro gruppi di cifre separate da punti e serve a identificare in maniera univoca un dispositivo connesso a una rete. Gli indirizzi IP statici vengono solitamente assegnati a server oppure a dispositivi connessi a una rete domestica o aziendale. Poter contare su un indirizzo invariabile permette di identificare in maniera veloce e sicura l’apparecchio (il modem, la stampante o un computer, ad esempio).
In genere i provider applicano una maggiorazione del prezzo ai clienti che richiedono l’assegnazione di un indirizzo IP statico per i dispositivi connessi in rete. Il motivo di questo costo supplementare sta nel fatto che il numero di indirizzi IP disponibili è limitato e di fatto si sta occupando un indirizzo anche quando il dispositivo non è in uso.
IP dinamico
Un indirizzo IP dinamico è una sequenza numerica che identifica in maniera univoca un dispositivo, quando è connesso a una rete informatica.
Di solito, si tratta di quattro cifre separate da punti: le cifre possono assumere valori compresi fra 0 e 255, come ad esempio 10.5.2.1.
Un indirizzo IP è dinamico quando assegnato al dispositivo a partire da un range di indirizzi disponibili. Andando più in particolare, ad assegnare un indirizzo IP è il DHCP, ovvero il Dynamic Host Configuration Protocol, nelle reti più semplici è lo stesso router.
IP privato dinamico e IP privato statico
In base al tipo di servizio fornito dall’ISP, un host può avere un IP pubblico dinamico oppure statico. L’IP pubblico dinamico può variare ogni volta che ci colleghiamo a Internet. Viene assegnato “in prestito” ed è utilizzato nella maggior parte dei casi per l’utenza domestica.
L’IP pubblico statico non cambia mai e rimane assegnato allo stesso dispositivo anche quando non è connesso a Internet. Viene utilizzato quasi sempre in ambito aziendale ed è assegnato prevalentemente ai server aziendali o alle stampanti di rete.
L’IP pubblico statico ha costi più elevati ma consente di identificare un host in modo univoco per un lungo periodo di tempo, consentendo la connessione alla Intranet (la rete aziendale privata isolata da Internet) anche da remoto.
Nell’articolo vedremo le novità introdotte nell’applicazione Verifica C19 con l’arrivo del nuovo Super Green Pass.
A partire dal 6 novembre 2021 il Green Pass verrà rafforzato. Queste sono le ultime normative decise dal Governo per evitare la temuta quarta ondata di contagi da Coronavirus. Se ti stai chiedendo come fare per verificare la validità dei nuovi Super Green Pass ti rassicuro subito! Per allinearsi alle nuove misure anche l’applicazione Verifica C19 si aggiorna.
Aggiornamento di VerificaC19
Innanzitutto se ancora non possiedi l’applicazione ti consiglio di visitare questo link per poterla installare. Se ti trovi su Iphone visita l’App Store e scarica Verifica C19. Dal momento che hai appena scaricato l’app avrai già l’ultima versione!
Invece, se possiedi già Verifica C19, per poterla aggiornare è necessario andare su Play Store (per Android) o su App Store (per iOS) e cliccare sull’opzione “aggiorna”.
Funzionalità dell’applicazione
VerificaC19 è l’applicazione messa in campo dal Governo per poter verificare la validità e l’autenticità del Green Pass. L’app è conforme al modello europeo ed è l’unica ufficiale e su cui bisogna fare affidamento. Tra i vantaggi di questa applicazione rientrano la possibilità di utilizzarla senza una connessione internet e senza memorizzare i dati dei soggetti a cui viene controllata la certificazione. Inoltre è possibile ottenerla gratuitamente.
Il suo funzionamento è molto semplice: basta inquadrare il QR code presente sul Green Pass e immediatamente conferma la validità!
Novità della nuova versione
Grazie a questa nuova versione ora sarà possibile decidere la tipologia di verifica: BASE oppure RAFFORZATA. La certificazione verde definita base è quella rilasciata per l’esecuzione dei tamponi, mentre quella rafforzata è disponibile solo dopo la somministrazione del vaccino o, in alternativa, a chi è guarito dal Covid-19.
Per poter eseguire la validazione sarà necessario cliccare nella home di VerificaC19 su “SCEGLI LA TIPOLOGIA DI VERIFICA“, si aprirà una tendina nella quale potrai scegliere la tipologia di verifica. A quel punto potrai selezionare “SCANSIONA IL QR CODE” e inquadrare la certificazione. Nel caso in cui si voglia scansionare il QR code senza aver deciso la modalità, si aprirà un messaggio di errore.
Ora hai tutte le informazioni necessarie per poter verificare i Super Green Pass! Visita questo articolo se vuoi sapere dove poter salvare il Green Pass.
Sia che ci si voglia liberare di app inutili, sia che si voglia guadagnare memoria, non tutti sanno che si possono cancellare più app Android in un colpo solo.
A tutti è accaduto almeno una volta di scaricare un’app sul telefono in preda alla sensazione del momento, magari perché consigliata da tutti, salvo poi accorgersi di non averla mai più aperta. Periodicamente bisognerebbe controllare quali applicazioni si possono eliminare dallo smartphone per renderlo più veloce. Ma non tutti sanno come farlo in maniera efficiente.
Scorrere un elenco piuttosto lungo di app e sforzarsi di ricordare quando si è utilizzata l’ultima volta ciascuna di esse. Oppure capire quanto spazio di archiviazione occupa ogni singola app, possono essere operazioni che richiedono parecchio tempo. Eppure c’è un metodo che consente di valutare entrambi gli aspetti – frequenza d’uso e spazio occupato – con un solo colpo d’occhio, e la buona notizia è che è presente su tutti gli smartphone Android. L’altra buona notizia è che consente di cancellare più app Android in un colpo solo, il che evita il processo – altrettanto lungo – di cancellare singolarmente l’app di cui si può fare a meno. Ecco come sfruttare questa piccola “magia” di Android.
Un unico elenco con due informazioni fondamentali
La prima cosa che bisogna fare per cancellare più app Android in un colpo solo è quella di aprire il Google Play Store, ossia l’applicazione che si utilizza per cercare nuove app da installare. Una volta aperta, bisogna toccare la miniatura con l’immagine del profilo impostata sull’account Google, nell’angolo in alto a destra della pagina iniziale del negozio virtuale.
A questo punto si apre un nuovo menu con una serie di opzioni. Bisogna ignorarle tutte tranne la prima, Gestisci app e dispositivo. Questa, una volta toccata, mostra tra le altre cose l’ammontare di spazio di archiviazione rimanente sullo smartphone. E’ l’opzione che ci consentirà di cancellare più app Android in un colpo solo.
Come cancellare più app in un colpo solo
Infatti, toccandola, si accede alla schermata che mostra un elenco di tutte le app installate nel telefono insieme. In particolare, a due informazioni molto utili a chi si appresta a cancellare delle app. Da un lato viene mostrata la dimensione effettiva della singola applicazione, cioè la porzione della memoria interna realmente occupata dall’applicazione e dai dati che contiene.
Più a lungo si utilizza un’applicazione, maggiore sarà il suo impatto sulla memoria di sistema. Per cui chi possiede uno smartphone con uno spazio di archiviazione non troppo ampio e si approccia alla disinstallazione di un’app per guadagnare memoria può trovare parecchio interessante l’informazione sullo spazio occupato. Infatti qui riesce ad individuare quali app ne occupano di più e di conseguenza a quali può essere conveniente rinunciare.
La seconda informazione molto utile è quella che riguarda l’ultima volta che una determinata applicazione è stata utilizzata. Se si vuole liberare memoria eliminando le app mai usate o utilizzate poco, basta scorrere l’elenco e toccare con il polpastrello la casella in corrispondenza del margine destro dello schermo associata all’app o alle app in questione.
Terminata la selezione delle app Android da cancellare, basta toccare l’icona del cestino sull’angolo alto sulla destra della schermata. Qui vedremo apparire una finestra che chiede conferma della reale intenzione di cancellare le app selezionate. A questo punto basta toccare su Disinstalla per vedere sparire in un colpo solo le app Android da eliminare.
Il ritorno del leggendario Winamp, il programma che per anni ha permesso di riprodurre contenuti musicali prima dello streaming.
L’annuncio arriva dal sito web della storica app. La nuova versione sarà un rifacimento completo, pensato per il mondo della musica in streaming, dei podcast e delle radio. Ecco tutte le novità.
Winampè stato uno dei programmi più amati per la riproduzione di contenuti multimediali su PC: prima della diffusione dello streaming, la pratica comune era estrarre gli MP3 dai CD musicalio scaricarli da internet, per riascoltarli con un media player. Per molti la scelta era proprio Winamp che, con le sue infinite possibilità di personalizzazione grazie a skin personalizzate e animazioni a tempo di musica, è diventato il simbolo di una generazione. Sfortunatamente il progetto è stato praticamente abbandonato e non ha avuto ulteriori sviluppi dopo il rilascio della versione 5.5 nel lontano 2007.
Gli mp3 negli anni 90
Prima di Spotify, Pandora e Apple Music, prima degli smartphone e prima degli iPod, la musica in digitale si ascoltava davanti al PC con Winamp. Era il lontano 1997 ed Il software di riproduzione multimediale ha rappresentato una vera e propria pietra miliare nella storia dell’ascolto di musica. Pur non essendo il software stesso legato all’invenzione degli Mp3. Chi ha vissuto in quegli anni si ricorderà certamente le modalità di estrazione digitale dei brani, dai CD nel formato Mp3. Winamp ha contribuito alla popolarità dello storico formato di ascolto, gettandone le basi per la sua diffusione.
Ecco come si presentava lo storico programma.
Nei suoi anni di onorata carriera ha avuto parecchi avversari, ma per tutta l’era pre-smartphone è stato semplicemente il programma più scaricato e utilizzato del settore grazie alla sua semplicità e all’ampia personalizzabilità offerta agli utenti. La possibilità di scegliere moltissime skin e animazioni a tempo di musica, ha fatto si che diventasse l’icone di un’ intera generazione. Di fatto però il celebre programma aveva chiuso i battenti nel 2013. Dopo 15 anni di onorata carriera, lasciando poco spazio all’immaginazione circa un suo eventuale ritorno, creando molta tristezza e malinconia di chi aveva fatto di Winamp un vero e proprio simbolo generazionale.
Il ritorno
A ottobre 2018 un leak ha confermato che il progetto era in qualche modo ancora attivo e, poco tempo dopo, gli sviluppatori hanno pubblicato il download della versione 5.8 sul sito ufficiale con Radionomy, l’azienda proprietaria di Winamp, che dichiarava grandi piani per il futuro, poi smentiti dalla totale mancanza di novità. I pochi aggiornamenti pubblicati provenivano dalla Winamp Community Update Project (WACUP) e riguardavano principalmente bugfix.
Nuovo logo di Winamp.
Oggi però Winamp, con il suo imminente ritorno, ha importanti novità, a partire dal nuovo logo e dalla presentazione di un sito web rinnovato, dove viene viene presentato il programma beta a cui possibile registrarsi per provare la futura versione del media player. Il nuovo logo di Winamp.
Le novità
Sul portale si parla di un prodotto per la prossima generazione – non di un semplice aggiornamento ma di un rifacimento completo pensato per l’ascolto di musica in mobilità. Il linguaggio utilizzato sul sito è vago, ma lascia intendere che la nuova app conterrà funzionalità social per rimanere più vicini agli artisti. Inoltre presenterà la possibilità di ascoltare podcast, web radio e stazioni radiofoniche.
Mp3 e non solo
Tra le novità del nuovo WinAmp ci saranno inoltre funzioni dedicate agli artisti e ai creator. Questi ultimi infatti saranno aiutati a “entrare in contatto ravvicinato con fan e ascoltatori, e a guadagnare in modo equo” dalle proprie attività. L’idea insomma è che Winamp potrebbe proporsi come una piattaforma, per l’ascolto e la pubblicazione di musica e programmi, della quale l’app sarà semplicemente il punto di accesso. Come questa visione si porrà nei confronti degli attuali colossi del settore è qualcosa che emergerà solamente quando l’app sarà effettivamente pubblicata.
Dove scaricare il nuovo Winamp
Il nuovo Winamp in effetti non è ancora disponibile. Lo sarà a breve, in una versione preliminare che darà modo agli sviluppatori di applicarle le ultime correzioni prima del debutto ufficiale. Chi vuole mettere le mani su questa versione al più presto può iscriversi al programma beta direttamente dalla sezione del sito di Winamp. Chi nell’attesa desidera ridare una spolverata alla vecchia app può scaricarne l’ultima versione uscita sul mercato: la 5.8 del 2018, che contiene la vecchia interfaccia grafica unita all’edizione più recente e sicura del codice sorgente.
Nell’ articolo di oggi parleremo di uno strumento molto importante per il cloud storage, OneDrive: cos’è e come funziona.
Ovunque ti trovi, con chiunque tu desideri, su qualsiasi piattaforma tu stia lavorando: è questo il principio della condivisione di OneDrive, il servizio di cloud storage di Microsoft. Sai cos’è il cloud storage?
Si tratta di uno spazio online. Di un luogo virtuale quindi, che ti permette di archiviare su Internet i file che desideri. (supporta più di 270 tipi di file). Di condividerli in maniera facile e veloce con altre persone e di sincronizzarli su altri dispositivi semplicemente servendoti delle apposite app.
Nulla di più comodo e, alle volte, una vera e propria salvezza per chi lavora da pc.
Cos’è OneDrive
OneDrive è un servizio di cloud storage offerto da Microsoft. Abbiamo detto che i servizi di cloud storage sono come degli “hard disk” online che permettono di archiviare i file su Internet. Di sincronizzarli automaticamente su una vasta gamma di dispositivi (tramite apposite app) e di condividerli facilmente con altre persone.
Punti di forza
Uno dei principali punti di forza di OneDrive è la compatibilità multipiattaforma. Il servizio di Microsoft, infatti, è compatibile con tutte le versioni più recenti di Windows e macOS. Inoltre con i principali sistemi operativi per smartphone e tablet, cioè Android e iOS/iPadOS. Inoltre è accessibile da Xbox e direttamente via browser. Questo permette di visualizzare tutti i file archiviati sul proprio spazio e di modificarli tramite le Web application di Office.
La sincronizzazione e la compatibilità multipiattaforma sono il principale punto di forza di OneDrive, che ti permette di creare un file sul pc, ad esempio, e di modificarlo poi sul tablet o sullo smartphone, salvando tutti i cambiamenti apportati.
OneDrive
OneDrive è compatibile con Windows Phone, Android, iOS e anche con Xbox. Questo ti permette di accedere allo stesso file da qualsiasi dispositivo, senza necessariamente doverlo inviare per e-mail o doverlo salvare sulla chiavetta per poterne disporre ovunque, e (caratteristica molto importante) ti consente di vedere le modifiche apportatein tempo reale.
Le modifiche, inoltre, possono essere apportate anche da un’altra persona con cui hai scelto di condividere il file, potendo così facilmente collaborare al medesimo progetto.
Con OneDrive puoi accedere ai tuoi file in tutta sicurezza ovunque ti trovi. Tutto quel che ti serve è una connessione a internet e un dispositivo. Ed eccolo qui l’altro vantaggio da non sottovalutare: la sicurezza.
Su OneDrive i tuoi file sono sempre al sicuro e qualsiasi cambiamento apporterai sarà salvato automaticamente e su tutti i dispositivi sincronizzati. Tutto ciò senza doverti preoccupare di fare ogni volta il backup. Quel che devi fare è solo attivare l’opzione di salvataggio automatico.
OneDrive: come funziona?
Per poter utilizzare OneDrive devi possedere un account Microsoft, ovvero un indirizzo e-mail con Outlook oppure con Hotmail o con Live.
Se utilizzi un sistema operativo Windows 8.1 o Windows 10 troverai il tuo account Microsoft già integrato nel sistema. Tutto quel che dovrai fare sarà cliccare sulla nuvoletta bianca, che puoi vedere a destra in basso vicino alla data e all’ora.
Oppure dovrai andare su Start e avviare OneDrive, dovrai inserire i dati dell’account Microsoft (indirizzo e-mail e password) e seguire il tutorial che ti sarà proposto. Quando avrai terminato (è tutto molto semplice), OneDrive sarà pronto per essere usato.
E se possiedi un sistema operativo Windows 7 o Windows 8 (non è supportato da Windows XP) oppure Mac OS? In questi casi per poter utilizzare OneDrive dovrai installarlo e, prima ancora, dovrai creare il tuo account Microsoft. Come fare?
Come iscriversi a OneDrive
Collegati a questa pagina, clicca su Avvia OneDrive, segui le istruzioni per creare il tuo account e per installare OneDrive sul tuo pc, scaricando e lanciando l’apposito file.
Quando la procedura sarà terminata, dovrai cliccare su Accedi, effettuare il login al tuo account Microsoft e scegliere la posizione predefinita in cui vuoi salvare la cartella di OneDrive.
Ora clicca su Avanti e decidi se sincronizzare tutti i file del tuo pc con OneDrive o se selezionarne solo alcuni, quelli che vuoi sincronizzare. In ogni caso, questa è una scelta che potrai modificare anche in futuro.
Come usare OneDrive su PC
Adesso vediamo come funziona OneDrive su PC. Come accennato in apertura del post, il servizio è compatibile con tutte le principali versioni di Windows. Tuttavia c’è da fare un paio di precisazioni importanti.
OneDrive non è supportato da Windows XP.
OneDrive è incluso “di serie” in Windows 10 e in Windows 8.1, quindi se sul tuo PC c’è installata una di queste versioni del sistema operativo Microsoft, puoi utilizzare il servizio senza scaricare software aggiuntivi.
Per tutte le altre versioni di Windows, vale a dire Windows 7 e Windows 8.0, per utilizzare OneDrive è necessario installare un client disponibile sul sito Internet di Microsoft: per scaricarlo sul tuo PC, clicca sul pulsante Scarica collocato sotto la dicitura OneDrive per Windows.
A download completato, apri il file OneDriveSetup.exe che hai appena scaricato sul tuo PC, clicca sul pulsante Sì e attendi che vengano scaricati da Internet tutti i componenti necessari al funzionamento di OneDrive. Non dovrebbe volerci molto.
Ti avviso che è disponibile anche l’applicazione OneDrive sul Microsoft Store. Questa permette solo di eseguire l’upload di documenti in cloud e di sfogliare le cartelle online. Mentre il client desktop consente anche la sincronizzazione dei dati del PC.
Al termine della procedura d’installazione o nel caso in cui OneDrive fosse già installato sul tuo PC, puoi trovare l’icona del client di OneDrive (quella con il simbolo di una nuvoletta) nell’area in basso a destra, sulla barra delle applicazioni, vicino all’orologio di Windows.
Fai, dunque, doppio clic sull’icona in questione e premi sul pulsante Accedi. A questo punto, effettua l’accesso al tuo account Microsoft e scegli se confermare la posizione predefinita della cartella di OneDrive (quella in cui verranno scaricati tutti i file sincronizzati con il servizio) o se cambiarla, cliccando sul pulsante Cambia posizione.
Usare OneDrive su smartphone o tablet
Per utilizzare OneDrive su dispositivi mobili Windows Phone, Android e iOS devi semplicemente scaricare l’apposita app dal rispettivo Store e, anche in questo caso, devi effettuare l’accesso la tuo account Microsoft.
Che sia da pc o da dispositivo, una volta lanciato OneDrive, dall’interfaccia potrai creare nuove cartelle, caricare o modificare i file che desideri, copiare e gestire i file già presenti sul tuo dispositivo fisso o mobile. In più puoi condividere i file o le cartelle con chiunque tu desideri, invitando le persone a visualizzare e/o a collaborare con te.
E c’è anche un’altra caratteristica importante e vantaggiosa. Con OneDrive puoi decidere di attivare il salvataggio automatico delle foto e dei video presenti sul tuo dispositivo mobile. Come fare?
Attivare salvataggio automatico
Accedi alla galleria fotografia del tuo smartphone e, tra le opzioni, attiva quella del salvataggio automatico su OneDrive.
Superato anche questo passaggio, clicca sui pulsanti Non ora, Avanti, Avanti e Apri la mia cartella OneDrive, per concludere il setup.
OneDrive sincronizza automaticamente tutte le tue cartelle in cloud sul tuo PC. Se vuoi modificare questo comportamento, fai clic sulla sua icona sulla barra delle applicazioni e seleziona le voci Altro > Impostazioni nel riquadro che ti viene mostrato.
Nella nuova schermata che visualizzi, fai clic sulla scheda Account e premi sul pulsante Scegli cartelle. A questo punto, non devi fare altro che togliere la spunta a fianco delle caselle relative ai nomi delle cartelle che non vuoi sincronizzare. Conferma, dunque, le modifiche premendo sul tasto OK.
Per accedere alla cartella dei file sincronizzati su PC, fai clic sull’icona di OneDrive sulla barra delle applicazioni e premi sul tasto Apri cartella, nel riquadro a schermo. OneDrive è accessibile anche tramite Esplora File di Windows: puoi trovare la scorciatoia rapida alle cartelle in cloud facendo clic sulla voce OneDrive che trovi sulla barra laterale di sinistra.
Condivisione dei file
Se vuoi condividere un file o un cartella pubblicamente, puoi eseguire quest’operazione facilmente direttamente da PC. Per fare ciò, apri la cartella di OneDrive tramite Esplora File o il pannello del client, usando l’apposito tasto Apri cartella.
Fatto ciò, clicca con il tasto destro sulla cartella o il file da condividere, così da mostrare il menu contestuale: tra le opzioni che visualizzi, seleziona quella denominata Condividi, per aprire il pannello avanzato per la gestione delle condivisioni dei file.
Adesso, devi valutare se effettuare la condivisione pubblica oppure con specifici contatti. In quest’ultimo caso, devi digitare l’indirizzo email del destinatario nell’apposito campo Immetti un nome o un indirizzo e-mail. Premi, infine, sul tasto Invia, affinché venga inviata una notifica via posta elettronica al destinatario relativa alla condivisione da te effettuata.
Genera un link per la condivisione di file
In alternativa, puoi generare un link che puoi condividere con chiunque: in questo caso, non devi inserire alcun indirizzo email, ma semplicemente gestire le opzioni di modifica del file. Se vuoi che chiunque sia in possesso del link possa modificare il file da te condiviso, devi assicurarti che sia indicata la dicitura Chiunque abbia il collegamento può modificare.
In caso contrario, se vuoi che il documento sia soltanto in lettura, impedendo qualsiasi tipo di modifica al file, fai clic sulla precedente dicitura e togli il segno di spunta dalla casella Consenti modifica. Se sei in possesso di un piano a pagamento di OneDrive, puoi anche impostare una password di accesso al file oppure la data di scadenza della condivisione. Premi poi su Applica, per confermare la tua scelta. In questo caso, l’opzione di condivisione sarà cambiata in Chiunque abbia il collegamento può visualizzare.
Il link di condivisione è disponibile premendo il tasto Copia collegamento, situato in basso. In questo modo, il link verrà copiato nella clipboard di Windows per essere incollato in un’e-mail o inviato tramite un servizio di messaggistica istantanea. Facendo clic sul pulsante Altre app, potrai condividere direttamente il link tramite altri servizi di terze parti.
Puoi verificare se un file o una cartella è attualmente in condivisione dall’icona di un omino a fianco al suo nome, nella colonna Stato di Esplora File. Per interrompere una condivisione, fai clic con il tasto destro del mouse sul file o la cartella condivisa, seleziona la voce Condividi dal menu contestuale e, nel pannello che ti viene mostrato, premi l’icona (…) collocata in alto, scegliendo l’opzione Gestisci accesso dal menu proposto.
Adesso, per rimuovere una condivisione di un file o una cartella, devi soltanto premere sul tasto X a fianco all’URL generato oppure del nome dell’utente con cui hai condiviso il file. Immediatamente, verrà cancellata la condivisione del file.
OneDrive per Mac
Se utilizzi un Mac, puoi scaricare il client ufficiale di OneDrive direttamente dal Mac App Store. Tutto quello che devi fare è raggiungere il link che ti ho fornito e premere sul tasto Ottieni/Installa, per eseguire il download e l’installazione automatica di OneDrive. Ti potrebbe essere chiesto di verificare la tua identità tramite password dell’ID Apple o Touch ID.
In alternativa, puoi scaricare il file .PKG per l’installazione “manuale” del client dal sito ufficiale di Microsoft, premendo sul pulsante Scarica. Al termine del download, fai doppio clic sul file ottenuto e, nella schermata che ti viene mostrata, premi sui tasti Continua e Installa. Fatto ciò, inserisci la password del Mac e premi sul pulsante Installa software.
I due client sono esattamente uguali, quindi, puoi scaricarlo sia dal Mac App Store che tramite il sito Web ufficiale, ma ti consiglio la prima soluzione, in quanto più immediata.
Inoltre, il funzionamento del client di OneDrive è praticamente identico a quello della controparte Windows, di cui ti ho parlato in questo capitolo. La differenza risiede nel fatto che nel client per macOS non è possibile eseguire la sincronizzazione automatica dei file multimediali o il backup delle cartelle personali dell’utente. Queste procedure devono essere eseguite manualmente, spostando i file e le cartelle all’interno di quelle di OneDrive sul Mac.
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