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Configurare VPN su iPhone e iPad

Oggi parleremo di come configurare una VPN su iPhone e iPad, utilizzando per lo scopo sia le app dei servizi (da installare come una qualsiasi altra app) sia il sistema di connessione VPN integrato all’interno del sistema operativo iOS o iPadOS e farlo manualmente.

Per proteggere la navigazione su Internet e mascherare l’indirizzo IP su iPhone e iPad possiamo utilizzare un servizio VPN dedicato, così da creare un tunnel sicuro e cifrato quando siamo all’estero o siamo connessi ad un hotspot pubblico.

Con un VPN su iPhone e iPad nessuno saprà quali siti stiamo visitando e nessun hacker potrà recuperare le nostre credenziali d’accesso (quando siamo connessi ad una rete vulnerabile o una rete già compromessa), aumentando sensibilmente il livello di sicurezza e privacy quando navighiamo da un dispositivo mobile.

Una VPN dunque altro non è che una rete virtuale privata, instaurata come connessione tra soggetti che utilizzano, come tecnologia di trasporto, un protocollo di trasmissione pubblico e condiviso, come ad esempio la suite di protocolli Internet.

VPN su iPhone e iPad

Perché usare una VPN

Se ci colleghiamo ad un hotspot Wi-Fi pubblico corriamo un grande pericolo: un malintenzionato potrebbe infatti captare il traffico dati tra l’iPhone/iPad e il punto d’accesso a cui siamo collegati, gettando le basi per un furto d’identità o per accedere ai conti correnti bancari. Utilizzando una VPN saremo in grado di bloccare ogni violazione della privacy utilizzando una connessione cifrata dal telefono fino al sito che abbiamo scelto di caricare.

La VPN è attualmente uno dei migliori sistemi per tutelare la privacy degli utenti su iPhone e iPad. Molti utenti non lo sanno ma la connessione a Internet è spiata da moltissimi soggetti, spesso insospettabili: il provider Internet per esempio può tenere traccia dei siti che un utente iPhone o iPad visita, così da generare dei log utili in caso di indagini o di richieste da parte di qualche agenzia governativa.

Molti utenti desiderano avere sempre a portata di mano una VPN per cambiare rapidamente indirizzo IP, così da poter accedere ai servizi che limitano l’accesso agli utenti di alcune nazioni o superare i sistemi di filtraggio e di censura (come per esempio il Great Firewall cinese).

Quale VPN scegliere

Scegliendo un buon servizio VPN per l’iPhone o l’iPad potremo beneficiare di server veloci in qualsiasi parte del mondo e di connessioni cifrate con tecnologia militare, così che nessun dato possa essere intercettato. Di servizi tra cui scegliere ce ne sono molti ,qui di seguito mostriamo quelli tra i più conosciuti e miglior efficienza per dispositivi Apple.

cyberghost vpn

Veloce, affidabile, super sicura con una crittografia potente. Ottima per lo streaming 4K.

nordvpn

Una tra le migliori VPN per privacy, sicurezza e velocità su numerosi server.

provate internetaccess vpn

Popolare VPN affidabile e estremamente veloce con sede negli Stati Uniti. Alto livello di sicurezza.

vyprvpn

VPN con una sicurezza elevata e una delle più reti più estese

express vpn

Veloce e sicura offre una protezione completa anche con P2P, streaming in 4K

surfshark vpn

VPN veloce e semplice da usare anche per i meno esperti.

private vpn

Uno dei migliori provider VPN in termini di rapporto qualità/prezzo

pure vpn

Un’ottima scelta per lo streaming e la navigazione sul web

hide my ass vpn

Una delle prime VPN. Veloce e con il maggior numero di server nel mondo.

ip vanish vpn

La migliore VPN per i principianti con alcune buone opzioni di sicurezza

trust.zone

Molto conveniente e veloce, facile da usare, senza registrazione

Configurare VPN su iPhone e iPad tramite app

Il metodo più semplice e rapido per configurare una VPN su iPhone prevede l’utilizzo dell’app fornita dal servizio, liberamente scaricabile dall’Apple App Store. Dopo aver scelto il servizio e attivato un account (in prova gratuita o in abbonamento) apriamo l’App Store sul device Apple, pigiamo sull’icona Cerca in basso a destra e cerchiamo il nome del servizio VPN scelto.

Configurare VPN su iPhone e iPad tramite app

Una volta identificato il servizio premiamo sul tasto Ottieni accanto al nome per avviare il download dell’app VPN; se in passato abbiamo già scaricato un’app VPN troveremo l’icona della nuvola con la freccia verso il basso (al posto del tasto Ottieni), così da poter scaricare velocemente un’app già usata in passato. Non appena il download è terminato pigiamo sull’icona dell’app e, nella schermata iniziale, premiamo su AccediSign in o Login per poter inserire le credenziali d’accesso dell’account creato per usufruire della VPN.

Dopo aver inserito le credenziali è necessario fornire il consenso a tutte le finestre d’avviso che compariranno sullo schermo, così da poter sbloccare appieno tutte le funzionalità del servizio; per connettersi è sufficiente scegliere una nazione o un server sulla mappa dell’app e premere su Connetti o su Connect per avviare la VPN su iPhone o su iPad.

Su alcune app è possibile anche connettersi velocemente al server più veloce premendo sul tasto Quick Connect (presente di solito nella prima schermata dell’app).

Configurare manualmente una VPN

Se hai tutte le informazioni di accesso a portata di mano, puoi configurare manualmente un client VPN su iPhone:

  • Clicca su Impostazioni
  • Seleziona Generali
  • Tap su VPN
  • Clicca su Aggiungi configurazione VPN…
  • Clicca su Tipo e scegli tra IKEv2, IPSec o L2TP
  • Torna indietro e inserisci tutte le altre informazioni: descrizione, Server e ID Remoto
  • Inserisci le credenziali di autenticazione (Nome Utente o Certificato)
  • Se usi un proxy, puoi attivarlo cliccando in basso su Manuale o Automatico
  • Clicca su Fine
Configurare manualmente una VPN

Ora non devi far altro che ritornare alla schermata VPN e attivare la configurazione appena completata. Anche in questo caso, non dimenticare di disattivarla quando non serve.

Adesso hai tutte le informazioni necessarie per configurare una VPN sul tuo iPhone.

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WhatsApp: rubare il profilo diventa banale

Avevamo parlato in un articolo precedente di come WhatsApp fosse considerato da parte del capo di Telegram, Pavel Durov, poco sicuro. Attraverso un indirizzo email e il numero di telefono della vittima, gli hacker possono “rubare” un profilo WhatsApp in maniera banale, senza troppi problemi.

Il problema è piuttosto serio. Due ricercatori di sicurezza, Luis Marquez Carpintero ed Ernesto Canales Pereña hanno dimostrato che chiunque potrebbe potenzialmente prendere possesso di un account WhatsApp utilizzando una procedura assolutamente facile.

La cosa incredibile è che questa procedura sfrutta un meccanismo di sicurezza implementato in WhatsApp per verificare gli account.

In pratica, se si conosce il numero di telefono della vittima e si ha un indirizzo email valido è possibile “sfrattare” il legittimo titolare di un account WhatsApp e insediarsi al suo posto.

whatsapp hacker rubano profilo
Attraverso una banale procedura, gli hacker possono rubare il nostro profilo Whatsapp

Come funziona

Il funzionamento della procedura, dicevamo, è semplice: addirittura banale.

La prima cosa che l’hacker farà sarà installare una copia pulita di WhatsApp su uno smartphone nuovo. In seguito poi indicherà il numero di telefono dell’ignara vittima quando la procedura di attivazione del profilo lo richiederà.

A questo punto WhatsApp procederà alla verifica del numero di telefono inviando il codice di verifica al telefono della vittima. Ovviamente l’hacker non ha accesso al telefono della vittima e quindi inserirà dei codici a caso fino a quando WhatsApp, rilevando questa cosa come potenzialmente pericolosa, blocca l’account della vittima per 12 ore.

Da questo punto in poi scatta la parte subdola dell’operazione. L’hacker, infatti, spacciandosi per la vittima, invia una email al supporto tecnico di WhatsApp affermando che il telefono sul quale è stato inviato il codice da digitare per l’autenticazione nel profilo è stato rubato oppure smarrito.

Quindi si ha la necessità di attivare il profilo su un nuovo numero. WhatsApp in seguito a questa richiesta effettua una semplice verifica dell’autenticità dell’email e poi sblocca il profilo sul “nuovo” telefono, ovvero sul telefono dell’hacker. A questo punto si ritroverà con il profilo della vittima sbloccato e funzionante sul suo smartphone.

Come risolvere

Una volta che l’hacker è entrato in possesso del profilo della vittima, per quest’ultima le cose si complicano.

L’unico modo per rientrarne in possesso, difatti, è quello di ripetere esattamente tutta la procedura utilizzata dall’hacker, ovvero reinstallare WhatsApp, cioè immettere un codice sbagliato fino a bloccare il profilo e inviare l’email a WhatsApp. Ovviamente, questa procedura non potrà essere ripetuta all’infinito, ma solo per tre volte prima di bloccare il profilo abbinato.

Fortunatamente questa procedura non permette all’hacker di leggere i messaggi e la cronologia delle conversazioni effettuate e ricevute, visto che questi dati sono memorizzati sullo smartphone della vittima che, si spera, è inaccessibile all’hacker.

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email lette
Consulenza, Internet, Smartphone

Come scoprire se le email inviate vengono lette

Ecco una breve guida dove spiegheremo come scoprire se vengono lette o meno le email inviate.

  • Rechiamoci sulla pagina del Chrome WebStore dedicata a MailTrack (http://bit.ly/chromemailtrack), clicchiamo sul pulsante Aggiungi e su quello Aggiungi estensione. Nella nuova scheda che si apre, premiamo sul pulsante per eseguire l’accesso all’account Google.
mailtrack
  • Tutte le email inviate a partire da questo momento saranno contrassegnate dal simbolo di una doppia spunta. Una spunta grigia e una verde indica “messaggio ricevuto”, mentre entrambe le spunte verdi indicano “messaggio aperto”.
gmail email lette
  • Unitamente alla visualizzazione delle spunte, a conferma dell’avvenuta lettura di un messaggio di posta elettronica riceveremo anche un’email da parte di MailTrack. Questa ci dirà che i destinatari hanno letto il messaggio inviato, con data e orario al seguito.
scoprire se le email inviate vengono lette

Sapere se un’email è stata letta con Gmail da mobile

Per questa funzione, puoi rivolgerti ad alcune app che sono davvero intuitive. Si possono usare gratuitamente per brevi periodi di prova o per periodi di tempo illimitati, ma con funzioni limitate. Ecco tutto in dettaglio.

email tracking android

Una delle migliori app che puoi utilizzare per sapere se un’email inviata con Gmail è stata effettivamente letta è Track – Email Tracking. Questo è un client di posta mobile disponibile per Android e iOS che integra una comoda feature che consente proprio di fare ciò. L’app è utilizzabile gratuitamente per 7 giorni. Al termine della trial, per continuare a utilizzare le funzioni di tracciamento dei messaggi, è necessario sottoscrivere uno dei piani d’abbonamento fra quelli disponibili, a partire da 19,99 dollari al mese.

Dopo aver installato e avviato Track sul tuo device, pigia sul bottone Activate track for free! situato al centro dello schermo, accedi al tuo account Google per collegare il client a Gmail e consenti all’app di accedere alle informazioni relative alla tua posta elettronica pigiando sul bottone Consenti. Dopodiché pigia sul bottone giallo Send test email to yourself se vuoi fare una prova inviando un’email a te stesso. Oppure pigia sul bottone Activate auto-tracking per attivare il monitoraggio automatico dei messaggi.

Per inviare un messaggio, fai tap sull’icona della matita situata in basso a destra per creare un nuovo messaggio e, nel modulo che compare, digita l’indirizzo email del destinatario dell’email che vuoi tracciare e pigia sul pulsante verde Prepare Tracked Email: a questo punto si aprirà in modo automatico il client predefinito sul tuo device dal quale puoi comporre il messaggio e inoltrarlo pigiando sul pulsante Invia. Una volta avrai composto e inviato l’email al destinatario, non appena questi la leggerà visualizzerai la dicitura READ in corrispondenza del messaggio inviato (nell’app di Track) e riceverai anche un’email di conferma in merito all’avvenuta lettura.

Mail Tracker (iOS)

mail tracker ios

Se usi un iPhone o un iPad, ti consiglio di provare anche Mail Tracker, un’app che imprime un watermark alle email inviate informando i destinatari delle stesse che sono tracciate, ma che in compenso può essere usata gratuitamente. Per rimuovere il watermark e per usufruire delle feature avanzate messe a disposizione dall’app, è necessario acquistare la sua versione completa, che costa 10,99 euro.

Dopo aver installato e avviato Mail Tracker sul tuo device, pigia sul pulsante Next per quattro volte di fila, premi poi sulla voce Consenti per abilitare le notifiche provenienti dall’app, fai tap sul bottone (+) collocato in alto a sinistra, digita nell’apposito campo di testo l’oggetto del messaggio che vuoi inviare e poi sul bottone Done.

A questo punto, si aprirà l’app Mail, il client installato “di serie” su iOS: non devi fare altro che pigiare prima sul campo di testo Cc: Ccn: Da:, poi sul campo di testo Da:selezionare l’account Gmail da utilizzare e, non appena sei pronto, inviare il messaggio pigiando sul pulsante Invia.

Non appena il destinatario leggerà il messaggio, riceverai una notifica sul tuo device e visualizzarai la dicitura Read Once (letto una volta) sotto l’oggetto del messaggio inviato (sempre dall’app di Mail Tracker).

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creare avatar su facebook
Creative, Smartphone, Social media

Come creare il proprio avatar su Facebook

Stufo delle solite foto profilo? Oggi vi insegneremo come creare degli avatar personalizzati, in modo da rendere la foto del vostro profilo Facebook più originale. Chi non vuole utilizzare una propria foto da usare come immagine del proprio profilo può sicuramente fare uso di un avatar. Un avatar è una rappresentazione virtuale di noi, di solito in forma di fumetto e molto divertente.

Dopo aver lanciato Rooms, la comoda funzione per le videochiamate di gruppo, Facebook ha inserito anche la possibilità, per ogni utente del social network, di creare un avatar e di utilizzarlo non solo come immagine di profilo ma anche per avere dei piacevoli sticker personalizzati da utilizzare nei commenti ai post e nelle chat con i propri amici. Scopriamo insieme come fare per creare un avatar su Facebook e Messenger, e come utilizzarlo sia sulla chat di Facebook che su altre chat.

avatar su Facebook

Creare Avatar dal cellulare

Nella versione desktop ancora non è possibile creare il proprio avatar, ma possiamo farlo semplicemente tramite l’applicazione di Facebook su Android e iOS (iPhone e iPad). Quindi per creare il tuo avatar basta andare nel menu Avatars come mostrato in figura

avatars da cellulare

• apri l’app di Facebook e fai l’accesso con le tue credenziali (username e password); • quindi premi il tasto menu in alto a destra (è caratterizzato da tre linee sovrapposte); • premi il pulsante Altro e poi sulla voce Avatars.

A questo punto si ci troverà di fronte alla procedura per la creazione dell’avatar. È davvero intuitiva, per fare un buon lavoro e realizzare un risultato che ti somigli davvero potrai premere l’icona della funzione specchio. Si trova in alto a destra nell’interfaccia, e farà apparire la tua immagine ripresa tramite la videocamera frontale del dispositivo. Così potrai scegliere, fra le molte opzioni disponibili, quelle di tuo gradimento.

avatar fotocamera

C’è davvero l’imbarazzo della scelta, si può personalizzare ogni parte dell’avatar, dal colore della pelle alla capigliatura, dalla forma degli occhi alla corporatura e, come se non bastasse, potremo scegliere addirittura anche l’abbigliamento. Quando sarai soddisfatto del tuo avatar potrai salvare il risultato premendo il tasto a forma di V in alto a destra nell’interfaccia dell’app. Dopo aver creato e salvato l’avatar, si potrà visualizzarne un’anteprima completa e potrai decidere di tornare alla modalità di modifica tramite il tasto matita, oppure vedere come il nostro avatar appare nei diversi adesivi che esprimono le nostre emozioni: felice, triste, arrabbiato…Se si vuole impostare il proprio avatar come immagine di profilo si può farlo premendo in questa schermata l’apposito tasto con la freccia.

Creare un Avatar all’interno di Messenger

È anche possibile creare direttamente all’in-terno dell’applicazione Messenger il proprio avatar Facebook. Dopo aver installato l’app, disponibile per Android e iOS (iPhone e iPad), bisogna:

• aprire l’app e accedere con le proprie credenziali; • avviare una qualsiasi conversazione; • nel box di scrittura (e non sulla tastiera dello smartphone) premere sul tasto con la faccina; • quindi invece di scegliere uno Sticker (Adesivi) premere il tasto caratterizzato dalla faccina con la lingua di fuori; • a questo punto si sarà entrati nella modalità di creazione dell’avatar; • dopo aver atteso il caricamento si può premere sul pulsante blu Crea il tuo Avatar. Qui si potrà creare e salvare il proprio avatar esattamente come abbiamo descritto nel precedente paragrafo.

Utilizzare l’avatar su Facebook

Una volta salvato il proprio avatar si può utilizzare nei commenti di Facebook e nelle conversazioni (su ogni piattaforma anche sul sito). Farlo è semplice: nei campi di testo in entrambi i casi basta premere il pulsante caratterizzato da una faccina che ride (che si aggiunge ai tasti che permettono l’accesso alle GIF e agli adesivi). Per utilizzare i nuovi sticker animati basati sugli avatar anche sulla versione desktop del sito di Facebook, ad esempio quando si vuole fare un commento, basta cliccare sul box del commento, quindi premere il tasto degli adesivi; dentro, fra le categorie, potrai notare una faccetta che ride che contiene i nuovi e divertenti stickers.

Se si vuoi utilizzare i divertenti nuovi stickers personalizzati su altre piattaforme di chat puoi farlo senza problemi:

• aprire l’app di Facebook su Android o iOS; • nella schermata principale premere in alto a destra l’icona menu (caratterizza dalle tre linee); • premere il pulsante Altro per mostrare tutte le opzioni e infine scegliere la voce Avatars; • premere il tasto degli adesivi e quindi sceglierne uno; • fare tap su Altre opzioni: si accederà al menu Condivisione e si potrà inviare lo sticker scelto nella chat che preferiamo (ad esempio su WhatsApp).

avatar da altre chat

Avete creato così il vostro avatar, adesso potete sbizzarrirvi e divertirvi insieme ai vostri amici! Alla prossima!

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Digitalizzazione, Formazione, Smartphone

Usare lo smartphone come Webcam per PC?

Lo sapevi che puoi usare la fotocamera del tuo smartphone come webcam per il tuo Pc? E’ semplicissimo, basta seguire questa nostra guida.

Non riesci più ad avviare videochiamate su Skype, Teams e Zoom per colpa della Webcam? Tranquillo, puoi chiedere aiuto al tuo cellulare. Molti computer non hanno una webcam e, vista la grande richiesta derivante dalle esigenze collegate alla DAD (la didattica a distanza) adottata da moltissime scuole, trovarne una in negozio non sempre è una cosa semplice.

Usare lo smartphone come Webcam per PC

Se poi la si trova, spesso questa ha costi esagerati rispetto a qualche mese addietro perché l’enorme e improvviso aumento della richiesta ha fatto lievitare notevolmente anche i relativi prezzi, per cui spesso anonime webcam di dubbia qualità, con risoluzioni ben al di sotto del comune senso del pudore video-comunicativo, vengono venduti come fossero dei gioielli tecnologici di altissima qualità. In realtà, non abbiamo certo bisogno di acquistare una webcam per completare la con-figurazione del nostro computer. Possiamo tranquillamente utilizzare a questo scopo la fotocamera dello smartphone o del tablet Android o iOS che utilizziamo tutti i giorni.

Così facendo, oltre a risparmiare, potremo sfruttare una videocamera con risoluzione e qualità video sicuramente superiore a quella della gran parte delle webcam presenti in commercio. Due vantaggi da non sottovalutare di certo. Com’è possibile realizzare questa magia? In effetti non serve molto: basta avere uno dispositivo mobile Android o iOS e installare una delle tante applicazioni disponibili. Tra le di-verse che si possono reperire gratuitamente sul Play Store di Google o sull’App Store di Apple, ne abbiamo scelta una particolarmente semplice da utilizzare, ma non per questo meno efficace: DroidCam. Per il suo funzionamento, dopo aver installato l’app sullo smartphone, occorre procedere con l’installazione di un client sul computer dove verrà utilizzata la webcam. La configurazione è molto semplice da eseguire: occorre inserire solo l’indirizzo IP di connessione. Vediamo come procedere.

  1. Installiamo l’app sullo smartphone

Avviamo lo store presente sul nostro smartphone (Google Play o App store) e scarichiamo l’applicazione DroidCam. Una volta installata tappiamo su Apri, scorriamo i suggerimenti che saranno proposti e infine su Got It. L’applicazione chiederà l’autorizzazione per accedere a microfono e camera. Concediamoli e proseguiamo.

droidcam webcam app

2. Prepariamo il computer

Dal PC colleghiamoci al sito http://bit.ly/pcdroidcam e clicchiamo su Download Windows Client per scaricare l’applicazione DroidCam sul PC. Autorizziamo l’esecuzione e seguiamo i passi per installarla cliccando su Next, I Agree, Nexte Install. Terminiamo con un clic su Finish.

installazione droidcam 2
installazione client droidcam

3. Avviamo il client

Da telefono e computer colleghiamoci alla stessa rete, avviamo DroidCam sullo smartphone e prendiamo nota dell’indirizzo IP visualizzato. Eseguiamo DroidCam Client sul PC, inseriamo l’IP nella casella Device IP, attiviamo l’audio (se voglia-mo) cliccando su Audio e infine clicchiamo su Start. Fatto!

client droidcam

4. Qualche impostazione

Tappando sulle impostazioni dell’app Android, e poi su Camera N° è possibile scegliere se utilizzare la fotocamera predefinita, cioè quella posteriore, oppure quella frontale. Sull’app iOS, invece, sempre dalle impostazioni, potremo anche scegliere la qualità video per ottimizzare la trasmissione delle immagini.

impostazioni fotocamera
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WhatsApp: entrata in vigore dei nuovi termini

Scatta oggi l’entrata in vigore dei nuovi (e controversi) termini di utilizzo di WhatsApp, annunciati per la prima volta a gennaio. Oggi, 15 maggio, scatta la giornata in cui WhatsApp impone a tutti la scelta: o si accettano le nuove policy del servizio, o non le si accetta.

Se dapprima la minaccia era quella dell’esclusione dall’uso dell’app (imponendo di fatto l’accettazione delle policy), in seguito il gruppo ha rettificato la propria azione ed ora ha trovato una nuova via.

Chi non accetterà le regole di WhatsApp sarà impossibilitato ad accedere alle sue funzioni. Per oltre due miliardi di utenti in tutto il mondo è scattato l’ultimatum.

Nessuno sarà escluso dall’app. Anche chi non accetta i nuovi termini d’uso, quindi, potrà continuare ad utilizzare WhatsApp senza che venga accompagnato forzatamente alla porta. Tuttavia la sua esperienza sarà profondamente differente e tale da imporre di fatto l’accettazione dei termini.

Inizialmente l’aggiornamento era stato programmato per l’8 febbraio. Tuttavia le proteste degli iscritti, di cui hanno giovato le rivali Telegram e Signal, e le reazioni di diverse autorità nazionali e sovranazionali – tra cui il Garante italiano per la privacy – hanno spinto Menlo Park a rinviare la scadenza di oltre tre mesi per illustrare con maggiore chiarezza le novità in arrivo.

In Europa

Whatsapp, entrata in vigore dei nuovi termini

In Europa l’aggiornamento non comporterà (quasi) nessuna modifica della privacy, I garanti non sembrano dello stesso parere. Come ad esempio Johannes Caspar, commissario di Amburgo per la protezione dei dati e la libertà di informazione, che giusto martedì ha intentato un procedimento contro la divisione europea di Facebook chiedendole di non raccogliere né elaborare alcun dato dagli utenti tedeschi di WhatsApp. In più ha invocato l’intervento dell’European Data Protection Board (Edpb) affinché approfondisca la questione e prenda una decisione vincolante in tutta Europa (qui il comunicato). Tra i problemi riscontrati, informazioni «non chiare», dal «contenuto fuorviante» e «notevoli contraddizioni».

Si legge ancora: «Anche dopo un’analisi approfondita non si comprende quali conseguenze possa avere il consenso per gli utenti». Di fatto, nulla di diverso rispetto a quanto osservato tre mesi fa dal già citato Garante italiano, che aveva definito impossibile per gli utenti sia «evincere quali siano le modifiche introdotte» che «comprendere chiaramente quali trattamenti di dati saranno in concreto effettuati dal servizio di messaggistica». WhatsApp però tira dritto e va al muro contro muro. Un portavoce della piattaforma ha fatto sapere agli organi di stampa che, «poiché le affermazioni del commissario di Amburgo sono errate, il suo ordine non avrà alcun impatto sul lancio dell’aggiornamento». Né in Germania né tanto meno negli altri Paesi.

In USA

Negli Stati Uniti e in altre zone del mondo, invece, diventa obbligatorio accettare che Facebook possa impiegare dati come il numero di cellulare o la rubrica di WhatsApp per mostrare pubblicità personalizzate. Delineati i possibili scenari, la domanda di fondo è: davvero, come sostiene WhatsApp, le uniche modifiche saranno legate agli account Business? «Non ho né strumenti né motivi per credere che ciò non sia vero – dichiara l’avvocato Ivan Rotunno, special counsel dello Studio Orrick ed esperto in materia di privacy e questioni regolatorie del web –. 

Whatsapp, aggiornamento termini

In assenza di accettazione, le limitazioni previste sono le seguenti:

Non potrai accedere all’elenco delle chat, tuttavia potrai rispondere alle chiamate e alle videochiamate in arrivo. Se hai abilitato le notifiche, potrai toccarle per leggere o rispondere ai messaggi, o richiamare in caso di chiamata o videochiamata persa.
Dopo alcune settimane con funzionalità limitate, non potrai ricevere chiamate in arrivo o notifiche e WhatsApp interromperà l’invio di messaggi e chiamate al tuo telefono.

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Applicazioni, Smartphone

Clubhouse: a breve per Android

Al via la fase di beta test per la versione Android di Clubhouse: ora è ufficiale, ma per il momento sono pochi gli utenti coinvolti.

Ormai da qualche mese al centro dell’attenzione, Clubhouse è senza alcun dubbio l’app più chiacchierata dall’inizio del 2021 a oggi. Ha fondato il proprio successo su una formula che, anziché aggiungere qualcosa, l’ha tolto, eliminando la componente video dalle conversazioni di gruppo proprio nel momento dominato da soluzioni come Google Meet, Microsoft Teams e Zoom.

Rimane al momento un’esclusiva iOS, ma il debutto della versione Android sembra ormai non troppo lontano. I primissimi beta test per la versione Android di Clubhouse sono iniziati. Annunciato ieri dagli sviluppatori nell’ultimo post di aggiornamento sul canale beta dell’app per iOS. Per il momento non è ancora scaricabile liberamente. Si prevede il rilascio entro maggio.

La data, specificano, è indicativa e potrebbe dunque subire variazioni. A gennaio, Clubhouse aveva confermato il programma di espansione ad Android, anche se i lavori non erano ancora iniziati. Clubhouse, che si potrebbe definire il social network dei messaggi vocali, è il grande trend del momento: nonostante sia disponibile solo su iOS, ha accumulato già milioni di download e di utenti, aiutata anche dall’interesse di personalità di spicco come Elon Musk e Mark Zuckerberg.

Clubhouse su Android in beta, solo per pochi

La realizzazione dell’app per Android, in corso da qualche settimana, dovrebbe essere conclusa per fine aprile, con un lancio globale entro maggio. C’è un riferimento esplicito a inizio dei test beta su Android, ma soprattutto un indizio concreto alle tempistiche necessarie per il lancio o quantomeno per un ampliamento degli utenti coinvolti: se ne saprà di più entro le prossime settimane.

Assieme alla versione Android, Clubhouse potrebbe eliminare la necessità di ottenere un invito per entrare, allargando così a tutti le opportunità di accesso. Questo, secondo gli esperti, dovrebbe essere un modo per riaccendere l’interesse intorno ad un social che, dopo un lancio globale di successo, sembra aver arrestato la sua crescita.

Tuttavia, stando alle ultime statistiche di febbraio 2021, Clubhouse ha superato quota 8 milioni di download globali, nonostante sia ancora in beta e solo su iPhone e iPad. Ma la concorrenza non sta a guardare: Twitter ha lanciato “Spaces“, in versione di prova. Così come Facebook, che sta sperimentando la piattaforma “Hotline”, simile a Clubhouse ma con l’aggiunta della modalità video.

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Facebook e Instagram: a pagamento su iOS?

Con la nuova funzionalità introdotta da Apple ad aprile con IOS 14.5, App “Tracking Transparency”, ovvero la richiesta del consenso per il tracciamento da parte delle app, sia Facebook, che aveva criticato la novità fin dal principio, sia Instagram, stanno ipotizzando l’eventualità di chiedere una somma di denaro per l’accesso ai servizi tramite un avviso. Entrambe le app mostrano una schermata “minacciosa” che ipotizza la possibilità di versioni a pagamento dei due servizi.

In realtà si tratterebbe soltanto di un tentativo per spaventare gli utenti qualora non si conceda il permesso al tracciamento su iOS. L’azienda di Menlo Park, che inizialmente aveva criticato la decisione di Apple, ha poi fatto marcia indietro affermando che Facebook si troverà in una buona posizione quando Apple inizierà ad applicare la trasparenza del tracciamento delle app e che potrebbe persino trarre vantaggio da questi cambiamenti.

Facebook Instagram a Pagamento su IOS?

A pagamento su IOS?

Facebook e Instagram quindi a pagamento su IOS? Per ora no.

Si tratta quindi di un chiaro avviso attraverso cui la società americana vuole scoraggiare il tanto discusso e criticato sistema di tracciamento di iOS 14.5, che è stato al centro di un aspro confronto a suon di pagine dei giornali tra Facebook ed Apple. Questa è la prima posizione di apertura di Facebook verso le nuove regole della privacy integrate in iOS 14.5, che obbligheranno gli sviluppatori a chiedere il consenso esplicito degli utenti prima di attivare il tracciamento tramite IDFA. Prima ancora dell’arrivo di ATT, Facebook aveva evidenziato le possibili conseguenze per le PMI che ricavano profitti dalle inserzioni pubblicitarie. Sembra che comunque Facebook sia intenzionata ad introdurre una versione a pagamento. Da circa due anni, sulla home page del social network è stata eliminata la frase “È gratis e lo sarà sempre“. Zuckerberg aveva dichiarato nel 2018 che ci sarà sempre una versione gratuita di Facebook. Ciò non esclude che possa essere introdotta una versione a pagamento dell’app in futuro.

Mark Zuckerberg

Gli utenti iOS hanno iniziato a vedere una schermata informativa che elenca tre motivi per cui è necessario attivare il tracciamento nell’app Facebook e Instagram:

  • Mostrare inserzioni pubblicitarie più personalizzate
  • Supportare le aziende che usano le inserzioni per raggiungere i clienti
  • Mantenere Facebook/Instagram gratuiti
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Pagamenti nelle chat di Telegram. Tutte le novità

Il nuovo aggiornamento dell’app Telegram, presentato e rilasciato in queste ore, porta con sé molte novità. La più significante riguardante il lato business è la possibilità, offerta ai commercianti, di ricevere pagamenti all’interno di qualsiasi chat.

Il debutto dei pagamenti Telegram

Sono passati ormai 4 anni da quando è stato introdotto il supporto alle transazioni. Il team al lavoro sull’applicazione li ha chiamati Pagamenti 2.0: una delle più importanti novità e ulteriore passo in avanti. Grazie alla partnership con otto fornitori che gestiscono altrettanti circuiti o piattaforme per la movimentazione del denaro, è stato possibile implementare questa funzione. Stripe, Yandex.Money, Sberbank, Tranzzo, Paymem, CLICK, LiqPay ed ECOMMPAY. L’ elenco sarà destinato a crescere con tutta probabilità nell’immediato futuro. Ai venditori è stata concessa la possibilità di accettare pagamenti con carte di credito in qualsiasi chat dell’applicazione di messaggistica.

Gli utenti-acquirenti hanno modo, se lo desiderano, di aggiungere una mancia all’importo speso. Telegram sottolinea che non applica alcuna commissione e non conserva alcun dato sui pagamenti, in linea con la propria filosofia in tema di privacy. La funzionalità è accessibile sia dalle app mobile sia dalle versioni desktop.

app Pagamenti nelle chat di Telegram

Telegram anticipa WhatsApp, nonostante l’app di Facebook stia sperimentando, in Italia dovremo ancora attendere.

Tra le altre funzionalità inedite introdotte dall’aggiornamento troviamo le chat vocali programmate, i mini profili ad esse associati e nuove versioni desktop con supporto a sticker animati, modalità scura, cartelle chat e altro. Miglioramento nella riproduzione dei video, visualizzazione delle immagini con il pinch-to-zoom e le animazioni.

Il download dell’aggiornamento è disponibile sia per iOS tramite app store dedicata, che per Android. Per quanto riguarda quest’ultima bisognerà attendere il via libera di Google per la pubblicazione su Play Store. Tuttavia, per chi volesse scaricare l’APK, lo trova sulle pagine del sito ufficiale.

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Liberare lo spazio occupato da WhatsApp

Torniamo a parlare di WhatsApp: In questa guida vi spieghiamo come liberare lo spazio occupato dall’app, agendo direttamente dall’applicazione sia su Android sia su iOS.

Come liberare lo spazio occupato su WhatsApp

Dopo aver aperto WhatsApp, gli utenti possono facilmente eliminare dal proprio dispositivo i files ricevuti nelle varie chat . Può essere fatto in maniera selettiva, quindi scegliendo solo determinati files oppure solo alcune conversazioni. Ecco come cancellare file inutili su WhatsApp, sia su iOS che su Android

Procedura su iOS
Apri l’applicazione, seleziona “Impostazioni” in basso a destra e da lì scegli “Spazio e dati” e poi “Gestisci spazio”.

Procedura su Android
Apri l’applicazione, tocca sui tre puntini verticali in alto a destra e poi prosegui in Impostazioni > Spazio e dati > Gestisci spazio.

Dalla schermata che si apre, si vede lo spazio occupato interamente da WhatsApp e quello libero sul dispositivo.

Lo spazio occupato dall’app si divide fra “media di WhatsApp”, ( foto, video e documenti) e “app e altri elementi”. In questo caso, l’utente può agire sulla prima categoria di contenuti, perchè non tutto lo spazio occupato da WhatsApp è derivato da immagini o video condivisi sulle conversazioni.

Segue un elenco delle chat, che sono ordinate in base a quanto spazio occupano sullo smartphone. Toccando su una delle chat, l’utente avrà di fronte i vari media (anche i messaggi vocali), ordinati per dimensione.

Tenendo premuto su un contenuto, verrà selezionato; a quel punto, l’utente può selezionare altri file toccando le rispettive icone. Una volta fatto, bisogna toccare in alto l’icona a forma di cestino per eliminarli. Apparirà un avviso per confermare l’eliminazione; inoltre, è consigliabile di eliminare anche le copie di tale file in modo da risparmiare ulteriore spazio.

Disattivare il download automatico dei media

Come liberare facilmente lo spazio occupato da WhatsApp

Se è attiva la funziona Download automatico dei media, ogni qualvolta si riceverà un qualsiasi file da altri utenti, verrà automaticamente scaricato sullo smartphone. In questo modo lo spazio occupato dai dati dell’app andrà via via aumentando, creando problemi di memoria.

Anche non partecipando ad una conversazione, l’utente potrebbe trovare la galleria del dispositivo piena di video e foto.

Per evitare che ciò accada, l’utente in Impostazioni >  Spazio e dati può scegliere se scaricare i media sotto rete mobile (3G, 4G, 5G), quando è coperto dalla rete Wi-Fi oppure è in roaming.

È possibile anche scegliere quale media (foto, audio, video e documenti) scaricare automaticamente: deselezionando tutte le caselle per tutti i casi. Il download automatico dei media si disattiva su WhatsApp.

L’utente potrà comunque scaricare i file condivisi nelle conversazioni: basterà toccare il singolo file nelle conversazioni per far partire il download.

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