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Apple: firmate fondamentali concessioni sui pagamenti in-app

Una piccola concessione, ma estremamente significativa: nel muro contro muro che ha opposto Apple agli sviluppatori in tema di pagamenti in-app, il gruppo di Cupertino ha ceduto sul punto ed ha firmato una prima, minima, simbolica, ma fondamentale apertura. Minima, poiché ancora scevra degli effetti che le controparti vorrebbero; ma simbolica, perché laddove prima non c’erano margini di trattativa, ora c’è una firma che ammette l’abilitazione di strumenti alternativi.

La scelta di Apple sui pagamenti

L’accordo firmato con gli sviluppatori USA (chiudendo così questa prima class action, in attesa di altre e più importanti vertenze) prevede che Apple continui a mantenere il controllo circa gli strumenti di pagamento in-app utilizzati su App Store, ma al tempo stesso lascia agli sviluppatori la possibilità di contattare gli utenti per informarli circa la possibilità di strumenti di pagamento alternativi. Una concessione formale importante, un varco che si apre e riduce la pressione che andava accumulandosi sul caso.

Non è un terremoto, non ancora, ma è sicuramente un passo avanti importante. Mentre gli sviluppatori pretendono di abbandonare il monopolio imposto sui sistemi di pagamento utilizzabili sullo store di Cupertino, Apple rivendica il fatto che solo così possa mantenere in piedi il proprio modello di business sul più efficiente marketplace per applicazioni al mondo. La scelta è complessa anche per le authority antitrust, poiché ambo le parti adducono valide argomentazioni alle proprie rispettive tesi.

L’accordo

Apple ha voluto giungere ad un accordo, insomma, per evitare che i rischi della via giudiziaria potessero imporre soluzioni più radicali. Un accordo completo e complesso, che coinvolge molti aspetti del rapporto tra le parti, ma nel quale il passaggio cruciale è quello legato ai pagamenti:

Per dare agli sviluppatori maggior flessibilità nel coinvolgimento degli utenti, Apple concede l’uso di comunicazioni, quali le mail, per condividere informazioni a proposito dei metodi di pagamento esterni alla propria app iOS. Come sempre, gli sviluppatori non pagheranno ad Apple commissioni su qualsiasi acquisto avvenga al di fuori della loro app su App Store. Gli utenti devono consentire tali comunicazioni ed avere il diritto di opt-out.

pagamenti in-app apple

Gli sviluppatori potranno quindi stabilire connessioni parallele con la clientela e puntare maggiormente sulle vendite in-app facendosi forza di sistemi di fidelizzazione e monetizzazione nuovi. Apple, ovviamente, farà il proprio gioco per mantenere vivi i canali odierni, restando al centro dell’ecosistema per continuare a renderlo fruttuoso quanto è stato negli anni.

Sarà sufficiente?

La domanda è però lecita: basterà questa apertura all’Antitrust? Apple prevede infatti che gli sviluppatori possano fornire queste informazioni soltanto al di fuori dell’app, così che la “bolla” dell’App Store possa rimanere integra. La strada per gli sviluppatori resta infatti piena di ostacoli, tale per cui i modelli di acquisto extra-app possano rivelarsi ancora oltremodo impervi. Ecco perché l’accordo, pur se importante, resta simbolico e – forse – non sufficiente. Epic Games, nome sul quale si giocherà la partita più importante, non si accontenterà delle briciole. Con un primo statement, infatti, la “Coalition for App Fairness” definisce l’accordo come un “disperato tentativo” da respingere in toto.

La partita resta aperta e la concessione Apple, pur rappresentando un atto virtuoso, è probabilmente il classico “too little, too late“. Ma è comunque una mossa, in una scacchiera di interessi nella quale nulla va dato per scontato.

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Telegram: videochiamate fino a 1000 partecipanti

L’app di messaggistica di proprietà dell’imprenditore russo Pavel Durov si aggiorna su Android e iOS con tante novità, molte delle quali relative ai video. Infatti non solo ora le videochiamate su Telegram possono spingersi fino a 1000 partecipanti, ampliandone così l’uso e il significato e rendendole strumenti per seguire assieme concerti o altri eventi, ma migliora anche la qualità dei videomessaggi, che ora potranno essere catturati con una risoluzione maggiore e visualizzati conseguentemente in uno spazio più ampio nelle chat: lo zoom, inoltre, sarà disponibile anche durante la registrazione. E non solo, perché sempre restando sui video adesso sarà possibile anche metterli in pausa o riprenderli dall’inizio.

Videochiamate: 1.000 spettatori e 30 partecipanti

La nuova versione include numerosi miglioramenti per videomessaggi, fotocamera in-app, condivisione schermo e altre funzionalità. Con la precedente versione dell’app era possibile avviare videochiamate di gruppo con un massimo di 30 utenti. Ora su Telegram il numero è stato aumentato fino a 1000 partecipanti, ma solo 30 possono partecipare attivamente nelle videochiamate trasmettendo il loro video. Gli altri 970 possono solo seguire la videochiamata. L’azienda di Pavel Durov promette che questo limite verrà aumentato in futuro.

Novità più corpose per i videomessaggi. È stata incrementata la risoluzione video e gli utenti possono ingrandire il messaggio con un tocco. Quando sono in pausa è possibile andare avanti o indietro. Durante la registrazione con la fotocamera posteriore è possibile ingrandire l’immagine e aggiungere la musica che viene riprodotta in background.

Videochiamate: 1.000 spettatori e 30 partecipanti

Il lettore multimediale supporta ora le velocità di riproduzione video 0.5x, 1.5x e 2x (su Android anche per messaggi vocali e videomessaggi). Le videochiamate 1 a 1 supportano la condivisione dello schermo, mentre il suono del dispositivo è incluso in ogni videochiamata.

Altre novità sono l’autoeliminazione dei messaggi dopo un mese (oltre che dopo un giorno o una settimana), la riduzione della larghezza del pennello quando l’immagine viene ingrandita nell’editor, le animazioni nella schermata del codice di blocco, nuove animazioni per l’invio dei messaggi su Android e la nuova fotocamera in-app su iOS che sfrutta tutti i livelli di zoom del dispositivo.

Condivisione dello schermo e videomessaggi 2.0

Altri interventi sono costituiti dall’arrivo di una animazione diversa per la schermata di blocco in cui occorre inserire il pin, di nuove emoji animate, di animazioni inedite per l’invio degli sticker su Android, e di un’interfaccia modificata per la fotocamera in-app su iOS. Di seguito vi riportiamo il changelog fornito dall’applicazione stessa, una volta effettuato l’aggiornamento.

Videochiamate di gruppo 2.0: 

Le videochiamate di gruppo ora supportano fino a 1000 partecipanti per la parte video, oltre a un numero illimitato di partecipanti solo audio. 

• Per iniziare una videochiamata di gruppo, crea una chat vocale dal menu ⋮ nel profilo di qualsiasi gruppo di cui sei un amministratore, quindi attiva il video.

Velocità di riproduzione dei video: 

Tocca ⋯ nel lettore multimediale per selezionare la velocità di riproduzione 0,5, 1,5 o 2X mentre visualizzi un video.


Videomessaggi 2.0: 

Goditi la risoluzione più alta dei videomessaggi nelle tue chat. 

  • Tocca un videomessaggio per ingrandirlo. 
  • Riavvolgili e mandali avanti mentre sono in pausa.
  • Pizzica con le dita per ingrandire mentre registri un videomessaggio con la fotocamera posteriore. 
  • Continua a riprodurre la musica durante la loro registrazione.
  • Premi una volta il pulsante “messaggio vocale” per passare alla modalità video, quindi tieni premuto per registrare e rilascia per inviare.

Animazioni per l’invio di messaggi: 

Invia messaggi con animazioni migliorate – il tuo testo inserito si trasforma dolcemente nella bolla del messaggio mentre vola nella chat.

Aggiunta di timestamp

Timestamp: 

Aggiungi dei timestamp come ‘0:45’ alle didascalie dei video e alle risposte per creare automaticamente dei collegamenti che riproducono il video da quel momento specifico. 

• Se la didascalia di un video include un timestamp, tienilo premuto per copiare un collegamento a quel momento esatto.

Condivisione dello schermo con il suono: 

Condividi il tuo schermo nelle videochiamate 1 a 1, così come nelle videochiamate di gruppo. 

• L’audio del tuo dispositivo è incluso durante la condivisione dello schermo in qualsiasi videochiamata. 

• Scorri a destra o a sinistra per selezionare una sorgente video quando accendi la tua videocamera in qualsiasi videochiamata.

e altro: 

Abilita la cancellazione automatica nelle tue chat per rimuovere i messaggi dopo 1 mese (anche 1 giorno o 1 settimana). 

• Disegna facilmente piccoli dettagli nell’editor dei media – il pennello ora diventa più piccolo quando ingrandisci l’immagine.

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Green Pass su Wallet Iphone e Android

Ormai è ufficiale, anche in Italia, a partire dal mese di agosto del 2021, sarà obbligatorio esibire il Green Pass per accedere a determinati servizi nella vita di tutti i giorni. Chi non ne possederà una copia, non potrà infatti entrare all’interno dei locali pubblici, nei cinema e neppure nei mezzi di trasporto più affollati. Di conseguenza, avere il codice sempre a portata di mano è sicuramente la cosa migliore da fare. Gli attuali metodi di accesso però, non sono sicuramente così immediati. Bisogna infatti accedere all’applicazione IO, oppure a quella Immuni (con connessione ad internet perennemente attivata), o ancora, cercare il QR code tra la miriade di foto salvate nella galleria. Per questo motivo, è assolutamente consigliato esportare il pass all’interno dei propri portafogli digitali. In particolare, oggi vedremo come salvare il Green Pass su Wallet di iPhone e Android e averlo sempre a portata di mano.

Per quanto riguarda gli smartphone Android, andremo a ricercare le migliori alternative. Così da offrire anche a tutti gli altri utenti una soluzione altrettanto comoda e immediata. Prima di immergerci però nella guida, cerchiamo di capire i propositi dell’app IO e come la Pubblica Amministrazione ha intenzione di gestire in futuro questo tipo di salvataggio.

Salvare Green Pass su Wallet iPhone con l’app IO

L’app IO è indubbiamente il portale più comodo per la richiesta del Green Pass. Questa infatti, grazie alla profonda integrazione con i dati recuperati dall’account SPID o CIEID, riuscirà automaticamente a capire la situazione sanitaria dell’utente e ad inviare anche il codice senza particolari richieste. L’unica cosa da tenere attiva, sarà il toggle relativo agli aggiornamenti della certificazione verde europea.

Green Pass su Wallet: come averlo a portata di mano su iPhone e Android

Per farlo, basterà semplicemente accedere all’app IO inserendo le proprie credenziali, raggiungere la sezione “Servizi” dalle opzioni in basso, cliccare su “Certificazione verde COVID-19” e assicurarsi che i toggle alla destra di “Contattarti in app” e “Inviarti notifiche push” siano correttamente attivi.

In questo modo, non appena l’azienda sanitaria nazionale rilascerà il certificato, l’app IO invierà una notifica al proprio smartphone e potrà essere visualizzato nei messaggi ricevuti. Ma arriviamo ora alla questione del salvataggio.

Sul sito Web ufficiale dell’applicazione IO, nella sezione dedicata alla Certificazione verde, viene più volte segnalata la possibilità di salvare il Green Pass su Wallet di Apple, tuttavia, al momento, l’opzione risulta essere in fase beta e quindi non disponibile per il pubblico. Di conseguenza, al momento della stesura di questo articolo, non si potrà esportare il biglietto digitale direttamente dall’app IO. Vi consigliamo quindi di tenere sotto controllo gli aggiornamenti del servizio, tramite l’App Store, così da essere certi di poterlo fare il prima possibile.

Green Pass su Wallet Apple: come salvarlo

Nell’attesa che l’app IO rilasci ufficialmente la possibilità di salvare il Green Pass su Wallet di iPhone, vediamo come farlo attraverso il sito Web di CovidPass. Oppure in alternativa tramite l’applicazione di Stocard, disponibile anche su Android.

Salvare green pass su wallet con CovidPass

CovidPass è un progetto al quale si può accedere gratuitamente e da qualsiasi nazione europea. Si tratta banalmente di un portale Web capace di scansionare o importare il QR code relativo al proprio Green Pass e di generare rapidamente un biglietto digitale perfettamente compatibile con Apple Wallet. Tra l’altro, tale biglietto potrà anche essere personalizzato nel colore, così da renderlo più personale e facilmente riconoscibile in mezzo alle altre tessere.

Su iPhone, per esportare il Green Pass su Wallet, sarà necessario utilizzare il browser Safari. Una volta avviato infatti, bisognerà accedere al sito web di CovidPass, cliccando su questo link, e subito dopo iniziare con la configurazione del biglietto.

Per recuperare le informazioni della Certificazione verde, basterà scegliere se cliccare su “Avvia Fotocamera” oppure “Seleziona un File”. Optando per la prima delle due opzioni, si avvierà automaticamente la fotocamera, con la quale bisognerà inquadrare il codice QR del Green Pass. Automaticamente tutti i dettagli verranno rilevati. Scegliendo la seconda opzione invece, sarà possibile importare il codice dall’app “File”, oppure dalla galleria delle immagini.

In seguito, non servirà altro che scegliere il colore del biglietto da esportare (tra quelli disponibili), accettare la “Privacy Policy” disponibile nel punto 3 e infine confermare prima con il tasto verde “Aggiungi a Wallet” e poi con “Aggiungi” in alto a destra.

Green Pass nel wallet iPhone con Stocard

L’alternativa migliore al Wallet di iPhone, è sicuramente l’applicazione di Stocard. In molti infatti utilizzano questo servizio per conservare tutti i propri biglietti digitali. Recentemente, si è aggiornata per consentire a tutti gli utenti di registrare al suo interno anche la Certificazione verde relativa al COVID-19. Vediamo quindi in che modo sfruttarla.

Prima di tutto però, qualora non foste già in possesso dell’app, vi consigliamo di scaricarla direttamente da questo link. Una volta installata, bisognerà creare un account gratuito, oppure accedere più rapidamente tramite i profili social disponibili per la registrazione.

A questo punto, si potrà quindi avviare la configurazione del Green Pass. La prima cosa da fare, sarà cliccare su “+ Aggiungi carta” in basso a destra, successivamente cercare e cliccare sull’opzione relativa alla “Certificazione Verde COVID-19” e scansionare il codice QR del proprio biglietto. In alternativa, sarà anche possibile inserire manualmente il codice identificativo connesso alla certificazione.

A configurazione completata, il biglietto del Green Pass apparirà automaticamente nella lista delle tessere collegate al servizio. Stocard supporta perfettamente l’esportazione delle tessere in Apple Wallet, tuttavia, almeno per il momento, non sembra essere disponibile per la Certificazione verde. Per questo motivo, vi consigliamo di tenere sempre aggiornata l’app per scoprire quando sarà disponibile.

Green Pass su Android: come salvarlo

Purtroppo su Android non è disponibile il salvataggio del Green Pass sul Wallet. Questo semplicemente perché il suddetto servizio è di proprietà di Apple e accessibile unicamente da iPhone. Tuttavia, esistono delle alternative altrettanto valide e che in futuro saranno anche compatibili con Google Pay, ovvero il “Wallet” di Google.

Green Pass su Android con Stocard

Ma iniziamo con la piattaforma più universale e che abbiamo già analizzato in precedenza. Stocard è infatti disponibile pure su Android e si tratta anche dell’unico portafogli digitale attualmente disponibile per gli smartphone dotati del sistema operativo di Google e compatibile con la certificazione. Per iniziare la configurazione, vi invitiamo quindi ad effettuare il download dell’app direttamente dal Play Store cliccando su questo link.

Ad installazione completata, bisognerà quindi accedere (o creare) al proprio account inserendo le credenziali, oppure cliccando sull’icona del profilo social preferito. A questo punto, non servirà altro che cliccare su “+ Aggiungi carta” in basso a destra, premere sulla voce relativa alla “Certificazione Verde COVID-19” nell’elenco in basso e scansionare il codice QR del proprio biglietto, oppure, si potrà anche digitare manualmente il codice identificativo connesso alla certificazione.

L’interfaccia di Stocard per Android sarà esattamente la stessa di quella per iOS, di conseguenza, il biglietto potrà essere visualizzato direttamente dal portafogli digitale e accessibile dalla schermata principale dell’app. Attualmente il servizio non supporta l’integrazione con Google Play, ma non è esclusa la possibilità che venga integrato in futuro.

Green Pass su Android con Google Pay

La situazione ideale per tutti gli utenti Android è quella di conservare tutti le proprie tessere all’interno dell’app di Google Pay, la quale attualmente supporta le carte di pagamento, le tessere fedeltà, i coupon, i biglietti per gli eventi e quelli per i trasporti pubblici e gli aerei.

Subito dopo l’annuncio ufficiale del Green Pass però, Google si è messa subito al lavoro con lo sviluppo di un biglietto capace di supportare al suo interno tutti i dati relativi alla Certificazione. La cosa interessante però, è che per effettuare il download della carta, non servirà utilizzare alcuna applicazione esterna (come ad esempio IO o Immuni), in quanto tutte le API saranno accessibili direttamente dal servizio di Google Pay (o meglio, dei Google Play Services).

Attualmente però, tutto ciò sarà disponibile soltanto negli Stati Uniti, anche se in futuro verrà ampliato a tutte le nazioni europee, ovvero dove il Green Pass risulta essere realmente utile e obbligatorio. C’è da specificare inoltre, che il Certificato verde europeo di Google Pay non sarà conservato sul cloud come le altre tessere, così da limitare la condivisione dei dati e conservare la privacy dell’utente. L’accesso alla carta sarà quindi protetto da codice PIN e identificazione biometrica (impronta digitale o riconoscimento facciale).

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motorola edge 20
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Motorola Edge 20: nuove funzionalità business

Motorola ha annunciato ieri tre nuovi smartphone della serie Edge 20. Il produttore statunitense ha puntato molto sulle capacità fotografiche, ma sono state introdotte per il Motorola Edge 20 anche nuove funzionalità business per l’utenza aziendale, ovvero le piattaforme Ready For e Thinkshield for mobile.

Motorola Edge 20 per la produttività

Ready For può essere definito l’equivalente Motorola di Samsung DeX. Gli utenti che acquisteranno i nuovi Edge 20 potranno collegare lo smartphone in modalità wireless a monitor o TV con supporto alla tecnologia Miracast. Dopo aver effettuato la connessione, sullo schermo apparirà il Ready For Experience Hub. Lo smartphone si trasforma così in un telecomando o in un “air mouse”.

Ready For PC consente invece di condividere i contenuti tra smartphone e PC, quando collegati alla stessa rete WiFi. Dopo aver installato l’applicazione per Windows 10 e inquadrato il codice QR, sullo schermo apparirà Ready For Mobile Desktop. In assenza di connessione fissa è possibile usare il traffico dati, ma occorre il collegamento via USB Type-C.

Motorola Edge 20: nuove funzionalità business

Ready For PC permette inoltre di trasformare lo smartphone in una webcam full HD per videochiamate e live streaming sui social network. Ready For PC funziona su tutti gli smartphone della serie, ma non c’è la funzionalità webcam su Edge 20 Lite. Ready For è invece disponibile solo su Edge 20 e Edge 20 Pro.

Thinkshield mobile è una piattaforma per la gestione degli smartphone Edge 20 in azienda. Gli amministratori IT possono testare gli aggiornamenti prima dell’installazione, controllare le connessioni WiFi, cambiare le impostazioni di Ready For, scegliere le policy di sicurezza ed eseguire altre operazioni da remoto. Tutte le funzionalità sono accessibili tramite l’app OEMConfig pubblicata sul Google Play Store.

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Inviare messaggi a se stessi su WhatsApp

WhatsApp è l’applicazione di messaggeria istantanea più popolare del pianeta. Quello che molti utenti non sanno è che, oltre alle chat, alle chiamate e alle videochiamate, WhatsApp permette di inviare messaggi a noi stessi. Si tratta di un trucco untile, da utilizzare anche per i promemoria. Vuoi scoprire perché è utile mandare messaggi a se stessi su WhatsApp? In questo articolo ti spiegheremo come fare.

Perché inviare messaggi WhatsApp a se stessi?

Scrivere a se stessi su WhatsApp può sembrare una cosa stupida. Tuttavia, tutto ciò potrebbe anche avere dei vantaggi, tra cui:

Avere una chat WhatsApp in cui sei solo tu, trasmittente e ricevente dei messaggi, può sembrare sciocco. Tuttavia, questo trucco ha molti vantaggi, tra cui:

  • Prendere appunti: con questo trucco potrai annotare la lista della spesa, la serie TV che il tuo amico ti ha consigliato o a chi hai prestato il libro che tanto ti è piaciuto. Tutte queste informazioni saranno salvate in una chat che potrai vedere solo tu (da smartphone o dalla versione WhatsApp per PC). Inoltre, utilizzando la funzione Cerca trovare gli appunti memorizzati sarà veramente semplice.
  • Salvare informazioni in cloud: questo trucco ti permette di salvare tutti i tipi di file e dati, dai video alle note vocali, fino alle carte di imbarco e i luoghi che intendi ricordare. L’importante è assicurarti di condividere ciò che desideri salvare nella chat con te stesso, come se si trattasse di una memoria virtuale o di un servizio in cloud facilmente accessibile.

Inviare messaggi a te stesso WhatsApp

Anche se sembra ovvio, la prima cosa da fare per cominciare a mandare messaggi a se stessi su WhatsApp, è installare l’app. La puoi scaricare da qui: WhatsApp per Android o WhatsApp per iOS se sei un utente Apple. Fatto ciò non dovrai far altro che seguire alcuni semplici passaggi:

  • Inserisci il tuo numero di telefono alla rubrica, come se volessi aggiungere un nuovo contatto, però con il tuo nome e numero.
  • Apri WhatsApp e crea un nuovo gruppo (premi il menu con i tre puntini verticali in alto a destra e premi Nuovo gruppo)
  • Seleziona il tuo numero di telefono e quello di un amico, che poi dovrai eliminare. In questo modo tu sarai l’unico contatto attivo in questo nuovo gruppo (WhatsApp non permette infatti di creare da zero un gruppo soltanto con te stesso, per questo motivo all’inizio dovrai anche aggiungere un altro componente).
  • Dai un nome al tuo gruppo (ad esempio Appunti personali o Note e attività o qualsiasi nome tu voglia scegliere).
  • Infine, assicurati di rimuovere dal gruppo l’amico o l’amica che hai aggiunto inizialmente.

Niente di più facile! Adesso sarai in grado di scrivere a te stesso su WhatsApp ogni volte che vuoi, accedendo alla chat sia dall’app sia dal tuo PC.

Consiglio utile: oltre a creare una chat con te stesso su WhatsApp, è consigliabile fissarla in alto, come chat preferita, in modo da poterla recuperare facilmente tutte le volte che lo desideri.

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Sequenza sblocco schermo dimenticata? Niente paura!

Sequenza sblocco schermo dimenticata? Niente paura! Molti utenti avranno avuto la spiacevole sorpresa di aver dimenticato la password blocca schermo del proprio dispositivo mobile e quindi di aver bloccato il proprio smartphone. In questa guida vedremo come sbloccare uno smartphone Android, a causa della password errata.

Sequenza di sblocco dimenticata Android

Se si è dimenticati la password del blocco schermo di un dispositivo Samsung o di qualunque telefono Android, ecco che è possibile effettuare due semplici manovre.

Sequenza sblocco schermo dimenticata? Niente paura!

Sblocca password schermo tramite Gmail

Questa prima soluzione consente di sbloccare la sequenza dimenticata (il codice di accesso dimenticato) tramite Gmail. Basterà, infatti, continuare a sbagliare il codice, la sequenza, per almeno 5 volte e così si visualizzerà la richiesta di attesa per 30 secondi prima di riprovare. Se non si ricorda ancora, ecco che lo stesso dispositivo lascerà apparire il recupero tramite account Gmail. Dal PC dunque, se si avrà accesso all’account si potrà ricreare una nuova sequenza.

Nota Bene: Ovviamente il telefono deve essere connesso, sincronizzato con l’account Gmail per poter procedere.

Se hai accesso ad internet

Nella pagina Trova il mio dispositivo, entra con il tuo account associato al tuo cellulare o tablet e seleziona l’opzione Cancella i dati del dispositivo. Conferma cliccando sul tasto con la stessa nomenclatura.

Nota: questa alternativa risulta essere utile anche quando perdi o ti rubano il tuo telefono o tablet, in quanto ti consente di resettarlo a distanza. Tieni presente che l’account si cancellerà, e non potrai però più localizzare il tuo dispositivo e perderai ogni genere di connessione con esso.

Sblocca password schermo tramite hard reset

La seconda alternativa allo sblocco del telefono è quella di fare un hard reset.

È possibile ripristinare il dispositivo utilizzando il Recovery o la modalità di ripristino. Per fare ciò spegni il dispositivo e premi contemporaneamente una combinazione di tasti che può variare a seconda del modello del tuo cellulare o tablet. Ecco le combinazioni più comuni:

Tasto di accensione + Volume su + Home

  • Tasto di accensione + Volume giù + Home
  • Volume giù + Tasto di accensione
  • Volume su + Tasto di accensione
  • Volume su + Volume giù + tasto Home

In modalità di ripristino, recovery, lo schermo non sarà più touch, quindi potrai andare su e giù nel menu con i tasti del volume e selezionare l’opzione da te scelta con il pulsante di accensione.

Una volta visualizzato il menu, seleziona wipe data/factory reset > Yes. Quando le informazioni vengono cancellate, scegli Reboot system now.

Recuperare password con hard reset iPhone

Purtroppo se si è dimenticati la password blocco schermo per iPhone questa non può essere recuperata che tramite hard reset.

Se hai immesso troppe volte il codice errato, un messaggio ti informerà che il dispositivo è disabilitato. Inoltre Se non ricordi il codice, dovrai inizializzare l’iPhone, eliminando così i dati e le impostazioni, incluso il codice.

Recuperare password con hard reset iPhone

Se hai eseguito il backup dell’iPhone, potrai recuperare i dati e le impostazioni dopo il ripristino del dispositivo. Invece se invece non hai mai eseguito il backup dell’iPhone e hai dimenticato il codice, non potrai recuperare i dati presenti sul dispositivo. Utilizza la procedura riportata di seguito per rimuovere il codice.

Rimuovere il codice su iPhone X o modelli successivi, iPhone SE (2a generazione), iPhone 8 e iPhone 8 Plus

  1. Assicurati che l’iPhone non sia collegato al computer.
  2. Tieni premuto il pulsante laterale e uno dei pulsanti del volume fino a quando viene visualizzato il cursore di spegnimento. Trascina il cursore per spegnere l’iPhone. Collega l’iPhone al computer mentre tieni premuto il tasto laterale. Continua a tenere premuto il tasto laterale finché non visualizzi la schermata della modalità di recupero.
iphone 8

Se hai eseguito il backup dell’iPhone, dopo aver rimosso il codice, ripristina i dati e le impostazioni.

Rimuovere il codice su iPhone 7 e iPhone 7 Plus

  1. Assicurati che l’iPhone non sia collegato al computer.
  2. Tieni premuto il tasto laterale finché non viene visualizzato il cursore di spegnimento. Trascina il cursore per spegnere l’iPhone. Collega l’iPhone al computer mentre tieni premuto il tasto Volume giù. Continua a tenere premuto il tasto Volume giù finché non visualizzi la schermata della modalità di recupero.
iphone 7
  1. Se hai eseguito il backup dell’iPhone, dopo aver rimosso il codice, ripristina i dati e le impostazioni.

Rimuovere il codice su iPhone SE (1a generazione) e iPhone 6s e modelli precedenti

  1. Assicurati che l’iPhone non sia collegato al computer.
  2. Tieni premuto il tasto laterale (o superiore) finché non visualizzi il cursore di spegnimento. Trascina il cursore per spegnere l’iPhone. Collega l’iPhone al computer mentre tieni premuto il tasto Home. Continua a tenere premuto il tasto Home finché non visualizzi la schermata della modalità di recupero.
iphone 1 generazione

Se hai eseguito il backup dell’iPhone, dopo aver rimosso il codice, ripristina i dati e le impostazioni.

Ripristinare l’iPhone

  1. Individua l’iPhone sul computer. Quando visualizzi le opzioni per il ripristino o l’aggiornamento, scegli Ripristina. Il Finder o iTunes scaricherà il software per l’iPhone. Se il download impiega più di 15 minuti, l’iPhone uscirà dalla schermata della modalità di recupero e dovrai ripetere la procedura per rimuovere il codice indicata qui sopra per il tuo modello di iPhone.
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Gestire lo smartphone con AirDroid

Scambiare e gestire dati tra PC e smartphone Android è super facile grazie ad AirDroid, un programma creato nel 2011 e aggiornato nel 2014. Grazie alla nuova versione AirDroid2, è stato possibile migliorare le funzionalità dello stesso programma, il quale è diventato più versatile e più ricco.

Le novità della nuova versione AirDroid2

Oltre alla sua mobilità di utilizzo la nuova versione di AirDroid2 consente di localizzare il dispositivo su una mappa; trasferire i dati da rete mobile; controllare la fotocamera del proprio dispositivo e trasferire tutti i dati desiderati da ogni PC e da ovunque ci si trovi.

Gestire lo smartphone con AirDroid

AirDroid2

Connettersi al servizio AirDroid permette di visualizzare tutte le funzioni disponibili:
Trasferimento di dati: musica, foto, documenti, leggere e inviare un messaggio direttamente dall’applicazione, cartelle export / import, eliminare i file e creare nuove cartelle.
Possibile anche creare contatti e fare una telefonata direttamente dall’applicazione.

Come scaricare e installare AirDroid2

scarica airdroid

La versione gratuita consente di trasferire più di 100MB di dati su rete mobile mentre 1GB è disponibile per versione premium. Per ulteriori informazioni riguardanti i prezzi ecco il link.
Per poter procedere al download e all’installazione di AirDroid2 è richiesta almeno una versione Android 2.2 o successiva. Dopo aver provveduto alla sua installazione bisognerà connettere il proprio dispositivo al servizio, entrare nel sito ufficiale di AirDroid: http://web.airdroid.com/ e poi cliccare sul tasto Scan QR Code o inserire la propria mail o password. Cliccare Conferma per poter iniziare ad utilizzare questa nuova funzionalità Android.

verificac19
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Green Pass: l’app VerificaC19 ha un grave bug

A partire da oggi, non appena scatterà l’obbligo di esibire il Green Pass per l’accesso ad attività e luoghi pubblici, l’applicazione VerificaC19 sarà impiegata per eseguire milioni e milioni di scansioni dei codici QR relativi al Certificato Verde. Sappiamo come funziona e in che modo effettua il controllo tutelando la privacy del cittadino. Ora sappiamo anche che l’app VerificaC19, usata per la verifica del Green Pass, è affetta da quello che può essere definito un grave bug.

Modificare la data del dispositivo per cambiare la validità di un certificato

A portare alla luce il problema Niccolò Segato, studente di ingegneria al Politecnico di Milano, nella sezione Issues del progetto su GitHub. Riportiamo di seguito in forma tradotta la segnalazione.

Nell’applicazione è sufficiente modificare la data del dispositivo per cambiare la validità di un certificato. Ad esempio, anticipando la data del dispositivo, un certificato già scaduto può essere verificato.

È dunque sufficiente modificare la data per ottenere un esito diverso dal processo di verifica.

Dalle impostazioni di sistema è sufficiente modificare la data del dispositivo per cambiare il risultato della verifica. È stato testato con un certificato emesso 11 giorni dopo la prima dose del vaccino, quindi non ancora valido per legge. E’ stato correttamente identificato come non ancora valido dall’applicazione su un dispositivo con la data impostata nel modo giusto. Posticipandola a 15 giorni dopo la prima dose, dunque dal giorno di inizio validità del certificato, effettuando una nuova scansione restituisce esito positivo.

grave bug verifica19 data green pass

La soluzione

Quale la possibile soluzione? A fornirla è lo stesso autore della segnalazione, suggerendo l’ottenimento della data e dell’ora necessarie a eseguire il controllo da un server centrale o comunque da una fonte diversa dal dispositivo stesso.

La data e l’ora dovrebbero essere ottenute da una fonte unica e certificata, come un server governativo, anziché dal dispositivo.

Essendo l’utilizzo di VerificaC19 garantito anche offline, dunque in assenza di una connessione Internet (per un massimo di 24 ore), difficilmente potrà essere questo il rimedio senza impattare sulle modalità di funzionamento dichiarate finora.

Dovrebbe essere sufficiente il buon senso per capirlo, ma a scanso di equivoci lo mettiamo comunque nero su bianco: l’esistenza del problema non autorizza a sfruttarlo per aggirare o alterare i controlli. Doveroso sottolinearlo, considerando la necessità di includere tra le FAQ sul sito istituzionale la risposta alla domanda È possibile falsificare o manomettere una Certificazione Verde COVID-19?

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WhatsApp: video e foto scompaiono dopo la visualizzazione

WhatsApp sta testando una nuova funzione: video e foto che scompaiono dopo la visualizzazione.

Ne avevamo già parlato, WhatsApp ha già introdotto da tempo i messaggi effimeri, ovvero quelli che si cancellano automaticamente dopo un determinato lasso di tempo. E adesso i beta tester dell’app su Android hanno iniziato a provare la modalità View Once (Visualizza una volta), che cancella foto e video subito dopo la loro visualizzazione. Stando a quanto riferito da WABetaInfo, ci sarà un pulsante dedicato alla funzione a forma di timer.

Da non confondere quindi con i messaggi che scompaiono succitati, che Whatsapp elimina entro sette giorni. Le foto e i video inviati utilizzando la modalità Visualizza una volta sono monouso – e svaniscono dopo la loro chiusura. La persona che li ha inviati riceverà una notifica una volta che i file multimediali sono stati visualizzati. Nonostante la nuova modalità in fase di test sia uno strumento interessante per tutelare ulteriormente la privacy, ci sono alcune cose che non quadrano.

Privacy

Come specificato da WABetaInfo, disabilitare le conferme di lettura non impedirà agli altri di essere avvisati se il messaggio monouso viene aperto (ma chi ha le conferme di lettura disabilitate non riceverà notifiche nel momento in cui il messaggio inviato sarà letto). Nei gruppi, gli utenti saranno in grado di vedere quando gli altri membri hanno aperto i file effimeri anche avendo disabilitato le conferme di lettura. Inoltre, non c’è nulla che impedisca alle persone di fare uno screenshot di un messaggio View Once senza l’utente che lo ha inviato lo sappia.

WhatsApp: video e foto che scompaiono dopo la visualizzazione

Conversazioni più “intime”

Secondo quanto riferito, i possessori di dispositivi iOS otterranno la nuova modalità in un secondo momento. Facebook ha annunciato la funzione a giugno, sulla scia del suo aggiornamento delle politiche sulla privacy di WhatsApp (ha fatto marcia indietro sulla sua decisione di limitare le funzionalità della chat verde a coloro che accettano le modifiche). La società ha descritto la messaggistica effimera come un modo per incoraggiare conversazioni più autentiche e intime.

WhatsApp: come verificare la disponibilità della funzione View Once


Se volete verificare se siete tra coloro che hanno già ricevuto la nuova funzione c’è un modo per poterlo fare. Aggiornate WhatsApp all’ultima versione disponibile, dopodiché quando condividerete una foto o un video con una chat, accanto al tasto invio potrete vedere un piccolo “1” con un timer intorno. Selezionando quel nuovo pulsante attiverete la funzione View Once.

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