Telefonia Mobile

chrome android
Digitalizzazione, Formazione, Internet, Smartphone, Telefonia Mobile

Chrome Android: aggiunta funzione Screenshot

Gli screenshot arrivano direttamente all’interno di Google Chrome per Android: aggiunta la funzione attraverso il menu Condividi. Avevamo parlato già in precedenza di come fosse possibile condividere gli appunti, attraverso Chrome, tra diversi dispositivi. Il menu, rivisitato con la versione 85 la scorsa estate, presenta ora un nuovo pulsante. La funzione Screenshot, visualizzabile toccando l’opzione Condividi dal menu principale di Chrome per Android che permette di scattare, modificare e condividere un’immagine della pagina che si sta navigando in quell’istante. L’opzione, riportata dagli utenti con installato Chrome 91, può essere attivata anche manualmente per chi non riuscisse a visualizzarla, attivando semplicemente questa flag:

chrome://flags/#chrome-share-screenshot

Catturato lo schermo, comprensivo di tutta la Omnibox, abbiamo tre opzioni: Ritaglia, Testo e Traccia. Queste danno modo di modificare a piacimento l’immagine prima di condividere il risultato tramite le consuete app, salvarlo sul dispositivo oppure eliminarlo.

Screenshot nel menu Condividi chrome android
opzione ritaglia chome android
ritaglia chrome android

Mentre Ritaglia non necessita di grandi spiegazioni, Testo e Traccia danno entrambe accesso a un totale di 18 colori. La prima permette di spostare, ridimensionare e copiare il box prodotto. La seconda invece offre sei diversi tratti differenti, più o meno spessi, per disegnare a mano libera.

aggiungi testo chrome android

Si tratta solo dell’ultima aggiunta all’interno di un menù, quello di condivisione, che come dicevamo l’agosto scorso si è arricchito con una serie di aggiunte tra cui “Codice QR” e “Stampa”.

L’update dell’OS alla versione 12 di Android, verrà rilasciato per primo su smartphone Pixel. Questo porterà infatti con sé diverse novità, come per esempio delle piccole ma significative modifiche all’interfaccia, con un completo ridisegnamento dell’UI, widget impilati, una schermata di blocco inedita con un testo dell’orologio più grande e, in generale, un sistema operativo più colorato e personalizzabile.

contattaci
whatsapp si fa in 4
Formazione, Smartphone, Social media, Telefonia Mobile

WhatsApp si fa in 4

WhatsApp si fa in 4. Ebbene si, l’app di messaggistica immediata su 4 dispositivi contemporaneamente, e non sarà necessario che quello principale sia connesso. La piattaforma di messaggistica sta per far proprie alcune novità che da una parte promettono di cambiare non poco l’esperienza sulla chat, presentandosi quindi come estremamente innovative, ma dall’altra ricordano molto da vicino quanto Telegram consenta già di fare da tempo, presentandosi quindi come qualcosa di noto e riciclato. Resta la novità di alcune funzioni che, applicate su una community tanto ampia, promettono di ridefinire il modo di utilizzare l’app da parte dell’utenza.

Sembrano quindi finalmente maturi i tempi per l’apertura di WhatsApp alla cosiddetta funzione multi-dispositivo ossia alla possibilità di accedere a un’unica utenza su fino a quattro differenti apparecchi come possono essere smartphone, tablet o computer. Non sarà necessario che il dispositivo principale sia sempre connesso, dato che non si tratta di una semplice duplicazione come avviene ora.

WhatsApp su 4 dispositivi contemporaneamente

Ad anticipare l’attesa (non) novità è stato il portale numero uno sulle anticipazione della celebre app di messaggistica istantanea ossia Wabetainfo. La novità è stata svelata all’interno di un’interessante intervista nientemeno che con Mark Zuckerberg e con il numero uno di WhatsApp, Will Cathcart. Viene data anche una tempistica piuttosto breve con la disponibilità che cadrà durante l’estate (massimo due mesi) per la versione beta di test e, verosimilmente, una diffusione al pubblico entro la fine dell’anno.

WhatsApp, 4 dispositivi e messaggi effimeri

La prima novità è relativa alla sincronizzazione tra più device. Mentre oggi l’account WhatsApp è univoco tanto per l’utente quanto per il device (un solo account per ogni smartphone), presto ogni singolo utente potrà portare il proprio account su quattro dispositivi contemporaneamente. Non si tratta dunque di effettuare un mirroring su WhatsApp Web col proprio account attraverso la compresenza dello smartphone. Si potrà usare un device indipendente in tutto e per tutto, sfruttando anche nuove versioni in arrivo per portare il clienti su più terminali (ad esempio su iPad). Se dunque lo smartphone andrà a scaricarsi improvvisamente, non si rimarrà fuori del tutto dalle comunicazioni. Basterà dotarsi di un device di backup, il quale sarà lecitamente autorizzato all’uso sincronizzato delle chat.

Come funzionerà il multi-dispositivo su WhatsApp? Un po’ come per altri rivali – Telegram o WeChat, giusto per citare gli esempi più consistenti – si potrà effettuare l’accesso sul proprio computer fisso o portatile, su un altro smartphone (anche di altro sistema operativo rispetto al principale) o su un tablet, incluso iPad che finalmente avrà una propria versione ottimizzata

Zuckerberg ha assicurato che sarà mantenuta la crittografia end-to-end per proteggere conversazioni, dati e file diffusi. Arriveranno anche altre funzioni interessanti come foto e video che svaniranno dopo averli visualizzati. Così come nel caso precedente, anche questa funzione è già propria del mondo Telegram. In pratica i messaggi si autodistruggeranno dopo un tot di tempo, tipo 24 ore o una settimana.

contattaci
Applicazioni, Social media, Telefonia Mobile

Videoconferenze di gruppo in arrivo su Telegram

La nuova funzione, che permetterà di realizzare videochiamate di gruppo, sarà disponibile con un aggiornamento di Telegram previsto per il mese di maggio. E’ partita ufficialmente la sfida tra Meet, Zoom e Teams. L’annuncio arriva direttamente dal CEO che fissa anche la tempistica per il debutto ufficiale. A breve sarà quindi possibile avviare videoconferenze di gruppo direttamente da Telegram.

L’annuncio arriva direttamente dal CEO Pavel Durov: il mese prossimo le chat vocali di gruppo offerte da Telegram si arricchiranno di una inedita “dimensione video”. Questa la prossima evoluzione del software che da applicazione per chat e messaggistica si appresta a diventare una vera e propria piattaforma per le videoconferenze.

Videochiamate di gruppo su Telegram

Se lo strumento sarà in grado o meno di rosicchiare una fetta di utenti ad alternative affermate (soprattutto lato business) come Google MeetZoom e Microsoft Teams è forse troppo presto per stabilirlo, ma l’intento sembra quello. Monetizzare l’attività di un servizio con circa 500 milioni di account attivi a livello globale. Potrebbe trattarsi di una delle caratteristiche a pagamento per le quali lo scorso anno è stato previsto il debutto.

A proposito di videochiamate, aggiungeremo una dimensione video alle nostre chat vocali entro maggio, rendendo Telegram una potente piattaforma per le videochiamate di gruppo. Condivisione dello schermo, crittografia, cancellazione del rumore, supporto per desktop e tablet: tutto ciò che vi aspettate da uno strumento moderno per le conferenze video, ma con un’interfaccia al livello di Telegram, velocità e crittografia. Rimanete sintonizzati!

Nel filmato qui sopra è possibile dare un primo sguardo all’interfaccia della funzionalità in esecuzione su iPhone.

Pieno supporto sia all’orientamento verticale che a quello orizzontale dei dispositivi, con gli elementi dell’UI organizzati in modo automatico a ogni rotazione.

Oltre alla possibilità di effettuare videoconferenze di gruppo, Telegram aveva introdotto nei giorni scorsi la possibilità di eseguire pagamenti in app. Non resta che rimanere in attesa per saperne di più, entro il mese prossimo. La nuova funzionalità verrà quasi certamente introdotta tramite un aggiornamento.

contattaci
Formazione, Sicurezza informatica, Telefonia Mobile

FluBot: Il malware si diffonde attraverso gli SMS

FluBot, ecco Il malware che si diffonde attraverso gli SMS, camuffandosi da notifica inviataci da una società di spedizioni.

In Europa sta spopolando un malware denominato FluBot che si diffonde in un modo già noto a molti italiani, ovvero tramite l’ormai classica “truffa del pacco” via SMS. Le società che si occupano di spedizioni sono diventate il veicolo preferito dai cybercriminali per distribuire malware. Il modo in cui funziona FluBot, come detto precedentemente, è piuttosto semplice: inizialmente dal malware giunge un messaggio falso da una società di consegna internazionale come DHL, il quale chiederà al malcapitato di cliccare su un link per monitorare un pacco specifico.

SMS DHL? No è Flubot, un malware infostealer

Nelle ultime due settimane sono arrivate numerose segnalazioni da utenti che hanno ricevuto strani SMS da DHL contenente un link per il tracciamento della spedizione. FluBot è stato recentemente aggiornato, in modo da migliorare le capacità di worm e di rilevazione delle app di rimozione. Da qualche settimana è in atto una massiccia campagna che sfrutta la notorietà di DHL per accedere ai dispositivi degli utenti attraverso FluBot.

Questo è in grado di rubare informazioni sensibili, come i dati della carta di credito. FluBot è un malware “infostealer”, cioè è un software malevolo (malware) che cerca di rubare le tue informazioni. Una volta installato inizia a raccoglierle, tra cui password, dati della carta di credito e credenziali di accesso al conto corrente online. Tra le tante varianti di questo SMS, quelle che recitano “Abbiamo il tuo pacco in attesa“, “Il tuo pacco sta arrivando“, “pacchetto in attesa per [numero di telefono] si prega di controllare i dettagli e confermare“, oppure “domani consegneremo il tuo pacco“.

spedizioni FluBot: Il malware si diffonde attraverso gli SMS
Tentativo di smishing tramite Flubot

Il malware può anche accedere ai codici 2FA ricevuti SMS. Inoltre può visualizzare pagine di phishing sostituendole con delle finte pagine di verifica di Google Play Protect e in più FluBot può accedere ai contatti nella rubrica.

contattaci
Formazione, Smartphone, Social media, Telefonia Mobile

Pagamenti nelle chat di Telegram. Tutte le novità

Il nuovo aggiornamento dell’app Telegram, presentato e rilasciato in queste ore, porta con sé molte novità. La più significante riguardante il lato business è la possibilità, offerta ai commercianti, di ricevere pagamenti all’interno di qualsiasi chat.

Il debutto dei pagamenti Telegram

Sono passati ormai 4 anni da quando è stato introdotto il supporto alle transazioni. Il team al lavoro sull’applicazione li ha chiamati Pagamenti 2.0: una delle più importanti novità e ulteriore passo in avanti. Grazie alla partnership con otto fornitori che gestiscono altrettanti circuiti o piattaforme per la movimentazione del denaro, è stato possibile implementare questa funzione. Stripe, Yandex.Money, Sberbank, Tranzzo, Paymem, CLICK, LiqPay ed ECOMMPAY. L’ elenco sarà destinato a crescere con tutta probabilità nell’immediato futuro. Ai venditori è stata concessa la possibilità di accettare pagamenti con carte di credito in qualsiasi chat dell’applicazione di messaggistica.

Gli utenti-acquirenti hanno modo, se lo desiderano, di aggiungere una mancia all’importo speso. Telegram sottolinea che non applica alcuna commissione e non conserva alcun dato sui pagamenti, in linea con la propria filosofia in tema di privacy. La funzionalità è accessibile sia dalle app mobile sia dalle versioni desktop.

app Pagamenti nelle chat di Telegram

Telegram anticipa WhatsApp, nonostante l’app di Facebook stia sperimentando, in Italia dovremo ancora attendere.

Tra le altre funzionalità inedite introdotte dall’aggiornamento troviamo le chat vocali programmate, i mini profili ad esse associati e nuove versioni desktop con supporto a sticker animati, modalità scura, cartelle chat e altro. Miglioramento nella riproduzione dei video, visualizzazione delle immagini con il pinch-to-zoom e le animazioni.

Il download dell’aggiornamento è disponibile sia per iOS tramite app store dedicata, che per Android. Per quanto riguarda quest’ultima bisognerà attendere il via libera di Google per la pubblicazione su Play Store. Tuttavia, per chi volesse scaricare l’APK, lo trova sulle pagine del sito ufficiale.

contattaci

Smartphone, Telefonia Mobile

Ecco Signal: l’app di messaggistica più scaricata al mondo

Lo tsunami generato da WhatsApp, relativo al cambiamento nelle politiche di trattamento dei loro dati, ha portato molti utenti (soprattutto in Nord America) a esplorare nuovi lidi: in particolare, verso il gettonatissimo Telegram e il semi sconosciuto Signal, l’app di messaggistica più scaricata al mondo.

Nel giro di pochi giorni le due app di messaggistica istantanea hanno sbaragliato la concorrenza guadagnando rispettivamente 25 milioni e 40 milioni di utenti. A dare una bella spinta a Signal Private Messenger (questo è il suo nome completo) hanno contribuito le dichiarazioni rilasciate dall’imprenditore statunitense Elon Musk, incoronato da Forbes come l’uomo più ricco del mondo (con un patrimonio stimato di 188,5 miliardi di dollari grazie ai progetti Tesla e Space X).


È bastato un semplice “cinguettio” via Twitter ai suoi 42 milioni di iscritti con il “consiglio di usare Signal” per trasformare una semi sconosciuta app di messaggistica istantanea in un successo planetario, da oltre 50 milioni di utenti.

Perché scegliere Signal: metadati

Che cosa rende Signal così speciale da spingere un magnate del calibro di Musk a fare una sponsorizzazione del genere? Anche l’ex consulente della NSA Edward Snowden aveva consigliato di usare questa app già nel 2015. Signal è un’applicazione software gratuita e Open Source (software non protetto da copyright e liberamente modificabile dagli utenti).

E’ disponibile in versione mobile Android ed iOS e in versione desktop Windows, Mac e Linux. Sfrutta la crittografia “end-to-end” per proteggere i messaggi e le conversazioni telefoniche dei propri utenti. Questo vuol dire che le chat vengono cifrate nel telefono del mittente e decifrate in quello del destinatario, e non da un server centrale.

A differenza di quanto accade con WhatsApp e Telegram, Signal non conserva nemmeno i metadati delle conversazioni. Anche Telegram permette di proteggere le conversazioni dei propri utenti: al contrario di Signal, però, la crittografia end-to-end deve essere attivata per poter comunicare in modo protetto e sicuro.

Conosciamo meglio Signal

L’app usa il numero di telefono degli utenti come username per identificarli: attraverso la rubrica ogni utente può trovare i suoi contatti personali. Si può scegliere di impostare un codice PIN per recuperare il proprio profilo (per esempio chat, preferenze, utenti bloccati e così via). Signal non può accedere in alcun modo al contenuto dei messaggi o delle chiamate: il merito è da attribuire a un livello di cifratura decisamente più robusto rispetto a quello dei suoi rivali.

La cronologia dei messaggi è memorizzata sui dispositivi degli utenti e non sui server: Signal limita così tutte le informazioni tecniche aggiuntive per proteggere la privacy dei propri utenti. L’app permette di comunicare con qualunque utente in qualsiasi parte del mondo con messaggi e chiamate vocali o chiamate video in HD. Con la funzione denominata Sealed Sender è anche possibile inviare i messaggi senza svelare il mittente e ridurre le informazioni “visibili” durante una chiamata.
Un’altra funzione interessante (disponibile anche in Telegram) è quella che permette agli utenti di impostare, in seguito all’invio, la distruzione automatica di un messaggio dopo qualche minuto/secondo: in questo modo il rischio di essere intercettati diminuisce in modo sensibile.

Installiamo Signal!

Ecco Signal: l’app di messaggistica più scaricata al mondo

Per usare Signal dobbiamo scaricare l’app che è disponibile in versione Android ed in versione iOS sui rispettivi store.
Possiamo usare anche Signal dal nostro computer: è disponibile una versione desktop per i sistemi operativi Windows, Mac e Linux, attivabile tramite un codice QR.
Prestiamo attenzione alle app fasulle. Con il successo di Signal sono state pubblicate sullo store di Google e in quello di Apple app pericolose che mirano a rubare i nostri dati.

Una volta scaricata la versione per il nostro smartphone o per il pc, dobbiamo inserire il nostro numero di telefono (assicuriamoci che il prefisso internazionale sia giusto).
Successivamente Signal ci invierà un SMS con un codice di 6 cifre che dovremo inserire nel nostro dispositivo.
A questo punto possiamo digitare il nome e cognome o un nome utente. Possiamo scegliere di impostare un codice PIN per proteggere il nostro account e recuperare i dati se cambia-mo telefono, ad esempio.

Possiamo personalizzare le impostazioni relative alla privacy. Basta fare tap sul nome del contatto con cui stiamo chattando e, tramite un menu apposito, possiamo decidere dopo quanto tempo cancellare in modo automatico i messaggi (5 secondi, 1 giorno o altro ancora).
Il trasferimento di una chat non avviene in modo automatico come su WhatsApp. Per ripristinarle su un nuovo dispositivo dobbiamo attivare il backup delle conversazioni nelle impostazioni dell’app.

contattaci

Formazione, Sistemi, Telefonia Mobile

Le migliori VPN per Android

Dati che in tanti avete scritto per avere maggiori informazioni su cos’è una VPN e su come utilizzarla con un dispositivo Android, abbiamo deciso di realizzare questa guida.
Ciò che cercheremo di fare con questa guida invece, è darvi il maggior numero di informazioni oggettive, basate sulla nostra esperienza, per aiutarvi al meglio nella vostra scelta. Proprio per questo motivo infatti, dopo aver testato negli anni decine e decine di VPN Android diverse, abbiamo deciso di mettere nero su bianco le nostre opinioni. Siete pronti a seguirci in questo viaggio?

Perché usare una VPN su Android

VPN Android

Ciò che accomuna gli utenti nella scelta di una VPN è la volontà di aumentare la privacyproteggere maggiormente i propri dati personali, sia quando si naviga con la propria rete mobile o domestica che quando si utilizza un hot-spot pubblico. Nel primo caso sono i provider che registrano il maggior numero di informazioni sulle vostre preferenze di navigazione, creando un vero e proprio registro dei siti e delle pagine che visitate. Quando invece utilizzate una rete pubblica, come quella di un aeroporto o di un albergo, potrebbero essere in agguato dei malintenzionati in cerca dei vostri dati sensibili. Sono sempre di più infatti le informazioni personali che vengono trasmesse da uno smartphone Android, comprese le vostre preferenze (di ogni tipo), i vostri dati sanitari o quelli di pagamento.

Altri di voi invece avranno motivi totalmente diversi per utilizzare una delle migliori VPN Android. Applicando questo tipo di servizio allo streaming infatti, esiste la possibilità di accedere a cataloghi multimediali altrimenti disponibili solo in altre aree geografiche. Questa procedura vi permette di aggirare il geoblocking, pratica altrimenti irrealizzabile con il vostro account privato. In questo caso però dovrete fare estrema attenzione alla VPN che sceglierete, perché alcune si adattano meglio di altre allo streaming su Netflix, Amazon Prime TV Disney+

Le migliori VPN per Android 2021

Ora che avete le idee un po’ più chiare è arrivato il momento di passare alla parte più concreta di questa guida, quella dove vi mostreremo le migliori VPN Android, anche quelle gratuite.Vi consigliamo di leggere attentamente ogni paragrafo e di non fermarvi alla prima che vi può sembrare interessante: ognuna di queste VPN infatti è assolutamente funzionale e perfetta per essere installata sul vostro smartphone.
Come vedrete più avanti però, le differenze principali fra i singoli servizi saranno soprattutto relative alle funzionalità integrate, come la possibilità di effettuare lo streaming dei vostri servizi preferiti o la velocità di navigazione.

NordVPN

NordVPN

NordVPN è sicuramente uno dei nomi più conosciuti quando parliamo delle VPN per Android. Si tratta infatti di un servizio che nel tempo ha saputo ritagliarsi una buona fetta di mercato, grazie soprattutto alla velocità di connessione. L’azienda ha infatti realizzato una rete di ben 5000 server situati in circa 55 paesi. Questa caratteristica rende NordVPN perfetta per lo streaming dei contenuti multimediali, con cataloghi pressoché infinita grazie alla possibilità di accedere alla maggior parte dei paesi del mondo. Nel caso in cui vogliate vedere per esempio una serie TV in esclusiva su Netflix USA vi basterà connettervi al server più adatto situato negli Stati Uniti e far partire lo streaming.

Allo stesso modo NordVPN offre grandi vantaggi anche per chi utilizza molto le reti P2P, come quelle alla base di Torrent. Oltre a una notevole velocità in download infatti, sarete protetti da possibili interferenze grazie alla crittografia AES 256-bit, senza dimenticare che il log di navigazione non viene registrato e che pubblicità e malware vengono automaticamente filtrati. I prezzi di NordVPN sono di 4,18€ al mese per il piano annuale e viene applicata la politica del rimborso nei primi 30 giorni di utilizzo se non siete soddisfatti del servizio. Per scaricare NordVPN vi basterà cercare l’app correlata all’interno del Play Store o direttamente nel sito ufficiale.

ExpressVPN

ExpressVPN

ExpressVPN è un altro dei grandi nomi del panorama delle VPN free per Android. Lanciato nel 2019, questo servizio ha saputo conquistare tantissimi utenti in ogni parte del mondo, grazie alla sua semplicità di utilizzo e alle funzionalità offerte. Una delle pietre preziose incastonate nella corona di questa VPN è sicuramente quella che riguarda la sicurezza durante la navigazione.
Anche in questo caso infatti è presente la crittografia AES 256-bit, accompagnata dalla tecnologia TrustedServer, un vero toccasana se siete preoccupati per la vostra privacy. In questo modo infatti nessuno dei vostri dati di navigazione rimarrà all’interno dei server utilizzati.

A proposito dei server va detto che ExpressVPN ne mette a disposizione degli utenti ben 3000 sparsi in oltre 90 nazioni, Italia compresa. Ogni server supporta inoltre l’utilizzo dei Torrent e non ha limiti di banda. Questo significa che la velocità di navigazione e di download sarà sempre molto alta rispetto a servizi antagonisti che non hanno queste caratteristiche. Non va infine dimenticato che sarà possibile connettere un massimo di 5 dispositivi contemporaneamente. Il piano più vantaggioso di questa VPN Android è sicuramente quello che prevede 15 mesi di utilizzo 5,64€ al mese, con la clausola “Soddisfatti o rimborsati” della durata di 30 giorni. Potete scaricare ExpressVPN sia dal sito ufficiale che dal Play Store

Surfshark

Surfshark VPN

Anche SurfShark si merita senza alcun dubbio un posto in questa guida alle migliori VPN Android del 2021. Uno dei motivi principali è sicuramente dovuto all’alto rapporto fra costi e benefici. Basta pensare infatti che i piani di abbonamento partono da 2,05€ al mese per il piano biennale, per un costo totale di poco meno di 50€, un’occasione da non lasciarvi sfuggire. Oltre al costo particolarmente basso infatti, Surfshark non è da meno dei concorrenti nemmeno per quanto riguarda le funzionalità e la velocità di navigazione. I server a disposizione degli utenti sono circa 1200 situati in più di 50 nazioni, fra i quali anche alcuni nel nostro paese, con velocità di download sempre sopra la media.
Se avete in mente di utilizzare il protocollo P2P per scaricare file e contenuti multimediali, Surfshark ha realizzato dei server dedicati facilmente raggiungibili tramite l’applicazione per AndroidNonostante il prezzo così basso nemmeno la sicurezza è stata curata in maniera meno maniacale: tutto le connessioni sono infatti crittografate con lo standard AES 256-bit e i dati di navigazione non vengono registrati. Risulta presente anche una comodissima funzione chiamata “Blocco di rete”, che permette di prevenire la perdita di dati in caso di disconnessione dal server durante il download. Per finire, se siete dei maniaci dello streaming, Surfshark funziona alla perfezione anche per aggirare il geoblocking e godervi così i vostri programmi preferiti in palinsesto in altri paesi.

CyberGhost

CyberGhost VPN

Le alternative che vi abbiamo proposto fino a questo momento non vi hanno convinto fino in fondo? Allora dovete assolutamente leggere ciò che abbiamo da dirvi su CyberGhostQuesta è infatti un’ottima VPN per Android che permette di sbloccare tantissime funzionalità altrimenti non disponibili con la connessione tradizionale. Il primo punto forte di CyberGhost è senza dubbio l’anonimato che consente di mantenere durante la navigazione: oltre a mantenere una rigorosa politica di no-log infatti, questo servizio utilizza la più volte citata crittografia AES 256-bit, una vera fortezza in caso di tentativo di furto dei vostri dati.

Seppur leggermente inferiore a NordVPN o a Surfshark la velocità di navigazione è davvero molto buona. Ciò che manca viene compensato in maniera ottima grazie a una serie di server dedicati allo streaming: questi vi consentiranno di accedere a tutti i servizi più famosi, come Netflix o Disney+, grazie anche alla presenza in più di 90 paesi, Italia compresa. Ottimo il piano triennale, che consente di acquistare il pacchetto completo a 78€, ovvero 2€ al mese. Non manca l’applicazione per Android, davvero ben realizzata e funzionale.

Come scegliere una VPN su Android

Il primo punto da prendere in esame per scegliere una VPN su Android è sicuramente il livello di sicurezza offerto dal servizio. Tutti i provider che vi abbiamo presentato in questa guida se la cavano egregiamente su questo fronte, grazie alla crittografia AES e al fatto che non registrano i dati di navigazione. In secondo luogo, soprattutto se scaricate molti file, soprattutto tramite Torrent, è fondamentale che il servizio da voi scelto offra dei server ottimizzati per questo scopo, in maniera tale che la velocità di download sia costante e che non perdiate i dati se la connessione dovesse cadere. Infine, per gli amanti dello streaming, è necessario scegliere una VPN per Android che sia stata appositamente realizzata per questo motivo, così da sbloccare il maggior numero possibile di piattaforme.

VPN gratuite per Android: affidabilità e riferimenti

Solitamente tutte le VPN offrono un periodo di prova gratuito, che vi permette di provare il servizio e decidere poi se acquistare un abbonamento. Anche quelle che vi abbiamo presentato oggi seguono questa logica. Se state cercando una vera VPN gratuita per Android però, sono altri i servizi che vanno presi in considerazione. La prima cosa da sapere è che le VPN gratuite danno la possibilità agli utenti di accedere a dei servizi free limitati in alcune caratteristiche, come per esempio la banda mensile a disposizione. Questo particolare rende le VPN Android gratis perfette per un utilizzo saltuario, ma meno adatte se avete intenzione di scaricare file di grandi dimensioni o utilizzare lo streaming. Non fraintendeteci, le VPN free sono assolutamente affidabili, ma ciò che vi mettono a disposizione è una versione light del servizio a pagamento. Se ritenete che il vostro utilizzo tipico non si discosta molto da ciò che vi abbiamo detto, allora potete prendere in considerazione la possibilità di provare questi servizi:

Come configurare una VPN su Android

Vi state chiedendo come configurare una VPN su Android? A primo impatto potrebbe sembrare una procedura difficile, soprattutto per chi è alle prime armi. Per vostra fortuna non è affatto così. La maggior parte dei provider offre ormai un’applicazione Android per il proprio servizio e l’integrazione all’interno del sistema operativo si è notevolmente semplificata rispetto al passato. Dopo aver scaricato l’applicazione di vostro gradimento infatti, al primo avvio, vi verrà chiesto di dare i permessi al servizio per impostare una connessione VPN. Vi basterà premere il pulsante “OK” e il gioco è fatto. Come avete visto configurare una VPN su Android è davvero un gioco da ragazzi. Se volete sapere anche come installare una VPN sugli altri dispositivi, vi consigliamo di leggere la nostra guida dedicata.

Una VPN è legale?

Questo è un tema da sempre molto dibattuto fra gli utenti e che spesso non trova una risposta precisa a meno che non si conosca a fondo l’argomento. Nella maggior parte dei paesi del mondo utilizzare una VPN  non è affatto illegale e sono pochissime le nazioni che hanno dichiarato tale pratica parzialmente o totalmente fuori legge. Fra questi sono compresi Cina, Russia, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Turchia, Bielorussia, Oman e Iran. In Italia e in Europa non ci sono limiti particolari all’utilizzo delle VPN. Ciò che potrebbe creare problemi è il tipo di usa che ne andrete a fare. Scaricare file tutelati dalla legge sui diritti d’autore per esempio, è un reato. Allo stesso modo, in alcuni casi, aggirare il geoblocking non viene visto di buon occhio dai fornitori dei servizi, che potrebbero limitare o eliminare il tuo account. Ad ogni modo, per rispondere alla domanda che ha aperto questo paragrafo, una VPN è legale a meno che l’utilizzo fattone non vada a infrangere altre leggi. In questo caso potreste passare dei guai seri.

…e per Netflix?

Stabilire quale sia la migliore VPN per Netflix su Android non è affatto semplice. Sono tantissimi infatti i servizi che offrono server dedicati allo streaming e che permettono di accedere al catalogo estero del gigante dell’intrattenimento. Le caratteristiche che non devono assolutamente mancare alla Virtual Private Network sono la stabilità della connessione e la velocità di rete. Senza questi due capisaldi infatti, potreste incorrere in frequenti fenomeni di buffering, che andrebbero a rovinare l’esperienza di utilizzo. Dopo un’attenta riflessione siamo arrivati alla conclusione che la migliore VPN per Netflix su Android è senza ombra di dubbio ExpressVPN. Questo provider permette infatti di accedere al catalogo di ben 19 paesi, mantenendo sempre un’ottima velocità e permettendo lo streaming in full HD o in 4K.

Riepilogo e conclusioni

Ora che siamo arrivati al termine di questa guida dedicata alle migliori VPN per Android, siamo sicuri che sarete molto più sereni riguardo all’utilizzo delle stesse sul vostro smartphone. Come vi abbiamo spiegato, l’attivazione di una Virtual Private Network è davvero molto semplice e richiede soltanto pochi clic. Inoltre, con le informazioni che vi abbiamo dato, sarete perfettamente in grado di scegliere il servizio che più si adatta al vostro utilizzo tipico. Tutto ciò che vi rimane da fare quindi è fare clic su uno dei link che vi abbiamo lasciato e godervi la navigazione in totale libertà e sicurezza. 

contattaci
Smartphone, Telefonia Mobile

Preordini dei nuovi iPhone 12 e 12 Pro

Preordini iPhone 12 e 12 Pro: come prenotare i nuovi iPhone di medio formato

Presentati nel keynote Apple martedì 13 ottobre ora . Negli ultimi anni non si sono registrate scorte particolarmente scarse, in ogni caso nel momento in cui scriviamo all’avvio dei preordini iPhone 12 e iPhone 12 Pro è impossibile prevedere la disponibilità dei vari modelli.

Quest’anno Apple ha diviso l’uscita degli iPhone delle dimensioni standard da quelli mini e max che saranno disponibili a partire dal 6 Novembre. Nel 2019 iPhone 11, iPhone 11 Pro e iPhone 11 Pro Max sono stati disponibili in contemporanea mentre nel 2018 il meno costoso iPhone XR è arrivato quasi un mese di distanza dagli iPhone XS, invece nel 2018 è arrivato più tardi iPhone X.

In ogni caso la disponibilità delle scorte al lancio di iPhone 12 e 12 Pro, il 23 Ottobre, dipende sia dalla quantità dei diversi modelli in magazzino sia dal volume della domanda da parte degli utenti. Un quadro più preciso sarà possibile solo entro i primi minuti e ore, e poi fino a tutto il weekend, tenendo d’occhio i tempi di spedizione e consegna previsti indicati dai sistemi di Cupertino.

iPhone 12

Abbiamo dedicato diversi articoli con tutte le caratteristiche dei diversi modelli di iPhone. Ricordiamo che iPhone12 è il diretto successore di iPhone XR e iPhone 11, che fa un salto in avanti notevole, non solo nel processore, adesso Apple A14, ma anche nello schermo, nella robustezza e nella disponibilità del caricatore MagSafe.

Preordini iPhone 12 e 12 Pro: come prenotare i nuovi iPhone di medio formato

Caratteristiche iPhone 12

  • Display Super Retina XDR da 6,1″
  • Ceramic Shield, più duro di qualsiasi vetro per smartphone
  • 5G per download velocissimi e streaming ad alta qualità
  • A14 Bionic, il chip più veloce mai visto su uno smartphone
  • Evoluto sistema a doppia fotocamera da 12MP (ultra-grandangolo, grandangolo) con modalità Notte, Deep Fusion, Smart HDR 3 e registrazione video HDR a 4K in Dolby Vision
  • Fotocamera anteriore TrueDepth da 12MP con modalità Notte e registrazione video HDR a 4K in Dolby Vision
  • Resistenza all’acqua di grado IP68, la migliore del settore

Prezzo iPhone 12

  • iPhone 12 64 GB display da 6,1 pollici – 939,00 euro
  • iPhone 12 128  GB display da 6,1 pollici – 989,00 euro
  • iPhone 12 256 GB display da 6,1 pollici – 1.109,00 euro

iPhone 12 Pro

iPhone 12 Pro nelle due diverse varianti dimensionali da 6,1″ e 6,7″ (Max) di cui solo la prima è preordinabile da subito, è il secondo della serie con tre fotocamere posteriori, gli valgono, insieme ad altre specifiche e allo chassis in acciaio, il titolo di Pro.

Preordini iPhone 12 e 12 Pro: come prenotare i nuovi iPhone di medio formato

Caratteristiche iPhone 12 Pro

  • Display Super Retina XDR da 6,1″
  • Ceramic Shield, più duro di qualsiasi vetro per smartphone
  • 5G per download velocissimi e streaming ad alta qualità
  • A14 Bionic, il chip più veloce mai visto su uno smartphone
  • Sistema di fotocamere Pro da 12MP (ultra‑grandangolo, grandangolo, teleobiettivo) con estensione dello zoom ottico pari a 5x, modalità Notte, Deep Fusion, Smart HDR 3, Apple ProRAW e registrazione video HDR a 4K in Dolby Vision
  • Scanner LiDAR per esperienze AR ottimizzate e ritratti in modalità Notte
  • Fotocamera anteriore TrueDepth da 12MP con modalità Notte e registrazione video HDR a 4K in Dolby Vision

Ricordiamo di seguito i prezzi dei nuovi iPhone 2020 prenotabili dal 16 ottobre e in consegna il 23 Ottobre:

Prezzo iPhone 12 Pro

  • iPhone 12 Pro 6,1 pollici 128 GB – 1.189,00 Euro;
  • iPhone 12 Pro 6,1 pollici 256 GB – 1.359,00 Euro;
  • iPhone 12 Pro 6,1 pollici 512 GB – 1.589,00 Euro;
Telefonia Mobile

Offerte 100 GB e costo contenuto: il nuovo fronte della guerra tra operatori di telefonia mobile

Sono i 100 GB il nuovo terreno di scontro tra gli operatori telefonici mobili. Il grande pubblico conosce probabilmente la mossa di Iliad, a riguardo: Flash 100, l’offerta lanciata qualche giorno fa, con 100 GB e rivolta a tutti (nuovi utenti e utenti provenienti da tutti gli operatori), a 9,99 euro, con minuti e SMS illimitati.

Ma in realtà anche quasi tutti gli altri operatori hanno lanciato un’offerta 100 GB su questa fascia di prezzo o persino più economica. Solo, lo fanno sottobanco: con la solita tecnica dell’”operator attack”. Ossia offerte rivolte a specifici segmenti di clientela, tipicamente a chi viene da un operatore virtuale o da Iliad. Ricordiamo che non sono presenti sui siti degli operatori, ma perlopiù solo in negozi selezionati o attivabili solo su richiesta diretta dell’utente (anche al call center) che risponde ai requisiti stabiliti dalla compagnia. E sono le offerte più interessanti del momento, per rapporto qualità prezzo: tanti GB – ora fino a 100, appunto – a un costo contenuto. A tutti i canoni che seguono bisogna sommare il costo di una nuova sim (10 euro), dove però in alcune promozioni è già incluso un po’ di euro di traffico

Iliad

Il benchmark, la pietra di paragone, per tutte queste offerte è comunque spesso Iliad. Ha lanciato i 50 GB sul mercato, al debutto, e subito ha alzato l’asticella dei pacchetti inclusi nel canone. Ecco perché è importante seguire le mosse del nuovo gestore, per capire dove andrà il resto del gruppo. Con una differenza importante, però, tra le offerte Iliad e quelle “operator attack”: solo le prime sono rivolte a tutti gli utenti. Iliad, inoltre, non ha mai limiti di velocità (a volte presenti in offerte super low cost della concorrenza). È il solo ad oggi inoltre a garantire che il prezzo non sarà “rimodulato” (leggi: rincarato) al cliente. Vodafone ha preso un impegno simile presso Agcom, di non rimodulare le offerte per sei mesi dalla sottoscrizione, ma questa novità deve essere ancora confermata a livello regolamentare. Nel frattempo a livello contrattuale su alcune offerte “operator attack” sta già prendendo un impegno di bloccare il prezzo per 24 o 36 mesi. Flash 100 scade il 15 ottobre, ufficialmente, ma non è da escludere una proroga. Nell’annunciare l’offerta, Iliad acclude in una nota stampa una tabella per dimostrare che la sua è tre volte meno cara rispetto a quelle dei concorrenti.

Wind 3

E l’offerta siffatta di WindTre, con 100 GB, è ora Go 100 Top+ Easy Pay, attivabile solo nei rivenditori WindTre di alcune province (il cui numero è però in espansione). Minuti illimitati, 200 sms verso tutti e 100 Giga di traffico dati a 5,99 euro al mese su metodo di pagamento carta di credito o conto corrente. Costa quindi meno di Iliad, ma non ha sms illimitati. Disponibile solo se si proviene da Fastweb, PosteMobile e altri operatori virtuali (esclusi Very Mobile, Kena Mobile, Lycamobile e ho. Mobile).

Vodafone e ho.mobile

Dal 21 settembre c’è Vodafone Special Giga 70+30, con minuti illimitati verso tutti i numeri fissi e mobili, mille sms verso tutti e 100 Giga di traffico dati, a 9,99 euro al mese. Particolarità: prezzo garantito per 24 mesi. I GB raddoppiano se si sceglie di unire il mobile al fisso Vodafone pagando tutto in un’unica fattura. Costa quanto Iliad, ha meno sms, ma ha la rete Vodafone. Una campagna 100 GB anche per ho.mobile, il virtuale Vodafone: sta proponendo, ad alcuni suoi già clienti, il cambio offerta verso ho.8.99, che ha 100 GB, minuti ed SMS illimitati al costo di 8,99 euro al mese. Attenzione però che la velocità in questo caso è bloccata a 30 Mbps.

Fastweb

Proprio nei giorni scorsi Fastweb ha rinnovato il suo listino di offerte lanciando una nuova tariffa con 100 GB di traffico dati. Ecco i dettagli: 100 GB in 4G ogni mese (in caso di esaurimento del bundle dati, 1 GB extra costa 6 euro); chiamate a 5 centesimi al minuto verso tutti in Italia; SMS a 5 centesimi cadauno in roaming in UE e in Svizzera è possibile utilizzare sino a 4 GB al mese senza alcun costo aggiuntivo oltre al solo canone mensile.
Fastweb Mobile Dati presenta un costo periodico di 14,95 euro al mese

Tim

Si attende anche la reazione di Tim alla mossa di Iliad. Al momento ha un’offerta a 39,99 euro con GB, minuti e sms illimitati. O SuperGiga 100 a 19,99 euro al mese, per sim solo dati (modem, tablet), con 100 GB in 4G – ma senza limiti su piattaforme di e-learning e smart working (Skype, Microsoft Teams, WeSchool, Amazon Chime, Zoom, Google Classroom Suite for Education, Cisco WebEx, GoToMeeting, Jrsi Meeting, Axios Collabora, Office 365 A1).

Telefonia Mobile

Ecco come caricare il telefono senza rovinarlo

Il nostro smartphone è diventato uno oggetto indispensabile nella vita di tutti noi, perchè possiamo fare di tutto con uno dei “telefoni intelligenti”: prenotare voli o treni, orientarci con mappe interattive, partecipare ad una riunione con i colleghi o vedere le ultime notizie del TG.
Per far tutto ciò, è indispensabile che la batteria non “ci abbandoni” sul più bello e per mantenere la nostra batteria in salute, vi indicheremo 4 consigli da seguire:

1. Tieni il livello di carica della batteria tra il 60% e il 75%

Secondo Cadex, una rispettata azienda che si occupa proprio di test su smartphone e batterie, tenere la carica al massimo non serve; anzi, al contrario, è dannoso. Meglio evitare gli estremi e tenerla a un livello medio, ricaricando più volte, ma senza mai raggiungere il massimo nè il minimo.

2. Non far scaricare completamente il telefono prima di collegarlo

Per lo stesso motivo serve evitare di collegare il telefono alla carica soltanto una volta spento del tutto. In questo modo infatti obblighiamo la batteria a un lavoro maggiore per riuscire a ricaricarsi, e soprattutto la usuriamo molto di più.

White smartphone in charge on wooden table

3. Scollega il telefono non appena raggiunge il 100%

Se capita che per via di una svista o per una dimenticanza il telefono è già arrivato al massimo della carica, allora è meglio scollegarlo subito.
Tenerlo collegato al caricatore inutilmente è dannoso: la batteria sarà sottoposta per più tempo a temperature maggiori e uno sforzo di cui, di fatto, non ha nessun bisogno.

4. Evita di caricare il tuo telefono durante la notte

Ecco perché va assolutamente evitata la carica notturna, procedura che fanno in tanti. Quando mettiamo il nostro smartphone in carica durante la notte, ciò che succede è che in pochissimo tempo raggiunge il massimo della carica (e già questo sarebbe da evitare) e poi, quel che è peggio, è che rimarrà in carica per cinque o sei ore. Così facendo la batteria si usura in modo estremamente rapido perché la stiamo sottoponendo a un lavoro inutilmente lungo e continuativo.