In questo articolo ti sveleremo dei trucchi di WhatsApp che non sapevi.
La popolarità del WhatsApp sta crescendo incessantemente, e di conseguenza, ci sono numerosi consigli e trucchi.
Utilizzando questi utili e nonché meravigliosi consigli/trucchi, si possono stupire gli amici. In questo articolo ti faremo vedere consigli e trucchi di WhatsApp.
Ora vedremo insieme consigli e trucchi utili
1 Mantenere la tua chat segreta, usando Locker
E’ possibile anche mantenere le tue chat occulte e al sicuro da hacker o da utenti indesiderati. Poiché non sono necessarie credenziali di accesso per questa app, chiunque potrebbe aprire il tuo account sul suo PC o sullo smartphone. La soluzione migliore per questo rischio è quella di installare WhatsApp Lock, ossia il Blocco WhatsApp. Il miglior trucco per mantenere le chat di WhatsApp sempre protette. WhatsApp Lock mantiene la tua chat segreta con un PIN a 4 cifre.
PASSAGGI:
Scarica ed installa WhatsApp Lock da Google play store.
Dopo di che, apparirà una schermata che indica di “Inserire il tuo PIN“.
Inserisci un codice PIN a 4 cifre di tua scelta, e poi nella schermata successiva, è necessario attivare utilizzando il dispositivo di scorrimento nella parte inferiore.
Dopo ciò, vedrai l’opzione “Autolock Time“. Utilizzando questa opzione, sarai in grado di impostare un timer per l’auto-blocco WhatsApp utilizzando la password. È possibile impostare il tempo massimo di 15 minuti.
È possibile anche modificare il PIN ogni volta che lo si desidera
2 Ripristinare le Chat Eliminate
Hai perso i tuoi messaggi? Non sai come fare? ecco questo trucco ti aiuterà di recuperare o di ripristinare i messaggi eliminati. E’ possibile recuperare tutti i messaggi importanti che vengono persi per una qualsiasi ragione.
PASSAGGI:
WhatsApp salva tutte le tue chat nella SD card del tuo telefono.
Vai alla scheda SD > WhatsApp > Database. Qui troverai il file msgstore.db.crypt, che contiene tutti i messaggi che vengono inviati e ricevuti in un giorno. La stessa cartella msgstore-yyyy..dd..db.crypt, troverai un altro file contenente i messaggi che vengono inviati e ricevuti negli ultimi 7 giorni.
Apri questi file utilizzando qualsiasi editor di testo.
Ora puoi leggere tutti i tuoi messaggi su Whatsapp.
3 Avere Più Account WhatsApp su un Unico Dispositivo
Fra i diversi WhatsApp suggerimenti e trucchi, questo è fantastico.
Con l’aiuto di questo trucco, è possibile utilizzare due account WhatsApp su un unico dispositivo. È possibile farlo con l’aiuto di un’app, che si chiama Ogwhatsapp.
Con l’aiuto di questa App, utilizzare più account di WhatsApp sul telefono Android è un gioco.
4 Pianificare i Messaggi sulle chat
Ora, è possibile pianificare messaggi WhatsApp sul tuo smartphone Android. Ciò significa che inoltre è possibile pianificare un messaggio impostando il tempo per farlo.
PASSAGGI:
Scarica e installa l’App WhatsAppScheduling sul tuo smartphone Android.
Dopo l’installazione, apri l’app e ti verrà chiesta l’autorizzazione per l’ulteriore processo di Superutente. Concedi l’autorizzazione.
Fai clic sull’icona che appare davanti ai messaggi in sospeso e quindi scegli i “Contatti” per i quali si desidera pianificare il messaggio. Può essere un singolo contatto o un gruppo.
Digita il tuo messaggio e imposta il tempo di programmazione.
Fai clic su Aggiungi e il tuo messaggio verrà impostato nella scheda messaggi in sospeso e verrà inviato all’ora pianificata.
5 Usare WhatsApp su Tablet
Questo è grande una funzione di WhatsApp per l’utente di iPad o iPod Touch e per l’utente Android.
PASSAGGI:
Solo per tablet Android che usano il Wi-Fi, scaricare il file apk in primo luogo per WhatsApp.
Ora abilitare il sideload delle app da > Impostazioni > Sicurezza e quindi attivare/disattivare l’opzione da Fonti Sconosciute mettendo su ON.
Installare l’app WhatsApp sul tuo tablet e quindi avviare l’app.
Inserire il tuo numero di telefono attivo per il codice di verifica.
Una volta ricevuto il codice di verifica, inseriscilo sul tuo tablet e WhatsApp inizierà a lavorare come al solito
SPID a pagamento presso ufficio postale. L’azienda applica un costo di 12 euro per il servizio di riconoscimento digitale per chi si reca allo sportello.
Poste italiane ha deciso di rendere a pagamento il servizio di riconoscimento di persona per ottenere lo Spid, il Sistema pubblico di identità digitale per interagire con la pubblica amministrazione.
o SPID (Sistema Pubblico d’Identità Digitale) è diventato obbligatorio (insieme a CIE e CNS) per l’accesso ai servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione. Il numero di attivazioni è aumentato notevolmente negli ultimi mesi, anche a causa della crisi sanitaria. Purtroppo Poste Italiane ha deciso di introdurre un costo per la modalità di identificazione più utilizzata.
Il servizio, fino ad ora gratuito, serve per ottenere l’identità digitale per interagire con la pubblica amministrazione. Mentre prima ci si poteva recare gratuitamente in uno dei 12.700 uffici italiani, adesso per procedere al riconoscimento di persona e ottenere le credenziali bisognerà pagare 12 euro, come si può vedere dal portale web di Poste dedicato all’identità digitale.
PosteID: 12 euro per l’identificazione in ufficio
Come si può vedere nel grafico, il numero di SPID è aumentato da 16,7 milioni di gennaio ai 24,8 milioni di settembre. In base all’ultimo aggiornamento (24 ottobre) sono state attivate quasi 26 milioni di identità digitali. I cittadini possono scegliere tra sei gestori per la richiesta dello SPID, ma Poste Italiane è sicuramente quello più popolare, considerata la sua capillarità sul territorio e i vari metodi di identificazione offerti.
l PosteID (questo è il nome dello SPID fornito da Poste Italiane) può essere attivato a distanza con CIE (Carta di Identità Elettronica, utilizzabile con apposito lettore da pochi euro), passaporto elettronico, CNS (Carta Nazionale dei Servizi), firma digitale, bonifico, lettore Bancoposta e carta Postamat, SMS su cellulare certificato associato a Bancoposta o Postepay. Il metodo più utilizzato è senza dubbio quello che prevede l’identificazione di persona presso l’ufficio postale.
Senza nessun comunicato ufficiale, Poste Italiane ha deciso di applicare un costo di 12 euro a quest’ultimo metodo. La somma viene chiaramente indicata nella pagina di scelta del tipo di identificazione. La “cattiva notizia” è inoltre riportata nelle FAQ come risposta alla domanda “Il servizio SPID è a pagamento?“. Tra l’altro, in alcuni casi è necessario anche attendere il proprio turno (se non viene sfruttato il servizio Prenota ticket), soprattutto negli uffici più affollati.
Servizio gratuito tramite app, audio o video
Continua a essere gratuito il riconoscimento da remoto tramite l’app di Poste, via audio o video con carta di identità (Cie) o passaporto elettronici. Le Poste offrono altre modalità di attivazione dello Spid da remoto per i clienti Bancoposta e Postepay.
Ad esempio, si può scegliere quella viasms su cellulare certificato associato a un prodotto Bancoposta o Postepay, tramite lettore Bancoposta e carta Postamat o attraverso un bonifico da un conto corrente intestato.
Ma, fa notare la legale dell’associazione di consumatori Aduc, Anna D’Antuono, a Repubblica, queste modalità “presentano difficoltà per chi non è cliente BancoPosta e per chi non possiede o ha poca dimestichezza con computer e smartphone”.
Per avere lo Spid bisogna rivolgersi ai “gestori di identità digitale (Identity Provider)“, aziende private accreditate da AgID (l’Agenzia del governo per l’Italia digitale) che forniscono le identità digitali e gestiscono l’autenticazione degli utenti. Le aziende certificate sono elencate sul portale del governo dedicato allo Spid.
Il gestore, dopo aver verificato i dati, emette l’identità digitale, rilasciando le credenziali. Lo Spid è gratuito ma la registrazione e il riconoscimento dell’utente possono essere a pagamento a seconda del gestore.
Infocert e Intesa gratis sia da remoto che in presenza
Altri gestori dell’identità digitale, come Tim o Spiditalia di Register.it, propongono anche il servizio a distanza via webcam a pagamento. Altre, come Infocert o Intesa, forniscono gratis sia il riconoscimento da remoto sia in presenza.
Come abbiamo già accennato, l’utilizzo dello Spid cresce in maniera sostenuta tra gli italiani: secondo i dati del governo, al 24 ottobre sono quasi 26 milioni le identità digitali erogate, segnando un incremento del 61,5% da inizio 2021.
E tra i gestori di Spid, Poste sono al primoposto. In base ai dati del 30 giugno 2021, riportati da Repubblica, il gruppo si conferma il primo gestore italiano di identità digitale, con un totale di oltre 17 milioni di Spid rilasciati (di cui 5,3 attivati nel 2021.
WhatsApp: addio per sempre allo storico logo. L’applicazione più usata al mondo, cambierà nome e logo, grazie ad una decisione della società Meta (ex Facebook).
La società Facebook Co. che il 28 ottobre scorso ha cambiato il nome in Meta, ha alcuni cambiamenti in serbo per una delle sue applicazioni: WhatsApp. Infatti il fondatore e CEO di Meta, Mark Zuckerberg, ha in mente nuovi strumenti e design altamente innovativi. Dunque un restyle per quella che secondo le statistiche degli store Google Play e iTunes è l’applicazionepiù usata al mondo.
Il CEO di WhatsApp, Will Cathcart, afferma che l’azienda sta progettando degli aggiornamenti nelle prossime settimane, e tra questi si prevede anche un cambio del nome e quindi logo dell’app di messaggistica. Cathcart inoltre rassicura che una delle priorità della società è la privacy dei loro 2 miliardi di utenti.
L’arrivo di Meta e del metaverso
Meno di una settimana fa, il newyorkese Mark Zuckerberg ha annunciato il cambio di nome della società Facebook a favore di Meta. Questa scelta è stata fatta per introdurre i suoi utenti a quello che lui chiama “metaverso“, ovvero una nuova tecnologia composta da insieme di spazi virtuali dove è possibile “creare ed esplorare con altre persone”. Il CEO di Meta poi afferma che sarà possibile condividere lo spazio fisico in questo metaverso con altre persone persone.
Dunque saremo in grado, secondo Zuckerberg, dunque saremo in grado di sperimentare una realtà virtuale a 360 gradi. In questa esperienza di vita simulata dunque si potrà assistere al lavoro, stare con gli amici, assistere un’opera di teatro, giocare ai videogiochi e anche acquistare prodotti. Per il momento però questo è solo un’idea di Zuckerberg, dunque ancora niente di tutto questo è ancora sul mercato.
👋 @Meta! I think this new name for Facebook (the company) is an important step that helps people understand the social experiences we’re building for the future. It will also help us communicate more clearly about our services. pic.twitter.com/EljvweV2c6
Anche il CEO di WhatsApp condivide il nuovo progetto che sta portando avanti Zuckerberg poichè sarà in grado di migliorare anche l’applicazione di messaggistica. Infatti in un post sul suo account Twitter (@) scrive: “@Meta! Penso che questo nuovo nome per Facebook (l’azienda) sia un passo importante che aiuta le persone a comprendere le esperienze sociali che stiamo costruendo per il futuro”.
Se il vostro smartphone vi mostra il messaggio “Spazio insufficiente” noi vi spieghiamo come risolvere il problema una volta per tutte.
Dopo un periodo più o meno lungo di utilizzo è probabile, soprattutto se non avete preso nessuna precauzione, che vi compaia questo messaggio sul vostro smartphone: “Spazio insufficiente”. In questo articolo vi faremo vedere come risolvere il problema della memoria insufficiente su smartphone.
Quando vi compare un messaggio di questo tipo lo smartphone, nota che la memoria interna sta per terminare e vi avvisa che potrebbe essere insufficiente. Non è questo un messaggio che si può ignorare, poiché quando lo spazio diventa insufficiente tutto le operazioni che svolgete subiscono un rallentamento, mentre alcune non potranno neanche essere svolte. Stiamo parlando di scattare foto o video oppure di scaricare un video o una foto da whatsapp.
Molto spesso il messaggio “Spazio insufficiente” compare proprio a causa di foto e video. Già, perchè tra quelle fatti dalla nostra fotocamera e quelli che ci vengono inviati su whatsapp (che ovviamente vengono salvati sul telefono) non ci vuole troppo a riempire la memoria. In seconda posizione poi, ci sono le applicazioni, alcune non le utilizziamo ormai da mesi perchè non ci servono più, altre non ci ricordiamo neanche di averle installate. Ecco quindi che per liberare spazio dal nostro smartphone agiremo sui seguenti tre punti:
Foto, video e altri file multimediali;
Rimozione applicazioni inutili;
Eliminzione conversazioni Whatsapp.
Memoria insufficiente: come fare con foto e video?
Certamente non siete giunti fin qui per sentirvi dire di eliminare foto e video dallo smartphone per risolvere il problema dello spazio insufficiente! A quello avevate sicuramente già pensato voi e sicuramente avrete scartato questa opzione perchè le foto e i video vi servono e volete conservarli. Daccordo, ma allora esiste una bacchetta magica che aumenta lo spazio e lascia lì tutti i nostri media? Diciamo di si, questo è quello che vi proponiamo di fare:
Per prima cosa fate una cernita, eliminando tutte le foto e i video che non servono più;
Collegate lo smartphone al pc e scaricate tutte le foto e i video.
Crea un account Google e utilizza Google Drive per condividere tutte le foto.
A questo punto, ti basterà accedere a Google Drive dal tuo smartphone e tutte le tue foto e i tuoi video saranno li. Be, se non è una magia questa poco ci manca, perché già solo con questa operazione avremo recuperato tantissima memoria, sicuramente abbastanza da risolvere il problema dello spazio insufficiente ed avremo ancora a disposizione sul nostro smartphone tutte le nostre foto e i nostri video.
Rimozione delle applicazioni inutili
Questa seconda fase è molto più semplice da mettere in pratica rispetto alla prima. Basta andare su “Impostazioni“, scegliere la scheda “Generale” (solitamente in alto a destra) e infine “Gestione applicazioni“. Scorrete tutte le applicazioni installate sul vostro smartphone Samsung e quando ne trovate una da eliminare, cliccateci sopra e premete il pulsante “Disinstalla” in alto a destra.
Eliminare le conversazioni Whatsapp
L’ultimo passaggio da compiere per risolvere il problema dello spazio insufficiente del vostro smartphone consiste nell’eliminare le conversazioni WhatsApp. Per fare ciò, aprite l’applicazione WhatsApp ed entrate nella chat che volete eliminare. Quindi selezionate i tre pallini disposti in verticale in alto a destra e dal menù che si apre scegliete “Altro“. Ecco dunque che vi comparirà un nuovo menù, la cui prima voce è “Cancella chat“.
Vorresti effettuare un root sul tuo dispositivo Android ma non sai da dove cominciare? Allora sei nel posto giusto! In questo articolo spiegheremo in maniera esaustiva cos’è un ROOT e ti mostreremo come effettuarlo, indipendentemente dal tuo dispositivo Android , dalla marca e dal modello.
Che cosa significa “Dare i permessi di Root” al dispositivo?
Effettuare un operazione di “root” su un dispositivo Android in generale, significa abilitare l’accesso al sottosistema Android stesso. In parole povere significa avere il controllo completo del sistema con privilegi (accesso root o permessi di root). Quindi poter eseguire operazioni particolari all’interno del sistema operativo Android, che altrimenti non saremmo in grado di poter fare.
E’simile alla esecuzione dei programmi come “amministratori” su Windows o dare autorizzazioni amministrative su Linux.
Perché effettuare un Root su Android?
I motivi che ci spingono ad eseguire un root e quindi avere permessi completi sul dispositivo Android sono molteplici.
Eccone alcuni:
1. Superare i limiti che gli operatori e le industrie hardware mettono sui dispositivi. 2. Ottenere la possibilità di modificare o sostituire le applicazioni e le impostazioni di sistema. 3. Eseguire applicazioni particolari che richiedono autorizzazioni a livello di amministratore. 4. Eseguire altre operazioni che sono altrimenti inaccessibili 5. Facilitare la completa rimozione e la sostituzione del sistema operativo del dispositivo.
Se hai bisogno di fare il root del telefono Android per il recupero di dati cancellati ti consigliamo prima di provare il programma UltData Android che è in grado di recuperare dati cancellati SENZA root.
Dopo aver sradicato (fatto il root) del tuo telefono Android o tablet, avrai pieno accesso a tutto il sistema e potrai eseguire più applicazioni, disabilitando bloatware, controllare le autorizzazioni app, abilitare il tethering, entrare in cartelle particolare del sottosistema e fare un sacco di altre cose.
Come Fare il Root del tuo smartphone o tablet Android?
Come si fanno ad abilitare i permessi Root sul tuo telefono Android? Non importa il modello e marca del tuo cellulare o tablet Android, es. Samsung Galaxy S21/S20/S10/S9/S8/S7, Samsung Galaxy Note, LG G8/G7/G6/G5/G4/G3, Samsung Galaxy J3/J5/J7, Huawei P7/P8/P9/P10/P20/P30, HTC One, LG Optimus, Motorola Droid Razr Maxx HD, Sony Xperia, Google Nexus, o altri… potrai provare i seguenti metodi per “rootare” il tuo Android!
Sbloccare “Bootloader”
Cosa è il Bootloader?
Un cellulare Android è costituito da diversi software, tra cui bootloader, radio, ripristino e sistema. Il bootloader è il primo software che viene eseguito all’accensione del dispositivo. Questo software decide se e come caricare il sistema operativo. Contiene le istruzioni per l’avvio del sistema operativo kernel e la maggior parte di esse sono progettate appositamente per eseguire l’ambiente di debug o modifica.
Per molti modelli di cellulari/tablet ANDROID, prima di effettuare il ROOT è indispensabile eseguire lo sblocco del Bootloader. Il Bootloader è un software presente nel cellulare e che consente di avviare il sistema operativo: se questo bootloader è bloccato diventa IMPOSSIBILE eseguire il root del telefono. Per sbloccare il bootloader su cellulari SAMSUNG è molto semplice:
Passo 1. Accedi alle Impostazioni del tuo Samsung e poi scrolla fino in fondo alla lista per cliccare su Informazioni sul telefono Passo 2. Clicca su “Informazioni Software” e poi fai 7 volte clic su VERSIONE BUILD fino a quando non appare un’avviso che è stata attivata la modalità sviluppatore Passo 3. Ritorna alle Impostazioni, vai in fondo fino a cercare e cliccare su Opzioni Sviluppatore. Passo 4. Cerca e attiva le opzioni SBLOCCO OEM e anche DEBUG USB
SOLUZIONE 1: ROOT TRAMITE TUNESGO
TunesGo è uno dei migliori “root software per Android” presenti attualmente perché consente di abilitare i permessi di root sul dispositivo Android in maniera molto semplice e veloce. Esso supporta quasi tutti i dispositivi e modelli Samsung, HTC, Sony, Motorola, LG, Huawei, Acer, Google, ecc….
Caratteristiche TunesGO:
Compatibile con tutte le versioni Android dalla 2.1 in su.
100% sicuro da usare nell’effettuare il root.
NON compromette la garanzia del dispositivo Android.
Supporta oltre 3000 modelli di cellulari e tablet Android.
Consente di fare backup e ripristino dei dati prima e dopo il rooting
Scarica e installa TunesGO sul tuo PC Windows dal seguente link
Installa ed avvia il programma.
Collega il tuo Android al computer via USB e segui le indicazioni che appariranno su TunesGO fino a quando viene correttamente rilevato. Una volta riconosciuto, dal programma accedi alla scheda TOOLBOX e da qui clicca sulla funzione ROOT 1 CLIC
In pochi minuti il tuo dispositivo Android verrà “rootato”!
SOLUZIONE 2 – ROOT “MANUALE” (per utenti esperti)
CASO A) UTILIZZO DI SUPERONECLICK
Prima di iniziare, segui questi passi:
1. Scarica e installa Java JDK sul tuo PC (se non è già installato) 2. Scarica e installa Android SDK sul tuo PC. 3. Installa i driver USB giusti per il tuo dispositivo. 4. Collega il tuo dispositivo Android al PC con un cavo USB. 5. Abilita il debug USB sul tuo dispositivo andando in Impostazioni > Applicazioni > Sviluppo e selezionando la casella “Debug USB”.
Dopo aver fatto tutti i passaggi di cui sopra, potrai seguire il seguente tutorial su come fare root su Android.
1. Scarica SuperOneClick dal sito ufficiale: shortfuse.org e fai doppio clic su di esso per avviarlo.
2. Fai clic sul pulsante “Root” nella finestra di SuperOneClick. Poi SuperOneClick richiederà alcuni minuti per radicare il tuo dispositivo Android.
3. Riavvia il dispositivo Android dopo aver terminato il root. SuperOneClick installerà automaticamente l’app SuperUser. Consenti o negala richiesta quando un app sul tuo dispositivo cerca di guadagnare i permessi di root.
4. Apri l’app Superuser per controllare i permessi salvati. Dopo che tutti i passaggi sono fatti, potrai fare quello che vuoi sul tuo dispositivo Android con i permessi di root, come ad esempio recuperare i dati cancellati o persi dal dispositivo Android.
CASO B) UTILIZZO DI ODIN e TWRP RECOVERY
Un’altra soluzione “manuale” che si può usare per abilitare i permessi di root su dispositivi Android è quello di installare TWRP Recovery sul dispositivo Android. TWRP Recovery fornisce gli strumenti necessari per flashare e personalizzare il proprio dispositivo Android e aiuta anche ad abilitare i permessi di root eseguendo il flash del file SuperSu.zip
1. Per flashare il dispositivo Android occorre innanzitutto scaricare Odin e il file TWRP recovery dal sito ufficiale.
2. Adesso metti il tuo dispositivo Android in “modalità bootloader” premendo i tasti Home, Accensione e Volume Giù contemporaneamente.
3. Collega ora il tuo cellulare al PC via USB. Una volta aperto Odin esso automaticamente rileverà il dispositivo e l’indicatore ID:COM diventerà di colore blu
4. Clicca sul pulsante AP e seleziona il file TWRP che hai scaricato prima
5. Dopo aver caricato il file clicca su “START”. Il sistema mostrerà un messaggio “Pass” per indicare che tutto funziona correttamente
6. Ora scarica una versione stabile di SuperSU indispensabile per fare il root. Copia e incolla il file SuperSU.zip nella memoria del tuo cellulare.
7. Ora puoi anche scollegare il cellulare dal PC e mettilo in modalità “TWRP recovery” premendo contemporaneamente i tasti Home, Accensione e Volume Su.
8. Una volta entrato in modalità “TWRP recovery” e clicca su “Install”. Seleziona il file SuperSU che hai salvato sul dispositivo e installalo.
9. Attendi fino alla fine del processo. Poi riavvia il dispositivo.
Guida completa che ci aiuterà a capire come ripristinare WhatsApp tramite backup
Se abbiamo acquistato un nuovo smartphone, sicuramente installando WhatsApp ci siamo accorti che l’applicazione risulterà vuota, (chat, immagini, video). I messaggi che avevi sul vecchio telefono devono essere importati tramite un backup, cioè ripristinando la situazione precedente. Tale backup può essere effettuato o in cloud con Google Drive o in locale, cioè salvando direttamente il file sulla memoria del cellulare.
Se metti in pratica queste regole e, durante la procedura di configurazione iniziale di WhatsApp, rispondi in maniera affermativa alla richiesta di ripristino delle conversazioni, ritroverai tutte le tue chat al loro posto insieme a contatti, gruppi ecc. Per saperne di più e conoscere tutti i dettagli sulla procedura da seguire, prenditi cinque minuti di tempo libero e leggi le indicazioni su come ripristinare backup WhatsApp che sto per darti. Mi occuperò sia di Android che di iPhone, quindi potrai portare a termine l’operazione senza problemi indipendentemente dal tipo di telefono che usi.
Ripristino backup WhatsApp su Android
Se vuoi scoprire come ripristinare backup WhatsApp e utilizzi uno smartphone Android, ecco tutti i passaggi che devi compiere sul vecchio smartphone e su quello nuovo. La procedura è valida anche per trasferire le chat di WhatsApp sullo stesso smartphone dopo aver ripristinato il sistema (o aver semplicemente disinstallato l’applicazione).
Cosa fare sul vecchio smartphone
Il primo passo che devi compiere è attivare la funzione di backup su Google Drive e archiviare tutte le chat di WhatsApp su quest’ultimo.
Per utilizzare il backup di Google Drive devi aver associato il tuo smartphone a un account Google. Per verificare la presenza o meno di un account Google sul telefono, recati nelle impostazioni di Android (l’icona dell’ingranaggio che si trova nel menu principale del telefono) e seleziona le voci Account e Google dalla schermata che si apre.
Crea o aggiungi account Google
Se nel menu relativo agli account Google non risulta configurato alcun account, torna nella schermata Impostazioni > Account e pigia sulla voce Aggiungi account per configurare un account Google. Puoi configurare un account Google esistente o crearne uno nuovo (selezionando la voce Oppure crea un nuovo account dalla schermata che si apre).
A questo punto, avvia WhatsApp, pigia sul pulsante (…) che si trova in alto a destra e seleziona la voce Impostazioni dal menu che compare. Nella schermata che si apre, vai dunque su Chat, seleziona l’opzione Backup delle chat e spostati su Backup su Google Drive (in fondo alla pagina).
Seleziona quindi il tuo account Google (se richiesto), metti il segno di spunta accanto alla voce Quotidiano (per attivare il backup quotidiano delle chat su Google Drive, anche se in realtà a te non serve in questo frangente) e scegli se includere i video nei backup mettendo o rimuovendo la spunta dall’apposita voce. Conservando i video nei backup di WhatsApp ritroverai tutti i filmati ricevuti nelle chat, ma renderai più lunga la procedura di backup. Inoltre occuperai molto spazio su Google Drive (che offre 15GB di spazio gratis, dopodiché è a pagamento).
Una volta attivata la funzione di backup su Google Drive, fai “tap” sul pulsante Esegui backup di WhatsApp e attendi pazientemente che il salvataggio delle tue chat venga portato a termine. Il backup viene completato quando sotto la voce Ultimo backup compare la scritta Google Drive: xx:xx, dove al posto delle “xx” c’è l’orario in cui è stato completato il backup.
Cosa fare sul nuovo smartphone
Adesso puoi passare al ripristino delle chat di WhatsApp. Come già detto, affinché la procedura vada a buon fine, devi utilizzare uno smartphone associato allo stesso numero di telefono e allo stesso account Google di quello da cui proviene il backup.
Verifica account Google
Per verificare il numero di telefono associato allo smartphone, recati nelle impostazioni di Android e seleziona le voci Info sul telefono > Stato > Stato SIM dal menu che si apre. Per verificare l’account Google (ed eventualmente configurare quello corretto), recati invece nel menu Impostazioni > Account > Google come ti ho spiegato prima.
Se sullo smartphone risulta configurato un account Google diverso da quello che ti serve, puoi eliminarlo e sostituirlo con quello “giusto”. Per cancellare un account Google da Android, recati nel menu Impostazioni > Account > Google, seleziona l’account da cancellare e scegli la voce Rimuovi account dal menu (…) che si trova in alto a destra. Una volta rimosso l’account, puoi configurare quello nuovo tornando nella schermata Impostazioni > Account e pigiando sulla voce Aggiungi account. Occhio però, cancellando un account Google dal tuo device cancellerai anche tutti i dati associati a quest’ultimo: email, contatti ecc.
Installazione WhatsApp
A questo punto puoi passare all’azione, cioè puoi installare WhatsApp sul tuo nuovo smartphone e ripristinare tutte le chat che avevi sull’altro telefono. Se hai già tentato di installare WhatsApp ma il backup non è stato riconosciuto, rimuovi la app dal tuo telefono e installala nuovamente. Per cancellare WhatsApp dal tuo smartphone, recati nel drawer di Android (la schermata in cui ci sono le icone di tutte le app), tieni il dito premuto sull’icona relativa all’applicazione e trascina quest’ultima nel cestino o premi disinstalla.
A disinstallazione avvenuta, apri il Play Store (l’icona del sacchetto della spesa con il simbolo ▶︎ al centro), cerca WhatsApp in quest’ultimo e procedi all’installazione della app pigiando sul pulsante Installa.
Adesso, avvia WhatsApp, pigia sul pulsante Accetta e continua e digita il tuo numero di cellulare nel modulo che ti viene proposto. Pigia quindi sui pulsanti Avanti e OK e attendi qualche secondo affinché venga effettuata la verifica del numero. Se la verifica non viene eseguita automaticamente, digita il codice di verifica che dovresti aver ricevuto via SMS.
Successivamente, WhatsApp dovrebbe “accorgersi” del backup presente su Google Drive e dovrebbe chiederti se intendi ripristinarlo. Pigia quindi sul pulsante Ripristina, attendi qualche secondo e tutte le tue chat dovrebbero essere ripristinate in maniera corretta.
Al termine del ripristino, vai avanti, scegli nome e foto da usare su WhatsApp e comincia a usare l’applicazione come più preferisci. Chat, contatti, gruppi ecc. saranno tutti lì dove li avevi lasciati sul tuo vecchio smartphone.
Procedura alternativa (file in locale offline)
Se il tuo nuovo smartphone non supporta i servizi di Google o per questioni di privacy non vuoi ricorrere ai backup sul cloud, puoi ripristinare le chat di WhatsApp anche offline, ricorrendo ai file di backup che l’applicazione salva automaticamente sulla memoria del telefono (o sulla microSD, se hai un device dotato di memoria espandibile).
I backup offline di WhatsApp permettono anche di riportare lo stato delle chat a uno stato precedente rispetto a quello dell’ultimo backup effettuato dall’applicazione. Infatti sulla memoria del telefono vengono conservati più backup e non solo quello più recente come invece accade su Google Drive. I requisiti necessari al ripristino delle conversazioni sono sempre i medesimi, ossia lo smartphone vecchio deve essere associato allo stesso numero di telefono e allo stesso account Google di quello vecchio (quest’ultima regola decade se si usa uno smartphone dove non sono configurati i servizi di Google). Ecco tutti i passaggi da compiere in dettaglio.
Sul vecchio smartphone
Apri WhatsApp, pigia sul pulsante (…) che si trova in alto a destra e seleziona la voce Impostazioni dal menu che compare. Nella schermata che si apre, vai su Chat > Backup delle chat e pigia sul bottone Esegui backup per avviare un backup delle conversazioni. Se nel backup vuoi includere anche i video, metti il segno di spunta accanto alla voce Includi video che si trova in fondo alla schermata.
Tramite il file manager archivio presente sullo smartphone raggiungi la cartella \Home\WhatsApp\Databases\. Ti ritroverai al cospetto di alcuni file denominati msgstore-[data] e un singolo file denominato msgstore.db.crypt12. I file msgstore-[data] sono i backup di WhatsApp più vecchi salvati ancora sulla memoria dello smartphone; il file msgstore.db.crypt12, invece, è il file di backup più recente della app. Scegli quale backup ti interessa ripristinare e auto-inviati il relativo file usando l’email o un servizio di cloud storage (basta fare un “tap” prolungato sul file) e selezionare Altro > Condividi dal menu che compare in basso.
A questo punto, collegati alla pagina relativa ai permessi di Google Drive e rimuovi WhatsApp dalla lista delle applicazioni che hanno accesso al tuo account. In questo modo “forzerai” WhatsApp a usare i backup offline al posto di quelli online su Google Drive. Potrai ripristinare tranquillamente dopo aver installato l’applicazione sul nuovo smartphone.
Sul nuovo smartphone
Installa WhatsApp scaricandolo dal Google Play Store. Se il tuo smartphone non include il Play Store, puoi installare la app “manualmente” scaricando il suo pacchetto apk dal sito whatsapp.com/android. Al termine dell’installazione, NON avviare la app.
Collega il telefono al computer oppure utilizza ES Gestore File o il gestore file Archivio integrato in Android per copiare il file msgstore-[data] o il file msgstore.db.crypt12 dal vecchio smartphone alla cartella \Home\WhatsApp\Databases\ del dispositivo. Se la cartella non esiste, creala tu.
Nel caso in cui tu abbia scelto di ripristinare un backup precedente di WhatsApp e non quello più recente, rinomina il file msgstore-[data] in msgstore.db.crypt12 (puoi farlo tramite “tap” prolungato in ES Gestore File oppure tramite PC o Archivio).
Avvia WhatsApp, segui la procedura di configurazione iniziale della app e, quando richiesto, pigia sul pulsante Ripristina per ripristinare le chat dal backup in locale.
Ripristinare backup WhatsApp su iPhone
Se hai un iPhone, puoi ripristinare i backup di WhatsApp ricorrendo esclusivamente ad iCloud. Questo significa che devi rivolgerti per forza ai servizi cloud di Apple e che puoi ripristinare soltanto il backup più recente effettuato da WhatsApp. Tutto chiaro? Bene, allora vediamo in dettaglio come procedere.
Cosa fare sul vecchio smartphone
Come già accennato in apertura del post, per sfruttare i backup di WhatsApp è necessario che il vecchio smartphone e il nuovo smartphone siano associati al medesimo numero di telefono e al medesimo ID Apple. Il primo passo che devi compiere , dunque, è accedere alle impostazioni del tuo iPhone e vedere a quale ID Apple è associato il dispositivo.
Per verificare a quale ID Apple è associato l’iPhone, apri la app Impostazioni (quella con l’icona dell’ingranaggio) e seleziona la voce iCloud dalla schermata che si apre. A questo punto, se un ID Apple è già associato al tuo iPhone, dovresti vedere quest’ultimo direttamente sotto il tuo nome. In caso contrario, dovrai pigiare sul pulsante per effettuare il login e associare il tuo iPhone a un ID Apple (creandone uno nuovo, se necessario).
Adesso puoi passare all’azione e creare il backup con le chat di WhatsApp. Apri dunque WhatsApp, seleziona la scheda Impostazioni che si trova in basso a destra e seleziona le voci Chat > Backup delle chat dalla schermata che si apre.
Ora, attiva la levetta relativa all’opzione Includi video se nel tuo backup vuoi includere anche i video e pigia sulla voce Esegui backup adesso per avviare la creazione del tuo su iCloud. Il salvataggio dei video allunga i tempi del backup e può occupare molto spazio su iCloud, il quale offre solo 5GB di storage gratuito. Al termine del backup, visualizzerai il messaggio Ultimo backup: [data e ora] accanto all’icona della nuvola.
Cosa fare sul nuovo smartphone
Una volta creato il backup su iCloud, puoi prendere il tuo nuovo “melafonino” e procedere con il ripristino dei messaggi in WhatsApp.
Per prima cosa, assicurati che il dispositivo sia associato allo stesso numero di telefono e allo stesso ID Apple del tuo vecchio iPhone. Recati dunque nel menu delle impostazioni (l’icona dell’ingranaggio), seleziona le voci Generali > Telefono da quest’ultimo e visualizzerai il tuo numero di telefono. Per visualizzare l’ID Apple, invece, recati nel menu Impostazioni > iCloud.
Se il telefono risulta associato a un ID Apple diverso da quello che ti serve, pigia sulla voce Esci che si trova in fondo alla schermata ed effettua il login con l’account Apple che avevi sul vecchio iPhone. Facendo in questo modo, tutti i dati associati all’ID Apple attuale verranno cancellati dal telefono.
Adesso non ti resta che aprire l’App Store (l’icona azzurra con la lettera “A” stampata al centro), selezionare la scheda Cerca collocata in basso a destra e cercare WhatsApp. Ad operazione completata, individua l’icona di WhatsApp Messenger fra i risultati della ricerca e pigia sul pulsante Ottieni/Installa per installarlo sul tuo iPhone. Potrebbe esserti chiesto di confermare la tua identità immettendo la password dell’ID Apple o poggiando il dito sul sensore Touch ID.
Se avevi già installato WhatsApp ma il backup non era stato riconosciuto, disinstalla l’applicazione e installala nuovamente. Per disinstallare l’applicazione, tieni il dito premuto sulla sua icona e pigia sul pulsante (x) che compare in alto a sinistra dopo qualche secondo.
Ad installazione completata, avvia WhatsApp, pigia sul pulsante Accetta e continua e digita il tuo numero di cellulare nell’apposito campo di testo. Esegui quindi la verifica del numero digitando il codice di conferma che ti viene recapitato via SMS e, quando ti viene chiesto, accetta di ripristinare il backup delle chat da iCloud facendo “tap” sul pulsante Ripristina cronologia chat.
Successivamente, scegli nome e foto da utilizzare in WhatsApp e potrai cominciare a usare l’applicazione ritrovando messaggi, gruppi, contatti ecc. così come li avevi lasciati sul vecchio iPhone.
Ripristinare backup WhatsApp su PC
Vorresti creare un backup di WhatsApp anche sul tuo PC, in modo da avere una copia di sicurezza aggiuntiva dei tuoi dati da poter ripristinare in caso di necessità? Hai la necessità di copiare i dati di WhatsApp da uno smartphone all’altro? Allora credo proprio che dovresti dare un’occhiata a Wondershare MobileTrans.
Qualora non ne avessi mai sentito parlare, Wondershare MobileTrans è un’applicazione per Windows e macOS che permette di trasferire facilmente i dati tra smartphone. Supporta sia Android che iPhone e consente di copiare dati di ogni tipo: dalle applicazioni di messaggistica alle foto, passando per i video, i contatti, ecc. Nello specifico, oggi vorrei parlarti della sua funzione che permette di eseguire un backup completo di WhatsApp sul PC da ripristinare poi all’occorrenza, anche su dispositivi e sistemi operativi diversi da quelli di origine.
Wondershare MobileTrans ha un’interfaccia utente molto intuitiva, completamente in italiano, e si può scaricare e usare gratis. Tuttavia per accedere alle sue funzioni più avanzate (es. quello per passare WhatsApp da un sistema all’altro) occorre sottoscrivere un abbonamento a partire da 29,99 euro/anno o acquistare una licenza a vita da 39,99 euro.
MobileTrans
Per scaricare Wondershare MobileTrans gratis, collegati al sito ufficiale del programma e clicca sul pulsante di download relativo al sistema operativo in uso sul tuo computer. A scaricamento completato, se usi un PC Windows, apri quindi il file .exe ottenuto, clicca sul pulsante Installa, aspetta che vengano scaricati da Internet tutti i file necessari al funzionamento del software e premi su Inizia ora, per concludere il setup.
Se, invece, utilizzi un Mac, apri il file .dmg ottenuto, clicca sul pulsante Accetto e trascina l’icona di Wondershare MobileTrans nella cartella Applicazioni di macOS.
Adesso, collega il tuo smartphone al PC tramite cavo e, se usi un iPhone, assicurati che sul computer ci sia installato iTunes (su Mac è preinstallato; da macOS 10.15 Catalina non serve più in quanto sostituito dal Finder); se invece usi un telefono Android, vai nelle opzioni sviluppatore e attiva il debug USB.
A questo punto, per avviare un backup di WhatsApp, clicca prima sul pulsante Backup di Wondershare MobileTrans, poi sul riquadro Backup dei messaggi WhatsApp (nella schermata successiva) e segui le indicazioni che ti vengono mostrate. Ad esempio, potrebbe esserti chiesto di aprire WhatsApp sul telefono e creare un backup dalle impostazioni dell’app.
Configurazione
In seguito, potrebbe partire l’installazione di una nuova copia di WhatsApp sullo smartphone: se necessario, accetta l’installazione dell’app, attiva i permessi di accesso alla memoria per quest’ultima e procedi con la sua configurazione iniziale. Wondershare MobileTrans ti guiderà passo-passo.
Ultimata la creazione del backup, per ripristinarlo sul medesimo smartphone, torna nella schermata Backup di Wondershare MobileTrans, clicca sul riquadro Ripristina WhatsApp su Dispositivo, seleziona il dispositivo di destinazione (cioè il tuo smartphone) dall’apposito menu a tendina, clicca sul pulsante Inizia e dai conferma.
Partirà così la copia dei dati sul device, tramite una procedura guidata molto simile a quella vista poc’anzi per la generazione del backup. Assicurati di fare tutto quello che ti viene chiesto da Wondershare MobileTrans sul PC.
Nel caso in cui volessi, invece, trasferire i dati di WhatsApp da uno smartphone e/o un sistema operativo all’altro, vai nella sezione Trasferimento di WhatsApp di Wondershare MobileTrans, seleziona la voce Trasferisci i messaggi WhatsApp, collega entrambi i telefoni al PC e seleziona il dispositivo di origine e quello di destinazione tramite gli appositi menu a tendina.
Infine, clicca sul pulsante Inizia, dai conferma e segui attentamente le indicazioni che ti vengono date a schermo.
Non vi ricordate una password e non sapete come fare? Ecco una soluzione che vi potrebbe salvare per recuperare la password di Netflix, Amazon, Facebook o qualsiasi altro servizio utile.
Il presupposto per poter vedere la vostra password è che le abbiate salvate almeno una volta all’interno del vostro computer, smartphone o tablet. In caso affermativo vi spieghiamo dove poter trovare le nostre password salvate.
Dal computer (Windows e MAC)
Se state utilizzando il servizio da recuperare sul computer ecco come potremo procedere! In questo modo se avevate salvato la password di Netflix, Facebook, Instagram, Amazon e molte altre ancora potremo recuperarla.
Da Google Chrome
Apriamo il Browser internet e clicchiamo sui 3 pallini in alto e selezioniamo la voce Impostazioni
Una volta dentro le Impostazioni dal campo cerca in alto cerchiamo Password
Clicchiamo sulla voce Password potremo avere la lista completa di tutti i siti di cui abbiamo salvato la password
Cerchiamo il sito di cui ci interessa sapere la password e una volta trovato clicchiamo sull’icona con l’occhio
Ci verrà richiesta la password del nostro account e poi potremo finalmente visualizzare la nostra password.
Da Mozilla Firefox
Apriamo il browser internet
In alto a destra clicchiamo sulle 3 barrette e nel menu che ci appare selezioniamo Credenziali e password
Ora potremo già cercare il servizio che ci interessa e cliccare sempre sul’icona dell’occhio
Da Microsoft Edge
Apriamo il browser internet
In alto a destra clicchiamo sui 3 pallini e selezioniamo la voce Impostazioni
Nella prima schermata potremo già vedere la voce Password
Cerchiamo il servizio desiderato e clicchiamo sull’icona con l’occhio
Da Safari
Apriamo Safari
Clicchiamo su preferenze e selezioniamo la voce Password
Cerchiamo il servizio e una volta trovate doppio click per visualizzare la password.
Da iPhone e iPad
Se invece avete un dispositivo iOS ecco i passaggi che dovremo fare:
Apriamo le Impostazioni
Selezioniamo la voce Password
Cerchiamo il servizio che ci interessa e clicchiamoci sopra.
Da Smartphone e tablet Android
Apriamo le Impostazioni del nostro dispositivo Android
Selezioniamo la voce Google
Ora selezioniamo la voce Gestisci il tuo account Google -> Sicurezza -> Password
Ora potremo cercare e selezionare il servizio che ci interessa e trovare la password.
Questi i principali metodi per vedere le password salvate sui nostri dispositivi che oltre a permetterci di ritrovare la password ci permette anche di conoscere ed eventualmente cancellarne qualcuna.
In questa guida di oggi spiegheremo come collegare gli AirPods a un PC Windows 10 in maniera semplice.
Abbiamo bisogno di collegare le nostre AirPods a un Pc Windows 10? Niente di più semplice! Lo faremo attraverso il Bluetooth del nostro pc.
Primo Passo
Le istruzioni in questo articolo si applicano a tutti gli Apple AirPods e ai PC Windows con funzionalità wireless.
Prima di tutto dobbiamo accendere il Bluetooth del nostro PC.
Nel Centro notifiche, seleziona Tutte le impostazioni> Dispositivi> Bluetooth e altri dispositivi e segui le istruzioni per associare i tuoi Airpods.
Una volta avviato il processo di associazione, premere il pulsante cerchio sulla custodia di ricarica fino al completamento del processo.
Come collegare gli AirPods a un computer Windows 10
Il metodo per collegare gli Apple AirPods a un computer Windows è esattamente lo stesso di qualsiasi altro altoparlante o cuffia Bluetooth:
Seleziona il Centro notifiche nell’angolo in basso a destra della barra delle applicazioni di Windows per aprire il Centro operativo di Windows.
2. Seleziona Tutte le impostazioni nel Centro operativo di Windows.
Mentre hai il Centro operativo aperto, verifica che il Bluetooth sia abilitato. L’icona del Bluetooth dovrebbe essere evidenziata; in caso contrario, selezionala per attivarla.
3. Seleziona dispositivi nelle Impostazioni di Windows.
4. Seleziona la scheda Bluetooth e altri dispositivi sul lato sinistro, quindi seleziona Aggiungi Bluetooth o altri dispositivi.
5. Seleziona Bluetooth nella finestra Aggiungi un dispositivo.
6. I tuoi Apple AirPod dovrebbero apparire nell’elenco come AirPods. Seleziona AirPods per iniziare il processo di associazione.
Se i tuoi AirPod non vengono visualizzati, apri il coperchio della custodia di ricarica.
7. Premi il pulsante cerchio sul retro della custodia di ricarica degli Apple AirPods mentre il coperchio è aperto. La luce della custodia di ricarica dovrebbe cambiare da verde a bianca.
Continua a premere con decisione il pulsante di sincronizzazione fino al completamento dell’associazione. Se visualizzi un messaggio di errore, premi il pulsante sync sulla custodia di ricarica prima di selezionare di nuovo gli AirPods dall’elenco dei dispositivi Bluetooth.
8. Se associati correttamente, dovresti visualizzare il messaggio “Il tuo dispositivo è pronto per l’uso!” Seleziona per chiudere il messaggio.
In che modo gli AirPods possono connettersi a un PC Windows?
Apple AirPods può connettersi a qualsiasi computer, dai laptop, ai computer desktop tradizionali, ai moderni dispositivi Windows 10 come Surface Pro, a condizione che siano dotati di connettività Bluetooth.
Una volta connessi a un PC Windows 10, gli Apple AirPods possono essere utilizzati per ascoltare audio, per parlare tramite il microfono integrato, per controllare il volume dell’audio o mettere in pausa il suono tramite i controlli di tocco.
Gli AirPod sono compatibili con la maggior parte dei dispositivi che supportano il Bluetooth, inclusi tablet e smartphone Android.
Come risolvere i problemi di sincronizzazione di Windows 10 con Apple AirPod
Se i tuoi Apple AirPods smettono di funzionare sul tuo PC Windows, prova queste soluzioni:
Disabilita il Bluetooth su altri dispositivi. Se hai associato i tuoi AirPods con il tuo iPhone, questo potrebbe interferire con la connessione al tuo PC, quindi prova a disattivare temporaneamente il Bluetooth su altri dispositivi.
Apri il coperchio della custodia di ricarica. Gli Apple AirPods si connettono ai dispositivi quando il coperchio della custodia di ricarica è aperto e la luce diventa verde. Prova ad aprire il coperchio per alcuni secondi prima di rimuovere gli AirPods e metterli nelle orecchie.
Se i problemi persistono, segui questi passaggi per la risoluzione dei problemi:
Apri un’app come Spotify sul tuo PC Windows 10 e inizia a riprodurre un po’ di musica.
2. Riponi i tuoi Apple AirPods nella custodia di ricarica e chiudi il coperchio, quindi attendi qualche secondo.
3. Apri il Centro operativo e seleziona Tutte le impostazioni.
4. Seleziona dispositivi nelle Impostazioni di Windows.
5. Assicurati che i tuoi AirPods siano nell’elenco dei dispositivi associati.
6. Apri il coperchio della custodia di ricarica, rimuovi gli AirPods e posizionali in ciascun orecchio.
7. Seleziona AirPods nell’elenco dei dispositivi, quindi seleziona Connetti. Gli AirPod dovrebbero connettersi e l’audio dovrebbe essere riprodotto attraverso di essi.
Se i tuoi Apple AirPods continuano a non riprodurre suoni, apri Tutte le impostazioni > dispositivi, quindi seleziona Rimuovi dispositivo per AirPods e ripeti il processo di associazione.
Curiosità e info sul nuovo iPhone 13: uscita, prezzo, novità del modello più venduto
iPhone 13, iPhone 13 mini, iPhone 13 Pro e iPhone 13 Pro Max sono stati svelati la sera del 14 settembre 2021 durante l’evento California Streaming insieme ai nuovi iPad (2021), iPad mini 6 e Apple Watch 7.
Apple ha dato il via ai preordini di iPad mini 6 nello stesso giorno della presentazione, ed a quelli dei nuovi iPhone 13 venerdì scorso. I nuovi smartphone e il nuovo tablet saranno disponibili sul mercato a partire dal 24 settembre, ma non tutti gli utenti interessati a riceverli subito potrebbero riuscire nell’intento. Chi ha piazzato subito l’ordine tramite l’Apple Storeonline probabilmente lo riceverà, ma al momento per alcuni modelli i tempi di consegna previsti slittano a ottobre, e nel caso di iPad mini 6 anche sino ai primi giorni di novembre.
Il più venduto
I nuovi termini di consegna sembrano riflettere l’interesse manifestato dal pubblico nei confronti dei nuovi prodotti Apple. Così come emerso anche nel nostro sondaggio, gli iPhone 13 Pro quelli più desiderati dal pubblico, nonché quelli che stanno registrando i nuovi termini di consegna spostati ad ottobre. Stesso dicasi per iPad mini 6, che ha convinto in effetti per il grande passo avanti compiuto rispetto al precedente modello. Infatti le consegne di iPad mini 6 sono state spostate ben oltre il termine del 24 settembre. Alcuni esempi, più nel dettaglio:
iPhone 13 Pro, tutti i tagli di memoria, tutte le colorazioni – consegne tra il 19-26 ottobre
iPhone 13 Pro Max, tutti i tagli di memoria, tutte le colorazioni – consegne tra il 19-26 ottobre
iPad mini:
Grigio siderale:
64GB, WiFi – consegne tra il 19 ottobre e il 3 novembre
256GB, WiFi – consegne tra il 19 ottobre e il 3 novembre
256GB, WiFi + Cellular – consegne tra il 19 ottobre e il 3 novembre
Viola:
256GB, WiFi – consegne tra il 19 ottobre e il 3 novembre
256GB, WiFi + Cellular – consegne tra il 19 ottobre e il 3 novembre
Rosa: 256GB, WiFi + Cellular – consegne 5-12 ottobre
Galassia:
256GB, WiFi – consegne tra il 19 ottobre e il 3 novembre
256GB, WiFi + Cellular – consegne tra il 19 ottobre e il 3 novembre
A qualcuno piace Oro, Argento o Grafite, a molti piace Sierra: è infatti proprio questa la colorazione preferita da chi ha scelto Amazon per acquistare il nuovo iPhone 13 nella sua versione Pro Max. Il modello più venduto è proprio il top di gamma, nella sua incarnazione con 256 GB di memoria interna.
Disponibilità
Ricordiamo che l’intera linea iPhone 13 è disponibile in preordine, con la consegna inoltre delle unità acquistate garantita per il 24 settembre. Alcuni modelli risultano già sold out, a causa delle richieste elevate: il consiglio per gli interessati è quello di non perdere tempo e prenotare subito la propria, scegliendo tra le quattro versioni disponibili, ognuna con tagli di memoria e colorazioni differenti: mini, Standard, Pro e Pro Max.
Vuoi conoscere alcuni codici dell’enorme repertorio di codici segreti Android? Questi ti serviranno per attivare tutti i tipi di funzioni, oltre che a farti scoprire alcune impostazioni nascoste utili per i produttori, per gli operatori di telefonia mobile, gli sviluppatori e darti accesso a nuovi modi per poter ottimizzare il proprio Android.
Come usare i codici segreti di Android
I codici segreti Android sono in realtà combinazioni nascoste di questo sistema che permette di attivare funzioni e ottenere informazioni sul proprio dispositivo. In generale, per attivarli basta usare la tastiera del telefono e digitare prima l’asterisco o il cancelletto e poi il codice numerico che serve ad attivarli.
Alcuni di questi codici cambiano ad ogni nuova versione di Android poiché Google incorpora nuove funzioni ad ogni attualizzazione. Inoltre, alcune di queste combinazioni sono valide unicamente per alcuni modelli.
Accedere alle funzioni nascoste di Android
Qui di seguito una lista dei codici più popolari di Android. Per poter accedere alle funzioni aprire l’app Telefono, e come se si stesse effettuando una chiamata comporre il codice. Se cliccando non succede nulla, saltare il codice in questione, poiché alcuni di questi codici sono destinati a modelli specifici o a determinate versioni Android.
Nota Bene: Un uso scorretto di queste impostazioni nascoste e tools può provocare l’instabilità del sistema (perdita dati, crash). Si raccomanda pertanto di effettuare un backup dei propri dati prima di mettere mano al vostro smartphone.
Codici generali
I codici segreti generici servono in tutti i dispositivi Android, indipendentemente dalla marca o modello.
Codici test
Sono codici che permettono di realizzare prove nel dispositivo quando sembra che qualcosa manchi o semplicemente quando l’utente vuole attestare che tutto funzioni bene.
Codice —> Funzione
#*#197328640#*#* → Modo test
#*#232339#*#* → Wi-Fi test
#*#0842#*#* → Test di vibrazione e luminosità dello schermo
#*#2664#*#* → Touchscreen test
#*#232331#*#* → Test del Bluetooth
#*#1472365#*#* → Test rapido/Analisi rapida del GPS
#*#1575#*#* → Analisi completa del GPS
#*#0283#*#* → PacketLoopback
#*#0*#*#* → Test per schermi LCD
#*#0289#*#* → Test audio
#*#0588#*#* → Test del sensore di prossimità
Trovare informazioni riguardo il dispositivo
I codici sotto riportati sono destinati a recuperare informazioni riguardo il sistema del proprio dispositivo (hardware e software):
#06# → Mostrare l’IMEI
#0*# → Menu di informazioni sul telefono
#*#4636#*#* → Menu di informazioni sul telefono
#*#34971539#*#* → Informazioni sulla fotocamera
#*#1111#*#* → Versione FTA del software
#*#1234#*#* → Versione PDA del software
#12580*369# → Informazioni del software y hardware
#7465625# → Stato di blocco del telefono
#*#232338#*#* → Direzione MAC
#*#2663#*#* → Touchscreen
#*#3264#*#* → Versione della RAM
#*#232337#*# → Direzione Bluetooth
#*#2222#*#* → Versione dell’hardware
#*#44336#*#* → Versione del sistema operativo e dati di aggiornamento
Risolvere i problemi dei componenti hardware
I codici seguenti possono essere avviati come test dei componenti hardware:
*#0228# visualizza lo stato della batteria. *#0289# svolge un test radio. *#0782# imposta data e ora. *#0842# testa la vibrazione. *#0673# svolge un test audio (MP3). *#0*# = testa gli speaker e/o lo schermo. *#*#2664 #*#* test il touch screen. *#0283# test ail microfono. *#0588# test al sensore di prossimità.
Impostazioni avanzate
I codici seguenti, infine, possono essere utilizzati per modificare impostazioni specifiche o per svolgere compiti specifici:
*2767*3855# è per il Reset di fabbrica (cancella I dati, le impostazioni personalizzate e le app presenti sul sistema). *2767*2878# riavvia il sistema (salvando i dati personali) *#2470# abilita/ disabilita il suono della cattura foto. **04*CPA*NP*NP# resetta il codice PIN . *#4777*8665# testa il GPS. *#197328640# conduce al menu Root Debug. *#78# entrare nel menu Impostazioni Admin. *#9900# per compilare un report di sistema. *#273283*255*663282*# per copiare I dati dalla SD alla memoria interna.
Codici di configurazione
Sono combinazioni limitate e creare per funzioni specifiche:
#9090# → Impostazioni di diagnosi
#301279# → Impostazioni d HSDPA e HSUPA
#872564# → Impostazioni di entrata dell’USB
Codici di backup
Ne esiste solo uno e risulta estremamente importante poiché è quello che permette di fare una copia di backup delle cartelle con contenuti multimediali:
#*#273282*255*663282*#*#* → Copia di sicurezza di tutti i multimedia
Codici per sviluppatori
I codici degli sviluppatori servono per attivare opzioni aggiuntive che, in alcuni casi, possono esser utili agli utenti non professionisti o ai sviluppatori stessi:
#9900# → System dump
##778 (+green/call button) → Accedere al menu EPST
Codici segreti per modello e marca
Oltre ai codici universali utili per qualunque dispositivo Android, esistono una serie di codici specifici per diversi produttori di dispositivi mobili e smartphone. Ecco una lista dei più rilevanti per ogni marca.
Samsung
La marca sudcoreana Samsung è tra i maggiori produttori del pianeta e offre ai suoi utenti una lista originale di combinazioni segrete:
#0808# → Accesso a Servizi USB
#9090# → Attivazione del modo di servizio
#0228# → Verifica dello stato della batteria
#34971539# → Verifica delle funzioni de firmware della fotocamera
#1234# → Verifica della versione del software nel telefono
#7284# → Verifica del menu del FactoryKeystring
#12580*369# → Accesso a informazioni sull’hardware e software
#0011# → Accesso al menu di servizio
Huawei
La marca cinese Huawei non è da meno del suo rivale Samsung e ha anch’essa diverse combinazioni utili.
##258741 → Hard Reset (Restaurar de fábrica)
##147852 → Modo Test
#8746846549 → Nam Setting
#8746846549 → Scheda RUIM (informazioni personali sull’utente)
##5674165485 → Test dell’Hardware
##1857448368 → Versione dello smartphone
Motorola
Questo è il codice più importante di Motorola:
##7764726 → Accesso al MenúDroid nascosto
Sony
Per il produttore giapponese Sony, invece, vi sono questi codici:
#*#7378423#*#* → Informazioni sul sistema operativo del telefono e l’operatore
#*#4636#*#* → Informazioni sulla batteria
2767*3855# → Ripristino alle impostazioni di fabbrica
#*#273283*255*663282*#*#* → Fare una copia di sicurezza rapida degli archivi multimediali
#*#0673#*#* o *#*#0289#*#* → Verifica dell’audio
#*#232337#*#* → Vedere l’indirizzo dei dispositivi Bluetooth nelle vicinanze
HTC
HTC è uno dei marchi che mette a disposizione dei propri utenti più combinazioni nascoste:
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