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Instagram TV: come creare un canale su IGTV

Nel 2018 Instagram ha celebrato il raggiungimento del milione di utenti attivi con il lancio di IGTV, ovvero il canale TV di Instagram. Da allora, questa piattaforma si è trasformata in una grande vetrina per le aziende di ogni tipo, che possono così promuovere i propri prodotti ad un vasto pubblico. In questo articolo verrà spiegato cos’è IGTV e cosa bisogna fare per creare un canale su questa TV Instagram.

Cos’è IGTV

IGTV (Instagram TV) è la piattaforma video di Instagram. Questa funziona come un’app indipendente, ma si può comunque accedere dall’app standard. Su IGTV chiunque può creare un proprio canale, sebbene sia preferita soprattutto da brand e influencer, che lo usano come una eccellente vetrina per la promozione dei prodotti, senza gli eccessivi costi che comporta una campagna di marketing tradizionale.

Su IGTV si potranno creare piccoli annunci o video di una durata massima di 60 minuti. I contenuti vengono pubblicati in modo casuale su Instagram, dal momento che il pubblico è potenzialmente immenso.

Come creare un canale su IGTV

Per cominciare, bisognerà scaricare l’app ufficiale IGTV, disponibile per Android e iOS. Successivamente creare un account basta collegarlo all’app principale Instagram. Per familiarizzare con IGTV, basta guardare la schermata iniziale. Si possono trovare video pubblicati da altri utenti, suddivisi per temi. Sarà anche possibile iscriversi ai canali di proprio interesse.

Instagram TV: come creare un canale su IGTV

Come impostare un canale IGTV

Per iniziare, aprire le Impostazioni, premendo l’icona a forma di ingranaggio. Fatto ciò, cliccare su Crea canale e seguire le istruzioni sullo schermo. Dopodiché si potrà associare il canale IGTV a Instagram.

Come caricare un video sul canale IGTV

Cliccare sulla propria foto del profilo. Dal simbolo a forma di + si potrà accedere alla galleria di foto e video del cellulare. Fatto ciò, carica il video di proprio interesse. Una volta che il video sarà caricato, lo si potrà visualizzare premendo l’icona della foto profilo (come tutti gli altri memorizzati).

Specificazioni dei video su IGTV

Durata: da uno a 15 minuti su mobile, fino ad 1 ora se il video viene caricato dalla versione IGTV web.

Archiviazione: formato MP4. Video verticali, con aspetto 9:16 o video orizzontali di 16:9. Minimo 30 FPS (fotogramma per secondo) e risoluzione minima di 720 pixel.

Dimensione: 650 MB per un video di dieci minuti (o meno) e fino a 3,6 GB per i video di grandi dimensioni.

Vantaggi di IGTV

Dalla sua creazione, IGTV si è trasformata in un’opportunità molto interessante per gli utenti che vogliono mostrare al mondo ciò che hanno da offrire. Come per YouTube, guardare video su IGTV è divenuta un’attività quotidiana di milioni di utenti. Essendo riprodotti automaticamente, i video hanno molta più possibilità di raggiungere un vasto pubblico e, la visualizzazione verticale rende l’esperienza molto più user friendly.

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Facebook e i messaggi WhatsApp: facciamo chiarezza

Facciamo chiarezza su una scoperta di questi giorni che riguarderebbe i messaggi Whatsapp, che sembrerebbero essere letti da Facebook

WhatsApp forse non è così privato come pensiamo che sia, né come dichiara di essere, ma c’è (in parte) una spiegazione.

In queste ore una scoperta di ProPublica ha consentito di fare chiarezza relativamente ad un importante aspetto relativo alla sicurezza dei messaggi veicolati tramite WhatsApp. Sebbene Facebook abbia sempre professato massimo rispetto della privacy degli utenti, infatti, la cosa sembra in contraddizione con quanto scoperto: Menlo Park e altre sedi a livello internazionale ospiterebbero oltre 1000 lavoratori a contratto la cui funzione è quella di analizzare un grande numero di messaggi per vagliarne la potenziale pericolosità.

1000 persone al lavoro sulla moderazione, insomma, con speciale potere di accedere a messaggi privati. Tutto ok, quindi?

La spiegazione

Il dubbio è dunque lecito: se nessuno può leggere i messaggi WhatsApp inviati, tranne mittente e destinatario (così come spiegato a titolo ufficiale da Mark Zuckerberg in apposita seduta pubblica), come possono i lavoratori assunti da Facebook venire a conoscenza del loro contenuto? Come può un lavoro di crittografia end-to-end essere tale se nel mezzo si configura un elemento censorio in grado di accedere a qualsiasi messaggio per carpirne i contenuti?

Più di mille moderatori leggono i messaggi che vengono segnalati come inappropriati o violenti. Secondo Facebook questa pratica non è incompatibile con la crittografia end-to-end della piattaforma

Facebook e i messaggi WhatsApp: facciamo chiarezza

La spiegazione è quella fornita da Facebook secondo cui il meccanismo non andrebbe in contraddizione con la crittografia: semplicemente quando un utente segnala un messaggio come potenzialmente pericoloso o inopportuno, il processo si configura come un invio del messaggio stesso a Facebook. Di fatto è come un tradizionale “inoltra”, aprendo una nuova comunicazione end-to-end tra l’utente e l’azienda. A questo punto il messaggio può essere letto e vagliato, così da poter intraprendere le azioni previste per la casistica specifica.

WhatsApp, sulla stessa falsa riga, ha confermato questo tipo di disamina spiegando che il lavoro operato su spam e abusi non rappresenta certo una violazione della privacy degli utenti, ma una collaborazione offerta agli stessi per “ripulire” le bacheche ed i contatti.

Il caso ha consentito di far luce sul meccanismo. Offrendo ulteriore chiarezza sui modi in cui il gruppo agisce nella verifica dei contenuti, nella gestione delle segnalazioni e nel rispetto della privacy.

Problema di metodo

C’è però qualche piccolo problema anche con questo metodo. I moderatori di WhatsApp hanno detto a ProPublica che il programma di intelligenza artificiale dell’app invia loro un numero eccessivo di post innocui.

Oltre a questo, una volta flaggato un contenuto, come detto, anche i quattro messaggi precedenti nella chat raggiungono i moderatori e le informazioni sulle “recenti interazioni con l’utente segnalato”, che potrebbero però includere anche dati sensibili come numeri di telefono, email e foto del profilo, tra le altre cose. WhatsApp inoltre raccoglie i metadati delle nostre conversazioni e non fa mistero di condividerli con le forze dell’ordine. A differenza di app come Signal che salvano solo le informazioni di contatto.

In un’audizione al Senato del 2018, Mark Zuckerberg aveva assicurato che “non vediamo nessuno dei contenuti in WhatsApp, è completamente crittografato”. Alla luce delle nuove informazioni e da quello che ammette la stessa Facebook lo scenario è ben diverso. WhatsApp può effettivamente leggere i nostri messaggi senza il nostro consenso.

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Facebook spia i messaggi di WhatsApp?

Un rapporto ritenuto attendibile lancia l’allarme: Facebook è in qualche modo in grado di spiare e leggere il contenuto dei messaggi di WhatsApp. Ovviamente, questo non dovrebbe essere possibile con la crittografia end-to-end. Sappiamo infatti che questo metodo permette solo ai partecipanti della chat che contiene il messaggio di decifrare il contenuto.

Il rapporto fa riferimento all’analisi dei metadati – un metodo che Facebook usa notoriamente per cercare di rilevare messaggi problematici senza conoscerne il contenuto – ma afferma anche direttamente che i moderatori sono in grado di “esaminare i messaggi, le immagini e i video degli utenti”. Citando sia i moderatori, che gli ingegneri all’interno del colosso dei social di Mark Zuckerberg.

WhatsApp è stata una fonte di disinformazione significativa e pericolosa. Ha portato a false affermazioni di abusi sui minori in India e falsi messaggi di coronavirus in tutto il mondo. È noto che l’azienda tenti di risolvere queste problematiche limitando la capacità di inoltrare alla cieca i messaggi. Utilizzando quindi altre forme di metadati per cercare di identificare i messaggi che potrebbero essere spam o addirittura dannosi.

Facebook legge i messaggi?

Tuttavia, la società è stata irremovibile sul fatto che l’app di messaggistica utilizzi la crittografia end-to-end. Il che significa che Facebook non ha la capacità di vedere ne di spiare il contenuto privato dei messaggi di Whatsapp. Un lungo pezzo di ProPublica suggerirebbe, però, il contrario:

WhatsApp ha più di 1.000 lavoratori a contratto che riempiono piani di edifici in uffici ad Austin, Texas, Dublino e Singapore. Questi esaminano milioni di contenuti degli utenti. Seduti ai computer in pod organizzati per incarichi di lavoro, questi lavoratori utilizzano uno speciale software di Facebook per vagliare flussi di messaggi privati, immagini e video. Questi ultimi difatti vengono segnalati dagli utenti di WhatsApp come impropri e quindi vagliati dai sistemi di intelligenza artificiale dell’azienda. Questi appaltatori giudicano qualsiasi cosa lampeggi sul loro schermo – affermazioni su qualsiasi cosa, da frode o spam a pedopornografia e potenziali complotti terroristici – in genere in meno di un minuto

La denuncia, ottenuta da ProPublica, descrive in dettaglio l’ampio uso da parte di WhatsApp di appaltatori esterni, sistemi di intelligenza artificiale e informazioni sull’account per leggere messaggi, esaminare immagini e video degli utenti.

In realtà, sembra che ci sia confusione in merito. Poiché il contenuto di WhatsApp è crittografato, i sistemi di intelligenza artificiale non possono scansionare automaticamente tutte le chat, le immagini e i video, come fanno su Facebook e Instagram. Ed allora, i revisori di WhatsApp otterrebbero l’accesso a contenuti privati ​​solo quando gli utenti premono il pulsante “segnala” sull’app. Questo permetterebbe di identificare un messaggio come presunta violazione dei termini di servizio della piattaforma.

Facebook spia i messaggi di WhatsApp?

Le segnalazioni

Questo sistema inoltra cinque messaggi – quello presumibilmente offensivo insieme ai quattro precedenti nello scambio, comprese eventuali immagini o video – a WhatsApp in forma non codificata, secondo ex ingegneri e moderatori di WhatsApp. I sistemi automatizzati alimentano quindi questi ticket in code “reattive” che i lavoratori a contratto devono valutare. Dunque, questa parte del rapporto suggerirebbe che solo i messaggi così segnalati possono essere visualizzati. Facebook ha così commentato:

Costruiamo WhatsApp in modo da limitare i dati che raccogliamo fornendoci strumenti per prevenire lo spam, indagare sulle minacce e vietare coloro che sono coinvolti in abusi. Anche in base alle segnalazioni che riceviamo degli utenti

Ed allora, una probabile interpretazione del rapporto potrebbe essere che i moderatori siano in grado di visualizzare solo i messaggi che vengono segnalati dal loro diretto destinatario. A quel punto il messaggio inoltrato e segnalato a WhatsApp verrebbe decrittografato. L’inoltro creerebbe un nuovo messaggio cifrato in cui WhatsApp avrebbe la chiave per la lettura, essendo WhatsApp stesso il destinatario del messaggio segnalato.

ProPublica è un’organizzazione giornalistica investigativa senza scopo di lucro con una solida reputazione. Si attende che Facebook commenti ulteriormente la questione. Negli scorsi giorni WhatsApp ha reso disponibile uno strumento per passare le chat da iPhone a Android.

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Che cosa succede in 1 minuto in Internet?

Video, foto, messaggi, email, e poi like, swipe, scroll: ecco che cosa succede in 1 minuto di tempo-internet.

(articolo originale www.focus.it)

Il mondo digitale è governato da una fisica tutta sua, molto diversa dalla fisica newtoniana che regola la nostra quotidianità. Un chip di pochi millimetri quadrati può contenere al suo interno una biblioteca grande come un palazzo. In una frazione di secondo possiamo raggiungere un amico lontano migliaia di km e un computer più piccolo di un libro può completare in pochi istanti calcoli che richiederebbero migliaia di cervelli.

Ma sulla Rete anche il tempo ha una velocità diversa rispetto al mondo analogico. Per rendersene conto è sufficiente leggere la ricerca rilanciata da AllAccess.com, firmata dall’influencer Chadd e dall’esperta di social media Lori Lewis, su ciò che accade in Internet in 60 secondi.

IN 1 MINUTO-INTERNET. 

A farla da padroni sono sempre i social. Ogni minuto vengono infatti condivise 650.000 Instagram Story, il feed di Facebook viene scrollato 1,4 milioni di volte, 200.000 persone inviano un tweet mentre Tinder totalizza ben 2 milioni di swipe. L’inestinguibile bisogno di tenersi in contatto con gli altri è ampiamente dimostrato dai numeri della messaggistica. Ogni minuto vengono inviate 197,6 milioni di email, 69 milioni di messaggi Whatsapp e 9.132 richieste di contatto su Linkedin.

Ma Internet è anche e soprattutto intrattenimento. Ogni minuto 28.000 persone accedono a Netflix per guardare un film o una serie. L’app di TikTok viene scaricata 5.000 volte. Su Youtube vengono caricate più di 500 ore di contenuti video mentre Twitch totalizza oltre 2 milioni di visualizzazioni. E sembra inarrestabile anche la voglia di shopping. In 60 secondi sulla Rete vengono spesi 1,6 milioni di dollari in beni e servizi.
 
Numeri impressionanti, e destinati a crescere sempre di più nei prossimi mesi perché spinti non solo dal crescente numero di servizi nuovi o rinnovati disponibili online, ma anche dai sempre più numerosi oggetti connessi che entreranno nella nostra vita. Oggetti con i quali ci troveremo a interagire in modi che oggi non riusciamo ancora a immaginare.

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Su Messenger arrivano le chiamate crittografate

Facebook ha annunciato di aver aggiunto su Messenger la crittografia end-to-end anche alle chiamate audio e video, già integrata da tempo nelle chat testuali. Nessun altro, incluso Facebook, proprietaria del servizio, può dunque leggere o ascoltare quanto condiviso, tranne che nel caso di segnalazioni per molestie da parte di un utente, in quel caso, possono essere prese dalla piattaforma contromisure per individuare un utilizzo improprio della piattaforma.

Messenger, Crittografia end-to-end e più controllo sui messaggi effimeri

La novità della crittografia end-to-end interessa solo le chiamate vocali e video tra singoli utenti, mentre restano escluse le chat di gruppo, anche testuali. La crittografia end-to-end, lo ricordiamo, garantisce che solo un utente e la persona con cui sta comunicando possono leggere o ascoltare ciò che viene inviato, e nessun altro. Questo perché i messaggi sono protetti da un lucchetto, di cui soltanto l’autore e il destinatario dei messaggi possiedono la chiave.

Su Messenger arrivano le chiamate crittografate

Tutto questo avviene automaticamente, non c’è bisogno di attivare alcuna impostazione per proteggere i messaggi. “Dal 2016 offriamo la possibilità di proteggere le tue chat di testo individuali con la crittografia end-to-end”. Si legge in una nota sul sito ufficiale di Messenger. “Nell’ultimo anno, abbiamo assistito a un’impennata nell’uso di chiamate audio e video con oltre 150 milioni di videochiamate al giorno su Messenger. Così abbiamo pensato al modo migliore per consentire a chiunque di proteggere le proprie chiamate audio e video con questa stessa tecnologia”.

Il colosso dei social fondato da Mark Zuckerberg ha dichiarato che la funzione arriverà gradualmente nelle prossime settimane in tutto il mondo. Intanto, oltre alla crittografia, aggiorna anche l’opzione per i messaggi effimeri. Da oggi è infatti possibile controllare per quanto tempo qualcuno può vedere i messaggi inviati in una chat, prima che questi scompaiano, scegliendo quindi la durata di visione da cinque secondi a 24 ore.

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WhatsApp e Telegram: come registrarsi senza numero

Finalmente ecco la guida definitiva per registrarsi su WhatsApp e Telegram senza dover inserire il proprio numero di telefono. Sono 3 le possibili soluzioni.

Non tutti amano fornire il proprio numero di telefono personale. Forse preoccupati di diventare un possibile bersaglio di truffe o oggetto di continue chiamate dai Call Center. Ad ogni modo principalmente è una questione di privacy. Purtroppo però per poter utilizzare alcune applicazioni è obbligatorio inserire questa informazione al momento della registrazione. Oggi non più così e anche chi non ha utilizzato WhatsApp Telegram per questo motivo ora potrà tranquillamente farlo. Ecco la guida definitiva per registrarsi senza numero a queste due app di messaggistica istantanea.

Come registrarsi su WhatsApp e Telegram senza fornire il proprio numero di telefono

Sia WhatsApp che Telegram sono app che vanno a sostituire i vecchi messaggi di 165 caratteri introducendo anche nuove funzioni. Sebbene sono arrivati anche in Italia gli SMS 2.0 che daranno del filo da torcere a queste app, non tutti possono ancora utilizzare questa tecnologia.

WhatsApp e Telegram: come registrarsi senza numero

Quindi per potersi registrare su WhatsApp e Telegram era necessario fornire il proprio numero di telefono. Ora invece sarà solo un vecchio ricordo grazie a questa guida. Ecco le 3 soluzioni possibili.

  1. La prima soluzione, facile ed economica, è quella di attivare un numero temporaneo utile solo per ricevere i codici di conferma di WhatsApp e Telegram. In qualsiasi motore di ricerca, ad esempio Google, basta digitare “numero temporaneo” e affidarsi a uno dei servizi che compaiono tra i risultati. Ci vorrà un po’ di tempo per trovarne uno disponibile che non sia già stato utilizzato per questo scopo, ma con un po’ di pazienza e perseveranza ce la si può fare.
  2. Un’altra soluzione è quella di usare il numero di una vecchia SIM che sia ancora attiva. Non è necessario che ci sia del credito. Infatti questa procedura non costerà nulla. La sua funzione sarà solo quella di ricevere il codice di attivazione inviato da WhatsApp o da Telegram per confermare la registrazione.
  3. Infine, se le prime due si rivelassero impossibili da attuare si potrebbe attivare una nuova SIM. Attenzione però a scegliere uno degli operatori che offre un piano ricaricabile. Potrebbero essere utili per questo scopo le 3 offerte di Kena Mobile che al momento non prevedono né un contributo di attivazione né il costo per la SIM. In questo modo l’utente avrebbe a disposizione un numero solo ed esclusivamente da utilizzare per registrarsi a WhatsApp, Telegram o altri servizi per cui è obbligatorio fornire una numerazione telefonica.
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Telegram: videochiamate fino a 1000 partecipanti

L’app di messaggistica di proprietà dell’imprenditore russo Pavel Durov si aggiorna su Android e iOS con tante novità, molte delle quali relative ai video. Infatti non solo ora le videochiamate su Telegram possono spingersi fino a 1000 partecipanti, ampliandone così l’uso e il significato e rendendole strumenti per seguire assieme concerti o altri eventi, ma migliora anche la qualità dei videomessaggi, che ora potranno essere catturati con una risoluzione maggiore e visualizzati conseguentemente in uno spazio più ampio nelle chat: lo zoom, inoltre, sarà disponibile anche durante la registrazione. E non solo, perché sempre restando sui video adesso sarà possibile anche metterli in pausa o riprenderli dall’inizio.

Videochiamate: 1.000 spettatori e 30 partecipanti

La nuova versione include numerosi miglioramenti per videomessaggi, fotocamera in-app, condivisione schermo e altre funzionalità. Con la precedente versione dell’app era possibile avviare videochiamate di gruppo con un massimo di 30 utenti. Ora su Telegram il numero è stato aumentato fino a 1000 partecipanti, ma solo 30 possono partecipare attivamente nelle videochiamate trasmettendo il loro video. Gli altri 970 possono solo seguire la videochiamata. L’azienda di Pavel Durov promette che questo limite verrà aumentato in futuro.

Novità più corpose per i videomessaggi. È stata incrementata la risoluzione video e gli utenti possono ingrandire il messaggio con un tocco. Quando sono in pausa è possibile andare avanti o indietro. Durante la registrazione con la fotocamera posteriore è possibile ingrandire l’immagine e aggiungere la musica che viene riprodotta in background.

Videochiamate: 1.000 spettatori e 30 partecipanti

Il lettore multimediale supporta ora le velocità di riproduzione video 0.5x, 1.5x e 2x (su Android anche per messaggi vocali e videomessaggi). Le videochiamate 1 a 1 supportano la condivisione dello schermo, mentre il suono del dispositivo è incluso in ogni videochiamata.

Altre novità sono l’autoeliminazione dei messaggi dopo un mese (oltre che dopo un giorno o una settimana), la riduzione della larghezza del pennello quando l’immagine viene ingrandita nell’editor, le animazioni nella schermata del codice di blocco, nuove animazioni per l’invio dei messaggi su Android e la nuova fotocamera in-app su iOS che sfrutta tutti i livelli di zoom del dispositivo.

Condivisione dello schermo e videomessaggi 2.0

Altri interventi sono costituiti dall’arrivo di una animazione diversa per la schermata di blocco in cui occorre inserire il pin, di nuove emoji animate, di animazioni inedite per l’invio degli sticker su Android, e di un’interfaccia modificata per la fotocamera in-app su iOS. Di seguito vi riportiamo il changelog fornito dall’applicazione stessa, una volta effettuato l’aggiornamento.

Videochiamate di gruppo 2.0: 

Le videochiamate di gruppo ora supportano fino a 1000 partecipanti per la parte video, oltre a un numero illimitato di partecipanti solo audio. 

• Per iniziare una videochiamata di gruppo, crea una chat vocale dal menu ⋮ nel profilo di qualsiasi gruppo di cui sei un amministratore, quindi attiva il video.

Velocità di riproduzione dei video: 

Tocca ⋯ nel lettore multimediale per selezionare la velocità di riproduzione 0,5, 1,5 o 2X mentre visualizzi un video.


Videomessaggi 2.0: 

Goditi la risoluzione più alta dei videomessaggi nelle tue chat. 

  • Tocca un videomessaggio per ingrandirlo. 
  • Riavvolgili e mandali avanti mentre sono in pausa.
  • Pizzica con le dita per ingrandire mentre registri un videomessaggio con la fotocamera posteriore. 
  • Continua a riprodurre la musica durante la loro registrazione.
  • Premi una volta il pulsante “messaggio vocale” per passare alla modalità video, quindi tieni premuto per registrare e rilascia per inviare.

Animazioni per l’invio di messaggi: 

Invia messaggi con animazioni migliorate – il tuo testo inserito si trasforma dolcemente nella bolla del messaggio mentre vola nella chat.

Aggiunta di timestamp

Timestamp: 

Aggiungi dei timestamp come ‘0:45’ alle didascalie dei video e alle risposte per creare automaticamente dei collegamenti che riproducono il video da quel momento specifico. 

• Se la didascalia di un video include un timestamp, tienilo premuto per copiare un collegamento a quel momento esatto.

Condivisione dello schermo con il suono: 

Condividi il tuo schermo nelle videochiamate 1 a 1, così come nelle videochiamate di gruppo. 

• L’audio del tuo dispositivo è incluso durante la condivisione dello schermo in qualsiasi videochiamata. 

• Scorri a destra o a sinistra per selezionare una sorgente video quando accendi la tua videocamera in qualsiasi videochiamata.

e altro: 

Abilita la cancellazione automatica nelle tue chat per rimuovere i messaggi dopo 1 mese (anche 1 giorno o 1 settimana). 

• Disegna facilmente piccoli dettagli nell’editor dei media – il pennello ora diventa più piccolo quando ingrandisci l’immagine.

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WhatsApp: video e foto scompaiono dopo la visualizzazione

WhatsApp sta testando una nuova funzione: video e foto che scompaiono dopo la visualizzazione.

Ne avevamo già parlato, WhatsApp ha già introdotto da tempo i messaggi effimeri, ovvero quelli che si cancellano automaticamente dopo un determinato lasso di tempo. E adesso i beta tester dell’app su Android hanno iniziato a provare la modalità View Once (Visualizza una volta), che cancella foto e video subito dopo la loro visualizzazione. Stando a quanto riferito da WABetaInfo, ci sarà un pulsante dedicato alla funzione a forma di timer.

Da non confondere quindi con i messaggi che scompaiono succitati, che Whatsapp elimina entro sette giorni. Le foto e i video inviati utilizzando la modalità Visualizza una volta sono monouso – e svaniscono dopo la loro chiusura. La persona che li ha inviati riceverà una notifica una volta che i file multimediali sono stati visualizzati. Nonostante la nuova modalità in fase di test sia uno strumento interessante per tutelare ulteriormente la privacy, ci sono alcune cose che non quadrano.

Privacy

Come specificato da WABetaInfo, disabilitare le conferme di lettura non impedirà agli altri di essere avvisati se il messaggio monouso viene aperto (ma chi ha le conferme di lettura disabilitate non riceverà notifiche nel momento in cui il messaggio inviato sarà letto). Nei gruppi, gli utenti saranno in grado di vedere quando gli altri membri hanno aperto i file effimeri anche avendo disabilitato le conferme di lettura. Inoltre, non c’è nulla che impedisca alle persone di fare uno screenshot di un messaggio View Once senza l’utente che lo ha inviato lo sappia.

WhatsApp: video e foto che scompaiono dopo la visualizzazione

Conversazioni più “intime”

Secondo quanto riferito, i possessori di dispositivi iOS otterranno la nuova modalità in un secondo momento. Facebook ha annunciato la funzione a giugno, sulla scia del suo aggiornamento delle politiche sulla privacy di WhatsApp (ha fatto marcia indietro sulla sua decisione di limitare le funzionalità della chat verde a coloro che accettano le modifiche). La società ha descritto la messaggistica effimera come un modo per incoraggiare conversazioni più autentiche e intime.

WhatsApp: come verificare la disponibilità della funzione View Once


Se volete verificare se siete tra coloro che hanno già ricevuto la nuova funzione c’è un modo per poterlo fare. Aggiornate WhatsApp all’ultima versione disponibile, dopodiché quando condividerete una foto o un video con una chat, accanto al tasto invio potrete vedere un piccolo “1” con un timer intorno. Selezionando quel nuovo pulsante attiverete la funzione View Once.

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