SEGA ha realizzato il PC più più veloce del mondo ma non è come credi, continua a leggere per scoprirne di più.
SEGA: il brand
Il brand è una delle aziende produttrici di videogiochi più conosciuta, soprattutto dai giocatori di vecchia data. Tra le sue più celebri invenzioni c’è sicuramente Sonic, il riccio blu dei videogiochi.
Questa volta SEGA si è superata creando un computer dotato di ruote che può andare fino a una velocità di 100 km/h. Si tratta quindi, letteralmente, del computer più veloce del mondo (si tratta anche dell’unico computer con ruote mai realizzato).
Caratteristiche del PC
La macchina di SEGA è stata ideata insieme a Intel e ASRock, ed è eccezionale. Ha un Intel Core i9-12900K, una scheda madre ASRock Z690M-ITX/ax, 32 GB di RAM, un SSD da 2 TB e una GPU ASRock Radeon RX 6900 XT OC con 16GB di VRAM e come se non bastasse è dotato di ruote. Il PC svolge quindi ha la funzione di un normalissimo computer e anche quelle di una macchina. Si presenta come una scatola e sul lato ha una raffigurazione del riccio supersonico Sonic. Questo gioiellino è stato realizzato in occasione degli attuali saldi su Steam di SEGA ed è già stato testato nel circuito Mobara Twin, telecomandato dal campione mondiale di automobili radiocomandate Masami Hirosaka. Il campione è riuscito a portare il PC a una velocità di 100 kilometri orari.
Naturalmente, il PC non è in vendita, ma è una semplice promozione. Tuttavia SEGA ha avviato un contest in Giappone. Il computer verrà regalato a un fortunato giocatore, selezionato casualmente tra coloro che seguono la pagina Twitter dell’azienda e condividono il tweet. In attesa di ulteriori novità, il brand di Sonic è in continua espansione, ha infatti da poco rilevato il trailer di un secondo film.
Le novità del 2022 riguardanti Smartphone, Tablet Smartwatch e desktop. In questo articolo vedremo insieme cosa ci riserverà questo 2022.
Smartphone
Le novità del 2022 partendo da Apple, scopriremo la nuova generazione degli iPhone 14 nel mese di settembre, tuttavia qualche rinnovamento potrebbe giungere già in primavera. Diverse fonti statunitensi parlano di un possibile rinnovo della linea iPhone SE, forse finalmente aggiornata con uno schermo edge-to-edge, la scomparsa del pulsante Touch ID e l’introduzione invece di Face ID.
Naturalmente, non mancheranno gli aggiornamenti per Samsung. La famiglia degli smartphoneGalaxy S22 potrebbe allargarsi con tre nuovi modelli – S22, S22 Plus e S22 Ultra – e già si vocifera dell’introduzione di una fotocamera da 108 megapixel con zoom ottico da 12x per la versione più costosa dei flagship della casa sudcoreana
Novità anche per Xiomi con il nuovo Xiaomi 12 in pole position. Annunciato pochi giorni fa, lo smartphone perde la sigla “MI” e acquisisce nuove funzionalità, tra cui nuovissime fotocamere posteriori con ottiche dalle dimensioni decisamente generose e ampi sensori, per catturare quanta più luce possibile.
Nel frattempo Huawei ci riprova con il suo P50 Pocket, uno smartphone pieghevole presentato qualche settimana fa, un device che probabilmente entrerà in diretta competizione con il Galaxy Z Flip 3 di Samsung.
Smartwatch
Il 2022 potrebbe essere l’anno giusto per il lancio del primo Pixel Watch di Google.
Al momento non vi sono particolari conferme ma, se dovesse mai arrivare, entrerà in competizione con Apple Watch.
Apple ci regalerà il prossimo settembre la Series 8: gli amanti di questi Smartwatch sperano in un design diverso ma non traspare ancora nulla.
Anche Xiaomi e Amazfitdovrebbero presentare vari aggiornamenti dei loro dispositivi, magari con i successori della serie GTR 3 e GTR 3 Pro. Nel frattempo, in molti si domandano se anche Amazon non sia ormai pronta a entrare in questo settore.
Tablet
Apple rinnoverà la linea degli iPad Pro – forse con l’introduzione del chipset M2 che si vedranno sui MacBook Air.
La versione “economica” del tablet dovrebbe finalmente vedere un re design, per renderlo più simile all’ iPad Air, e anche un processore più generoso. Forse un A14 o un A15 Bionic.
Desktop
Apple nella prossima primavera presenterà i suoi nuovi MacBook Air. Si parla di una rinnovata e colorata, seguendo le tinte degli iMac M1 e di un rinnovato processore M2. Quest’ultimo sarà orientato all’utenza consumer e come prestazioni, dovrebbe essere inferiore rispetto ai già disponibili M1 Max e M1 Pro.
Si vocifera anche di un possibile nuovo esemplare di MacBook Pro da 13 pollici con chip M2, per offrire agli utenti una versione più economica rispetto ai MacBook Pro da 14 e 16 pollici, così come di un rinnovato iMac da 27 pollici.
Digitalizza le vecchie foto stampate senza riflessi prima che si rovinino con un’app intelligente che non si limita solamente a scansirle.
Le stampe fotografiche, soprattutto quelle più vecchie, sono fantastiche da vedere e rivedere, ma hanno il limite che con il tempo tendono a deteriorarsi. Per questo motivo è consigliabile scansirle al più presto in modo da archiviarle e proteggerle praticamente all’infinito. La soluzione più semplice, se abbiamo a disposizione un classico scanner piano o anche una stampante multifunzione, resta quella di scansirle e trasferirle sul PC.
In realtà, però, si possono ottenere risultati ancora migliori grazie alle app che aggiungono l’intelligenza artificiale alla semplice cattura della foto. Nel Play Store di Android sono moltissime le app dedicate alla scansione e al recupero delle fotografie. Noi però questa volta abbiamo voluto provare un’app di Google come FotoScan che, oltre a permettere di catturare nel modo migliore qualsiasi foto, ha anche l’indubbio vantaggio di essere completamente gratuita.
Niente riflessi
Insieme ai graffi e ai segni del tempo, uno dei maggiori problemi per chi vuole digitalizzare vecchie foto stampate con il proprio smartphone è costituito dai riflessi. Soprattutto se usiamo il flash, in modo da avere un’illuminazione ottimale, è praticamente certo che qualche riflesso risulterà nella scansione. Teoricamente sarebbe possibile eliminarlo a posteriori. In pratica è molto più semplice farlo prima, utilizzando un’app come quella di Google che ci fa riprendere la stessa immagine da quattro angolature diverse in modo da ottenere alla fine un risultato ottimale.
Oltre a catturare la fotografia, anche se questa si trova su un tavolo, l’app si occupa di ritagliarla nella maniera migliore. Inoltre ci lascia comunque la possibilità di agire direttamente sul “taglierino” se il risultato non è gradito. Naturalmente, siccome entra in gioco l’intelligenza artificiale, la risoluzione finale dell’immagine potrebbe essere inferiore rispetto a quella ottenibile con un classico scanner piano. Tuttavia in compenso la resa dei colori e delle luci sarà decisamente migliore. Per ottenere questo risultato Google utilizza le stesse tecniche di “fotografia computazionale” usate dalla funzione Panorama degli smartphone, che mette insieme più immagini per costruire una foto panoramica.
L’operazione di unione delle immagini avviene sui server di Google per cui servirà una connessione attiva e ci saranno i soliti problemi di privacy che comunque sono ben conosciuti a chi sincronizza le proprie fotografie in cloud. Se invece volessimo anche eliminare graffi e segni presenti sulla fotografia, dovremo ricorrere a un programma di ritocco evoluto come Photoshop. Oppure, per i difetti meno evidenti, anche a un’app specifica come Photo Retouch che consente anche di eliminare eventuali oggetti che disturbano l’immagine.
L’elaborazione dell’immagine catturata con la fotocamera avviene nei server di Google
Trattandosi di un’app realizzata da Google, FotoScan non richiede registrazioni particolari. Una volta installata, verrà visualizzato un breve tutorial in italiano che spiega molto semplicemente come funziona l’app. In pratica, si tratta di scattare quattro fotografie spostando la fotocamera su un cerchio alla volta (mostrato sullo schermo) in modo da eliminare fastidiosi riflessi e salvare l’immagine migliore. Nella prima cattura si vede bene come la fotografia presenti almeno due riflessi luminosi particolarmente evidenti. Per eliminarli dovremo semplicemente cliccare sull’icona di scatto in basso e seguire le istruzioni in italiano presenti sull’immagine.
Immagini pulite in pochi passi
Come impostazione standard è attivo sia il flash che la modifica da remoto sui server di Google. Rimane comunque possibile escludere entrambe le opzioni, in questo modo avremo sicuramente molti meno riflessi ma allo stesso tempo l’immagine risulterà anche meno luminosa. Se poi non vogliamo che la foto venga elaborata da Google perché teniamo alla nostra privacy, potremo ritagliarla direttamente con lo strumento Taglierino che è integrato all’interno dell’app.
Come si vede dalla seconda immagine, ci siamo spostati sul secondo cerchio come richiesto dall’app. Una volta mossa la fotocamera, dovremo aspettare qualche secondo affinché l’immagine possa essere elaborata dai server di Google e poi potremo passare al cerchio successivo. Al termine dell’acquisizione delle immagini l’app provvederà anche al ritaglio automatico della fotografia e alla correzione prospettica se l’immagine non dovesse risultare esattamente in piano. Può capitare che l’operazione di ritaglio non sia perfetta, e per questo l’app ci lascia la possibilità di modificarla direttamente utilizzando i cursori a forma di cerchio presenti negli angoli dell’immagine.
Oltre a non inclinare lo smartphone durante la scansione, è importante sistemare la foto su una superficie piana che sia in contrasto con la foto stampata. È chiaramente sconsigliabile catturare immagini di fotografie che si trovano in porta foto in vetro. Secondo Google è anche importante assicurarsi che il flash sia attivo in modo da rimuovere ombre e riflessi dalla nostra vecchia foto stampata e ottenere in generale delle foto migliori durante la digitalizzazione.
Nella terza immagine in alto possiamo vedere come Google abbia ritagliato in maniera corretta i bordi dell’immagine, lasciandoci comunque la possibilità di modificarli.
Google Foto
Una volta salvata l’immagine, la potremo salvare automaticamente all’interno di Google Foto e quindi nel cloud Google Drive, oppure condividerla con i nostri contatti social o ancora attraverso la posta elettronica. Una volta installata l’app non saremo sempre costretti ad aprirla per scansire le immagini, ma potremo farlo direttamente dall’app Google Foto selezionando la voce Raccolta e da qui facendo tap prima su Utilità e quindi su “Scansiona Foto” con FotoScan. Rispetto a uno scanner classico, il vantaggio è sicuramente quello della velocità e della precisione nel rimuovere riflessi e artefatti. Il limite è la definizione che risulterà inferiore all’originale. Nel nostro caso l‘immagine che abbiamo scansito è stata ridimensionata a una risoluzione di 1.500×2.000 pixel rispetto a quella originale di 3.000×4.000 pixel. Si tratta, in pratica, di un dimezzamento della risoluzione che comunque a nostro parere non va a influire particolarmente sull’effetto finale.
A partire dal 23 novembre 2021 lo smart speaker di Apple diventa finalmente disponibile in Italia! Leggi l’articolo per sapere le sue funzionalità.
HomePod mini: cos’è?
HomePod mini è il piccolo assistente intelligente ideato da Apple. Le dimensioni non contano! Lo speaker, di soli 8,43 cm di altezza, in grado di diffondere il suo audio a 360 gradi in ogni angolo della stanza. Ha un design sferico e un rivestimento di tessuto a rete disponibile in cinque colori: grigio siderale, blu, giallo, arancione e bianco. HomePod mini presenta una superficie in vetro bianco retroilluminata dotata di un’interfaccia per gestire Siri e la musica con comandi touch.
Alcune funzionalità
Apple progetta HomePod mini come dispositivo per la musica. Lo speaker infatti funziona con Apple Music, Apple Podcast e stazioni radio per qualsiasi genere di canzoni vogliate ascoltare. Inoltre, se possiedi più HomePod mini, hai la possibilità di ascoltare la stessa musica in tutta la casa, o, in alternativa, un brano diverso per ogni stanza.
HomePod mini ha la funzione interfono, che permette di mandare messaggi vocali ad altri HomePod mini in altre stanze, ma si collega anche con iPhone, iPad, Apple Watch, AirPods e CarPlay.
Lo smart speaker offre interazione con tutti i dispositivi Apple per un’esperienza personalizzata ad ogni utente. Grazie all’intelligenza di Siri, è possibile gestire gli accessori di domotica (ovvero di automazione della casa). È facilissimo! Ad esempio, per accendere le luci tutto quello che bisogna fare è dire: “Ehi Siri accendi le luci”.
Queste sono solo alcune delle incredibili innovazione di HomePod mini, per scoprirle tutte visita il sito Apple.
Prezzi
Il prezzo di HomePod mini è di 99€, prezzo più alto rispetto alla concorrenza, ma più basso rispetto a tutti gli altri prodotti Apple. Se vuoi comprare HomePod mini puoi recarti in tutti i negozi di elettronica oppure sul sito ufficiale. Ti lascio il link per acquistare lo smart speaker da Apple.
In questo articolo metteremo a confronto gli SSD e i tradizionali HDD, differenze tra i due tipi di supporto.
SSD vs HDD: pregi e differenze dei diversi tipi di hard disk
Lo scontro SSD vs HDD fa tornare alla ribalta il tema dello storage, sempre più importante anche nel gaming su PC.
Mentre i giocatori console devono per forza di cose gestire il poco spazio a loro concesso dalle macchine Sony, Nintendo e Microsoft, su computer la situazione è diversa. La grande espandibilità delle configurazioni permette facilmente di aggiungere GB supplementari.
Ma quale tipo di soluzione per l’archiviazione è giusto scegliere? Cerchiamo di fare chiarezza su quale supporto preferire tra SSD e HDD mettendoli a confronto su velocità, affidabilità e prestazioni con i giochi.
Le differenze fra tipi di storage
Per prima cosa, mettiamo a confronto la nomenclatura dei due supporti, SSD e HDD. Con SSD intendiamo le unità a stato solido (solid state disk), mentre con HDD intendiamo i classici hard disk (hard disk drive). Le differenze più sostanziali, però, sono ben altre. Ecco un rapido riepilogo:
In termini di velocità pura, gli SSD sono più veloci degli HDD;
Gli SSD sono più silenziosi degli HDD, a causa della loro struttura interna;
Gli SSD sono più piccoli degli HDD, per via delle componenti utilizzate;
Gli HDD sono più inclini a rompersi e a danneggiarsi, vista la presenza di parti meccaniche in movimento;
Il prezzo, una volta discriminante fondamentale nella scelta tra i due tipi di storage, ormai non è più molto differente tra una soluzione e l’altra. Gli HDD continuano a essere davvero molto economici, ma gli SSD sono acquistabili comunque a prezzi accessibili.
SSD e HDD: il confronto fra le velocità
Se la semplice risposta “gli HDD sono più lenti degli SSD” non basta, allora il discorso deve farsi necessariamente più tecnico. Ovviamente non esiste una sola velocità di funzionamento per gli SSD, quindi il confronto che andiamo a fare è relativamente teorico.
In ogni caso, un SSD standard può leggere dati a una velocità di circa 550 megabyte per secondo (MBps), e scrivere a 520 MBps. Un hard disk tradizionale, invece, può arrivare a una velocità di lettura e scrittura di circa 125 MBps.
In generale, dunque, la velocità di lettura e scrittura di un SSD è circa quattro volte superiore rispetto a quella di un HDD.
Per il gaming è meglio SSD o HDD?
Pare evidente che le unità a stato solido sono più veloci e performanti. Ma questa velocità aiuta a giocare meglio?
La risposta generale è: sì, senza dubbio. La differenza maggiore la si sente soprattutto nei caricamenti, considerata la maggiore velocità di lettura degli SSD. Una differenza che, tradotta in termini pratici, può essere anche di parecchi secondi.
Qualche anno fa, il fattore prezzo faceva comunque preferire gli HDD di grandi dimensioni. Questo perché i giochi moderni occupano sempre più spazio: il solo Red Dead Redemption 2, ad esempio, richiede 150 GB di spazio libero su disco.
Ora che il prezzo al GB dei solid state drive è sceso, anche il fattore capacità non è più così centrale. Pertanto, gli SSD sembrano essere la migliore soluzione anche in ambito gaming, soprattutto in quei giochi dove sono previsti tanti caricamenti di elementi grafici.
E per quanto riguarda l’affidabilità, quale storage è meglio?
Qui non c’è confronto: un SSD si comporta molto meglio del classico disco fisso.
Per capire perché, ci si deve rifare alla struttura interna di queste soluzioni. In un HDD, una testina gira sopra a una pila di dischi. Va da sé che un urto troppo forte potrebbe rompere la testina, che di per sé è già piuttosto fragile. In teoria, un hard disk può sopportare urti fino a 20-30 G. Non è un dato particolarmente elevato, visto che anche una semplice caduta da una scrivania può portare alla completa rovina del disco.
Gli SSD, invece, non presentano parti meccaniche in movimento, e resistono anche a urti di 1500 G. Oltre a essere più veloce, dunque, un disco di questo tipo è generalmente più resistente.
Come se la cavano SSD e hard disk insieme?
Molte configurazioni PC gaming vedono la presenza contemporanea di unità a stato solido e hard disk. Sull’SSD, ad esempio, si vanno a installare programmi e giochi. L’HDD, invece, è dedicato allo storage.
Diciamo che questa situazione oramai si sta evolvendo, considerato ancora una volta l’abbassamento dei prezzi degli SSD. Un buon modello a stato solido da 1 TB ormai ha raggiunto un prezzo abbordabile, e pertanto si potrebbe anche optare per la presenza di un solo SSD nella propria configurazione.
Senza contare che, nel momento in cui un gioco è installato su un SSD, ma deve rifarsi a dati presenti su un HDD (ad esempio file grafici supplementari), le prestazioni comunque ne risentiranno.
In definitiva, chi vince fra SSD vs HDD?
La nostra risposta tende a essere: SSD.
Ora che i prezzi sono molto più bassi che in passato, e i modelli con capacità elevata sono disponibili a un costo accessibile, non vediamo molte ragioni per non scegliere una unità a stato solido. I software girano più velocemente, l’avvio di Windows è cosa di pochi secondi, la fruizione di media complessi come i videogiochi è più rapida.
L’arrivo sul mercato dei modelli con form factor M.2, inoltre, apre nuovi scenari, soprattutto sul fronte delle prestazioni e della gestione dello spazio all’interno del case.
Per questo motivo, nella lotta SSD vs HDD, in un’ottica di gaming, non possiamo che suggerire la prima opzione.
Telegram ha rilasciato un nuovo aggiornamento con molte nuove funzioni interessanti. Se ancora non conosci questa applicazione puoi scaricarla al seguente link.
Riconoscimento del testo
La prima novità riguarda solo gli utenti IOS. Si tratta proprio del riconoscimento del testo sulle immagini. Una funzione molto utile per gli studenti che ora possono scambiarsi le foto degli appunti senza problemi o per lo scambio di documenti. Permette di selezionare, copiare e cercare rapidamente senza bisogno della tastiera. La funzione viene gestita in modo sicuro interamente sul vostro dispositivo.
Seconda novità: Contenuto protetto
Da adesso i creatori di contenuti possono limitare la capacità di salvare media, la possibilità di effettuare screenshot e di inoltrare i messaggi dai loro gruppi e canali. L’opzione è selezionabile dalle impostazioni. Questo permette ai creatori di proteggere le proprie foto e video che non vogliono rendere accessibili a tutti. Un’altra novità dei gruppi pubblici è poter scrivere in forma anonima. Verrà infatti mostrato al posto dell’account personale il nome del canale scelto.
Eliminare i messaggi per data su Telegram
Con questo nuovo aggiornamento si potrà eliminare i messaggi delle chat private in base a una data specifica o a un periodo di tempo, diminuendo di molto il tempo perso a eliminare le chat. Per aprire il calendario basterà toccare la barra della data che appare mentre scorri la chat. L’eliminazione dei messaggi per data è possibile sono nelle chat private ma si può attivare l’autoeliminazione dei messaggi in qualsiasi chat dopo un giorno, una settimana o un mese dall’invio.
Gestione dispositivi collegati
Per quanto riguarda la gestione dei dispositivi si potrà accedere rapidamente a Telegram Desktop e Web tramite codice QR. L’opzione è selezionabile dal menù dispositivi. Puoi trovare anche l’impostazione per scollegare automaticamente i dispositivi che rimangono inattivi dopo un certo periodo di tempo.
Infine potrete decidere quali dispositivi possono accettare chiamate o nuove chat segrete.
Formattazione testo nelle didascalie
L’ultima novità in casa Telegram ti permetterà di aggiungere la giusta enfasi ai tuoi messaggi tramite l’opzione di formattazione del testo. Potrai selezionare il grassetto, corsivo o sottolineare le frasi più importanti.
Inoltre si possono inserire anche dei link nel testo. La funzione era già disponibile su Android e arriva adesso su IOS.
In questo articolo vedremo insieme come collegare il PC a TV – Ecco come fare!
Collegare un PC alla tv con un semplice cavo HDMI per vedere qualsiasi cosa tu voglia in alta definizione sulla tv.
Probabilmente hai trovato qualche buon sito di streaming e sei alla ricerca di un metodo per collegare il pc alla tv per goderti lo spettacolo comodamente seduto sul divano o meglio sdraiato sul letto. Sei capitato nel posto giusto.
L’opportunità di collegare il pc alla tv è ormai possibile praticamente su tutti i computer e su tutte le tv moderne.
Prima di vedere insieme come fare, ti elenco alcune delle tantissime cose che puoi fare oggi collegando il pc alla tv.
Dopo aver letto questa guida potrai:
vedere in tv tutti i film che hai scaricato sul PC, non più solo sul suo piccolo schermo ma anche sul televisore del salotto o di casa tua
utilizzare il PC come sostituto di un lettore DVD
goderti al meglio la visione di centinaia di canali streaming ormai disponibili sul web, come YouTube per esempio, ormai disponibile anche in HD e Ultra HD.
Ora, vediamo insieme i vari passaggi.
1: VERIFICA LA PORTA HDMI SU PC E TV
Tutto quello che devi fare per collegare un pc alla tv è verificare che la televisione e il PC siano entrambi dotati delle ormai famosissime porte HDMI.
Sul computer dovrebbe essercene almeno una, mentre sul televisore probabilmente ne troverai 3 o 4.
2: CAVO HDMI
Collega tramite cavo HDMI, il PC e la TV. Ti basterà solo questo per connetterli tra di loro.
3: PRENDI IL TELECOMANDO
Dopo aver collegato con il cavo HDMI il PC alla televisione occorre solo dare alla l’input corretto. I telecomandi più moderni hanno un tasto specifico, basta premerlo una sola volta per passare alla visione dello schermo del PC.
Se sul tuo telecomando il tasto non c’è, premete il pulsante “source” fino a quando non compare lo schermo del tuo PC.
Come avete visto, basta veramente poco per collegare il vostro PC al vostro televisore.
FAT32 e NTFS che differenze ci sono? Scopriamolo insieme in questo articolo!
FAT32 e NTFS sono i file system utilizzati in un sistema operativo. NTFS è il successore del FAT32 che viene utilizzato nelle versioni più recenti dei sistemi operativi come Windows NT e 2000 e nelle versioni successive mentre FAT32 è la versione più vecchia dei file system e utilizzata nelle versioni precedenti del sistema operativo come DOS e Windows versione prima di XP.
La differenza precedente tra FAT32 e NTFS è che il file system NTFS è in grado di tracciare le modifiche commesse nel sistema con l’aiuto della manutenzione del journal mentre non è il caso in FAT32, anche se in FAT32 è ancora utilizzato nei supporti rimovibili e nell’unità di archiviazione. Inoltre, NTFS supporta grandi dimensioni di file e volume e fornisce un’organizzazione dei dati efficiente.
Cos’è un file system?
Ma cos’è di fatto un file system? È una tecnica di organizzazione e memorizzazione dei dati sul disco, inoltre specifica quale tipo di attributi possono essere allegati a un file come nomi di file, permessi, altri attributi.
Tabella comparativa
Base per il confronto
FAT32
NTFS
Di base
Struttura semplice
Struttura complessa
Numero massimo di caratteri supportati in un nome file
83
255
Dimensione massima del file
4GB
16TB
crittografia
Non fornito
Fornito
Sicurezza
Tipo di rete
Locale e rete
Conversione
consentito
Non autorizzato
Tolleranza di errore
Nessuna disposizione per la tolleranza d’errore.
Risoluzione dei problemi automatica
Compatibilità con i sistemi operativi
Vecchia versione di Windows – Win 95/98 / 2K / 2K3 / XP
Versioni successive: Win NT / 2K / XP / Vista / 7
Elenco di controllo di accesso
No
sì
Spazio su disco a livello utente
No
sì
Diario e registro dei canali
Assente
Offre l’inserimento nel journal per tenere traccia delle operazioni precedenti.
Prestazione
Buono
Meglio di FAT32
Collegamenti duri e morbidi
Non presente
contiene
Accesso alla velocità
Meno relativamente
Di Più
Compressione
Nessuna disposizione di compressione.
Supporta la compressione dei file.
Definizione di FAT32
Come accennato in precedenza, il FAT32 è il più vecchio file system sviluppato negli anni ’70 disponibile per il sistema operativo Windows. È stato concepito essenzialmente per l’unità disco floppy con una dimensione inferiore a 500 K. Esistono in pratica tre versioni di FAT – FAT12, FAT16 e FAT32 e differiscono nella dimensione del file e della struttura sul disco. Il file system FAT è stato utilizzato per la prima volta in MS-DOS, dove la dimensione massima del disco rigido può essere di 32 MB e comprende settori di 512 partizioni K. È comunemente usato in unità rimovibili e dispositivi di archiviazione.
La dimensione massima di un file nell’unità FAT32 non può essere superata di oltre 4 GB e di conseguenza le partizioni realizzate in FAT32 dovrebbero essere inferiori a 8 TB. Il principale demerito dell’uso di FAT32 è che non fornisce in pratica alcuna sicurezza. Infatti la precedente versione FAT16 del file system FAT soffre della frammentazione interna e non ha la protezione di accesso per il file.
Gestione dello spazio su disco di FAT32
Il file system FAT32 utilizza un’allocazione collegata che memorizza i dati di controllo separatamente dal file system. Una tabella di allocazione file di un disco contiene di fatto un elemento per ogni blocco di disco nel disco in una matrice. Il blocco del disco assegnato a un file, il componente FAT associato contiene l’indirizzo del successivo blocco del disco. Pertanto, il blocco del disco e il suo elemento FAT formano in modo collaborativo un’unità che contiene le stesse informazioni del blocco del disco sotto forma di allocazione collegata.
La voce della directory di un file contiene l’indirizzo del suo primo blocco del disco e l’elemento FAT corrispondente a questo blocco del disco contiene l’indirizzo del secondo blocco del disco e così via. L’ultimo elemento FAT del blocco disco include inoltre il codice speciale per indicare la fine del file.
Definizione di NTFS
NTFS è l’ultima versione del file system ideato alla fine degli anni ’90 per l’unità di sistema Windows e le unità rimovibili. Il NTFS è stato creato infatti con l’intento di rimuovere le limitazioni dei file system FAT. Include caratteristiche come recupero dati, multi-streaming, tolleranza agli errori, sicurezza, dimensioni file e file system estesi, nomi UNICODE.
NTFS gestisce un giornale che tiene traccia delle operazioni eseguite nell’unità e può recuperare rapidamente gli errori, le copie shadow per il backup, la crittografia, i limiti delle quote disco e inoltre gli hard link. NTFS supporta una maggiore dimensione del file e volume dell’unità rispetto a FAT32. Impedisce in pratica l’accesso non autorizzato al contenuto dei file applicando un sistema di crittografia denominato Encryption File System che utilizza la sicurezza della chiave pubblica.
Gestione dello spazio su disco di NTFS
Il file system NTFS non si basa sulle dimensioni del settore sui diversi dischi. Utilizza infatti un concetto dei cluster e il cluster è un gruppo di settori contigui per l’allocazione dello spazio su disco. Il cluster potrebbe contenere ad esempio 2 n numero di settori. Una partizione logica sul disco è nota come volume e utilizza un file bitmap per indicare i cluster allocati e liberi nel volume. C’è anche un file chiamato come file di cluster non valido per mantenere il registro dei cluster inutilizzabili. Un set di volumi offre un modo per superare la capacità delle partizioni che può contenere fino a 32 volumi.
Il volume NTFS comprende la tabella file master (MFT), il settore di avvio e inoltre alcuni file utente e di sistema. La tabella dei file master è poi simile a una tabella FAT e include tutti i dettagli sui file e le cartelle sul volume. L’esistenza del settore di avvio rende ogni volume di fatto avviabile.
Differenze chiave tra FAT32 e NTFS
Le differenze che ci sono tra FAT32 e NTFS sono molteplici:
Il FAT32 è semplice mentre la struttura NTFS è piuttosto complicata.
NTFS può supportare dimensioni di file e volume maggiori insieme a nomi di file di grandi dimensioni rispetto al file system FAT32.
FAT32 non fornisce crittografia e molta sicurezza mentre NTFS è abilitato con sicurezza e crittografia.
È abbastanza facile convertire un file system FAT in un altro senza perdere dati. Al contrario, la conversione NTFS è difficile da raggiungere.
Le prestazioni NTFS sono comparativamente migliori di FAT32 in quanto fornisce anche la tolleranza di errore.
I file sono accessibili più velocemente nel caso di NTFS. Al contrario, FAT32 è più lento di NTFS.
NTFS fornisce funzionalità come l’inserimento nel journal e la compressione, che non sono fornite da FAT32.
Vantaggi file system FAT32
Funziona in modo efficiente in partizioni di 200 MB.
Fornisce compatibilità con diversi sistemi operativi e frequentemente utilizzato come partizione primaria su sistemi multiboot.
Vantaggi file system NTFS
Altamente sicuro
Esegui bene anche nelle partizioni oltre i 400 MB.
La struttura di file e directory migliora le prestazioni.
Meno suscettibile alla frammentazione.
Svantaggi file system di FAT32
Le partizioni oltre i 200 MB possono degradare le prestazioni.
Insicuro.
Suscettibile alla frammentazione.
La struttura delle directory non ha un’organizzazione standard.
Svantaggi file system NTFS
NTFS non è supportato in maniera pervasiva.
Le prestazioni si degradano in partizioni di 400 MB, il che significa che quando i piccoli volumi contengono file di piccole dimensioni, è possibile generare il sovraccarico.
Conclusione
Tra i file system FAT32 e NTFS, il file system NTFS è una tecnologia più recente che offre di fatto più funzionalità rispetto a FAT32 quali affidabilità, sicurezza e controllo degli accessi, efficienza di archiviazione, dimensioni avanzate e nome del file. Anche se, il FAT32 è ancora in uso a causa della sua compatibilità.
In questo articolo vedremo come salvare i dati di Gmail. Seguiteci!
Lo spazio che Google mette gratuitamente a disposizione di chiunque apra un suo account è di 15 GB e comprende i messaggi di Gmail, le immagini di Google Foto e i documenti di Google Drive. Il problema è che da qualche mese Google ha modificato le sue regole. Fino allo scorso giugno, infatti, era possibile archiviare gratuitamente in cloud tutte le foto, mentre oggi anche queste contano ai fini dei 15 GB di spazio.
Ciò ha portato a una diminuzione dello spazio complessivo disponibile che si ripercuote anche sulla casella di posta di Gmail. Di conseguenza quindi capita sempre più frequentemente di ricevere un messaggio di casella piena. La soluzione può essere quella di acquistare dello spazio a pagamento (ci sono piani a partire da 2 euro al mese per 100 GB) o di eliminare i messaggi più pesanti, oppure di archiviarli su un disco fisso o su un altro cloud usando lo strumento Google Takeout. Ma vediamo in pratica come salvati i dati di Gmail Con Google Takeout!
Servizio completo
Con Takeout, raggiungibile cliccando qui, potremo avere a disposizione i nostri dati presenti nei 51 servizi Google attualmente disponibili, oppure anche in uno solo di essi, in un archivio in formato .zipo .tgz che ci verrà consegnato via email come link scaricabile, oppure caricato automaticamente su altri servizi cloud, tra cui OneDrive, Boxe Dropbox. Una volta collegati alla pagina di Takeout, dovremo accedere con il nostro account Google e selezionare i servizi di cui vogliamo avere l’archivio.
Trattandosi di una gran mole di dati, il tempo necessario per riceverli può variare moltissimo, nel nostro caso per 15 GB di dati sono stati necessari due giorni e i dati sono stati divisi in più file compressi. Oltre che da PC è possibile richiedere la creazione di un archivio di Google Takeout anche da smartphone e tablet. Da Android è necessario aprire Impostazioni/Google/Gestisci Account Google e da qui selezionare Dati e Privacy/Scarica i tuoi dati. In questo modo verremo portati alla stessa finestra accessibile da PC e potremo scegliere i servizi di cui ci interessa avere il backup. Per ripristinare i dati delle email archiviati, dovremo prima decomprimere il file .zip e quindi importare il file .mbox di archivio in Outlook o Thunderbird. Non è invece possibile importarlo direttamente in Gmail.
Esportiamo le mail con takeout
Un formato per oguno
Ciascun servizio di Google utilizza un formato differente per archiviare i nostri dati: TXT per le News, MBox per Gmail, HTML per i dati di Chrome e JSON per quelli di Maps e del Play Store. Salvare i nostri dati da gmail acquista una notevole importanza, specialmente se abbiamo una grande mole di dati. Se la casella di posta di Google è piena, con Takeout possiamo mettere al sicuro le mail prima di eliminarle, in modo da liberare lo spazio e non perderne nessuna.
Ondata di attacchi hacker che ha preso di mira i bug di sicurezza in quattro pluginWordPress.
Una minaccia alla sicurezza. Avviso di WordPress che è stato letteralmente preso di mira dagli hacker: i cybercriminali prendono di mira più di 1,6 milioni di siti in un massiccio attacco informatico.
La società di sicurezza informatica Wordfence afferma che i suoi ricercatori hanno rilevato un’ondata continua di attacchi originati da oltre 16.000 indirizzi IP diversi.
Il Wordfence Theat Intelligence Team ha affermato che nelle ultime ore si è verificata un’ondata di attacchi che ha preso di mira i bug di sicurezza in quattro pluginWordPress e quindici temi Epsilon Framework. Wordfence afferma di aver bloccato finora più di 13,7 milioni di attacchi.
I quattro plugin presi di mira sono: Kiwi Social Share, WordPress Automatic, Pinterest Automatic e PublishPress Capabilities. I ricercatori, riportano da Computing, affermano che i plugin sono interessati dalle vulnerabilità “Authenticated Arbitrary Options update“.
Si dice anche che gli hacker stiano prendendo di mira un difetto di “Function Injection” in 15 temi Epsilon Framework per aggiornare le opzioni arbitrarie. Uno dei 15 temi attualmente non ha una patch disponibile.
WordPress: quali versioni vulnerabili?
I temi target di Epsilon Framework e le versioni vulnerabili sono:
Activello <=1.4.1
Allegiante <=1.2.5
Benestante <1.1.0
Formosa <=1.2.8
Antrea <=1.0.6
NewsMag <=2.4.1
Malato <=2.1.6
Giornale X <=1.3.1
MedZone Lite <=1.2.5
Pixova Lite <=2.0.6
Brillantezza <=1.2.9
Trascende <=1.1.9
Regina Lite <=2.0.5
Pazzi <=1.0.5
NatureMag Lite – Nessuna patch disponibile (si consiglia di disinstallare dal sito)
Gli analisti di Wordfence affermano inoltre che gli hacker stanno cambiando l’opzione “users_can_register” su “abilitato” e impostando l’opzione “default_role” su “amministratore” nella maggior parte dei casi. Ciò consente agli hacker di registrarsi come amministratore su un sito e di prenderne il controllo. I primi tre IP offensivi includono:
144.91.111.6 con 430.067 attacchi bloccati
185.9.156.158 con 277.111 attacchi bloccati
195.2.76.246 con 274.574 attacchi bloccati
Gli amministratori del sito web sono invitati a verificare se il loro sito è già stato compromesso esaminando tutti gli utenti e cercando eventuali account non autorizzati. Gli amministratori dovrebbero eliminare qualsiasi aggiunta non autorizzata il prima possibile.
Si consiglia inoltre di rivedere le impostazioni del sito su “http://examplesite[.]com/wp-admin/options-general.php” e assicurarsi che le impostazioni di appartenenza e “nuovo ruolo predefinito utente” siano impostate correttamente.
Importante aggiornare i plugin
Tutti i plugin e i temi su WordPress dovrebbero essere aggiornati il prima possibile. La storia ci insegna che l’obsolescenza informatica ha permesso tuttavia più di un attacco negli scorsi anni.
Nel 2019, il sito Web di Mailgun è stato attaccato da hacker che hanno preso di mira un plug-in di WordPress chiamato Yuzo Related Posts. I criminali informatici hanno aggiunto codice nei siti che reindirizzavano i visitatori a un sito web dannoso. Nello stesso anno, gli hacker hanno sfruttato una falla nel plugin Social Warfare per attaccare i siti web. I criminali hanno iniettato codice JavaScript nei link di condivisione social presenti sui post di un sito web.
Già nel 2017 è stato scoperto che un popolare plugin di WordPress, che era stato installato su circa 300.000 siti Web. Dopo la sua compromissione, questo, apriva una backdoor nei siti web.
Gli aggressori hanno anche violato la società di hosting web GoDaddy il mese scorso e hanno ottenuto l’accesso alle informazioni di quasi 1,2 milioni di clienti attivi e inattivi di Managed WordPress.
L’attacco sui ha consentito ai criminali di visualizzare i numeri dei clienti, gli indirizzi e-mail e le passwordper il protocollo e il database di trasferimento sicuro dei file, nonché i nomi utente del database per i clienti attivi.
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