Lenovo Legion Y90 ovvero lo smartphone Android da gaming più potente mai realizzato, il rilascio sul mercato è previsto per Febbraio 2022.
Tra le console da gaming possono essere annoverati alcuni smartphone che presentano caratteristiche non indifferenti e per certi versi superiori a molti dei comuni pc che troviamo nelle nostre case. Tra gli smartphone da gaming più interessanti sul mercato non è possibile non annoverare il “Lenovo Legion Y90”. Le caratteristiche, recentemente rivelate, lo renderebbero lo smartphone Android più potente sul mercato.
Lenovo Legion Y90: prestazioni incredibili
Le informazioni, rilasciate dall’utente Pandaisbald su Weibo, noto social network cinese, mostrano uno smartphone dalle caratteristiche uniche. 22 GB di RAM totale, di cui 18 GB saranno vera RAM fisica e 4 GB virtuali. Lo spazio di archiviazione è altrettanto impressionante di 640 GB, reso possibile dalla combinazione di due stick separati da 512 GB e 128 GB. Il display del Legion Y90 sarà un pannello AMOLED Samsung E4 da 6,92 pollici con una frequenza di aggiornamento pazzesca di 144 Hz. Una frequenza di campionamento del tocco di 720 Hz, il che significa che sia le normali operazioni, sia i giochi, dovrebbero essere abbastanza fluidi. Sotto il cofano ci sarà il processore Snapdragon 8 Gen 1 top di gamma che aiuterà il telefono da gioco a gestire ogni attività senza sforzo.
Per la fotografia, il Lenovo Legion Y90 sarà dotato di un sensore OV64A 1/1.32 da 64 MP di OmniVision abbinato a un altro sensore da 16 MP sul retro. In anticipo ci sarà il sensore GH1 da 44 MP di Samsung. La batteria del dispositivo è adeguatamente dimensionata a 5600mAh e può essere inoltre ricaricata rapidamente grazie alla presenza del supporto alla ricarica rapida da 68W. Altre caratteristiche includono doppie ventole di raffreddamento e sei pulsanti dedicati per il gioco. Il rilascio sul mercato è previsto per il 28 Febbraio 2022 (nel mercato cinese).
Frost Blade Cooling System
Non molto tempo fa, il famoso leaker Evan Blass aveva pubblicato una serie di immagini del Lenovo Legion Y90, rivelando tutte le sue varianti di colore. La sua parte posteriore ha un design piuttosto interessante e unico con un enorme modulo allineato al centro. Quest’ ultimo sembra essere costruito per le telecamere, ma racchiude anche alcune luci RGB elaborate e persino un sistema a doppia ventola di raffreddamento.
Apple presenta il Tap to Pay: tutti gli iPhone diventano un POS per accettare pagamenti da Apple Pay o carte di credito.
Grandissima novità da Apple che la stessa renderà ufficiale nel corso dell’anno. L’iPhone potrà accettare pagamenti proprio come se fosse un POS attraverso l’NFC ed apposite applicazioni su iPhone XS o successivi.
Nel 2020, il gruppo di Cupertino ha acquisito la startup Mobeewave proprio con l’obiettivo di arrivare un giorno a introdurre una tecnologia di questi tipo. L’API necessaria al funzionamento è stata introdotta con la beta 2 del sistema operativo iOS 15.4, appena rilasciata
Tap to Pay
Entro la fine dell’anno, Apple introdurrà il Tap to Pay su iPhone. Si tratta di una nuova funzione che permetterà a milioni di negozianti sparsi per tutto il territorio americano, di accettare pagamenti dai clienti direttamente da iPhone.
Sostanzialmente l’iPhone diventerà un vero e proprio POS. Utilizzando un’applicazione specifica ed il sensore NFC dello smartphone, i clienti potranno pagare con Apple Pay o con le carte di credito contactless semplicemente avvicinandosi all’iPhone del negoziante.
Privacy
Nel comunicato di annuncio, la mela morsicata sottolinea come il sistema sviluppato terrà in considerazione l’esigenza di tutelare la privacy: ogni transazione è criptata e non sono raccolti dettagli in merito ai prodotti acquistati. Chiudiamo riportando in forma tradotta le parole di Jennifer Bailey, Vice President di Apple Pay e Apple Wallet.
Con sempre più clienti effettuano pagamenti con wallet digitali e carte di credito, Tap to Pay su iPhone fornirà ai business un metodo sicuro, privato e semplice per accettare pagamenti contactless e offrire una nuova esperienza di acquisto, basandosi sulla potenza, l’affidabilità e la convenienza di iPhone.
Inserendo l’importo da pagare in un’apposita applicazione ed avvicinando una carta o un iPhone si potrà pagare senza nessun hardware aggiuntivo.
Stripe sarà il primo fornitore con una piattaforma in grado di offrire il Tap to Pay e questo porterà benefici anche per chi utilizza Shopify.
Tap to Pay richiede un iPhone XS o successivo per funzionare. La privacy resta uno dei valori fondamentali di Apple per cui anche attraverso questo sistema di pagamento ci sarà la massima sicurezza possibile.
Le tempistiche
Inizialmente la funzione Tap to Pay inizierà il suo percorso negli Stati Uniti ma Apple continuerà a lavorare con altri partner per allargare il servizio sia nel territorio nazionale che negli altri Paesi. Tap to Pay sarà già disponibile in versione beta con il prossimo aggiornamento del firmware (beta).
Ecco un notebook per intenditori e i più esigenti, che desiderano avere sempre con sé un computer che all’occorrenza può comportarsi funzionalmente alla stregua di un desktop.
Si chiama Magic Book X14
Honor rinnova l’offerta di portatili destinati alla commercializzazione nel mercato italiano annunciando l’arrivo dei MagicBook X 14. Non cambia uno dei tratti peculiari della dotazione di serie, vale a dire la piattaforma hardware basata sui processori Intel Core di decima generazione. È però finalmente possibile confermare prezzi e disponibilità per il nostro Paese.
Caratteristiche tecniche Magic Book X14
Display:
MagicBook X 14. HONOR FullView Display 14 pollici, dimensione della cornice esterna (tre lati): 4.8 mm, 16:9, rapporto schermo-corpo: 84% contrasto: 800:1(Valore tipico, gamma di colori: 45% NTSC(Valore tipico), certificazione TÜV Rheinland filtro luce blu, certificazione TÜV Rheinland riduzione sfarfallio
Configurazioni CPU / RAM attualmente disponibili in Italia
MagicBook X 14: Intel Core i5-10210U, 8GB di RAM Dual-Channel DDR4, SSD 512GB (nota: la scheda tecnica menziona anche la versione con 16GB che però non è ancora acquistabile tramite lo store ufficiale).
Grafica: Intel UHD Graphics
Connettività:
WiFi IEEE 802.11a/b/g/n/ac, 2.4 GHz/5 GHz, 2 x 2 MIMO, Bluetooth 5.0, USB-C, jack da 3,5mm, 1x HDMI, 1x USB-A 2.0, 1x USB-A 3.0
Batteria:
MagicBook X 14: capacità 56Wh, ricarica rapida a 65W
Altro: Magic Link 2.0, tasto accensione con sensore impronte digitali, webcam pop-up
Eseguire i backup del Pc spesso ci salva da scomode situazioni, ma richiede costanza e tempo, vediamo quali tipologie scegliere per farli in automatico.
La perdita di file personali dal proprio PC è un evento non così raro come si potrebbe pensare. Un guasto dell’unità di archiviazione presente sul computer, un virus o un qualsiasi errore durante le fasi di salvataggio e trasferimento possono compromettere per sempre foto, video e documenti rendendoli inutilizzabili.
Effettuare un backup periodico delle cartelle più importanti o dell’intero disco rigido rappresenta la soluzione più efficace per mettere al sicuro i propri ricordi digitali, i progetti di lavoro e i file che contengono informazioni preziose.
In questa guida vedremo come procedere per effettuare il backup del PC in modo semplice. Vedremo quali tipologie scegliere attraverso una selezione dei migliori programmi e servizi cloud attualmente disponibili.
Tipologie di backup
Prima di entrare nel vivo della questione e di andare a scoprire, in concreto, quali sono i passaggi da compiere per eseguire un backup del PC, mi sembra doveroso fornirti alcune informazioni utili al riguardo. Come anticipato a inizio articolo, desidero infatti illustrarti i vari tipi di backup presenti su piazza e quali sono i supporti solitamente usati per l’esecuzione di questo genere d’operazione.
Prima di eseguire il backup del PC (o Mac, la sostanza non cambia) è necessario scegliere il “luogo” in cui custodire una copia dei propri documenti. Lo faremo scegliendo tra un’unità di archiviazione esterna (in locale) oppure una delle tante piattaforme online (sul cloud).
Prima di creare una copia di sicurezza dei dati presenti sul pc occorre in primo luogo scegliere la tipologia di backup da effettuare, ce ne sono diverse: quelle che trovi indicate (ed esplicate) qui di seguito.
Backup completo – come intuibile dallo stesso nome, si tratta della tipologia di backup che prevede una copia completa dei file e delle cartelle presenti sul computer, senza esclusione alcuna.
Backup incrementale – prevede la memorizzazione de soli file creati e modificati dall’ultimo backup eseguito, tutti gli altri vengono lasciati inalterati. Come deducibile, prima di effettuare un backup incrementale occorre però eseguirne uno completo.
Backup completo sintetico – è bene o male identico al backup incrementale, con l’unica differenza che i suoi file vengono integrati all’interno del backup completo da cui ha origine.
Backup differenziale – si tratta di una tipologia di backup che prevede la memorizzazione di file e cartelle create a partire dall’ultimo backup completo, tutto il resto viene lasciato inalterato. Anche in tal caso, prima di creare un backup differenziale è tuttavia necessario generare almeno un backup completo.
Metodo In locale
Se si opta per un hard disk esterno è possibile utilizzare, come vedremo più avanti, uno degli strumenti già integrati nel sistema operativo oppure installare un programma di terze parti. Tale soluzione consente di selezionare in fase di salvataggio l’intero hard disk o alcune cartelle specifiche. Inoltre decidere la periodicità con cui effettuare il backup e impostare eventuali password di protezione. Questa tipologia di backup del nostro pc offre alte prestazioni grazie alla velocità lettura/scrittura del nostro disco.
Metodo In cloud
Se invece si preferisce il salvataggio su cloud è indispensabile per prima cosa individuare il servizio più adatto alle esigenze personali, selezionandone uno tra i tanti disponibili. Le piattaforme, dette cloud, custodiscono i file sui loro server online e li rendono raggiungibili in qualsiasi momento e da qualsiasi PC attraverso una connessione a Internet. Questi servizi offrono uno spazio gratuito di pochi GB con cui poter salvare una copia dei file più importanti. Tuttavia prevedono anche dei piani in abbonamento con una quantità di GB superiore per salvare documenti di grandi dimensioni o l’intero contenuto del disco. Se scegliamo questa tipologia di backup del nostro pc abbiamo il vantaggio di tenerla aggiornata continuamente. Inoltre possiamo raggiungere i vari cloud da qualsiasi dispositivo si voglia, basta avere una connessione a internet.
Qual è il metodo migliore?
Spesso l’utente si chiede quale sia la scelta della tipologia migliore per eseguire un backup dei dati del nostro pc. Ciascuno dei sistemi di backup sopra illustrati presenta pro e contro. Per quanto concerne il backup in locale, tra i principali vantaggi figura la rapidità con cui è possibile salvare e soprattutto leggere i file grazie alla velocità raggiunta dai dischi a stato solido (SSD). L’utente si troverà inoltre a dover affrontare una sola volta la spesa per l’acquisto dell’unità. Questa poi può essere gestita in modo autonomo anche in assenza di un collegamento alla rete.
L’utilizzo di un disco esterno porta però con sé tutti gli svantaggi di un qualsiasi componente hardware. Essendo sottoposto a possibili malfunzionamenti e manifestando una vulnerabilità agli attacchi malware e ransomware con una conseguente perdita dei dati.
Analizzando invece i benefici dei servizi cloud spicca la semplicità d’uso con cui le piattaforme sono strutturate, particolarmente intuitive e in grado di sincronizzarsi alla perfezione con caselle mail, file e cartelle del PC. In più la protezione dei dati è sempre garantita attraverso sistemi di cifratura integrati e aggiornati periodicamente.
Gli elementi che potrebbero giocare contro questo tipo di soluzione sono rappresentati dai costi mensili o annuali. Questi possono essere più elevati se si ha necessità di salvare una grande mole di dati. Un ruolo importante è giocato dalla performance della rete domestica, da cui dipende la velocità di caricamento e successiva consultazione dei documenti.
Nulla vieta di utilizzare entrambe le procedure per avere una maggiore sicurezza che i dati importanti siano al sicuro. In tal caso avremo una copia in locale dei documenti, su un’unità esterna a nostra scelta, e una seconda copia sul cloud da raggiungere da qualsiasi PC connesso online.
Eseguire backup con Windows 10
Stai usando un PC con Windows 10? In tal caso, per effettuare un backup di dati presenti sul tuo computer non devi far altro che affidarti a Cronologia File: si tratta di una funzionalità annessa al più recente sistema operativo di casa Microsoft che permette di creare backup di tipo incrementale e, eventualmente, anche di effettuarli in maniera totalmente automatica.
Per effettuare un backup con Cronologia File, il primo passo che devi compiere è quello di fare clic sul pulsante Start (quello con la bandierinadi Windows) situato nella parte in fondo a sinistra della barra delle applicazioni e sull’icona con l’ingranaggio posta nella parte sinistra del menu che si apre. Nella finestra che successivamente vedrai comparire sul desktop, seleziona la voce Aggiornamento e sicurezza e, successivamente, quella Backup (nel menu a sinistra).
Clicca ora sul pulsante “+” collocato in corrispondenza della voce Aggiungi un’unità, seleziona dall’elenco che si apre l’unità di salvataggio ed è fatta. A partire da questo momento, Windows provvederà a creare, a intervalli di tempo regolari, un backup incrementale delle cartelle più importanti del sistema sull’unità scelta.
Se lo ritieni opportuno, puoi anche modificare le impostazioni relative al backup. Per riuscirci, clicca sulla voce Altre opzioni nella finestra su schermo. Tramite la nuova finestra che andrà ad aprirsi potrai poi visualizzare la dimensione del backup corrente. Successivamente potrai effettuare subito un nuovo backup e stabilire ogni quanto tempo salvare i dati ecc.
Per quel che concerne il ripristino, invece, facendo clic sulla dicitura Ripristina i file da un backup corrente puoi recuperare i dati salvati in precedenza, attenendoti alla procedura guidata apposita che ti viene proposta su schermo.
Eseguire un backup del Mac
E per quanto riguarda il versante Mac? Come si fa a creare un bel backup dei file, delle cartelle, delle applicazioni e via discorrendo presenti su macOS? Beh, semplice: usando Time Machine, il sistema proprietario dei computer a marchio Apple, oppure ricorrendo, anche in tal caso, all’uso di applicazioni di terze parti.
Le procedure da compiere non sono poi così dissimili da quelle per Windows viste insieme in questa guida.
Time Machine provvede a copiare automaticamente su un hard disk esterno tutti i file, le applicazioni e le impostazioni presenti sul Mac. Utilizzandolo, potrai recuperare i file cancellati per sbaglio, ripristinarli ad una data precedente e ripristinare l’intero sistema in caso di problemi. Quando lo spazio sul disco di backup starà per esaurirsi, l’applicazione cancellerà in maniera intelligente i file più vecchi senza che tu debba muovere un dito.
Per effettuare un backup con Time Machine, basta collegare al Mac il disco sul quale salvare le copie di sicurezza dei file. Aspetta che macOS ti chieda se vuoi usare il dispositivo come disco di backup. Rispondi quindi in maniera affermativa, cliccando sul pulsante Utilizza come disco di backup, e il Mac comincerà a copiare automaticamente tutti i dati presenti sul computer sull’hard disk esterno.
Se vuoi impostare una password per proteggere i tuoi backup (e quindi richiedere l’immissione della stessa in caso di ripristino dei dati), apponi il segno di spunta accanto alla voce Codifica disco di backup e poi digita la parola chiave che intendi utilizzare nella finestra che si apre.
Programmi per eseguire un backup del PC
Se si utilizza un computer dotato di sistema operativo Windows o macOS si possiedono già tutti gli strumenti per effettuare il backup dei dati. In alternativa, è possibile utilizzare un software dedicato se si è alla ricerca di funzionalità specifiche. Vediamo i vari tipi di software impiegati per effettuare backup del pc attraverso questa tipologia, e quali scegliere in base alle nostre esigenze.
EaseUS
Se si desidera un software specifico per effettuare il backup del PC EaseUS rappresenta una delle opzioni attualmente più valide. Il programma ha una versione gratuita completa, disponibile per sistemi Windows, che consente di gestire dati fino a 16TB.
La suite consente di gestire cartelle e file singolarmente, salvandoli su un’unità esterna o su cloud. Consente inoltre di avere sempre a disposizione le versioni precedenti di ogni documento. EaseUS permette inoltre di copiare l’intero disco, compreso sistema operativo e impostazioni, ed effettuare una migrazione completa su un altro PC. La versione a pagamento è compatibile anche con macOS.
A scaricamento completato, apri il file .exe ottenuto e clicca sul bottone Si nella finestra che compare. Pigia, dunque, sui bottoni Avanti (per tre volte), Declino (per evitare l’installazione di Avast o altri programmi extra), Fine e Chiudi, per ultimare il setup.
Una volta visualizzata la finestra del programma sul desktop, esprimi la tua intenzione di voler usare il software in versione gratuita. Dopodiché scegli se effettuare un backup dell’intero sistema, di un disco o di una partizione, dei singoli file o se eseguire un backup rapido. Semplicemente facendo clic sui relativi pulsanti che trovi nella barra laterale di sinistra potrai procedere con l’operazione desiderata.
AOMEI
AOMEI è un software gratuito indicato per effettuare copie di backup su sistemi Windows. L’interfaccia è intuitiva e consente di programmare il backup di singole cartelle o dell’intera memoria interna del PC, comprese applicazioni e impostazioni del sistema operativo.
È compatibile con unità esterne USB, NAS o cloud. AOMEI consente inoltre di ripristinare i documenti cancellati per sbaglio e di migrare l’intero contenuto dell’HDD, compreso il sistema operativo i software a bordo, su un secondo computer in caso di necessità.
SEGA ha realizzato il PC più più veloce del mondo ma non è come credi, continua a leggere per scoprirne di più.
SEGA: il brand
Il brand è una delle aziende produttrici di videogiochi più conosciuta, soprattutto dai giocatori di vecchia data. Tra le sue più celebri invenzioni c’è sicuramente Sonic, il riccio blu dei videogiochi.
Questa volta SEGA si è superata creando un computer dotato di ruote che può andare fino a una velocità di 100 km/h. Si tratta quindi, letteralmente, del computer più veloce del mondo (si tratta anche dell’unico computer con ruote mai realizzato).
Caratteristiche del PC
La macchina di SEGA è stata ideata insieme a Intel e ASRock, ed è eccezionale. Ha un Intel Core i9-12900K, una scheda madre ASRock Z690M-ITX/ax, 32 GB di RAM, un SSD da 2 TB e una GPU ASRock Radeon RX 6900 XT OC con 16GB di VRAM e come se non bastasse è dotato di ruote. Il PC svolge quindi ha la funzione di un normalissimo computer e anche quelle di una macchina. Si presenta come una scatola e sul lato ha una raffigurazione del riccio supersonico Sonic. Questo gioiellino è stato realizzato in occasione degli attuali saldi su Steam di SEGA ed è già stato testato nel circuito Mobara Twin, telecomandato dal campione mondiale di automobili radiocomandate Masami Hirosaka. Il campione è riuscito a portare il PC a una velocità di 100 kilometri orari.
Naturalmente, il PC non è in vendita, ma è una semplice promozione. Tuttavia SEGA ha avviato un contest in Giappone. Il computer verrà regalato a un fortunato giocatore, selezionato casualmente tra coloro che seguono la pagina Twitter dell’azienda e condividono il tweet. In attesa di ulteriori novità, il brand di Sonic è in continua espansione, ha infatti da poco rilevato il trailer di un secondo film.
A partire dal 23 novembre 2021 lo smart speaker di Apple diventa finalmente disponibile in Italia! Leggi l’articolo per sapere le sue funzionalità.
HomePod mini: cos’è?
HomePod mini è il piccolo assistente intelligente ideato da Apple. Le dimensioni non contano! Lo speaker, di soli 8,43 cm di altezza, in grado di diffondere il suo audio a 360 gradi in ogni angolo della stanza. Ha un design sferico e un rivestimento di tessuto a rete disponibile in cinque colori: grigio siderale, blu, giallo, arancione e bianco. HomePod mini presenta una superficie in vetro bianco retroilluminata dotata di un’interfaccia per gestire Siri e la musica con comandi touch.
Alcune funzionalità
Apple progetta HomePod mini come dispositivo per la musica. Lo speaker infatti funziona con Apple Music, Apple Podcast e stazioni radio per qualsiasi genere di canzoni vogliate ascoltare. Inoltre, se possiedi più HomePod mini, hai la possibilità di ascoltare la stessa musica in tutta la casa, o, in alternativa, un brano diverso per ogni stanza.
HomePod mini ha la funzione interfono, che permette di mandare messaggi vocali ad altri HomePod mini in altre stanze, ma si collega anche con iPhone, iPad, Apple Watch, AirPods e CarPlay.
Lo smart speaker offre interazione con tutti i dispositivi Apple per un’esperienza personalizzata ad ogni utente. Grazie all’intelligenza di Siri, è possibile gestire gli accessori di domotica (ovvero di automazione della casa). È facilissimo! Ad esempio, per accendere le luci tutto quello che bisogna fare è dire: “Ehi Siri accendi le luci”.
Queste sono solo alcune delle incredibili innovazione di HomePod mini, per scoprirle tutte visita il sito Apple.
Prezzi
Il prezzo di HomePod mini è di 99€, prezzo più alto rispetto alla concorrenza, ma più basso rispetto a tutti gli altri prodotti Apple. Se vuoi comprare HomePod mini puoi recarti in tutti i negozi di elettronica oppure sul sito ufficiale. Ti lascio il link per acquistare lo smart speaker da Apple.
In questo articolo metteremo a confronto gli SSD e i tradizionali HDD, differenze tra i due tipi di supporto.
SSD vs HDD: pregi e differenze dei diversi tipi di hard disk
Lo scontro SSD vs HDD fa tornare alla ribalta il tema dello storage, sempre più importante anche nel gaming su PC.
Mentre i giocatori console devono per forza di cose gestire il poco spazio a loro concesso dalle macchine Sony, Nintendo e Microsoft, su computer la situazione è diversa. La grande espandibilità delle configurazioni permette facilmente di aggiungere GB supplementari.
Ma quale tipo di soluzione per l’archiviazione è giusto scegliere? Cerchiamo di fare chiarezza su quale supporto preferire tra SSD e HDD mettendoli a confronto su velocità, affidabilità e prestazioni con i giochi.
Le differenze fra tipi di storage
Per prima cosa, mettiamo a confronto la nomenclatura dei due supporti, SSD e HDD. Con SSD intendiamo le unità a stato solido (solid state disk), mentre con HDD intendiamo i classici hard disk (hard disk drive). Le differenze più sostanziali, però, sono ben altre. Ecco un rapido riepilogo:
In termini di velocità pura, gli SSD sono più veloci degli HDD;
Gli SSD sono più silenziosi degli HDD, a causa della loro struttura interna;
Gli SSD sono più piccoli degli HDD, per via delle componenti utilizzate;
Gli HDD sono più inclini a rompersi e a danneggiarsi, vista la presenza di parti meccaniche in movimento;
Il prezzo, una volta discriminante fondamentale nella scelta tra i due tipi di storage, ormai non è più molto differente tra una soluzione e l’altra. Gli HDD continuano a essere davvero molto economici, ma gli SSD sono acquistabili comunque a prezzi accessibili.
SSD e HDD: il confronto fra le velocità
Se la semplice risposta “gli HDD sono più lenti degli SSD” non basta, allora il discorso deve farsi necessariamente più tecnico. Ovviamente non esiste una sola velocità di funzionamento per gli SSD, quindi il confronto che andiamo a fare è relativamente teorico.
In ogni caso, un SSD standard può leggere dati a una velocità di circa 550 megabyte per secondo (MBps), e scrivere a 520 MBps. Un hard disk tradizionale, invece, può arrivare a una velocità di lettura e scrittura di circa 125 MBps.
In generale, dunque, la velocità di lettura e scrittura di un SSD è circa quattro volte superiore rispetto a quella di un HDD.
Per il gaming è meglio SSD o HDD?
Pare evidente che le unità a stato solido sono più veloci e performanti. Ma questa velocità aiuta a giocare meglio?
La risposta generale è: sì, senza dubbio. La differenza maggiore la si sente soprattutto nei caricamenti, considerata la maggiore velocità di lettura degli SSD. Una differenza che, tradotta in termini pratici, può essere anche di parecchi secondi.
Qualche anno fa, il fattore prezzo faceva comunque preferire gli HDD di grandi dimensioni. Questo perché i giochi moderni occupano sempre più spazio: il solo Red Dead Redemption 2, ad esempio, richiede 150 GB di spazio libero su disco.
Ora che il prezzo al GB dei solid state drive è sceso, anche il fattore capacità non è più così centrale. Pertanto, gli SSD sembrano essere la migliore soluzione anche in ambito gaming, soprattutto in quei giochi dove sono previsti tanti caricamenti di elementi grafici.
E per quanto riguarda l’affidabilità, quale storage è meglio?
Qui non c’è confronto: un SSD si comporta molto meglio del classico disco fisso.
Per capire perché, ci si deve rifare alla struttura interna di queste soluzioni. In un HDD, una testina gira sopra a una pila di dischi. Va da sé che un urto troppo forte potrebbe rompere la testina, che di per sé è già piuttosto fragile. In teoria, un hard disk può sopportare urti fino a 20-30 G. Non è un dato particolarmente elevato, visto che anche una semplice caduta da una scrivania può portare alla completa rovina del disco.
Gli SSD, invece, non presentano parti meccaniche in movimento, e resistono anche a urti di 1500 G. Oltre a essere più veloce, dunque, un disco di questo tipo è generalmente più resistente.
Come se la cavano SSD e hard disk insieme?
Molte configurazioni PC gaming vedono la presenza contemporanea di unità a stato solido e hard disk. Sull’SSD, ad esempio, si vanno a installare programmi e giochi. L’HDD, invece, è dedicato allo storage.
Diciamo che questa situazione oramai si sta evolvendo, considerato ancora una volta l’abbassamento dei prezzi degli SSD. Un buon modello a stato solido da 1 TB ormai ha raggiunto un prezzo abbordabile, e pertanto si potrebbe anche optare per la presenza di un solo SSD nella propria configurazione.
Senza contare che, nel momento in cui un gioco è installato su un SSD, ma deve rifarsi a dati presenti su un HDD (ad esempio file grafici supplementari), le prestazioni comunque ne risentiranno.
In definitiva, chi vince fra SSD vs HDD?
La nostra risposta tende a essere: SSD.
Ora che i prezzi sono molto più bassi che in passato, e i modelli con capacità elevata sono disponibili a un costo accessibile, non vediamo molte ragioni per non scegliere una unità a stato solido. I software girano più velocemente, l’avvio di Windows è cosa di pochi secondi, la fruizione di media complessi come i videogiochi è più rapida.
L’arrivo sul mercato dei modelli con form factor M.2, inoltre, apre nuovi scenari, soprattutto sul fronte delle prestazioni e della gestione dello spazio all’interno del case.
Per questo motivo, nella lotta SSD vs HDD, in un’ottica di gaming, non possiamo che suggerire la prima opzione.
In questa guida vediamo come pulire correttamente il nostro tablet.
Ti lavi le mani prima di maneggiare il tuo tablet ogni volta? Molto probabilmente, qualsiasi dispositivo mobile.
Porta con te una buona pulizia in tasca. Ecco come pulire in sicurezza il tablet.
Come pulire lo schermo del mio tablet in modo sicuro?
Per pulire correttamente lo schermo dello smartphone o del tablet, utilizzare un panno morbido e privo di lanugine. Ti consigliamo di prendere un paio di panni in microfibra.
Non utilizzare mai un tovagliolo di carta o altri asciugamani di carta , poiché potrebbero lasciare graffi sullo schermo. Per macchie, polvere e lanugine di impronte digitali, pulire accuratamente lo schermo con un panno in microfibra asciutto.
Cosa succede se sullo schermo ho inchiostro, cibo o trucco?
Per contaminanti o macchie più resistenti, spegnere il dispositivo e rimuovere la batteria, se possibile . Inumidire leggermente una sezione di un panno in microfibra con acqua e pulire delicatamente lo schermo.
Quindi rivederlo con una sezione asciutta del panno per rimuovere l’umidità . Evitare che l’umidità penetri nelle aperture, come l’altoparlante o il microfono.
Se la macchia persiste, puoi anche provare a usare una soluzione di acqua e sapone neutro. Quando il dispositivo è completamente asciutto , sostituire la batteria e accenderla.
Per pulire il mio dispositivo, posso usare Windex o altri detergenti?
Per pulire correttamente il nostro touchscreen non usare mai detergenti per vetri, prodotti chimici aggressivi o solventi per la pulizia sul tuo smartphone o tablet e non spruzzare mai nulla direttamente sullo schermo.
Alcuni schermi, come quelli presenti su iPad e iPhone, hanno un rivestimento speciale che può essere pulito se si utilizzano prodotti chimici per pulire lo schermo.
Se il mio dispositivo si bagna, posso usare un essiccatore o un riso per asciugarlo?
Se il tuo smartphone o tablet si bagna, spegnilo immediatamente e rimuovi la batteria, se possibile. Lascialo asciugare il più a lungo possibile prima di riaccenderlo e non utilizzare mai un asciugacapelli.
Forno o microonde per provare ad accelerare l’asciugatura . Alcune persone hanno affermato che lasciare un dispositivo bagnato in una ciotola di riso crudo aiuta a rimuovere l’umidità dal dispositivo, ma il suo chilometraggio può variare.
Come non pulire il touchscreen di un telefono cellulare o tablet
Prima di passare a un metodo rapido e semplice per pulire in modo sicuro il touchscreen del tuo dispositivo, copriamo alcuni errori che non dovresti mai fare durante la pulizia di un touchscreen per smartphone:
Non utilizzare prodotti chimici aggressivi, incluso Windex, qualsiasi cosa con ammoniaca o detergenti a base di alcol . Se è necessario un liquido, utilizzare solo una piccola quantità di acqua sul panno. Sebbene sia possibile acquistare soluzioni di pulizia speciali (come iKlenz, raccomandato da Apple), queste non sono necessarie.
Non utilizzare mai panni abrasivi, salviette di carta o carta velina, che potrebbero graffiare il touchscreen . I graffi possono essere piccoli, ma si accumulano nel tempo, danneggiando e attenuando lo schermo. Utilizzare invece panni in microfibra, appositamente progettati per pulire le superfici sensibili.
Non usare mai una grande quantità di acqua . Se è necessaria acqua per pulire lo schermo, è necessario inumidire il panno in microfibra. È una buona idea spegnere il dispositivo in anticipo se è necessaria acqua.
Non premere mai troppo forte durante la pulizia dello schermo . Una pressione eccessiva può danneggiare il dispositivo.
I passaggi descritti di seguito sono destinati alla pulizia degli schermi di vetro. Se lo schermo è coperto da una protezione per schermo in plastica, è possibile utilizzare altri tipi di soluzioni detergenti. Controllare la confezione della protezione dello schermo o fare riferimento al sito Web del produttore per i dettagli.
Desideri uno schermo pulito per tablet o telefono? Usa un panno in microfibra
Per pulire correttamente un touchscreen, tutto ciò di cui hai veramente bisogno è un panno in microfibra. Per schermi più sporchi, potresti anche aver bisogno di una piccola quantità di acqua naturale (il sapone non è necessario).
Il termine “panno in microfibra” può sembrare un po ‘elegante, ma sono estremamente comuni ed economici. Se hai un paio di occhiali, probabilmente sono dotati di un panno in microfibra per pulire le lenti.
I panni come i panni in microfibra MagicFiber puliscono in modo sicuro le superfici in vetro sensibili senza graffiare, che si tratti di un paio di occhiali o di un touchscreen in vetro. Potresti anche aver ricevuto un panno in microfibra con un altro dispositivo.
Perché i panni in microfibra sono adatti a questo compito? Contengono fibre molto piccole che non graffieranno il touchscreen. Le microfibre attirano anche polvere e oli, estraendoli dallo schermo del dispositivo invece di strofinarli sul display. Alcune salviettine rapide con un panno in microfibra e il touchscreen del telefono devono essere pulite.
Non ne hai uno? In un pizzico, puoi usare un panno di cotone o l’angolo di una maglietta di cotone. Tuttavia, i risultati migliori verranno sempre da un panno in microfibra.
Come pulire un touchscreen mobile
Ora che hai il panno appropriato per pulire lo schermo, il processo è semplice:
Spegni il dispositivo. Questo passaggio è facoltativo, ma se si prevede di utilizzare acqua, è una buona idea. Per lo meno, lo spegnimento dello schermo del dispositivo consente di vedere più facilmente lo sporco.
Passare il touchscreen in senso orizzontale o verticale in una direzione ripetuta con il panno in microfibra. Questo movimento allontana lo sporco ed è il modo più sicuro per pulire lo schermo.
Ad esempio, inizia dal lato sinistro dello schermo e passa direttamente al lato destro dello schermo. Successivamente, sposta il panno un po ‘più in basso e ripeti questo procedimento per pulire l’intero schermo.
Se necessario, utilizzare una piccola quantità di acqua per rendere leggermente umido un angolo del panno. Assicurati di applicare l’acqua sul panno, non sul dispositivo. Utilizzare la parte umida del panno per pulire lo schermo allo stesso modo. (Lo sfregamento in un piccolo cerchio può essere necessario se il sudiciume si rifiuta di staccarsi.)
Per un grasso particolarmente problematico, potresti prendere in considerazione un liquido per la pulizia dello schermo, che puoi acquistare in un negozio come Walmart o Amazon. Puoi anche crearne uno tuo usando dieci parti di acqua distillata e una parte di aceto bianco. Decantare il mix in un flacone spray adatto: ricordarsi di spruzzare il panno, non il telefono o il tablet.
Pulisci lo schermo con la parte asciutta del panno in microfibra. Lasciare l’eventuale umidità residua sullo schermo per asciugare all’aria; non sforzarti troppo per asciugarlo con il panno.
Anche se può sembrare confuso, questo è il modo più complicato per spiegare il processo. Nella maggior parte dei casi, basta semplicemente spegnere lo schermo del dispositivo e asciugarlo con un panno in microfibra per rimuovere polvere e olio in pochi secondi.
Come pulire il panno
Per pulire il panno in microfibra stesso e prevenire l’accumulo di sporco, immergere il panno in acqua calda e sapone, sciacquare bene e lasciarlo asciugare. Non utilizzare prodotti chimici aggressivi per pulire il panno, in quanto potrebbero danneggiarlo.
In questo articolo di oggi vedremo come usare il microfono dello smartphone sul vostro Pc, qualora ne foste sprovvisti.
Stai chattando con i tuoi amici, oppure devi fare una chiamata con i tuoi colleghi ma non hai un microfono? Niente paura!
Anche se potresti non avere un microfono per il tuo computer, è probabile che tu abbia uno smartphone. C’è la soluzione al tuo problema: puoi usare il tuo smartphone come microfono per PC ed è incredibilmente facile da configurare.
Ti mostreremo diversi modi per utilizzare il telefono come microfono.
Usa il tuo smartphone come microfono usando WO Mic
Uno dei modi migliori per raggiungere questo obiettivo è utilizzare WO Mic. Con questo programma, è possibile usare USB, Bluetooth o Wi-Fi per collegare il microfono dello smartphone sul Pc.
È completamente gratuito da usare, ha una bassa latenza e funziona in qualsiasi applicazione, proprio come un microfono standard.
Avvia il programma per PC. Vai su Connessione> Connetti … e scegli un tipo di trasporto.
Descriveremo in dettaglio i passaggi per tutte le diverse opzioni di seguito.
1. Wo Mic connessione tramite Bluetooth
Innanzitutto, abilita il Bluetooth sul tuo computer. Premi il tasto Windows + I per aprire Impostazioni e vai su Dispositivi> Bluetooth e altri dispositivi. Fai scorrere il Bluetooth su Attivo. Il tuo computer sarà ora rilevabile su altri dispositivi.
Quindi, abilitare il Bluetooth sul telefono. La posizione esatta di questa opzione varierà su un dispositivo, ma di solito è all’interno delle tue Impostazioni, forse sotto una categoria di Connessioni.
Associare il telefono al computer. Sul computer dovrebbe apparire una notifica per confermare la connessione.
Nel programma Windows WO Mic, selezionare Bluetooth come tipo di trasporto e selezionare il telefono dall’elenco a discesa Dispositivo Bluetooth di destinazione. Clicca OK.
Sull’app WO Mic del telefono, tocca il dente delle impostazioni, tocca Trasporto e seleziona Bluetooth. Torna indietro di una schermata e tocca l’ icona di riproduzione per iniziare a trasmettere la tua voce.
2. Wo Mic connessione tramite USB
Questo metodo funziona solo per Android. Collega il telefono al computer tramite un cavo USB. È lo stesso che usi per caricare il telefono.
Windows potrebbe richiedere di installare un driver, quindi seguire tale processo in tal caso.
Quindi, abilita il debug USB nelle Opzioni sviluppatore del tuo telefono. Il telefono dovrebbe quindi essere riconosciuto da Windows come dispositivo.
Nel programma Windows WO Mic, selezionare USB come tipo di trasporto. Clicca OK.
Sull’app WO Mic del telefono, tocca il dente delle impostazioni, tocca Trasporto, quindi seleziona USB. Torna indietro di una schermata e tocca l’ icona di riproduzione per attivare il microfono del telefono.
3. Wo Mic connessione tramite Wi-Fi
Per questo metodo, sia il telefono che il computer devono essere collegati alla stessa rete Wi-Fi.
Per modificare la tua rete Wi-Fi su Windows, premi il tasto Windows + I per aprire Impostazioni e vai su Rete e Internet> WiFi.
Sull’app WO Mic del telefono, tocca la ruota dentata delle impostazioni, tocca Trasporto e seleziona Wi-Fi. Torna indietro di una schermata e tocca l’ icona di riproduzione. Un messaggio banner grigio dovrebbe apparire in alto con un numero alla fine. Questo è l’indirizzo IP
Nel programma Windows WO Mic, selezionare Wi-Fi come tipo di trasporto. Clicca OK. Nel campo Indirizzo IP server, inserisci l’indirizzo IP dall’app. Fare clic su OK per iniziare a utilizzare il microfono.
4. Connessione tramite Wi-Fi Direct
Questo metodo richiede di trasformare il telefono in un hotspot Wi-Fi e di utilizzare i dati di rete. Usa questo come ultima risorsa; se il tuo computer non ha una propria connessione Internet e gli altri metodi sopra indicati non sono adatti.
Innanzitutto, crea un hotspot mobile dal tuo telefono. Il modo per farlo varierà su un dispositivo, ma dai un’occhiata a Impostazioni e lo troverai di solito sotto una categoria Connessioni o Tethering.
Successivamente, è necessario collegare il computer a questo hotspot. Premi il tasto Windows + I per aprire Impostazioni, vai su Rete e Internet> WiFi e seleziona l’hotspot.
Sull’app per microfono WO del telefono, tocca la ruota dentata delle impostazioni, tocca Trasporto e seleziona Wi-Fi Direct. Torna indietro di una schermata e tocca l’ icona di riproduzione.
Nel programma Windows WO Mic, seleziona Wi-Fi Direct come tipo di trasporto. Lasciare il campo Indirizzo IP Soft AP sul valore predefinito 192.168.43.1. Fai clic su OK e sei a posto.
Una volta scelto il tipo di connessione con cui connettere lo smartphone, nella schermata principale di Wo Mic sul cellulare e premere sul tanto play per avviare il servizio. Cliccare poi su connect nella versione Windows.
A questo punto nella schermata principale della versione Windows vi dirà che il programma è connesso.
Windows non rileva la tua voce?
Non dovresti incontrare alcun problema, ma se segui le istruzioni sopra e Windows non rileva il microfono, c’è una soluzione semplice.
Premi il tasto Windows + I per aprire Impostazioni. Vai a Sistema> Audio. Sotto Input, utilizzare il menu a discesa per selezionare Microfono (dispositivo WO WO).
Parla sul tuo smartphone e dovresti vedere il volume riflesso sulla barra Test del tuo microfono.
Metodi alternativi
Esistono alternative a WO Mic, ma queste richiedono l’uso di un jack di connessione audio. Megaphone Free per iOS, Microfono per Android e Microfono reale per Windows Phone dovrebbero fare il trucco.
Scarica queste app, aggancia il tuo telefono al tuo computer Windows usando un jack per cuffie maschio-maschio e il tuo telefono funzionerà come un microfono per computer.
Puoi persino collegare un paio di cuffie alla presa del microfono del tuo computer e usarle. Potrebbe sembrare un’idea strana, ma entrambi fanno uso delle vibrazioni per diverse funzioni primarie.
In poche parole, le cuffie vibrano per creare suono, mentre i microfoni monitorano le vibrazioni. Ma puoi ancora cambiarlo e usare le cuffie come un microfono. Tuttavia, tieni presente che la qualità audio lascerà molto a desiderare, quindi rendi questa un’ultima risorsa.
In questo articolo di oggi spiegheremo cosa significa clonare un hard disk, come e perché effettuare questo tipo di operazione.
A chi non è mai capitato di dover reinstallare su un nuovo hard disk un sistema operativo, e importare dati dal precedente disco. Un operazione che, sappiamo bene, spesso può risultare dispendiosa in termini di tempo. Occorre in nostro aiuto una soluzione molto veloce ed efficace: clonare l’hard disk principale sul nuovo.
Un clone è semplicemente una copia. Chi non ricorda la pecora Dolly, clonata in laboratorio per riprodurre la copia geneticamente identica di un esemplare già adulto? Naturalmente clonare un hard disk o un disco SSD è tutt’altra cosa. Non è solo un’operazione molto più facile da eseguire (per clonare un disco occorre, infatti, solo un software dedicato), ha anche un obiettivo molto diverso. Clonare un hdd o un SSD serve, infatti, a gestire e a proteggere i dati.
Ma cosa fanno esattamente i programmi che creano il clone di un disco?
Fondamentalmente i programmi per clonare hdd o SSD consentono di trasferire perfettamente ogni bit informativo dal disco di un computer a un altro. Nell’eseguire questa operazione spesso i contenuti del primo hard disk vengono trascritti in un file immagine, sfruttando un passaggio intermedio. Il secondo disco viene, quindi, creato sulla base dei contenuti di questa immagine.
Clonazione fisica
Abbiamo detto che clonare un hard disk vuol dire in pratica creare una copia esatta, un clone del disco originale. Questa operazione può essere effettuata sia a livello software, attraverso vari programmi, sia a livello hardware tramite dei dispositivi dedicati chiamati duplicatori.
Duplicatori per HDD
Ci sono sul mercato vari duplicatori, ognuno con caratteristiche specifiche e funzioni particolari. Il funzionamento è pressoché uguale per tutti. Va connesso in entrata l’hard disk che vogliamo clonare (sorgente) e in uscita l’hard disk vergine formattato su cui andremo a fare la copia (target).
Dicevamo ache alcuni duplicatori presentano delle caratteristiche e delle funzionalità aggiuntive molto utili. Ad esempio si può scegliere di copiare l’intero disco oppure decidere se copiare solamente la parte scritta effettivamente dai dati. Questa funzione risulta molto utile se ad esempio abbiamo un disco sorgente più grande rispetto a quello vergine su cui andremo a fare la copia. In questo caso infatti non avremo abbastanza spazio per effettuare la copia dell’intero disco e quindi cloneremo solamente quella parte dell’ hard disk effettivamente scritta.
Per fare un esempio: se abbiamo un hard disk sorgente di 500 gb ma la parte occupata effettivamente dai dati e di 200 gb e l’hard disk vergine e’ di 250 giga di capienza, noi andremo a copiare soltanto la parte di hard disk occupata dai dati (200 giga). Questo poiché non avremmo abbastanza spazio nel disco in uscita, che è di soli 250 gb, per clonare l’intero disco madre.
Clonazione software
Il software di clonazione dei dischi replica in tutto e per tutto il sistema operativo, le unità, le applicazioni e le patch di un computer. Grazie alla loro clonazione è possibile azzerare il lungo processo manuale associato alla reinstallazione e alla riconfigurazione di un sistema per consentire:
Il riavvio e ripristino di un computer a impostazioni precedenti.
La duplicazione della stessa configurazione di sistema su più computer.
La duplicazione della stessa configurazione di sistema su più computer.
Il ripristino completo del sistema in caso di problematiche software o guasti del computer.
Software per la clonazione
EaseUS Partition Master (Windows)
EaseUS Partition Master è uno dei migliori software per la gestione dei dischi in ambiente Windows. Permette di gestire in maniera estremamente semplice sia hard disk meccanici che SSD, sia interni che esterni, e tutti i principali file system: FAT, FAT32, NTFS, ReFS, Ext2 ed Ext3.
Tra le sue funzioni, oltre alla clonazione di dischi e partizioni, offre la possibilità di ridimensionare/spostare/unire/creare/formattare/cancellare le partizioni. Inoltre possiamo pulire e ottimizzare i dischi, convertire dischi e partizioni (converte le unità logiche in primarie e viceversa, le partizioni FAT in NTFS e i dischi MBR in GPT e viceversa), allinea gli SSD (per ridurre il numero di scritture e aumentarne la longevità), verifica lo stato delle partizioni, cambia le etichette dei volumi e molto altro ancora.
Istruzioni
A download completato, apri il file .exe ottenuto e, nella finestra che si apre, fai clic prima sul pulsante Sì e poi su Installa ora e Installa gratis (quest’ultimo pulsante è da premere solo nella versione Free del software). Se non vuoi condividere dati statistici anonimi con EaseUS, clicca sulla voce Installazioni Personalizzate e rimuovi la spunta dall’apposita casella che compare in basso.
A questo punto, attendi che vengano scaricati da Internet tutti i file necessari al corretto funzionamento di EaseUS Partition Master e, ad operazione terminata, premi sul pulsante Inizia ora, per concludere il setup e avviare il software.
Ora, per clonare un disco con EaseUS Partition Master, selezionalo dalla finestra principale del software e clicca sul pulsante Clona presente nella barra laterale di destra. Nella finestra che si apre, seleziona la scheda Modalità di Disco, se vuoi clonare un intero disco, o la scheda Modalità di partizione, se vuoi clonare una singola partizione; dopodiché seleziona il disco o la partizione da clonare e clicca su Avanti.
Seleziona, dunque, il disco o la partizione di destinazione (su cui clonare il disco o la partizione selezionata in precedenza) e premi sui pulsanti Avanti, Sì ed Esegui 1 operazione, per confermare. Non ti rimane, ora, che seguire le indicazioni su schermo e il gioco è fatto!
EaseUS Todo Backup (Windows)
EaseUS Todo Backup è un altro programma per clonare hard disk di EaseUS che puoi prendere in considerazione in ambito gratuito, nonché uno dei più semplici da usare. Consente di clonare dischi e singole partizioni (MBR e GPT) direttamente da Windows, crea backup di file, cartelle e sistemi operativi e permette di creare dei dischi di avvio per creare/ripristinare backup restando al di fuori del sistema operativo principale. Supporta le partizioni nascoste e l’effettuazione di backup incrementali. Come facilmente intuibile, è perfettamente compatibile con i moderni sistemi basati su UEFI e la sua interfaccia è tradotta completamente in italiano.
È disponibile anche una versione a pagamento di EaseUS Todo Backup che permette di trasferire il sistema da un computer all’altro. Assicura una velocità maggiore durante la copia dei dati, consente di programmare le operazioni di backup ed effettua il backup e il ripristino delle email di Outlook.
Al netto di quelle che sono le tue esigenze: la clonazione dell’hard disk del computer per fini personali, la versione free di EaseUS Todo Backup (che non si può usare per fini aziendali) dovrebbe essere più che sufficiente. Ti consiglio vivamente di provarla.
AOMEI Backupper (Windows)
AOMEI Backupper è una validissima alternativa a EaseUS Todo Backup: si tratta di un software per il backup e la clonazione dei dischi che offre una vastissima gamma di funzione. La sua versione gratuita permette di effettuare backup – anche incrementali – di file, cartelle e dischi; clona interi dischi o partizioni (MBR e GPT) e permette di sincronizzare il contenuto di due o più cartelle.
noltre, la versione free di AOMEI Backupper supporta l’invio di email di notifica al completamento dei backup, permette di creare DVD e chiavette USB auto-avvianti, per gestire i backup al di fuori del sistema operativo principale, supporta pienamente i sistemi UEFI e offre molte altre funzionalità degne di nota. Purtroppo manca la traduzione italiana dell’interfaccia (che risulta comunque molto semplice da usare).
Come facilmente intuibile, nella versione Professional di AOMEI Backupper ci sono numerose funzionalità aggiuntive. Come ad esempio la clonazione dei sistemi operativi, l’unione di due immagini di backup e la sincronizzazione delle cartelle in rete.
Clonezilla
Anche se in termini di semplicità di utilizzo è un gradino sotto a EaseUS Todo Backup e AOMEI Backupper, Clonezilla rimane una delle migliori soluzioni per clonare gli hard disk. A differenza dei software menzionati in precedenza, non è un programma che si installa sul computer, bensì un software che va copiato su un dischetto o una chiavetta USB ed eseguito in modalità live (come si fa con le distro di Linux o con gli antivirus in versione live).
Clonezilla supporta sia le partizioni MBR che quelle GPT. Può essere avviato anche sui moderni sistemi basati su UEFI e oltre a essere gratuito al 100%, è anche open source. Questo significa anche puoi utilizzarlo anche in ambiti commerciali senza violarne la licenza.
La clonazione – e quindi il ripristino – degli hard disk può avvenire direttamente su altri dischi o in dei file immagine. Purtroppo non sono supportati i backup incrementali e l’interfaccia del software è solo testuale (in lingua inglese). In compenso la velocità di trasferimento dei dati è molto elevata.
Acronis True Image (Windows/macOS)
Acronis True Image è uno dei programmi per clonare hard disk più famosi e utilizzati al mondo. Permette di tenere i propri dati sempre al sicuro creando backup di intere partizioni, hard disk e cartelle; sincronizza i dati presenti su due computer, clona i dischi e le partizioni (sia MBR e GPT) e molto altro ancora. Come ci si potrebbe aspettare da un software di questo livello, supporta i backup incrementali, le unità di rete e permette persino di effettuare backup sul cloud.
Acronis True Image è compatibile sia con Windows che con macOS. Inoltre è disponibile in una variante mobile che permette di salvare – e anche migrare – i dati sui dispositivi Android e iOS. Inoltre, è possibile creare un dischetto o una chiavetta USB da cui effettuare il boot per gestire i backup al di fuori del sistema operativo principale.
Purtroppo non esiste una versione free di Acronis True Image, tuttavia il programma è disponibile in una versione di prova gratuita della durata di 30 giorni scaricabile dal sito di Acronis previa immissione del proprio indirizzo di posta elettronica. Attenzione però, la funzione di clonazione dei dischi non è inclusa nella trial gratuita.
Software per Mac
Sebbene macOS includa un solido sistema di backup, Time Machine, grazie al quale è possibile clonare il contenuto dell’hard disk del computer e ripristinarlo all’occorrenza, ti consiglio di prendere in considerazione anche Carbon Copy Cloner.
Carbon Copy Cleaner è un’applicazione per Mac che consente di clonare il contenuto del disco e di trasferirlo su un’altra unità. Sì differenzia da Time Machine per la possibilità di eseguire il backup solo di determinati file/cartelle e, soprattutto, per il fatto che i dischi di backup sono avviabili.
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