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Mouse Ergonomici per Comfort al PC
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I migliori 10 mouse ergonomici

Ecco un utile articolo per scegliere un ottimo mouse ergonomico per lavorare o giocare al PC evitando l’affaticamento e il dolore di polso e braccio.

Chi trascorre molte ore al PC, per lavoro o per svago, sa bene quanto sia importante avere un mouse comodo da usare. Questo strumento può diventare fonte di alcune fastidiose problematiche, come tendiniti, sindrome del tunnel carpale e altri stati infiammatori.

Scegliere il giusto mouse ergonomico permette di prevenire, o perlomeno di ridurre, l’impatto di questi disturbi. Come trovare il modello ideale e quali sono le caratteristiche principali?

Mouse ergonomico cablato o wireless?

I mouse ergonomici senza filo permettono una maggiore libertà di movimento e di limitare i cavi in postazione. Possono essere wireless (con ricevitori USB da connettere alla porta del computer) o Bluetooth (riconosciuti come periferica se il PC è provvisto di questo tipo di connettività). I modelli più economici solitamente funzionano a pile, ma i migliori mouse ergonomici wireless sono dotati di batteria interna e possono essere ricaricati via cavo.

C’è però una categoria di utenti che spesso tende a preferire i mouse cablati: quella dei videogiocatori. I mouse con filo da gaming infatti garantiscono tempi di risposta più bassi e minori probabilità di disconnessione, dunque sono l’ideale per chi gioca, soprattutto online.

Sensibilità DPI

Nella scelta di un mouse ergonomico è importante anche selezionare un modello con buona sensibilità del sensore (espressa in DPI) in modo da poter effettuare spostamenti minuti senza dover affaticare la mano. Questo aspetto è cruciale soprattutto per chi lavora con la grafica e per i gamer, che hanno bisogno di precisione.

Per utilizzo standard i valori tra gli 800 e i 2000 DPI sono perfettamente accettabili, mentre per gaming e grafica è consigliato mantenersi al di sopra dei 3000 DPI.

La scelta di un mouse dall’elevato livello di sensibilità è consigliata anche a chi utilizza software CAD. Chi utilizzerà uno di questi programmi dovrebbe inoltre valutare la presenza di ulteriori pulsanti da poter assegnare a funzioni personalizzate, per velocizzare le operazioni più frequenti.

Forma

A seconda delle proprie preferenze e dello stile di impugnatura c’è chi potrebbe preferire:

  • Mouse orizzontale: il più tradizionale. I mouse ergonomici di forma classica orizzontale hanno solitamente dimensioni maggiori, sono studiati per permettere l’appoggio dell’intero palmo della mano e offrono uno spazio per il pollice.
  • Mouse verticale: permette di assumere una posizione più naturale e rilassata a polso e avambraccio durante l’utilizzo. Spesso richiede un periodo di adattamento per chi era abituato ad un mouse tradizionale.
  • Mouse trackball: questi mouse consentono all’utente di muovere il cursore senza dover fisicamente spostare -e sollecitare- il polso o l’avambraccio.

Classifica dei migliori mouse ergonomici del 2022

È arrivato il momento di scoprire quali sono i migliori mouse ergonomici attualmente disponibili sul mercato, dai top di gamma agli economici e per tutte le tipologie.

1. Razer Pro Click

Il miglior mouse ergonomico per il lavoro

  • Forma orizzontale ergonomica
  • Wireless + Bluetooth
  • Batteria ricaricabile di lunga durata
  • Nessun software per Mac
  • Solo per destrimani

Prezzo 104,92 €

Abbiamo selezionato il Razer Pro Click come miglior mouse ergonomico wireless per i professionisti che lavorano al computer. Anche se il brand è conosciuto principalmente dai videogiocatori, lo consigliamo comunque caldamente anche per utilizzo professionale.

Razer Pro Click

Ha un design pulito e moderno, grazie al suo colore bianco e alla finitura opaca. La sua forma e le sue dimensioni rendono l’utilizzo confortevole anche a chi ha le mani grandi, permettendo di appoggiare comodamente tutto il palmo, mentre la curvatura alla base ospita il pollice. Le finiture gommate rendono il grip saldo e sicuro. La qualità costruttiva complessiva è ottima.

Razer Pro Click ha una buona gamma di pulsanti: oltre ai due standard (clic destro e sinistro) troviamo una rotella in metallo, che può essere cliccata, ma anche inclinata verso destra o verso sinistra. Le funzioni associati di default a questi gesti sono quelle di scroll up e down, ma possono essere riprogrammate. Sul lato sinistro del mouse ci sono due ulteriori pulsanti personalizzabili.

La sensibilità di questo mouse wireless è molto elevata e arriva a 16000 DPI, perfetta per ottenere velocità e precisione anche con schermi grandi (anche più di uno) con risoluzione 4K.

Il mouse può essere collegato al PC via WiFi (2.4 GHz), sfruttando il dongle USB incluso nell’alloggiamento apposito, o Bluetooth. La batteria è ricaricabile attraverso il cavo micro USB e garantisce un’autonomia di lunga durata; si parla di 400 ore utilizzando il Bluetooth o di 200 in WiFi.

La principale nota negativa di Razer Pro Click riguarda gli utenti Apple: non è disponibile il software di supporto per Mac e programmare i tasti potrebbe risultare problematico.

2. Microsoft Precision Mouse

Il mouse ergonomico Bluetooth perfetto per la produttività in ambiente Windows

  • Comodo
  • Ottima qualità costruttiva
  • Batteria ricaricabile
  • Occasionali lag
  • Prezzo

Prezzo 105,00 €

Consigliamo il Microsoft Precision Mouse a chi ha un PC Windows e lo utilizza per lavorare principalmente con programmi della Suite Office e altri software di produttività.

Logitech MX Vertical

Si tratta di un device ergonomico Bluetooth dalla classica impostazione orizzontale, con ampio spazio per poggiare la mano e curvatura per il pollice. È pensato per essere utilizzato dai destrimani e va bene sia per mani piccole che per mani grandi.

Su questo mouse ergonomico troviamo 3 pulsanti personalizzabili, situati sul lato destro, di default assegnati alle funzioni back/forward e task view. Sotto la rotella c’è poi un tasto che permette di impostare la velocità di scrolling. Infine, alla base, troviamo il pulsante che serve per l’associazione Bluetooth.

Il mouse ha una sensibilità di 3200 DPI, che è adeguata per l’uso in ufficio. Non suggeriamo Microsoft Precision Mouse ai gamer a causa di alcuni -occasionali, ma percepibili- lag durante l’utilizzo. Molto buona invece la durata della batteria integrata, che in uno scenario di utilizzo standard dovrebbe consentire circa 3 mesi di autonomia. La ricarica avviene tramite la porta micro USB del mouse.

3. Logitech MX Vertical

Il miglior mouse ergonomico verticale wireless

  • Ottimo comfort per polso e braccio
  • Autonomia
  • Qualità costruttiva
  • Meno adatto per mani piccole
  • Se è il primo mouse verticale richiede adattamento

Prezzo 85,99 €

Se stai cercando un ottimo mouse ergonomico verticale, Logitech MX Vertical è la scelta migliore. La sua forma limita l’affaticamento di polso e avambraccio, prevenendo condizioni spiacevoli come tendiniti e sindrome del tunnel carpale.

Logitech MX ERGO

Chi utilizza per la prima volta questo tipo di dispositivo potrebbe trovarsi inizialmente a disagio con la nuova posizione, ma il periodo di adattamento è breve e in pochissimo tempo sarà possibile apprezzare i benefici del mouse verticale.

Logitech MX Vertical è uno dei migliori mouse verticali wireless per un utilizzo di tipo office e multimedia. La sensibilità è pari a 4000 DPI, che è un buon valore, ma per gaming ed editing di immagini crediamo sia preferibile orientarsi su un modello un po’ più preciso. Sul mouse sono presenti 3 pulsanti personalizzabili, uno sulla parte alta e due sul lato.

La connessione di questo mouse verticale wireless con il PC può avvenire tramite Bluetooth o via WiFi. Segnaliamo che il ricevitore USB incluso in confezione è compatibile anche con altri device Logitech, quindi non sarà necessario occupare due porte USB per connettere mouse e tastiera. Peccato che il dongle non abbia uno slot dedicato all’interno del mouse, il che comporta il rischio di smarrirlo se si usa in mobilità.

Il produttore dichiara per Logitech MX Vertical un’autonomia di lunga durata che può raggiungere i 4 mesi con una sola carica. Anche se forse questo valore è un po’ ottimistico, possiamo sicuramente affermare che il mouse ha un’ottima batteria. La ricarica avviene tramite una porta USB-C, che può essere sfruttata anche per utilizzare la periferica con collegamento via cavo.

4. Logitech MX ERGO

La scelta top tra i mouse trackball wireless

  • Inclinazione regolabile
  • Limita l’affaticamento
  • Wireless + Bluetooth
  • Non c’è una versione per mancini
  • Precisione limitata

Prezzo 87,34 €

Il miglior mouse ergonomico per tendinite e sindrome del tunnel carpale è Logitech MX Ergo. È un mouse con trackball, formato che sta tornando alla ribalta negli ultimi anni perché riesce a garantire un elevato livello di comfort anche per utilizzi prolungati.

Inizialmente l’utilizzo potrebbe essere un po’ difficoltoso, ma dopo averci preso la mano difficilmente riuscirai a tornare ad un mouse tradizionale. La trackball permette di limitare al minimo i movimenti di polso e avambraccio, prevenendo affaticamento e infiammazioni. A rendere il mouse ancora più comodo, un’ampia superficie su cui appoggiare la mano e la possibilità di regolare l’inclinazione, per ottenere una presa più naturale.

La trackball di Logitech MX Ergo è la più precisa tra quelle dei mouse ergonomici testati. Nonostante questo, non riesce a raggiungere lo stesso livello di sensibilità di un sensore ottico o laser. Per ovviare in parte a questo problema, Logitech ha incluso un tasto per attivare rapidamente una “precision mode”, che limita la velocità di spostamento del cursore quando è necessario fare operazioni di precisione. Oltre alla trackball, troviamo anche un paio di pulsanti personalizzabili, posti accanto al tasto sinistro del mouse.

Il mouse può essere connesso al PC sia via wireless che via Bluetooth. È dotato di una batteria ricaricabile (è sufficiente collegarlo ad una fonte di alimentazione via micro USB) e la sua autonomia è di circa 4 mesi di utilizzo standard.

5. Logitech MX Master 3

L’ultima versione di uno dei mouse ergonomici più popolari

  • Ottimo software di personalizzazione
  • Autonomia e ricarica rapida
  • Scroller centrale e laterale
  • Non adatto ai mancini
  • Niente slot per dongle USB

Prezzo 91,90 €

Razer Basilisk V2

Logitech MX Master 3 è un ottimo mouse ergonomico per creativi e in generale per la produttività. È un modello classico orizzontale con un’ampia ala su cui l’utente va ad appoggiare il pollice.

Ha un totale di 8 pulsanti: sulla parte superiore, oltre ai due classici tasti destro e sinistro, abbiamo una rotella di scrolling in metallo (di tipo elettromeccanico: restituisce feedback differenti a seconda del contenuto che si sta visualizzando) e un pulsante che permette di settarne la velocità. Sul lato invece si trovano due pulsanti personalizzabili, una seconda rotella per lo scroll e una sorta di tasto funzione, a cui si possono assegnare diverse azioni.

Logitech MX Master 3 ha una sensibilità di 4000 DPI, che è perfettamente sufficiente per l’uso per cui è stato pensato il mouse. Può essere connesso al computer (fino a 3 diversi) via Bluetooth o attraverso il suo dongle 2,4GHz. Ha un’ottima autonomia (si parla di oltre 70 giorni di utilizzo) e può essere ricaricato rapidamente tramite la sua porta USB-C.

6. Razer Basilisk V2

Mouse con filo ergonomico per gaming ad elevata precisione

  • Alta sensibilità (20000 DPI)
  • Possibilità di customizzazione
  • Basso tempo di latenza
  • Prezzo
  • Non adatto a tutti gli stili di impugnatura

Prezzo 58,99 €

Microsoft Bluetooth Ergonomic Wireless Mouse

Il miglior mouse ergonomico con filo per il gaming è Razer Basilisk V2. Questo device associa a performance elevate un design comodo per garantire ore e ore di gioco senza affaticare la mano e il braccio dell’utente.

Si tratta di un mouse cablato (lunghezza del cavo: 2,1m), di ampie dimensioni, consigliato in particolare a chi preferisce un’impugnatura di tipo palm o claw grip, piuttosto che a chi tende ad appoggiare sulla periferica soltanto le punte delle dita. È caratterizzato dall’inconfondibile design Razer, con logo e rotella RGB.

È davvero molto sensibile (20000 DPI), veloce e molto preciso, ed è perfetto per chi gioca a livello competitivo, soprattutto a FPS e altri generi in cui è fondamentale avere il massimo della reattività. Il mouse è dotato di 11 pulsanti personalizzabili e, grazie al software incluso, è possibile creare diversi tipi di profili tra cui switchare rapidamente.

7. Microsoft Bluetooth Ergonomic Wireless Mouse

Mouse ergonomico dal design minimalista ed elegante

  • Bello da vedere
  • Ottimo feeling
  • Buon livello di autonomia
  • Funziona con batterie AAA

Prezzo 51,16 €

Logitech M720 Triathlon

Microsoft Bluetooth Ergonomic Wireless Mouse è un mouse ergonomico che suggeriamo a chi utilizza il PC per lavoro e ha bisogno di una periferica comoda da usare, ma allo stesso tempo piacevole da vedere.

Il mouse, che è disponibile in vari colori, in effetti fa la sua figura su una scrivania. Ma il design elegante non compromette in nessun modo il comfort d’uso: Microsoft Bluetooth Ergonomic Wireless Mouse è sufficientemente ampio e ha una comoda ala per il pollice. Non ha molti pulsanti: oltre alla rotella, in acciaio, e ai due pad principali, troviamo solo due ulteriori tasti posti sul lato sinistro.

Ha una sensibilità di 2400 DPI, ok per la maggior parte degli utilizzatori. Si connette al PC via Bluetooth. Non è dotato di una batteria integrata, ma per funzionare ha bisogno di un paio di pile AAA (ministilo). La durata delle batterie promessa da Microsoft dovrebbe essere eccellente: complici i bassi consumi del Bluetooth, dovrebbe arrivare fino ad 1 anno di utilizzo.

8. Logitech M720 Triathlon

Mouse ergonomico multidevice per ufficio

  • Qualità costruttiva
  • Ideale per chi utilizza più dispositivi
  • Il multidevice dà qualche problema con dispositivi Apple

Prezzo 49,99 €

Logitech M730 Triathlon è il miglior mouse ergonomico per chi utilizza più di un dispositivo (fino a 3). Grazie al pulsante Easy Switch, posto sul lato, sarà possibile passare rapidamente da un device all’altro, mentre i numeri sulla parte superiore mostrano a quale è connesso in quel momento il mouse.

Microsoft Sculpt Ergonomic

Il mouse è compatibile con sistemi Windows, Linux, Android, Chrome OS e macOS, ma con questi ultimi abbiamo riscontrato qualche difficoltà nella gestione multidevice. Non è di dimensioni eccessive, il che è un discreto vantaggio per quanto riguarda la portabilità, ma chi ha le mani grandi potrebbe trovarlo un po’ scomodo.

Oltre ai tasti destro e sinistro e al pulsante che permette lo switch tra dispositivi, ci sono due ulteriori tasti funzione, una rotella di scroll e un pulsante per incrementarne la velocità (forse un po’ troppo, per i gusti di qualcuno). La sensibilità del mouse è di 1000 DPI, sufficienti per un uso casual in ufficio.

Logitech M730 Triathlon funziona a batterie: due pile AAA dovrebbero garantire, secondo il produttore, fino a 2 anni di utilizzo, grazie anche alla presenza di una funzione di auto sleep che minimizza la durata delle batterie. Il mouse si connette al PC via wireless (c’è anche un apposito slot per il dongle accanto a quello delle batterie) o tramite Bluetooth 4.0.

9. Microsoft Sculpt Ergonomic

Il miglior mouse ergonomico di piccole dimensioni

  • Molto compatto
  • Design minimalista
  • Non adatto a chi ha le mani grandi

Prezzo 48,04 €

Se stai cercando un mouse di piccole dimensioni, magari perché non hai le mani molto grandi o perché hai bisogno che sia facilmente trasportabile, Microsoft Sculpt Ergonomic è la scelta ideale. Caratterizzato da un simpatico design stondato, è il mouse ergonomico più piccolo attualmente sul mercato.

Logitech Ergo M575

Nonostante le dimensioni ridotte, garantisce un elevato comfort d’uso: la forma rotondeggiante permette di appoggiare gran parte della mano e stimola l’utilizzo dell’avambraccio piuttosto che quello del polso, per sollecitare meno l’articolazione. È inoltre presente un incavo per poggiare il pollice.

Oltre ai pulsanti standard e alla rotella di scrolling Microsoft Sculpt Ergonomic è dotato di un pulsante Windows, che apre il menu start dell’omonimo sistema operativo, e di un pulsante back (riprogrammabile), meno visibile, ma posto direttamente al di sopra. Il mouse ha una sensibilità di 1000 DPI.

Si collega al PC attraverso il ricevitore wireless 2.4GHz e funziona a batterie (due pile AA).

10. Logitech Ergo M575

Mouse ergonomico con trackball nella fascia media

  • Riduce l’affaticamento di polso e braccio
  • Solido
  • Piena compatibilità con Windows e macOS
  • Non c’è una versione per mancini
  • Richiede un periodo di adattamento

Prezzo 40,01 €

Logitech Ergo M575 è il miglior mouse trackball per chi non vuole investire le cifre elevate necessarie a portare a casa un prodotto di fascia premium. In questa periferica dall’ottimo rapporto qualità prezzo troviamo comunque ottimi materiali e costruzione, ma soprattutto un elevato comfort nell’utilizzo.

Perixx PERIMICE-719

Infatti questo mouse con trackball consente di limitare ai minimi termini l’affaticamento, soprattutto del polso, che alla lunga può portare a problemi come sindrome del tunnel carpale e altri stati infiammatori. Occorre un po’ di pazienza per abituarsi a questo tipo di device, dopodiché la strada è tutta in discesa.

Logitech Ergo M575 ha una sensibilità massima di 2000 DPI. Per quanto riguarda la dotazione di pulsanti, oltre a quelli standard abbiamo uno scroller con clic centrale e i due tasti back/forward.

La connessione al PC avviene via Bluetooth o tramite ricevitore wireless. La compatibilità con i vari sistemi operativi è ampia. Il mouse ha bisogno di una batteria AA per funzionare, ma non ci sarà bisogno di sostituirla spesso: infatti l’autonomia stimata è di circa 24 mesi.

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MateBook 16
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Huawei MateBook 16: anche l’occhio vuole la sua parte

Massima attenzione al design estetico e tecnologia innovativa per Huawei MateBook, un notebook che garantisce alte prestazioni. Un gioiello per professionisti.

Nuovo arrivo in casa Huawei. Si tratta dell’atteso Huawei MateBook 16, un notebook che parla direttamente ai professionisti. Dal design accattivante (è estremamente robusto), ha un look decisamente minimalista che lo rende ancor più affascinante ad una prima, veloce, occhiata. Poi c’è la qualità di prodotto che è uno dei tratti distintivi dell’azienda. Parliamo di un notebook che garantisce altissime prestazioni, sfruttando anche il display FullView da 16 pollici che permette di dare libero sfogo al proprio potenziale e non pone limiti alla creatività.

Indice

Punti di forza

I punti di forza sono rappresentati dai processori disponibili (AMD Ryzen™ 5 5600H e AMD Ryzen™ 7 5800H), dalla batteria da 84Wh che offre un’autonomia per l’intera giornata e soprattutto dalla nuova soluzione Super Device, ovvero la connettività e la collaborazione tra i vari dispositivi Huawei. CrossDevice Collaboration e Ecosystem Integration per un ulteriore miglioramento delle attività del consumatore finale.

La collaborazione tra device permette agli utenti di collegare più dispositivi per una singola attività. L’integrazione dell’ecosistema colma il divario tra piattaforme Windows e mobile, stimolando la creatività e migliorando l’efficienza della comunicazione. La versione Huawei MateBook 16 oggetto della prova monta, come CPU, l’AMD Ryzen 7 5800H, come GPU un Amd Radeon, 16 G di RAM e un SSD da 512 GB. Tutto gestito dall’ormai insostituibile Windows 11 come sistema operativo. Sin dal packaging, si comprende che siamo di fronte a un prodotto ben “confezionato”.

L’occhio vuole la sua parte

Il primo particolare che salta all’occhio è la maniacale cura ai dettagli estetici. Il Huawei MateBook 16 non lascia indifferenti. Basta un fugace sguardo per restarne affascinati. Lo chassis in alluminio gli conferisce un look elegante e inappuntabile. Chiuso risulta gradevole alla vista. Il logo Huawei non è assolutamente invasivo, anzi rende l’oggetto ancor più distinto. Il notebook è disponibile nel colore Space Grey, rifinito con un avanzato processo di sabbiatura della ceramica che dona al notebook una superficie strutturata. Inoltre, pare decisamente robusto. Insomma, la sensazione è di trovarsi di fronte a un notebook di buonissima fattura con tutte le caratteristiche necessarie per farsi notare. La vera magia avviene nel momento in cui viene aperto (ci si riesce utilizzando una sola mano senza nessuna difficoltà).

Huawei MateBook 16
MATEBOOK 16
Grande performance unita alla bellezza dell’estetica sobria ed elegante.

Le cornici attorno allo schermo sono molto sottili, così da far trasparire tutta l’imponenza dello schermo da 16 pollici, il vero fiore all’occhiello del notebook. Il Display FullView da 16 pollici supporta fino a una risoluzione di 2.5K con un rapporto screen-to-body del 90%, offrendo agli utenti un’ampia tela per il lavoro creativo oltre che esperienze visive coinvolgenti. L’ aspect-ratio del display è di 3:2, più in linea con i tipici casi d’uso in contesti di produttività, permettendo agli utenti di utilizzare per il lavoro l’area del display in modo più efficiente.

Accuratezza del colore

Ogni Huawei MateBook 16 viene calibrato in fabbrica per raggiungere una media di accuratezza del colore professionale di ΔE = 1. Assicurando che ogni notebook offra sfumature di colore realistiche e visualizzando 1,07 miliardi di colori attraverso il 100% della gamma di colori sRGB.

Spazio anche al comfort della vista grazie al display a basse emissioni di luce blu e privo di sfarfallio, rendendo le ore notturne meno stressanti per gli occhi. Il divertimento è assicurato anche perché, come si suol dire, … l’occhio vuole la sua parte.

Potenza allo stato puro

Il Matebook 16 è potente, estremamente potente. Può “lavorare” in qualsiasi condizione, anche di stress continuo. Grazie al processore AMD Ryzen 7 5800H e alla GPU integrata, è velocissimo in ogni attività a cui è sottoposto. Gestisce Photoshop in tutta comodità, esegue il rendering di brevi video in Premiere, streaming video o anche modellazione in 3d praticamente senza nessuna difficoltà. Proprio come la generazione precedente, l’ultima CPU Ryzen 7 è basata sul processore 7 FinFET di TSMC e viene fornita con 8 core e 16 thread. La frequenza di clock di base è di 3,4 GHz, mentre potenziata può arrivare fino a 4,6 GHz e, nei benchmark grezzi, lotta con l’Intel i711370H di 11ª generazione. La potenza di progettazione termica (TDP) del Matebook 16 è di 45W. Tuttavia Huawei ha introdotto una Performance Mode (attivabile premendo i tasti Fn+P) che porta le prestazioni fino a 54W.

MateBook 16

Vale la pena ricordare che il MateBook 16 deve essere collegato e la batteria deve essere superiore al 20%, altrimenti il software non consente di avviarlo. Ci sono anche due chip RAM da 8 GB, ciascuno funzionante a 3200 MHz, mentre lo storage è un SSD da 512 GB costruito da Samsung. Huawei si presenta con le sue doppie ventole di raffreddamento e i doppi tubi di calore da 2 mm e, sebbene possano essere adatti per i giochi, non abbiamo avuto la migliore esperienza con GTA V e Civilization V anche con le migliori impostazioni. Qualche parola sulle prestazioni.

Affidabile e veloce

Abbiamo esaminato i risultati del Ryzen 7 5800H rispetto all’ultimo i711370H di 11ª generazione di Intel, un chip quad-core, e i711800H, un chip octa-core, che sono i diretti con correnti dell’offerta di AMD. Il Ryzen 7 5800H ha un clock di base di 3,2 GHz e aumenta fino a 4,4GHz, la cache è di 16 MB. L’i711370H ha un clock di 3,3 GHz e aumenta fino a 4,8 GHz, ma ha una cache inferiore di 12 MB.

L’i711800H ha un clock di base inferiore di 2,3 GHz che arriva fino a 4,6 GHz e ha la maggior parte della cache a 24 MB. In Geekbench ilRyzen7 5800H perde contro entrambi i core Intel in single core e divide la differenza in multi core, battendo il quad-core 11370H e perdendo contro l’octa-core 11800H. Il che è del tutto naturale. Nel Cinebech R20 il Ryzen 7 5800H ottiene ancora una volta il punteggio più basso in single core: 560, rispetto a 590 per l’i711370H e 585 per l’i711800H.

Il 5800H divide ancora una volta la differenza in multi core con il 4656, risultando più efficace del 2457 dell’i711370H, ma non raggiungendo le prestazioni del 5408 dell’i711800H. Tuttavia, al netto di queste comparazioni, l’Huawei MateBook 16 si conferma affidabile e veloce. Due qualità che sono garanzie di successo.

Super device per lo smart office

Il Matebook 16 può beneficiare della nuova visione Huawei del Super Device. Un’integrazione estesa con altri dispositivi nell’ecosistema Huawei (smartphone, tablet…) che consente la condivisione degli elementi presenti sui device per una organizzazione del lavoro fluida e integrata, sia in ufficio che in movimento. Il laptop viene fornito con Huawei PC Manager preinstallato, che è un modo per godersi Huawei Share.

MateBook 16
SUPERDEVICE
La produttività per il Matebook 16 è un punto di forza, perché mentre il Ryzen 7 5800H ha una discreta GPU integrata.

Il software accoppia essenzialmente un tablet Matepad per utilizzare uno schermo secondario: può eseguire il mirroring del laptop, estendere il display o persino trasferire file tramite i gesti di trascinamento della selezione.

Funziona anche in senso inverso. È possibile, infatti, utilizzare la Huawei M Pencil sul Matepad e trasformarla in una tavoletta grafica o utilizzarla per utilizzare qualsiasi software, ovviamente, con l’apparente minuscolo ritardo dovuto alla connettività wireless. Huawei Share agisce anche con smartphone idonei. Lo smartphone può essere gestirlo direttamente tramite il laptop.

È possibile rispondere alle chiamate (particolarmente utile se hai preparato alcuni Freebuds), condividere schermate o trascinare immagini e altri file. Tutto questo supporta ufficialmente solo i dispositivi su Harmony OS 2.0 e non necessariamente tutti. Con il Super Device, Huawei permette, all’interno dello Smart Office, a tutti i dispositivi tra loro compatibili di lavorare come fossero un solo dispositivo.

Una vita inesauribile

C’è un altro punto di forza che merita la dovuta attenzione per quanto concerne il nuovo Hawei Matebook 16 ed è la sua batteria. Possiede un’enorme cella da 84 Wh che garantisce fino a 12,5 ore di riproduzione video 1080p con una singola carica. La riproduzione in loop di un video Full HD su VLC Player (con WiFi e Bluetooth disattivati) e si è avvicinata molto ai risultati di laboratorio: 12 ore. Il lavoro effettivo con le app, con il WiFi attivato e la riproduzione di musica occasionale da Spotify ci ha regalato 7 ore di autonomia, il che significa che l’Huawei Matebook 16 riesce a far passare la maggior parte dei giorni lavorativi senza problemi.

MULTIMEDIA PERFORMANCE Una batteria con un’enorme cella da 84 Wh che promette fino a 12,5 ore di riproduzione video 1080p con una singola carica. La riproduzione in loop di un video Full HD su VLC Player (con Wi-Fi e Bluetooth disattivati) e si è avvicinata molto ai risultati di laboratorio: 12 ore.

Per essere ricaricato al meglio, il Matebook 16 viene fornito con un caricabatterie da 135 W che riempie il laptop tramite la porta USBC. Una carica di 30 minuti ti porta al 38% partendo da una batteria interamente scarica. Il notebook viene ricaricato completamente in circa due ore anche con lo schermo in funzione. Soluzione ancora migliore è un adattatore Huawei SuperCharge che possa anche caricare qualsiasi smartphone e tablet Huawei alla velocità massima, risparmiando la necessità di portarsi più caricabatterie.

Periferiche a portata di mano

Ci sono due porte USBC sul lato sinistro e due USB 3.2 Gen1 di dimensioni standard sul lato destro. Abbiamo anche una display port e jack audio da 3,5 mm. Per chi preferisce affrontare le chiamate senza cuffie, nella fessura utilizzata per aprire il laptop, sono integrati due microfoni. Come qualsiasi altro laptop Huawei, la webcam la si attiva con un tasto presente tra F6 e F7. Non è certo la posizione più comoda per le videochiamate poiché l’inquadratura è decisamente “singolare” ma alcuni apprezzeranno la privacy extra derivante dal fatto che non è visibile. Nonostante le sue ampie dimensioni, il Matebook 16 non ha un tastierino numerico.

Display FullView da 16 pollici supporta fino a una risoluzione di 2.5K con un rapporto screen-to-body del 90%, per esperienze visive coinvolgenti.

Huawei ha scelto di posizionare gli altoparlanti stereo frontali attorno alla tastiera. Gli appassionati di multimedia li apprezzeranno sicuramente, ma non possiamo fare a meno di pensare che un tastierino numerico sarebbe stato più in linea con l’obiettivo generale di eccellenza del Matebook 16. Il lato positivo è che si ottiene un perfetto e soddisfacente touchpad, molto più funzionale di qualsiasi altro laptop Huawei in circolazione. Consente di scorrere meglio e ha più spazio per il controllo e anche l’area cliccabile è notevole.

Classe strabiliante

Anche la sensibilità è eccellente, quindi non sussistono deficienze nelle sue elevate prestazioni. L’ultimo asset degno di nota è lo scanner a impronte digitali che funge anche da tasto di accensione. Supporta la memorizzazione nella cache, quindi se si tiene premuto il dito solo per un momento all’accensione del laptop, si accederà direttamente all’avvio di Windows.

Non è una novità per Huawei Matebooks ma rappresenta comunque una piacevole realtà. il lettore di impronte digitali integrato è l’ennesima dimostrazione di come il Matebook 16 sia un notebook di classe strabiliante.

Un costo giustificato

E veniamo alla questione prezzo. Il Huawei Matebook 16 con APU Ryzen 7 5800H viene venduto a 1.349 €, mentre la versione Ryzen5 5600H costa 1.149 €. Inserito nella fascia di prodotti simili, a quel prezzo, è certamente un vero affare per chi sta cercando un laptop con prestazioni della CPU di prim’ordine, un’ottima durata della batteria e uno schermo che regala soddisfazioni importanti anche ai palati più fini.

Bello alla vista, resistente, dalle prestazioni notevoli e con un touchpad di ultima generazione. Prerogative di un prodotto ben congeniato. Ovviamente, la mancanza di una GPU dedicata significa che questo non è un laptop “da gioco” ma c’è l’imbarazzo della scelta per chi ne cerca una. Invece, per coloro che cercano quanta più potenza possibile dalla CPU in un laptop di ottima fattura e dall’ampio display, apprezzeranno sicuramente la proposta unica che è il Matebook 16.

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La tastiera che migliora la vita

Aspetto gradevole e grandi benefici: l’Ergo K860 di Logitech è un modello ergonomico wireless con impostazione split che soddisfa le esigenze di chi è costretto a digitare a lungo.

Quella delle tastiere ergonomiche è una nicchia di mercato che sopravvive da decenni. Chi si trova a dover scrivere a lungo, infatti, si accorge spesso di come l’impostazione tradizionale delle tastiere offra vantaggi da molti punti di vista. Ma certamente non è ideale se si analizza l’ergonomia generale e, più nello specifico, la postura delle mani, dei polsi e degli avambracci.

Gli angoli a cui si è costretti, infatti, sono innaturali e causano un affaticamento delle articolazioni, che ha ricadute negative più ampie sulla salute. Naturalmente, l’impatto di questi difetti dipende dall’intensità dell’uso della tastiera. Chi scrive a lungo, per molte ore ogni giorno, beneficerà sicuramente di una periferica di tipo ergonomico, mentre chi utilizza la tastiera soltanto saltuariamente non avrà bisogno di uno strumento di input così evoluto (e in proporzione così costoso).

Indice

Natural di Microsoft

Grande protagonista del settore è sempre stata Microsoft. Con la sua lunga genealogia di tastiere Natural, ha contribuito a definire l’aspetto e le caratteristiche di questa tipologia di tastiere. Quasi sempre, infatti, le tastiere realmente ergonomiche sono spezzate, ossia dividono i tasti in due blocchi distinti, orientati verso l’esterno e sollevati verso il centro. Questo consente alle due mani di mantenere una posizione più naturale, con un angolo meno accentuato sia tra il polso e l’avambraccio, sia tra il palmo e il piano orizzontale.

Dopo molti anni di presidio quasi esclusivo di questo segmento, Microsoft sembra aver perso interesse nello sviluppo di nuove tastiere ergonomiche. Gli ultimi modelli presentati dall’azienda di Redmond sono la Surface Ergonomic Keyboard, un’ottima tastiera Bluetooth che risale ormai al 2016 e non è mai stata distribuita nel nostro Paese (non è quindi acquistabile con layout italiano). C’è poi più recente Microsoft Ergonomic Keyboard, del 2019, un modello cablato erede della tradizionale Natural 4000, anch’esso indisponibile per il mercato italiano.

Raccogliere l’eredità

Per fortuna, il disinteresse di Microsoft è stato compensato da Logitech. Dopo molti anni ha finalmente realizzato un modello ergonomico con caratteristiche di alto livello, che si abbina perfettamente con le altre periferiche di input ergonomiche (mouse e trackball) prodotte dall’azienda di origine svizzera. Il suo nome è ErgoK860 ed è l’oggetto di questa prova. Si tratta di una tastiera wireless di tipo esteso, che comprende quindi anche il tastierino numerico e segue la classica impostazione split resa famosa dalla serie Natural di Microsoft. Il corpo della periferica è costituito da un pezzo unico, e quindi l’angolo tra le due metà non è regolabile. La superficie della tastiera è curvata, con il punto più alto che si trova proprio nello spazio tra le due metà, dando alla periferica un aspetto molto gradevole e soprattutto garantendo un’ottima ergonomia.

Ergo K860
Logitech Options propone un tutorial di benvenuto che illustra brevemente le principali funzioni della tastiera e le relative opzioni di configurazione.

Ergo K860: Poggia polsi da sogno

Nella parte anteriore della K860 si trova un ampio poggia polsi, realizzato con due strati di materiale morbido e una finitura in tessuto grigio mélange. Questo elemento è particolarmente ben riuscito. Il sostegno offerto ai polsi è buono ma la scelta di materiali morbidi aumenta il confort, mentre la finitura garantisce una traspirazione sufficiente anche nelle giornate più calde. Il risultato è migliore rispetto alla finitura in simil pelle o alcantara degli ultimi prodotti Microsoft, ma la costruzione lascia comunque qualche timore per il lungo periodo. La tastiera è realizzata in un unico pezzo, quindi, il poggia polsi non può essere sganciato e sostituito. Inoltre, la finitura non è del tutto impermeabile e potrebbe assorbire lo sporco con l’andare del tempo.

logitech Ergo K860

I tasti hanno una corsa ridotta e un profilo molto basso e questa scelta rende l’aspetto della tastiera più moderno, ma non ha ricadute negative sulla sensazione tattile durante la scrittura. Certo, il feeling non è paragonabile a quello garantito da una tastiera meccanica, ma i tasti rispondono comunque in modo piacevole e sono ben controllabili. Ottima è anche la rumorosità, che rimane contenuta entro livelli assolutamente tollerabili.

Logitech Ergo K860

Chi è abituato a una tastiera Natural di Microsoft avvertirà, inizialmente, un leggero disagio. Se l’impostazione è infatti analoga, la distribuzione dei tasti cambia abbastanza da non permettere di mettere subito a frutto la memoria muscolare. In ogni caso, basta in genere un paio di giorni per prendere le misure al nuovo layout. Anche se si proviene da una periferica di tipo tradizionale, l’impostazione “estrema” di questa tastiera non deve far paura. Sarà sicuramente necessario un periodo di adattamento, ma l’impostazione più rilassata delle articolazioni è avvertibile quasi subito e stimola a prendere confidenza con la nuova impostazione. Non solo: la suddivisione netta tra i tasti destinati alla mano sinistra e quelli raggiungibili dalla mano destra invoglia (o addirittura obbliga) a mantenere le mani sulla tastiera in modo appropriato, con la conseguenza di migliorare la velocità e la precisione della digitazione.

Ergo K860
Il profilo della tastiera mostra una curvatura molto accentuata, che ha il suo culmine nella zona vuota tra i due gruppi di tasti principali. Questa linea consente una posizione più naturale delle mani.

Autonomia di 2 anni

Come abbiamo già accennato, la Ergo K860 “costringe” l’utente ad assumere una posizione ergonomica, a causa della particolare conformazione e orientamento dei tasti. L’unica regolazione disponibile è quella dell’inclinazione complessiva della tastiera, tramite due piedini estraibili che si trovano nella faccia inferiore. Contrariamente a quanto ci si potrebbe attendere, questi piedini non sono però collocati verso il fondo della tastiera. Al contrario si trovano vicini al bordo anteriore: la loro azione è quindi quella di sollevare il fronte della tastiera (con due livelli di intervento), reclinandola ancor più rispetto alla posizione piatta. Questa scelta può sembrare controintuitiva, ma in realtà ha un impatto positivo sull’angolo tra i polsi e gli avambracci. Specialmente se il tavolo su cui è poggiata la tastiera non si trova all’altezza ideale per garantire una postura perfetta.

Nella parte inferiore della tastiera si trova anche uno sportellino dietro cui sono alloggiate le batterie: due pile AAA garantiscono un’autonomia che può raggiungere i due anni. Nello stesso vano trova posto anche il ricevitore Unifying, per il collegamento con computer e dispositivi che non supportano direttamente lo standard Bluetooth.

Layout e impostazioni Ergo K860

La Ergo K860 è una tastiera estesa, che include un tastierino numerico e comprende la sesta fila di tasti lungo il margine superiore. La loro funzione è duplice. Possono infatti essere utilizzati come tasti funzione (da F1 a F12), oppure inviare comandi evoluti, come per esempio il controllo della riproduzione multimediale, la variazione del volume o la modifica della luminosità dello schermo.

Per passare da una modalità all’altra bisogna premere un tasto di selezione dedicato, oppure sfruttare la combinazione con il tasto fn, che si trova in basso a destra tra Ctrl e Alt. In modo simile a quanto accade spesso nelle tastiere dei notebook. Per inviare il comando Mute, per esempio, bisogna premere la combinazione fn+F10, oppure cambiare la funzione principale della fila di tasti superiore alternando tra tasti multimediali e tasti F. È sicuramente degna di menzione la scelta di inserire la doppia serigrafia per Mac e Windows sui tasti Alt e Start. Un piccolo dettaglio, che però può evitare molti mal di testa a chi deve spostarsi spesso tra i sistemi operativi Apple e Microsoft.

Ergo K860

La fila di tasti superiore si estende oltre la tastiera principale e supera quindi i tradizionali tasti funzione. Nella parte destra si trovano alcuni elementi molto interessanti, capaci di estendere le capacità di questa periferica. Così come alcuni dei più recenti mouse di Logitech, infatti, anche la ErgoK860 è in grado di gestire la connessione con tre diversi sistemi. Basta selezionare lo slot attivo tramite i pulsanti Easy Switch 1, 2 o 3 ed effettuare il pairing come di consueto. Una volta stabilita la connessione, per passare da un dispositivo all’altro basterà selezionare il device desiderato: dopo pochi istanti, la comunicazione sarà ripristinata automaticamente.

Switch rapido

La tastiera supporta sia la connessione Bluetooth Low Energy, sia i ricevitori Logitech Unifying. Può essere quindi utilizzata con un’ampia varietà di dispositivi: computer, certamente, ma anche tablet, smartphone e set top box. Proprio per questo motivo è preziosa la funzione di switch rapido. La tastiera può rimanere collegata in prevalenza con un computer, ma in caso di necessità basta premere un tasto per poterla utilizzare con un box Android, un server o un altro laptop.

Il supporto per i ricevitori Unifying estende la compatibilità anche dove non è disponibile la connessione Bluetooth. Basta utilizzare il ricevitore Unifying incluso nella confezione oppure acquistarne uno nuovo (costa 13,49 euro di listino, ma spesso si trova a prezzi più bassi sulle principali piattaforme di commercio elettronico) per collegare alla tastiera qualsiasi dispositivo con una porta Usb (a patto, naturalmente, che supporti l’input tramite tastiera).

Hardware e software

Alcuni tasti (i tre easy switch e il Blocco maiusc) sono corredati da minuscoli led bianchi, che rimangono attivi soltanto per il tempo strettamente necessario per segnalare il loro stato (al fine di preservare la batteria). Non è invece disponibile la retroilluminazione dei tasti, probabilmente l’unica reale limitazione di questa periferica. Un altro elemento interessante è il tasto di blocco, che si trova nell’angolo superiore destro della tastiera. Infatti basta premere questo tasto per bloccare il computer e mostrare la schermata di autenticazione, evitando che qualche malintenzionato possa interagire con il sistema mentre ci si trova lontano dal computer.

autonomia 2 anni
La Ergo K860 promette due anni di autonomia con un paio di batterie stilo AAA. Dietro lo stesso sportellino si trova anche un alloggiamento per riporre il ricevitore Unifying.

Si può ottenere lo stesso risultato anche con la scorciatoia da tastiera Windows+L, ma la presenza di un tasto dedicato (collocato tra l’altro in una posizione strategica) semplifica sicuramente l’accesso. La tastiera utilizza i protocolli standard Bluetooth oppure Usb, e non necessita quindi di un software di gestione specifico. Vale sicuramente la pena di installare l’utility Logitech Options almeno sul computer principale, perché l’integrazione tra hardware e software sblocca alcune possibilità interessanti. Innanzitutto, il tool invia un feedback visivo in seguito alla pressione di alcuni tasti (per esempio il Blocco maiusc); inoltre, consente di modificare diverse impostazioni.

Ergo K860: flessibilità senza limiti

Si possono, per esempio, disattivare alcuni tasti (come il Blocco maiuscolo, il Blocco scorrimento o il Blocco del tastierino numerico), ma soprattutto si possono personalizzare le azioni collegate all’intera fila dei tasti funzione. Questo può avvenire globalmente oppure per singola applicazione, offrendo agli utenti più evoluti un’eccellente flessibilità.

Conclusioni

La Ergo K860 è una delle tastiere ergonomiche migliori e più evolute tra quelle disponibili per il mercato italiano. L’ergonomia è ottima e la dotazione di funzioni è molto ricca: notevoli sono le opzioni di personalizzazione e il supporto di tre dispositivi con tasti di cambio rapido. Rimane qualche dubbio sulla durevolezza del poggia polsi e si sente l’assenza della retroilluminazione.

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nas western digital
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NAS? Signor NAS!

WD arricchisce il suo catalogo di NAS con un modello compatto, pensato per ogni tipo di utenza.

Anche se il grande business di Western Digital è focalizzato sui dischi interni ed esterni, il marchio intende essere presente anche nel florido mercato dei NAS. E per oggi abbiamo provato il WD My Cloud EX2 Ultra. A prima vista sembra un disco USB, ma la vera natura di NAS emerge sbirciando nella parte posteriore. Qui difatti trovano posto due porte USBA per il collegamento di unità esterne o chiavette USB e soprattutto il connettore Ethernet.

I due dischi pensati proprio per i NAS, WD RED, si possono estrarre in modo molto semplice. Addirittura anche a dispositivo acceso (in gergo, si dice “a caldo”) aprendo il piccolo sportello superiore. Se è vero che l’offerta vede l’unità base da 4 TB (con due dischi da 2 TB) salire sino alla non indifferente capacità di 36 TB, è anche vero che cambiare dischi durante la vita del NAS è una operazione comune per questo tipo di dispositivi.

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L’installazione

L’installazione avviene in modo semplice, basta collegare via cavo Ethernet il NAS al router e seguire le istruzioni. Si fa tutto da browser o tramite le app mobile. Il sistema è semplice ed è perfettamente adatto anche a chi non ha mai usato un NAS in precedenza. Rispetto al più restrittivo WD My Cloud Home, questo modello rappresenta un ibrido tra un cloud puro e un NAS classico. In pratica consente di raggiungere anche da remoto, via browser o via app, i file che sostano nel dispositivo in salotto.

NAS

Il WD My Cloud EX2 Ultra, infatti, supporta sia l’accesso da remoto, per la fruizione dei file, sia quello in locale. Infatti è possibile anche intervenire sulle impostazioni per personalizzare il funzionamento del NAS. Come NAS classico c’è anche un piccolo App Store. Da qui possiamo gestire e utilizzare alcune app di WD o di terze parti, come Plex con cui usare il WD My Cloud EX2 Ultra per la fruizione di tutti i media personali provenienti dal computer o dallo smartphone e visualizzandoli su una Smart TV.

Manca a dire il vero un File Manager appropriato, o meglio evoluto. Il sistema disponibile permette di navigare all’interno delle cartelle nei vari volumi anche da browser, ma l’esperienza è piuttosto cruda e manca dei fondamentali presenti nei NAS della concorrenza. Molto meglio come cloud personale. Infatti è possibile gestire con facilità tutti i file anche da fuori casa, senza dover configurare alcunché. Fa tutto il sistema operativo in completa autonomia, fattore non da poco per chi è a digiuno di competenze di rete e non ha voglia di procurarsi una VPN.

Doppia anima

Il WD My Cloud EX2 Ultra è un’eccellente soluzione per usare un NAS in casa. Possiamo usarlo magari per fare il backup del PC una volta al giorno (o quando serve). Possiamo usare poi tutti i file (in particolar modo foto e filmati) anche dall’esterno, da smartphone (ma il NAS deve restare acceso) senza per questo impegnare oltremodo la memoria del cellulare.

NAS dentro

Se da un lato come NAS è molto semplice, a tratti sin troppo, è anche vero che nell’uso principale, come cloud privato al posto dei più comuni Dropbox OneDrive vince sicuramente per costo per GB nel medio e lungo periodo. Difatti offre una soluzione davvero facile e comoda per l’utente privato, con capacità davvero generose anche per chi ha davvero tanti file. Non male come idea neppure per il piccolo professionista che opera in ottica di lavoro ibrido, sia come backup che come risorsa all’occorrenza quando è fuori casa.

Comodo e semplice

Piccolo, compatto e discreto nel look, il WD My Cloud EX2 Ultra è l’ibrido migliore tra un cloud privato e un NAS classico, specie per l’utente alla prima esperienza. Anche montare i dischi è piuttosto facile.

PRO: Ottimo hardware, facile da usare. Accesso rapido ai dischi in caso di sostituzione. CONTRO Sistema operativo a tratti limitato.

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super notebook
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Super Notebook dal prezzo contenuto

Pesante soli 1,73 kg e a prova di urti secondo lo standard militare americano, integra un display da 15,6” e un disco SSD da 256 GB, vi presentiamo il super notebook dal prezzo contenuto.

Di solito i portatili business hanno un prezzo alla portata solo di professionisti e grandi aziende. Asus, invece, con il suo ExpertBook B1 propone un super notebook che possiede le caratteristiche di solidità e potenza necessarie per i professionisti insieme a un prezzo alla portata di molte famiglie.
La caratteristica che salta subito all’occhio è che a fronte di uno schermo Full HD da 15,6”, cioè decisamente ampio, dimensioni e peso sono ridotti al minimo (1,73 kg), e questo senza mettere a repentaglio la robustezza visto che ExpertBook B1 ha superato i rigidi test dell’esercito americano.

Super Notebook
ASUS ExpertBook B1

Tutte le componenti sono comunque al top, a partire dal processore Intel Core i5 di undicesima generazione e dal disco SSD da 256 GB. È anche presente il nuovo chip Wi-Fi 6 che permette di ottenere connessioni wireless più veloci. Anche la sezione multimediale è all’altezza grazie alla tecnologia di cancellazione del rumore bidirezionale che permette di effettuare videochiamate senza disturbi.
Unico vero limite è la memoria RAM da 8 GB, che per un super notebook per utilizzo professionale possono essere pochi.

Massima connettività

Un professionista deve avere sempre a disposizione tutte le connessioni necessarie per lavorare. ASUS ExpertBook B1 è sicuramente all’altezza di questa esigenza visto che vanta due porte USB-C 3.2 di seconda generazione e una classica USB 2.0 Type A. Inoltre è presente la HDMI per le proiezioni, una porta Ethernet e anche uno slot per schede microSD. Se proprio volessimo cercare il pelo nell’uovo, questo sarebbe la mancanza del lettore DVD, che però influirebbe sul peso complessivo. Tutte queste caratteristiche fanno del ASUS ExpertBook B1 un vero e proprio super notebook ad un prezzo accessibile.

Pro: Struttura leggera e resistente, componenti di ultima generazione, ottimo display. Contro: Solo 8 GB di RAM, non ha la tastiera retroilluminata.

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Hardware

Disco illeggibile? Ecco la soluzione!

Scopriamo cosa fare quando, dopo aver collegato un nuovo disco al computer, questo risulta illeggibile.

Con il prezzo dei prodotti informatici in continua salita rivolgersi al mercato dell’usato è diventato sempre più conveniente. Portali come eBay, la stessa Amazon con la sezione “Renewed” (ricondizionati) e le tante app per dispositivi mobile, offrono la possibilità di realizzare risparmi anche consistenti acquistando prodotti usati o ricondizionati e garantiti.

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  • Occhio a cosa si acquista

  • Gestione disco di Windows

  • Occhio a cosa si acquista

    Quando si acquista l’usato, però, bisogna essere pronti a sopportare e risolvere qualche piccolo inconveniente, soprattutto sui dischi rigidi. Potremmo, ad esempio, ritrovarci con un dispositivo utilizzato su un computer con sistema operativo diverso rispetto al nostro, quindi formattato con un file system diverso. In questo caso, il disco rigido viene correttamente riconosciuto dal sistema come nuovo hardware collegato, ma il suo contenuto risulta illeggibile.

    Come fare per poterlo utilizzare? Semplice: con gli strumenti messi a disposizione da Windows dobbiamo eliminare la partizione esistente (e quindi cancellare il contenuto del disco), crearne una nuova e formattarla. In questa guida vedremo come procedere.

    Gestione disco di Windows

    Eliminiamo il volume

    windows gestione disco 1
    1. Colleghiamo il disco: Dopo aver collegato il disco rigido illeggibile alla porta USB, avviamo Gestione disco da Windows cliccando con il tasto destro del mouse sul menu Start e selezionando la relativa voce dall’elenco che si apre. Nella parte inferiore della finestra cerchiamo il disco appena collegato al computer. Solitamente è l’ultima voce dell’elenco, caratterizzata da un riquadro tratteggiato.
    windows gestione disco 2
    2. Facciamo pulizia: Facciamo clic con il tasto destro del mouse sull’area tratteggiata e dal menu contestuale che appare selezioniamo la voce Elimina volume per eliminare la partizione già presente sul disco, ma non compatibile con Windows. Potrebbe apparire un messaggio di avvertimento: confermiamo di voler eliminare la partizione cliccando sul pulsante Sì.

    Creare nuovo volume

    windows gestione disco 3
    3. Creiamo un nuovo volume: Dopo qualche istante, nello spazio che prima era tratteggiato apparirà la scritta Non allocata. Clicchiamo con il tasto destro del mouse su di esso e dal menu che appare selezioniamo la voce Nuovo volume semplice. Verrà avviata la procedura Creazione guidata nuovo volume semplice: clicchiamo sul pulsante Avanti e scegliamo la dimensione del volume.
    windows gestione disco 4
    4. Decidiamo quanto spazio usare: Se lasciamo le cose come stanno, l’intero spazio a disposizione verrà utilizzato per ospitare una singola unità. Inserendo una dimensione inferiore, invece, potremo ripetere il passo 3 sullo spazio restante così da suddividere il disco in più volumi. Clicchiamo su Avanti per proseguire, procedendo così alla creazione di un solo nuovo volume su Windows.

    Scegli il nome dell’unità

    gestione 5
    5. Scegliamo un nome per l’unità: Selezioniamo una lettera per l’unità (solitamente va bene tenere quella proposta dal sistema) e clicchiamo ancora su Avanti. Nel la schermata successiva portiamoci nella casella Etichetta di volume e inseriamo un nome per il volume che stiamo creando, lasciamo le altre opzioni di default e clicchiamo su Avanti poi su Fine per avviare la formattazione veloce dell’unità.
    gestione6
    6. Finalizziamo il tutto: Al termine della formattazione al posto dello spazio non leggibile da Windows avremo una nuova unità (nel nostro caso E:) formattata con il File System NTFS e pronta per essere utilizzata in Windows. Volendo potremo suddividere questo spazio in più unità cliccando su di esso con il tasto destro del mouse, scegliendo Riduci e poi rieseguendo i passi dal 3 in poi sulla nuova unità.

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Lenovo IdeaCentre AIO 3 – 27″, pc a ingombro ridotto!

Da Lenovo un computer potente e tuttofare dotato di ampio display Full-HD insomma un pc a ingombro ridotto!

Design elegante e minimalista per questo all-in-one firmato Lenovo, nome in codice IdeaCentre AIO 3 27IMB05. Equipaggiato con uno schermo Full-HD delle dimensioni di 27 pollici, questo PC è indicato soprattutto per chi ricerca un computer potente e tuttofare ma preservando spazio e ingombri.

Sotto la scocca pulsa un processore Intel Core i5 di decima generazione, affiancato da 16GB di memoria RAM, 512GB di SSD e sistema grafico Intel UHD Graphics 630. A bordo, già preinstallato, il sistema operativo Microsoft Windows 10 nella versione Home. IdeaCentre AIO 3 27IMB05 è fornito con in dotazione mouse e tastiera senza fili. Adatto ad applicazioni per ufficio, non disdegna impieghi nel campo del gaming e dell’intrattenimento.

Lenovo IdeaCentre AIO 3
Processore: Intel Core i5-12400 • Memoria RAM: 16GB • Disco: SSD da 512GB • Sistema operativo: Windows 10 Ho-me • Scheda video: Intel UHD Graphics 630 • Risoluzione schermo: Full-HD

Potenza ed eleganza nel PC All-in-One Lenovo IdeaCentre AIO 3

Gli amanti del computer desktop, sicuramente, saranno affascinati da un modello del genere e dal fatto di poter possedere un potente All-in-One senza che sia Mac. Un intero sistema operativo sul retro di un monitor così raffinato che fa persino arredo. Non tutti gli All-in-One sono così e non tutti hanno queste capacità. Stiamo parlando del Lenovo IdeaCentre AIO 3, con 16GB di RAM e 512GB di SSD, un vero pc a ingombro ridotto.

Partendo dal display, abbiamo un 23,8 pollici, Full HD con risoluzione 1920×1080, che fornisce immagini dettagliate e nitide. Un design davvero elegante incontra prestazioni eccellenti, grazie anche alla totale assenza di bordi.

Il Lenovo IdeaCentre è progettato inoltre per essere visto da ampie angolazioni ed è perfetto per condividere o guardare contenuti con la famiglia o gli amici.

Concede prestazioni eccezionali, fluide e rapide, anche con carichi di lavoro pesanti, grazie al processore AMD Ryzen e alla memoria DDR4. Particolarmente interattivo, grazie all’opzione touchscreen, che consente di fare clic o trascinare i file direttamente sullo schermo.

Lenovo IdeaCentre AIO 3 dispone di un otturatore TrueBlock per la privacy. Una volta terminato di usare la webcam, basta scorrere il pulsante nella parte superiore dello schermo per chiuderla ed escludere il mondo esterno.

Puoi inclinare il supporto di IdeaCentre AIO 3 nell’angolazione perfetta, sia che tu stia lavorando a un progetto o guardando il tuo programma preferito.

Cavi in ordine

Grazie ad un collettore per cavi nel suo supporto, i cavi collegati non saranno mai in disordine. Potrai connettere una tastiera da gioco e una soundbar, con le porte USB 2.0 e 3.1. Possiede anche un lettore schede 3-in-1 e uno slot HDMI per collegare uno schermo aggiuntivo. Naturalmente, nel pacchetto, sono già inclusi mouse e tastiera Lenovo.

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X1 Nano, il Thinkpad superleggero

Con i suoi 900 grammi l’X1 Nano è il Thinkpad più leggero di sempre, inoltre ha un ottimo display e prestazioni elevate. Il telaio utilizza materiali pregiati ed è un campione di maneggevolezza.

Il Thinkpad X1 Nano è un ultraportatile ancora più “estremo” rispetto al pur compatto X1 Carbon. Ha un display da 13 pollici ma un peso inferiore al chilogrammo, non rinuncia a nulla e anzi offre tanto, come il modem 4G o 5G integrato (su alcune configurazioni). È spesso appena 1,3 cm ma è estremamente robusto: il telaio è costruito in un mix di magnesio e fibra di carbonio e non ci sono flessioni pericolose. Anche premendo con decisione su un angolo del display, molto sottile anch’esso, non succede nulla.

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Tastiera migliorabile

La tastiera ha dimensioni molto ridotte e questo è inevitabile; la corsa è molto corta e il feeling è abbastanza lontano da quello di altri Thinkpad, compreso l’X1 Carbon. Alcuni tasti hanno dimensioni molto più piccole rispetto agli altri, per esempio tutta la fila dei tasti funzione. Il touchpad è ampio e preciso, al centro della tastiera troviamo il classico Trackpoint, segno distintivo di tutti i Thinkpad. La tastiera dell’ X1 Nano è retroilluminata ed è resistente ai liquidi.

Solo due porte Usb

Il monitor Ips ha un rapporto d’aspetto di 16:10, più squadrato rispetto al classico 16:9 e la cosa ha molto senso in un notebook per l’utilizzo lavorativo. Il pannello è di ottima qualità, molto luminoso (450 nits) nitido e ben contrastato, con colori vivi ma realistici. Come opzione è disponibile il touchscreen, ma su un notebook tradizionale ci sembra inutile. L’espandibilità dell’ X1 Nano è minima, troviamo due porte Usb Type-C nel nuovo standard 4 che veicolano anche il segnale Thunderbolt 4 e l’uscita video DisplayPort.

X1 Nano
L’X1 Nano è semplice da aprire e smontare, altro segno di un’attenta progettazione. Wi-Fi
e Ssd sono sostituibili.

Non c’è altro nell’X1 Nano, a parte il jack audio da 3,5 mm; comunque sono le stesse porte che offre il MacBook Air. La parte inferiore del telaio è rimovibile, la Ram è saldata ma si può sostituire il disco Ssd o la batteria in caso di guasto.

Buone prestazioni

La nostra configurazione è di fascia intermedia e prevede un Core i7 di undicesima generazione e un Ssd da 1 terabyte. Il quantitativo di memoria Ram è fissato in 16 GB per tutti i modelli. Il Core i7-1160G7 è un processore con quattro core/otto thread con frequenza massima di 4,4 GHz su singolo core e Tdp configurabile tra 7 e 15 watt. Integra una Gpu Iris Xe con 96 unità di esecuzione, adeguata per un ultraportatile del genere.

La prova sul campo

Questo X1 Nano, nonostante le piccole dimensioni e un processore potente all’interno, è silenzioso e produce poco calore persino con un carico di lavoro importante. Durante i benchmark il Core i7 ha funzionato alle frequenze previste, 4 GHz e oltre con un singolo core impegnato, tra i 2,5 e 3,5 GHz con tutti i core. Diverso il discorso con i giochi 3D, in questo caso si avverte un certo riscaldamento e la ventola aumenta il numero dei giri, ma non in maniera fastidiosa e in ogni caso i giochi non sono certo il settore ideale per un notebook del genere.

x1 nano superleggero
Nano nel nome ma non nelle caratteristiche.

Quello che più si nota è l’ottima velocità del sistema in ogni situazione, a partire da un avvio fulmineo fino al multitasking spinto senza rallentamenti. L’X1 Nano tra l’altro è certificato Intel Evo. I 16 GB di Ram aiutano non poco; l’unità Ssd è di fascia economica e non sfrutta il bus Pci Express 4 del processore, ma nel complesso si comporta bene. Si sente a volte la necessità di una porta Usb full size, è una buona idea pensare a una piccola docking station che aumenti un po’ l’espandibilità. Sorprende il fatto che nel telaio si è trovato spazio per quattro speaker, due tweeter e due woofer, con supporto Dolby Atmos. La qualità è buona, anche se ad alti volumi si sente qualche distorsione. La webcam 720p invece è di qualità molto modesta, ha uno sportellino meccanico per salvaguardare la privacy.

Ottima infine l’autonomia della batteria, che raggiunge le 10 ore con utilizzo da ufficio e navigazione Web. C’è anche la ricarica rapida che in un’ora permette di arrivare all’80%. L’alimentatore è da 65 watt e anch’esso è compatto e leggero.

Superleggero

L’X1 Nano è un vero gioiello che costa come tale, d’altronde è uno dei notebook Windows più leggeri del mondo. Minuscolo e sempre maneggevole, perfetto per l’uso in aereo, ha un pregiato telaio molto resistente e un display da 13” di ottima qualità. Buona l’autonomia della batteria e c’è anche il modulo 4G/5G opzionale. Che dire, un gioiellino superleggero, nano nel nome ma non nelle caratteristiche.

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Scheda video: Ecco quale e come scegliere

Comprare una scheda video nel 2022: ecco quale e come scegliere, tenendo conto anche dei rincari e della situazione che sembra non migliorare.

Il 2022 non è di certo l’anno migliore per comprare una scheda video da gaming; i prezzi, purtroppo, stanno subendo grossi rincari e la situazione non sembra migliorare. Il nostro consiglio è quello di aspettare ad acquistare, anche se non si sa bene quando i prezzi scenderanno.

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Quale scegliere?

Ci sono, però, situazioni in cui non è possibile attendere. Magari la vostra scheda video si è rotta, oppure avete un computer davvero troppo datato per soddisfare le minime esigenze lato gaming e non solo. Dunque, cosa fare in queste circostanze? L’unica soluzione, se non si vuole spendere “un occhio della testa”, è quella di scendere a compromessi.

Data la scarsa reperibilità di RTX 3070, RTX 3080 e RTX 3090, senza contare il loro esorbitante prezzo, il consiglio è quello di comprare una scheda di fascia inferiore o di una generazione passata, ma per quale optare? Per darvi una mano nella scelta, abbiamo deciso di creare una breve guida dedicata all’acquisto di una scheda video in questo preciso momento del 2022.

Andiamo a vedere più nel dettaglio quali sono le opzioni disponibili, come scegliere quella più adatta a voi e quali trucchetti usare per garantirvi il miglior prezzo.

Caro prezzi

Se prima degli ultimi due anni erano sufficienti 300/400€ per avere in mano una scheda video in grado di soddisfare quasi tutte le esigenze lato gaming, oggi non è più così. Purtroppo, il periodo che stiamo vivendo ci costringe a fare una spesa di circa il doppio, se non di più, per avere le medesime caratteristiche.

Nel caso in cui abbiate una scheda grafica ancora in grado di reggere tutti i giochi, vi consigliamo di attendere momenti migliori. Se, però, avete una particolare esigenza di acquistarla proprio ora, è bene che siate preparati al fatto che potrebbe essere più complicato del previsto per via dello shortage, ossia della carenza che perdura.

Perché occorre comprare una scheda video? A cosa ci serve? Quali sono i modelli migliori? Iniziamo con l’elenco delle migliori schede video sul mercato in questo folle 2022.

RTX 3060 Ti

Non avendo a disposizione una vasta scelta, comprare la scheda video RTX 3060 Ti potrebbe essere la soluzione migliore. Tra le schede di nuova generazione, infatti, questa è l’unica opzione che, sotto i 1000€, ci consente di avere delle ottime prestazioni in tutti i titoli. Per elencare qualche dettaglio tecnico, parliamo di una scheda video con 8 GB di memoria GDDR6, un Boost Clock di 1.67 GHz e 4864 CUDA Core. Un prodotto che si comporta benissimo in FHD, ma che è in grado di reggere anche i 1440p.

Per chi non fosse troppo avvezzo a numeri e tecnicismi, spieghiamo come si traducono queste caratteristiche in gioco. Abbiamo una scheda che si avvicina alle prestazioni di una RTX 3070 (con un calo del 10/15%) per un prezzo decisamente inferiore: circa 1000€. Cosa significa ottime prestazioni in FHD e 1440p? Per darvi un esempio pratico, in 1440p, abbiamo una media di 80 FPS su Horizon Zero Dawn60 FPS su Assassin’s Creed Valhalla e 135 FPS su Forza Horizon 4.

La scheda video RTX 3060 Ti, inoltre, ci consente di sfruttare la tecnologia Ray Tracing, andando a perdere circa un 15/20 FPS, a discapito di una grafica strepitosa. Scendendo in FHD le prestazioni si fanno ancora più interessanti, con un guadagno di circa 20 FPS sulla media.

Radeon RX 6700 XT: la rivale di casa AMD

Se avete bisogno di comprare una scheda video in questo periodo e non siete particolarmente interessati al ray-tracing, potete optare per la AMD Radeon RX 6700 XT. La scheda, in realtà, offre il supporto al Ray Tracing, ma il risultato finale con questa tecnologia non è tra i migliori. Sulla carta troviamo una Game Frequency di 2424 MHz, una memoria di 12 GB GDDR6 e uno Stream Processors di 2560. Il suo prezzo oscilla tra gli 800 e i 1000€.

scheda video Radeon RX 6700 XT

Come facciamo a comparare le sue caratteristiche con quelle delle rivali? Scendiamo un po’ più nei dettagli. A livello prestazionale raggiungiamo e superiamo la RTX 3060 Ti; se in 1440p, infatti, la scheda NVIDIA arrivava a circa 80 FPS su Horizon Zero Dawn, la rivale AMD riesce a ottenere circa 10 FPS in più, superando la soglia dei 90 FPS.

Lo stesso effetto accade in FHD, dove abbiamo sempre un salto positivo di circa 10 frame. La vera differenza risiede nello sfruttamento della tecnologia ray-tracing. Come accennato, infatti, la scheda di casa AMD supporta la tecnologia, ma non è in grado di sfruttarla al massimo. Il risultato grafico non cambia, ma a livello di prestazioni abbiamo una perdita più consistente di FPS.

AMD Radeon RX 6600 XT: scendiamo a compromessi per un prezzo inferiore

Rimanendo in casa AMD, possiamo decidere di comprare la scheda grafica Radeon RX 6600 XT. In questo caso, abbiamo una GPU leggermente inferiore alle precedenti, ma comunque adeguata al FHD. Tra le specifiche tecniche abbiamo una Game Frequency di 2359 MHz, una memoria di 8 GB GDDR6 e uno Stream Processors di 2048. Dobbiamo rinunciare completamente al ray-tracing, ma riusciamo a risparmiare qualcosa. Il prezzo del prodotto, infatti, si aggira intorno ai 600/700€.

scheda video AMD Radeon RX 6600 XT

Quanta differenza c’è con le precedenti? Vale davvero la pena scendere a compromessi per salvare qualcosa? Per quel che riguarda le prestazioni non possiamo lamentarci; in FHD, infatti, la scheda è in grado di far girare la maggior parte dei titoli.

Per citare alcuni di quelli già visti, su Horizon Zero Dawn abbiamo una media di circa 70-80 FPS. Nello specifico, perdiamo circa 20 FPS rispetto la sorella maggiore RX 6700 XT, ma guadagniamo un 250/300€ sul prezzo. Si tratta di buone prestazioni? Assolutamente sì. Questa è una scheda perfetta per i giocatori che non hanno particolari pretese, non sono interessati ad alti FPS, ma vogliono godersi i titoli in tranquillità.

NVIDIA GTX 1660 Super: il prezzo più basso sul mercato

Nel caso in cui il vostro budget sia davvero limitato, ma abbiate una grande necessità di comprare una scheda video per giocare, il nostro consiglio è di scegliere la Nvidia GTX 1660 Super. Abbiamo un Core Clock di 1530MHz e una memoria di 6GB GDDR6. Come possiamo vedere dalle caratteristiche, non si tratta del miglior modello sul mercato, ma è ancora sufficiente per giocare con qualche compromesso. Il prezzo della scheda è di circa 500€.

scheda video NVIDIA GTX 1660 Super

Le prestazioni non sono eclatanti, ma possiamo considerarla il miglior compromesso tra spesa e performance. Nel dettaglio, riusciamo a ottenere circa 60 FPS su Horizon Zero Dawn, in FHD, senza intaccare troppo il comparto grafico. Naturalmente, scendendo a compromessi anche sul lato della qualità, riusciamo a ottenere anche prestazioni migliori. Insomma, una scheda video che ci può dare una mano nell’attesa che i prezzi si abbassino.

Ma se voglio comprare una scheda della serie 30?

Le schede grafiche RTX 3090, RTX 3080, RTX 3070 sono attualmente introvabili a prezzi “di listino. Purtroppo, non esiste una formula magica per poterle acquistare facilmente. Ci sono, però, alcune rare occasioni in cui potete provare a portarvi a casa una scheda founder al prezzo di lancio.

scheda video RTX 3090

Si tratta di un evento molto raro, limitato, ma non del tutto impossibile. In maniera non programmata, infatti, alcuni store online mettono a disposizione delle schede founder senza alcun tipo di rincaro. Se non avete fretta e non dovete cambiare la vostra scheda urgentemente, potete attendere e provare la fortuna in uno di questi drop.

Ray-tracing, che cos’è?

Alcuni di voi saranno già ferrati sull’argomento, ma altri potrebbero non averne una chiara idea. Dunque, che cos’è il ray-tracing? Ne abbiamo davvero bisogno? Capire la differenza e capirne l’utilità, potrebbe darvi un ulteriore aiuto nella vostra scelta.

Senza scendere troppo nel dettaglio tecnico, possiamo dire che il ray-tracing basa la sua tecnologia sul tracciamento dei raggi durante il loro percorso e tiene conto della loro interazione con gli oggetti attorno. Per questo motivo, la tecnologia può simulare l’illuminazione di scenografia e oggetti rappresentandone perfettamente ombre, riflessi e luce indiretta.

Non solo la luce viene studiata e riprodotta in maniera diretta, ma anche indiretta. Nel caso in cui venga a contatto con i riflessi di altri oggetti, o con le loro ombre, essa si modifica e muta. In parole ancora più semplici, il ray-tracing è in grado di riprodurre perfettamente non solo le ombre, ma anche i riflessi e le interazioni tra gli oggetti. Il risultato? Una scena che sembra perfettamente identica alla realtà.

A livello visivo si tratta di un miglioramento percettibile e anche molto apprezzabile. Sebbene inizialmente il ray-tracing non fosse particolarmente sfruttato, attualmente troviamo diversi titoli che lo supportano. Prima di acquistare una nuova scheda video, dunque, è importante capire se i giochi a cui vogliamo giocare sfruttino tale tecnologia oppure no. Nel caso in cui i titoli scelti ne siano privi, allora non è sicuramente un fattore da considerare con tanta importanza.

Ci sono altre opzioni per comprare una scheda video?

Purtroppo, non esistono altre opzioni per acquistare una scheda video a prezzo di listino. Certo, potete provare a comprare qualche usato per risparmiare qualcosa, ma state attenti: molte delle schede messe in vendita dai privati sono state sfruttate per il mining. In sostanza, sono state utilizzate per moltissime ore a pieno carico. Per risparmiare meno di 50€, non ne vale di sicuro la pena.

Se, però, il vostro computer è davvero molto vecchio e avete necessità di fare un update completo, allora potete pensare all’acquisto di un pre-assemblato. In generale, acquistare un computer già assemblato è meno conveniente, ma anche decisamente più comodo. In questo periodo, inoltre, ci sono alcune occasioni in cui potrete avere l’ultimo modello di scheda a un prezzo non così eccessivo e, soprattutto, senza dover attendere tempi troppo lunghi. Non è una soluzione conveniente se cercate solo la GPU, ma se dovete rifare un PC da zero, potrebbe fare al caso vostro e vi risparmierebbe un po’ i drammi purtroppo ancora attuali nel trovare una GPU a un prezzo onesto.

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Tutto sulla Ram del nostro Pc

Vuoi sapere tutto sulla Ram del tuo Pc? Leggi questa guida.

Partiamo dal presupposto che tu non sappia bene cosa sia una memoria RAM e quale sia la sua funzione. Quindi, per capire come sapere la Ram del PC (tipo, quantità e banchi) è importante che tu conosca la sua funzione e dove questa si trovi all’interno del computer per poterla eventualmente sostituire.

Se possiedi già questa conoscenza di base e vorresti solo capire come utilizzare le funzioni di Windows 10 o un software che ti restituisca delle informazioni più dettagliate, puoi saltare il prossimo paragrafo introduttivo.

Qualora fossi interessato a comprendere il funzionamento della RAM, ti ricordo che quest’ultima è la sigla di Random Access Memory. Si tratta di una memoria volatile, ossia che conserva delle informazioni fino a quando viene fornita della corrente per mantenerla attiva. Cosa che non succede ad esempio ad un Hard Disk che conserva i dati anche a computer spento.

Conoscere il tipo di RAM del nostro PC: Windows 10

La memoria volatile in questione è installata sulla scheda madre del computer e sostituirla è davvero semplice. Prima di fare qualsiasi operazione, però, è bene che tu conosca la componente già installata all’interno e capisca quindi che cos’è la RAM del PC. Una volta identificata la scheda utilizzata, potresti pensare di cambiarla e magari aumentare la capacità a disposizione e le prestazioni del sistema.

A partire dai sistemi operativi di Windows 10 e 8.1, abbiamo la possibilità di ottenere delle informazioni relative alle prestazioni e all’utilizzo delle componenti attraverso lo strumento gestione attività. Nel tempo, questa funzione è stata ampliata così da offrire agli utenti la possibilità di monitorare l’attività del PC come quella della memoria RAM.

Gestione attività

Ram del nostro Pc

Come puoi notare dalla foto sopra stante, dal mio PC di lavoro ho potuto visualizzare con gestione attività delle informazioni generali sulla RAM. Infatti, nella gestione attività otterrai informazioni sull’utilizzo, sulla capacità, sul tipo e altri dettagli relativi alla memoria installata.

Per accedere a queste informazioni e allo strumento messo a disposizione da Windows 10, ti basterà cliccare sulla tastiera CTRL + ALT + CANC. A questo punto, nella nuova schermata ti basterà cliccare su Gestione Attività. Oppure, esiste una scorciatoia che aprirà immediatamente il tool. Questa consiste nel premere CTRL + SHIFT + ESC e non dovrai far altro, poi, che dirigerti sulla voce prestazioni/memoria.

Come sapere la RAM del PC: cambiare memoria?

Nella scelta di una nuova RAM dovresti tenere ben presente la CPU che utilizzerai, che essa sia Intel o un Ryzen di AMD di ultima generazione. La precisazione sulla generazione non è un caso perchè tra una famiglia di processori e l’altra ci sono delle differenze importanti.

cpu ram

Nei Ryzen, ad esempio, della prima generazione, basati su architettura zen, si potevano gestire (con alcuni problemi all’inizio) delle RAM DDR4 in dual channel fino a 2667 MHz. Un grande passo avanti è stato fatto con la generazione dei ryzen 3000 con una potenza maggiore, calore minore e migliore gestione delle RAM grazie ad un Infinity Fabric di seconda generazione.

Anche nei nuovi processori Ryzen di quinta generazione ci sono importantissimi novità riguardanti le frequenze alte e le memorie Dual Rank. Quindi, è importante che tu conosca le migliori ram per Ryzen in base alla generazione della CPU posseduta per assicurarti il massimo delle prestazioni possibili.

Come capire se la RAM è DDR3 o DDR4

Nella visualizzazione delle informazioni della RAM salta all’occhio una dicitura che riguarda il tipo di RAM utilizzata. Ebbene, non tutti conoscono le differenze tra memorie DDR3 e le più recenti DDR4. Quindi, se anche tu rientri tra questi utenti ti farà sicuramente piacere sapere in breve le loro caratteristiche.

ramd ddr3
ram ddr4

Le nuove memorie DDR4 presentano una minore latenza e minor consumo da parte del PC ed una frequenza di base maggiore rispetto alle vecchie schede DDR3. La parte più importante da sapere, però, è che una scheda madre può supportare solo una delle due tipologie perché le schede necessitano di un ingresso completamente differente.

Ma come faccio a capire che tipo di memoria posseggo? Ebbene, un suggerimento viene dato già nella gestione attività di Windows 10, ma se preferisci approfondire oltre le caratteristiche della tua memoria ti suggerisco uno strumento gratuito chiamato: CPU-Z. Quest’ultimo ti darà informazioni relative alla RAM, ma anche ad altre componenti del tuo computer.

CPU-Z

cpuz

Nella scelta delle relative componenti di un PC è bene avere in testa l’idea che la cosa più grave da fare è quella di pensare di comprare i “migliori prodotti” senza avere un’idea di come questi lavorino insieme. Quindi, non perdere l’occasione di approfondire le conoscenze sul tuo computer grazie anche a tool come questo.

CPU-Z è un software freeware progettato per i sistemi Android e Windows. All’interno del suo sito puoi trovare la versione zip del programma dove ti basterà avviare il file all’interno della cartella e iniziare ad analizzare il PC.

Nella sezione dedicata alla memoria otterrai informazioni generiche relative alla RAM. Per ottenere informazioni aggiuntive come il produttore della memoria, il numero di serie ecc… Basterà cliccare su SPD e otterrai un quadro completo e dettagliato della tua componente.

Puoi scaricare l’ultima versione del software facilmente sul sito ufficiale. Verifica di utilizzare le versione giusta del tuo sistema operativo (32 o 64 bit).

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