Oggi vi mostreremo in questo articolo le migliori App del 2021 secondo Google, dal benessere psicofisico ai progetti multimediali.
Come si può leggere nella pagina del blog di Google sono state selezionate non le App più scaricate, ma quelle che, secondo gli esperti di Google, hanno apportato un contributo significativo alla vita delle persone.
Vediamo insieme quali sono le migliori App del 2021:
App 1: PHOTOROOM
Uno studio fotografico in un’App: ritaglia la figura o l’oggetto con un tap, modifica lo sfondo e miglioralo.
Da quando le fotocamere sono diventate i veri punti di forza degli smartphone, anche le App di modifica sono migliorate, al punto da essere usate anche da molti professionisti dell’immagine per ottimizzare i loro lavori.
PhotoRoom Studio Foto Editor è presente nella classifica delle migliori App di Google come “App essenziale per la vita di tutti i giorni” e in effetti può diventare preziosa proprio perché cambia quasi ogni giorno.
Si tratta di una classica App per l’editing delle immagini, aiutata da un algoritmo che compie il grosso del lavoro sui server dello sviluppatore.
Tutto parte da una nostra fotografia, una volta caricata viene eliminato lo sfondo che potrà essere sostituito con uno dei tanti temi disponibili nell’App, come ritratti anni 70 oppure quello Copertina di rivista.
Uno dei punti di forza dell’App sono le video guide, che spiegano chiaramente come cambiare lo sfondo, aggiungere un’ombra o esportare più immagini.
La versione gratuita è già molto ricca, ma se passiamo a quella Pro, potremo eseguire ritagli in HD e avere a disposizione altri template.
App 2: BLOSSOM
Identifica le piante e ricevi suggerimenti per la loro cura. Con un promemoria per innaffiamento e pulizia.
Non tutti hanno il pollice verde e la capacità di curare le piante che hanno in casa o nel giardino.
Un’App come Blossompermette di identificarle dopo averle inquadrate con la fotocamera del telefono, e di ricevere le informazioni necessarie al loro benessere.
Blossom non è certo l’unica App che utilizza l’Intelligenza Artificiale per identificare una pianta, ma è sicuramente la prima che usa questa informazione come punto di partenza. Una volta ricevute le informazioni relative a innaffiamento, fertilizzazione e rinvaso, potremo anche visualizzare direttamente sullo smartphone una notificache ci ricorda quando è ora di prenderci di nuovo cura della pianta.
Naturalmente se ne conosciamo già il nome potremo inserirlo direttamente nell’App.
Un’altra funzione particolarmente utile è Light Meter, cioè la misurazione della luminosità. In pratica puntando la fotocamera sulla pianta appena identificata potremo sapere se riceve abbastanza luce. Quest’ultima in realtà è una funzione Premium, potremo comunque provarla selezionando l’abbonamento di prova valido tre giorni. Al termine potremo decidere se annullarlo o proseguirlo al costo di 20 euro l’anno.
App 3: CANVA
Migliaia di modelli gratuiti per costruire una storia Instagram, una locandina o anche un biglietto da visita.
A differenza delle altre App presenti nella classifica delle “Migliori App del 2021 secondo Google”, Canva non è certo nuovissima.
Si tratta di un progetto che ha ormai quasi 10 anni di vita, essendo nato come strumento di progettazione grafica sul Web. Canva ha però avuto la capacità di rinnovarsi e offrire ogni anno nuove e utili funzioni.
Il suo obiettivo è quello di aiutare a realizzare progetti grafici di ogni tipo utilizzando modelli a disposizione di tutti.
Negli ultimi anni l’attenzione si è spostata maggiormente sulla creazione di Storie Instagram di grande impatto grazie a effetti speciali che permettono di ottenere video originali partendo da una singola immagine fissa.
Per prima cosa, dobbiamo selezionare il tipo di progetto che vogliamo realizzare tra quelli disponibili, che comprendono post e storie sui social ma anche video per dispositivi mobili, loghi,poster e locandine pubblicitarie e Curriculum.
Abbonandosi si ha la possibilità di altri supporti grafici e consente di lavorare a un progetto insieme al proprio team di colleghi.
App 4: BIRD ALONE
Un amico virtuale pennuto con cui scambiare pensieri su quello che ci accade, scrivere poesie, fare disegni.
Di personaggi virtuali con cui interagire ce ne sono stati molti fin dagli albori dell’informatica. Solo che grazie al progredire della potenza dei processori e degli algoritmi di simulazione, oggi è possibile avere con loro un rapporto decisamente più intenso.
È questo il caso di Bird Alone, un’App che è risultata tra le più gradite da persone di tutto il mondo e di cui abbiamo un’ottima localizzazione in lingua italiana. Il concetto è quello di diventare amici dell’uccello più solitario del mondo con cui divertirsi a raccontare storie, scrivere poesie, fare disegni e anche musica.
Come avviene con i personaggi virtuali, servirà del tempo per conoscersi ma poi ci affezioneremo sicuramente a questo pappagallino dalle penne in cerca di amicizia. E quando saremo tristi o avremo una brutta giornata potremo essere certi che il nostro amico virtuale ci aiuterà a migliorarla.
Andando avanti con la simulazione, potremo interagire con il territorio circostante, a partire dalle cascate e dai tanti boschi.
L’App sincronizza l’orario del giorno e della notte e anche la nostra localizzazione reale.
Il 2021 è finito e porta con sé una quantità infinta di ricerche su Google. Se anche tu ti stai chiedendo quali sono state le parole più cercate nel 2021 non puoi perderti questo articolo.
Parole dell’anno per l’Italia
Per quanto riguarda le parole più cercate su Google in Italia, al centro delle ricerche abbiamo lo sport, merito del calcio che è da sempre una delle passioni degli italiani, ma anche del tennis grazie ai risultati ottenuti da Matteo Berrettini, che troviamo al decimo posto tra le parole più cercate.
La classifica delle 5 parole più cercate:
Serie A
Europei
Classroom
Raffaella Carrà
Champions League
Personaggi più cercati su Google
Il centro delle ricerca rimane sempre il calcio anche per i personaggi, ma questa volta si aggiunge la musica. Al quinto posto abbiamo infatti i Måneskin che abbiamo visto trionfare prima al Festival di Sanremo e poi all’Eurovision Song Contest, un anno meraviglioso per la band romana che ha girato il mondo in tour. Al decimo posto torna lo sport con Marcell Jacobs, l’atleta azzurro che ha vinto alle Olimpiadi di Tokyo, aggiudicandosi la medaglia d’oro nei 100 metri maschili e nella staffetta.
Christian Eriksen
Matteo Berrettini
Mario Draghi
Gianluigi Donnarumma
Måneskin
Ricerche Google sul come…
Tra le domande sul “come…” troviamo al primo posto “Come fare lo Spid” domanda a cui abbiamo risposto in un altro articolo di cui ti lascio il link. Tra le ricerche degli italiani del 2021 mantengono posizione alte nella classifica gli argomenti che ruotano attorno al Covid-19, abbiamo cercato come ottenere il Green Pass (certificato digitale che permette di accedere ai servizi pubblici, luoghi i lavoro e eventi), e come prenotare il vaccino. Gli italiani si sono chiesti anche come finisse il cartone Masha e Orso e come scrivere un Curriculum.
Ecco la classifica sulle ricerche:
Lo SPID
Green Pass
Uno screen sul PC
Domanda ATA
Cubo di Rubik
Dopo lo sport tra le passioni degli italiani c’è sicuramente la cucina qui di seguito puoi leggere le 5 ricerche Google più effettuate:
La pizza in casa
Il pesto in casa
La besciamella
La conserva di pomodoro
Il sushi in casa
Addii del 2021
Il 2021 è stato anche un anno di addii tra le ricerche di Google. Ci hanno lasciato personaggi del mondo della musica e dello spettacolo. Al primo posto troviamo Raffaella Carrà, cantante e conduttrice italiana tra le più amate. Carrà è stata una pioniera, “regina della televisione italiana” e anche una grande sostenitrice dei diritti civili.
Ecco la classifica delle ricerche:
Raffaella Carrà
Michele Merlo
Franco Battiato
Gino Strada
Carla Fracci
Cosa significa…? ricerche su Google
In questa ricerca di Google, troviamo al primo posto il DDL Zan, il disegno di legge contro l’omotransfobia proposto dal deputato Alessandro Zan. La proposta bocciata in senato sarebbe andata a modificare due articoli del Codice Penale, considerando come aggravanti le discriminazioni su: sesso, genere, orientamento sessuale, disabilità. Rimane in cima anche il tema del lockdown, tra le ricerche abbiamo infatti “Cosa significa zona rossa rafforzata?”.
Di seguito la classifica delle 5 ricerche più effettuate:
DDL Zan
Zona rossa rafforzata
Resilienza
Transgender
Endemico
Queste sono le ricerche degli italiani. Se sei curioso e vuoi scoprire le ricerche più effettuate in tutto il mondo puoi trovarle in questa pagina.
Digitalizza le vecchie foto stampate senza riflessi prima che si rovinino con un’app intelligente che non si limita solamente a scansirle.
Le stampe fotografiche, soprattutto quelle più vecchie, sono fantastiche da vedere e rivedere, ma hanno il limite che con il tempo tendono a deteriorarsi. Per questo motivo è consigliabile scansirle al più presto in modo da archiviarle e proteggerle praticamente all’infinito. La soluzione più semplice, se abbiamo a disposizione un classico scanner piano o anche una stampante multifunzione, resta quella di scansirle e trasferirle sul PC.
In realtà, però, si possono ottenere risultati ancora migliori grazie alle app che aggiungono l’intelligenza artificiale alla semplice cattura della foto. Nel Play Store di Android sono moltissime le app dedicate alla scansione e al recupero delle fotografie. Noi però questa volta abbiamo voluto provare un’app di Google come FotoScan che, oltre a permettere di catturare nel modo migliore qualsiasi foto, ha anche l’indubbio vantaggio di essere completamente gratuita.
Niente riflessi
Insieme ai graffi e ai segni del tempo, uno dei maggiori problemi per chi vuole digitalizzare vecchie foto stampate con il proprio smartphone è costituito dai riflessi. Soprattutto se usiamo il flash, in modo da avere un’illuminazione ottimale, è praticamente certo che qualche riflesso risulterà nella scansione. Teoricamente sarebbe possibile eliminarlo a posteriori. In pratica è molto più semplice farlo prima, utilizzando un’app come quella di Google che ci fa riprendere la stessa immagine da quattro angolature diverse in modo da ottenere alla fine un risultato ottimale.
Oltre a catturare la fotografia, anche se questa si trova su un tavolo, l’app si occupa di ritagliarla nella maniera migliore. Inoltre ci lascia comunque la possibilità di agire direttamente sul “taglierino” se il risultato non è gradito. Naturalmente, siccome entra in gioco l’intelligenza artificiale, la risoluzione finale dell’immagine potrebbe essere inferiore rispetto a quella ottenibile con un classico scanner piano. Tuttavia in compenso la resa dei colori e delle luci sarà decisamente migliore. Per ottenere questo risultato Google utilizza le stesse tecniche di “fotografia computazionale” usate dalla funzione Panorama degli smartphone, che mette insieme più immagini per costruire una foto panoramica.
L’operazione di unione delle immagini avviene sui server di Google per cui servirà una connessione attiva e ci saranno i soliti problemi di privacy che comunque sono ben conosciuti a chi sincronizza le proprie fotografie in cloud. Se invece volessimo anche eliminare graffi e segni presenti sulla fotografia, dovremo ricorrere a un programma di ritocco evoluto come Photoshop. Oppure, per i difetti meno evidenti, anche a un’app specifica come Photo Retouch che consente anche di eliminare eventuali oggetti che disturbano l’immagine.
L’elaborazione dell’immagine catturata con la fotocamera avviene nei server di Google
Trattandosi di un’app realizzata da Google, FotoScan non richiede registrazioni particolari. Una volta installata, verrà visualizzato un breve tutorial in italiano che spiega molto semplicemente come funziona l’app. In pratica, si tratta di scattare quattro fotografie spostando la fotocamera su un cerchio alla volta (mostrato sullo schermo) in modo da eliminare fastidiosi riflessi e salvare l’immagine migliore. Nella prima cattura si vede bene come la fotografia presenti almeno due riflessi luminosi particolarmente evidenti. Per eliminarli dovremo semplicemente cliccare sull’icona di scatto in basso e seguire le istruzioni in italiano presenti sull’immagine.
Immagini pulite in pochi passi
Come impostazione standard è attivo sia il flash che la modifica da remoto sui server di Google. Rimane comunque possibile escludere entrambe le opzioni, in questo modo avremo sicuramente molti meno riflessi ma allo stesso tempo l’immagine risulterà anche meno luminosa. Se poi non vogliamo che la foto venga elaborata da Google perché teniamo alla nostra privacy, potremo ritagliarla direttamente con lo strumento Taglierino che è integrato all’interno dell’app.
Come si vede dalla seconda immagine, ci siamo spostati sul secondo cerchio come richiesto dall’app. Una volta mossa la fotocamera, dovremo aspettare qualche secondo affinché l’immagine possa essere elaborata dai server di Google e poi potremo passare al cerchio successivo. Al termine dell’acquisizione delle immagini l’app provvederà anche al ritaglio automatico della fotografia e alla correzione prospettica se l’immagine non dovesse risultare esattamente in piano. Può capitare che l’operazione di ritaglio non sia perfetta, e per questo l’app ci lascia la possibilità di modificarla direttamente utilizzando i cursori a forma di cerchio presenti negli angoli dell’immagine.
Oltre a non inclinare lo smartphone durante la scansione, è importante sistemare la foto su una superficie piana che sia in contrasto con la foto stampata. È chiaramente sconsigliabile catturare immagini di fotografie che si trovano in porta foto in vetro. Secondo Google è anche importante assicurarsi che il flash sia attivo in modo da rimuovere ombre e riflessi dalla nostra vecchia foto stampata e ottenere in generale delle foto migliori durante la digitalizzazione.
Nella terza immagine in alto possiamo vedere come Google abbia ritagliato in maniera corretta i bordi dell’immagine, lasciandoci comunque la possibilità di modificarli.
Google Foto
Una volta salvata l’immagine, la potremo salvare automaticamente all’interno di Google Foto e quindi nel cloud Google Drive, oppure condividerla con i nostri contatti social o ancora attraverso la posta elettronica. Una volta installata l’app non saremo sempre costretti ad aprirla per scansire le immagini, ma potremo farlo direttamente dall’app Google Foto selezionando la voce Raccolta e da qui facendo tap prima su Utilità e quindi su “Scansiona Foto” con FotoScan. Rispetto a uno scanner classico, il vantaggio è sicuramente quello della velocità e della precisione nel rimuovere riflessi e artefatti. Il limite è la definizione che risulterà inferiore all’originale. Nel nostro caso l‘immagine che abbiamo scansito è stata ridimensionata a una risoluzione di 1.500×2.000 pixel rispetto a quella originale di 3.000×4.000 pixel. Si tratta, in pratica, di un dimezzamento della risoluzione che comunque a nostro parere non va a influire particolarmente sull’effetto finale.
Nell’ultimo periodo le caratteristiche per lo smartphone perfetto sono cambiate, se prima eravamo alla ricerca di una fotocamera potente, oggi le esigenze non sono più le stesse… Per scoprire come continua a leggere l’articolo!
Cambiano le esigenze
A causa del lockdown e del distanziamento sociale forzato abbiamo dovuto imparare a fare tutto online. Prima la scuola e il lavoro erano un posto dove staccare dallo smartphone, oggi con le lezioni online e lo smartworking siamo decisamente sempre connessi.
Se bastava un qualunque device per leggere le news, controllare i nostri profili social e le chat, in questi mesi vi sarete sicuramente accorti che gli smartphone più datati hanno difficoltà a stare al passo con le nostre esigenze.
Le difficoltà degli smartphone datati
Le difficoltà possono essere principalmente di due tipi: problemi di memoria e problemi di batteria. Alcuni modelli hanno pochi GB a disposizione e inoltre non hanno la possibilità di espandere la memoria, per questo motivo determinate app che richiedono parecchio spazio non possono essere utilizzate. Avere il dispositivo con la memoria piena porta inoltre a un rallentamento generale del dispositivo.
Il secondo problema è la batteria che si scarica subito. Se infatti uno smartphone appena comprato può durare fino a 24 ore, dopo qualche anno la potenza della batteria scende fino ai casi peggiori, in cui lo smartphone dura solo poche ore al giorno. A proposito di questo ti lascio il link a un articolo in cui spieghiamo come allungare la vita al tuo cellulare.
Come trovare un buon smartphone
Fino a poco tempo fa la caratteristica principale per scegliere uno smartphone era sicuramente la risoluzione della fotocamera, oggi la ricerca si sposta verso un dispositivo con più memoria, più veloce e soprattutto con più batteria.
Ti starai sicuramente chiedendo come capire se la batteria di un cellulare è buona, ad oggi potremmo considerare una buona batteria tutti gli smartphone con una batteria superiore ai 4.000mAh. Questa caratteristica può cambiare di anno in anno grazie all’avanzamento tecnologico. Sappi però che maggiore è l’amperaggio della batteria, e maggiore è il suo ingombro, e questo incide molto sul peso dello smartphone.
Per quanto riguarda invece la memoria ne esistono di due tipi: una è la RAM che con Android ad esempio ha 4 gigabyte (GB) che possono essere soddisfacenti per le attività di base. Se aumentiamo la quantità di RAM avremo maggiori capacità del dispositivo di gestire più app contemporaneamente.
La seconda è la memoria interna che serve a memorizzare in modo permanente i dati sullo smartphone. Qua è dove vengono salvate le nostre app e i dati delle stesse, documenti, foto e video e musica… Se non vuoi trovarti senza spazio a disposizione e sei una persona che utilizza molto il cellulare ti consiglio di partire con 64GB.
Alcuni modelli di cellulare supportano anche una espansione della memoria interna attraverso le microSD. In questo link puoi vederne di diversi tipi. Questo ti permette anche di trasferire i dati su un nuovo cellulare senza problemi, spostando solamente l’SD.
Se sei arrivato fino a qui, finalmente sai quali sono le caratteristiche per avere un buono smartphone adatto alle tue nuove esigenze.
A partire dal 23 novembre 2021 lo smart speaker di Apple diventa finalmente disponibile in Italia! Leggi l’articolo per sapere le sue funzionalità.
HomePod mini: cos’è?
HomePod mini è il piccolo assistente intelligente ideato da Apple. Le dimensioni non contano! Lo speaker, di soli 8,43 cm di altezza, in grado di diffondere il suo audio a 360 gradi in ogni angolo della stanza. Ha un design sferico e un rivestimento di tessuto a rete disponibile in cinque colori: grigio siderale, blu, giallo, arancione e bianco. HomePod mini presenta una superficie in vetro bianco retroilluminata dotata di un’interfaccia per gestire Siri e la musica con comandi touch.
Alcune funzionalità
Apple progetta HomePod mini come dispositivo per la musica. Lo speaker infatti funziona con Apple Music, Apple Podcast e stazioni radio per qualsiasi genere di canzoni vogliate ascoltare. Inoltre, se possiedi più HomePod mini, hai la possibilità di ascoltare la stessa musica in tutta la casa, o, in alternativa, un brano diverso per ogni stanza.
HomePod mini ha la funzione interfono, che permette di mandare messaggi vocali ad altri HomePod mini in altre stanze, ma si collega anche con iPhone, iPad, Apple Watch, AirPods e CarPlay.
Lo smart speaker offre interazione con tutti i dispositivi Apple per un’esperienza personalizzata ad ogni utente. Grazie all’intelligenza di Siri, è possibile gestire gli accessori di domotica (ovvero di automazione della casa). È facilissimo! Ad esempio, per accendere le luci tutto quello che bisogna fare è dire: “Ehi Siri accendi le luci”.
Queste sono solo alcune delle incredibili innovazione di HomePod mini, per scoprirle tutte visita il sito Apple.
Prezzi
Il prezzo di HomePod mini è di 99€, prezzo più alto rispetto alla concorrenza, ma più basso rispetto a tutti gli altri prodotti Apple. Se vuoi comprare HomePod mini puoi recarti in tutti i negozi di elettronica oppure sul sito ufficiale. Ti lascio il link per acquistare lo smart speaker da Apple.
Per creare delle foto a mosaico su Instagram abbiamo a disposizione delle applicazioni e programmi da usare sul tuo smartphone o sul PC.
Ti sei mai chiesto come creare un profilo Instagram accattivante e fare in modo che le persone che lo visitano non lo considerano noioso? Avere una bacheca noiosa e poco interessante sicuramente farà andar via molti utenti. Per tale motivo dovresti avere un account diverso dagli altri, che generi curiosità in chi lo visita con scatti coerenti ed omogenei rispetto al profilo stesso.
Instagram puzzle
Creare un feed che spicca per qualità e unicità sicuramente aumenterà la visibilità del tuo profilo Instagram. Ma cosa fare per avere un bel profilo Instagram? Grazie ad una tecnica moderna, definita Instagram Puzzle, puoi creare in pochi minuti un bellissimo collage di più foto. Con questa funzione le fotografie una volta scomposte in più parti vengono pubblicate nel feed in maniera sequenziale e appaiano proprio come un unico mosaico.
Se sei curioso di sapere come creare foto mosaico su Instagram ti diciamo subito che non è possibile farlo direttamente sul social network, ma esistono delle applicazioni da scaricare sul tuo smartphone e altre da utilizzare da pc che renderanno il tuo profilo Instagram davvero bello.
App per creare foto puzzle su Instagram
Se non sai come fare per creare una foto mosaico su Instagram non devi assolutamente preoccuparti perché in commercio esistono applicazioni da scaricare sia nel Google Play Store che nell’App Store di iOS. Alcuni template sono gratuiti altri a pagamento, ma entrambi ti permetteranno di modificare una foto e ricreare l’effetto puzzle su Instagram.
Instagram puzzle gratis: Photo Grid (Android/iOS)
Per la creazione di una foto mosaico su Instagram puoi scegliere GridPost. Si tratta di un’applicazione gratuita da scaricare sia che possedete uno smartphone Android che iOS. Questa applicazione sugli smartphone Android si chiama Grid Post mentre su iPhone è scaricabile da qui. Si tratta di un’applicazione molto semplice da usare e che riesce a ritagliare foto di qualsiasi forma e dimensione.
Dopo averla scaricata dal tuo App Store o su Google Play e aver dato i permessi necessari per accedere alla galleria le operazioni da seguire sono le seguenti:
Fare tap su Grip Post;
Selezionare la foto da ritagliare;
Scegliere la tipologia di griglia (3×3,3×2,3×4;3×1 ecc);
Fare tap su Next;
Selezionare la prima icona in basso a sinistra nel caso si voglia inserire più di un’immagine altrimenti fare di nuovo tap su Next;
Ritoccare la foto scegliendo uno dei filtri disponibili oppure puoi selezionare una delle icone poste in basso per ottenere l’effetto mosaico e successivamente clicca sul pulsante (✓) situato in alto a destra;
Selezionare la foto con il numero 1 e cliccare due volte su Avanti per condividerla su Instagram;
Tornare su Grid Post e ripetere l’operazione fino al completamento del puzzle su Instagram.
Questa applicazione è davvero fantastica perché ti permette di apportare numerose modifiche e creare un puzzle su Instagram davvero fantastico.
Instagram mosaico: applicazioni per Android/iOS
Per creare mosaici su Instagram ci sono anche altre applicazioni, ma ti diciamo subito che sono a pagamento. Tra le applicazioni per iOS troviamo Grids. Per smartphone Android vi consigliamo Griglie per Instagram, anche questa applicazione è a pagamento. Ovviamente le app a pagamento per costruire puzzle su Instagram hanno funzionalità diverse e consentono di creare un profilo Instagram davvero unico. Se non volete abbonarvi, comunque, Photo Grid può essere utilizzata per creare foto mosaico interessanti che faranno gola ai followers.
Programmi per foto mosaico su Instagram
È possibile realizzare un feed puzzle su Instagram utilizzando programmi come Adobe Photoshop o Adobe Illustrator. Purtroppo, questi tool non sono gratuiti bensì a pagamento. Vediamo comunque i passi da seguire per rendere una pagina Instagram accattivante:
Preparare la griglia per il puzzle: Il primo passo da compiere è quello di creare una griglia vuota a multipli di tre;
Lavorare sullo sfondo: per un lavoro ottimale scegli tonalità molto chiare come il bianco, ma anche il rosa e il grigio sono perfetti;
Selezionare le immagini che andranno in primo piano: le foto principali rappresentano la parte più importante del puzzle e in gergo vengono definite “Hero Visual”. Questa fase è molto complessa devi fare molta attenzione. Per evitare una sovrapposizione di foto ti consigliamo di scegliere una Hero Visual lasciando almeno tre griglie vuote;
Esportare ogni singola immagine: una volta creato il tuo puzzle dovresti esportare ogni singola immagine e salvarla. Per fare ciò basta andare in File>Export e selezionare la voce Save for Web.
Accedere su Instagram e pubblicare ogni singola foto sul feed. Per evitare di perderti qualche foto o di sbagliare potresti utilizzare una delle applicazioni per smartphone viste nel paragrafo precedente, come Photo Grid o Griglie per Instagram.
Google Chrome offre moltissime estensioni, alcune delle quali molto utili.
Le estensioni di Google Chrome sono dei mini software che si installano nel browser per ampliarne le funzionalità. Quali sono e la loro utilità. Scopriamolo insieme!
Google Chrome non ha di certo bisogno di presentazioni. D’altronde ci troviamo di fronte al browser più utilizzato al mondo, che in relativamente poco tempo è riuscito a conquistare la fiducia di milioni di persone là fuori. Un successo sicuramente meritato, e che deriva da molteplici fattori. Prima di tutto, è uno strumento realizzato dal colosso di Mountain View, dunque altamente pubblicizzato da quello che è uno dei colossi della rete. Inoltre, è particolarmente rapido nel caricare pagine e contenuti, gode di un’interfaccia utente accattivante ed intuitiva, e supporta tutti gli standard web più avanzati.
Senza considerare che è del tutto compatibile con le principali piattaforme desktop e mobile, per dati e informazioni sempre sincronizzate. Non solo, da non sottovalutare è pure l’alto tasso di personalizzazione che offre, sia dal punto di vista estetico, tramite temi e icone, che delle funzionalità, grazie alle cosiddette estensioni. Proprio loro sono protagoniste di questa guida, in cui esploreremo le migliori estensioni Chrome da scaricare per migliorare l’esperienza di utilizzo del browser firmato Google.
Estensioni di Google: cosa sono?
Prima di scoprire insieme quali sono le migliori estensioni Chrome da installare, è bene capire cosa siano questi preziosi strumenti messi a disposizione dalla stessa Google e da produttori terzi. Per farla molto semplice, le estensioni sono dei piccoli programmi software che si installano direttamente nel browser andando ad ampliarne le funzionalità.
E’ disponibile una vasta mole di estensioni. Sono tutte scaricabili gratuitamente e forniscono le più varie funzioni.
Per esempio se si leggono i quotidiani stranieri e si ha bisogno di una traduzione rapida, se si vuole ricevere in tempo reale notifiche sulla posta in arrivo. Oppure se si vuole avere qualunque tipo di informazioni o di utilità, le estensioni sono quello che fanno al caso nostro. Chi si intende di internet può anche progettare la propria estensione, tuttavia si presume che se state leggendo questo articolo non siate ancora pronti per questo passo. Ne parleremo eventualmente un’altra volta.
Sempre come informazione preliminare, è importante rendersi conto che non è necessario installare e utilizzare tutte le estensioni a disposizione: anzi, il consiglio è quello di concentrarsi solo su quelle realmente utili in base alle nostre esigenze, tenendo conto che ogni addon aggiunto al browser comporta un aumento delle risorse di sistema consumate in termini di RAM.
Come scegliere un’estensione di Google Chrome
Se vi siete decisi a scegliere un’estensione per rendere ottimizzare al meglio la vostra esperienza di navigazione con Google Chrome, è necessario che consultiate questo link . Questa è la pagina ufficiale di Google che riepiloga tutte le estensioni attualmente disponibili (ogni browser ha una pagina ufficiale dedicata: ecco quella per Firefox e quella per Internet Explorer. Tuttavia in questo articolo ci interessiamo di Chrome). Come si può vedere dall’immagine, nelle pagina principale le estensioni sono raggruppate per diversi criteri. E’ possibile entrare in ognuno di questi (popolarità, più recenti, le migliori, in primo piano) per avere a disposizione un elenco completo.
In più, non tutte le estensioni di Chrome sono totalmente affidabili, soprattutto in termini di privacy. Per funzionare, infatti, richiedono dei permessi specifici, che possono essere più o meno avanzati e avere accesso completo ai dati di navigazione. È quindi consigliabile installare componenti di questo tipo solo se siamo convinti al 100% della bontà della loro provenienza.
Le migliori estensioni su Chrome
Fatte le dovute premesse, possiamo ora immergerci nell’universo delle migliori estensioni Chrome. Quelle che, di fatto, vale la pena installare sul proprio browser web di fiducia. Come già accennato, la raccomandazione è quella di non installarle tutte, ma di individuare tra quelle consigliate le più indicate per le nostre particolari esigenze.
La lista presente poco più in basso spazia tra addon di diversi produttori e dalle svariate feature, che possono rendere Google Chrome realmente più completo per ogni tipologia di utente.
LastPass – gestore password
Tra le migliori estensioni per Chrome, non poteva di certo mancare un gestore password. Tra i tanti servizi validi che offrono funzioni simili, spicca nella massa LastPass, particolarmente efficace per conservare e nascondere tutti i nostri dati di accesso ai vari siti che siamo soliti visitare.
L’obiettivo di un addon di questo tipo è quello di avere a disposizione password per i diversi account sempre diverse e difficili, che per di più non dovranno essere ricordare a memoria. Sarà infatti lo stesso LastPass ad inserirle al posto nostro, rendendoci la vita più semplice e soprattutto più sicura.
HTTPS Everywhere
A chiunque di noi sarà capitato di imbattersi in un sito la cui navigazione non è sicura. Per ovviare al problema, tra le estensioni di Google Chrome è presente anche HTTPS Everywhere. Il programma permette di forzare la navigazione sui siti classificati come non sicuri, consentendo l’utilizzo della versione più sicura della pagina di nostro interesse, vale a dire quella che utilizza il protocollo HTTPS. L’estensione va lasciata sempre attiva in background, ed è molto semplice da scaricare e installare.
The Great Suspender
Tra le svariate estensioni di Chrome, una molto utile è anche The Great Suspender, pensata per gli utenti più disordinati. L’addon, non a caso, va a rivelarsi assai prezioso quando siamo soliti navigare su più schede contemporaneamente, utilizzando di riflesso molte risorse del nostro dispositivo.
The Great Suspender permette di mettere in pausa una scheda e liberare la memoria dai dati caricati. Naturalmente l’estensione ci lascia impostare liberamente il suo tempo d’azione, mentre per riprendere la normale navigazione del sito basterà ricaricare la pagina o cliccare direttamente sull’icona di pausa.
Grammarly
Grammarlynon è solo un’estensione di Chrome. Il programma è infatti disponibile per tutti anche come applicazione standalone o come servizio diretto sul sito web. Quando viene utilizzata su Google Chrome, va a controllare tutti i testi che scriviamo in lingua inglese, correggendoli al posto nostro. L’aspetto più interessante è che la correzione non è limitata solo alla scrittura di una parola in particolare, ma sull’intero testo.
L’addon andrà quindi a proporci di riformulare la frase in modo migliore, dandole senso e intonazione corretti. Possiamo inoltre scegliere la scrittura cambiando tono tra quello formale, amichevole o neutrale, selezionando pure la scrittura con un inglese classico britannico, americano o canadese.
Session Buddy
Nella lista delle migliori estensioni per Chrome dobbiamo citare anche Session Buddy, con cui creare il salvataggio di una nostra sessione di navigazione sul web. Questo strumento si rivela molto comodo quando tutte le schede che abbiamo aperto sul browser sono indispensabili per il nostro lavoro.
Ad esempio, possiamo conservare una sessione di navigazione mentre ci dedichiamo ad una particolare ricerca. Non solo, l’addon dispone di un sistema di sincronizzazione e di esportazione di un backup, così da spostare facilmente queste sessioni su un altro computer.
Dark Reader
Dark Reader è lo strumento giusto per tutti quelli tra noi che apprezzano la possibilità di navigare in dark mode su qualsiasi pagina si desideri. L’estensione serve per trasformare una pagina web e attivare una dark mode manuale.
Il funzionamento è molto semplice ed efficace, con un effetto visivo assai piacevole e che non interferisce con quei siti che possiedono già una modalità scura nativa, pensiamo a YouTube o alla versione desktop di Facebook. Spazio anche alla personalizzazione intervenendo su alcuni parametri, come contrasto, luminosità e scala di grigi.
MyBib
Gli studenti, quelli universitari in modo particolare, apprezzeranno sicuramente MyBib tra le varie estensioni scaricabili da Google Chrome.
Non a caso, il tool in questione è indicato per coloro che devono svolgere una ricerca online, andando a citare velocemente un sito e aggiungendolo nella bibliografia. Una volta selezionato il formato corretto, viene creato un testo già formattato da copiare e incollare nel nostro documento.
Hunter
Passiamo poi a Hunter, dedicata a chi vorrebbe contattare il servizio clienti di un sito, senza però trovare riferimenti in rete. In mancanza di contatti, l’estensione fa una scansione del web per identificare tutte le email collegate a quella pagina. Non funziona al 100% su tutti i siti, ma è efficace nella maggior parte delle situazioni, semplificandoci la vita ed evitandoci una ricerca potenzialmente infruttuosa.
Picture-in-Picture Extension
Tra le migliori estensioni di Chrome create da Google c’è Picture-in-Picture Extension, che permette di attivare la modalità Picture-in-Picture, o PiP, per i video in riproduzione nel browser. Questo significa che è potremo tranquillamente passare ad altre schede o addirittura ad altre applicazioni continuando a vedere il video in riproduzione, in un riquadro più piccolo da spostare comodamente sullo schermo.
User Agent Switcher
L’estensione di Google Chrome chiamata User Agent Switcher è utile invece quando vogliamo far credere al sito che stiamo visitando che il nostro browser è diverso da quello che stiamo in realtà utilizzando.
Uno strumento decisamente comodo quando vi è la necessità di navigare in portali molto vecchi che permettono una perfetta compatibilità solo con Internet Explorer, ormai accantonato e sostituito dal più scattante Microsoft Edge.
Altre estensioni Chrome
Per chiudere la carrellata delle migliori estensioni di Chrome, ecco qualche altro nome affidabile e funzionale. Da OneTab, che permette di raggruppare le schede aperte in un’unica pagina per riaprirle in un secondo momento, così da limitare il consumo di RAM da parte di Google; passando per BlockSite, che permette di bloccare l’accesso ai siti indesiderati, e Video DownloadHelper, estensione di Chrome per scaricare i video riprodotti in qualsiasi pagina web; arrivando poi a Pushbullet, che consente di scambiare file con Android, ricevere le notifiche dal proprio smartphone/tablet sul PC e rispondere a queste ultime direttamente dal computer.
Come disinstallare le estensioni su Google Chrome?
Quando decidiamo di rimuovere un’estensione installata nel browser Google Chrome (l’operazione si può effettuare anche con gli altri browser disponibili in commercio, tuttavia come abbiamo ricordato nei nostri articoli precedenti, in questa sede ci occupiamo del browser di Big G), è necessario procedere con pochi e semplici passi.
Innanzitutto bisogna posizionarsi sull’icona delle estensioni in alto a destra del browser, selezionare quella relativa a Google Translate e, dopo aver fatto click destro, selezionare la voce Disinstalla.
Il browser propone una finestra di conferma dell’operazione. Cliccando su Disinstalla, la situazione torna a quella che precede il Passo 3. Se l’estensione è l’unica a essere stata installata sul browser, l’icona delle estensioni sparisce definitivamente.
In questo articolo metteremo a confronto gli SSD e i tradizionali HDD, differenze tra i due tipi di supporto.
SSD vs HDD: pregi e differenze dei diversi tipi di hard disk
Lo scontro SSD vs HDD fa tornare alla ribalta il tema dello storage, sempre più importante anche nel gaming su PC.
Mentre i giocatori console devono per forza di cose gestire il poco spazio a loro concesso dalle macchine Sony, Nintendo e Microsoft, su computer la situazione è diversa. La grande espandibilità delle configurazioni permette facilmente di aggiungere GB supplementari.
Ma quale tipo di soluzione per l’archiviazione è giusto scegliere? Cerchiamo di fare chiarezza su quale supporto preferire tra SSD e HDD mettendoli a confronto su velocità, affidabilità e prestazioni con i giochi.
Le differenze fra tipi di storage
Per prima cosa, mettiamo a confronto la nomenclatura dei due supporti, SSD e HDD. Con SSD intendiamo le unità a stato solido (solid state disk), mentre con HDD intendiamo i classici hard disk (hard disk drive). Le differenze più sostanziali, però, sono ben altre. Ecco un rapido riepilogo:
In termini di velocità pura, gli SSD sono più veloci degli HDD;
Gli SSD sono più silenziosi degli HDD, a causa della loro struttura interna;
Gli SSD sono più piccoli degli HDD, per via delle componenti utilizzate;
Gli HDD sono più inclini a rompersi e a danneggiarsi, vista la presenza di parti meccaniche in movimento;
Il prezzo, una volta discriminante fondamentale nella scelta tra i due tipi di storage, ormai non è più molto differente tra una soluzione e l’altra. Gli HDD continuano a essere davvero molto economici, ma gli SSD sono acquistabili comunque a prezzi accessibili.
SSD e HDD: il confronto fra le velocità
Se la semplice risposta “gli HDD sono più lenti degli SSD” non basta, allora il discorso deve farsi necessariamente più tecnico. Ovviamente non esiste una sola velocità di funzionamento per gli SSD, quindi il confronto che andiamo a fare è relativamente teorico.
In ogni caso, un SSD standard può leggere dati a una velocità di circa 550 megabyte per secondo (MBps), e scrivere a 520 MBps. Un hard disk tradizionale, invece, può arrivare a una velocità di lettura e scrittura di circa 125 MBps.
In generale, dunque, la velocità di lettura e scrittura di un SSD è circa quattro volte superiore rispetto a quella di un HDD.
Per il gaming è meglio SSD o HDD?
Pare evidente che le unità a stato solido sono più veloci e performanti. Ma questa velocità aiuta a giocare meglio?
La risposta generale è: sì, senza dubbio. La differenza maggiore la si sente soprattutto nei caricamenti, considerata la maggiore velocità di lettura degli SSD. Una differenza che, tradotta in termini pratici, può essere anche di parecchi secondi.
Qualche anno fa, il fattore prezzo faceva comunque preferire gli HDD di grandi dimensioni. Questo perché i giochi moderni occupano sempre più spazio: il solo Red Dead Redemption 2, ad esempio, richiede 150 GB di spazio libero su disco.
Ora che il prezzo al GB dei solid state drive è sceso, anche il fattore capacità non è più così centrale. Pertanto, gli SSD sembrano essere la migliore soluzione anche in ambito gaming, soprattutto in quei giochi dove sono previsti tanti caricamenti di elementi grafici.
E per quanto riguarda l’affidabilità, quale storage è meglio?
Qui non c’è confronto: un SSD si comporta molto meglio del classico disco fisso.
Per capire perché, ci si deve rifare alla struttura interna di queste soluzioni. In un HDD, una testina gira sopra a una pila di dischi. Va da sé che un urto troppo forte potrebbe rompere la testina, che di per sé è già piuttosto fragile. In teoria, un hard disk può sopportare urti fino a 20-30 G. Non è un dato particolarmente elevato, visto che anche una semplice caduta da una scrivania può portare alla completa rovina del disco.
Gli SSD, invece, non presentano parti meccaniche in movimento, e resistono anche a urti di 1500 G. Oltre a essere più veloce, dunque, un disco di questo tipo è generalmente più resistente.
Come se la cavano SSD e hard disk insieme?
Molte configurazioni PC gaming vedono la presenza contemporanea di unità a stato solido e hard disk. Sull’SSD, ad esempio, si vanno a installare programmi e giochi. L’HDD, invece, è dedicato allo storage.
Diciamo che questa situazione oramai si sta evolvendo, considerato ancora una volta l’abbassamento dei prezzi degli SSD. Un buon modello a stato solido da 1 TB ormai ha raggiunto un prezzo abbordabile, e pertanto si potrebbe anche optare per la presenza di un solo SSD nella propria configurazione.
Senza contare che, nel momento in cui un gioco è installato su un SSD, ma deve rifarsi a dati presenti su un HDD (ad esempio file grafici supplementari), le prestazioni comunque ne risentiranno.
In definitiva, chi vince fra SSD vs HDD?
La nostra risposta tende a essere: SSD.
Ora che i prezzi sono molto più bassi che in passato, e i modelli con capacità elevata sono disponibili a un costo accessibile, non vediamo molte ragioni per non scegliere una unità a stato solido. I software girano più velocemente, l’avvio di Windows è cosa di pochi secondi, la fruizione di media complessi come i videogiochi è più rapida.
L’arrivo sul mercato dei modelli con form factor M.2, inoltre, apre nuovi scenari, soprattutto sul fronte delle prestazioni e della gestione dello spazio all’interno del case.
Per questo motivo, nella lotta SSD vs HDD, in un’ottica di gaming, non possiamo che suggerire la prima opzione.
Google Foto ha aggiunto una nuova funzione per poter nascondere foto e video che si vogliono tenere protetti da persone estranee. Se ancora non conosci questa applicazione puoi scaricarla da qui.
Come funziona?
Per vedere se il tuo dispositivo è già abilitato devi aprire Google Foto e accedere alle “Utilità”.
La cartella bloccata è una vera e propria cassaforte per le immagini. Una volta inserita la chiave di accesso non potrai visualizzare nella griglia di foto gli elementi nella Cartella bloccata. Le immagini non sono visibili tra i ricordi, nelle ricerche o negli album. Non potranno essere condivisi, non si potrà fare una copia. Inoltre non saranno disponibili per altre applicazioni sul tuo dispositivo che hanno accesso alle foto e ai video.
Nel caso in cui l’applicazione Google Foto deciderete di disinstallare l’applicazione dal vostro dispositivo, o se cancelli i dati dall’applicazione perderai tutti gli elementi presenti nella Cartella bloccata. Per salvare questi elementi, spostali dalla Cartella bloccata prima di apportare modifiche.
Sposta foto e video nella Cartella bloccata
Prima di tutto devi sapere che i backup di questi elementi verranno eliminati ma lo spostamento tocca soltanto l’elemento originale selezionato. Le eventuali copie rimangono visibili nelle posizioni in cui sono archiviate (compreso il cestino). Gli utenti che desiderano salvare foto e video saranno tenuti a spostarli fuori dalla Cartella bloccata prima di apportare le modifiche menzionate.
Per spostare le foto e i video devi selezionare quelli che vuoi inserire nella cartella. In alto a destra dovrai toccare Altro Sposta nella Cartella Bloccata. Infine tocca Sposta.
Salvare direttamente dalla fotocamera alla cartella bloccata
Questa funzione è disponibile solo per alcuni dispositivi. Procedi in questo modo:
Apri l’app fotocamera sul tuo cellulare.
Nell’angolo in alto a destra, tocca Galleria di foto Cartella bloccata .
Scatta una foto. Le foto scattate con la funzionalità Cartella bloccata vengono salvate automaticamente nella Cartella Bloccata.
Telegram ha rilasciato un nuovo aggiornamento con molte nuove funzioni interessanti. Se ancora non conosci questa applicazione puoi scaricarla al seguente link.
Riconoscimento del testo
La prima novità riguarda solo gli utenti IOS. Si tratta proprio del riconoscimento del testo sulle immagini. Una funzione molto utile per gli studenti che ora possono scambiarsi le foto degli appunti senza problemi o per lo scambio di documenti. Permette di selezionare, copiare e cercare rapidamente senza bisogno della tastiera. La funzione viene gestita in modo sicuro interamente sul vostro dispositivo.
Seconda novità: Contenuto protetto
Da adesso i creatori di contenuti possono limitare la capacità di salvare media, la possibilità di effettuare screenshot e di inoltrare i messaggi dai loro gruppi e canali. L’opzione è selezionabile dalle impostazioni. Questo permette ai creatori di proteggere le proprie foto e video che non vogliono rendere accessibili a tutti. Un’altra novità dei gruppi pubblici è poter scrivere in forma anonima. Verrà infatti mostrato al posto dell’account personale il nome del canale scelto.
Eliminare i messaggi per data su Telegram
Con questo nuovo aggiornamento si potrà eliminare i messaggi delle chat private in base a una data specifica o a un periodo di tempo, diminuendo di molto il tempo perso a eliminare le chat. Per aprire il calendario basterà toccare la barra della data che appare mentre scorri la chat. L’eliminazione dei messaggi per data è possibile sono nelle chat private ma si può attivare l’autoeliminazione dei messaggi in qualsiasi chat dopo un giorno, una settimana o un mese dall’invio.
Gestione dispositivi collegati
Per quanto riguarda la gestione dei dispositivi si potrà accedere rapidamente a Telegram Desktop e Web tramite codice QR. L’opzione è selezionabile dal menù dispositivi. Puoi trovare anche l’impostazione per scollegare automaticamente i dispositivi che rimangono inattivi dopo un certo periodo di tempo.
Infine potrete decidere quali dispositivi possono accettare chiamate o nuove chat segrete.
Formattazione testo nelle didascalie
L’ultima novità in casa Telegram ti permetterà di aggiungere la giusta enfasi ai tuoi messaggi tramite l’opzione di formattazione del testo. Potrai selezionare il grassetto, corsivo o sottolineare le frasi più importanti.
Inoltre si possono inserire anche dei link nel testo. La funzione era già disponibile su Android e arriva adesso su IOS.
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