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Carta Giovani Nazionale: tutto le info

Tutto quello che c’è da sapere sulla Carta Giovani Nazionale, come ottenerla e soprattutto come funziona, tutte le info.

Negli ultimi giorni si trovano in rete diverse info che riguardavano il lancio della cosiddetta Carta Giovani Nazionale.. Purtroppo ci sono diverse informazioni contrastanti a riguardo, tra cui i limiti di età entro il quale è possibile sottoscriverla e gli sconti e agevolazioni offerti.

Indice

Requisiti

La Carta Giovani Nazionale, come suggerisce il nome, è un nuovo strumento digitale pensato per i giovani, in grado di offrire un accesso agevolato a diversi servizi, con alcuni vantaggi e sconti mirati.

Questo nuovo strumento digitale è destinato a tutti i giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni. Il suo scopo principale è quello di avvicinare maggiormente i giovani alla cultura e allo stesso tempo agevolare l’accesso a determinati beni e servizi grazie a sconti e agevolazioni dedicati.

Vale sia per coloro che sono cittadini italiani, che europei. Considerato che l’attivazione della Carta Giovani Nazionale avviene esclusivamente tramite l’app IO, è indispensabile essere in possesso di un’identità digitale (SPID o CIE) per autenticarsi.

A cosa serve?

La Carta Giovani Nazionale permette di accedere a sconti e agevolazioni su attività culturali, servizi di ristorazione, alloggi, negozi e trasporti, e può essere attivata online in qualsiasi momento.

La carta è valida online e su tutto il territorio nazionale. Si può scaricare direttamente sull’App IO, è attiva senza soluzione di continuità e ha valenza su tutto il territorio nazionale.

La Carta Giovani Nazionale è un’iniziativa promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale. È stato il Decreto del Ministro per le politiche giovanili e lo sport del 27 febbraio 2020 ad istituirla seguendo quanto previsto dall’articolo 1, comma 413, della Legge 27 dicembre 2019, n. 160 (Legge di Bilancio 2020).

Inoltre, fino ai 31 anni di età (compiuti), la Carta Giovani Nazionale aderisce al circuito EYCA (European Youth Card Association). Utilizzando il numero della carta sugli e-commerce o negozi fisici aderenti, sarà possibile ottenere sconti e agevolazioni, anche per attività culturali, trasporti, ristorazione e servizi di alloggio, non solo in Italia, ma anche in altri paesi europei aderenti all’iniziativa.

Inoltre, questa carta digitale ti darà accesso anche a tanti programmi di volontariato e di inserimento nel mondo del lavoro, in modo tale da aiutare i giovani a inserirsi al meglio nel mondo lavorativo. Potrai, ad esempio, anche ottenere dei finanziamenti per il tuo progetto imprenditoriale.

La carta sarà valida fino al compimento del trentacinquesimo anno di età.

Carta Giovani Nazionale: come ottenerla

Carta Giovani Nazionale

L’attivazione della Carta Giovani Nazionale avviene esclusivamente tramite l’app IO e per richiederla gratuitamente è quindi necessario essere in possesso di un’identità digitale (SPID o CIE). Per scaricare l’App IO si può consultare questa pagina dallo smartphone nel caso di sistemi Android, altrimenti questo link per gli iPhone. Una volta effettuato il download, dopo essersi autenticati nell’App IO con SPID o CIE, è necessario seguire questi step:

  • entrare nella sezione “Portafoglio” dell’App;
  • premere il tasto “Aggiungi” e andare su “Sconti, Bonus e altre iniziative”;
  • scegliere la Carta Giovani Nazionale dalla lista di quelli disponibili.

A questo punto, basterà seguire i passaggi in App per completare la richiesta e attivare la Carta. Se siete in possesso di tutti i requisiti che danno diritto alla Carta Giovani Nazionale, l’attivazione è pressoché immediata. In pochi minuti, dal momento della richiesta, IO completa le verifiche necessarie e attiva la CGN.

Sconti

Carta Giovani Nazionale sconti

Per scoprire tutti gli sconti e agevolazioni di cui potrai usufruire puoi sfruttare direttamente una comoda funzionalità presente nell’app IO. Per farlo, apri l’app ed esegui l’accesso tramite CIE o SPID, successivamente tocca sul pulsante Portafoglio posto nella barra in basso e da qui tocca sulla tua Carta Giovani Nazionale.

Una volta aperta, fai tap sul pulsante Scopri le agevolazioni posto in basso e nella schermata successiva potrai scoprire tutte le agevolazioni attive divise per categorie, ma potrai anche visualizzarle tutte facendo tap sulla voce Tutti gli operatori.

Ad esempio, se ti stai chiedendo come usare carta Giovani Nazionale Italo ti basterà toccare sulla voce Viaggi e trasporti e nella schermata successiva toccare sulla voce Italo tra quelle elencate. Nel momento in cui scrivo per i giovani è attivo uno sconto del 30% per l’acquisto di un biglietto, ma attento a verificare sempre la validità di tale sconto, poiché spesso hanno un limite temporale.

Carta Giovani Nazionale: dove usarla

 partner che offrono agevolazioni, sconti, beni e servizi ai beneficiari della Carta Giovani Nazionale, possono essere aziende private e pubbliche o istituzioni. Tali realtà possono aderire al progetto proponendo esperienze e vantaggi per i giovani in vari ambiti. Al momento le aziende partner in Italia sono 50.

Gli operatori che intendono aderire ai programmi della Carta Giovani Nazionale possono partecipare all’Avviso pubblico indetto dal Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio civile universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’avviso scade il 30 giugno 2022 alle ore 12.00. È possibile consultare i dettagli in questa pagina.

L’elenco di chi aderisce al progetto, in continuo aggiornamento, si può consultare direttamente sull’App IO nella sezione “Vedi agevolazioni”. La lista include gli operatori che offrono sconti presso punti fisici, tramite un canale di e-commerce o entrambi. Troverete le schede degli operatori sempre aggiornate con il dettaglio delle agevolazioni attive.

La lista include soltanto gli esercenti che offrono agevolazioni sul territorio nazionale. Per conoscere gli esercenti che partecipano al programma negli altri Paesi europei, è necessario visualizzare la lista di tutti gli sconti disponibili sul sito ufficiale di EYCA o premendo la “(i)” a fianco di “Circuito EYCA” nella schermata di dettaglio della CGN nell’App IO.

Quando scade la carta

La Carta Giovani Nazionale perde validità al compimento del 36° anno di età. La data di scadenza è indicata nel dettaglio della Carta sempre consultabile nella sezione “Portafoglio” dell’App IO. Dopo i 30 anni, in ogni caso, si può usufruire soltanto delle agevolazioni promosse sul territorio nazionale, dal momento che quelle offerte dal circuito EYCA a livello europeo sono valide fino al compimento del 31° anno di età.

Chi può usare la carta

La carta è nominale e può essere utilizzata solo dal titolare. Non è possibile condividere le agevolazioni della Carta Giovani Nazionale con familiari, amici e parenti. Se non viene rispettato questo vincolo la carta può essere revocata.

Come disattivare la Carta Giovani Nazionale

Dalla schermata di dettaglio della CGN sull’App IO è possibile disattivare la Carta. Basterà premere su “Disattiva la tua carta” e confermare. Da quel momento non sarà più visibile nel portafoglio. Disattivando la CGN, si perdono anche i diritti relativi al circuito EYCA.

Le finalità

La Carta Giovani Nazionale punta a migliorare la qualità della vita delle giovani generazioni, sostenendone il processo di crescita e incentivando la partecipazione ad attività culturali, sportive e ricreative. Ha anche finalità formative e promuove, nella cultura giovanile, processi legati alla transizione digitale ed ecologica.

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Comodità con Logitech Pebble, mouse wireless

Comodità con Logitech Pebble con un design ultra slim. Semplicissimo eppure efficiente ai massimi livelli Non ne riuscirai a farne a meno.

Logitech Pebble: il mouse wireless

Se sei mancino non ti preoccupare è ambidestro. Non fa rumore, ogni click è silenzioso ai massimi livelli e lo utilizzi praticamente ovunque senza mai dare fastidio.

Grazie alla sua doppia connettività, lo puoi collegare a qualunque dispositivo sfruttando il micro ricevitore USB o il Bluetooth. Se nella scatola non lo trovi, non preoccuparti, ti basta sollevare la scocca superiore che è magnetica per trovare sia il ricevitore che la batteria.

Veloce, sensazionale, design stupendo. Ti mette a disposizione la rotellina di scorrimento, il tasto destro e quello sinistro.

Lo puoi utilizzare persino su sistemi Android e iOS così lo sfrutti ai massimi livelli.

mouse

Lo puoi trovare di diverse colorazioni:

  • nero
  • rosa
  • bianco
  • verde
  • azzurro

Puoi acquistarlo qui a 15,99 € da Unieuro, clicca qui.

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Come estrapolare il testo da una foto

Oggi vedremo come estrapolare il testo da una foto di un documento oppure di scaricare un’immagine da Internet per poi poterlo modificare.

C’è un metodo molto semplice e veloce, è OneNote di Microsoft che possiamo installare gratuitamente sul nostro pc.

OneNote è già preinstallato in Windows 10 ed è anche disponibile la versione web, ma quella che ci permette di estrarre il testo da un’immagine è la versione desktop che dobbiamo installare manualmente. Per scaricarla andiamo sul sito www.onenote.com/download e clicchiamo su Windows Desktop presente sotto Disponibile anche per.

onenote

Scarichiamo quindi il file eseguibile sul nostro computer e al termine del download facciamo clic due volte sopra per procedere all’installazione. L’installazione viene eseguita online, ovvero viene scaricato da Internet i file necessari all’installazione di OneNote desktop per il nostro computer.

office

Il download dei file necessari all’installazione potrebbe richiedere anche diversi minuti. Al termine viene quindi completata l’installazione e si utilizza OneNote 2016 nella versione desktop.

Estrarre il testo da un’immagine sul pc

A questo punto per estrarre il testo presente in una foto qualsiasi, la procedura da seguire è semplicissima. Andiamo in OneNote, creiamo un nuovo blocco appunti, clicchiamo sul tasto Inserisci presente nella barra degli strumenti e selezioniamo Immagini.

onenote

Scegliamo quindi la foto in cui è contenuto il testo che vogliamo esportare e inseriamola nel blocco appunti. Andiamo col puntatore del mouse sull’immagine, clicchiamoci sopra col tasto destro e selezioniamo l’opzione Copia testo dall’immagine.

programma

A questo punto il testo dell’immagine è copiato negli appunti e puoi incollarlo in qualsiasi editor di testo come ad esempio WordPad che è sempre presente di Windows, ma possiamo anche copiarlo in un’email o in altre applicazioni.

onenote

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Ventola del pc rumorosa

Hai la ventola del tuo pc molto rumorosa? Vediamo insieme perché, come fare e come evitare che questo rumore costante possa smettere. Una ventola del computer che fa molto rumore non va ignorata.

Perché la ventola del computer è così rumorosa?

Una ventola diventa rumorosa quando il computer genera molto calore facendola entrare in azione, per spingere l’aria calda fuori dal sistema e consentire all’aria più fresca di circolare. Spesso la causa è la polvere accumulata, che compromette le prestazioni del PC.

All’interno del computer si trova un gran numero di sofisticati componenti hardware, come CPU, scheda grafica, alimentatore e altro ancora. Tutte queste parti generano parecchio calore. E i componenti elettrici sensibili all’interno del PC sono vulnerabili alle alte temperature. 

ventola

Per mantenere bassi i livelli di calore, le ventole all’interno del computer iniziano a girare per spingere fuori l’aria calda e raffreddare il sistema.

Quando sottoponi il computer ad attività intense, come la riproduzione di videogiochi online, la modifica di file multimediali di grandi dimensioni o l’esecuzione di uno stress test della CPU, è normale che le ventole facciano rumore.

Purché smettano di girare quando termini questi compiti gravosi, non è un fatto di cui preoccuparsi. Ma se in circostanze normali riscontri una grande rumorosità dalle ventole del desktop o del laptop, continua a leggere per scoprire quale potrebbe essere il problema.

Perché la ventola del computer entra così spesso in azione?

Le ventole del computer potrebbero entrare costantemente in azione per vari motivi:

ventole impolverate
  • Le ventole sono sporche. La polvere si accumula all’interno del computer, soprattutto se hai un PC desktop di grandi dimensioni. Man mano che la polvere si accumula sulle ventole, queste funzionano con minore efficienza. Polvere e altri detriti sono una causa frequente della rumorosità delle ventole.
  • Il computer non è in grado di ventilare il calore. Il termine “laptop” può ingannare: se lo tieni a lungo in grembo, le tue gambe trasmettono calore al computer e impediscono all’aria fresca di circolare per raffreddarlo. Ma anche i PC desktop hanno bisogno di aria fresca.
  • Le ventole non funzionano correttamente. Nel corso del tempo, tutte le parti mobili si logorano e possono rompersi. Le ventole di desktop e laptop potrebbero allentarsi e diventare più rumorose. Potrebbe anche esserci qualcosa che non va nel firmware del componente hardware che innesta l’azione della ventola.
  • La CPU è sotto sforzo. A volte, non si tratta affatto di un problema delle ventole. Un programma che consuma molto più della giusta quota di risorse della CPU può facilmente causare un rapido riscaldamento del computer. Una ventola del computer che fa rumore senza un motivo apparente può indicare un problema di utilizzo elevato della CPU.

Se la ventola del computer fa molto rumore, significa che c’è un problema?

Le ventole rumorose in computer desktop e laptop possono segnalare la presenza di qualche problema, soprattutto se il rumore persiste a lungo. Il compito di una ventola è mantenere fresco il computer, e un rumore eccessivo significa che sta lavorando più del normale.

Se le ventole non riescono a ridurre sufficientemente i livelli di calore all’interno del computer, potresti iniziare a riscontrare una serie di problemi. La CPU autoregola le proprie prestazioni per cercare di ridurre l’emissione di calore, il che comporterà un notevole calo di velocità e prestazioni.

Se le temperature interne del PC salgono troppo, la CPU si spegnerà da sola per evitare danni permanenti. Quando succede, il computer si blocca e viene visualizzata la fatale schermata blu.

Potresti anche riscontrare problemi durante l’avvio del computer, come una schermata di avvio nera o una serie infinita di riavvii.

Come posso rendere più silenziosa la ventola del computer?

Ciascuno dei seguenti suggerimenti ti aiuterà a ripulire e migliorare notevolmente le prestazioni del computer. Provali in ordine: se uno non funziona, passa al successivo.

ventola pc

1. Assicurati che l’aria fresca raggiunga il computer

Posiziona il computer desktop (o laptop) su una superficie liscia e piatta, ad esempio una scrivania o persino il pavimento. Non metterlo su tappeti o moquette e non tenerlo all’interno di un cassetto o di un armadio: l’aria fresca deve poter circolare intorno al computer. Devi dare sfogo in qualche modo all’aria calda all’interno del PC mentre le ventole entrano in azione per espellerla.

Lo stesso principio vale per il laptop. Usa il laptop su una scrivania o un tavolo.

2. Pulisci ventole e prese d’aria

Una ventola rumorosa è spesso una ventola polverosa. Rimuovi regolarmente la polvere dalle ventole e dalle prese d’aria per consentire al computer di raffreddarsi in modo efficiente.

Prima di pulire il computer, spegnilo e scollega tutti i cavi e le connessioni, in particolare il cavo di alimentazione.

Prendi una bomboletta di aria compressa e spruzzala tenendola inclinata verso le prese d’aria del computer. Il tuo obiettivo è soffiare via la polvere senza farla ricadere dentro il computer.

3. Verifica il funzionamento delle ventole

Se le ventole del computer fanno ancora rumore o se non funzionano affatto, potrebbe essere arrivato il momento di sostituirle.

Mentre è possibile sostituire la maggior parte delle ventole singolarmente, se è la ventola di alimentazione a non funzionare, è necessario sostituire l’intera unità di alimentazione. Aprire l’alimentatore può essere pericoloso. Inoltre, un alimentatore surriscaldato potrebbe non essere in grado di alimentare a sufficienza tutti i componenti del computer. Quindi, invece di sostituirne la ventola, passa a un alimentatore più potente.

Come evitare che il computer si surriscaldi

Le ventole possono gestire i livelli di calore del computer solo fino a un certo punto. Se le ventole del tuo desktop o laptop continuano a girare rumorosamente dopo la pulizia, potrebbero semplicemente trattarsi di un sovraccarico di lavoro. A volte a rendere rumorose le ventole è un problema del software: qualcosa non funziona come dovrebbe oppure l’hardware installato non è abbastanza potente per eseguire il software che stai utilizzando.

Uno strumento di ottimizzazione delle prestazioni dedicato garantirà che le risorse del computer vengano allocate correttamente in ogni momento. AVG TuneUp identifica e disattiva i programmi non necessari in modo da non sprecare la potenza della CPU con software che non stai utilizzando. 

AVG TuneUp mantiene il disco rigido pulito e in ordine rimuovendo file spazzatura, dati temporanei, bloatware indesiderati e altri file inutili. Un computer efficiente è un computer sano e un computer sano è un computer silenzioso.

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Tablet: guida all’acquisto

Tablet: guida all’acquisto. Il miglior tablet in senso assoluto non esiste: bisogna scegliere il tablet più adatto alle proprie esigenze, e per questo bisogna tener conto di numerose caratteristiche tecniche. Vediamo insieme quali sono.

Display

display

Le dimensioni standard dei tablet sono 7″, 8″ e 10″.

La scelta fra essi va fatta in base alle proprie necessità: se si ha bisogno di un dispositivo estremamente leggero e maneggevole da usare principalmente fuori casa, sono da prediligere i tablet da 7 o 8 pollici.

Uno schermo così piccolo, però, riduce la leggibilità delle scritte, rende meno godibile la visione dei video e non offre un gran comfort per la digitazione prolungata di testi.

I tablet da 10″ sono quelli che offrono il miglior rapporto fra compattezza e comodità:

non sono eccessivamente ingombranti, permettono di lavorare abbastanza agevolmente e offrono un’eccellente esperienza multimediale.

Infine ci sono dei tablet da oltre 10 pollici (es. 12″) che si possono associare a delle basi o delle cover con tastiera e consentono di scrivere direttamente sullo schermo grazie a delle apposite penne. Sono da considerarsi a tutti gli effetti come dei sostituti dei notebook.

Per l’aspetto tecnico, nello schermo di un tablet va valutata innanzitutto la risoluzione, cioè il numero di pixel che vengono visualizzati sullo schermo del dispositivo: più ce ne sono e più nitidi risultano i contenuti visualizzati sul device.

Ad influire sul livello di nitidezza dei contenuti a schermo c’è poi la densità di pixel che si misura in pixel per pollice (ppi) e indica, per l’appunto, il numero di punti riprodotti in ogni pollice di schermo. Anche in questo caso, maggiore è il numero di pixel riprodotti per pollice e più nitidi risultano i contenuti riprodotti sul display.

A distinguere tablet di fascia alta e tablet più economici ci può essere anche la qualità stessa del display, la sua reattività e la sua capacità di non attrarre le impronte.

Supporto 3G / 4G / 5G e funzionalità telefoniche

Supporto 3G / 4G / 5G

Se si ha bisogno di utilizzare spesso il tablet all’aperto e si necessita di una connessione a Internet sempre attiva, ti consiglio i tablet con supporto 3G o LTE.

I tablet con supporto 4G/LTE, a seconda della categoria di LTE supportata, possono navigare a velocità differenti sulla rete dati. Se vuoi sfruttare al massimo le potenzialità delle reti 4G più recenti, acquista un tablet con supporto LTE di categoria 6 o superiore, in questo modo potrai navigare fino a 300Mbps in download.

Memoria interna, espansione e porte

memoria

I tablet possono essere equipaggiati con una memoria “fissa” o espandibile.

I device dotati di memoria espandibile si differenziano da quelli con memoria “fissa” per il fatto che consentono di archiviare app, foto, video e altri dati su delle schede di memoria esterne.

Se si ha intenzione di installare molte app e/o di archiviare molti video, bisogna acquistare un tablet con abbastanza memoria interna o con il supporto alle schede di memoria esterne.

Bisogna considerare che dal valore nominale della memoria del tablet (es. 32GB) vanno sottratti i GB di spazio occupati dal sistema operativo e dalle app che si trovano preinstallate sul device.

Un’altra caratteristica alla quale bisogna prestare particolare attenzione è la dotazione di porte di cui dispone il tablet.

Gli iPad di Apple, ad esempio, sono dotati della sola porta Lightning che permette di ricaricare il dispositivo, di collegarlo al computer e, tramite appositi adattatori, di collegarlo al televisore o ad accessori per il trasferimento dei dati (es. chiavette USB create ad hoc per i dispositivi iOS).

Molti tablet Android e Windows sono invece dotati di porte (Micro/Mini)USB e di porte Micro/MiniHDMI che consentono il collegamento diretto a dispositivi di memorizzazione esterni, a televisori o a monitor.

Per quanto riguarda le porte USB, bisogna tenere in considerazione il supporto alla tecnologia OTG, mediante la quale è possibile utilizzare chiavette, hard disk, tastiere, mouse e altri dispositivi USB sul tablet.

CPU, RAM e batteria

batteria

Prima di acquistare un nuovo tablet sarebbe bene informarsi sulle prestazioni di CPU e RAM.

La CPU, cioè il processore, è quella che determina la velocità con cui il device riesce ad eseguire applicazioni, processi di sistema e giochi; la RAM è quella che permette di eseguire più applicazioni e giochi contemporaneamente senza rallentamenti.

I dispositivi iOS hanno generalmente bisogno di meno RAM rispetto a quelli Windows e, soprattutto, quelli Android per una questione di struttura e ottimizzazione del sistema operativo.

Per quanto riguarda la batteria, l’autonomia media di un tablet è di 1-2 giorni, ma ci sono così tante variabili in gioco che bisogna esaminare device per device. Per orientarsi indicativamente sulla durata effettiva di un tablet bisogna esaminare la capacità della batteria con cui è equipaggiato (espressa in mAh).

Bisogna però tenere in considerazione il fatto che l’amperaggio di una batteria non è tutto: una batteria con amperaggio minore può durare quanto una batteria con amperaggio maggiore, se non di più, grazie a una migliore ottimizzazione del software.

Fotocamera

audio

Se sei interessato a questa funzionalità, in commercio puoi trovare tantissimi device equipaggiati con fotocamere che hanno davvero poco da invidiare a quelle dei migliori smartphone.

Per valutare le prestazioni fotografiche di un tablet non fermarti al numero di Megapixel delle fotocamere o alla presenza o meno del flash: cerca delle recensioni online e visualizza degli esempi di foto o video realizzati con il tablet interessato.

Solo in questo modo potrai scoprire le reali potenzialità fotografiche del device che intendi acquistare.

Audio

audio

I tablet sono perfetti per la fruizione di film, serie TV, musica e altri contenuti multimediali.

È dunque importante acquistare un tablet con un impianto audio soddisfacente.

Quindi, prima di effettuare un acquisto, informati circa il numero di speaker presenti sul tablet e alla qualità dell’audio che riescono a generare.

Un tablet con più speaker assicura un audio più avvolgente e un volume generalmente più alto rispetto a un tablet con un solo speaker.

Sistema operativo

sistemi operativi

Alcuni dei principali pregi e difetti di ciascuna piattaforma.

  • iOS – è il sistema operativo preinstallato nell’iPad di Apple.

È semplicissimo da utilizzare ma di contro ha una “chiusura” che non consente di personalizzarlo a fondo come Android.

Le app si possono scaricare solo dall’App Store ufficiale, ma sono tantissime e generalmente sono più ottimizzate per il formato tablet rispetto a quelle che si trovano su Android.

Gli aggiornamenti del sistema operativo arrivano al day one su tutte le versioni del dispositivo supportate da Apple.

  • Android – è la piattaforma che in ambito mobile offre la maggiore libertà d’azione all’utente.

Dispone di tantissime applicazioni che si possono scaricare sia dal Play Store ufficiale che da fonti esterne, ma questa libertà si paga con il rischio di imbattersi di tanto in tanto in dei malware.

Gli aggiornamenti del sistema operativo rilasciati da Google non arrivano al day one su tutti i dispositivi, bisogna aspettare che le varie aziende produttrici provvedano alla loro distribuzione.

  • Windows – è lo stesso sistema operativo che si trova installato sui PC, consente di eseguire sia le applicazioni Desktop tradizionali sia le Modern apps.

Consente la massima libertà d’azione all’utente e si trova spesso sui dispositivi ibridi basati su architettura x86, che da tablet possono diventare notebook grazie ad apposite basi con tastiera.

Riceve gli aggiornamenti al day one.

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Come riparare un hard disk

L’hard disk è uno dei componenti più delicati di un computer, nonché tra i più soggetto a rovinarsi con maggiore facilità.

I più moderni SSD sono molto più resistenti dal punto di vista fisico, ma sono soggetti a problemi di natura software che possono causare crash, schermate d’errore e altri problemi al sistema operativo del computer.

Se ti ritrovi a fare i conti con situazioni di questo tipo e se hai il sospetto che l’hard disk del tuo PC si sia rotto, non disperarti vediamo insieme come riparare un hard disk.

Come riparare hard disk su Windows

Se ti interessa capire come riparare hard disk e stai usando Windows, ci sono 3 modi:

  • Utility di controllo degli errori 
  • ScanDisk
  • Prompt dei comandi
hard disk

Utility di controllo errori

Se il tuo PC ha Windows 8 o versioni successive, ad esempio Windows 11, sappi che il controllo del disco viene eseguito in modo del tutto automatico direttamente dal sistema operativo e, quindi, non ci dovrebbe essere bisogno di agire manualmente.

Per riuscire a fare il controllo manualmente devi avviare l’Esplora File di Windows, facendo clic sulla relativa icona (quella con la cartella gialla) posta sulla barra delle applicazioni.

Nella finestra sul desktop, apri il menu Questo PC situato sulla barra di sinistra facendo clic su (⌵), fai clic destro sul nome dell’unità che vuoi prendere in esame (es. Disco Locale C:) e seleziona la voce Proprietà dal menu che compare.

Infine, fai clic su Strumenti situata nella nuova finestra che ti viene mostrata, premi Controlla e poi clicca Analizza unità presente nel riquadro che si apre. Adesso, non devi fare altro che attendere il completamento dell’operazione e l’eventuale riparazione degli errori individuati dall’utility di controllo.

ScanDisk

Se, invece, il tuo computer ha Windows 7 o versioni precedenti del sistema operativo Microsoft, l’utility di controllo degli errori disponibile si chiama ScanDisk ed è molto semplice da usare.

Per potertene servire, fai clic sul pulsante Start che trovi sulla barra delle applicazioni e seleziona la voce Computer dal menu che si apre.

In seguito, fai clic destro sull’icona dell’unità che desideri controllare ed eventualmente riparare (es. Disco locale (C:)) e, nel menu visualizzato, clicca sulla voce Proprietà.

Ora, seleziona la scheda Strumenti, fai clic su Esegui ScanDisk e metti la spunta sulle caselle Correggi automaticamente gli errori del file system e Cerca i settori danneggiati e tenta il ripristino.

Per avviare la procedura di ricerca degli errori e la loro eventuale riparazione, premi sul bottone Avvia e attendi che venga completata l’operazione.

ScanDisk

Prompt dei comandi

Puoi provare a riparare hard disk su Windows anche utilizzando il Prompt dei comandi e, nella fattispecie, il comando CHKDSK (CheckDisk).

Questo comando permette di personalizzare l’esecuzione del controllo del disco con alcune variabili che possono tornare utili qualora vengano riscontrati determinati problemi nella riparazione del disco.

Avvia il Prompt dei comandi: digita “cmd” nella barra di ricerca di Windows, fai clic destro sul nome dell’applicazione, seleziona la voce Esegui come amministratore dal menu che si apre e conferma l’operazione premendo sul bottone  nella finestra che compare.

Una volta che avrai avviato il Pront dei comandi, impartisci i comandi CHKDSK C: /F /R oppure CHKDSK C: /spotfix (solo su Windows 8 e versioni successive) e premi Invio della tastiera. Conferma, poi, l’avvio della procedura di controllo del disco al riavvio del PC digitando prima la lettera S e premendo nuovamente il tasto Invio.

Ci sono anche delle variabili che permettono di personalizzare l’esecuzione del controllo del disco. Eccone alcune:

  • /F – per riparare gli errori presenti sul disco.
  • /R – localizzare i settori del disco danneggiati e recuperare le informazioni presenti in essi. Per utilizzarla bisogna adoperare la variabile /F.
  • /V – visualizzare il nome e il percorso completo di tutti i file sul disco (solo per i dischi formattati con il file system FAT o FAT32).
  • /X – smontare i volumi in modo forzato. Per utilizzarla, anche in questo caso è richiesto l’impiego della variabile /F.
  • /scan – correggere gli errori risolvibili senza riavviare il sistema (solo su Windows 8 e versioni successive).
  • /spotfix – correggere gli errori del disco al successivo riavvio del sistema (solo su Windows 8 e versioni successive).

Leggi anche:

  • “Eliminare i file dall’hard disk in modo definitivo” –> clicca qui
  • “Proteggere un hard disk con una password” –> clicca qui
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Il Ransomware eCh0raix colpisce ancora

NAS di QNAP sono nuovamente il bersaglio di un attacco Ransomware, come hanno confermato diversi utenti e i dati statistici del servizio ID Ransomware. Il malware in questione è una vecchia conoscenza, ovvero eCh0raix. I dispositivi di QNAP sono stati colpiti da altri due ransomware nel corso dell’anno che hanno sfruttato le vulnerabilità presenti nel sistema operativo QTS.

Il ritorno di eCh0raix

I NAS più a rischio sono quelli con password deboli e sistema operativo non aggiornato. Non è noto il vettore di attacco, ma il risultato finale è la creazione di un nuovo utente con privilegi di amministratore ed installazione del Ransomware che applica la crittografia a tutti i file.

In un file di testo con estensione sbagliata (.txtt), l’hacker indica l’indirizzo di un sito Tor, sul quale sono pubblicate le istruzioni da seguire per pagare il riscatto. Se l’utente ha creato un backup dei file può semplicemente effettuare la re inizializzazione del NAS. In caso contrario ci sono due opzioni: pagare il riscatto e sperare di ricevere il “decryptor” oppure perdere tutti i dati.

QNAP suggerisce di utilizzare password più robuste per gli account amministratori, attivare la protezione degli accessi, cambiare il numero di porta, aggiornare il sistema operativo QTS e tutte le app installate.

NAS preferiti dai cybercriminali

NAS venduti da QNAP sembrano diventare il target preferito dei cybercriminali.

Non si conosce la cifra chiesta oggi, ma un portavoce di QNAP ha confermato che sui dispositivi compromessi è installata una vecchia versione del firmware. È quindi fortemente consigliato installare le ultime versioni di QTS o QuTS Hero e aggiornare tutte le applicazioni installate.

QNAP suggerisce inoltre di non connettere il NAS direttamente ad Internet tramite port forwarding, DMZ o IP pubblico. È possibile utilizzare una VPN.

Azioni per proteggere il NAS

Il malware può entrare nel NAS connesso ad Internet se l’utente sceglie password troppo deboli.

La sua presenza si nota subito perché il consumo di RAM e CPU cresce in maniera eccessiva.

Dieci suggerimenti per ridurre il rischio di infezione:

  • Aggiornare QTS all’ultima versione
  • Installare l’ultima versione di Malware Remover
  • Installare Security Counselor ed eseguirlo con la policy di sicurezza intermedia
  • Attivare Network Access Protection (NAP) per proteggere gli account da attacchi brute force
  • Installare un firewall
  • Usare password robuste per gli amministratori
  • Usare password robuste per gli amministratori dei database
  • Disattivare i servizi SSH e Telnet, se non usati
  • Disattivare app e servizi non usati
  • Evitare l’uso delle porte predefinite (80, 443, 8080 e 8081)

QNAP ha promesso l’arrivo di un tool per la rimozione di Dovecat dai NAS già infettati.

Clicca qui sotto per acquistare un NAS di ottima qualità.

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Consulenza, Formazione, Software

Pc lento come fare?

Da qualche giorno hai visto che il tuo Pc è più lento del solito? Non disperarti, in questo articolo troverai qualche trucchetto per recuperare il tuo pc.

PC lento cosa fare: Windows 10

  • Cancellare i file “spazzatura”

Quando si ha a che fare con un PC lento, la prima operazione da effettuare è rimuovere tutti i file “spazzatura” che occupano inutilmente spazio di archiviazione. Puoi provare il software di “pulizia” BleachBit.

Si tratta di una soluzione gratuita, utilizzabile anche senza installazione, che ti permetterà di fare pulizia sul tuo PC in un attimo. Esso è totalmente privo di malware e ti fornisce informazioni esaustive sugli elementi da eliminare. Per scaricare BleachBit sul tuo computer, collegati alla apposita pagina di download del sito ufficiale del programma.

Fatto ciò, premi BleachBit portable; oppure, in alternativa, se vuoi scaricare la versione del programma che prevede l’installazione, clicca BleachBit installer.exe. Non appena il download del programma è ultimato, estrai il contenuto della cartella compressa e apri il file bleachbit.exe.

A questo punto, nella finestra del programma che si è appena aperta, troverai elencati a sinistra tutti gli elementi superflui che possono essere rimossi dal computer.

Cliccando su ogni voce, ti verrà indicato a destra l’elemento a cui essa è riferita; in questo modo, prima di agire, potrai essere certo di non eliminare file indispensabili al funzionamento di Windows. Evita di cancellare le password memorizzate e i dati del registro di sistema . Una volta che sei certo di quali elementi rimuovere, spunta le relative caselle cliccando su di esse, infine clicca Pulisci posto in alto.

BleachBit
  • Cancellare i file più “ingombranti” –

un PC diventa lento anche a causa della presenza di troppi file “ingombranti” (es. i film che non guardi più, raccolte di musica e foto, ecc.).

Per visualizzarli puoi usare SpaceSniffer, un software gratuito che non necessita installazione e che, analizza l’intero hard disk e i file in esso presenti permettendoti di individuare con facilità quelli più “pesanti”.

Collegati sul sito, clicca Download che sta in alto e poi sulla voce Download from official mirror FossHub. Nella pagina successiva, clicca Download SpaceSniffer Windows Portable. A download ultimato, estrai l’archivio ZIP appena ottenuto, dopodiché avvia il file eseguibile di SpaceSniffer in esso contenuto.

Ora che visualizzi la finestra del software sul desktop, scegli l’unità da sottoporre all’analisi e clicca sul pulsante Start. Attendi che la procedura di analisi venga avviata e portata a termine. Dopodiché clicca sui quadrati e sui rettangoli del grafico più grandi.

Fai clic destro sopra e seleziona Elimina dal menu contestuale per eliminare i file correlati.

  • Disattivare l’avvio automatico dei programmi

Per compiere quest’operazione ti basta utilizzare lo strumento Gestione attività.

Clic destro sul pulsante Start di Windows e selezionando la voce Gestione attività. Nella finestra che si apre, premi sulla scheda Avvio. Provvedi dunque a disattivare tutti i programmi che non vuoi che vengano eseguiti in automatico all’avvio del sistema facendo clic destro sopra e selezionando la voce Disabilita.

programmi
  • Usare un antivirus affidabile ma leggero

L’utilizzo di software antivirus o anti malware troppo “pesanti” può produrre lentezza al pc, soprattutto se utilizzi un computer “attempato”. Ti consiglio dunque di disinstallare il tuo antivirus attuale e sostituirlo con uno più leggero, ciò non vuol dire che è meno efficace, come quello integrato nel sistema operativo: Windows Defender.

Se nonostante tutti gli accorgimenti di cui sopra il tuo computer non raggiunge velocità accettabili, prova ad avviare un antivirus al di fuori di Windows usando un antivirus avviabile da chiavetta o CD/DVD.

antivirus
  • Disinstallare i software inutilizzati

Per disinstallare i programmi inutilizzati clicca start, cerca Pannello di controllo, Programmi e funzionalità;

Esegui un clic destro Disinstalla/Cambia sui programmi che non usi e porta a termine la procedura.

  • Eliminare le estensioni inutili

Non installare troppe estensioni in Chrome, Firefox o Edge.

Vediamo insieme come disinstallarle:

  • Chrome – clicca sul pulsante ⁝ situato in alto a destra, seleziona la voce Altri strumenti, poi quella Estensioni e fai clic sulla dicitura RIMUOVI collocata in corrispondenza del nome del componente aggiuntivo da rimuovere.
  • Firefox – clicca sul pulsante “≡” situato in alto a destra, seleziona la voce Estensioni e temi, premi sul pulsante “…” posto a destra, in corrispondenza del nome dell’estensione da rimuovere, e fai clic sul pulsante Rimuovi.
  • Edge – clicca sul pulsante0 “…” collocato in alto a destra, seleziona la voce Estensioni dal menu, clicca sul pulsante “…” situato in corrispondenza dell’estensione che intendi disinstallare e premi sulla voce Rimuovi da Microsoft Edge.

Spero che i nostri consigli siano stati utili. Se il problema persiste puoi contattarci.

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L'iPhone va tenuto a 15 cm dal cuore
Consulenza, Smartphone

L’iPhone va tenuto a 15 centimetri dal cuore

Dobbiamo tenere il nostro iPhone lontano dal cuore. Se lo smartphone è a meno di un centimetro dal cuore, il magnete presente nell’iPhone 12/13 può attivare l’interruttore magnetico di pacemaker e defibrillatori impiantabili.

Queste sono indicazioni fornite dai produttori di dispositivi medici e della Apple stessa secondo cui deve essere mantenuta una distanza di almeno 15 cm tra un telefono cellulare e il dispositivo.

Uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS)appena pubblicato dalla rivista Pacing and Clinical Electrophysiology, ha dimostrato che il magnete utilizzato nello smartphone può attivare l’interruttore magnetico presente nel defibrillatore, disattivandolo.

La prova è stata fatta su i dispositivi migliori del mondo.

Leggiamo insieme la ricerca dell’ISS più nel dettaglio:

Questo studio dell’ISS è il primo a valutare in laboratorio l’interferenza magnetica dell’iPhone 12 e dei suoi accessori MagSafe su un campione rappresentativo dell’attuale mercato italiano di pacemaker e defibrillatori impiantabili, incluso il defibrillatore sottocutaneo. Inoltre, per la prima volta, i fenomeni di interferenza magnetica sono stati accuratamente correlati ai livelli di campo magnetico misurati attorno all’iPhone 12. I ricercatori hanno valutato i pacemaker e i defibrillatori impiantabili dei principali produttori mondiali (Abbott, Biotronik, Boston Scientific, Medico, Medtronic, Microport), utilizzando un simulatore di battito cardiaco. I risultati hanno mostrato che, in alcuni casi, il magnete presente nell’ iPhone 12 può attivare involontariamente l’interruttore magnetico nel campione di pacemaker e defibrillatori impiantabili che è stato valutato. Il fenomeno è stato osservato fino ad una distanza massima di 1 cm.

Perchè l’iPhone deve rimanere a 15 centimetri dal cuore?

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L’iPhone va tenuto a 15 centimetri dal cuore

I risultati mostrano che, in alcuni casi, il magnete presente nell’ iPhone 12/13 può attivare involontariamente l’interruttore magnetico nel campione di pacemaker e defibrillatori impiantabili.
I ricercatori hanno studiato il fenomeno fino a una distanza massima di 1 cm.

L’attivazione della modalità magnetica è stata provata solo in alcune specifiche posizioni dell’iPhone rispetto al dispositivo e che nella maggior parte delle posizioni il fenomeno non si innesca.

Il campo magnetico generato dal magnete interno all’iPhone 12/13, misurato dai ricercatori ISS, è risultato essere maggiore del valore a cui i pacemaker e i defibrillatori impiantabili devono essere immuni.

Apple era ben cosciente di queste problematiche ecco perché ha dato precise indicazioni da seguire. La cosa migliore è quella di non mettere mai lo smartphone nel taschino della giacca o della camicia.

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Consulenza, Sistemi, Smartphone

Come caricare il cellulare senza caricabatterie

Quante volte ti è capitato di essere in giro e la batteria del tuo telefono è esaurita? oggi vedremo insieme come risolvere questo problema.

Power Bank

Il primo consiglio che posso darti per caricare il cellulare senza caricabatterie è quello di utilizzare un Power Bank.

Questi apparecchi permettono di ricaricare cellulari, tablet e qualsiasi altro dispositivo portatile in mobilità. Al loro interno sono presenti delle batterie che tengono la carica e poi la trasmettono ai dispositivi che vengono connessi a essi, tramite le porte USB di cui sono dotati.

In generale, la dimensione di un Power Bank è simile a quella di uno smartphone, ma può anche essere più piccolo o più grande. Dato che al suo interno ci sono delle batterie, più le sue dimensioni sono grandi, maggiore è la carica che può contenere.

Clicca qui per acquistare.

Power Bank

Cover con batteria

Simili ai Power Bank sono le cover con batteria. Questi prodotti hanno all’interno una batteria che permette di ricaricare il dispositivo.

Per capire se il prodotto è buono puoi capirlo dalla capienza della batteria (espressa in mAh), che indica il numero di eventuali cicli di ricarica che si possono effettuare sullo smartphone.

Un’altra caratteristica che puoi controllare è il materiale utilizzato per realizzare la cover in quanto alcune di esse sono state progettate per assorbire meglio gli urti.

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Cover con batteria

Caricatore wireless

Un’altra soluzione che potresti utilizzare è un caricatore wireless, al posto del classico caricabatterie.

Questo soluzione non è però per tutti gli smartphone, in quanto la ricarica wireless dev’essere da esso supportata. Molti smartphone, come Samsung e Apple, supportano questa tecnologia ed è possibile utilizzare questo genere di apparecchi per eseguire la carica della batteria.

Il funzionamento della carica wireless si basa sul principio di induzione elettromagnetica e di risonanza elettrica.

In genere, i caricatori wireless sono muniti di un cavo USB da collegare a una fonte di energia che, nel caso di una persona che si trova in mobilità, può essere un computer portatile, un Power Bank o qualsiasi altra fonte che possa erogare energia tramite una porta USB.

Esistono delle soluzioni all-in-one grazie alle quali è possibile ricaricare wireless direttamente su una batteria portatile. Questo è il caso di alcune tipologie di Power Bank, che sono muniti di ricarica wireless.

Clicca qui per acquistare.

Caricatore wireless

Condivisione batteria wireless

Alcuni smartphone moderni, soprattutto quelli di fascia alta come Samsung S21 e Google Pixel 6, hanno la possibilità di condividere la carica residua della loro batteria con altri dispositivi, inclusi altri smartphone, in modalità wireless: la cosiddetta ricarica inversa.

Fai attenzione, le cover protettive, se sono presenti su entrambi gli smartphone potrebbero interferire con questa funzione, quindi, ti consiglio di toglierle.

Fai attenzione, se la batteria dello smartphone che vuole donare energia è bassa il suo sistema operativo potrebbe impedirgli di farlo.

L’ultima cosa che devi tener presente è che questo sistema è piuttosto lento, ed è maggiormente pensato per una piccola carica d’emergenza e non dovresti aspettarti di poter caricare lo smartphone al 100%.

Ma se devi fare una importante chiamata di lavoro o se devi avvertire la tua famiglia di un imprevisto può davvero salvarti .

Condivisione batteria wireless
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