Al via la fase di beta test per la versione Android di Clubhouse: ora è ufficiale, ma per il momento sono pochi gli utenti coinvolti.
Ormai da qualche mese al centro dell’attenzione, Clubhouse è senza alcun dubbio l’app più chiacchierata dall’inizio del 2021 a oggi. Ha fondato il proprio successo su una formula che, anziché aggiungere qualcosa, l’ha tolto, eliminando la componente video dalle conversazioni di gruppo proprio nel momento dominato da soluzioni come Google Meet, Microsoft Teams e Zoom.
Rimane al momento un’esclusiva iOS, ma il debutto della versione Android sembra ormai non troppo lontano. I primissimi beta test per la versione Android di Clubhouse sono iniziati. Annunciato ieri dagli sviluppatori nell’ultimo post di aggiornamento sul canale beta dell’app per iOS. Per il momento non è ancora scaricabile liberamente. Si prevede il rilascio entro maggio.
La data, specificano, è indicativa e potrebbe dunque subire variazioni. A gennaio, Clubhouse aveva confermato il programma di espansione ad Android, anche se i lavori non erano ancora iniziati. Clubhouse, che si potrebbe definire il social network dei messaggi vocali, è il grande trend del momento: nonostante sia disponibile solo su iOS, ha accumulato già milioni di download e di utenti, aiutata anche dall’interesse di personalità di spicco come Elon Musk e Mark Zuckerberg.
Clubhouse su Android in beta, solo per pochi
La realizzazione dell’app per Android, in corso da qualche settimana, dovrebbe essere conclusa per fine aprile, con un lancio globale entro maggio. C’è un riferimento esplicito a inizio dei test beta su Android, ma soprattutto un indizio concreto alle tempistiche necessarie per il lancio o quantomeno per un ampliamento degli utenti coinvolti: se ne saprà di più entro le prossime settimane.
Assieme alla versione Android, Clubhouse potrebbe eliminare la necessità di ottenere un invito per entrare, allargando così a tutti le opportunità di accesso. Questo, secondo gli esperti, dovrebbe essere un modo per riaccendere l’interesse intorno ad un social che, dopo un lancio globale di successo, sembra aver arrestato la sua crescita.
Tuttavia, stando alle ultime statistiche di febbraio 2021, Clubhouse ha superato quota 8 milioni di download globali, nonostante sia ancora in beta e solo su iPhone e iPad. Ma la concorrenza non sta a guardare: Twitter ha lanciato “Spaces“, in versione di prova. Così come Facebook, che sta sperimentando la piattaforma “Hotline”, simile a Clubhouse ma con l’aggiunta della modalità video.
La nuova funzione, che permetterà di realizzare videochiamate di gruppo, sarà disponibile con un aggiornamento di Telegram previsto per il mese di maggio. E’ partita ufficialmente la sfida tra Meet, Zoom e Teams. L’annuncio arriva direttamente dal CEO che fissa anche la tempistica per il debutto ufficiale. A breve sarà quindi possibile avviare videoconferenze di gruppo direttamente da Telegram.
L’annuncio arriva direttamente dal CEO Pavel Durov: il mese prossimo le chat vocali di gruppo offerte da Telegram si arricchiranno di una inedita “dimensione video”. Questa la prossima evoluzione del software che da applicazione per chat e messaggistica si appresta a diventare una vera e propria piattaforma per le videoconferenze.
Videochiamate di gruppo su Telegram
Se lo strumento sarà in grado o meno di rosicchiare una fetta di utenti ad alternative affermate (soprattutto lato business) come Google Meet, Zoom e Microsoft Teams è forse troppo presto per stabilirlo, ma l’intento sembra quello. Monetizzare l’attività di un servizio con circa 500 milioni di account attivi a livello globale. Potrebbe trattarsi di una delle caratteristiche a pagamento per le quali lo scorso anno è stato previsto il debutto.
A proposito di videochiamate, aggiungeremo una dimensione video alle nostre chat vocali entro maggio, rendendo Telegram una potente piattaforma per le videochiamate di gruppo. Condivisione dello schermo, crittografia, cancellazione del rumore, supporto per desktop e tablet: tutto ciò che vi aspettate da uno strumento moderno per le conferenze video, ma con un’interfaccia al livello di Telegram, velocità e crittografia. Rimanete sintonizzati!
Nel filmato qui sopra è possibile dare un primo sguardo all’interfaccia della funzionalità in esecuzione su iPhone.
Pieno supporto sia all’orientamento verticale che a quello orizzontale dei dispositivi, con gli elementi dell’UI organizzati in modo automatico a ogni rotazione.
Oltre alla possibilità di effettuare videoconferenze di gruppo, Telegram aveva introdotto nei giorni scorsi la possibilità di eseguire pagamenti in app. Non resta che rimanere in attesa per saperne di più, entro il mese prossimo. La nuova funzionalità verrà quasi certamente introdotta tramite un aggiornamento.
Non è questa la prima vulnerabilità scoperta e con ogni probabilità non sarà l’ultima. Si tratta di una dinamica normale di correzione, nella quale l’aspetto più importante è la trasparenza delle operazioni e la rapidità nel rilascio di correttivi. Il colosso di Mountain View ha fatto luce sulla faccenda tramite un portavoce sulla nuova vulnerabilità scoperta nella piattaforma Apple/Google per il contact tracing, sistema che in una prima fase si ipotizzava avrebbe potuto dare una mano nella lotta al Covid-19. Bug risolto quindi. Inoltre Google chiarisce che la realtà è stata differente per molti motivi, ma questo non autorizza a speculazioni attorno ad un normale processo di scoperta delle vulnerabilità e correzione delle stesse, come avviene per ogni software e ogni piattaforma digitale esistente. Ecco perché sono importanti le rassicurazioni che Google ha fornito a stretto giro di posta, allontanando ogni timore (per chi usa Immuni) ed ogni sospetto (per chi lo avversa). La privacy quindi resta al sicuro, e il contact tracing rimane lo strumento più efficace nella lotta al Covid.
Google spiega la vulnerabilità
Così spiega un portavoce Google in una nota:
Bug risolto quindi e timori fugati, insomma. Apple e Google non hanno accesso ad informazioni personali per quanto riguarda il sistema del contact tracing, anche perché in caso contrario toccherebbe al Garante Privacy intervenire.
Il flop di Immuni
L’applicazione ideata per controllare e contrastare il contagio da Covid-19 sembra ormai esser stata gettata nel dimenticatoio. Oggi Immuni è stato scaricato da poco più di 10 milioni di utenti. Anche in questo caso, molto probabilmente, il numero è notevolmente sceso. Il suo ritmo di crescita è ormai del tutto blando e non è chiaro quante siano le installazioni attive. Dal lancio ufficiale di Immuni, il primo giugno 2020, i download dell’applicazione non hanno mai raggiunto livelli così irrisori. Quel che è noto è che gli utenti che segnalano la propria positività quotidianamente sono raramente oltre il centinaio e le notifiche inviate sono ancora di meno (complessivamente si stanno avvicinando alle 100 mila dall’inizio delle attività ad oggi): segno di un sistema che, pur potenzialmente valido, si è ormai completamente sgonfiato di utilità
Eppure, sebbene il suo insuccesso, l’app Immuni fa ancora parte delle misure di prevenzione anti-Covid. Cosi si legge nel decreto della presidenza del Consiglio dei ministri.
Torniamo a parlare di WhatsApp: In questa guida vi spieghiamo come liberare lo spazio occupato dall’app, agendo direttamente dall’applicazione sia su Android sia su iOS.
Come liberare lo spazio occupato su WhatsApp
Dopo aver aperto WhatsApp, gli utenti possono facilmente eliminare dal proprio dispositivo i files ricevuti nelle varie chat . Può essere fatto in maniera selettiva, quindi scegliendo solo determinati files oppure solo alcune conversazioni. Ecco come cancellare file inutili su WhatsApp, sia su iOS che su Android
Procedura su iOS Apri l’applicazione, seleziona “Impostazioni” in basso a destra e da lì scegli “Spazio e dati” e poi “Gestisci spazio”.
Procedura su Android Apri l’applicazione, tocca sui tre puntini verticali in alto a destra e poi prosegui in Impostazioni > Spazio e dati > Gestisci spazio.
Dalla schermata che si apre, si vede lo spazio occupato interamente da WhatsApp e quello libero sul dispositivo.
Lo spazio occupato dall’app si divide fra “media di WhatsApp”, ( foto, video e documenti) e “app e altri elementi”. In questo caso, l’utente può agire sulla prima categoria di contenuti, perchè non tutto lo spazio occupato da WhatsApp è derivato da immagini o video condivisi sulle conversazioni.
Segue un elenco delle chat, che sono ordinate in base a quanto spazio occupano sullo smartphone. Toccando su una delle chat, l’utente avrà di fronte i vari media (anche i messaggi vocali), ordinati per dimensione.
Tenendo premuto su un contenuto, verrà selezionato; a quel punto, l’utente può selezionare altri file toccando le rispettive icone. Una volta fatto, bisogna toccare in alto l’icona a forma di cestino per eliminarli. Apparirà un avviso per confermare l’eliminazione; inoltre, è consigliabile di eliminare anche le copie di tale file in modo da risparmiare ulteriore spazio.
Disattivare il download automatico dei media
Se è attiva la funziona Download automatico dei media, ogni qualvolta si riceverà un qualsiasi file da altri utenti, verrà automaticamente scaricato sullo smartphone. In questo modo lo spazio occupato dai dati dell’app andrà via via aumentando, creando problemi di memoria.
Anche non partecipando ad una conversazione, l’utente potrebbe trovare la galleria del dispositivo piena di video e foto.
Per evitare che ciò accada, l’utente in Impostazioni > Spazio e dati può scegliere se scaricare i media sotto rete mobile (3G, 4G, 5G), quando è coperto dalla rete Wi-Fi oppure è in roaming.
È possibile anche scegliere quale media (foto, audio, video e documenti) scaricare automaticamente: deselezionando tutte le caselle per tutti i casi. Il download automatico dei media si disattiva su WhatsApp.
L’utente potrà comunque scaricare i file condivisi nelle conversazioni: basterà toccare il singolo file nelle conversazioni per far partire il download.
Lo sai, le tue vecchie foto possono riprendere vita con Deep Nostalgia! Scopri il servizio!
C’è un servizio web piuttosto conosciuto in internet e viene utilizzato principalmente per ricostruire il proprio albero genealogico o le proprie origini tramite l’analisi del DNA: MyHeritage (www.myheritage.it). Con la tecnologia Deep Nostalgia (sviluppata dalla società israeliana D-ID) MyHeritage ha fatto un ulteriore passo avanti arrivando ad animare i volti di fotografie, che riprendono letteralmente vita. L’intelligenza artificiale sviluppata, infatti, riesce a “dare vita” ai volti delle persone protagoniste delle nostre vecchie foto e lo fa in un modo realistico e al tempo stesso allarmante. Per rendersi conto delle potenzialità del servizio basta dare un’occhiata al video sottostante:
Diamo vita alla nostre vecchie foto con Deep Nostalgia
Per provare anche noi la tecnologia Deep Nostalgia non dobbiamo far altro che andare sul suo sito Internet www.myheritage.it/deep-nostalgia. Una volta qui basta completare la registrazione, che offre la possibilità di provare per cinque volte il programma gratuitamente.
Possiamo completare la registrazione sulla piattaforma MyHeritage usando il nostro account Facebook o quello Google, oppure completare il modulo inserendo i nostri dati anagrafici con tanto di email e password.
Con Deep Nostalgia le vecchie foto riprendono vita. Animiamo i volti delle nostre vecchie foto di famiglia con una tecnologia straordinaria. I risultati sono davvero incredibili, ancor più usando le foto in bianco e nero dei nostri nonni… Completata la registrazione possiamo inserire la foto che vogliamo animare: per farlo clicchiamo su Carica foto oppure trasciniamola sulla pagina Web. In pochissimo tempo (solitamente bastano 20 secondi!) vedremo il soggetto della foto animarsi.
Il video creato dura circa 15 secondi: possiamo scaricare e condividere la nostra creazione tramite Facebook, Twitter o il link da copiare per mandare una email o messaggio. Nella sezione Vai alle mie foto possiamo trovare le nostre foto e i video realizzati.
Oltre a creare video, il servizio permette anche di risistemare delle vecchie foto. Per farlo clicchiamo nella sezione Albero e selezioniamo Colorizza foto. Possiamo “trasformare” una vecchia foto in bianco e nero a colori o risistemarne una sbiadita.
Uno dei punti di forza di MyHeritage è la possibilità di ricostruire il proprio albero genealogico e trovare nuovi parenti sparsi nel mondo. Clicchiamo su Crea ora l’albero genealogico e compiliamo il breve questionario proposto per iniziare la nostra ricerca. Nelle foto storiche i volti sono spesso piccoli e sfocati: con la funzione Migliora foto possiamo vedere ogni viso a risoluzione aumentata con risultati sorprendenti, soprattutto nelle foto di gruppo. Funziona ugualmente bene anche sulle nuove foto a colori.
Che sia Google Play o Gmail, le app su Android vanno in crash. A centinaia le segnalazioni degli utenti.
Negli ultimi giorni sono state centinaia le segnalazioni su siti come DownDetector, ma anche su Reddit e Twitter, che lamentavano una chiusura improvvisa di alcune applicazioni Android. Un crash che ha riguardato anche Gmail, Google Play e altre app Android legate a servizi bancari e non è un caso che Mountain View si sia messa subito al lavoro per risolvere il problema.
Al centro del malfunzionamento delle app c’è Android System WebView, una componente del sistema operativo che si occupa del rendering delle pagine web attraverso le app Android, per offrire all’utente una navigazione simile a quella che avrebbe con Chrome.
Come risolvere le app Android che vanno in crash
Alcuni utenti hanno cercato di aggirare il fastidioso problema, sfruttando anche i consigli condivisi online per esempio dallo stesso profilo di Samsung su Twitter. Tra questi la disinstallazione degli aggiornamenti proprio di Android System WebView, all’interno delle Impostazioni generali nella sezione App. Se non fosse immediatamente visibile l’app in questione, la si deve cercare dopo aver selezionato i tre puntini in verticale. Dopodiché scegliere di mostrare i servizi di sistema.
Successivamente è però arrivata anche una risposta di Google che su un blog ha detto di aver sistemato il problema relativo al crash di Gmail grazie a un aggiornamento reso disponibile per gli utenti all’interno del Play Store. In particolare è richiesto di aggiornare sia l’app per Android System WebView che quella del browser Chrome.
Di programmi gratuiti per modificare o creare video gratuitamente ce ne sono a bizzeffe. Ve ne proponiamo alcuni interessanti.
E’ sufficiente avere una connessione ad internet per trovare un numero elevato di programmi di video editing semi professionali completamente gratuiti. Tra le numerose soluzioni che potreste trovare, ci piace segnalarvi 10 software di video editing gratuiti.
Lightworks
Cominciamo con il primo software gratuito di video editing: Lightworks. Si tratta di un programma professionale a tutti gli effetti, basti pensare che è stato usato a Hollywood per montare alcuni famosi film. Sebbene richieda un po’ di tempo prima di essere sfruttato al meglio, Lightworks è una delle migliori soluzioni che è possibile trovare. La versione base del programma di video editing, nonostante sia gratuita, è ricca di funzionalità: con Lightworks si potranno, ad esempio, aggiungere numerosi effetti o modificare il colore delle clip da montare. Lightworks gira su Windows, Linux e macOS.
VideoPad Video Editor
Siete alle prime armi? Il consiglio allora è di provare VideoPad Video Editor. A differenza del programma precedente, la caratteristica principale di VideoPad Video Editor è la facilità di uso. Nonostante non disponga di molte delle funzionalità avanzate presenti in altri programmi di video editing, sono inclusi, numerosi tool per creare o modificare i video. Sarà possibile aggiungere transizioni, effetti e importare i filmati da modificare o dalla memoria del computer o dalla fotocamera.
Avidemux
Un altro programma molto semplice da usare è Avidemux. Si tratta di un software gratuito di video editing per chi non ha troppe pretese. La caratteristica principale del programma è che consente di editare le clip in maniera molto rapida. Avidemux, comunque, include la maggior parte delle funzionalità base del video editing ed è anche molto leggero (consigliato per chi ha un dispositivo con caratteristiche tecniche limitate). Un difetto? Difficile scovare tutte le funzionalità presenti del programma.
Shotcut
Un programma molto completo e simile a Lightworks è Shotcut, con la differenza che graficamente appare molto più complesso. Il software di video editing, nato per la piattaforma open-source Linux, non ha nulla da invidiare ai migliori programmi a pagamento. L’unico difetto è che per imparare a utilizzarlo è richiesto un po’ di tempo. Ma superata questa fase di “apprendimento”, i risultati saranno assicurati.
VSDC Free Video Editor
Se siete amanti degli effetti, vi conviene scaricare VSDC Free Video Editor. Il programma si contraddistingue, rispetto ai software finora presentati, soprattutto per l’ampia gamma di effetti e filtri disponibili. Il software di video editing si presenta con una vesta grafica molto semplice e include una serie di funzionalità avanzate utili da essere utilizzati anche in ambito professionale. La caratteristica principale è la barra di lavoro che, a differenza della maggior parte dei programmi di editing, non è lineare. Gli utenti possono, infatti, inserire e modificare le clip in qualsiasi posizione.
iMovie
Questo programma non ha bisogno di presentazioni: si tratta del software di video editing di Apple, nonché uno dei migliori tool gratuiti. iMovie è molto semplice da usare, ha una grafica chiara e accattivante. Software ricco di funzionalità che permettono di creare e modificare le clip con facilità. Con iMovie è possibile aggiungere al materiale importato degli effetti audio e consente di salvare i video in diversi formati. Nell’ultima versione è stata inserita la funzionalità che permette al software di importare da diversi dispositivi, come ad esempio smartphone ed action cam, clip realizzate con risoluzione 4K.
Black Magic
Black Magic è uno dei programmi migliori e completi per chi ha bisogno di modificare soprattutto il colore delle immagini, tanto è vero che spesso è utilizzato dai principali studi cinematografici. La versione base contiene numerose funzionalità che vanno oltre la correzione delle foto. Trattandosi di un software di editing professionale, Black Magic richiede un po’ di tempo prima di essere “compreso” nella sua pienezza. Ma una cosa è chiara: una volta capito il suo funzionamento, avrete in mano uno strumento potente e soprattutto gratuito.
Blender
In questa carrellata di programmi gratuiti di video editing non poteva mancare Blender. A differenza di tutti gli altri software finora illustrati, Blender è un software da usare nell’animazione 3D. Il programma permette di creare video e di modificarli, aggiungendo nelle clip una serie di effetti grafici. È possibile, inoltre, combinare le animazioni con clip video di immagini reali. Il materiale importato può essere corretto grazie alle numerose funzionalità di editing incluse nel programma.
HitFilm
Chiudiamo con HitFilm, un altro ottimo programma che si presta all’utilizzo anche in ambito professionale. La versione gratuita del software include molte delle funzioni presenti in HitFilm Pro (che costa circa 300 euro). Il programma permette di creare e modificare videoclip e di realizzare delle composizioni complesse, aggiungendo uno dei tanti effetti. HitFilm è utile anche per maneggiare video in 3D e per correggere il colore delle immagini.
Questo sito consente l'invio di Cookie di terze parti al fine di migliorare la navigazione offrendo servizi correlati. Premendo il tasto "Accetta" Cookie accetti l'utilizzo dei cookie. Per ulteriori informazioni su come questo portale utilizza i Cookie puoi selezionare il tasto Leggi di più. Puoi modificare il consenso premendo il tasto Impostazioni.
Questo sito Web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito Web. Di questi, i cookie classificati come necessari vengono memorizzati nel browser in quanto sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito Web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e capire come utilizzi questo sito web. Questi cookie verranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Hai anche la possibilità di disattivare questi cookie. Ma la disattivazione di alcuni di questi cookie potrebbe influire sulla tua esperienza di navigazione.
I cookie necessari sono assolutamente essenziali per il corretto funzionamento del sito web. Questa categoria include solo i cookie che garantiscono funzionalità di base e caratteristiche di sicurezza del sito web. Questi cookie non memorizzano alcuna informazione personale.
Cookie
Durata
Descrizione
__hssrc
sessione
This cookie is set by Hubspot whenever it changes the session cookie. The __hssrc cookie set to 1 indicates that the user has restarted the browser, and if the cookie does not exist, it is assumed to be a new session.
_GRECAPTCHA
6 mesi
This cookie is set by the Google recaptcha service to identify bots to protect the website against malicious spam attacks.
cookielawinfo-checkbox-advertisement
1 anno
Set by the GDPR Cookie Consent plugin, this cookie is used to record the user consent for the cookies in the "Advertisement" category .
cookielawinfo-checkbox-analytics
11 mesi
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
cookielawinfo-checkbox-functional
11 mesi
The cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
cookielawinfo-checkbox-necessary
11 mesi
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
cookielawinfo-checkbox-non-necessary
11 mesi
Set by the GDPR Cookie Consent plugin, this cookie is used to record the user consent for the cookies in the "Non-necessary" category .
cookielawinfo-checkbox-others
11 mesi
Set by the GDPR Cookie Consent plugin, this cookie is used to store the user consent for cookies in the category "Others".
cookielawinfo-checkbox-performance
11 mesi
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
Qualsiasi cookie che potrebbe non essere particolarmente necessario per il funzionamento del sito Web e viene utilizzato specificamente per raccogliere dati personali dell'utente tramite analisi, pubblicità, altri contenuti incorporati sono definiti come cookie non necessari. È obbligatorio ottenere il consenso dell'utente prima di eseguire questi cookie sul tuo sito web.
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Cookie
Durata
Descrizione
__cf_bm
30 minuti
This cookie, set by Cloudflare, is used to support Cloudflare Bot Management.
__hssc
sessione
HubSpot sets this cookie to keep track of sessions and to determine if HubSpot should increment the session number and timestamps in the __hstc cookie.
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Cookie
Durata
Descrizione
__hstc
sessione
This is the main cookie set by Hubspot, for tracking visitors. It contains the domain, initial timestamp (first visit), last timestamp (last visit), current timestamp (this visit), and session number (increments for each subsequent session).
_ga
2 anni
The _ga cookie, installed by Google Analytics, calculates visitor, session and campaign data and also keeps track of site usage for the site's analytics report. The cookie stores information anonymously and assigns a randomly generated number to recognize unique visitors.
_ga_78N9WP2E3X
2 anni
This cookie is installed by Google Analytics
CONSENT
2 anni
YouTube sets this cookie via embedded youtube-videos and registers anonymous statistical data.
hubspotutk
sessione
HubSpot sets this cookie to keep track of the visitors to the website. This cookie is passed to HubSpot on form submission and used when deduplicating contacts.
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
Cookie
Durata
Descrizione
VISITOR_INFO1_LIVE
6 mesi
A cookie set by YouTube to measure bandwidth that determines whether the user gets the new or old player interface.
YSC
sessione
YSC cookie is set by Youtube and is used to track the views of embedded videos on Youtube pages.
yt.innertube::requests
Mai
This cookie, set by YouTube, registers a unique ID to store data on what videos from YouTube the user has seen.