I visori 3D, i joypad e le manopole sono solo alcuni degli strumenti utili per entrare nel Metaverso. Ma volendo è possibile accedervi anche solo con un PC Windows
Possiamo considerare il Metaverso come un evoluzione di Internet. Non ci limiteremo come facciamo oggi, a interagire online con schermo e tastiera, ma potremo entrare con tutti e cinque i nostri sensi in una piattaforma virtuale. Per sfruttare al massimo le potenzialità di questo nuovo ambiente è utile, anche se non indispensabile, avere un visore 3D. In questo momento in commercio i modelli migliori sono l‘Oculus Quest 2 oppure il Lynx R-1, o ancora l’HTC Vive.
Si tratta in tutti i casi di visori nati per giocare, ma che permettono comunque di iniziare a muoversi nelle prime piattaforme disponibili. La stessa Facebook ha acquisito nel 2014 Oculus, il principale produttore di visori consumer, e dovrebbe presentare entro il 2023 un modello più evoluto e professionale. D’altronde sono ormai otto anni che Zuckerberg investe moltissimo su questo progetto. Al punto da cambiare il nome della sua azienda da Facebook in Meta e di assumere oltre 10.000 persone per il suo Metaverso.
Indice
Horizon Worlds
In realtà attualmente non esiste un’unica app o un solo sito che permetta di accedere a tutto il Metaverso. Probabilmente in futuro questo sarà possibile. Esattamente come accade oggi con i vari siti Internet che sono tutti connessi tra loro. Tuttavia, fino ad allora continueranno a esistere differenti piattaforme in grado di offrire altrettante esperienze da esplorare e gestire attraverso il nostro avatar, cioè la nostra rappresentazione virtuale.
La piattaforma di Facebook, per esempio, si chiama VR Horizon Worlds (https:// www.oculus.com). Dal dicembre scorso è aperta in versione beta a tutti gli utenti Facebook che si trovano negli Stati Uniti e in Canada. Nel corso del 2022 dovrebbe essere possibile collegarsi anche dall’Europa, a condizione però di avere un visore Oculus Quest 2. Secondo la stessa Facebook, però, in un prossimo futuro questo non sarà più indispensabile. Consentendo così di allargare enormemente l’utenza, visto che a oggi meno del 4% delle persone possiede un visore 3D.
Tanto divertimento
In questo momento gli americani e i canadesi che stanno provando VR Horizon Worlds si stanno divertendo soprattutto con giochi d’azione come Action lsland Teams. Situazioni paradossali come Ice Cream Frenzy in cui devono combattere con gli altri giocatori per catturare palline di gelato. Ci sono poi anche situazioni magiche alla Harry Potter come Wand&Broom (bacchetta magica e manici di scopa) che consentono di volare per l’appunto a cavallo di una scopa sul territorio sottostante. Oppure giri in barca sulle cascate in Mark’s Riverboat.
In attesa che VR Horizon Worlds diventi disponibile anche per noi italiani, possiamo iscriverci al gruppo Facebook di Horizon Worlds. Qui infatti è possibile rimanere aggiornati sulle ultime notizie e sulle esperienze di chi vi è già entrato.
VRChat
E poi c’è chi la realtà virtuale la frequenta già da una decina d’anni. Anche se solo ultimamente i progressi tecnologici hanno reso possibile un’esperienza pienamente immersiva. Ci riferiamo a VRChat, (qui il sito), una piattaforma virtuale creata nel 2014 per il visore Oculus Rift e successivamente per Oculus Quest e ora anche per Oculus Quest 2, a cui possiamo accedere anche noi italiani attraverso la piattaforma Steam. La struttura è abbastanza simile a quella di Second Life, con tanti mondi virtuali in cui gli utenti interagiscono attraverso i loro avatar personalizzati.
Il motore grafico Unity di ultima generazione ha permesso di realizzare un sistema evoluto di movimento degli avatar che risultano assolutamente naturali, con tanto di sincronizzazione del movimento delle labbra e degli occhi mentre si parla. Da qualche tempo poi VRChat può essere utilizzata in “modalità desktop”, cioè senza bisogno di utilizzare il visore 3D ma solo con il gamepad o la tastiera. Una volta scaricato il software disponibile per Windows sulla piattaforma Steam potremo divertirci insieme agli amici con giochi di ruolo come Dungeon & Dragons, oppure partecipando in prima persona a concerti come quello tenuto da JeanMichael Jarre o anche assistendo a festival come quello del Cinema di Venezia.
I mestieri del Metaverso
Nei prossimi cinque anni, le principali aziende tecnologiche di tutto il mondo investiranno fino a 1.000 miliardi di dollari nello sviluppo di nuovi mondi digitali immersivi, in cui ci troveremo a lavorare, fare acquisti, condividere esperienze, gestire attività. Ma prima di poterci vivere, questi nuovi mondi andranno creati e a questo scopo saranno necessarie diverse figure professionali specializzate.
I creativi per eccellenza, quelli che si possono definire gli architetti del Metaverso, sono in pratica gli attuali 3D Game Designer. Dovranno occuparsi della progettazione e creazione dei vari ambienti virtuali e avere solide competenze di animazione e modellazione 3D. Inoltre dovranno saper padroneggiare software come Unity 3D, Blender, Maya e Unreal Engine.
Dopo gli architetti, le figure professionali più richieste saranno i Costruttori, cioè programmatori, sviluppatori, ingegneri del software ed esperti di blockchain. Dovranno avere solide competenze in programmazione con i linguaggi C, C#, C++, JavaScript, Python, Solidity e Rust.
Ci sono poi tutte le figure di contorno, ma altrettanto indispensabili come i Product e Fashion Designer che dovranno realizzare gli oggetti del Metaverso, gli esperti di cybersecurity per gestire gli enormi problemi legati alla sicurezza come avatar hackerati, furti di NFT, fughe di dati biometrici. Inoltre serviranno specialisti in Privacy & Data Protection, esperti di marketing, organizzatori di eventi e anche storyteller per spiegare alle persone cosa sia e come funzioni il Metaverso. Si parla di alcuni milioni di opportunità lavorative che non ci possono trovare impreparati e per alcune delle quali i tempi iniziano già a essere stretti.
Trovare l’amore nel Metaverso
È da poco disponibile nell’App Store l’app Nevermet, che può essere considerata a buon diritto come la corrispondente di Tinder per il Metaverso. La struttura è molto simile a quella della più famosa app di dating, con la differenza che al posto delle nostre foto ci saranno le immagini dei nostri avatar, con tanto di caratteristiche personali. Se l’abbinamento funziona ci si potrà incontrare su VRChat e da lì creare una vera relazione virtuale che con il tempo potrebbe diventare fisica.
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